MODELLAZIONE DELLE DISTRIBUZIONI DI SCORRIMENTO SU PIANI DI FAGLIA BASATA SU DATI GEODETICI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MODELLAZIONE DELLE DISTRIBUZIONI DI SCORRIMENTO SU PIANI DI FAGLIA BASATA SU DATI GEODETICI"

Transcript

1 S. Santini (1) e M. Dragoni (2) (1) Istituto di Fisica, Università di Urbino, Via S.Chiara 27, Urbino (2) Dipartimento di Fisica, Università di Bologna, Viale Berti Pichat 8, Bologna MODELLAZIONE DELLE DISTRIBUZIONI DI SCORRIMENTO SU PIANI DI FAGLIA BASATA SU DATI GEODETICI Riassunto. La misura della deformazione del suolo è un importante strumento per il riconoscimento della presenza di asperità e di zone di scorrimento sulle faglie attive. L obiettivo di questo lavoro è l utilizzo dei dati di deformazione superficiale (GPS, DinSAR) per determinare le distribuzioni di asperità e di scorrimento su piani di faglia: tali distribuzioni sono calcolate con un metodo Montecarlo. Si assumono unità di asperità o di dislocazione di forma quadrata, la cui unione permette di ottenere superfici piane di forma irregolare. Le dimensioni delle unità di asperità sono scelte in modo tale che l'unità sia la più piccola area riconoscibile sulla base della risoluzione dei dati geodetici (GPS e DInSAR). In primo luogo il campo degli spostamenti verticali in superficie viene modellato variando la posizione e la forma delle superfici di dislocazione e assumendo uno scorrimento uniforme; il confronto con i dati geodetici dà una misura della validità del modello. In secondo luogo il campo degli spostamenti verticali in superficie viene modellato ammettendo che gli elementi di superficie della faglia possano subire scorrimenti diversi, mantenendo costante il valore del momento sismico, e confrontando di nuovo i dati geodetici con i risultati del modello allo scopo di ottenere il migliore accordo possibile. MODELING OF SLIP DISTRIBUTION ON FAULT PLANES FROM GEODETIC DATA Abstract. The measurement of surface deformation is important to recognise the asperity presence and the slipping zones due to active faults. The aim of this work is the use of surface deformation data (GPS, DinSAR) to determine the asperity and slip distributions on fault planes: these distributions have been calculated by a Montecarlo method. We assume asperity or dislocation units with square shape, and the total area of square units gives the possibility to obtain plane surfaces with irregular shape. The asperity unit dimensions have been defined as the smallest area possible to recognise by the resolution of geodetic data (GPS e DInSAR). In the first stage, each asperity unit is allowed to slip or to remain locked, providing the position and the shape of the dislocation surface that best reproduces the observed displacements; the comparison between model and observed data gives a measurement of a good fit. In the second stage, we allow asperities to undergo different values of slip in order to refine the dislocation model; the new comparison between model and observed data has the aim to obtain the best fit. INTRODUZIONE Lo studio delle deformazioni del suolo connesse all attività sismica è di solito effettuato utilizzando modelli di dislocazione geometricamente semplici, generalmente di forma rettangolare. In molti casi la modellazione degli spostamenti cosismici e postsismici del suolo richiede tuttavia l introduzione di aree della superficie di faglia che non scorrono o scorrono in maniera limitata; la distribuzione di queste asperità è stata calcolata con il metodo Montecarlo sul piano di faglia, determinando in tal modo dislocazioni di forma irregolare (Metropolis e Ulam, 1949). In primo luogo il campo degli spostamenti verticali in superficie è stato modellato variando la posizione e la forma delle superfici di dislocazione e assumendo scorrimento uniforme (Okada, 1985; Dragoni, 1988; Santini et al., 2000). In secondo luogo il campo degli spostamenti verticali è stato modellato ammettendo che gli elementi di superficie della faglia possano subire scorrimenti

