GESTIONE DELLA VENDEMMIA E DELLA VINIFICAZIONE IN SITUAZIONE DI FORTI CALORI ESTIVI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GESTIONE DELLA VENDEMMIA E DELLA VINIFICAZIONE IN SITUAZIONE DI FORTI CALORI ESTIVI"

Transcript

1 BLATEYRON, GESTIONE DELLA VINIFICAZIONE IN SITUAZIONE DI FORTE CALORE, PAG. 1 GESTIONE DELLA VENDEMMIA E DELLA VINIFICAZIONE IN SITUAZIONE DI FORTI CALORI ESTIVI Lucille BLATEYRON, Jacques ROUSSEAU, ICV Montpellier, Francia Il forte calore dell estate 2003 ha avuto conseguenze importanti non solo sulle caratteristiche delle uve da vinificare, ma anche, più in generale, sul funzionamento delle cantine. E questa l occasione di fare il punto sulle principali conseguenze che la canicola può avere sull uva e sulla vinificazione, senza pretendere di fare un bilancio esaustivo. Questo lavoro riguarda soprattutto le regioni precoci, che hanno dovuto vinificare una buona parte dell uva nelle situazione climatiche del Conseguenze della canicola sull organizzazione della vinificazione Le caratteristiche della vendemmia 2003 nei vigneti mediterranei e del Rodano. Un estate secca e calda. La prima parte della vendemmia, fino al 25/8 è stata caratterizzata da forti temperature diurne e notturne. Le riserve idriche del suolo, che erano al massimo alla fine dell inverno, sono diminuite decisamente in luglio e agosto, arrivando a un deficit importante all inizio di agosto, superiore del 60-80% al deficit medio che si verifica in questo stesso periodo nell Hérault secondo i dati dell Association Climatologique de l Hérault. Le temperature sono state superiori di 4-5 C alle medie abituali, con deboli escursioni termiche tra giorno e notte e con minime giornaliere alte. Une grande eterogeneità nei vigneti. Se lo stato sanitario era molto buono nell insieme, grandi differenze del potenziale qualitativo sono state riscontrate dopo l invaiatura. Le particelle che non avevano sofferto stress idrico in quello stadio (la maggioranza delle particelle a fine luglio) presentavano tutti gli indicatori di un potenziale qualitativo interessante: arresto della crescita, rapporto copertura vegetale/grappoli elevato, bacche piccole, carica moderata, contemporaneità dell invaiatura, omogeneità della colorazione dei grappoli. Alcune particelle (situate su terreni con scarse riserve idriche, troppo cariche o con sistema radicale insufficiente, in particolare nei vigneti giovani) presentavano già dei sintomi importanti di stress: caduta delle foglie, grande scalarità dell invaiatura, con una grande proporzione di grappoli mal colorati La persistenza della siccità e delle temperature elevate durante la prima quindicina di agosto ha aggravato questa eterogeneità. Sono stati osservati arresti di maturazione sulle particelle sotto stress, fino all arresto della crescita delle bacche, che rimanevano minuscole, a defogliazioni allarmanti, che comportavano difficoltà di agostamento e fenomeni di concentrazione importanti, con polpe poco succose, molto zuccherine e molto acide. Le particelle senza problemi all invaiatura sono state più o meno condizionate dalla persistenza del calore: sintomi di stress idrico in certi casi, «colpi di calore» in altri. Spesso, tale evoluzione è risultata reversibile, in quanto le piogge del 16 e 17/8, così come ulteriori episodi piovosi sporadici, associati alla netta diminuzione delle temperature (in particolare delle temperature notturne di fine agosto) sono bastate per ristabilire un equilibrio fisiologico normale in numerose particelle in settembre. Un estrema precocità legata ad una contemporaneità della maturazione. Il 2003 è senza dubbio l annata più precoce degli ultimi 50 anni. A titolo d esempio, le particelle dell Observatoire ICV du Millésime (25 particelle di Merlot, Syrah, Chardonnay,

2 BLATEYRON, GESTIONE DELLA VINIFICAZIONE IN SITUAZIONE DI FORTE CALORE, PAG. 2 Sauvignon, Grenache, Cabernet Sauvignon) sono state vendemmiate, a pari stadio di maturazione degli zuccheri, da 5 a 13 giorni prima rispetto alla media , e da 14 a 24 giorni prima rispetto al 1999, l annata più tardiva del periodo. La canicola ha anche provocato una grande contemporaneità della maturazione tra i vitigni, ancora più evidente che nel (figura 1) /8 6/8 10/8 14/8 18/8 22/8 26/8 30/8 3/9 7/9 11/9 15/9 Date de réception (raisin à 12,5 % vol alc) Figura 1 : Data d inizio, di fine e durata totale dei confermenti dell uva dell Observatoire du Millésime tra il 1999 e il 2003 (18 particelle di Syrah, Merlot, Chardonnay, Sauvignon, Grenache e Cabernet Sauvignon, a pari stadio di maturazione: 12-12,5 % vol) Composizioni atipiche, che rimettevano talvolta in discussione le tradizionali suddivisioni Il 2003 è caratterizzato da uve con bacche piccole con polpe molto concentrate, che hanno raggiunto rapidamente tassi zuccherini molto elevati: il 18/8/03, si registravano già più di 10 giorni di anticipo rispetto al 2002, annata già precoce, malgrado la pioggia dei giorni precedenti! Inoltre, a parità di tenore zuccherino, i grappoli presentavano alcuni squilibri, in particolare in materia di antociani. Sull Observatoire ICV du Millésime, il tenore degli antociani era inferiore al tenore del 2002: - 14 % per i Syrah, - 44 % per i Merlot. Le caratteristiche sensoriali delle uve presentavano molto presto (prima del 15/8) i sintomi dello stress: bacche che si sgranavano difficilmente, spesso con colorazione incompleta per i rossi, polpe gelatinose, aderenti sia ai vinaccioli che alle bucce, tendenti a sviluppare aromi di frutta cotta o di frutta alcolica, con bucce molto dure, acide e erbacee. Le condizioni climatiche hanno rimesso in discussione la gerarchia delle potenzialità enologiche, come si può notare dal paragone tra due particelle di Syrah, una particella DOC situata in Côtes du Rhône (Estézargues) e una particella di vin de pays a Montagnac (resa 80 hl/ha).

3 BLATEYRON, GESTIONE DELLA VINIFICAZIONE IN SITUAZIONE DI FORTE CALORE, PAG. 3 Mentre nel 1999, le due particelle presentavano profili analitici molto diversi, quella d Estézargues aveva una maggiore ricchezza di antociani e un grado potenziale più elevato, nel 2003 gli scarti erano decisamente più ridotti. La gradazione potenziale rimane superiore nella particella d Estézargues, ma il tenore di antociani è comparabile nelle due particelle, e il ph elevato del Syrah d Estézargues traduce uno squilibrio della composizione acida (tabella 1). Gradazione potenziale (%vol) Peso di 200 bacche (g) ph S/AT ApH1 (mg/l) IPT 1999 Estézargues 13, , Montagnac 12, , Estézargues 13, , Montagnac 12, , Tabella 1 : Paragone della composizione delle uve a maturità nelle due particelle nel 1999 e nel Conseguenze pratiche della canicola sull organizzazione delle cantine e della raccolta Rivedere i criteri di selezione nel vigneto. Con una situazione che cambiava rapidamente, era particolarmente importante nel 2003 realizzare le visite di selezione nelle particelle il più vicino possibile alla data prevista di vendemmia. Era altresì indispensabile adattare i criteri di selezione alle specificità dell annata : la sola stima della resa e del rapporto copertura vegetale/uva non consentivano di effettuare selezioni efficaci. Occorreva prendere in considerazione la sensibilità della particella allo stress idrico e l omogeneità del colore delle bacche per definire il potenziale qualitativo del vigneto. Fare attenzione ai controlli di maturazione. L estrema eterogeneità riscontrata nel vigneto è stata riscontrata anche a livello dei grappoli. Si è reso necessario effettuare con estrema attenzione i campionamenti per migliorare la valutazione della maturazione reale resa difficile da tale eterogeneità. Solo dei campionamenti estremamente rappresentativi dell eterogeneità dei grappoli e delle particelle e realizzati frequentemente (2 volte a settimana) consentivano di dare una buona valutazione della maturazione reale delle particelle. Anticipare le rapide accelerazioni di maturazione. In oltre la frequenza con cui venivano effettuati i campionamenti era, soprattutto all inizio della vendemmia, indispensabile per anticipare dei salti in avanti molto accentuati di maturazione tecnologica e per evitare di raccogliere, in particolare per le uve bianche, la totalità delle uve ad un livello di alcool potenziale superiore a 13.5%. Organizzare la raccolta tenendo conto delle alte temperature. La gestione dei conferimenti delle uve doveva imperativamente tenere conto delle temperature diurne e notturne elevate. Solo le raccolte effettuate prima delle 10 del mattino consentivano, durante la prima parte del periodo vendemmiale, di avere temperature delle uve inferiori a 25 C. Nel corso del mese di agosto, sono state misurate temperature che arrivavano anche a 40 C su uve raccolte più tardi nel corso della giornata. Il ricevimento delle uve calde o molto calde ha due tipi di conseguenze per le cantine: 1) una maggiore fragilità della materia prima, un accrescimento dei rischi di ossidazione, accompagnato da una maggiore fabbisogno di frigorie e di protezione anti-ossidante per preservare la qualità delle materie prime (soprattutto per i bianchi).

