SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA

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1 Allegato B) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Comune di San Miniato 2) Codice regionale: RT 2S bis) Referente operativo responsabile del progetto: (Questa figura è compatibile con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 15) - NOME E COGNOME:FRANCO DONI - DATA DI NASCITA: INDIRIZZO MAIL:fdoni@comune.san-miniato.pi.it - TELEFONO: CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: GIOCHI IN COMUNE: attività per bambini, adolescenti e genitori in ludoteca 4) Settore di intervento del progetto: educazione e promozione culturale (codice AREA GEN); 5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il Comune di San Miniato, accreditato in qualità di Ente Federativo nell Albo Regionale del Servizio Civile, articola la propria attività presso tutte le sedi accreditate e il presente progetto si riferisce in particolare alla sede locata presso il Comune di Fucecchio. Infatti il Comune di Fucecchio realizza le proprie attività in ambito educativo in concertazione con i Comuni del Valdarno Inferiore (Castelfranco di Sotto, San Miniato, Montopoli Valdarno e Santa Croce sull Arno), coordinando le proprie azioni attraverso la Conferenza zonale per l'istruzione e i suoi organi di programmazione. Nell ambito della Conferenza Zonale Educativa e in particolare agli interventi connessi agli ambiti di azione della Legge Regionale 32/02, hanno condiviso orientamenti e prospettive progettuali finalizzate a garantire qualità e sostenibilità della rete dei servizi attivati sul territorio, dandosi come priorità il mantenimento degli standard qualitativi e quantitativi raggiunti e la possibilità di eventuali azioni

2 di sviluppo dell offerta. Tali attività si rivolgono complessivamente a una popolazione di circa bambini, ragazzi e giovani, corrispondente ad una quota di circa il 25% della popolazione residente. COMUNI DATI SULLA POPOLAZIONE INTERESSATA AL PROGETTO Popolazione 0-14 anni Dati ISTAT Popolazione anni Dati ISTAT Castelfranco Fucecchio Montopoli San Miniato Santa Croce S/Arno TOTALE L investimento delle Amministrazioni Comunali ha riguardato i servizi educativi per la prima infanzia ed il governo complessivo del sistema delineando con precisi indirizzi condivisi a livello politico zonale - le funzioni di indirizzo e controllo rispetto al protagonismo dei soggetti privati. In secondo luogo l impegno si è indirizzato alla qualificazione degli interventi rivolti all infanzia, all adolescenza ed ai giovani, cercando di accogliere nuova progettualità dei C.I.A.F. e qualificando le azioni più consolidate, anche sostenendo la rete zonale degli Sportelli Informagiovani. Gli interventi per la qualificazione delle attività di educazione non formale e del tempo libero sono caratterizzati da un forte valore del protagonismo dei bambini e degli adolescenti, valorizzando i linguaggi propri delle fasce d età coinvolte, cercando di mettere a disposizione contesti nei quali il protagonismo individuale e dei gruppi informali possa esprimersi, con l accompagnamento ed il supporto di professionalità educative e tecniche di alto livello. Rimangono, ad oggi, ancora evidenti alcune problematiche di seguito descritte. L offerta di servizi per la prima infanzia e le famiglie, attraverso la creazione e/o il consolidamento del sistema dei nidi d infanzia e delle nuove tipologie di sostegno alle famiglie, mantiene, tuttavia degli elementi di criticità: - la presenza di liste d attesa per l accesso ai servizi educativi per l infanzia; - la necessità di garantire il l ampliamento dell offerta del sistema pubblico di servizi educativi per l infanzia anche attraverso forme di convenzionamento con il privato accreditato presente nel territorio; - la necessità di sostenere l offerta di servizi integrativi; - la necessità di attivare interventi di sostegno alla genitorialità, attraverso momenti di aggregazione e incontro e di informazione sulle tematiche dell educazione e sul ruolo dei genitori. Le attività di educazione non formale, che identificano il sistema degli interventi rivolti all infanzia, agli adolescenti, ai giovani ed alle famiglie, devono garantire aspetti di stabilità, ma anche necessariamente elementi di innovazione e adeguamento ai bisogni educativi e di sostegno alle famiglie, tenendo conto del cambiamento connesso sia all organizzazione del tempo delle famiglie, sia al cambiamento sociale, sia all organizzazione del tempo scuola, sia alle