2 diversi e confrontando di nuovo i dati geodetici con i risultati del modello (Fig. 1). La ridistribuzione dello scorrimento è stata ottenuta tramite il metodo Montecarlo, mantenendo inalterata la forma delle superfici di dislocazione e utilizzando lo stesso momento sismico del caso a scorrimento uniforme (Kasahara, 1981). È stato generato un insieme di 25,000 distribuzioni casuali di scorrimento; il simbolo u 3,k p indica lo spostamento verticale previsto nel generico k-esimo punto sulla superficie terrestre che è dato dalla somma dei valori generati dalle n unità di dislocazione utilizzate. p u 3, k n p = u 3, j j = 1 Se consideriamo una griglia quadrata di punti che copre la superficie terrestre e come esempio la zona di faglia di Izmit (Turchia), avremo il lato della griglia uguale a 120 km e la distanza da ciascun punto della griglia ai punti circostanti uguale a 6 km, il che implica un numero totale di punti N = = 441; se invece consideriamo la zona di Colfiorito avremo il lato della griglia di 36 km e la distanza tra punti di 1.8 km. Indicando con il simbolo u o 3,k lo spostamento verticale osservato nel generico k- esimo punto sulla superficie terrestre, è possibile calcolare il valore di χ 2 per ciascuna distribuzione di scorrimento in accordo con la formula seguente, dove σ o k è la deviazione standard delle osservazioni. N χ 2 = N -1 (u 3, k k = 1 o p u ) 2 3, k σ k o Viene scelta la distribuzione di scorrimento che ha il più piccolo valore di χ 2 ; si ritiene accettabile il sottoinsieme di distribuzioni di scorrimento, corrispondente all' 1% del numero totale, che hanno i più piccoli valori di χ 2. Per essi si ha almeno un 99% di probabilità di trovare una soluzione peggiore; si definisce χ 2 99 il minimo dei valori di χ 2 relativi all' 1% delle distribuzioni migliori: per l'insieme di distribuzioni generate è stato ottenuto un valore di χ 2 99 = 0.25 (Fig. 2). Nel sottoinsieme, si ritiene la miglior soluzione quella per cui lo scorrimento è una funzione più continua possibile della posizione sul piano di faglia. IL MODELLO Viene considerato un semispazio omogeneo, isotropo ed elastico, che occupa la regione x 3 > 0 in un sistema di riferimento cartesiano, e si assume che il semipiano x 2 = 0, x 3 > 0 rappresenti una superficie di faglia verticale, intersecante la superficie terrestre, quale modello del terremoto di Izmit del 1999 (Fig. 3).

3 Fig. 1 - Schema a blocchi della metodologia, con cui vengono definite le distribuzioni di asperità e di scorrimento su piani di faglia tramite il metodo Montecarlo.

4 Fig. 2 - Distribuzione dei valori di χ 2 ottenuti con il metodo montecarlo: l'istogramma mostra la percentuale di iterazioni alla cui categoria un certo valore di χ 2 viene ad appartenere. Sul piano di faglia principale è stata ipotizzata la presenza di asperità che rimangono bloccate mentre il resto della superficie scorre in modo uniforme. È stato modellato il campo degli spostamenti verticali in superficie, variando posizione e dimensioni delle asperità presenti sulla faglia principale, ed è stato effettuato un confronto diretto fra tali risultati e le osservazioni geodetiche, ottenendo un accordo migliore rispetto a quello relativo a dislocazioni dotate di una semplice geometria rettangolare. Fig. 3 - Modello di tipo "strike-slip" per il piano di faglia del terremoto di Izmit (Turchia), Esempi Vengono mostrati due casi reali che possono essere studiati con modelli del tipo descritto in questo lavoro. Sono stati presi in considerazione sia eventi di grande

5 magnitudo, terremoto di Izmit (Turchia), sia eventi di magnitudo moderata, sequenza di Colfiorito (Italia Centrale), per dimostrare l'applicabilità del metodo anche nel caso di eventi sismici la cui magnitudo è 6 come per la sequenza di Colfiorito del Fig. 4 - Distribuzioni dello scorrimento per i modelli di Izmit (Turchia); ciascuna unità di asperità è 5 x 5 km 2 : (a) Inversione tramite il metodo Montecarlo con l'assunzione di uno scorrimento uniforme; (b) Distribuzione dello scorrimento da modellazione diretta di dati SAR ed osservazioni geologiche lungo la traccia; le zone bloccate sono evidenziate in colore rosso, mentre le zone di scorrimento sono evidenziate nei differenti colori riportati nella didascalia. Terremoto di Izmit (Turchia) Il primo caso considera il terremoto di Izmit (Turchia occidentale) del 17 agosto 1999, di magnitudo medio-alta M W = 7.4, di tipo "strike-slip" (Fig. 3). I risultati indicano che lo scorrimento è concentrato nella parte centro-occidentale della faglia, nei km superficiali (Fig. 4). È possibile notare che un modello di faglia ben vincolato può essere ottenuto integrando i dati DInSAR con le osservazioni geologiche effettuate lungo la traccia della faglia (Stramondo et al., 2002). Sequenza sismica di Colfiorito (Italia Centrale) Il secondo caso considera la sequenza sismica di Colfiorito (Italia Centrale) del 26 settembre 1997, di magnitudo moderata M W = 6.0, di tipo "dip-slip" (Fig. 5). I risultati mostrano che gli eventi sismici della sequenza avvenuti nel 1997 possono essere modellati con dislocazioni di forma irregolare (Fig. 6), ottenendo un buon accordo con i dati DInSAR e le osservazioni GPS (Santini et al., 2003).