4 BLATEYRON, GESTIONE DELLA VINIFICAZIONE IN SITUAZIONE DI FORTE CALORE, PAG. 4 2) Una più difficile e più dispendiosa gestione delle temperature di macerazione e fermentazione alcolica. Amministrare le disponibilità in freddo della cantina. La gestione delle temperature si rivelerà un elemento chiave per le vinificazioni in situazione canicolare. L assenza di un raffrescamento durante la notte e la raccolta di uve calde hanno aumentato il fabbisogno di frigorie delle cantine. La gestione oculata delle disponibilità in freddo e la corretta comprensione delle priorità sono risultate indispensabili per una buona gestione delle vinificazioni. Conseguenze pratiche dell eterogeneità delle materie prime Separare i diversi tipi di materie prime per applicare schemi di vinificazione adattati. La grande eterogeneità riscontrata tra le diverse materie prime ha come conseguenza diretta di dover adottare schemi di lavoro specifici per ciascuna vasca. La compresenza ad un dato momento nella stessa cantina di uve equilibrate e mature e di uve che hanno subito fenomeni di concentrazione o degli arresti di maturazione ha come conseguenza l abolizione di operazioni correttive sistematiche. Inoltre, per poter valorizzare ogni tipo di uva, era molto importante poter disporre nelle cantine di mezzi che consentissero il trattamento separato delle diverse materie prime. Pilotare caso per caso le acidificazioni spesso necessarie. Così, malgrado i ph delle uve fossero generalmente più elevati rispetto agli anni precedenti, le acidificazioni non dovevano essere condotte massivamente. L aggiunta di acido tartarico doveva essere valutata tenendo conto della degustazione e del profilo analitico di ogni vasca. I rischi di comparsa di caratteri aggressivi inerenti alle acidificazioni eccessive dovevano portare a una maggiore prudenza nei riguardi di tale operazione. Determinare per mezzo dell analisi sensoriale e l analisi chimica la durata delle macerazioni. Anche la gestione della durata delle macerazioni non poteva essere fatta sulla base di idee generali e predefinite. In effetti, solo dati organolettici e chimici precisi riferiti a ciascuna vasca potevano permettere di valorizzare i potenziali polifenolici molto eterogenei per ogni vitigno, in funzione dei tipi di uve. Tale potenziale si è dimostrato, per una determinata particella, molto diverso da quelli determinati negli anni precedenti. Sorvegliare da vicino le fermentazioni alcoliche e malolattiche. La gestione delle fermentazioni, siano esse alcoliche o malolattiche, è stata piuttosto complicata a causa della forte eterogeneità delle materie prime. I vinificatori hanno dovuto affrontare elevati innalzamenti delle temperature durante le fermentazioni alcoliche, soprattutto per le uve che arrivavano all'inizio del periodo vendemmiale, innalzamenti che poi erano la causa delle difficoltà fermentative, anche su uve il cui tenore di alcol finale non era eccessivo. D altra parte, le uve molto concentrate e il cui tenore di alcol superava 13,5 % richiedevano certi espedienti che consentissero lo svolgimento delle fermentazioni alcoliche (vedere i 13 punti chiave della gestione delle fermentazioni alcoliche. Documento ICV). La proporzione elevata di vini poveri di acido malico (< 1g/l) e di gradazione elevata ha avuto come conseguenza la difficoltà di avvio della fermentazione malolattica. D altronde, questa stessa fermentazione malolattica ha avuto uno svolgimento veloce partendo da altri tipi di materie prime, con casi di fermentazioni malolattiche spontanee su fecce. Anche in questi casi, l estrema eterogeneità delle situazioni ha richiesto dati analitici precisi delle diverse vasche. Alcuni punti chiave per valorizzare delle uve concentrate, con costi di produzione elevati Questi punti chiavi sono stati definiti nell ambito di una procedura in cui la cantina ha stabilito come obiettivo di assicurare la continuità commerciale di uno stile fruttato fresco (sentore di

5 BLATEYRON, GESTIONE DELLA VINIFICAZIONE IN SITUAZIONE DI FORTE CALORE, PAG. 5 confettura fresca) e di un gusto rotondo, malgrado lo stato dell uva (proporzione elevata di bacche cotte e appassite). Sono basati su risultati ottenuti nel corso di diverse sperimentazioni condotte nella cantina sperimentale dell ICV. Su uve con un elevata proporzione di bacche cotte e appassite, gli obbiettivi tecnici prioritari saranno : Diffondere e stabilizzare il colore presente nelle bucce e gli elementi di grasso (polisaccaridi) della polpa matura. Questi elementi sono abbastanza solubili in soluzione acquosa o poco alcolica. Evitare di estrarre i tannini duri e astringenti (frequenti nelle uve stressate e appassite). Evitare di produrre aromi eterei che rafforzano le sensazioni di cotto delle uve. Assicurare una fermentazione regolare e completa, evitando gli odori solforati (gomma) e vegetali. Favorire la diffusione del colore e degli elementi che conferiscono il carattere grasso evitando di estrarre i tannini duri e allappanti Le scelte tecniche indispensabili per ottenere tali obbiettivi sono : Apportare enzimi precocemente e ad un dosaggio elevato. E importante di utilizzare molto presto, al ricevimento delle uve, un enzima estrattivo (forte attività poligalatturonasi) raddoppiando le dosi abitualmente impiegate e omogeneizzando bene la soluzione enzimatica nella massa. Come hanno mostrato le prove al dipartimento R&D, l utilizzo di una dose maggiore di enzimi ha avuto effetti inequivocabili sulle cinetiche di estrazione dei polifenoli (Figura 2). Una dose elevata di enzimi è essenziale quest'anno, su uve con polpa molto gelatinosa per limitare le estrazioni meccaniche trituranti e per avere rapidamente sia una buona intensità tannica sia un carattere grasso. Cinétique d'extration de l'intensité colorante Intensité coloran Témoin- Grenache Kzym+ 1g/hl-Grenache Kzym+ 2g/hl-Grenache Témoin-Syrah Kzym+ 1g/hl-Syrah Kzym+ 2g/hl-Syrah Jours de macération Figura 2 : Impatto della dose di enzima sulle cinetiche di estrazione dei composti polifenolici su uve con sentori di candito nel 2003

6 BLATEYRON, GESTIONE DELLA VINIFICAZIONE IN SITUAZIONE DI FORTE CALORE, PAG. 6 Pigiare e diraspare per facilitare un estrazione dolce del succo. La pigiature e la diraspatura sono indispensabili quest anno, per facilitare un estrazione rapida del succo delle bacche molto piccole, con buccia spessa e polpa molto gelatinosa. Privilegiare un trattamento dolce del cappello tramite delastage sin dai primi giorni di macerazione. Il delastage all aria, sin dalla formazione del cappello, consente di ottenere estrazioni dolci. La programmazione deve essere fatta ogni 3-4 giorni, in base alla velocità di diffusione del colore, la struttura tannica che si vuole ottenere e la conformità della gestione delle temperature. Nei confronti dei rimontaggi, i delastage precoci consentono di far uscire meglio e più precocemente il carattere grasso stabile della polpa (i polisaccaridi più idrosolubili) (Figura 3). Inoltre permette di stabilizzare meglio le sensazioni aromatiche e gustative sul carattere di fruttato e di evitare (o almeno di ritardare) la comparsa di caratteri canditi/ alcolici / allappanti che sono la conseguenza logica di estrazioni violente su tali tipi di uve. Profilo olfattivo definito tramite ASDQ ICV Profil olfactif établi selon Analyse Sensrielle Descriptive Quantifiée 1pigeage /jour 1 délestage/jour Intensité Végétal Fruit Rouge Confiture Pruneau Poivre Soufré La realizzazione del delastage sin dall inizio favorisce uno stile olfattivo migliore e consente di avere una maggiore intensità tannica che dà più forza al vino.

