Applicazione dei principi HACCP nel controllo delle micotossine nelle produzioni alimentari Daniela Maurizi
|
|
- Linda Lupo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IV Congresso Nazionale: Le Micotossine nella Filiera Agro-Alimentare Roma, giugno 2012 Applicazione dei principi HACCP nel controllo delle micotossine nelle produzioni alimentari Daniela Maurizi
2 Dati in ingresso Aflatossine Ocratossine Patulina Deossinivalenolo Fumonisine Zearalenone Granelle di cereali, arachidi, frutta a guscio, frutta secca, granturco, riso, spezie Cereali, caffè, legumi, frutta secca, vini, spezie, liquirizia Mele e prodotti derivati, succhi di frutta Cereali e prodotti derivati Cereali e prodotti derivati Cereali e prodotti derivati, mais Le micotossine possono essere riscontrate in molti alimenti, che sono spesso a loro volta materie prime destinate alla produzione di innumerevoli prodotti finiti Difficile gestione del rischio - alcuni processi eliminano i funghi, ma non le micotossine - qualora si riscontri la presenza di funghi, non è detto che siano di un ceppo produttore di micotossine (o pur essendolo, il substrato o le condizioni ambientali non sono adatte) Molti potenziali pericoli per la salute
3 Dati in ingresso Catena di distribuzione Azienda di prima trasformazione Produttore primario Distributore Azienda di seconda trasformazione Due importanti fattori per tenere sotto controllo le Micotossine sono il Tempo e le diverse Lavorazioni che le materie prime devono subire. Una catena di distribuzione che impiega diversi passaggi prima di arrivare al consumatore finale è ovviamente soggetta a maggiori Rischi. In particolare sono le fasi di Trasporto che devono essere considerate le più critiche Consumatore finale
4 Dati in ingresso Reg. Ce 1881/06 e s.m.i. Aflatossine B1 Somma di B1, B2, G1, G2 M1 µg/kg Mandorle, pistacchi e semi di albicocca 8,0 10,0 -- Nocciole e noci del Brasile 5,0 10,0 Frutta a guscio, diversa dalla frutta a guscio di cui ai punti precedenti 2,0 4,0 -- Tutti i cereali e loro prodotti derivati, Granturco e riso da sottoporre a cernita od altro trattamento Latte crudo, latte trattato termicamente e latte destinato alla fabbricazione di prodotti a base di latte 0,05 Le seguenti specie di spezie: Capsicum spp. Piper spp. Myristica fragrans (noce moscata) Zingiber officinale (zenzero) Curcuma longa (curcuma) Alimenti a base di cereali e altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini Alimenti per lattanti e alimenti di proseguimento, compresi il latte per lattanti e il latte di proseguimento Alimenti dietetici a fini medici speciali destinati specificatamente ai lattanti , ,025 0,1-0,025
5 Dati in ingresso Altri Riferimenti Normativi Reg CE 1152/09 che stabilisce condizioni particolari per l'importazione di determinati prodotti alimentari da alcuni paesi terzi a causa del rischio di contaminazione da aflatossine e che abroga la decisione 2006/504/CE. Reg CE 669/09 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al livello accresciuto di controlli ufficiali sulle importazioni di alcuni mangimi e alimenti di origine non animale e che modifica la decisione 2006/504/CE della Commissione. Reg UE 878/10 che modifica l allegato I del regolamento (CE) n. 669/2009 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al livello accresciuto di controlli ufficiali sulle importazioni di alcuni mangimi e alimenti di origine non animale. Reg UE 274/12 recante modifica del regolamento (CE) n. 1152/2009 che stabilisce condizioni particolari per l importazione di determinati prodotti alimentari da alcuni paesi terzi a causa del rischio di contaminazione da Aflatossine.