6 Fig. 5 - Modello di tipo "dip-slip" per i piani di faglia della sequenza di Colfiorito, CONCLUSIONI L esame della deformazione superficiale (GPS e DInSAR) è in grado di fornire informazioni relative alla distribuzione di scorrimento sul piano di faglia: il metodo Montecarlo utilizzato ha consentito di ottenere distribuzioni di scorrimento per il terremoto di Izmit (Turchia), 1999, e per la sequenza sismica di Colfiorito (Italia Centrale), 1997, che si accordano con i dati geodetici con un valore di χ 2 << 0.25 (Tab. 1) e con un valore dello scarto quadratico medio riportato nell'ultima colonna di Tab. 1. Per esempio, la distribuzione di scorrimento ottenuta per la dislocazione della Turchia si accorda in modo buono (χ 2 = 0.12) con i dati geodetici osservati (Massonnet e Feigl, 1998; Barka, 1999; Reilinger et al., 2000); le distribuzioni di scorrimento ottenute per le dislocazioni di Colfiorito e di Sellano si accordano in modo ancora migliore (χ 2 = 0.11 e χ 2 = 0.08 ) con le osservazioni geodetiche (Anzidei et al., 1999; Salvi et al., 2000). Le superfici di dislocazione ottenute si accordano in modo molto soddisfacente con i dati geodetici: si ottiene un valore di RMS = 11.8 cm per la dislocazione del terremoto di Izmit (Turchia); inoltre, si ottengono valori RMS = 4.7 cm per la superficie di dislocazione degli eventi di Colfiorito e RMS = 4.0 cm per la superficie di dislocazione degli eventi di Sellano. In conclusione, la disponibilità di dati geodetici raccolti in generale prima e dopo un terremoto ed in particolare durante lo svolgimento di una sequenza sismica consente la modellazione delle superfici di dislocazione e dell ampiezza dello scorrimento. La realizzazione di tale modelli può rivelarsi uno strumento utile per il riconoscimento delle asperità sulla superficie di faglia, destinate a subire uno scorrimento per i successivi eventi che accadessero nella zona presa in esame.

7 Fig. 6 - Distribuzioni dello scorrimento per i modelli della sequenza di Colfiorito; ciascuna unità di asperità è 1.5 x 1.5 km 2 : le distribuzioni dello scorrimento su due piani di faglia (Colfiorito e Sellano) sono state determinate tramite il metodo Montecarlo. Tab. 1 - Test dei dati calcolati dai modelli per il terremoto di Izmit (Turchia) e per la sequenza di Colfiorito. test dei dati (modello - DInSAR) scorrimento uniforme (χ 2 ) scorrimento variabile (χ 2 ) scarto quadratico medio (RMS) dislocazione Turchia χ 2 = 0.15 χ 2 = 0.12 RMS = 11.8 cm dislocazione Colfiorito χ 2 = 0.11 RMS = 4.7 cm dislocazione Sellano χ 2 = 0.08 RMS = 4.0 cm BIBLIOGRAFIA Anzidei M., Baldi P., Galvani A., Hunstad I., Pesci A. e Boschi E.; 1999: Coseismic displacement of the 27th September 1997 Umbria-Marche (Italy) earthquakes detected by GPS: campaigns and data. Ann. di Geof., 42, Barka A.; 1999: The 17 August 1999 Izmit earthquake, Science, 285,

8 Dragoni M.; 1988: Role of geodetic measurements in the detection of fault asperities. Proc. Third Int. Conf. on the WEGENER/MEDLAS Project, ed. by P. Baldi & S. Zerbini, Bologna, Kasahara K.; 1981: Earthquake mechanics, Ed. by Cambridge University Press, Cambridge, 248 pp. Okada Y.; 1985: Surface deformation due to shear and tensile faults in a half-space. Bull. Seism. Soc. Amer., 75, Massonnet D. e Feigl K.L.; 1998: Radar interferometry and its application to changes in the earth s surface, Reviews of Geophysics, 36, 4, Metropolis N. e Ulam S.M.; 1949: The Montecarlo method, Jour. Amer. Statist. Assoc., 44, Reilinger R.E., Ergintav S., Bürgmann R., McClusky S;, Lenk O., Barka A., Gurkan O., Hearn L., Feigl K.L., Cakmak R., Aktug B., Ozener H., e Töksoz M.N.; 2000: Coseismic and Postseismic fault slip for the 17 August 1999, M 7.5, Izmit, Turkey earthquake, Science, 289, Salvi S., Stramondo S., Cocco M., Tesauro M., Hunstad I., Anzidei M., Briole P., Baldi P., Sansosti E., Fornaro G., Lanari R., Doumaz F., Pesci A. e Galvani A.; 2000: Modelling coseismic displacements resulting from SAR interferometry and GPS measurements during the 1997 Umbria-Marche seismic sequence. Journ. of Seism., 4, Santini S., Piombo A. e Dragoni M.; 2000: Ground displacement in a fault zone in the presence of asperities. Boll. Geofis. Teor. App., 41, Santini S., Baldi P., Dragoni M., Piombo A., Salvi S., Spada G. e Stramondo S.; 2003: Montecarlo inversion of DInSAR data for dislocation modeling: application to the 1997 Umbria-Marche seismic sequence (Central Italy). Pure and App. Geophys., in stampa. Stramondo S., Cinti F.R., Dragoni M., Salvi S. e Santini S.; 2002: The August 17, 1999 Izmit, Turkey, earthquake: slip distribution from dislocation modeling of DInSAR and surface offset. Ann. of Geophys., 45,

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

e-dva - eni-depth Velocity Analysis

e-dva - eni-depth Velocity Analysis Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa

Dettagli

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Esercizio 1 Nella seguente tabella è riportata la distribuzione di frequenza dei prezzi per camera di alcuni agriturismi, situati nella regione Basilicata.