7 BLATEYRON, GESTIONE DELLA VINIFICAZIONE IN SITUAZIONE DI FORTE CALORE, PAG. 7 Profil gustatif établi selon Analyse Sensrielle Descriptive Quantifiée Profilo gustativo definitto tramite ASDQ ICV Int en sit é 1pigeage /jour 1délestage/jour volume Acidité Tanins Astringence Amertume Sécheresse Figura 3 : Impatto del tipo di trattamento del cappello sui profili organolettici dei vini nel caso di una fermentazione di 5 giorni. Syrah Risultati sperimentali Cantina sperimentale del Département Recherche et Développement.-ICV. Prolungare moderatamente la durata della macerazione. La durata totale della fermentazione deve essere determinata in funzione dei risultati di degustazione. Per il tipo di prodotto e il tipo di materia prima, è generalmente di 4-6 giorni. Gestione delle temperature di macerazione. Mantenere la temperatura tra 20 e 23 C per ritardare il più possibile l estrazione ad opera dell etanolo, consentendo allo stesso tempo lo sviluppo dei lieviti selezionati (ed evitare lo sviluppo di una flora inquinante). La gestione della temperatura è un elemento chiave per l andamento della fermentazione alcolica. Fare attenzione ai rischi di produzione di odori solforati Apportare con moderazione e regolarità ossigeno sin dall inizio della macerazione. Durante la macerazione, questi apporti possono essere effettuati per mezzo del delestage. Quando il succo non presenta particolari odori solforati, durante la macerazione, si può cercare di avere un fruttato più fresco con un delestage in cui non si cerca un aerazione eccessiva. Si può apportare una «mezza-dose» di ossigeno nella fase liquida. Eliminare rapidamente i residui vegetali. Dopo la sgrondatura : è importante eliminare rapidamente le particelle vegetali del mosto, prima che possano fare una macerazione in un mezzo alcolico. La «macerazione» prolungata di tali particelle nel vino dopo la svinatura può essere paragonata ad un prolungamento della macerazione sulle fecce. La fine della fermentazione alcolica senza particelle vegetali è un punto chiave per prevenire i rischi di odori di caucciù, di cotto. Questa è una pratica comune nelle cantine che lavorano regolarmente qusto tipo di uve in Argentina, Australia o California. L unione dei torchiati deve essere effettuata tenendo conto dei loro profili analitici e gustativi.

8 BLATEYRON, GESTIONE DELLA VINIFICAZIONE IN SITUAZIONE DI FORTE CALORE, PAG. 8 Prolungare l apporto di ossigeno dopo la svinatura. E importante effettuare apporti moderati e regolari di ossigeno durante la fermentazione alcolica nella fase liquida. L obiettivo deli apporto di ossigeno è di evitare lo sviluppo di odori solforati. Questi rischi sono stati molto elevati nel Gli odori solforati di tipo caucciù amplificano molto la percezione di cotto e di candito. I composti solforati amplificano anche la sensazione di secchezza e di bruciore in bocca. Gli apporti di ossigeno devono essere gestiti tenendo conto della fragilità del prodotto (verificare la resistenza all ossidazione). Risospendere regolarmente i lieviti. L obiettivo è di limitare i rischi di odori solforati, favorire una fine di fermentazione regolare e favorire la liberazione precoce delle mannoproteine che contribuiranno a mascherare le sensazioni di bruciore. L interesse di questa pratica è evidente se i lieviti scelti sono tutti forti produttori di mannoproteine. Conclusioni In cantina, sono state riscontrate due tipi di difficoltà legate alle condizioni canicolari : le difficoltà derivanti da tutte le materie prime e quelle che erano legate alle uve che avevano subìto fenomeni di concentrazione e di arresto di maturazione. Queste difficoltà hanno portato, da una parte, a rivedere l organizzazione generale delle cantine (criteri di selezione adottati, gestione della vendemmia, definizione di priorità riguardanti l impiego delle disponibilità in freddo), ma anche a condurre le vinificazioni caso per caso tenendo conto dell analisi chimica e sensoriale. Le conseguenze di tali condizioni particolari sfortunatamente non sono ancora misurate ; occorre aspettarsi una grande fragilità dei vini dal punto di vista microbiologico. Sono numerose le condizioni favorevoli allo sviluppo di germi di alterazione. E quindi estremamente importante di effettuare una maturazione attenta che preservi da alterazioni microbiologiche.

VINIFICAZIONE DI UVE RACCOLTE A SCARSA MATURITÀ

VINIFICAZIONE DI UVE RACCOLTE A SCARSA MATURITÀ BLATEYRON, VINIFICAZIONE DI UVE RACCOLTE A SCARSA MATURITA, PAG.1 VINIFICAZIONE DI UVE RACCOLTE A SCARSA MATURITÀ Lucylle BLATEYRON I.C.V. Montpellier Articolo estratto da Entretiens viti-vinicoles Rhône

Dettagli

IL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO A cura di Mauro Monicchi

IL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO A cura di Mauro Monicchi IL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO 2011 A cura di Mauro Monicchi 2007 PIOVOSITA ANNUALE 2011 535 238 199 471 274 975 2008 376 319 756 2010 988 2009 mm. Pioggia nell'anno solare mm. Pioggia nel periodo vegetativo

Dettagli

RELAZIONE VENDEMMIA. Annata 2011

RELAZIONE VENDEMMIA. Annata 2011 Annata 2011 L annata 2011 è stata caratterizzata da una piovosità equilibrata e da temperature medie leggermente inferiore alla norma, eccezion fatta nell ultima decade di agosto dove si sono registrare

Dettagli

Caratteristiche organolettiche dei vini ottenuti con la tecnica di appassimento dell uva

Caratteristiche organolettiche dei vini ottenuti con la tecnica di appassimento dell uva Dipartimento federale dell'economia DFE Stazione di ricerca Agroscope Changins-Wädenswil ACW Caratteristiche organolettiche dei vini ottenuti con la tecnica di appassimento dell uva 30 novembre 2012 Ticino,

Dettagli

ANDAR PER VINI A TARZO. 16 APRILE 2013 le diversità

ANDAR PER VINI A TARZO. 16 APRILE 2013 le diversità ANDAR PER VINI A TARZO 16 APRILE 2013 le diversità L AZIENDA Vigneti: 8 ettari Vitigni: Glera, Verdiso, Bianchetta, I.M. bianco (6.0.13), Riesling, Pinot b., Sauvignon, Cabernet f., Cabernet S., Marzemino

Dettagli

modulo LA VINIFICAZIONE LA VINIFICAZIONE unità didattiche VINIFICAZIONE IN BIANCO ore richieste: 2 ore di lezione, con osservazioni in CANTINA

modulo LA VINIFICAZIONE LA VINIFICAZIONE unità didattiche VINIFICAZIONE IN BIANCO ore richieste: 2 ore di lezione, con osservazioni in CANTINA modulo LA VINIFICAZIONE LA VINIFICAZIONE unità didattiche VINIFICAZIONE IN ROSSO VINIFICAZIONE IN BIANCO MACERAZIONE CARBONICA ore richieste: 2-3 ore di lezione integrate da osservazioni/sperimentazioni

Dettagli

Progetto Barbera 2.0:

Progetto Barbera 2.0: Progetto Barbera 2.0: Caratteristiche dei vini commerciali Caratterizzazione delle potenzialità enologiche Simone Giacosa, Susana Río Segade, Luca Rolle, Vincenzo Gerbi Università degli Studi di Torino

Dettagli

VINI ROSSI : TECNICHE DI VINIFICAZIONE CLASSICA DELLE UVE ALTERATE

VINI ROSSI : TECNICHE DI VINIFICAZIONE CLASSICA DELLE UVE ALTERATE DELTEIL, VINIFICAZIONE IN ROSSO DELLE UVE ALTERATE, PAG. 1 VINI ROSSI : TECNICHE DI VINIFICAZIONE CLASSICA DELLE UVE ALTERATE Dominique DELTEIL, ICV Montpellier 1 Le basi per la gestione delle uve, quando

Dettagli

Vini bianchi Buone pratiche di lavoro con le doghe in vinificazione

Vini bianchi Buone pratiche di lavoro con le doghe in vinificazione Vini bianchi Buone pratiche di lavoro con le doghe in vinificazione 1 Cosa sono le buone pratiche? Delle tecniche validate al livello scientifico, sperimentale e nella pratica delle cantine 2 A cosa servono?