6 Dati in ingresso Relazione sul sistema di allerta comunitario Anno 2011 (fonte Ministero della Salute) Nell anno 2011 sono state trasmesse, attraverso il Sistema di allerta rapido comunitario (RASFF), 3721 notifiche!! Di queste, il 16% hanno riguardato la presenza di micotossine negli alimenti così distribuite: Frutta e vegetali (4) Frutta secca e snack (389) Cereali e derivati (32) Erbe e spezie (69) Gelati e dolciumi (5) Grassi e oli (5) Alimenti per animali (121) Sebbene il dato sia in leggero calo rispetto al 2010, si tratta sempre di un numero elevato La maggior parte delle notifiche riguarda la presenza di aflatossine (92%)
7 Dati in ingresso Dati sul sistema di allerta comunitario per le Micotossine Anni (fonte Ministero della Salute) Allerte per M icotossine Pakistan India Ghana Nigeria Vietnam Cina Perù Stati Uniti Turchia Iran Brasile Il numero di notifiche per le Micotossine riportate dal sistema RASSF ha subito una flessione evidenziano l efficacia dei controlli messi in atto a partire dal 2009, con la pubblicazione di Regolamenti specifici volti ad aumentare i controlli verso alcuni Paesi
8 H.A.C.C.P. I 5 passi preliminari 1) Formazione del gruppo HACCP 2) Descrizione del prodotto 3) Utilizzo del prodotto 4) Diagramma di flusso 5) Conferma diagramma di flusso I 7 Principi 1) Analisi dei pericoli 2) Individuazione dei CCP 3) Attribuzione dei limiti critici 4) Monitoraggio dei CCP 5) Azioni correttive 6) Verifica del sistema 7) Archiviazione della documentazione Prerequisiti GMP (good manufacturing practices) GAP (good agricultural practices) GSP (good storage practices)
9 Produzione pistacchi tostati Applicazione dell HACCP nelle principali fasi del processo produttivo Coltivazione Contaminazione da muffe e funghi GAP Raccolta Sviluppo micotossine Taratura strumenti, ripetizione ciclo Tempo/temperatura di essiccamento; monitoraggio strumentale CCP Essiccamento Crescita micotica Rimozione prodotto danneggiato 5% prodotto danneggiato dopo selezione; monitoraggio visivo CCP Selezione Presenza Funghi e muffe Tostatura GMP Eliminazione lotti Fuori dai limiti I 7 Principi Aflatossina B1 12 µg/kg; Test rapidi per la determinazione di aflatossine CCP Confezionamento Stoccaggio Contaminazione da micotossine Contaminazione da micotossine GSP 1) Analisi dei pericoli 2) Individuazione dei CCP 3) Attribuzione dei limiti critici 4) Monitoraggio dei CCP 5) Azioni correttive 6) Verifica del sistema 7) Archiviazione della documentazione Trasporto Contaminazione da muffe e funghi, sviluppo micotossine GMP
10 Produzione pasta Applicazione dell HACCP nelle principali fasi del processo produttivo Rifiuto lotti fuori dai limiti Aflatossina B1 2 µg/kg; test rapidi per la determinazione di aflatossine CCP Ricevimento MP Contaminazione da micotossine Ripristino umidità area stoccaggio Umidità relativa 13%; monitoraggio umidità area di stoccaggio CCP Stoccaggio MP Contaminazione da micotossine Miscelazione ingredienti Trattamento termico GMP Documentazione sempre aggiornata - schede tecniche - analisi del fornitore - certificazioni del fornitore - analisi interne Confezionamento PF Stoccaggio PF
11 Analisi dei pericoli Albero delle decisioni
12 La qualifica del fornitore e della materia prima Qualificazione del fornitore il fornitore è affidabile? possiede certificazioni volontarie in ambito sicurezza alimentare? è disposto a fornire tutte le informazioni che gli vengono richieste? è disposto a sottoporsi ad audit periodici? Qualificazione delle materie prime sono state fornite schede tecniche? il prodotto fornito proviene da un paese a rischio? le materie prime sono sottoposte ad analisi periodiche? quali limiti analitici si è posto il fornitore? Vengono incontro alle nostre esigenze e/o sono verosimili?
13 La qualifica del fornitore e della materia prima Autocertificazione del fornitore Con l autocertificazione timbrata e firmata dal fornitore in originale ci si assicura il rispetto della normativa cogente e lo stato autorizzativo ed altre informazioni quali i contatti per gestire le allerte o le certificazioni volontarie La compilazione errata o corretta di tale modulo è già una misura dell affidabilità del fornitore
14 La qualifica del fornitore e della materia prima Certificazione Materia Prima (scheda tecnica) La scheda tecnica di prodotto descrive cosa stiamo comprando e le garanzie che l azienda produttrice è disposta a dare. Sulla scheda tecnica dovrà comparire: l origine della materia prima, e la tipologia di analisi effettuate con i relativi limiti.
