PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE. Anno scolastico 2013/2014 INSEGNAMENTO DISCIPLINE PROGETTUALI SCENOGRAFICHE CLASSE 4^ SEZ. C
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1 Liceo Artistico Statale di Crema e Cremona Bruno Munari PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE Cod. Doc.: M 7.3 A-1 Rev. 2 del : 08/10/2013 Anno scolastico 2013/2014 INSEGNAMENTO DISCIPLINE PROGETTUALI SCENOGRAFICHE CLASSE 4^ SEZ. C PROF. EMANUELA DALLACASAGRANDE
2 1. RELAZIONE SUL LIVELLO MEDIO DI PARTENZA DELLA CLASSE La classe, composta da 11 studenti, 4 maschi e 7 femmine, appare nell insieme positiva sia per il comportamento, sia per l approccio alla disciplina. Un gruppo poco numeroso si attesta su risultati nel complesso discreti, mentre diversi alunni evidenziano invece un approccio alla fase progettuale ancora superficiale, non sempre coerente e poco elaborata, nonostante i continui stimoli culturali proposti. Sufficienti le conoscenze relative al programma svolto nell anno precedente. Ancora carenti le abilità nella restituzione grafico-espressive. Il gruppo classe non ha ancora maturato una piena autonomia nella gestione del lavoro domestico e del lavoro in classe e nella cura e conservazione del materiale prodotto. In merito alla programmazione degli alunni certificati (ex lege 104/92), si rimanda al P.E.I. Per gli alunni DSA, alla luce della legge N. 170 dell 8/10/2010 si terranno in considerazione le indicazioni in essa contenute allo scopo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi disciplinari proposti nella programmazione. 2. OBIETTIVI DA PERSEGUIRE NEL CORSO DEL BIENNIO Conoscere e saper utilizzare le tecniche di rappresentazione finalizzate alla restituzione grafica, pittorica e plastica del progetto scenografico; Conoscere e saper utilizzare le tecnologie, gli strumenti e i materiali tradizionali e contemporanei; Conoscere le procedure relative all elaborazione progettuale creativa (di una scenografia, di uno spazio espositivo o di elementi plastici per il teatro, cinema e televisione) e della loro relativa applicazione pratica; Conoscere la terminologia tecnica e la relativa funzione degli elementi, nonché delle tecnologie, che costituiscono la macchina scenica ; Conoscere i mezzi audiovisivi e multimediali finalizzati ad aspetti formali, all archiviazione degli elaborati, alla ricerca di fonti, all elaborazione di immagini fisse o in movimento e alla documentazione di passaggi tecnici. 3. PROGRAMMA CONCORDATO NELLA RIUNIONE PER MATERIA Analisi e applicazione delle diverse tecniche di rappresentazione nella loro articolazione fondamentale; Analisi e applicazione delle diverse tecnologie correlate alla rappresentazione grafica, bidimensionale e tridimensionale, degli elementi e delle strutture semplici e complesse; Analisi e applicazione degli strumenti e materiali tradizionali e contemporanei; Analisi e applicazione dei diversi e principali processi progettuali e di organizzazione del lavoro creativo; Utilizzo dei dizionari tecnico terminologici relativi alla natura e funzione degli elementi e delle tecnologie che costituiscono la macchina scenica ; Analisi e applicazione dei principali hardware software necessari all elaborazione progettuale, all archiviazione dei prodotti, e alla costruzione di una sitografia. 4. CONTENUTI ED ARGOMENTI DA TRATTARE TRIMESTRE LO SPAZIO SCENICO NEL TEATRO RINASCIMENTALE Dalla scena fissa alla scena mobile: studio e analisi degli elementi costitutivi la macchina scenica; 2
