Morte encefalica e mantenimento del Donor: l importanza del fattore tempo.
|
|
- Dionisia Vecchio
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Morte encefalica e mantenimento del Donor: l importanza del fattore tempo. Sara Tomasini, Maria Concetta Lanza, Matteo Vincenzi, Massimo Neri, Marco Zanello* U.O.C. Anestesia e Rianimazione, IRCCS delle Scienze Neurologiche Ospedale Bellaria Bologna *Università degli Studi di Bologna.
2 Cascata patofisiologica post morte encefalica (ME) Storm Autonomico Perdita del controllo autonomico Eventuali effetti della terapia pre-mortem Profonde alterazioni dell omeostasi corporea: Ipoperfusione ed instabilità emodinamica Edema polmonare neurogeno Disordini endocrini (ipopituitarismo, ipotiroidismo, iposurrenalismo, iperglicemia) Ipotermia Squilibri elettrolitici/ Diabete Insipido Smith M. Physiologic changes during brain stem death--lessons for management of the organ donor. J Heart Lung Transplant. 2004;23(9 Suppl):S Lytle F.T., Afessa B., Keegan M.T. Progression of organ failure in patients approaching brain stem death. American Journal of Transplantation 2009;9: Gordon J.K., McKinlay J. Physiological changes after brain stem death and management of the heart-beating donor. Continuing Education in Anaesthesia, Critical Care & Pain 2012;12(5): Wood K.E., Becker B.N. et al. Care of the Potential Organ Donor. N Eng J Med 2004;351: Contrastare, durante il tempo di accertamento della morte encefalica (periodo di trattamento del Donatore), gli effetti somatici della ME sviluppando il Procurement degli Organi: Rianimazione fluidica e volemica aggressiva (EGDT) Hormonal replacement Ventilazione protettiva Protocolli
3 Intervento: Extended Early Goal Directed Therapy Rianimazione fluidica e volemica intensa Impiego precoce di farmaci vasopressori Ventilazione protettiva Controllo idroelettrolitico e glicemico Eutermia Materiali e Metodi L implementazione di Protocolli di Gestione Intensiva del Donatore in ME (Aggressive brain-dead Donor Management ADM) ha dimostrato di poter incrementare il numero di organi eligibili di trapianto. Lo studio retrospettivo, di coorte, monocentrico vuole valutare il risultato del trattamento intensivo del Donatore in relazione alle componenti del trattamento ed alla sua entità in funzione della durata del tempo di mantenimento (> 6 ore). Monitoraggio Invasivo dei parametri vitali: I parametri emodinamici, respiratori, la funzione renale, epatica e coagulativa, l equilibrio idroelettrolitico, esaminati in diversi momenti durante il periodo di mantenimento sono stati comparati per valutare: l incidenza e l entità delle alterazioni fisiopatologiche; l efficacia della strategia di trattamento intensivo; la correlazione tra durata del mantenimento e stato funzionale del Donatore DONORS ONLY
4 Risultati L intervallo di tempo medio intercorso tra il ricovero in Terapia Intensiva e la diagnosi di ME è stato 6 ± 7 giorni (range 1-31 giorni). Il tempo di trattamento del Donatore, intercorso tra la diagnosi di ME ed il procurement, è stato in media di 10 ± 2 ore (range 7-14 ore). Incidenza delle alterazioni patofisiologiche post ME Procurement Donatori non idonei Dissenso alla Donazione Donatori effettivi Ottimizzazione dei Parametri Funzionali: T4 Vs T1
5 Correlazione tra durata del Trattamento Intensivo e stato funzionale del Donatore Group A 9 Donors Group B 9 Donors Intervallo di Mantenimento Breve: T4 Versus T1 Intervallo di Mantenimento Prolungato: T4 Versus T1
6 Conclusioni I trattamenti intensivi orientati alla correzione dei disordini fisiopatologici conseguenti alla ME rendono possibile il mantenimento e l ottimizzazione della stabilità del potenziale Donatore, anche nel caso di un intervallo prolungato di morte encefalica. Un adeguata strategia di gestione, insieme all estensione temporale del trattamento intensivologico dopo il termine delle pratiche di accertamento della morte encefalica, può incrementare la qualità ed il numero di organi prelevati e trapiantati, con un probabile outcome più favorevole per i riceventi. Il periodo che intercorre tra diagnosi di morte encefalica ed il prelievo d organi deve essere finalizzato all utilizzo di mezzi avanzati per potenziare il procurement in termini qualitativi e quantitativi. Rosendale, J. D., Chabalewski, F. L., McBride, M. A., Garrity, E. R., Rosengard, B. R., Delmonico, F. L., Kauffman, H. M. Increased Transplanted Organs from the Use of a Standardized Donor Management Protocol. American Journal of Transplantation,2002; 2: Grigoras I., Blaj M., Chelarescu O., Craus C., Florin G. Functional Improvement Between Brain Death Declaration and Organ Harvesting. Transplantation Proceedings, (1): Valero R. Donor management: one step forward. American Journal of Transplantation 2002;2: Salim A., Velmahors G.C. et al. Aggressive Organ Donor Management Significantly Increases the Number of Organs Available for Transplantation. J Trauma 2005;58: Salim A., Martin M. et al. The Effect of a Protocol of Aggressive Donor Management: Implications for the National Organ Donor Shortage. J Trauma 2006;61: Salim, A.;Martin, M.;Brown, C.;Belzberg, H.;Rhee, P.;Demetriades, D. Complications of Brain Death: Frequency and Impact on Organ Retrieval. The American Surgeon, 2006; 72(5): Salim A., Martin M. et al. Using thyroid hormone in brain-dead donors to maximize the number of organs available for transplantation. Clin Transplant 2007;21: Mascia L., Mastromauro I. et al. Management to optimize organ procurement in brain dead donors. Minerva Anestesiol 2009;75:
7 Grazie
La diagnosi di morte: la morte encefalica. Dr. Maurizio Cecconi A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 12 Ottobre 2012
La diagnosi di morte: la morte encefalica Dr. A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 12 Ottobre 2012 Premessa indispensabile per poter parlare di prelievi d organo a scopo di trapianto è il concetto di morte
DettagliEtica della donazione a cuore non battente
Etica della donazione a cuore non battente dr. D. Cultrera UO Anestesia e Rianimazione Ospedale S. Maria Nuova Firenze Firenze, 28 maggio 2009 La guarigione del diacono Giustiniano Beato Angelico 1443
DettagliLa donazione in Italia
A.O.Santobono-Pausilipon Osservazione di morte cerebrale e donazione d organi La donazione in Italia A.O.Monaldi 15-22 novembre 2005 Dott.Raffaele Testa Il bisogno di trapianti Tra queste persone ce ne
DettagliDirettore U.O. Cardiochirurgia e Centro Trapianti Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, ROMA
L organizzazione per il trapianto cardiaco Francesco Musumeci Direttore U.O. Cardiochirurgia e Centro Trapianti Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, ROMA Prima testimonianza di Trapianto d organo:
DettagliPROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE NEL SETORE TRAPIANTI
PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTALE NEL SETORE TRAPIANTI L attività dei prelievi e trapianti d organo inizia nel 1988. Essa ha subito nel corso degli anni un progressivo, anche se irregolare, aumento,
DettagliDGR n. 39-9947 del 14.7.2003
DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 Individuazione della funzione di Coordinamento Regionale delle donazioni e dei prelievi. Nomina del Coordinatore Regionale delle donazioni e dei prelievi. Consolidamento funzioni
DettagliLezione 8.: La donazione d organi in Italia
Lezione 8.: La donazione d organi in Italia 16 novembre 2009 Dr. Paolo Geraci Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo Centro di coordinamento per le donazioni e i trapianti Fondazione IRCCS Policlinico
DettagliIL RUOLO DEL PS NELLA CATENA DEL SOCCORSO
ARRESTO CARDIACO: IL RUOLO DEL PRONTO SOCCORSO Dr.ssa Rita Previati U.O. Medicina Emergenza-Urgenza Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara Società Medico Chirurgica Azienda Ospedaliero-Universitaria
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA ACCERTAMENTO DELLA MORTE ENCEFALICA MEDIANTE CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DI
ENCEFALICA MEDIANTE CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DI ACCERTAMENTO MEDICO I DMP-D15 Data applicazione Redazione Verifica Approvazione 01.04.2013 Dott.ssa Elisa Ballone Dott. Giampietro Nardi Dott.ssa Lucia
DettagliGestione del rischio KPC nella donazione e trapianto di organi
CNT Centro Nazionale Trapianti ISS 5 giugno 2012 Gestione del rischio KPC nella donazione e trapianto di organi Francesco Procaccio ISS-CNT - Roma Neuro ICU University City Hospital - Verona CNT Centro
DettagliDonazione organi e tessuti: attualità e sicurezza. Il ruolo dell infermiere
Donazione organi e tessuti: attualità e sicurezza Il ruolo dell infermiere L infermiere di terapia intensiva con l anestesista, è responsabile dell assistenza del potenziale donatore, fino alla comunicazione
DettagliLA DIAGNOSI DI MORTE CON CRITERI NEUROLOGICI
LA DIAGNOSI DI MORTE CON CRITERI NEUROLOGICI AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA COORDINAMENTO OSPEDALIERO DONAZIONE/TRAPIANTO Dr. Maurizio Rossi La morte biologica LA CONDIZIONE DI VITA O DI MORTE
DettagliLa rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida
Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale
DettagliUNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI
UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo
DettagliI TRAPIANTI. - Questi appunti sono destinati a fare chiarezza su un argomento i trapianti che si presta
I TRAPIANTI - Questi appunti sono destinati a fare chiarezza su un argomento i trapianti che si presta facilmente ad amplificazione e distorsione da parte dei mass-media. - Per trapianto si intende la
DettagliL INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO?
L INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO? TORINO 27-29 Marzo 2014 Martina Ronzoni Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma 2 OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA 3 SEGNI CLINICI DI IPOSSIA Ipossia Segni Respiratori
DettagliDONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI: STATO DELL ARTE E SCENARI FUTURI. Dott. Paolo Stefanini. Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Parma
DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI: STATO DELL ARTE E SCENARI FUTURI Dott. Paolo Stefanini Azienda Ospedaliero-Universitaria Di Parma 1 Santi Cosma e Damiano 2 3 LA TERAPIA ATTRAVERSO IL TRAPIANTO HA ORMAI
DettagliPROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8. Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio
PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8 Stato delle Modifiche Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Lo scopo della presente
DettagliDIPARTIMENTO PARIDE STEFANINI CURRICULUM DIDATTICO-SCIENTIFICO DEL PROF. LUCA POLI
DIPARTIMENTO PARIDE STEFANINI CURRICULUM DIDATTICO-SCIENTIFICO DEL PROF. LUCA POLI DATI PERSONALI Nome e Cognome Dott.LUCA POLI Via A. Millevoi, 503 00178 Roma Nato a Roma il 28/3/1959 Stato Civile: LIBERO
DettagliSIT Sistema Informativo Trapianti
* Dati SIT al 3 Gennaio 2017 Attività complessiva di donazione 1992 2016* Cadavere + Vivente Fegato Vivente Rene Vivente Donatori Cadavere Utilizzati 1077 32 134 1120 1005 34 31 126 142 1334 1350 1285
DettagliIPOTIROIDISMO IN GRAVIDANZA
1 ottobre 2011 IPOTIROIDISMO IN GRAVIDANZA Dott.ssa Elena Fachinat DATI EPIDEMIOLOGICI : Prevalenza stimata di ipotiroidismo conclamato in gravidanza : 0,3-0,5% Prevalenza stimata di ipotiroidismo subclinico
DettagliSIT Sistema Informativo Trapianti
VII SESSIONE I risultati dei trapianti risultano uniformi in Italia ma ogni regione ha sviluppato modelli organizzativi diversi e centri di trapianto eterogenei per caratteristiche e volumi di attività:
DettagliLa Gestione del Paziente Diabetico in Area Critica. Cinzia Barletta, MD,PhD MCAU S Eugenio, Roma Segretario Nazionale SIMEU
La Gestione del Paziente Diabetico in Area Critica Cinzia Barletta, MD,PhD MCAU S Eugenio, Roma Segretario Nazionale SIMEU Stretto controllo glicemia nei pazienti Critici Intensive insulin therapy in critically
DettagliDONAZIONE E TRAPIANTO DI ORGANI
DONAZIONE E TRAPIANTO DI ORGANI Si può essere solidali con il prossimo in molti modi: con l aiuto ai deboli, il soccorso ai bisognosi, il conforto per chi soffre; ma la donazione degli organi rappresenta
DettagliTRATTAMENTO E IDONEITA DEGLI ORGANI: TRATTAMENTO ATTIVO DEL DONATORE, NON SOLO MANTENIMENTO. A. Nanni Cesena
TRATTAMENTO E IDONEITA DEGLI ORGANI: TRATTAMENTO ATTIVO DEL DONATORE, NON SOLO MANTENIMENTO A. Nanni Cesena DIAGNOSI DI M.E. Momento di passaggio : Brain Directed therapy trattamento intensivo di organi
DettagliCurriculum Vitae di LUCIA PILATI
Curriculum Vitae di LUCIA PILATI DATI PERSONALI nato a TRENTO, il 07-09-1969 PROFILO BREVE Coordinatore Trapianti APSS/PAT Dal 2013 responsabile del coordinamento aziendale per le attività di trapianto
DettagliRischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere.
Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere. Claudia Marino, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Laura Cacciani, Salvatore Di Giulio,
DettagliRiflessioni etiche e professionali. Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano
Riflessioni etiche e professionali Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano Progressi nella scienza e ricerca miglior cura delle malattie allungamento della vita miglioramento qualità
DettagliXXVI CONVEGNO AIRT 2015 DONAZIONE E TRAPIANTI : UNO SGUARDO OLTRE I CONFINI. Bolzano 23-24 aprile 2015
XXVI CONVEGNO AIRT 2015 DONAZIONE E TRAPIANTI : UNO SGUARDO OLTRE I CONFINI Bolzano 23-24 aprile 2015 Modelli organizzativi delle rianimazioni : segnalazioni di tutte le morti encefaliche e ricerca attiva
DettagliTelomeri e citochine infiammatorie in pazienti con malattia di Alzheimer a diversa velocità di progressione
Telomeri e citochine infiammatorie in pazienti con malattia di Alzheimer a diversa velocità di progressione E. Tedone 1, B. Arosio 1,2, A. Cattaneo 3, C. Gussago 1, F. Colombo 3, M. Casati 2, E. Ferri
DettagliGESTIONE DEL PAZIENTE NEFROPATICO
II edizione del corso teorico pratico GESTIONE DEL PAZIENTE NEFROPATICO IL TRAPIANTO RENALE NEL PAZIENTE ANZIANO Angelica Parodi UOC Nefrologia e Dialisi L età dei pazienti con ESRD è in aumento esponenziale
Dettaglidonazione, prelievo e trapianto Di organi e tessuti Paolo Geraci
donazione, prelievo e trapianto Di organi e tessuti Paolo Geraci Medicina & Giurisprudenza i trapianti definizioni tipi di trapianti Il donatore La morte definizioni fisiopatologia diagnosi e accertamento
DettagliL ESERCIZIO FISICO NEL PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO DEL DIABETICO Antonio Carlo Bossi, Treviglio - Caravaggio (BG)
CORSO ACTIVE DOCTORS ACTIVE PEOPLE: ATTIVITÀ/ESERCIZIO FISICO COME PRESCRIZIONE MEDICA? Milano, 3 dicembre 2011 L ESERCIZIO FISICO NEL PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO DEL DIABETICO Antonio Carlo Bossi, Treviglio
DettagliReport dei gruppi di lavoro >> [ Mieloma multiplo ]
Report dei gruppi di lavoro >> [ Mieloma multiplo ] Relatore: M.T. PETRUCCI 27-28 ottobre 2008 Borgo S. Luigi Monteriggioni (Siena) Mieloma multiplo - Copyright FSE 1 Gruppo di lavoro 2 [ Mieloma multiplo]
DettagliLa gestione dello Scompenso Cardiaco: il ruolo del Cardiologo
La gestione dello Scompenso Cardiaco: il ruolo del Cardiologo LO SCOMPENSO CARDIACO 1-2 % DELLA POPOLAZIONE 14.000.000 IN EUROPA 1.000.000 IN ITALIA LO SCOMPENSO CARDIACO CARDIOLOGIA ELEVATA COMPETENZA
DettagliDonazione e trapianto di rene: le dimensioni del problema Giovanni Gambaro
Donazione e trapianto di rene: le dimensioni del problema Giovanni Gambaro Diapositiva 1 Corso di formazione IL TRAPIANTO DI RENE DA DONATORE VIVENTE LA DIMENSIONE DEL PROBLEMA Giovanni Gambaro UOC Nefrologia
DettagliPROTOCOLLO PER L'UTILIZZO DI DONATORI anti-hcv + IN PAZIENTI anti-hcv + o anti-hcv - IN LISTA PER TRAPIANTO DI CUORE E/O POLMONE
Versione aggiornata al 1 agosto 2003 PROTOCOLLO PER L'UTILIZZO DI DONATORI anti-hcv + IN PAZIENTI anti-hcv + o anti-hcv - IN LISTA PER TRAPIANTO DI CUORE E/O POLMONE Principi generali La carenza di donatori
DettagliProgrammazione di gravidanza nelle donne con diabete pregestazionale: applicazione del nostro modello organizzativo in un follow up di 7 anni
Programmazione di gravidanza nelle donne con diabete pregestazionale: applicazione del nostro modello organizzativo in un follow up di 7 anni Bonfadini S., Agosti B., Rocca L., Zarra E., Cimino A. UO Diabetologia,
DettagliComune di Monte Compatri SCELTA IN COMUNE. Esprimi la tua Volontà sulla Donazione di Organi e Tessuti. DEPLIANT-SCELTA-IN-COMUNE-ITALIANO.