Dettagli

INNOVAZIONE NELLA VINIFICAZIONE DELLE UVE APPASSITE/DISIDRATATE

INNOVAZIONE NELLA VINIFICAZIONE DELLE UVE APPASSITE/DISIDRATATE CREA Viticoltura Enologia Laboratorio di Velletri INNOVAZIONE NELLA VINIFICAZIONE DELLE UVE APPASSITE/DISIDRATATE Paolo Pietromarchi 7 Corso di appassimento Scansano (GR) 1 Interventi in vigneto Attitudine

Dettagli

Innovazione nel controllo di qualità del processo in laboratorio

Innovazione nel controllo di qualità del processo in laboratorio Innovazione nel controllo di qualità del processo in laboratorio Franco Battistutta Dipartimento di Scienze degli alimenti Università degli studi di Udine INFORMAZIONE TECNOLOGICA Acquisizione dell informazione

Dettagli

SIECZKOWSKI, BERGAGLIO - SELEZIONE DI UN CEPPO DI LIEVITO SPECIFICO PER IL VITIGNO SYRAH PAG. 1

SIECZKOWSKI, BERGAGLIO - SELEZIONE DI UN CEPPO DI LIEVITO SPECIFICO PER IL VITIGNO SYRAH PAG. 1 SIECZKOWSKI, BERGAGLIO - SELEZIONE DI UN CEPPO DI LIEVITO SPECIFICO PER IL VITIGNO SYRAH PAG. 1 SELEZIONE DI UN CEPPO DI LIEVITO SPECIFICO PER IL VITIGNO SYRAH Nathalie Sieczkowski - Servizio Tecnico Martin

Dettagli

LA VINIFICAZIONE IN ROSSO E LA FLASH DÉTENTE (2 PARTE)

LA VINIFICAZIONE IN ROSSO E LA FLASH DÉTENTE (2 PARTE) ESCUDIER LA VINIFICATION EN ROUGE, LA FLASH-DETENTE (PART. 2) PAG. 1 LA VINIFICAZIONE IN ROSSO E LA FLASH DÉTENTE (2 PARTE) Jean-Louis ESCUDIER INRA, UE Œnologie, IPV-ISSV Pech Rouge, 11430 Gruissan 1.4.

Dettagli

San Felice Chianti Classico Docg

San Felice Chianti Classico Docg L inverno è stato abbastanza mite e piovoso. I primi giorni di Aprile, decisamente caldi, hanno provocato un germogliamento anticipato di almeno 10 giorni; dopo un maggio regolare, i mesi estivi sono stati

Dettagli

OCRATOSSINA A NEI VINI : STATO DELLE CONOSCENZE.

OCRATOSSINA A NEI VINI : STATO DELLE CONOSCENZE. ROUSSEAU, OCRATOSSINA A NEL VINO. PARTE A : GLI INTERVENTI IN CANTINA PAG. 1 OCRATOSSINA A NEI VINI : STATO DELLE CONOSCENZE. Jacques ROUSSEAU Responsable Viticulture Institut Cooperatif du Vin, Montpellier,

Dettagli

-Coordinamento : CRA- Centro di ricerca per l Enologia (CRA_ENO) via P.Micca, 35-Asti Responsabile scientifico : dott.ssa Antonella Bosso

-Coordinamento : CRA- Centro di ricerca per l Enologia (CRA_ENO) via P.Micca, 35-Asti Responsabile scientifico : dott.ssa Antonella Bosso Applicazione norme europee di vinificazione biologica e miglioramento della qualità e della conservabilità dei vini biologici nel rispetto delle peculiarità territoriali PROGETTO EUVINBIO -Coordinamento

Dettagli

L EVOLUZIONE ORGANOLETTICA DELLE UVE IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI DI MATURAZIONE

L EVOLUZIONE ORGANOLETTICA DELLE UVE IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI DI MATURAZIONE L EVOLUZIONE ORGANOLETTICA DELLE UVE IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI DI MATURAZIONE In accordo con il REG 822/2001/CE diretto a regolamentare produzione e commercio del vino: "IL VINO E' IL PRODOTTO OTTENUTO

Dettagli

UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO

UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO Winedow by F.B.C. Centro direzionale Corte Verdi - Via Licinio Ferretti 5/A - 43126 Parma (Italy) T +39 0521 241410 F +39 0521 462149 - www.winedow.net -

Dettagli

I bisogni di Innovazione nella ges/one della Vendemmia

I bisogni di Innovazione nella ges/one della Vendemmia Workshop Innovation Tergeo I bisogni di Innovazione nella ges/one della Vendemmia Vincenzo Gerbi Università di Torino - DISAFA 140 Istituto Cerletti - Conegliano 11-13 maggio 2016 OBIETTIVI TRE FASI DELL

Dettagli

Il Grigio Chianti Classico Riserva Docg

Il Grigio Chianti Classico Riserva Docg Il Grigio CARATTERISTICHE ANNATA L annata 2015 sarà ricordata come una delle più calde degli ultimi anni; ad un inverno e una primavera miti e con piogge regolari, è succeduta un estate calda e avara di

Dettagli

Correzioneazotatadei mosti/ Alimentazioneazotatadei lieviti

Correzioneazotatadei mosti/ Alimentazioneazotatadei lieviti Département fédéral de l'économie, de la formation et de la recherche DEFR Agroscope Correzioneazotatadei mosti/ Alimentazioneazotatadei lieviti. Gordola, 10 novembre 2017 Azoto, nutrimento indispensabile

Dettagli

POL-TP METODI ANALITICI RAPIDI PER LA MISURA DELLE FRAZIONI POLIFENOLICHE E QUALITÀ DEL VINO

POL-TP METODI ANALITICI RAPIDI PER LA MISURA DELLE FRAZIONI POLIFENOLICHE E QUALITÀ DEL VINO POL-TP METODI ANALITICI RAPIDI PER LA MISURA DELLE FRAZIONI POLIFENOLICHE E QUALITÀ DEL VINO Enol. Stefano Ferrari POL-TP Obiettivi del Progetto Caratterizzare la qualità fenolica delle uve Sangiovese

Dettagli

EFFETTI DELLA VINIFICAZIONE A GRADIENTE SULLE CARATTERISTICHE ENOLOGICHE DI VINI DI NERO DI TROIA IN PUGLIA

EFFETTI DELLA VINIFICAZIONE A GRADIENTE SULLE CARATTERISTICHE ENOLOGICHE DI VINI DI NERO DI TROIA IN PUGLIA EFFETTI DELLA VINIFICAZIONE A GRADIENTE SULLE CARATTERISTICHE ENOLOGICHE DI VINI DI NERO DI TROIA IN PUGLIA EFFECTS OF GRADIENT VINIFICATION ON WINE NERO DI TROIA Savino M., Suriano S., Mazzone F., Nobile

Dettagli

DALL UVA AL MOSTO. Struttura del grappolo e composizione chimica dell uva

DALL UVA AL MOSTO. Struttura del grappolo e composizione chimica dell uva DALL UVA AL MOSTO Struttura del grappolo e composizione chimica dell uva L infruttescenza della vite è un grappolo composto che si presenta, a seconda del vitigno, con forme e dimensioni diverse. Il peso

Dettagli

Ottimo termico per la sintesi antocianica

Ottimo termico per la sintesi antocianica Ottimo termico per la sintesi antocianica 29 C 17 C Per la sintesi degli antociani è sufficiente il 30% della luce esterna e temperature non troppo elevate (più colore a 25 C che non a 30) 7 agosto 1 30

Dettagli

IMPIEGO DEI TANNINI ENOLOGICI IN VINIFICAZIONE

IMPIEGO DEI TANNINI ENOLOGICI IN VINIFICAZIONE PARODI G. IMPIEGO DEI TANNINI IN VINIFICAZIONE, PAG. IMPIEGO DEI TANNINI ENOLOGICI IN VINIFICAZIONE Guido PARODI LAFFORT OENOLOGIE Responsabile tecnico Italia L impiego dei tannini in enologia nel trattamento