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corso di laurea in biotecnologia. Corso di Statistica Medica. Intervalli di confidenza

Università del Piemonte Orientale. Corso di laurea in biotecnologia. Corso di Statistica Medica. Intervalli di confidenza Università del Piemonte Orientale Corso di laurea in biotecnologia Corso di Statistica Medica Intervalli di confidenza Università del Piemonte Orientale Corso di laurea in biotecnologia Corso di Statistica

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 10-Il test t per un campione e la stima intervallare (vers. 1.1, 25 ottobre 2015) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia,

Dettagli

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves

Indagine sismica. MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves Indagine sismica MASW - Multichannel Analysis of Surface Waves relativa alla determinazione della stratigrafia sismica VS e del parametro VS30 in un'area di Sestri Levanti NS rif 09140SA Dott. Geol. Franco

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

matematica probabilmente

matematica probabilmente IS science centre immaginario scientifico Laboratorio dell'immaginario Scientifico - Trieste tel. 040224424 - fax 040224439 - e-mail: lis@lis.trieste.it - www.immaginarioscientifico.it indice Altezze e

Dettagli

Matematica e Statistica

Matematica e Statistica Matematica e Statistica Prova d esame (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie - A.A. 0/3 Matematica e Statistica Prova di MATEMATICA (0/07/03) Università di Verona - Laurea in Biotecnologie

Dettagli

Grafici delle distribuzioni di frequenza

Grafici delle distribuzioni di frequenza Grafici delle distribuzioni di frequenza L osservazione del grafico può far notare irregolarità o comportamenti anomali non direttamente osservabili sui dati; ad esempio errori di misurazione 1) Diagramma

Dettagli

Piani di input e piani di calcolo reale in FaTA-e

Piani di input e piani di calcolo reale in FaTA-e 0 1 Piani di input e piani di calcolo reali in FaTA-e Dalla versione XX di FaTA-e è presente una nuova implementazione per il calcolo dei baricentri di massa e rigidezza. La nuova procedura consente di

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito.

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito. INTEGRALI DEFINITI Sia nel campo scientifico che in quello tecnico si presentano spesso situazioni per affrontare le quali è necessario ricorrere al calcolo dell integrale definito. Vi sono infatti svariati

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

Il campionamento statistico

Il campionamento statistico Lezione 13 Gli strumenti per il miglioramento della Qualità Il campionamento statistico Aggiornamento: 19 novembre 2003 Il materiale didattico potrebbe contenere errori: la segnalazione e di questi errori

Dettagli

VERIFICA DELLE IPOTESI

VERIFICA DELLE IPOTESI VERIFICA DELLE IPOTESI Nella verifica delle ipotesi è necessario fissare alcune fasi prima di iniziare ad analizzare i dati. a) Si deve stabilire quale deve essere l'ipotesi nulla (H0) e quale l'ipotesi

Dettagli

CALCOLO COMBINATORIO

CALCOLO COMBINATORIO CALCOLO COMBINATORIO 1 Modi di formare gruppi di k oggetti presi da n dati 11 disposizioni semplici, permutazioni Dati n oggetti distinti a 1,, a n si chiamano disposizioni semplici di questi oggetti,

Dettagli

9. Urti e conservazione della quantità di moto.

9. Urti e conservazione della quantità di moto. 9. Urti e conservazione della quantità di moto. 1 Conservazione dell impulso m1 v1 v2 m2 Prima Consideriamo due punti materiali di massa m 1 e m 2 che si muovono in una dimensione. Supponiamo che i due

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

Dati Statistici relativi alle osservazioni ottiche eseguite nel 2012

Dati Statistici relativi alle osservazioni ottiche eseguite nel 2012 Dati Statistici relativi alle osservazioni ottiche eseguite nel 2012 Dr. Daniele Cataldi Il nostro lavoro di ricerca, relativo alla registrazione ottica di eventi luminosi dell anno 2012, inizia il 22

Dettagli

Anno 5 4. Funzioni reali: il dominio

Anno 5 4. Funzioni reali: il dominio Anno 5 4 Funzioni reali: il dominio 1 Introduzione In questa lezione impareremo a definire cos è una funzione reale di variabile reale e a ricercarne il dominio. Al termine di questa lezione sarai in grado