15 Gli standard volontari per la sicurezza alimentare UNI EN ISO 22000:2005 Sistemi di gestione per la sicurezza alimentare Ai sistemi ISO aderiscono 164 Paesi IFS vs 6 International Food Standard Principali Retailers di Francia, Germania, Italia BRC vs 6 Global Standard for Food Safety Principali Retailers del Regno Unito
16 Tutte le materie prime, ingredienti e materiali a contatto con il prodotto devono essere descritti in documenti nella misura necessaria per eseguire l analisi dei pericoli, inclusi i seguenti elementi: Caratteristiche biologiche, chimiche e fisiche La qualifica del fornitore e della materia prima ISO 22000:2005 Composizione degli ingredienti di formulazione compresi additivi e coadiuvanti tecnologici Origine Metodo di produzione Imballaggio e metodo di distribuzione Condizioni di immagazzinamento e vita di scaffale Preparazione e/o manipolazione prima dell utilizzo o lavorazione Criteri di accettazione relativi alla sicurezza alimentare o specifiche dei materiali e degli ingredienti acquistati adatte per gli utilizzi previsti
17 La qualifica del fornitore e della materia prima IFS versione L azienda deve controllare i processi di approvvigionamento per assicurare che tutti i materiali e i servizi di provenienza esterna, che hanno impatto sulla sicurezza e qualità dei prodotti alimentari siano conformi ai requisiti La procedura di approvazione e monitoraggio deve comprendere criteri di valutazione chiari come: audit, certificati di analisi, affidabilità del fornitore e reclami KO Saranno disponibili e in atto specifiche relative a tutte le materie prime (ingredienti, additivi, materiali per il confezionamento, semilavorati). Le specifiche saranno aggiornate, prive di ambiguità, accessibili e conformi ai requisiti legali
18 La qualifica del fornitore e della materia prima BRC versione L azienda deve adottare un efficace sistema di approvazione e monitoraggio dei fornitori per garantire che tutti i potenziali pericoli associati alle materie prime siano adeguatamente valutati e gestiti per quanto riguarda la sicurezza, legalità e qualità del prodotto finito L azienda deve adottare una procedura documentata per la valutazione del rischio associato a ciascuna materia prima al fine di identificare potenziali pericoli. Si deve tener conto di: contaminazione da allergeni, corpi estranei, microbiologica, chimica. Deve essere tenuta in debita considerazione l importanza di una certa materia prima per la qualità del prodotto finale. La valutazione del rischio deve costituire la base dei criteri di accettazione delle materie prime, delle analisi e delle procedure adottate per l approvazione ed il controllo dei fornitori Le specifiche delle materie prime devono essere adeguate e dettagliate e conformi ai requisiti di sicurezza e legislativi. Tali specifiche devono includere le definizioni dei limiti che potrebbero influire sulla qualità o sicurezza del prodotto finale.