Dettagli

ETA DELLA VITE. II. INFLUENZA SULLA QUALITA DELL UVA E DEL VINO

ETA DELLA VITE. II. INFLUENZA SULLA QUALITA DELL UVA E DEL VINO ZUFFEREY ET MAIGRE, ETA DELLA VITE. II. INFLUENZA SULLA QUALITA DELL UVA E DEL VINO, P.1 ETA DELLA VITE. II. INFLUENZA SULLA QUALITA DELL UVA E DEL VINO V. ZUFFEREY 1, D. MAIGRE 2 Station de recherche

Dettagli

OTTIMIZZARE LA MICROSSIGENAZIONE CON IL LISOZIMA

OTTIMIZZARE LA MICROSSIGENAZIONE CON IL LISOZIMA GERLAND, OTTIMIZZARE LA MICROSSIGENAZIONE CON IL LISOZIMA, PAG. 1 OTTIMIZZARE LA MICROSSIGENAZIONE CON IL LISOZIMA Christophe Gerland, consulente Fordras S.A. Introduzione Il lisozima è giunto alla sua

Dettagli

Campogiovanni. Brunello di Montalcino Docg

Campogiovanni. Brunello di Montalcino Docg Campogiovanni CARATTERISTICHE ANNATA Annata più fresca rispetto alle precedenti, con abbondanti piogge in inverno e primavera che hanno provocato un leggero ritardo nella fioritura delle viti; le temperature

Dettagli

I FATTORI DI RIUSCITA DELLA PRESA DI SPUMA

I FATTORI DI RIUSCITA DELLA PRESA DI SPUMA DELLA PRESA DI SPUMA Dominique LEBOEUF, Œnologue Directeur SOEC La presa di spuma presenta molte similitudini con la fermentazione alcolica. L equazione globale di questa fermentazione è la stessa: C 6

Dettagli

ENARTIS NEWS MANNOPROTEINE EFFETTI ORGANOLETTICI E CAPACITÀ STABILIZZANTE

ENARTIS NEWS MANNOPROTEINE EFFETTI ORGANOLETTICI E CAPACITÀ STABILIZZANTE ENARTIS NEWS MANNOPROTEINE EFFETTI ORGANOLETTICI E CAPACITÀ STABILIZZANTE Alle mannoproteine, la categoria di polisaccaridi più abbondantemente presente nella cellula di lievito, vengono riconosciuti numerosi

Dettagli

VINI BIANCHI : TECNICHE DI VINIFICAZIONE DELLE UVE ALTERATE. Principali fenomeni nelle uve colpite da Botrytis cinerea

VINI BIANCHI : TECNICHE DI VINIFICAZIONE DELLE UVE ALTERATE. Principali fenomeni nelle uve colpite da Botrytis cinerea DELTEIL, VINIFICAZIONE IN BIANCO DELLE UVE ALTERATE, PAG. 1 VINI BIANCHI : TECNICHE DI VINIFICAZIONE DELLE UVE ALTERATE Dominique DELTEIL, ICV Montpellier 1 Le basi per la gestione delle uve, quando la

Dettagli

METODICHE DI MONITORAGGIO DELL ACCUMULO DI POLIFENOLI IN UVA SANGIOVESE (POL-TP) Enol. Luca Mosconi

METODICHE DI MONITORAGGIO DELL ACCUMULO DI POLIFENOLI IN UVA SANGIOVESE (POL-TP) Enol. Luca Mosconi METODICHE DI MONITORAGGIO DELL ACCUMULO DI POLIFENOLI IN UVA SANGIOVESE (POL-TP) Enol. Luca Mosconi Cosa è il Progetto POL-TP? Il Progetto Pol-Tp nasce da un idea di Isvea di applicare la tecnologia australiana

Dettagli

Amarone della Valpolicella: l antidoto alla crisi. Luca Sartori Presidente Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella

Amarone della Valpolicella: l antidoto alla crisi. Luca Sartori Presidente Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella Amarone della Valpolicella: l antidoto alla crisi Luca Sartori Presidente Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella Valpolicella: i numeri della filiera 6.022 ettari di superficie vitata iscritti all

Dettagli

Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti. Dr.ssa Graziana Grassini

Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti. Dr.ssa Graziana Grassini Protocollo sperimentale per la produzione di vini senza solfiti Dr.ssa Graziana Grassini SO2 e salute Viene impiegata in tutti i campi alimentari: Vino, aceto, bevande a base di succo di frutta, baccalà,

Dettagli

SAN FELICE. CHIANTI CLASSICO Docg Vendemmia Tenute dell Agricola San Felice (Castelnuovo Berardenga, Siena)

SAN FELICE. CHIANTI CLASSICO Docg Vendemmia Tenute dell Agricola San Felice (Castelnuovo Berardenga, Siena) SAN FELICE CHIANTI CLASSICO Docg Vendemmia 2000 Ubicazione vigneti Altitudine Caratteristiche del terreno Sistema di allevamento Tenute dell (Castelnuovo Berardenga, Siena) di medio impasto e ricco di

Dettagli

Avignonesi: Storia recente. Virginie Saverys acquistò Avignonesi nel 2009

Avignonesi: Storia recente. Virginie Saverys acquistò Avignonesi nel 2009 UNA SFIDA NOBILE Avignonesi: Storia recente. Virginie Saverys acquistò Avignonesi nel 2009 UN NUOVO INIZIO: 3 OBIETTIVI PRINCIPALI Filosofia di produzione Terroir speaks; we listen Solo uve di proprietà

Dettagli

Tecnica per la degustazione delle uve. Metodica ICV J. Rousseau et al. ICV Montpellier

Tecnica per la degustazione delle uve. Metodica ICV J. Rousseau et al. ICV Montpellier Tecnica per la degustazione delle uve Metodica ICV J. Rousseau et al. ICV Montpellier Perché usare una metodica nell assaggio dell uva Minore soggettività; Valutazione scritta (compilazione di una scheda)

Dettagli

LAFFORT - INFO NUMERO 15 - SETTEMBRE 2001 IMPIEGO DEI TANNINI ENOLOGICI IN VINIFICAZIONE

LAFFORT - INFO NUMERO 15 - SETTEMBRE 2001 IMPIEGO DEI TANNINI ENOLOGICI IN VINIFICAZIONE LAFFORT - INFO NUMERO - SETTEMBRE IMPIEGO DEI TANNINI ENOLOGICI IN VINIFICAZIONE SOMMARIO. Tannini e vinificazione in rosso. Tannini e inibizione della laccasi. TANNINI E VINIFICAZIONE IN ROSSO L impiego

Dettagli

per l affinamento dei vini Harmony

per l affinamento dei vini Harmony per l affinamento dei vini Harmony AFFINARE Stabilizzare... La ricerca ha oramai messo in luce molti dei meccanismi che concorrono all evoluzione dei vini, in special modo i processi che coinvolgono la

Dettagli

RELAZIONE DEL PROGETTO RECUPERO DEL NIBIO DI TASSAROLO ANNO 2006 A cura dei Tecnici del Centro

RELAZIONE DEL PROGETTO RECUPERO DEL NIBIO DI TASSAROLO ANNO 2006 A cura dei Tecnici del Centro RELAZIONE DEL PROGETTO RECUPERO DEL NIBIO DI TASSAROLO ANNO 2006 A cura dei Tecnici del Centro Introduzione Nell anno 2000 il Centro Sperimentale Vitivinicolo Tenuta Cannona di Carpeneto venne contattato

Dettagli

Sperimentazione in scala di cantina presso azienda Capodarco (Grottaferrata- Roma)

Sperimentazione in scala di cantina presso azienda Capodarco (Grottaferrata- Roma) Sperimentazione in scala di cantina presso azienda Capodarco (Grottaferrata- Roma) Prof. Marco Esti Dipartimento per l Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF) Università dellatuscia

Dettagli

SAN VITO - CHIANTI DOCG. Nome. San Vito. Tipologia. Chianti Docg. Uvaggio. Vendemmia. Vinificazione. Affinamento. 12,5% vol.

