Valentina Cioli Finanza islamica e finanza tradizionale a confronto. Strumenti e strutture nell esperienza internazionale ed europea

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3 Valentina Cioli Finanza islamica e finanza tradizionale a confronto Strumenti e strutture nell esperienza internazionale ed europea

4 Copyright MMXIV ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: gennaio 2014

5 A Massimo e Giulia

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7 Indice 9 Introduzione 13 Capitolo I La Finanza Islamica 1.1. Nozioni generali, Il rapporto con le economie tradizionali, Nascita e sviluppo della finanza islamica, La banca islamica, Capitolo II Strumenti finanziari islamici 2.1. I Sukuk, Takaful, Il microcredito islamico, Le istituzioni e i mercati, Regolamentazione, vigilanza e rischiosità, La politica monetaria, Capitolo III Esperienze di finanza islamica a livello internazionale ed europeo 3.1. Il caso Bahrein e la BISB, L esperienza in Europa, La necessità di una finanza islamica in Italia, Conclusioni 97 Bibliografia 7

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9 Introduzione La recente crisi ha influenzato i mercati finanziari e il settore bancario ed ha mostrato i limiti della finanza tradizionale. Infatti le grandi banche commerciali hanno avuto un ruolo di primo piano nella bolla speculativa del 2007, mediante l emissione di titoli altamente speculativi, dei quali spesso si tendeva a nascondere la reale rischiosità. Di conseguenza gli operatori, gli studiosi di finanza e le Autorità di vigilanza nazionali ed internazionali hanno cominciato a riflettere sulle strutture economiche e bancarie dei paesi sviluppati, cercando ridurre quei prodotti dell ingegneria finanziaria ritenuti maggiormente responsabili della crisi. Ciò ha comportato un progressivo ritorno delle banche ad un attività maggiormente legata all economia reale. È importante inoltre rilevare che a livello internazionale, nonostante questo periodo di crisi e di instabilità, nell ultimo decennio, in Asia, in Medio Oriente e nell America latina, sono cresciute alcune economie, che costituiscono quasi la metà del PIL globale e che hanno contribuito, nel 2010, alla crescita mondiale totale per circa il 70% (Ernst & Young, 2011). Tuttavia la crescita di questi paesi non è stata guidata solo dai principi della finanza tradizionale in quanto molte economie emergenti hanno sviluppato una nuova tipologia di finanza, la cosiddetta finanza islamica, prevalente nei paesi musulmani, ma in fase di diffusione anche in alcuni paesi occidentali. 9

10 10 Introduzione Questa nuova forma di finanza ha avuto un forte incremento dopo l 11 settembre del 2001 e soprattutto, dopo il 2007, con la crisi globale del debito e la sfiducia di alcuni investitori verso gli istituti finanziari tradizionali. In particolare, le previsioni effettuate da Ernst & Young indicano, per i prossimi cinque anni, una crescita degli investimenti in finanza islamica ad un tasso medio annuo del 20%, rispetto ad una crescita di circa il 9% degli investimenti nel sistema bancario tradizionale. Scendendo nel dettaglio il termine finanza islamica individua l insieme di istituti giuridici, strumenti finanziari ed imprese, conformi ai dettami e alle tradizioni della legge islamica, la Shari ah 1. I principi giuridico-religiosi su cui si basa sono la riba, il maisir, la gharar, l haram e la zakah. La riba è il divieto di pagare interessi legati al trascorrere del tempo, frutto di una semplice rendita finanziaria non correlata ad un attività reale risciosa; il maisir proibisce la speculazione; il gharar vieta la stipulazione di contratti che prevedano irragionevole incertezza o ambiguità; l haram indica le attività economiche proibite dal Corano (es. distribuzione/produzione di alcool, tabacco, armi, carne suina, pornografia, gioco d azzardo); la zakah è infine uno dei cinque pilastri dell Islam e prevede il pagamento di una percentuale del surplus di ricchezza prodotta da un credente nell anno islamico. Di conseguenza questo nuovo sistema si caratterizza per una stretta relazione tra trasparenza, responsabilità sociale e contenimento della speculazione e per un forte legame con l economia reale, in quanto ogni operazione finanziaria è lecita se ha i propri sottostanti reali ed una continua compartecipazione delle banche agli utili e alle perdite delle imprese finanziate, con la completa condivisione dei rischi aziendali. Inoltre, la realizzazione di nuovi prodotti finanziari è regolata da un autorità di controllo, denominata Shari ah Board, pre- 1 Shari ah significa, letteralmente, "la via da seguire", ma si può anche tradurre con "Legge divina". In quest'ultima convivono regole teologiche, morali, rituali e quelle norme di diritto privato, affiancate da norme fiscali, penali, processuali e di diritto bellico.

11 Introduzione 11 sente all interno di ogni banca islamica, che garantisce la rispondenza dei prodotti finanziari offerti al Corano. Di conseguenza anche le recenti forme contrattuali sviluppate che regolano accordi di tipo assicurativo (takaful) o che sono simili ai prestiti obbligazionari (sukuk) seguono una struttura rispondente ai principi del Corano sopra indicati (definita appunto Shari ah compliant). Nel complesso le tematiche relative allo sviluppo della finanza islamica stanno interessando un numero crescente di operatori e accademici che hanno sviluppato numerosi studi sugli strumenti bancari utilizzati e sulla loro operatività, nonché sul funzionamento dei sistemi di controllo e sulle possibilità di far convivere una finanza islamica ed una finanza tradizionale. Dal punto di vista della ricerca empirica, invece, le indagini si sono occupate prevalentemente di misurare l efficienza delle banche islamiche e solo pochi studi hanno affrontato la stabilità dell islamic banking (Cihak e Hesse 2008, Beck e altri 2010). Ciò premesso, il lavoro si articola su tre capitoli: nel primo descriveremo le nozioni generali su cui si basa la finanza islamica focalizzandosi sui contratti bancari e sui prodotti offerti; nel secondo approfondiremo gli strumenti finanziari, le istituzioni e le metodologie per la gestione del rischio, nel terzo infine verificheremo la diffusione di questa finanza in alcuni paesi presentando anche i risultati di un indagine sull esigenza di una finanza islamica in Italia.