19 Principali problematiche nella qualifica del fornitore e delle materie prime Carenza di competenza da parte di chi gestisce la documentazione Spesso le specifiche tecniche hanno minime informazioni e di natura più commerciale Chi riceve richieste di autocertificazione o specifiche tecniche non ha le competenze necessarie per soddisfarle Chi riceve i documenti (modulo autocertificazione, specifiche tecniche, analisi), spesso li archivia senza leggerli
20 Principali problematiche nella qualifica del fornitore e delle materie prime Documento Problematica Risoluzione Modulo autocertificazione Mancato invio (spesso ci sono intermediari commerciali) Invio con solo compilazione dati aziendali Invio senza firma e/o timbro Educazione del fornitore : Contatto telefonico per spiegare la richiesta e farsi mandare la documentazione corretta Schede tecniche Mancato invio Educazione del fornitore : Invio con informazioni mancanti Contatto telefonico per spiegare la richiesta e farsi mandare la documentazione corretta Analisi di laboratorio Mancato invio Invio analisi con data superiore ad un anno Invio di analisi con altri parametri Rinnovare la richiesta
21 Per concludere Studio del prodotto e dei suoi componenti; destinazione d uso Analisi dei pericoli per singola materia prima; valutazione origine MP impatto sul prodotto finito Definizione dei criteri di accettabilità Qualificazione fornitore; modulo autocertificazione; valutazione documentazione ricevuta Il pericolo micotossine è stato gestito correttamente Qualificazione MP; specifiche tecniche; valutazione documentazione ricevuta Valutazione grado di affidabilità Fornitore e MP; valutazione sistema di monitoraggio (audit, analisi laboratorio)
REGOLAMENTO (CE) N. 1881/2006 della Commissione del 19 dicembre 2006 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari
REGOLAMENTO (CE) N. 1881/6 della Commissione del 19 dicembre 6 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari Tenori massimi ammissibili per le Aflatossine 2.1 AFLATOSSINE
DettagliARPA Piemonte: attività di interesse sanitario
ARPA Piemonte: attività di interesse sanitario supporto analitico e tecnico-scientifico alle ASL e agli altri organi di vigilanza, per i controlli di acque destinate al consumo umano, alimenti e bevande,
DettagliTENORI MASSIMI & RIFERIMENTI NORMATIVI
TENORI MASSIMI & RIFERIMENTI NORMATIVI (Aggiornato ad aprile 2013) Pag. 1 di 5 ALIMENTI Aflatossine REGOLAMENTO (UE) N. 165/2010 DELLA COMMISSIONE del 26 febbraio 2010 Aflatossine Arachidi e altri semi
DettagliTUTTO SULLE MICOTOSSINE - 11 novembre Torino Lingotto Fiere
TUTTO SULLE MICOTOSSINE - 11 novembre 2011 - Torino Lingotto Fiere ARPA Piemonte: attività di interesse sanitario supporto analitico e tecnico-scientifico alle ASL e agli altri organi di vigilanza, per
DettagliMODULO UNITÀ 2.3 CONTROLLO, QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE
MODULO 2 UNITÀ 2.3 CONTROLLO, QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE Pag. 154 La sicurezza alimentare Il concetto di sicurezza alimentare è cambiato nel tempo: in passato disponibilità materiale di approvvigionamenti
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE UFFICIO 6 NORMATIVA CONTAMINANTI e TOSSINE VEGETALI NEGLI ALIMENTI Aggiornamento marzo 2016 Quadro legislativo
DettagliIl Piano di campionamento regionale: i dati delle analisi
Il Piano di campionamento regionale: i dati delle analisi Cecilia Bergamini ARPA Sezione Provinciale di Bologna cbergamini@arpa.emr.it Bologna 12 giugno 28 Area Analitica Eccellenza OGM e Sicurezza Alimentare
DettagliBRC APPROVAZIONE FORNITORI 3.5.1GESTIONE DEI FORNITORI DI MATERIE PRIME E MATERIALE PER L IMBALLAGGIO 4 L azienda deve adottare un efficiente
BRC 7 3.5 APPROVAZIONE FORNITORI 3.5.1GESTIONE DEI FORNITORI DI MATERIE PRIME E MATERIALE PER L IMBALLAGGIO 4 L azienda deve adottare un efficiente sistema di approvazione e controllo dei fornitori, per
Dettagli(Testo rilevante ai fini del SEE)
L 327/44 2.12.2016 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/2106 DELLA COMMISSIONE del 1 o dicembre 2016 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 884/2014 stabilendo condizioni particolari per l'importazione
Dettagliott. 15 FORNITORI AUTENTICITA GESTIONE DEI FORNITORI DI MATERIE PRIME E MATERIALE PER L IMBALLAGGIO REQUISITO FONDAMENTALE 3.5.1