Dettagli

Istruzioni per l uso dei programmi MomCad, TraveCon, TraveFon

Istruzioni per l uso dei programmi MomCad, TraveCon, TraveFon Istruzioni per l uso dei programmi MomCad, TraveCon, TraveFon I tre programmi sono utility generali preparate appositamente per gli studenti (ma che potrebbero essere utili anche per professionisti). MomCad

Dettagli

GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A

GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A GESTIONE INDUSTRIALE DELLA QUALITÀ A Lezione 10 CAMPIONAMENTO (pag. 62-64) L indagine campionaria all interno di una popolazione consiste nell estrazione di un numero limitato e definito di elementi che

Dettagli

LABORATORIO EXCEL XLSTAT 2008 SCHEDE 2 e 3 VARIABILI QUANTITATIVE

LABORATORIO EXCEL XLSTAT 2008 SCHEDE 2 e 3 VARIABILI QUANTITATIVE Matematica e statistica: dai dati ai modelli alle scelte www.dima.unige/pls_statistica Responsabili scientifici M.P. Rogantin e E. Sasso (Dipartimento di Matematica Università di Genova) LABORATORIO EXCEL

Dettagli

Haiti: l IREA-CNR ottiene una particolare misura degli spostamenti co-sismici utilizzando immagini COSMO ad alta risoluzione

Haiti: l IREA-CNR ottiene una particolare misura degli spostamenti co-sismici utilizzando immagini COSMO ad alta risoluzione Haiti: l IREA-CNR ottiene una particolare misura degli spostamenti co-sismici utilizzando immagini COSMO ad alta risoluzione A seguito del violento terremoto che ha colpito l isola di Haiti il 12 Gennaio

Dettagli

LA TRAVE DI FONDAZIONE SU SUOLO ELASTICO STRATIFICATO DI SPESSORE LIMITATO CON MODULO ELASTICO VARIABILE CON LA PROFONDITÀ

LA TRAVE DI FONDAZIONE SU SUOLO ELASTICO STRATIFICATO DI SPESSORE LIMITATO CON MODULO ELASTICO VARIABILE CON LA PROFONDITÀ LA TRAVE DI FONDAZIONE SU SUOLO ELASTICO STRATIFICATO DI SPESSORE LIMITATO CON MODULO ELASTICO VARIABILE CON LA PROFONDITÀ Giovanni Dalerci, Rossella Bovolenta Università degli Studi di Genova Dipartimento

Dettagli

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000 pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma

Dettagli

Capitolo 12 La regressione lineare semplice

Capitolo 12 La regressione lineare semplice Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 12 La regressione lineare semplice Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Facoltà di Economia, Università di Ferrara

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

La dissomiglianza tra due distribuzioni normali

La dissomiglianza tra due distribuzioni normali Annali del Dipartimento di Scienze Statistiche Carlo Cecchi Università degli Studi di Bari Aldo Moro - Vol. X (2011): 43-50 Editore CLEUP, Padova - ISBN: 978-88-6129-833-0 La dissomiglianza tra due distribuzioni

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle

Dettagli

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26 Indice L attività di recupero 6 Funzioni Teoria in sintesi 0 Obiettivo Ricerca del dominio e del codominio di funzioni note Obiettivo Ricerca del dominio di funzioni algebriche; scrittura del dominio Obiettivo

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Alfonso Iodice D Enza April 26, 2007 1...prima di cominciare Contare, operazione solitamente semplice, può diventare complicata se lo scopo

Dettagli

4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI

4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI 119 4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI Indice degli Argomenti: TEMA N. 1 : INSIEMI NUMERICI E CALCOLO

Dettagli

Stima della rifrattività radio superficiale in Sardegna

Stima della rifrattività radio superficiale in Sardegna Stima della rifrattività radio superficiale in Sardegna Ermanno Fionda (1), Fabrizio Pelliccia (2) (1) Fondazione Ugo Bordoni, Roma (I); ermanno@fub.it (2) Università di Perugia, Dip. di Ingegneria Elettronica

Dettagli

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software Il calcolo di questo parametro dinamico può essere effettuato attraverso le classiche prove sismiche in foro del tipo DOWN-HOLE oppure con metodi innovativi indiretti.

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE. Cartografia Geologica. Lettura ed interpretazione delle carte geologiche A.A. 2015 2016

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE. Cartografia Geologica. Lettura ed interpretazione delle carte geologiche A.A. 2015 2016 Università degli Studi di Cagliari Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche Facoltà Scienze Via Trentino, 51 09127 Cagliari CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE Cartografia Geologica Lettura ed interpretazione

Dettagli

Indici di dispersione

Indici di dispersione Indici di dispersione 1 Supponiamo di disporre di un insieme di misure e di cercare un solo valore che, meglio di ciascun altro, sia in grado di catturare le caratteristiche della distribuzione nel suo

Dettagli

Excel avanzato. I nomi. Gli indirizzi e le formule possono essere sostituiti da nomi. Si creano tramite Inserisci Nome Definisci