3 problematiche educative emergenti nelle diverse fasi evolutive dei figli. Si rileva la necessità di elaborare l offerta educativa nell ambito dei C.I.A.F. con riferimento in particolare per la fascia di età 6-11 anni, come valido supporto ed integrazione alle funzioni educative e di cura delle famiglie, in presenza della riduzione del tempo scuola. Questi elementi di complessità e la presenza di soggetti diversi impegnati nella gestione, richiedono momenti finalizzati al monitoraggio sui livelli di qualità, la promozione di professionalità alte e qualificate e di rinnovamento permanente della progettualità all interno dei servizi. Inoltre, in alcuni progetti, emerge la prospettiva di dare continuità, qualificare o sostenere i livelli qualitativi raggiunti rispetto alle azioni dei C.I.A.F. rivolte all infanzia ( 3 6 anni) ed alle famiglie. LA RETE DEI SERVIZI DI EDUCAZIONE NON FORMALE NELLA ZONA VALDARNO INFERIORE INFANZIA, ADOLESCENZA, GIOVANI I servizi educativi per l infanzia possono essere sinteticamente descritti dallo schema seguente. I Nidi d infanzia ed i servizi integrativi, sono diffusi sul territorio dei cinque comuni per un utenza complessiva di oltre 400 bambini (che rappresentano una copertura dell utenza potenziale intorno al 30%) nei servizi a titolarità pubblica, e oltre 300 posti bambino nei servizi privati convenzionati e autorizzati. Si rileva la presenza di un Centro Infanzia e famiglie in ogni Comune (dati monitoraggio 2009/10). Servizi per la prima infanzia Servizi attivi al Comune Servizi comunali Servizi privati Fucecchio Nido d infanzia LA GABBIANELLA Nido d infanzia PETER PAN - accreditato Nido d infanzia L ISOLA CHE C E accreditato Nido d infanzia FILO E PALLA - accreditato Nido d infanzia L APE MAIA Nido d infanzia LA COCCINELLA Centro Gioco LA COCCINELLA

4 Servizi per la prima infanzia Rapporto tra domanda e offerta al PUBBLICI PRIVATI TOTALE PER COMUNE COMUNE UTENZA POTENZIALE TIPOLOGIE RICETTIVITÀ LISTA ATTESA RICETTIVITÀ FUCECCHIO 579 TOTALE VALDARNO INFERIORE NIDO SERV.INT NIDO SERV.INT TOTALE Servizi CIAF attivi al Comune Fascia d età Iscrizioni / Presenze Fucecchio CIAF Centro giovani Centro Bambini e Genitori CIAF-SARELLO n. 41 al Centro Bambini e Genitori n al Ciaf- Sarello (25/30 pres. media) Adolescenti e Giovani n (15/20 p. media) Aperture Centro Bambini e Genitori: dal lunedì al venerdì CIAF- SARELLO dal lunedì al venerdì dale ore alle ore dal lunedì al venerdì dalle ore alle ATTIVITA EXTRASCOLASTICHE ESTIVE ESPERIENZE REALIZZATE Comune Fucecchio Attività - Vacanze ragazzi 3/14 anni n 245 utenti - Corsi in Piscina 6/14 anni n 120 utenti Il livello di diffusione e la qualità dei servizi rivolti nella fascia d età 0-11 anni, ha portato i Comuni dell area a proiettare la propria azione su un target più complesso ovvero gli Adolescenti e i Giovani - che richiede un elaborazione progettuale adeguata ai diversi bisogni, articolata in servizi ed interventi con caratteristiche sia di flessibilità che di continuità, prevedendo, pertanto azioni continue di monitoraggio e valutazione. Anche rispetto a questa area le esperienze sono già importanti, qualitativamente valide e sedimentate, con particolare riferimento ai Servizi ed agli interventi di seguito descritti. Attività del Tavolo inter-istituzionale per la prevenzione primaria, con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche del territorio e i servizi dell Azienda USL11 interessati, e i Centri per l impiego del territorio, che ha promosso nell anno scolastico 2009/10 con risorse regionali, provinciali e comunali le seguenti azioni, sia in ambito scolastico che dell educazione non formale:

5 a. Presentazione e discussione dei risultati emersi dall elaborazione dei questionari TVD (test di valutazione del disagio scolastico) per la rilevazione delle condizioni di benessere/disagio degli studenti della zona Valdarno inferiore; b. Laboratori in orario scolastico in almeno 1 classe per ogni scuola secondaria di I e II grado della zona, finalizzati alla costruzione del gruppo ed alla promozione delle relazioni positive tra pari, prevedendo l affiancamento dei docenti da parte di operatori esterni qualificati educatori -, anche attraverso una relazione più stretta con i centri di educazione non formale per l adolescenza attivi nei comuni; c. Laboratori in orario extrascolastico nei centri di educazione non formale per l adolescenza attivi nei comuni, finalizzati a promuovere l espressione delle potenzialità individuali, l acquisizione di maggiore consapevolezza e l assunzione di responsabilità da parte degli adolescenti (educazione tra pari e promozione delle competenze); d. azioni di formazione delle competenze per le diverse figure professionali con compiti educativi che operano sul territorio, attraverso incontri di approfondimento di aree tematiche (dipendenze, comportamenti a rischio, affettività e sessualità, ecc...), con la partecipazione di esperti provenienti dai servizi territoriali; e. Incontri di riflessione ed approfondimento sulle problematiche educative rivolti ai genitori, prevedendo un calendario di appuntamenti da realizzare nel corso dell anno nelle diverse scuole secondarie del territorio o in sedi diverse messe a disposizione dai comuni; f. Attività consulenziale rivolta alle famiglie sulle problematiche educative attraverso i centri adolescenza del territorio, identificando tempi, figure professionali e modalità di relazione. Realizzazione di tirocini formativi per i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado, sia nel periodo estivo che durante la frequenza scolastica, in particolare all interno della rete dei servizi educativi Attività del Tavolo zonale adolescenti con l obiettivo di coordinare le attività educative realizzate nei centri di aggregazione e nei Ciaf dei cinque comuni, di coordinare gli obiettivi educativi dei servizi, di coordinamento delle attività di formazione e scambio di esperienze tra educatori dei servizi, di condivisione degli strumenti di documentazione, Attività del Tavolo di coordinamento zonale giovani che si occupa dell analisi del territorio e dei bisogni dei giovani, di sostenere i progetti e le iniziative, della programmazione degli interventi rivolti ai giovani, del monitoraggio e progettazione nel Servizio civile. DESTINATARI E BENEFICIARI DEL PROGETTO Il costante monitoraggio degli interventi realizzati nei servizi educativi per l infanzia, di educazione non formale rivolti ad infanzia e adolescenza e di confronto con le associazioni di giovani, che collaborano con le amministrazioni per la realizzazione di progetti e interventi rivolti ai giovani, ha evidenziato in questi anni una serie di bisogni a cui si è cercato di rispondere attraverso i servizi sopra indicati, ma che necessitano di essere rafforzate e implementate con ulteriori azioni. Tale analisi evidenzia i destinatari diretti e favoriti indirettamente dall'attuazione del progetto. In maniera esplicita gli interventi incidono sulla fascia di popolazione di età compresa tra 3 e 25 anni, attraverso azioni nei contesti sopra elencati, quindi anche coloro che partecipano alle attività attraverso il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche. In particolare si identificano come beneficiari diretti gli utenti dei servizi coinvolti nel

6 progetto: Utenti dei Centri Infanzia e famiglie n genitori Utenti dei Centri Adolescenza n genitori Utenti delle attività extrascolastiche estive n Alunni e studenti delle scuole d infanzia, primarie e secondarie di I e II Grado n. 600 Docenti delle scuole d infanzia, primarie e secondarie di I e II Grado n. 50 Utenti degli sportelli Rete Informagiovani n. 390 bambini Giovani coinvolti nelle attività educative, culturali e ricreative n Come destinatari indiretti o beneficiari del progetto si identificano, oltre le famiglie che non partecipano direttamente alle attività, tutti gli attori istituzionali o informali che sul territorio promuovono percorsi di educazione in molteplici settori (sanitario, sociale, educativo, scolastico, ambientale); inoltre si identificano come destinatari indiretti anche gli aggregati associativi del territorio sia essi culturali e interculturali, sportivi, di volontariato; le istituzioni scolastiche e tutte quelle agenzie preposte alla formazione dei giovani. 6) Obiettivi del progetto: 1. Qualificazione degli interventi educativi realizzati nei Centri Infanzia, Adolescenza e Famiglie presenti sul territorio, attraverso l inserimento dei volontari in attività educative, di supporto, di documentazione, monitoraggio e progettazione dei servizi stessi, integrando le funzioni svolte dagli educatori impegnati nei servizi e nei progetti zonali e comunali. In particolare: - offrire alle famiglie con figli che frequentano le scuole d infanzia, primarie e secondarie di primo grado, contesti educativi extrascolastici di qualità ed un sostegno per i propri figli nello svolgimento dei compiti scolastici nel periodo pomeridiano; - realizzare interventi finalizzati al coinvolgimento ed alla sensibilizzazione dei genitori e degli adulti del territorio sui temi dell educazione e della promozione del benessere; - offrire momenti di socializzazione a soggetti con forte disagio sociale e di sostegno alla famiglia nell inserimento; - offrire spazi e tempi per sperimentare socialità ed integrazione (in ambito scolastico ed extrascolastico) per ragazzi con recente esperienza di immigrazione. indicatori di risultato - incremento numero di utenti 3/5 e 6/11 anni durante le attività laboratoriali e di gioco (+ n. 8/10 distribuiti nelle varie attività/gruppi) - incremento numero di utenti nelle aperture dei CIAF destinate alla condivisione dei compiti (+ n. 10 distribuiti nei 5 giorni di funzionamento del servizio) ; - innovazione delle attività proposte (+ 2 o 3 attività innovative proposte); - incremento della documentazione fotografica e video prodotta, finalizzata alla valorizzazione dei progetti ed alla loro condivisione con le famiglie; - incremento numero di genitori coinvolti nelle attività educative (+ 30). 2. Promozione del benessere in ambito scolastico ed extrascolastico, e prevenzione della dispersione scolastica, attraverso attività di educazione, formazione e promozione culturale rivolte ai target infanzia, adolescenza, famiglie, in particolare - potenziare le azioni di collaborazione tra scuola e servizi di educazione non formale attraverso attività di formazione gruppo-classe e laboratori di educazione alla gestione dei