Comune di Monte Compatri UNA SCELTA IN COMUNE Esprimi la tua Volontà sulla Donazione di Organi e Tessuti DEPLIANT-SCELTA-IN-COMUNE-ITALIANO.indd 1 27/04/15 15:47 INFORMATI, DECIDI E FIRMA. DA OGGI, ESPRIMERTI
DettagliDonazione e trapianto di organi in Irlanda
Donazione e trapianto di organi in Irlanda Se state considerando la possibilità di donare gli organi di un vostro congiunto, vi starete ponendo molte domande. Questo opuscolo intende rispondere proprio
Dettaglia cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118
a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118 Importanza dell identificazione precoce del paziente critico Cause dell arresto cardiorespiratorio nell adulto Identificare e
DettagliLa donazione di sangue: una scelta libera e consapevole. XVII Assemblea Annuale Soci Avis Comunale Cariati. 2 Aprile 2011 Dott. Domenico Lorenzo Urso
La donazione di sangue: una scelta libera e consapevole XVII Assemblea Annuale Soci Avis Comunale Cariati 2 Aprile 2011 Dott. Domenico Lorenzo Urso Nella relazione vengono esposti gli aspetti legislativi
DettagliIL DOLORE. Principi di Terapia Antalgica. Dott. M. Allegri US interdipartimentale Terapia del Dolore. Collegio S. Cate"na - 9 marzo 2011
IL DOLORE Principi di Terapia Antalgica Dott. M. Allegri US interdipartimentale Terapia del Dolore Collegio S. Cate"na - 9 marzo 2011 Definizione Opus #vinum est sedare dolorem I%ocrate Definizione Opus
DettagliL esperienza del medico di medicina generale
L INFORMAZIONE INDIPENDENTE SUL FARMACO: I FARMACI NEL DOLORE ONCOLOGICO Tavola rotonda: L esperienza del medico di medicina generale Sassari 21 Giugno 2008 Chiara Musio Il Sole 24 ore Sanità 10-16 Aprile
DettagliDipartimento di cardioanestesia e terapia intensiva
Dipartimento di cardioanestesia e terapia intensiva Dr. med. Gabriele Casso Caposervizio di cardioanestesia e terapia intensiva Lugano, 25 luglio 2012 Indice Punto 1 Le risorse mediche del servizio Punto
DettagliSiamo pronti per nuovi programmi nazionali, e a quali benefici potrebbero portare?
Siamo pronti per nuovi programmi nazionali, e a quali benefici potrebbero portare? Il cuore Francesco Grigioni Istituto di Cardiologia Università di Bologna Agenzia sanitaria e sociale regionale PREVALENZA
DettagliPriorità di Governo Clinico
Convention Nazionale Clinical Governance e Management Aziendale Sostenibilità delle innovazioni organizzative nell era del federalismo sanitario Bologna, 15-16 ottobre 2010 Survey Priorità di Governo Clinico
DettagliUN UNICO PROGRAMMA DI TRAPIANTO DI ORGANI INTRATORACICI
SCDU CARDIOCHIRURGIA Università degli Studi di Torino Città della Salute e della Scienza Direttore: Prof. Mauro Rinaldi UN UNICO PROGRAMMA DI TRAPIANTO DI ORGANI INTRATORACICI Prof. Mauro Rinaldi Il Trapianto
DettagliLEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA RUOLO DEL TRAPIANTO
LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA RUOLO DEL TRAPIANTO Renato FANIN Anna CANDONI CLINICA EMATOLOGICA CENTRO TRAPIANTI e TERAPIE CELLULARI AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA UDINE ACUTE LEUKAEMIA REGISTRY
DettagliL EMERGENZA IN MARE ASPETTI ORGANIZZATIVI E SANITARI
CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Regionale del Friuli-Venezia Giulia L EMERGENZA IN MARE ASPETTI ORGANIZZATIVI E SANITARI Trieste, 23 giugno 2007 L EMERGENZA PEDIATRICA IN MARE dr. Sergio Renier Pronto Soccorso
DettagliSTATO COMATOSO - cause
STATO COMATOSO STATO COMATOSO - cause INTRACRANICHE Infiammatorie (meningiti encefaliti) Vascolari (ictus edemi) Traumatiche Neoplastiche EXTRACRANICHE Alterazioni del metabolismo (coma ipoglicemico, diabetico,
DettagliEsperienze con la decapneizzazione venovenosa nell insufficienza respiratoria severa
Sucre MJ, Donnarumma G, Vitelli G, Cirillo A, Coppola A, De Nicola A S. C. di Anestesia e Rianimazione Ospedale di Castellammare di Stabia (NA) Esperienze con la decapneizzazione venovenosa nell insufficienza
DettagliIl paradosso del Veneto
Audizione in Quinta Commissione del Consiglio Regionale del Veneto Venezia, 12 Luglio 2013 Il paradosso del Veneto Enzo Bonora Presidente - Sezione Veneto Trentino Alto Adige Società Italiana di Diabetologia