Excel avanzato. I nomi. Gli indirizzi e le formule possono essere sostituiti da nomi. Si creano tramite Inserisci Nome Definisci Excel avanzato I nomi marco.falda@unipd.it Gli indirizzi e le formule possono essere sostituiti da nomi documentazione astrazione Si creano tramite Inserisci Nome Definisci Vengono raccolti nell area riferimento

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

ESERCITAZIONE 13 : STATISTICA DESCRITTIVA E ANALISI DI REGRESSIONE

ESERCITAZIONE 13 : STATISTICA DESCRITTIVA E ANALISI DI REGRESSIONE ESERCITAZIONE 13 : STATISTICA DESCRITTIVA E ANALISI DI REGRESSIONE e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Ricevimento: su appuntamento Dipartimento di Matematica, piano terra, studio 114

Dettagli

MATEMATICA 2001. p = 4/6 = 2/3; q = 1-2/3 = 1/3. La risposta corretta è quindi la E).

MATEMATICA 2001. p = 4/6 = 2/3; q = 1-2/3 = 1/3. La risposta corretta è quindi la E). MATEMATICA 2001 66. Quale fra le seguenti affermazioni è sbagliata? A) Tutte le funzioni ammettono la funzione inversa B) Una funzione dispari è simmetrica rispetto all origine C) Una funzione pari è simmetrica

Dettagli

ESEMPI DI QUERY SQL. Esempi di Query SQL Michele Batocchi AS 2012/2013 Pagina 1 di 7

ESEMPI DI QUERY SQL. Esempi di Query SQL Michele Batocchi AS 2012/2013 Pagina 1 di 7 ESEMPI DI QUERY SQL Dati di esempio... 2 Query su una sola tabella... 2 Esempio 1 (Ordinamento)... 2 Esempio 2 (Scelta di alcune colonne)... 3 Esempio 3 (Condizioni sui dati)... 3 Esempio 4 (Condizioni

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto

Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto Il presente capitolo continua nell esposizione di alcune basi teoriche della manutenzione. In particolare si tratteranno

Dettagli

INDAGINE SULL OCCUPAZIONE DELL INGEGNERE CHIMICO

INDAGINE SULL OCCUPAZIONE DELL INGEGNERE CHIMICO INDAGINE SULL OCCUPAZIONE DELL INGEGNERE CHIMICO Indagine a campione condotta a partire da settembre 24 tra gli associati AIDIC della Sezione Centro Mirata a raccogliere indicazioni circa l attuale occupazione

Dettagli

IL SISTEMA CARTOGRAFICO NAZIONALE

IL SISTEMA CARTOGRAFICO NAZIONALE IL SISTEMA CARTOGRAFICO NAZIONALE La Il paragrafo è intitolato La Carta di Gauss poiché, delle infinite formule che si possono adottare per mettere in corrispondenza i punti dell'ellissoide con quelli

Dettagli

Elementi di matematica finanziaria

Elementi di matematica finanziaria Elementi di matematica finanziaria 09.XI.2009 La matematica finanziaria e l estimo Nell ambito di numerosi procedimenti di stima si rende necessario operare con valori che presentano scadenze temporali

Dettagli

Indici di produttività per tipologie di ambiente

Indici di produttività per tipologie di ambiente 5 - INDICI 6-09-2006 17:08 Pagina 74 Indici di produttività per tipologie di ambiente SOMMARIO INTRODUZIONE AREE COMUNI E SERVIZI DI REPARTO DEGENZA, PRONTO SOCCORSO, AMBULATORI E LABORATORI AREE ALTO

Dettagli

Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI

Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI 1. L azienda Wood produce legno compensato per costruzioni

Dettagli

Nome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 2008. VERIFICA DI FISICA: lavoro ed energia

Nome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 2008. VERIFICA DI FISICA: lavoro ed energia Nome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 8 VERIFIC DI FISIC: lavoro ed energia Domande ) Energia cinetica: (punti:.5) a) fornisci la definizione più generale possibile di energia cinetica, specificando l equazione

Dettagli

Ing. Simone Giovannetti

Ing. Simone Giovannetti Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Ing. Simone Giovannetti Firenze, 29 Maggio 2012 1 Incertezza di Misura (1/3) La necessità di misurare nasce dall esigenza

Dettagli

Calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità Calcolo delle probabilità Laboratorio di Bioinformatica Corso A aa 2005-2006 Statistica Dai risultati di un esperimento si determinano alcune caratteristiche della popolazione Calcolo delle probabilità

Dettagli

SISTEMI MULTIAGENTE. Esercizio

SISTEMI MULTIAGENTE. Esercizio Esercizio SISTEMI MULTIAGENTE Nello studio dei sistemi dinamici complessi la simulazione al computer ha un ruolo importante dal momento che presenta molti vantaggi rispetto ai metodi sperimentali più tradizionali;