7 conflitti, per la promozione del benessere e la prevenzione della dispersione scolastica; - estendere la co-progettazione tra scuola e servizi di educazione non formale per la realizzazione di interventi di formazione del gruppo classe, educazione alla gestione dei conflitti, attività di prevenzione primaria e di promozione del benessere (scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado); - incrementare numero di utenti in attività destinate allo svolgimento dei compiti insieme ; - potenziare le forme di pubblicizzazione delle iniziative rivolte alle famiglie ed all utenza, attraverso la cura del materiale informativo. indicatori di risultato - numero di progetti di promozione del benessere realizzati in collaborazione con le istituzioni scolastiche (+ 2 laboratori); - aumento delle attività che coinvolgono le famiglie in percorsi di educazione alla genitorialità (+ 6 tra laboratori pomeridiani ed incontri serali ) - produzione e livello di diffusione del materiale informativo e documentale di 1 e 2 livello. 7) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente. I volontari nel corso dell esperienza avranno una relazione costante con le seguenti categorie di personale impegnato a vario titolo nell attuazione del progetto: o Personale della direzione comunale dei servizi educativi, ovvero responsabili del servizio e collaboratori. Si tratta di personale interno all Amministrazione Comunale che svolge funzioni di come funzionario o dirigente, specialista amministrativo, e con competenze specifiche in ambito educativo ovvero laurea specifica come psicologici, pedagogisti (n. 3 persone). o Educatori ed altri operatori impiegati nei servizi educativi. Si tratta di personale con specifiche competenze in ambito educativo o della comunicazione ovvero laureati, educatori professionali, educatori per l infanzia prevalentemente dipendenti dai soggetti ai quali le pubbliche amministrazioni hanno affidato la gestione delle attività (Dipendenti comunali, Consorzi, cooperative, associazioni) (almeno n. 10 persone) o Referenti/coordinatori dei soggetti gestori del servizio. Si tratta di figure coordinatori pedagogici - individuati dai soggetti gestori (n. 1 persone). o Docenti delle scuole coinvolte nei laboratori. I docenti della scuola d infanzia, primaria e secondaria di I grado possono condividere con i volontari sia la fase di svolgimento dell attività che le fasi di progettazione, monitoraggio, valutazione dei laboratori (almeno n. 30 docenti). o Esperti collaboratori dell amministrazione comunale e della struttura zonale di coordinamento. Si tratta prevalentemente di figure esperte nell ambito del lavoro educativo, quali psicologi, psicopedagogisti, esperti della comunicazione, con le quali sono stipulati contratti per consulenza o formazione (n. 1 o 2 persone). o Tirocinanti universitari o tirocinanti volontari inseriti su richiesta di consorzi o

8 associazioni. Nell ambito delle convenzioni sottoscritte con le università toscane si realizzano, all interno dei servizi, attività di tirocinio sia durante il percorso di laurea breve che di specializzazione. (circa n. 3/5 persone, anche se la stima è difficile da fare, poiché i tirocini vengono proposti nel corso di ogni anno). 7.2 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto. Con l obiettivo di una stretta ed efficace integrazione tra le funzioni degli educatori e degli altri operatori che hanno la responsabilità dell attuazione del progetto, e i volontari inseriti nelle attività si specificano, di seguito, alcune modalità con cui saranno impiegati i volontari: o partecipazione alle diverse fasi della progettazione degli interventi ed alla programmazione delle attività; o partecipazione agli incontri di staff o gruppi di lavoro finalizzati al monitoraggio sulle attività e loro valutazione; o partecipazione agli incontri di formazione e informazione con i consulenti esterni; o partecipazione ai momenti di scambio per l organizzazione delle attività previste in calendario; o dimensione relazionale stretta con gli utenti, in particolare con bambini e ragazzi nelle attività relative ai servizi educativi per l infanzia, ai centri infanzia, adolescenza e famiglie, (sia nelle fasi di accoglienza che di svolgimento delle attività,) nell affiancamento al gruppo durante lo svolgimento dei compiti e nella condivisione di situazioni di gioco o ricreative, sia individuali che di gruppo; o affiancamento e sostegno degli utenti durante i momenti che precedono l inizio delle attività sia nei centri sia nelle attività educative proposte (laboratori scolastici, attività estive ) o accompagnamento degli utenti che hanno bisogno di essere accompagnati al servizio anche con i mezzi comunali a disposizione; o ruolo di osservatore partecipante nel corso dello svolgimento dei laboratori con le scuole, anche con compiti relativi alla documentazione; o produzione di materiale documentale relativo alle diverse esperienze realizzate; o funzioni di supporto organizzativo nelle attività rivolte alle famiglie sia pomeridiane che serali, sia in giorni feriali e festivi; o funzioni di supporto organizzativo nelle attività rivolte alle famiglie durante il periodo estivo su tutto il territorio comunale; o funzioni di vigilanza, e presa in carico dei bambini e dei ragazzi nel caso di uscite sul territorio; o funzioni di supporto organizzativo nelle attività rivolte ai giovani ed alle associazioni del territorio, nell ambito dell informazione e pubblicizzazione delle iniziative; o funzione di accoglienza e orientamento sia allo sportello del servizio che nei servizi stessi; o In particolare, il progetto prevede l inserimento dei volontari all interno delle attività progettate nei servizi rivolti all infanzia, all adolescenza, ai giovani ed alle famiglie utenti delle sedi di svolgimento, con le seguenti specificazioni: Centri Infanzia, adolescenza, famiglie e Giovani o presenza durante lo svolgimento dei laboratori con le scuole in orario scolastico, con funzioni di supporto organizzativo e di documentazione delle esperienze; o partecipazione alle aperture pomeridiane, sia nei gruppi per il pranzo e lo svolgimento dei compiti, sia durante le attività educative e dei laboratori tematici,