DettagliGRAVIDANZA DOPO CANCRO: QUANDO? Giovanna Scarfone - Stefania Noli Fondazione IRCCS Ca Granda Opsedale Maggiore Policlinico, Milano
GRAVIDANZA DOPO CANCRO: QUANDO? Giovanna Scarfone - Stefania Noli Fondazione IRCCS Ca Granda Opsedale Maggiore Policlinico, Milano Timing e outcome della gravidanza dopo carcinoma Inquadramento ed Entità
DettagliLA GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE IN MEDICINA GENERALE
S.I.M.G. LA GESTIONE DEL RISCHIO PROFESSIONALE IN MEDICINA GENERALE Strumenti e metodi di identificazione ed analisi di eventi avversi. L approccio reattivo e proattivo Damiano Parretti Arezzo 26 febbraio
DettagliLa donazione e il trapianto di organi
La donazione e il trapianto di organi Tanja C., 14, trapiantata del fegato Seite 1 Contenuto della presentazione Introduzione La situazione attuale in Svizzera: la lista d attesa e la mancanza di organi
DettagliChe cosa e l allenamento
Che cosa e l allenamento teoria Definizione comportamento idoneo a modificare la capacità di prestazione motoria, fisica o psichica (cognitiva) fisiologia eccezione alla regola generale dell omeostasi
DettagliValutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento
L Unità Operativa di Medicina Riabilitativa della nostra Casa di Cura Lay di Cagliari ha presentato nell ambito della Conferenza Nazionale sull Ictus Cerebrale STROKE 2009 tenutasi a Firenze Fiera il 12
DettagliS. Vecchi, AM. Bargagli, M. Leone, P. Michelozzi AIE- Bari 29-31 ottobre 2012
UNO STUDIO CASE-CROSSOVER PER L IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI DI SUSCETTIBILITÀ ALLE ONDATE DI CALORE NELLA POPOLAZIONE ANZIANA A ROMA NEGLI ANNI 2007-2011 S. Vecchi, AM. Bargagli, M. Leone, P. Michelozzi
DettagliDiagnosi e cura di patologie internistiche di primo livello. S di Continuita assistenziale Maniace, Adrano
Date da 11/2005 a 01/2010 Lavoro o posizione ricoperti Dirigente medico I livello,in Pneumologia. attività e lavoro Tipo di attività o settore Gestione del paziente affetto da insufficenza respiratoria
DettagliFORUM ETICO ANNO 2004
GRUPPO MINISTERIALE CENTRO CRISTIANO IL BUON SAMARITANO FORUM ETICO ANNO 2004 La Donazione degli Organi 1. Trapianto, donazione e organi: nozioni 2. Prelievo ed Impianto degli organi 3. L accertamento
DettagliIl Sistema organizzativo donazione e Trapianti in Italia
Pescara 13 Settembre 2010 Il Sistema organizzativo donazione e Trapianti in Italia Luca Caniglia Centro Regionale per i Trapianti Regione Abruzzo - Regione Molise Trapianto Cittadini Identificazione del
DettagliPercorso assistenziale integrato per il paziente fumatore nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze
Percorso assistenziale integrato per il paziente fumatore nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze S. Nutini, S. Checcacci, R. Abbate, A. Corrado, A. Morettini, C. Nozzoli, C. Neri Azienda
DettagliLe malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa
Red Alert for Women s Heart Compendio DONNE E RICERCA CARDIOVASCOLARE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa
DettagliPROTOCOLLO PER L'UTILIZZO DI DONATORI anti-hcv + IN PAZIENTI anti-hcv + NEL TRAPIANTO DI RENE
Versione aggiornata al 1 agosto 2003 PROTOCOLLO PER L'UTILIZZO DI DONATORI anti-hcv + IN PAZIENTI anti-hcv + NEL TRAPIANTO DI RENE Principi generali Razionale La carenza di donatori d organo rappresenta
DettagliCause del cattivo controllo glicemico negli ospedalizzati. Dott.ssa D. Piccolo
Cause del cattivo controllo glicemico negli ospedalizzati Dott.ssa D. Piccolo Come mai il cattivo controllo glicemico è tanto frequente tra i pazienti ospedalizzati? Le informazioni disponibili sul grado
DettagliTRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI
TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti
DettagliPEG E PATOLOGIA CRONICA IN ETA PEDIATRICA
PEG E PATOLOGIA CRONICA IN ETA PEDIATRICA La Fibrosi Cistica come modello Marco Cipolli, Ciro D Orazio Centro Fibrosi Cistica Azienda Ospedaliera di Verona Verona, 27 ottobre 2000 FIBROSI CISTICA La piu
DettagliAPPROPRIATEZZA della EGDS
APPROPRIATEZZA della EGDS Dr. P. Montalto U.O.C. Gastroenterologia OSPEDALE SAN JACOPO. GASTROENTEROLOGIA NELL ANZIANO Pisa, 28 settembre 2013 Totale: 60.626.442 abitanti ³65 anni: 12.301.537 abitanti