Dettagli

Terremoti a cura di Francesco Speciale

Terremoti a cura di Francesco Speciale Terremoti a cura di Francesco Speciale Il terremoto o sisma viene definito come una rapido e violento scuotimento del suolo dovuto a improvvise lacerazioni che si manifestano a grandi profondità nelle

Dettagli

11.2 Software Calcolo Energia di Deformazione

11.2 Software Calcolo Energia di Deformazione 11.2 Software Calcolo Energia di Deformazione 61 il software calcola l energia di deformazione di un veicolo o di una coppia di veicoli che si sono urtati a partire dalla conoscenza del coefficiente di

Dettagli

Elementi di topologia della retta

Elementi di topologia della retta Elementi di topologia della retta nome insieme definizione l insieme è un concetto primitivo che si accetta come intuitivamente noto secondo George Cantor, il padre della teoria degli insiemi: Per insieme

Dettagli

Esponenziali elogaritmi

Esponenziali elogaritmi Esponenziali elogaritmi Potenze ad esponente reale Ricordiamo che per un qualsiasi numero razionale m n prendere n>0) si pone a m n = n a m (in cui si può sempre a patto che a sia un numero reale positivo.

Dettagli

Where the next major earthquake in the Italian peninsula?

Where the next major earthquake in the Italian peninsula? Where the next major earthquake in the Italian peninsula? E. Mantovani 1, M. Viti 1, N. Cenni 2, D. Babbucci 1, C. Tamburelli 1, A. Vannucchi 1 (1) Dip.to di Scienze Fisiche, della Terra e dell Ambiente

Dettagli

3DE Modeling Color. E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori.

3DE Modeling Color. E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori. 3DE Modeling Color E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori. E spesso necessario che alle informazioni geometriche di forma siano abbinate informazioni di colore

Dettagli

Stima per intervalli Nei metodi di stima puntuale è sempre presente un ^ errore θ θ dovuto al fatto che la stima di θ in genere non coincide con il parametro θ. Sorge quindi l esigenza di determinare una

Dettagli

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno: Sensore pressione freno A N A L I S I T E C N I C A D E L T U O K A R T PROVE SU PISTA Sensore pressione freno: come integrare le valutazioni personali sulla frenata con un analisi basata su elementi oggettivi

Dettagli

Alessandra Raffaetà. Esercizio

Alessandra Raffaetà. Esercizio Lezione 9 S.I.T. PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO Corso di Laurea Magistrale in Scienze Ambientali Alessandra Raffaetà Dipartimento di Informatica Università Ca Foscari Venezia Esercizio Dentisti(Codice,

Dettagli

COMUNE DI AVEZZANO. (Provincia di L'Aquila) Via Pietragrossa, 82. Località Paterno. Committente:Bernardi Mauro. Geol.

COMUNE DI AVEZZANO. (Provincia di L'Aquila) Via Pietragrossa, 82. Località Paterno. Committente:Bernardi Mauro. Geol. COMUNE DI AVEZZANO (Provincia di L'Aquila) Via Pietragrossa, 82 Località Paterno Committente:Bernardi Mauro Geol. Annamaria Paris MASW Multichannel Analysis Surface Waves Il relatore Dott. Geol. Michele

Dettagli

L analisi dei dati. Capitolo 4. 4.1 Il foglio elettronico

L analisi dei dati. Capitolo 4. 4.1 Il foglio elettronico Capitolo 4 4.1 Il foglio elettronico Le più importanti operazioni richieste dall analisi matematica dei dati sperimentali possono essere agevolmente portate a termine da un comune foglio elettronico. Prenderemo

Dettagli

VARIABILI ALEATORIE CONTINUE

VARIABILI ALEATORIE CONTINUE VARIABILI ALEATORIE CONTINUE Se X è una variabile aleatoria continua, la probabilità che X assuma un certo valore x fissato è in generale zero, quindi non ha senso definire una distribuzione di probabilità

Dettagli

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario:

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: Esempi di domande risposta multipla (Modulo II) 1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: 1) ha un numero di elementi pari a 5; 2) ha un numero di elementi

Dettagli

L Analisi della Varianza ANOVA (ANalysis Of VAriance)

L Analisi della Varianza ANOVA (ANalysis Of VAriance) L Analisi della Varianza ANOVA (ANalysis Of VAriance) 1 CONCETTI GENERALI Finora abbiamo descritto test di ipotesi finalizzati alla verifica di ipotesi sulla differenza tra parametri di due popolazioni

Dettagli

La spirale iperbolica: Fu descritta per la prima volta da Pierre Varignon (1654-1722). L equazione, espressa in coordinate polari, è del tipo:

La spirale iperbolica: Fu descritta per la prima volta da Pierre Varignon (1654-1722). L equazione, espressa in coordinate polari, è del tipo: Esistono delle forme geometriche che sono in grado, per complessi fattori psicologici non del tutto chiariti, di comunicarci un senso d equilibrio, di gradimento e di benessere. Tra queste analizzeremo