9 con funzioni di supporto organizzativo, integrazione delle funzioni educative e documentazione (presenze medie di utenza: 25/30 al C.i.a.f., 15/20 ragazzi al Centro Giovani o presenza durante le iniziative rivolte alle famiglie con funzioni di supporto organizzativo e di partecipazione alla gestione delle attività specifiche; o partecipazione alle attività educative extrascolastiche estive organizzate dal comune nei mesi di giugno e luglio, in continuità con la progettazione realizzata nei CIAF; o partecipazione alle riunioni di staff finalizzate alla progettazione, al monitoraggio, alla valutazione delle attività. 8) Numero dei volontari da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10): 4 9) Numero posti senza vitto: 4 10) Numero posti con vitto: 0 11) Numero ore di servizio settimanali dei volontari: 30 12) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 4, massimo 6) : 5 13) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Rispetto della privacy delle persone assistite e riservatezza delle informazioni assunte nello svolgimento del servizio; Rispetto delle indicazioni operative ricevute dai responsabili dei progetti individualizzati di intervento, e raccordo con gli stessi ; Disponibilità alla flessibilità oraria nell arco dei sei giorni lavorativi di apertura dei servizi e limitatamente a particolari situazioni anche nei giorni festivi; Obbligo di portare il tesserino di riconoscimento; Disponibilità a svolgere la propria attività anche in sedi diverse da quelle usuali in occasione di manifestazioni, gite all interno del territorio Regionale; Disponibilità a svolgere le attività di formazione nei giorni di sabato; Disponibilità ad impiegare i giorni di permesso in concomitanza alla sospensione delle attività come previsto dal progetto; Disponibilità a partecipare ad almeno due manifestazioni, eventi e/o attività di carattere regionale inserite nel Sistema delle Politiche giovanili della Regione Toscana denominato Filigrane di cui alla Delibera Giunta Regionale n 752 del 31/08/2009.

10 14) Sede/i di attuazione del progetto: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo N. vol. per sede 1 Sarello Fucecchio Piazza V. Veneto,

11 15) Nominativo operatore di progetto (almeno uno per sede): - NOME E COGNOME:Monica Canovai - DATA DI NASCITA:13/5/66 - INDIRIZZO MAIL:m.canovai@comune.fucecchio.fi.it - TELEFONO: CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto) (Se si individuano più operatori di progetto indicare i dati sopra richiesti per ciascun operatore) 16) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: Pomeriggi-incontro informativi in svolgimento durante l arco dell anno 2011, organizzati in collaborazione con il Servizio Informagiovani, (totale 4 ore); Sito Internet e Uffici per le relazioni con il pubblico del Comune di Fucecchio e del Comune di San Miniato; Pubblicazione sulla cronaca locale dei quotidiani più diffusi; Passaggi di spot informativi nella radio locale on-line RADIO RADICCHIO al momento della pubblicazione del bando di selezione; Passaggi di spot informativi sul giornale on-line locale GONEWS al momento della pubblicazione del bando di selezione; Predisposizione di volantini informativi del bando di selezione in lingua araba, francese, cinese, albanese Diffusione delle informazioni sul servizio civile all interno dei Centri di Aggregazione giovanile del territorio di circa 2 ore ciascuno; Diffusione attraverso la rete Informagiovani del Valdarno Inferiore; SMS informativi per gli iscritti al servizio del territorio; Pubblicizzazione dell iniziativa mediante mailing list dei ragazzi iscritti alla cartagiovani della Provincia di Pisa e del Circondario Empolese-Valdelsa; Presentazione all interno delle azioni di orientamento rivolte agli studenti della scuola secondaria di secondo grado (totale 10 ore); Diffusione di informazioni sul servizio civile facenti parti del progetto 5.AVI e finanziati dalla Regione Toscana dal APQ Giovani 2009 e inseriti negli eventi Filigrane. L ammontare complessivo delle attività informative relativamente al Servizio Civile è superiore alle 20 ore. 17) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto: Al fine di verificare la qualità delle competenze acquisite dai volontari durante lo svolgimento dei progetti di servizio civile, questo Ente si è dotato di una serie di strumenti di monitoraggio e verifica composti da: - attività di monitoraggio trimestrali sulla gestione del progetto: questionari di verifica circa l attuazione del progetto secondo quanto descritto nello stesso, sulla efficacia e il grado di soddisfazione, sulla corretta gestione dei rapporti con altre figure professionali e con l utenza dei servizi;