SAN VITO - CHIANTI DOCG. Nome. San Vito. Tipologia. Chianti Docg. Uvaggio. Vendemmia. Vinificazione. Affinamento. 12,5% vol. SAN VITO - CHIANTI DOCG San Vito Chianti Docg Sangiovese 100%. Nel mese di Ottobre. in rosso con macerazione sulle bucce di 8-10 e rimontaggi periodici giornalieri per vari giorni. La fermentazione malolattica

Dettagli

«Selezione dei ceppi autoctoni mediante meso-vinificazioni»

«Selezione dei ceppi autoctoni mediante meso-vinificazioni» Filiera corta produttori fra Arno e Sieve Produzione in cantina di lieviti starter autoctoni VICASTART PROGETTO SOTTOMISURA 16.2 PSR 2014-2020 della Regione Toscana «Selezione dei ceppi autoctoni mediante

Dettagli

«Selezione dei ceppi autoctoni mediante meso-vinificazioni»

«Selezione dei ceppi autoctoni mediante meso-vinificazioni» Filiera corta produttori fra Arno e Sieve Produzione in cantina di lieviti starter autoctoni VICASTART PROGETTO SOTTOMISURA 16.2 PSR 2014-2020 della Regione Toscana «Selezione dei ceppi autoctoni mediante

Dettagli

Un alimentazione azotata equilibrata della vite per l elaborazione di vini bianchi ottenuti da vitigni a bacca nera e rosati di qualità

Un alimentazione azotata equilibrata della vite per l elaborazione di vini bianchi ottenuti da vitigni a bacca nera e rosati di qualità Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca DEFR Agroscope Un alimentazione azotata equilibrata della vite per l elaborazione di vini bianchi ottenuti da vitigni a bacca nera

Dettagli

Il Grigio. Chianti Classico Gran Selezione Docg. NOTE DEGUSTAZIONE & ABBINAMENTI Rosso rubino intenso,

Il Grigio. Chianti Classico Gran Selezione Docg. NOTE DEGUSTAZIONE & ABBINAMENTI Rosso rubino intenso, L annata 2015 sarà ricordata come una delle più calde degli ultimi anni; ad un inverno e una primavera miti e con piogge regolari, è succeduta un estate calda e avara di precipitazioni Dal punto di vista

Dettagli

L annata viticola 2003, in primo piano l acqua.

L annata viticola 2003, in primo piano l acqua. L annata viticola 2003, in primo piano l acqua. La vite è in grado di convivere con disponibilità idriche moderate, ma la stagione viticola 2003 è stata in assoluto la più secca e calda da quando esistono

Dettagli

L UVA E GLI INDICI DI QUALITA

L UVA E GLI INDICI DI QUALITA L UVA E GLI INDICI DI QUALITA PERCORSI ABILITANTI SPECIALI, 2014, CLASSE A057 e A058 Università degli Studi della Basilicata Prof.ssa Angela Carlucci INDUSTRIE AGRARIE E MECCANIZZAZIONE L ACINO La qualità

Dettagli

M. CHAPOUTIER TAIN L HERMITAGE / VALLÉE DU RHONE

M. CHAPOUTIER TAIN L HERMITAGE / VALLÉE DU RHONE CÔTES DU RHÔNE BELLERUCHE BLANC Vino Bianco secco Côtes-du-Rhône Grenache Blanc, Clairette, Bourboulenc Terreno argilloso e calcareo Dopo essere raccolte le uve vengono immediatamente spremute in cantina.

Dettagli

TERMOVINIFICAZIONI DEI VINI ROSSI : VINIFICAZIONE DELLE UVE ALTERATE

TERMOVINIFICAZIONI DEI VINI ROSSI : VINIFICAZIONE DELLE UVE ALTERATE DELTEIL, TERMOVINIFICAZIONE DI UVE ALTERATE, PAG. 1 TERMOVINIFICAZIONI DEI VINI ROSSI : VINIFICAZIONE DELLE UVE ALTERATE Dominique DELTEIL, ICV Montpellier 1 Le basi per la gestione delle uve, quando la

Dettagli

Fermentazione acetaldeide sotto controllo!

Fermentazione acetaldeide sotto controllo! Fermentazione acetaldeide sotto controllo! A cura dell Ufficio Tecnico Tebaldi srl Nella fermentazione alcolica l acetaldeide rappresenta fino al 90% delle aldeidi, composti carbonilici presenti nel vino

Dettagli

Qionis Quinis. Quinis Bianco doc Colline Lucchesi FATTORIA SARDI GIUSTINIANI

Qionis Quinis. Quinis Bianco doc Colline Lucchesi FATTORIA SARDI GIUSTINIANI Quinis Bianco doc Altitudine 40-50 mt. s.l.m. Tipo di Suolo Argilloso con una buona componente Vitigno Vermentino, Grechetto e Trebbiano Toscano. Resa Per Ha 60 q.li di uva per Ha. Ammostatura pressatura

Dettagli

TECNICHE ENOLOGICHE PER L INCREMENTO DEL COLORE NEI VINI OTTENUTI DA SANGIOVESE IN PUREZZA

TECNICHE ENOLOGICHE PER L INCREMENTO DEL COLORE NEI VINI OTTENUTI DA SANGIOVESE IN PUREZZA GIANNETTI ET AL., TECNICHE ENOLOGICHE PER L INCREMENTO DEL COLORE NEI VINI SANGIOVESE, PAG. 1 TECNICHE ENOLOGICHE PER L INCREMENTO DEL COLORE NEI VINI OTTENUTI DA SANGIOVESE IN PUREZZA GIANNETTI F., BALDI

Dettagli

COLLEFRISIO di Collefrisio Bianco IGT Terre di Chieti

COLLEFRISIO di Collefrisio Bianco IGT Terre di Chieti COLLEFRISIO di Collefrisio Bianco IGT Terre di Chieti Trebbiano, Falanghina, Pecorino Prima decade di Ottobre 50 hl Le uve, dopo la pigiatura, effettuano una macerazione a bassa temperatura, per poi subire

Dettagli

Il Prosecco: un vino di successo ASPETTI TECNICI DELLA NUOVA DOC PROSECCO

Il Prosecco: un vino di successo ASPETTI TECNICI DELLA NUOVA DOC PROSECCO Sesto al Reghena (PN), Sabato 22 Ottobre 2011 Il Prosecco: un vino di successo ASPETTI TECNICI DELLA NUOVA DOC PROSECCO Prof. Roberto Zironi Università degli Studi di Udine Dipartimento di Scienze degli

Dettagli

Cabernet Sauvignon Doc Colli Bolognesi

Cabernet Sauvignon Doc Colli Bolognesi Cabernet Sauvignon Doc Colli Bolognesi Bonzarone è vino ottenuto da uve Cabernet Sauvignon prodotte da vigneti di circa quindici anni di età. Le uve vengono raccolte dopo un attenta scelta cominciata con

Dettagli

Rosso ǁ Provincia di Pavia IGP da Uva Rara, Croatina e Merlot Vino Biologico

Rosso ǁ Provincia di Pavia IGP da Uva Rara, Croatina e Merlot Vino Biologico Vino biologico Rosso piacevole, giovane e non impegnativo, si abbina con facilità ad ogni piatto e, per la sua bevibilità, particolarmente indicato per accompagnare pranzi e cene conviviali Rosso Uve rosse

Dettagli

Indici di maturazione per la maturità tecnologica dell uva

Indici di maturazione per la maturità tecnologica dell uva Indici di maturazione per la maturità tecnologica dell uva Categories : Anno 2017, N. 264-15 ottobre 2017 di Gennaro Pisciotta Visto il carattere divulgativo e pratico dell articolo, che però non deve

Dettagli

Cod. EM1U3. Determinazione dell epoca di vendemmia

Cod. EM1U3. Determinazione dell epoca di vendemmia Rosario DI GAETANO Scuola Enologica di Conegliano Cod. EM1U3 Determinazione dell epoca di vendemmia Raccolta dell Uva Determinazione dell epoca più opportuna della vendemmia Tipologia di vendemmia Controlli

Dettagli

GRADO ALCOLICO: 13,0 VOL. TENORE IN SOLFITI: 30 mg/l (LIBERA) PH: 3,1 ACIDITA' TOTALE: 6,0 g/l ZUCCHERI RESIDUI: 2,5 g/l

GRADO ALCOLICO: 13,0 VOL. TENORE IN SOLFITI: 30 mg/l (LIBERA) PH: 3,1 ACIDITA' TOTALE: 6,0 g/l ZUCCHERI RESIDUI: 2,5 g/l Soprano dello Ionio TIPOLOGIA: Bianco VITIGNI: 100% Greco Bianco NOTE DI VINIFICAZIONE: raccolta manuale fine Agosto primi di Settembre, pigiadiraspatura delle uve con l utilizzo di ghiaccio secco in pellets

Dettagli

Aromi varietali di natura tiolica: aspetti e considerazioni legati alla loro natura, biosintesi ed espressione aromatica

Aromi varietali di natura tiolica: aspetti e considerazioni legati alla loro natura, biosintesi ed espressione aromatica Pisa, 14 novembre 2014 Aromi varietali di natura tiolica: aspetti e considerazioni legati alla loro natura, biosintesi ed espressione aromatica Dr. Alessio Macchia Gli aromi varietali come espressione