Dettagli

Statistica. Le rappresentazioni grafiche

Statistica. Le rappresentazioni grafiche Statistica Le rappresentazioni grafiche Introduzione Le rappresentazioni grafiche costituiscono uno dei mezzi più efficaci, sia per descrivere in forma visiva i risultati di numerose osservazioni riguardanti

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

I punteggi zeta e la distribuzione normale

I punteggi zeta e la distribuzione normale QUINTA UNITA I punteggi zeta e la distribuzione normale I punteggi ottenuti attraverso una misurazione risultano di difficile interpretazione se presi in stessi. Affinché acquistino significato è necessario

Dettagli

.y 6. .y 4. .y 5. .y 2.y 3 B C C B. B f A B f -1

.y 6. .y 4. .y 5. .y 2.y 3 B C C B. B f A B f -1 Funzioni FUNZIONI Una funzione è una relazione fra due insiemi non vuoti e, che associa ad ogni elemento uno e un solo elemento. In simboli si scrive: = oppure. x 1. x..y B C.y 5 x 4..y 4 L elemento è

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

TRAVE SU SUOLO ELASTICO

TRAVE SU SUOLO ELASTICO Capitolo 3 TRAVE SU SUOLO ELASTICO (3.1) Combinando la (3.1) con la (3.2) si ottiene: (3.2) L equazione differenziale può essere così riscritta: (3.3) La soluzione dell equazione differenziale di ordine

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA MATEMATICA CLASSE QUINTA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L ALUNNO SVILUPPA UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO RISPETTO ALLA MATEMATICA,

Dettagli

Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale STANDARDIZZAZIONE

Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale STANDARDIZZAZIONE Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale Un punteggio all interno di una distribuzione è in realtà privo di significato se preso da solo. Sapere che un soggetto ha ottenuto un punteggio x=52 in una

Dettagli

Il gis nelle indagini del territorio: Ricostruzione tridimensionale del sottosuolo

Il gis nelle indagini del territorio: Ricostruzione tridimensionale del sottosuolo Il gis nelle indagini del territorio: Ricostruzione tridimensionale del sottosuolo A. Genito, L. Donate Blázquez, U. Malvone, Strago S.p.a. andrea.genito@strago.it laura.donate@strago.it ubaldo.malvone@strago.it

Dettagli

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di

Dettagli

Esempi di funzione. Scheda Tre

Esempi di funzione. Scheda Tre Scheda Tre Funzioni Consideriamo una legge f che associa ad un elemento di un insieme X al più un elemento di un insieme Y; diciamo che f è una funzione, X è l insieme di partenza e X l insieme di arrivo.

Dettagli

Gestione ed analisi di base dati nell epidemiologia. delle malattie infettive

Gestione ed analisi di base dati nell epidemiologia. delle malattie infettive Università degli Studi di Torino - Facoltà di Medicina Veterinaria Laboratorio di epidemiologia delle malattie infettive Scuola Specializzazione in Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004 ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e

Dettagli

Gestione Turni. Introduzione

Gestione Turni. Introduzione Gestione Turni Introduzione La gestione dei turni di lavoro si rende necessaria quando, per garantire la continuità del servizio di una determinata struttura, è necessario che tutto il personale afferente

Dettagli

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti. 1. Determinare lim M(sinx) (M(t) denota la mantissa di t)

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti. 1. Determinare lim M(sinx) (M(t) denota la mantissa di t) CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti 1. Determinare lim M(sin) (M(t) denota la mantissa di t) kπ/ al variare di k in Z. Ove tale limite non esista, discutere l esistenza dei limiti laterali. Identificare

Dettagli

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA VISTO il decreto del Ministro dell Istruzione dell Università e della Ricerca 11 aprile 2006, n. 217; VISTO il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, istitutivo

Dettagli

Elementi di Telelocalizzazione

Elementi di Telelocalizzazione Elementi di Telelocalizzazione Ing. Francesco Benedetto - Prof. Gaetano Giunta Laboratorio di Telecomunicazioni (COMLAB) Università degli Studi Roma Tre 1 Introduzione Proprietà della sequenza di spreading:

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 7 Costituzione di un capitale Classificazione Fondo di

Dettagli

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Versione 2.0 Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Corso anno 2011 E. MANUALE UTILIZZO HAZARD MAPPER Il programma Hazard Mapper è stato realizzato per redarre,

Dettagli

CENNI DI METODI STATISTICI

CENNI DI METODI STATISTICI Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale CENNI DI METODI STATISTICI Docente: Page 1 Page 2 Page 3 Due eventi si dicono indipendenti quando il verificarsi di uno non influisce sulla probabilità di accadimento

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Dispensa sulle funzioni trigonometriche

Dispensa sulle funzioni trigonometriche Sapienza Universita di Roma Dipartimento di Scienze di Base e Applicate per l Ingegneria Sezione di Matematica Dispensa sulle funzioni trigonometriche Paola Loreti e Cristina Pocci A. A. 00-0 Dispensa

Dettagli