12 - attività che prevedono l utilizzo di schede di valutazione e prove: la redazione da parte del volontario di schede di documentazione delle attività di studio svolte per la formazione specifica; la redazione di una relazione finale secondo uno schema predisposto relativamente alle attività svolte durante il servizio; la competenza e la perizia nell uso di strumentazione tecnica specifica (eventuali mezzi, macchinari, software, etc. ) utilizzati per la realizzazione di ciascun progetto. le specifiche competenze teoriche e pratiche individuate all interno dei singoli progetti; la capacità di lavorare in équipe e di contribuire in termini concettuali alle attività di progettazione e programmazione degli interventi; - attività di valutazione che coinvolgono le altre figure professionali presenti nei progetti: incontri trimestrali di verifica tra Olp e Esperti del monitoraggio per la valutazione del progresso dei progetti e delle prestazioni dei singoli volontari; la predisposizione di una scheda di valutazione del volontario redatta dal competente Olp, al fine di valutare la perizia e la diligenza nello svolgimento delle mansioni previste; incontri trimestrali di monitoraggio e verifica delle attività svolte riguardo alla formazione specifica e alle mansioni di servizio; attività di tutoring volta a sostenere i volontari durante il percorso e a risolvere problematiche individuali e relazionali relative al progetto. Il sistema è stato già utilizzato nella gestione e valutazione dei precedenti progetti di Servizio civile nazionale attuati da questo Ente dal 2007 al ) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: Possesso di Patente di Guida cat. B 19) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Risorse aggiuntive 5.700,00, di cui: Costi per la selezione: 1.000,00 Costi per formazione generale: 1.000,00 Costi per formazione specifica outdoor: 1.300,00 Costi delle attività di promozione (iniziative specifiche, personale servizi informativi, costo pubblicità etc.): 2.000,00 Costi per valutazione e certificazione competenze: 400,00

13 20) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Le risorse messe a disposizione dei volontari per lo svolgimento del progetto sono rappresentate da strumenti, documentazione e personale dei servizi ove i volontari presteranno la loro opera: strumenti e professionalità del Centri Infanzia, Adolescenza e Giovani, in particolare: attrezzatura informatica adeguata alla realizzazione di attività di studio, ricerca, documentazione, realizzazione di attività promozionali (manifesti, volantini, brochure, comunicazioni , etc), postazioni di lavoro specifiche per lo svolgimento delle attività legate ai servizi informativi, attrezzature e materiali per laboratori di teatro, musica, bricolage, lettura, etc, biblioteche dei centri di documentazione educativa locali e bibliografia specializzata, presso la Bottega di Geppetto (vedi accordo di partenariato allegato) attrezzature per documentazione fotografica ed audiovisiva, compresi strumenti audiovisivi per realizzazione e montaggio di filmati; Automezzi comunali per eventuali spostamenti in servizio. Le risorse messe a disposizione dei volontari per lo svolgimento del progetto sono rappresentate da strumenti, personale, struttura organizzativa dei servizi ove i volontari presteranno la loro opera e nello specifico sono: Fotocopiatrici, postazioni telefoniche, fax, postazione dedicata per la consultazione di Internet, software specifici per comunicazione , in dotazione agli enti locali, per tutte le attività di comunicazione connesse all organizzazione dei servizi; Attrezzatura informatica e software specifici per le attività di programmazione, documentazione e ricerca, connesse alle attività progettuali previste; Materiale bibliografico e documentazione in possesso dell Ente per le attività di formazione, ricerca e studio; Struttura organizzativa dei Servizi educativi e scolastici del comune di Fucecchio Personale dipendente e in convenzione con l ente in affiancamento dei volontari durante le attività del servizio. Destinazione di un monte ore del responsabile del servizio e dello staff degli operatori educativi per incontri con i volontari finalizzati al monitoraggio e alla condivisione del progetto. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 21) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