Dettagli

IL POTERE DELL OZONO. Puro Unico Naturale

IL POTERE DELL OZONO. Puro Unico Naturale IL POTERE DELL OZONO PER Un vino in linea con la natura. Puro Unico Naturale Una boccata d ozono per uve sane e genuine. Uve senza batteri grazie al potere dell ozono. Ottenere un risultato unico è questione

Dettagli

Origine e valutazione della qualità percepibile dei vini

Origine e valutazione della qualità percepibile dei vini Workshop su: Origine e valutazione della qualità percepibile dei vini in collaborazione con la Società Italiana di Scienze Sensoriali Firenze, 28 maggio 2007 Iolanda Rosi* Microrganismi e proprietà sensoriali:

Dettagli

Vinificazione senza macerazione sia su uve bianche che su uve nere

Vinificazione senza macerazione sia su uve bianche che su uve nere Vinificazione senza macerazione sia su uve bianche che su uve nere UVA PIGIATURA (eventuale) PRESSATURA VINACCE MOSTO FERMENTAZIONE del solo mosto IMBOTTIGLIAMENTO FILTRAZIONE STABILIZZAZIONE SVINATURA

Dettagli

Bonarda dell Oltrepò Pavese denominazione di origine controllata

Bonarda dell Oltrepò Pavese denominazione di origine controllata Boioli Bonarda dell Oltrepò Pavese denominazione di origine controllata Vino Biologico, Rosso, Fermo Vitigno: Croatina Gradazione: 12,5%vol Vendemmia: 2013 Viticoltura e Vinificazione: vigneto esposto

Dettagli

CLIMA ED ANNATA VINIFICAZIONE ED AFFINAMENTO

CLIMA ED ANNATA VINIFICAZIONE ED AFFINAMENTO VINSANTO 2007 L inverno ha avuto temperature al di sopra delle medie di stagione. I successivi mesi di Marzo ed Aprile sono proseguiti con piogge scarse e temperature miti. Il risveglio vegetativo è avvenuto

Dettagli

Vinificazione in rosso e bianco

Vinificazione in rosso e bianco Trasformazione dei Prodotti Vinificazione in rosso e bianco Acquisire le basi teoriche per il controllo qualitativo del processo di vinificazione Conoscere i fenomeni che caratterizzano le trasformazioni

Dettagli

I TRUCIOLI E I BLOCCHI : ELEMENTI PER IL LORO UTILIZZO

I TRUCIOLI E I BLOCCHI : ELEMENTI PER IL LORO UTILIZZO VERDIER BLATEYRON - GRANES I TRUCIOLI E I BLOCCHI : ELEMENTI PER IL LORO UTILIZZO, PAG.1 I TRUCIOLI E I BLOCCHI : ELEMENTI PER IL LORO UTILIZZO Benoît Verdier, ICV Chargé de mission Bois Lucile Blateyron,

Dettagli

ROBIANO. Varietà di uve Produzione. Colore Profumo Abbinamenti 13% Grado alcolico 18 C. Temperatura di servizio

ROBIANO. Varietà di uve Produzione. Colore Profumo Abbinamenti 13% Grado alcolico 18 C. Temperatura di servizio ROBIANO 70% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot. Da un uvaggio di Merlot, Cabernet Sauvignon nasce il presigioso Robiano. Le uve, selezionate sono vendemmiate solo quando iniziano ad appassire. La fermentazione

Dettagli

Innovazione tecnologica in cantina. Roberto Zironi Dipartimento di Scienze degli alimenti Università degli studi di Udine

Innovazione tecnologica in cantina. Roberto Zironi Dipartimento di Scienze degli alimenti Università degli studi di Udine Innovazione tecnologica in cantina Roberto Zironi Dipartimento di Scienze degli alimenti Università degli studi di Udine I Innovazione di processo: Intervento migliorativo o di radicale mutamento riguardante

Dettagli

AMA 2010 IL VIGNETO Con l annata 2010 nasce questo nuovo Chianti Classico. La superficie totale a vigneto specializzato di proprietà del Castello di Ama ammonta a circa 90 ettari, di questi circa 65 ettari

Dettagli

finado I Classici Annata 2017 Zona di prod. Alto Adige

finado I Classici Annata 2017 Zona di prod. Alto Adige finado pinot bianco dell alto adige 2017 DOC Pinot Bianco Zona di prod. Alto Adige 260-380 m stratificazioni di pietra dolomitica bianca 100 Q.li per ettaro fermentazione in recipienti d acciaio inossidabile

Dettagli

La composizione dei vini rosati. Rocco Di Stefano

La composizione dei vini rosati. Rocco Di Stefano La composizione dei vini rosati Rocco Di Stefano Composizione di base Rispetto ai vini Rossi, i Rosati possiedono tenori più bassi in sostanze minerali, in sostanze fisse (estratto), in polifenoli, in

Dettagli

BONARDA OLTREPÒ PAVESE D.O.C. FRIZZANTE

BONARDA OLTREPÒ PAVESE D.O.C. FRIZZANTE Capsule Collection BONARDA FRIZZANTE E il vino dell Oltrepò, derivante in massima parte (almeno 85%) dal vitigno Croatina, misto ad altre uve rosse della zona (Barbera e Ughetta). Ha un tenore zuccherino

Dettagli

TANNINI e MIGLIORATORI BIOLOGICI

TANNINI e MIGLIORATORI BIOLOGICI TANNINI e MIGLIORATORI BIOLOGICI MORBIDEZZA REDOX COLORE STRUTTURA AROMA ASSORBIMENTO ODORI RIDOTTO MICROTANN TANBLANCHE CRU TANNSTRUCTURE UVATANN ST DIRETTA MORBIDEZZA VOLUME COLORE STRUTTURA AROMA ASSORBIMENTO

Dettagli

IL MONTEPULCIANO: CONFRONTO FRA TECNOLOGIE DI VINIFICAZIONE INNOVATIVE IN PUGLIA

IL MONTEPULCIANO: CONFRONTO FRA TECNOLOGIE DI VINIFICAZIONE INNOVATIVE IN PUGLIA CHIEPPA ET AL. IL MONTEPULCIANO: CONFRONTO FRA TECNOLOGIE DI VINIFICAZIONE INNOVATIVE IN PUGLIA, PAG. 1 IL MONTEPULCIANO: CONFRONTO FRA TECNOLOGIE DI VINIFICAZIONE INNOVATIVE IN PUGLIA CHIEPPA G., LOVINO

Dettagli

OTTIMIZZAZIONE DELLA FILTRAZIONE IN COTES DU RHONE SEPTENTRIONALES Béatrice CAO-THANH, Institut Rhodanien, Orange, France

OTTIMIZZAZIONE DELLA FILTRAZIONE IN COTES DU RHONE SEPTENTRIONALES Béatrice CAO-THANH, Institut Rhodanien, Orange, France CAO-THANH - OTTIMIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI DI FILTRAZIONE- PAG. 1 OTTIMIZZAZIONE DELLA FILTRAZIONE IN COTES DU RHONE SEPTENTRIONALES Béatrice CAO-THANH, Institut Rhodanien, Orange, France Scopo dello

Dettagli

Cod. EM3U1. Vinificazione in rosso

Cod. EM3U1. Vinificazione in rosso Cod. EM3U1 Vinificazione in rosso Vinificazione in rosso Ricevimento delle uve Diraspatura Pigiatura Trasferimento del pigiato Macerazione pre-fermentativa a freddo (opzionale) Fermentazione alcolica (macerazione

Dettagli

LA GESTIONE DELLA SO 2 NEI MOSTI BIANCHI

LA GESTIONE DELLA SO 2 NEI MOSTI BIANCHI DELTEIL D., GESTIONE DELLA SOLFOROSA NEI MOSTI BIANCHI, PAG. 1 LA GESTIONE DELLA SO 2 NEI MOSTI BIANCHI Dominique DELTEIL, ICV Montpellier, Francia I produttori dell Europa del sud devono consolidare la

Dettagli

MESSA A PUNTO DI UN METODO RAPIDO PER STIMARE LA MATURITÀ FENOLICA DEL PINOT NOIR IN BORGOGNA

MESSA A PUNTO DI UN METODO RAPIDO PER STIMARE LA MATURITÀ FENOLICA DEL PINOT NOIR IN BORGOGNA GRANJEAN E. ET AL., MATURITÀ FENOLICA CON FTIR, PAG. 1 MESSA A PUNTO DI UN METODO RAPIDO PER STIMARE LA MATURITÀ FENOLICA DEL PINOT NOIR IN BORGOGNA Eric GRANDJEAN, Centre Œnologique de Bourgogne (COEB)