3 Analisi di alcuni edifici teatrali a scena fissa: Teatro Olimpico di Vicenza (A. Palladio), Teatro all antica di Sabbioneta (V. Scamozzi); Cenni sui generi teatrali rinascimentali e suoi autori; Lettura dell evoluzione dello spazio scenografico attraverso lo studio e l analisi delle opere dei maggiori scenografi dell epoca; Il Rinascimento inglese e l opera di W. Shakespeare. Le tragedie: approfondimento volto allo sviluppo di un tema progettuale; Proposta operativa: - Progettazione di uno spazio scenico da elaborare in riferimento a una delle seguenti opere di W. Shakespeare: Re Lear, Macbeth, Otello, Romeo e Giulietta, Amleto. - Lettura e analisi di elementi stilistici, dell architettura occidentale e dell architettura orientale, finalizzati alla restituzione di schizzi, con tecniche grafiche a piacere. Tema: la casa, il castello, il palazzo, la chiesa, ecc. L esercitazione è volta alla definizione di uno spazio scenico strutturato architettonicamente, definito da elementi di media o elevata difficoltà quali archi, colonnati e scale. Iter progettuale: - Fase 1: presentazione delle cinque tragedie scelte (interpretazione, analisi dell opera e dei personaggi); - Fase 2: scelta di una tra le cinque tragedie proposte, estrapolazione di una scena da rielaborare secondo i criteri richiesti (scena d interno con elementi architettonici); - Fase 3: elaborazione di schizzi ideativi dell allestimento scenico in relazione allo spazio dato e sviluppo del tema attraverso la definizione di bozzetti preparatori dove sia chiara la scelta progettuale; - Fase 4: elaborazione di un bozzetto scenografico definitivo; - (Fase 5: ideazione dei costumi)* - (Fase 6: studio delle luci su bozzetti definitivi attraverso l utilizzo di programmi di computer grafica)* - Fase 7: Relazione finale da presentare e da produrre sotto forma di piccola dispensa, fruibile dall intera classe, che dovrà comprendere: riassunto della tragedia, analisi personale della storia e dei personaggi, presentazione nel dettaglio della scena progettata la quale dovrà essere supportata da riferimenti sulla scelta interpretativa. *Le fasi 5 e 6 verranno completate solo nel caso in cui lo svolgimento del tema rispetti tempi e modalità prestabilite o sviluppate come lavoro di laboratorio. SEMESTRE LO SPAZIO SCENICO TRA XVII E XVIII SECOLO La nascita del teatro all italiana: studio e analisi degli elementi costitutivi la macchina scenica; Analisi di alcuni edifici teatrali dell epoca: Teatro Farnese di Parma (G.B. Aleotti), Teatro la Pergola di Firenze (F. Tacca), Teatro La Fenice di Venezia (G. Selva), Teatro alla Scala di Milano (G. Piermarini); Cenni sui generi teatrali dell epoca e suoi autori; Lettura dell evoluzione dello spazio scenografico attraverso lo studio e l analisi delle opere dei maggiori scenografi dell epoca Proposta operativa: - La commedia dell arte: progettazione dell allestimento scenico per un opera tratta da un autore del Seicento o Settecento (Moliere, Goldoni, ecc.) LO SPAZIO SCENICO NELL OTTOCENTO Il teatro moderno: studio e analisi di tutti gli elementi costitutivi l edificio teatrale; 3
4 Analisi di alcuni edifici teatrali dell epoca: Opera Garnier di Parigi, Teatro Wagner di Bayreuth; Cenni sulle innovazioni del secolo: illuminotecnica e teatri meccanici; Cenni sui generi teatrali dell epoca e suoi autori; Proposte operative: - L opera in musica: progettazione dell allestimento scenico per un opera tratta da un autore dell Ottocento (Rossini, Puccini, ecc.) - La favola in musica. Progettazione dell allestimento scenico per un balletto in un teatro d opera. Tema: le fiabe dei Fratelli Grimm. Le molteplici proposte operative sopraelencate sono da intendersi come momenti del fare, appartengono ad una fase elaborativa, o rielaborativa, ne verrà valutata di volta in volta l utilità e la fattibilità e si concretizzeranno solo nel caso in cui la classe abbia acquisito un più che sufficiente livello medio di conoscenza dell argomento trattato e la programmazione proceda rispettando i tempi prestabiliti. Sono altresì da intendersi come momento di sviluppo delle abilità e quindi potranno essere argomento condiviso o spunto di approfondimento per il laboratorio di progettazione. 