14 ELENCO DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI competenza nella programmazione di attività educative e ludiche rivolte ai bambini ed ai ragazzi; competenza nell utilizzo di strumenti di monitoraggio, documentazione e verifica; competenza nella progettazione di interventi educativi rivolti a infanzia adolescenza, giovani e famiglie; competenza nella gestione di attività di animazione e laboratoriali rivolte ad infanzia e adolescenza; conoscenza dei principi normativi riguardanti i diritti dell infanzia; conoscenza delle metodologie di coinvolgimento delle famiglie e dei principi di educazione alla genitorialità; conoscenza delle caratteristiche principali delle varie fasi dell età evolutiva; competenza nel lavoro di gruppo e nella gestione delle dinamiche relazionali; competenza nella relazione e comunicazione con l utenza nell ambito dei servizi educativi; competenza nella relazione e comunicazione con l utenza di servizi informativi rivolti ai giovani; competenza nell elaborazione di materiale informativo rivolto ai diversi target di utenza, anche in formato elettronico e multimediale; conoscenza delle metodologie di lavoro connesse alla relazione con l utenza nei servizi di front-line( o front-office); conoscenza delle normative nazionali nell ambito dell istruzione e della formazione. Sulla base della delibera richiamata, il Corso di Laurea in Scienze Sociali della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Pisa, riconosce la validità di massimo 8 CFU di tirocinio per il medesimo percorso di studi, ai volontari che abbiano svolto servizio civile nei progetti in ambito educativo del Comune di San Miniato (vedi dichiarazione allegata del Coordinatore didattico). Il Corso di Laurea in Scienze dell educazione sociale della Facoltà di Scienze della Formazione dell Università di Firenze riconosce ai volontari che abbiano svolto servizio civile nei progetti in ambito sociale e educativo del Comune di San Miniato (vedi allegato verbale Consiglio di Facoltà scienze della formazione Università di Firenze): - curriculum educatore socio culturale n. 5 CFU (tirocinio II anno) e n. 5 CFU (tirocinio III anno); - curriculum educatore socio relazionale n. 5 CFU (tirocinio II anno) e n. 5 CFU (tirocinio III anno) Al termine dell esperienza al volontario saranno certificate e riconosciute le competenze acquisite e l esperienza professionale svolta all interno del progetto da Parte dell Agenzia Formativa Fo.Ri.Um dettagliando tutte le competenze sviluppate durante l anno di servizio (in allegato dichiarazione sottoscritta). Tale certificazione potrà essere inserita nel curricolo professionale e formativo e utilizzata dal volontario in future collaborazioni professionali negli ambiti attinenti al servizio prestato, con particolare riferimento alle imprese che lavorano in campo educativo

15 Formazione generale dei volontari 22) Sede di realizzazione: Sede: - Centro di ricerca e documentazione sull infanzia LA BOTTEGA DI GEPPETTO, via Vittorio Veneto n. 6, località Isola, San Miniato, Pisa. - Biblioteca comunale di Santa Croce, Palazzo Vettori, Piazza Matteotti S. Croce sull Arno, Pisa 23) Modalità di attuazione: La formazione viene realizzata in proprio attraverso formatori appartenenti all Ente, che hanno svolto i corsi di formazione regionale Crescit tra cui: Paola Pozzoli nata il 25 Gennaio 1963 a Milano esperta in servizio sociale professionale con particolare riferimento all area tecnico organizzativa Manuela Cupidi: nata il 24 maggio 1973 a Castelfranco di Sotto, Pisa. Esperta in servizio sociale professionale professionale con particolare riferimento ai servizi dell area della domiciliarità per anziani Ornella Pieracci nata il 01 Gennaio 1969 a Pontedera, Pisa Esperta in servizio sociale professionale professionale con particolare riferimento ai progetti di gruppo e di comunità Gloria Tognetti nata l a San Miniato esperta in materie educative con particolare riferimento sia all area tecnico organizzativa che pedagogica. Monica Canovai nata il a Fucecchio esperta in materie educative 24) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I corsi di formazione prevedono: - lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative; - dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione. La metodologia didattica utilizzata è finalizzata al coinvolgimento attivo dei partecipanti attraverso l utilizzazione di tecniche di simulazione comportamentale e di riflessione collettiva e individuale sui temi della partecipazione, del volontariato e della cittadinanza attiva. 25) Contenuti della formazione: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all art. 1 della legge 64/2001 e di cui all art. 2 L.R. 35/2006: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in

16 ambito no-profit. I contenuti della formazione generale prevedono: Identità e finalità del SC - la storia dell obiezione di coscienza; - dal servizio civile alternativo al servizio militare al SC; - identità del SC. SC e promozione della Pace - la nozione di difesa della Patria secondo la nostra Costituzione e la giurisprudenza costituzionale in materia di difesa della Patria e di SC; - la difesa civile non armata e nonviolenta; - mediazione e gestione nonviolenta dei conflitti; - la nonviolenza; - l educazione alla pace. La solidarietà e le forme di cittadinanza - il SC, terzo settore e sussidiarietà; - il volontariato e l associazionismo; - democrazia possibile e partecipata; - disagio e diversità; - meccanismi di marginalizzazione e identità attribuite. La protezione civile - prevenzione, conoscenza e difesa del territorio. La legge 64/01 e le normative di attuazione e la L.R 35/ normativa vigente e carta di impegno etico; - diritti e doveri del volontario e dell ente accreditato; - presentazione dell ente accreditato; - lavoro per progetti. Identità del gruppo - le relazioni di gruppo e nel gruppo; - la comunicazione violenta e la comunicazione ecologica; - la cooperazione nei gruppi. Ai fini della rendicontazione verranno tenute 42 ore di formazione attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali. 26) Durata: Piano della formazione minimo 42 ore, da svolgersi nei primi 3 mesi. Questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 27) Sede di realizzazione:

17 - Bottega di Geppetto, via V. Veneto, 6 località Isola- San Miniato - Vocinsieme, via Capponi, 66 San Miniato - Vocintransito, via I Maggio, 62 località Ponte a Egola San Miniato - Maricò, via L. Tripoli, 10 S. Croce S/Arno - Sarello C.i.a.f., P.zza V. Veneto, 27 Fucecchio 28) Modalità di attuazione: La formazione specifica verrà effettuata in proprio con personale qualificato dell ente e con formatori qualificati in materie pedagogiche, organizzative e di animazione, collaboratori di università, e di agenzie formative di livello regionale e nazionale. 29) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione specifica è svolta nell arco dei primi 3 mesi di servizio e prevede la seguente articolazione metodologica: Lezioni frontali di carattere prevalentemente didascalico, concernenti l organizzazione dei servizi e le pratiche da mettere in atto per la gestione dei compiti previsti, seguiti da circle-time di approfondimento; training pratici ed esercitazioni attraverso l utilizzo di strumentazione adeguata e tecniche partecipative; giochi di simulazione, di conoscenza, di valutazione: sperimentazione diretta di metodologie da utilizzare durante il servizio. lavoro teorico-pratico di ricerca e studio in gruppo, attraverso: - la compilazione di schede di documentazione, - la realizzazione di composizioni scritte, e multimediali (slide, filmati, foto, etc). - il confronto sui temi affrontati attraverso focus group. Proiezioni video e analisi del contenuto di materiale multimediale relativo ad attività educative. Formazione outdoor sulla relazione a il lavoro di gruppo in stage teorico-pratico (vitto a carico dell ente) secondo lo schema: - preparazione attività, - fase esperienziale individuale e di gruppo, - rielaborazione dei contenuti esperienziali 30) Contenuti della formazione: La formazione specifica prevede l individuazione di 3 fasi così articolate: Prima fase da svolgersi nel I mese in 3 giornate per complessive 15 ore - Il lavoro educativo e le normative di riferimento nazionali e regionali, bisogni e diritti dei bambini; - Il contesto sociale territoriale e la rete dei servizi; - la normativa nell ambito di tutela della privacy - La relazione e la comunicazione con l utente nei servizi di front-line; - Le normative di riferimento in ambito di istruzione e formazione; - la normativa nell ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro;

18 Seconda fase: da realizzarsi nel II mese, in 3 giornate per complessive 15 ore (in parte differenziata per ambito di attività dei volontari) - il valore educativo del gioco, - l utilizzo dei laboratori e l acquisizione di competenze, - l animazione come fattore aggregante e socializzante; - gli strumenti di progettazione, di programmazione; - la verifica e la documentazione; - l elaborazione di materiale informativo e documentale con strumenti multimediali. Terza fase: da realizzarsi entro il III mese in 3 giornate per complessive 22 ore, distribuite il 2 giorni di stage semi-residenziale e mezza giornata di rielaborazione teorica. Verrà svolta attività di formazione del gruppo relativamente alla capacità di riconoscere le dinamiche relazionali, gestione della conflittualità nei contesti lavorativi, promozione delle competenze propositive, gestione delle risorse e valorizzazione della creatività. Il raggiungimento degli obiettivi del percorso formativo prevede un lavoro teorico-pratico su: - gli aspetti motivazionali, - le dinamiche relazionali, - il lavoro di gruppo, - la capacità di gestire situazioni di difficoltà, - la gestione e la risoluzione di conflitti interpersonali nell ambito lavorativo. A conclusione del progetto si svolgerà inoltre una attività di orientamento e informazione all uso degli servizi messi a disposizione dal Centro per l Impiego locale e/o Informagiovani, con l obiettivo di fornire ai volontari indicazioni utili a proseguire il proprio percorso formativo e lavorativo. 31) Durata: Il piano prevede 52 ore di formazione specifica, da svolgersi nei primi 3 mesi. Questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore, complessivo. Altri elementi della formazione 32) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Le attività formative vengono monitorate attraverso incontri periodici tra formatori e olp del progetto, questionari di valutazione di efficacia delle attività di formazione sia generale che specifica, e strumenti specifici di valutazione delle competenze acquisite. Data Il Responsabile legale dell ente

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