3.5.1 GESTIONE DEI FORNITORI DI MATERIE PRIME E MATERIALE PER L IMBALLAGGIO 3.5.1.1 L azienda deve adottare una procedura documentata per la valutazione del rischio associato a ciascuna materia prima o
DettagliL impresa agroalimentare nel contesto regolativo CE: vincoli e opportunità
L impresa agroalimentare nel contesto regolativo CE: vincoli e opportunità Torino, 9 giugno 2005 FEDERALIMENTARE Avv. Dario Dongo Politiche Regolative Reg. (CE) n. 178/02 General Food Law: raccoglie i
DettagliRELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO ALIMENTI
Regione del Veneto U.P. Veterinaria Servizio Sanità Animale e Igiene Alimentare 2012 RELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO ALIMENTI Maggio 2013 1 RELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA
DettagliSICUREZZA ALIMENTARE
SICUREZZA ALIMENTARE Soluzioni e Formazione specializzata per la Sicurezza Alimentare: Settori Alimentare e Packaging Rif. GMP - Legislazione cogente e Standard Volontari applicabili Sicurezza Alimentare
DettagliRINTRACCIABILITA e LINEE GUIDA per i DISCIPLINARI di PRODUZIONE INTEGRATA. Con il contributo del MIPAAF
RINTRACCIABILITA e LINEE GUIDA per i DISCIPLINARI di PRODUZIONE INTEGRATA QUALITA e CERTIFICAZIONE l attuale scenario nell ortofrutta Certificazione, in generale: sistema codificato di procedure e/o processi,
DettagliProcedure che controllano le condizioni operative in uno stabilimento permettendo che le condizioni ambientali siano favorevoli alla produzione di
Procedure che controllano le condizioni operative in uno stabilimento permettendo che le condizioni ambientali siano favorevoli alla produzione di alimenti salubri L implementazione di un piano di autocontrollo
DettagliL ARPAM e il Piano Alimenti Marche (PAMA): i risultati del controllo nel primo triennio di attività
Fermo 7 Marzo 2013 - Ancona 14 Marzo 2013 PIANO DI CAMPIONAMENTO PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI NELLA REGIONE MARCHE Primo triennio di attività 2010-2012 L ARPAM e il Piano Alimenti Marche (PAMA):
DettagliVADEMECUM MICOTOSSINE
VADEMECUM MICOTOSSINE PREMESSA Questo vademecum ha il solo scopo di aiutare nelle scelte imposte dall ennesima annata in cui una o l altra micotossina, diventano una variabile impazzita o importante del
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 178/2010 DELLA COMMISSIONE
L 52/32 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 3.3.2010 REGOLAMENTO (UE) N. 178/2010 DELLA COMMISSIONE del 2 marzo 2010 che modifica il regolamento (CE) n. 401/2006 per quanto concerne le arachidi, gli
DettagliRELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO ALIMENTI E MANGIMI
Regione del Veneto Sezione Veterinaria Servizio Sanità Animale e Igiene Alimentare 203 RELAZIONE DATI ATTIVITA SISTEMA DI ALLERTA RAPIDO ALIMENTI E MANGIMI Data pubblicazione documento: Indice. Premessa
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute RELAZIONE SUL SISTEMA DI ALLERTA EUROPEO M.G. ANNO 2015 2 Il presente rapporto è stato realizzato dalla Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione
DettagliImpatto delle micotossine nel sistema mangimistico. Lea Pallaroni
Impatto delle micotossine nel sistema mangimistico Lea Pallaroni Chi è Assalzoo l Associazione di categoria Confindustria Federalimentare FEFAC l Produttori di alimenti per animali mangimi composti premiscele
DettagliRicerca nei cereali di micotossine che presentano attività di interferenti endocrini
Ricerca nei cereali di micotossine che presentano attività di interferenti endocrini Cecilia Bergamini ARPA Sezione Provinciale di Bologna cbergamini@arpa.emr.it Bologna 25 febbraio 2009 RAR Alimenti,
DettagliLINEE GUIDA PER L APPLICAZIONE DELLE GMP AGLI IMBALLI IN EPS A CONTATTO CON ALIMENTI REGOLAMENTO N. 2023/06/CE
L AIPE - Associazione Italiana Polistirene Espanso è una associazione senza fini di lucro costituita nel 1984 al fine di tutelare e promuovere l immagine del polistirene espanso sinterizzato (EPS) di qualità
DettagliApproccio olistico nell analisi del rischio da micotossine
Approccio olistico nell analisi del rischio da micotossine Marina Miraglia Centro Nazionale per la Qualità degli Alimenti e per i Rischi Alimentari Reparto OGM e Xenobiotici di Origine Fungina Le micotossine:
DettagliNell anno 2010 sono state trasmesse, attraverso il Sistema di allerta rapido comunitario (RASFF) 3291 notifiche. Anche per quest anno si conferma un
Ministero della Salute Dipartimento per la Sanità Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione SORVEGLIANZA E RISCHI EMERGENTI