DettagliI problemi endocrinologici in età evolutiva
III CONVEGNO REGIONALE SINDROME DI PRADER WILLI I problemi endocrinologici in età evolutiva Lorenzo Iughetti Dipartimento Materno-Infantile Università di Modena e Reggio Emilia Rappresentazione schematica
DettagliGabriela Sangiorgi Nicola Alvaro
LA MORTE ENCEFALICA - inizio di un percorso verso la vita - Gabriela Sangiorgi Nicola Alvaro Centro Riferimento Trapianti Emilia - Romagna MORTE CARDIACA E MORTE ENCEFALICA La prima è un concetto più intuibile
Dettagli"RUOLO DELL INFERMIERE NELL ACCERTAMENTO DELLA MORTE CEREBRALE"
"RUOLO DELL INFERMIERE NELL ACCERTAMENTO DELLA MORTE CEREBRALE" 4 marzo 2000-convegno AIDO Francesco Falli, presidente Collegio professionale infermieri/assistenti/vigilatrici Caposala Pronto Soccorso/Medicina
DettagliBiomarkers per la diagnosi precoce di tumori
Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Dott.ssa Maria Luana Poeta Cos è un Tumore Omeostasi Tissutale
DettagliLa progressione clinica
La progressione clinica I medici di fronte alla demenza nella donna e nell uomo Milano, 20 settembre 2014 Francesca Clerici Centro per il Trattamento e lo Studio dei Disturbi Cognitivi U.O. Neurologia
DettagliTecniche di allenamento per la Maratona. Pietro Balbo
Tecniche di allenamento per la Maratona Pietro Balbo 1 La suddivisione dei periodi di allenamento A = Periodo preparatorio B = Periodo fondamentale C = Periodo specifico R = Recupero G = Gara La definizione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA - SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ANESTESIA RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA - SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ANESTESIA RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA I ANNO Corso Integrato area pre-clinica Tipologia: attività formative di base Ore: 40/0/0/0
DettagliSINTESI DELLA RELAZIONE AL SIR 2007
SINTESI DELLA RELAZIONE AL SIR 2007 AZIENDA OSPEDALIERA "C. POMA" (Mantova) Dipartimento di Medicina U. O. di Riabilitazione Specialistica Divisione di RRF e Reumatologia Direttore: G. Arioli DISABILITA
DettagliRicerca. si cura meglio dove si fa ricerca
Ricerca si cura meglio dove si fa ricerca Si cura meglio dove si fa ricerca Il grande impegno del Centro CARDIOLOGICO Monzino nella ricerca permette di ottenere risultati che tempestivamente possono essere
DettagliLA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA
LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data
DettagliLa nutrizione clinica nella continuità Ospedale-Territorio: il punto di vista della SINPE
La nutrizione clinica nella continuità Ospedale-Territorio: il punto di vista della SINPE Pietro Vecchiarelli U.O.C. Rianimazione Ospedale Belcolle- AUSL Viterbo Viterbo 1 La Malnutrizione ha un impatto
DettagliL altra faccia della luna: la medicina declinata al femminile
L altra faccia della luna: la medicina declinata al femminile Malattia coronarica e donna: differenze di genere Garbagnate M.se 13 marzo 2010 Maddalena Lettino Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo, Pavia
DettagliPAZIENTE CON INFLUENZA A (H1N1) SOSPETTA O CERTA E SEGNI DI SCOMPENSO CARDIORESPIRATORIO. Diagnosi di ALI o ARDS da virus H1N1
PAZIENTE CON INFLUENZA A (H1N1) SOSPETTA O CERTA E SEGNI DI SCOMPENSO CARDIORESPIRATORIO SpO2 < 90% con O 2 in maschera a 10 l/min Acidosi respiratoria con ph < 7.25 Evidenza clinica di imminente distress
DettagliCOSENTINI, VINCENZO. Cell. 3498156233. enzocos77@libero.it
Nome COSENTINI, VINCENZO Indirizzo VIA MAGENTA,1/B 33100 UDINE Telefono (0039) 0432-611576 Cell. 3498156233 Fax E-mail enzocos77@libero.it Nazionalità Italiana Data di nascita 28.05.1977 ESPERIENZA LAVORATIVA
DettagliXXVI CONVEGNO AIRT BOLZANO 23-24 APRILE 2015. Impiego di donatori alternativi : donatori a cuore fermo (NHBD), samaritano ed altri
XXVI CONVEGNO AIRT BOLZANO 23-24 APRILE 2015 Impiego di donatori alternativi : donatori a cuore fermo (NHBD), samaritano ed altri Dr. Lorenzo D Antonio Centro Regionale Allocazione Organi e Tessuti Azienda
DettagliGestione di un limite fra accanimento ed eutanasia