5. NOTE SULLA METODOLOGIA L allievo verrà guidato all acquisizione dei dati mediante spiegazioni alla lavagna e lezioni frontali (anche con l ausilio di supporti multimediali, digitali e interattivi). L obiettivo sarà quello di coinvolgere tutto il gruppo-classe ad intervenire attivamente e ad esporre eventuali problematiche riscontrate nel corso della spiegazione. Le lezioni saranno seguite dall esecuzione di elaborati grafici e plastici. Il controllo sistematico, puntuale ed individuale degli elaborati svolti permetterà all insegnante di mettere in atto possibili modifiche, integrazioni alla programmazione, in base ai risultati ottenuti. Ricerche e lavori di gruppo verranno attivati per abituare gli alunni ad un confronto continuo al fine di trovare nello spirito collaborativo nuovi spunti, far proprie idee e ragionamenti. La presentazione dei singoli progetto da parte dell alunno al resto della classe servirà altresì a riflettere e a valutare in modo critico e con maggiore obiettività il proprio e l altrui lavoro. 6. CRITERI DI VALUTAZIONE Verranno valutati tutti gli elaborati prodotti dagli alunni, sia durante le esercitazioni in classe sia durante le verifiche. La valutazione sarà espressa mediante un voto in conformità a tutte le valutazioni effettuate sulle esercitazioni svolte e su eventuali prove. Le verifiche saranno valutate, all interno della griglia comune individuata nel Piano dell Offerta Formativa, tenendo conto dei seguenti criteri, legati al livello dell apprendimento e della qualità della prestazione raggiunti: Il grado di comprensione dei temi, dei problemi e degli sviluppi metodologici e la capacità d applicazione delle conoscenze acquisite. Il livello di conoscenza e la capacità d utilizzo delle tecniche e degli strumenti e dei materiali propri della disciplina. La capacità d espressione, con linguaggi specifici, la conoscenza e l utilizzo delle convenzioni grafiche stabilite. L impegno, l attenzione, l interesse, l impiego delle risorse e del tempo disponibile. Su una scheda opportunamente predisposta che accompagnerà ogni valutazione, per ciascuna voce indicata nella tabella del P.O.F. sarà attribuita una votazione sintetica. 4
5 7. TIPO E N DI VERIFICHE Prima parte (trimestre): Due verifiche grafiche o scritto-grafiche su gli argomenti più importante e significativi trattati nel corso del trimestre. Valutazione costante e periodica di singole tavole grafiche o raggruppate per argomento. Seconda parte (semestre): Tre o più verifiche grafiche o scritto-grafiche su gli argomenti più importante e significativi trattati nel corso del trimestre. Valutazione costante e periodica di singole tavole grafiche o raggruppate per argomento. 5
6 8. STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI DEI QUALI SI PREVEDE L USO (comprese le visite guidate e viaggi di istruzione) - Libri di testo: V. Valeri, Corso di disegno 1 e 2, La Nuova Italia edizioni, - Eventuali immagini riprese da altri libri di testo (es. storia dell arte) o da riviste di vario genere - Fotocopie - Materiale per il disegno - Lavagna - Sussidi audiovisivi - Laboratorio d informatica Tutte le visite guidate programmate dal consiglio di classe saranno spunto per eventuali approfondimenti dal punto di vista grafico. 9. INTESE INTERDISCIPLINARI Sono previsti le seguenti intese interdisciplinari: Scenografia e Storia dell arte (illusionismi prospettici in pittura e architettura tra 600 e 700); Scenografia, Italiano/Storia, (Commedia dell arte e suoi autori); Scenografia e Inglese sul Rinascimento inglese e l opera di W. Shakespeare Per le materie di indirizzo, Progettazione scenografica, Scenotecnica e Laboratorio di scenografia è stata concordata una linea comune nella programmazione, inoltre si cercherà di lavorare in sinergia quando modalità e tempi lo consentiranno. 10 PROGETTI SPECIALI ////////////////////////////////////////// 11. RIPROGETTAZIONE IN ITINERE / MODIFICHE / CAMBIAMENTI RESISI NECESSARI 12.RIESAME DELLA PROGETTAZIONE Si verifica la congruità della progettazione rispetto ai fabbisogni formativi. Il riesame ha avuto esito Positivo: SI NO La programmazione è stata condivisa con il consiglio di classe in data: 30/09/2013 Cremona, 30/10/2013 Emanuela Dallacasagrande (firma del DOCENTE) (firma del IL DIRIGENTE SCOLASTICO) 6
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