DettagliModena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo
ASSALZOO Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici Presenta CODEX ASSALZOO Modena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo Igiene dei mangimi Reg. CE n. 183/2005 Art. 20: Manuali di corretta
DettagliLe attività estive in oratorio: la cura della sicurezza e le comunicazioni alla pubblica amministrazione
Curia Arcivescovile Arcidiocesi di Milano Avvocatura Le attività estive in oratorio: la cura della sicurezza e le comunicazioni alla pubblica amministrazione Il Manuale HACCP Milano, 10 maggio 2016 Dott.ssa
DettagliControllo ufficiale di micotossine in derrate. in ingresso dal porto di Ravenna
Controllo ufficiale di micotossine in derrate alimentari di provenienza extra-europea in ingresso dal porto di Ravenna M. Ferrari(*), A. Guerrini, D. Verna, I. Scaroni, Arpa Emilia Romagna Sezione di Ravenna
Dettagli2. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA ESERCITATA
2. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA ESERCITATA 2.1 Descrizione del processo produttivo. La produzione primaria della filiera zootecnica può essere scomposta nei seguenti processi principali: COLTIVAZIONE SAU
DettagliLa filiera del mais dal controllo alla prevenzione
Emergenza aflatossine La filiera del mais dal controllo alla prevenzione 24 novembre 2015 Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL di Bologna Il mercato dei cereali: effetti economici e pratiche contrattuali
DettagliALFONSO SELLITTO, DOMENICO CACACE, GIUSEPPE PIRONE. Stazione Sperimentale per l Industria delle Conserve Alimentari Parma
ALFONSO SELLITTO, DOMENICO CACACE, GIUSEPPE PIRONE Stazione Sperimentale per l Industria delle Conserve Alimentari Parma CibusTec 2009 Parma, 30-10-2009 LA NORMA UNI EN ISO 22000 È stata pubblicata a novembre
Dettagli- difficoltà di acquisire competenza operativa su strumentazioni molto diversificate,
Lezione 4 10.10.2014 Lo sviluppo delle tecniche analitiche è oggi talmente diversificato da non consentire che un laboratorio chimico possa svolgere qualsiasi operazione analitica richiesta. - difficoltà
DettagliCertificazione di sistema. Simona Tornielli Resp Area agroalimentare IMQ Jesi, 13 Marzo 2009. Certificazione di prodotto.
Simona Tornielli Resp Area agroalimentare IMQ Jesi, 13 Marzo 2009 FILIERA AGRO ALIMENTARE AGRICOLTURA INDUSTRIA COMMERCIO ALL INGROSSO COMMERCIO AL DETTAGLIO (GDO) RISTORAZIONE CONSUMATORE SISTEMA DI GESTIONE
Dettagliin G.U.C.E. n. 52 del sommario REG CEE 178_10 Pag: 1
REG CEE 178_10 Pag: 1 REGOLAMENTO (UE N. 178/2010 DELLA COMMISSIONE del 2 marzo 2010 che modifica il regolamento (CE n. 401/2006 per quanto concerne le arachidi, gli altri semi oleosi, la frutta a guscio,
DettagliALL. B SCHEMA UNITA' FORMATIVE
codice Modulo didattico Unità formativa Profilo Totale h INGL Inglese Totale 90 Funzioni linguistiche e comunicative (liv B1) INGL-01 didattiche almeno triennale. 60 Microlingua: marketing e commercializzazione
DettagliSEZIONE 2 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE OPERATIVA. SI NO NA non conformità/varie DOCUMENTAZIONE DISPONIBLE
SEZIONE 2 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE OPERATIVA DOCUMENTAZIONE DISPONIBLE SI NO NA non conformità/varie Autorizzazioni sanitarie (PROVVEDIMENTO DI RICONOSCIMENTO) PLANIMENTRIA
DettagliTorino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie
Norme, limiti di legge e situazione aflatossine nella produzione maidicola nazionale e piemontese Torino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie Maiscoltura nazionale
DettagliORTOFRUTTA DI QUALITA. Tra esigenze di mercato e aspettative del consumatore, evitando confusione e malattie nervose da burocrazia
ORTOFRUTTA DI QUALITA. Tra esigenze di mercato e aspettative del consumatore, evitando confusione e malattie nervose da burocrazia Giampiero Reggidori Ufficio Produzioni Agricole APO CONERPO (Bologna)
DettagliIL PIANO DI AUTOCONTROLLO PREREQUISITI. Langhirano 8 giugno 2012
IL PIANO DI AUTOCONTROLLO PREREQUISITI Langhirano 8 giugno 2012 I PREREQUISITI DELL HACCP La corretta applicazione dei prerequisiti semplifica i piani HACCP e concorre ad assicurare la salubrità dei prodotti
DettagliPROCEDURA GENERALE PG 07 Rev. 0 RINTRACCIABILITÀ e TRACCIABILITÀ Del.. Pagina 1 di 4. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..
