Capitolo 9. di internazionalizzazione delle PMI. Alessandro Baroncelli, Luigi Serio - Economia e gestione delle imprese

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1 Capitolo 9 Reti d impresa d e processi di internazionalizzazione delle PMI

2 Indice Le principali teorie e modelli di internazionalizzazione Le esperienze di internazionalizzazione delle pmi italiane La relazione fra rete di impresa e internazionalizzazione

3 Il background di riferimento Negli anni il processo di internazionalizzazione ha cambiato connotazione: oggi non si limita al trasferimento di merci, strutture o capitali. Quello a cui si assiste da parte delle imprese, in particolar modo quelle di più ridotte dimensioni, èmolto più della ricerca di un singolo mercato: l internazionalizzazione coinvolge attualmente gli assetti organizzativi, le dimensioni di governance, nonché le relazioni con le altre imprese nelle diverse filiere; in qualche modo diventa paradigmatica di un nuovo modo di essere e di agire dell impresa

4 La piccola impresa tra globalizzazione e internazionalizzazione La globalizzazione ha ridotto progressivamente e notevolmente gli ostacoli alla circolazione di beni, capitali e persone e ha esposto le imprese, indipendentemente dalla dimensione, alla concorrenza internazionale. Il termine globale deve essere riservato alla descrizione di quelle aziende che realmente pongono in essere una strategia di business globale: più spesso, le PMI, anche se orientate a livello internazionale, limitano la propria presenza oltre confine a un certo numero di regioni, principalmente a causa della scarsità di risorse necessarie a una diffusione effettivamente globale. Il termine internazionalizzazione qualifica adeguatamente il processo di apertura internazionale delle PMI mentre il termine globalizzazione fa riferimento alla crescente interdipendenza dei mercati internazionali che in qualche modo influenza andamenti e comportamenti delle PMI.

5 Internazionalizzazione L'internazionalizzazione può essere definita come l'espansione geografica delle attività economiche di un impresa oltre i confini nazionali del paese nel quale questa ènata e ha operato dalla nascita, un espansione, dunque, oltre il mercato domestico [Ruzzier, Hisrich, Antončič 2006].

6 Definizioni di internazionalizzazione delle PMI

7 Definizioni di internazionalizzazione delle PMI Shift nel focus: dall internazionalizzazione in termini di attività internazionali alle risorse di cui si necessita per l internazionalizzazione con un focus chiaro sulla dimensione delle risorse che derivano all impresa dalle relazioni e dai network nei quali èinserita sul mercato locale e sul mercato estero. Internazionalizzazione come fenomeno multidimensionale

8 Teorie e modelli di internazionalizzazione delle PMI Studi di matrice economica: a partire dalla fine degli anni 50 del secolo scorso illustrano generalmente i fattori in base ai quali l impresa decide la modalità d entrata nei mercati esteri e si focalizzano soprattutto sulle decisioni in merito agli investimenti diretti esteri delle grandi imprese multinazionali, già con una presenza globale significativa. Uppsala International Model o stage model: l internazionalizzazione èun processo di natura graduale e incrementale. L impresa gradualmente passa da modalità di presenza sui mercati esteri non eccessivamente impegnative (es. export indiretto) a forme maggiormente onerose ( es. apertura di una filiale in loco) e da mercati geograficamente e culturalmente più vicini a territori più distanti. Resource based view of the firm: la capacità d impresa di consolidare un vantaggio competitivo deriva dal proprio set di risorse firm specific. Allo stesso modo le scelte di internazionalizzazione sono direttamente determinate da risorse e competenze dell azienda e possono esse stesse definirsi quali modalità di impiego di queste. Network theory: l unità di analisi diventano le relazioni dirette e indirette che sono andate consolidandosi nel tempo e che gradualmente si sviluppano a partire dal primo ingresso sul nuovo mercato. Spesso proprio la scelta di avviare il processo di internazionalizzazione è conseguenza della capacità del network di influenzare i comportamenti dell impresa che ne fa parte.

9 Strategie e modalità di ingresso nei paesi esteri Esportazione diretta Esportazione indiretta Concessione di licenze Costituzione di joint venture Investimenti diretti Le opzioni strategiche tra cui l impresa può scegliere per l accesso al mercato internazionale si collocano lungo un continuum con differenti livelli di impegno, rischio e possibilità di controllo.

10 Strategie e modalità di ingresso nei paesi esteri Esportazione diretta: vendita all estero di merce prodotta su territorio nazionale. È una modalità preferita dalle imprese almeno nella fase iniziale del processo di internazionalizzazione perché coinvolge un limitato insieme di risorse, prevede un rischio minimo ed è caratterizzata da un elevato grado di reversibilità. Nel breve termine non richiede né la realizzazione di investimenti strutturali, né particolari cambiamenti dell organizzazione o del management. Esportazione indiretta: coinvolgimento di strutture esterne all impresa, che tramite stipula di un contratto svolgono determinate attività per conto della casa madre. Le imprese intraprendono il processo di espansione sul mercato estero servendosi di intermediari indipendenti: ufficio o divisione esportazione nazionale filiale o consociata all estero forza vendita viaggiante agente o distributore estero

11 Strategie e modalità di ingresso nei paesi esteri Concessione di licenze: è una forma di trasferimento detta di invisible asset. A un impresa viene accordato il diritto di svolgere un attività che altrimenti non sarebbe in grado di svolgere, data l esistenza di un monopolio legalmente protetto, mentre l impresa concedente realizza profitto da una tecnologia matura già sviluppata in patria. Forme: contratto di lavorazione in conto terzi contratti di management attività di franchising Joint venture internazionale: due imprese stabiliscono una cooperazione nell ambito di un alleanza giuridicamente formalizzata che può decretare la nascita di una nuova entità giuridica o tradursi in un accordo contrattuale in relazione al quale le parti collaborano per il raggiungimento di un obiettivo comune, mettendo ciascuna a disposizione delle risorse finanziarie, operative e manageriali. Investimento diretto estero (IDE): l impresa acquisisce una partecipazione o il totale controllo di un attore locale. Questa opzione richiede un alto livello di coinvolgimento delle risorse cui corrisponde l assunzione di un altrettanto alto livello di rischio.