Dettagli

Rassegna Stampa. Martedì 2 ottobre 2012 TREVISO

Rassegna Stampa. Martedì 2 ottobre 2012 TREVISO Rassegna Stampa Martedì 2 ottobre 2012 TREVISO Martedì 2 ottobre 2012, pag. 33 II Prosecco punta verso il Brasile TREVISO - (mic.mir.) Una delegazione di buyer brasiliani, giovani, preparati e molto interessati

Dettagli

La Vinicola Broni SpA P.Iva Via Circonvallazione 93, Broni (Pavia) - Italy T F

La Vinicola Broni SpA P.Iva Via Circonvallazione 93, Broni (Pavia) - Italy T F L ATTESA Oltrepò Pavese Bonarda Doc E ottenuto da uva Croatina (minimo 90%). Il vitigno, chiamato anche col nome «Bonarda», è mischiato con piccole quantità di altre uve a bacca rossa tipiche della zona

Dettagli

cooperativa vino nuovo

cooperativa vino nuovo cooperativa vino nuovo Catarratto Terre Siciliane IGP Annata: 2017. Alcool: % Vol. Vitigno: 100% Catarratto. Zona di provenienza: nei territori di Erice, zona Tangi, località Regalbesi. Terreni calcarei

Dettagli

BAROLO DOCG. Del Comune di Serralunga d Alba. Denominazione: Barolo Docg. Vitigno: 100% Nebbiolo

BAROLO DOCG. Del Comune di Serralunga d Alba. Denominazione: Barolo Docg. Vitigno: 100% Nebbiolo BAROLO Del Comune di Serralunga d Alba Barolo Docg 100% Nebbiolo Vigneti: Serralunga D Alba, vigneti di proprietà adiacenti alla cantina. Esposizione: Sud, Sud Est e Est Altitudine: 250-280 m s.l.m. Superficie

Dettagli

Situazione nel Valpolicella

Situazione nel Valpolicella focus on Vendemmia 2013 Renzo Caobelli Situazione nel Valpolicella Consorzio Tutela Vini Valpolicella Borgo Rocca Sveva Soave Giovedì 5 settembre 2013 ASPETTI AGRONOMICI Meteo Temperatura media mensile

Dettagli

PIANETTO SANTA CRISTINA GELA (PA) / SICILIA

PIANETTO SANTA CRISTINA GELA (PA) / SICILIA INSOLIA Y Vino Bianco Santa Cristina Gela Insolia Medio impasto caratterizzato da una buona componente di argilla Dopo la raccolta e la cernita, le uve sono state diraspate e pigiate. La tecnica utilizzata

Dettagli

TANNINI e MIGLIORATORI BIOLOGICI

TANNINI e MIGLIORATORI BIOLOGICI TANNINI e MIGLIORATORI BIOLOGICI MORBIDEZZA REDOX COLORE STRUTTURA AROMA ASSORBIMENTO ODORI RIDOTTO MICROTANN MICROTANN PLUS TANBLANCHE CRU + TANCHÊNE PLUS TANNSTRUCTURE UVATANN ST MORBIDEZZA VOLUME COLORE

Dettagli

Lettura DEFINIZIONI DI MOSTI E VINI - OIV

Lettura DEFINIZIONI DI MOSTI E VINI - OIV Lettura DEFINIZIONI DI MOSTI E VINI - OIV Mosti Mosto d uva (18/73) Prodotto liquido ottenuto da uva fresca, sia spontaneamente sia mediante processi fisici, quali: pigiatura (*), diraspatura (*), sgrondatura

Dettagli

INFORMAZIONE CONFIDENZIALE. La riproduzione e la diffusione del documento è vietata senza approvazione scritta da parte di Lallemand Inc.

INFORMAZIONE CONFIDENZIALE. La riproduzione e la diffusione del documento è vietata senza approvazione scritta da parte di Lallemand Inc. Storia della selezione Produttori e distributori europei Sede centrale a Rolle, Svizzera Produzione totale: 96 milioni di bottiglie Più di 300 marchi registrati 440 Ha di vigneto in Europa Top 6 mercati:

Dettagli

TIPOLOGIA AZIENDA: Azienda Cooperativa Agricola. ETTARI VITATI: ha. ENOLOGO: Giacomo Spanò. PRODUZIONE ANNUA BOTTIGLIE: 2 Milioni.

TIPOLOGIA AZIENDA: Azienda Cooperativa Agricola. ETTARI VITATI: ha. ENOLOGO: Giacomo Spanò. PRODUZIONE ANNUA BOTTIGLIE: 2 Milioni. TIPOLOGIA AZIENDA: Azienda Cooperativa Agricola. ETTARI VITATI: 4.800 ha. ENOLOGO: Giacomo Spanò. PRODUZIONE ANNUA BOTTIGLIE: 2 Milioni. PRODOTTI CERTIFICATI BIO: Vino. Sibiliana è il progetto per la valorizzazione

Dettagli

Bianco IGT Veneto Sengiari

Bianco IGT Veneto Sengiari Bianco IGT Veneto Sengiari Uve: garganega, sauvignon, chardonnay Gradazione alcolica: 12 Note di degustazione: Colore giallo paglierino carico con contenuti riflessi dorati, profumo floreale e di frutta

Dettagli

Indicazione Geografica Tipica

Indicazione Geografica Tipica GRADAZIONE ALCOLICA 13% Vol. Veneto - Colli Pinot Nero Indicazione Geografica Tipica Macerazione del pigiato con piccola percentuale di uva intera per 12 giorni. Rimontaggi frequenti nei primi giorni di

Dettagli

UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO

UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO Winedow by F.B.C. Centro direzionale Corte Verdi - Via Licinio Ferretti 5/A - 43126 Parma (Italy) T +39 0521 241410 F +39 0521 462149 - www.winedow.net -

Dettagli

APPLICAZIONE IN FASE DI MACERAZIONE DI FORMULATI ENZIMATICI SPERIMENTALI SU SANGIOVESE

APPLICAZIONE IN FASE DI MACERAZIONE DI FORMULATI ENZIMATICI SPERIMENTALI SU SANGIOVESE BUCELLI ET AL., APPLICAZIONE IN FASE DI MACERAZIONE DI FORMULATI ENZIMATICI SPERIMENTALI SU SANGIOVESE. PAG. 1 APPLICAZIONE IN FASE DI MACERAZIONE DI FORMULATI ENZIMATICI SPERIMENTALI SU SANGIOVESE BUCELLI

Dettagli

UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO

UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO Winedow by F.B.C. Centro direzionale Corte Verdi - Via Licinio Ferretti 5/A - 43126 Parma (Italy) T +39 0521 241410 F +39 0521 462149 - www.winedow.net -

Dettagli

POGGIO MAIOLO AZIENDA AGRICOLA PINOTNERO UMBRIA I.G.T. ROSSO.

POGGIO MAIOLO AZIENDA AGRICOLA PINOTNERO UMBRIA I.G.T. ROSSO. POGGIO MAIOLO AZIENDA AGRICOLA PINOTNERO UMBRIA I.G.T. ROSSO www.poggiomaiolo.it PINOTNERO UMBRIA I.G.T. ROSSO Denominazione I.G.T UMBRIA PINOT NERO Terreno Medio impasto, leggermente calcareo, ricco di

Dettagli

UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO

UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO UNA FINESTRA APERTA SUI MIGLIORI VINI DEL MONDO Winedow by F.B.C. Centro direzionale Corte Verdi - Via Licinio Ferretti 5/A - 43126 Parma (Italy) T +39 0521 241410 F +39 0521 462149 - www.winedow.net -

Dettagli

Selezionato in collaborazione con. Più acidità, più equilibrio!

Selezionato in collaborazione con. Più acidità, più equilibrio! In LI no EV Va ITO TI VO Selezionato in collaborazione con Più acidità, più equilibrio! 1 L acidità nel vino Sebbene acidità totale e ph siano in parte correlati, questi due parametri hanno una valenza

Dettagli

Piano per vigneti in allevamento (nuovi impianti 1 e 2 anno)

Piano per vigneti in allevamento (nuovi impianti 1 e 2 anno) GERMINA VITE Obiettivi colturali Di per sé la concimazione della vite non è complicata, ma diventa complessa nel momento in cui si desidera ottenere uve di qualità. In questo caso, allora, non é solo importante

Dettagli