Società Medico-Chirurgica Vicentina. Prendersi cura di chi cura. Vicenza, 27.10.2007 Gestione di un limite fra accanimento ed eutanasia Nereo Zamperetti Dipartimento di Anestesia e Rianimazione Ospedale
DettagliREPORT ATTIVITA DONAZIONE E TRAPIANTO REGIONE LAZIO I TRIMESTRE 2015
REPORT ATTIVITA DONAZIONE E TRAPIANTO REGIONE LAZIO I TRIMESTRE 205 Pag. Pag. 2 Questo Report Attività Donazione e Trapianto Regione Lazio I Trimestre 205 è relativo alle attività svolte in questi primi
DettagliTrieste 15 Novembre 2012
Creazione, implementazione e sperimentazione del critical pathway della persona affetta da scompenso cardiaco acuto sinistro all interno dell U.O. U.T.I.C. della A.O. Spedali Civili di Brescia. Trieste
DettagliPremessa. Tratto da American Heart Journal 2004; 147: 705-712
Effetti del cambiamento di terapia con statine sul raggiungimento delle concentrazioni lipidiche ottimali: lo studio Measuring Effective Reductions in Cholesterol Using Rosuvastatin Therapy (MERCURY I)
DettagliQualità di vita del paziente dopo una lunga degenza in cure intense
Qualità di vita del paziente dopo una lunga degenza in cure intense Augusta Beldi Ulisse Molinaro Associated Institute of the University of Zurich Contenuto Motivazioni della ricerca Domanda di fondo Quadro
DettagliIn transplantation does the sex matter?
In transplantation does the sex matter? Only once the term gender was found Metodologia Sono stati usati database riferiti agli anni 2003-2013 forniti dall OTT con i dati anonimizzati su donatori e riceventi
DettagliAl Gaslini e per il Gaslini
Al Gaslini e per il Gaslini Calendario delle iniziative Istituzionali del mese di Aprile 2015 Seminari, Convegni, Congressi, Corsi, Aggiornamento dei Piani Formativi Aziendali Data / Ora / Luogo Titolo
DettagliLa formazione Post Base: L esperienza del gruppo A.T.C.N. Italia
La formazione Post Base: L esperienza del gruppo A.T.C.N. Italia C.P.S.I. Gian Luca Vergano S.O.R.E.U. Pianura A.A.T. 118 Pavia A.R.E.U. Regione Lombardia Congresso Regionale S.I.M.E.U. Fondazione I.R.C.C.S.
DettagliDiagnosi precoce individuale o screening opportunistico. Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino
Diagnosi precoce individuale o screening opportunistico Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino 1 OPPORTUNISTICO: SCREENING ORGANIZZATO: programma con obiettivi dichiarati, in genere proposto da un istituzione,
DettagliAspetti religiosi, Etici e Monitoraggio, mantenimento e trattamento terapeutico del Donatore di organi e tessuti.
Dott. Nicola Torina, Coordinatore Infermieristico UTIR (Unità di Terapia Intensiva di Rianimazione) Ospedale Buccheri La Ferla F.B.F. Palermo Aspetti religiosi, Etici e Monitoraggio, mantenimento e trattamento
DettagliCentro Regionale Trapianti
PROTOCOLLO DI SEGNALAZIONE DI EVENTI AVVERSI Processo di donazione-trapianto (Incident reporting) Redazione AUTORIZZAZIONI Redazione / Aggiornamento Verifica Approvazione 20/07/10 Il Coordinatore del Centro
DettagliWORKSHOP MIELOFIBROSI IL TRAPIANTO. Stefano Guidi TMO AOU Careggi Firenze
WORKSHOP MIELOFIBROSI IL TRAPIANTO Stefano Guidi TMO AOU Careggi Firenze Mielofibrosi: Storia naturale Decorso da indolente ad aggressivo MF primitiva 1 per 100.000 secondarie 0.1 per 100.000 Il quadro
DettagliDott. Vinicio Penazzi Ortopedia Delta Lagosanto Primario Dott- R.Faccini
Incident Reporting e audit Dott. Vinicio Penazzi Ortopedia Delta Lagosanto Primario Dott- R.Faccini La gestione del rischio clinico è un processo sistematico di valutazione di rischi attuali e potenziali.
DettagliAzienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga: un Ospedale specialistico al servizio dei cittadini. Un patrimonio da difendere e sviluppare
Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga: un Ospedale specialistico al servizio dei cittadini Un patrimonio da difendere e sviluppare L AOU San Luigi per la sua collocazione geografica svolge
DettagliCOMPETENZE DELL'INFERMIERE NEL COORDINAMENTO LOCALE
ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE TRAPIANTI Procurement e trapianto: infermieri a confronto Torino, 27 Novembre 2009 COMPETENZE DELL'INFERMIERE NEL COORDINAMENTO LOCALE Annarosa Saviozzi Medicina della donazione
Dettagli