12 Internazionalizzazione e reti d impresa Richiama originariamente la produzione a rete, espressa nell esperienza italiana dell imprenditorialità diffusa e dei distretti industriali. Quello che caratterizza questa configurazione organizzativa della produzione èla presenza di una molteplicità di soggetti che attraverso legami simmetrici lavorano in filiera attivando una serie di processi di apprendimento che diventano in ultima analisi la vera fonte di vantaggio competitivo del modello. Sul finire degli anni 90 le nuove forme snelle della produzione richiamano la necessità di forme altrettanto nuove di internazionalizzazione: le filiere diventano transnazionali quando le relazioni attraversano i confini nazionali (Rullani 2006). Modelli emergenti: si mantiene la logica del legame simmetrico e l essenza dello scambio di conoscenza su scala transnazionale coinvolgendo in rete non solo la filiera ma anche imprese concorrenti sul territorio nazionale, i portatori di interesse a livello istituzionale e il sistema della formazione. La vera essenza della forma di internazionalizzazione a rete sono lo scambio e la circolazione di conoscenza a livello transnazionale, tra imprese e tra paesi.

13 Esperienze delle PMI italiane nel mercato indiano Alti volumi Tecnologia liquida Tecnologia solida Bassi volumi

14 Dagli asset tangibili agli asset intangibili alla base dei processi di internazionalizzazione Gli elementi che caratterizzano i nuovi modelli di internazionalizzazione sono riconducibili alle dimensioni seguenti: il modello organizzativo: da impresa internazionale a impresa transnazionale; la forma prevalente: da investimento diretto a forme miste con partner locali; la gestione del know how e della tecnologia: da trasferimento di conoscenza a co creazione di conoscenza.

15 Dagli asset tangibili agli asset intangibili alla base dei processi di internazionalizzazione Modello organizzativo: rottura dell asse centro periferia. I nuovi mercati diventano aree di scambio con le quali sviluppare relazioni di reciprocità attraverso cui si sviluppa conoscenza e che contribuiscono ad arricchire il prodotto anche per la sua distribuzione nei mercati originari. Forma prevalente: oggi sembra più sostenibile e coerente con le capacità organizzative e finanziarie delle PMI ragionare in una logica di condivisione del rischio e di accelerazione del processo di inserimento, dunque, in una ottica di integrazione e creazione di società miste. Gestione del know how e tecnologia: da una idea di innovazione proprietaria si passa a una visione della conoscenza che si sviluppa e si accumula nelle filiere verticali di subfornitura e orizzontali di condivisione e di scambio.

16 Caratteristiche organizzative Caratteristiche organizzative in ambiente internazionale Multinazionale Globale Internazionale Transnazionale Configurazio ne dei beni e delle capacità Decentralizzata e localmente autosufficiente Centralizz ata e su scala globale Fonti delle competenze critiche centralizzate, delle altre decentralizzate Distribuita, interdipendente e specializzata Ruolo delle unità estere Percepire e sfruttare le opportunità locali Attuare le strategie della casa madre Adattare e sfruttare le competenze della casa madre Contributi differenziati delle unità nazionali alle attività mondiali integrate Sviluppo e diffusione delle conoscenze Conoscenze sviluppate e mantenute all intero di ciascuna unità Conoscenz e sviluppate e mantenut e al centro Conoscenze sviluppate al centro e trasferite alle unità centrali Conoscenze sviluppate congiuntamente e sfruttate a livello mondiale

17 Le potenzialità dell impresa transnazionale Capacità strategica Competitività globale Flessibilità multinazionale Apprendimento mondiale Caratteristiche organizzative Beni e risorse distribuiti e interdipendenti Ruoli delle consociate differenziati e specializzati Sviluppo congiunto e sfruttamento delle conoscenze a livello mondiale Compiti del management Legittimare diverse prospettive e capacità Sviluppare molteplici e flessibili processi di coordinamento Costruire una visione condivisa e un impegno individuale

18 Gli apprendimenti dal modello transnazionale Le proprietà e le risorse sono disperse su scala mondiale in attività altamente specializzate collegate tra loro tramite relazioni di interdipendenza. Le strutture sono flessibili e e sempre mutevoli. I manager delle sussidiarie avviano strategie e innovazioni che diventano strategie per l'intera azienda. L'integrazione e il coordinamento sono ottenuti principalmente attraverso la cultura aziendale, la condivisione della visione e dei valori e lo stile di gestione, piuttosto che attraverso strutture e sistemi formali.

19 Dagli asset tangibili agli asset intangibili alla base dei processi di internazionalizzazione: la Piattaforma Si caratterizza per la presenza di una rete in cui nodi di natura diversa le imprese, le istituzioni, gli attori della formazione si pongono in relazione simmetrica: si moltiplicano le opportunità di successo, riducendo al contempo costi monetari e non. E una simmetria che riguarda anche il rapporto tra i due stessi paesi di provenienza e di approdo per le imprese. Non si tratta di organizzare la propria presenza su un mercato emergente che èluogo unicamente di sbocco per il proprio prodotto, quanto di conoscere profondamente le caratteristiche di quel territorio per riconoscerne le potenzialità di sourcing.

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