Pagina 1 di 4 DESTINATARI Data di emissione Redazione. Approvazione Distribuzione Pagina 2 di 4 1. SCOPO E APPLICAZIONE Gli alimenti o i mangimi che sono immessi sul mercato della Comunità o che probabilmente
DettagliData: / / luogo ora inizio ora fine. Monitoraggio. Sorveglianza. Verifica. Audit. Ispezione. Campionamento. Analisi. altro
Allegato D alla Delib.G.R. n. del Allegato D alla Delib.G.R. n. 11/17 del 28.2.2017 Modulo di VERIFICA della EFFICACIA IN TEMPO REALE Data: / / luogo ora inizio ora fine AC oggetto della verifica: Contesto
DettagliAutocontrollo H.A.C.C.P. manuali. Corso SAB-Dott.ssa Stefania Marzona
Autocontrollo H.A.C.C.P. manuali 1 2 Autocontrollo e sistema HACCP non sono sinonimi. Il concetto di autocontrollo ha una valenza più ampia che discende dalla responsabilizzazione dell Operatore del settore
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Operatore agroalimentare 3 Settore Economico Professionale Area di Attività
DettagliSicurezza alimentare e logistica: problemi e soluzioni. SLM Business Consultancy Stefano Madile
: problemi e soluzioni SLM Business Consultancy Stefano Madile 08.06.2018 L importanza della sicurezza alimentare FAO: Consumi globali di alimenti pari a 300-400 milioni USD I consumi sono in costante
DettagliGRANELLA DI ARACHIDI TOSTATE
SCHEDA TECNICA DESCRIZIONE Granella di arachidi tostate a 180 C esenti da additivi e coloranti CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE Aspetto Gusto e sapore Colore Tipico di arachidi Tipico di arachidi tostate
DettagliNormativa nazionale e Comunitaria. Difficoltà di campionamento ed affidabilità delle analisi. Carlo Brera e Amedeo Pietri
LE MICOTOSSINE NELLA CAMPAGNA CEREALICOLA 2008 Difficoltà e riflessi economici Normativa nazionale e Comunitaria. Difficoltà di campionamento ed affidabilità delle analisi Carlo Brera e Amedeo Pietri Bologna,
DettagliIL CONTROLLO UFFICIALE OPERATO DALLE AUTORITÀ COMPETENTI LOCALI: L ESEMPIO DEL S.I.A.N. DELL A.S.L. DI NOVARA
ASSOGASTECNICI IL CONTROLLO UFFICIALE OPERATO DALLE AUTORITÀ COMPETENTI LOCALI: L ESEMPIO DEL S.I.A.N. DELL A.S.L. DI NOVARA Giornata formativa Assogastecnici sui Gas Alimentari Aspetti normativi, autorizzativi
DettagliGLOSSARIO. L azione da attuare ogni qualvolta si verifichino delle non conformità o deviazioni rispetto ai limiti critici individuati.
GLOSSARIO ANALISI DEL PERICOLO Il processo di raccolta e valutazione delle informazioni riguardanti i pericoli e le condizioni che ne provocano la presenza, per decidere quali necessitano di essere considerati.
DettagliControlli, campionamento, quadro normativo
Controlli, campionamento, quadro normativo Cecilia Bergamini cbergamini@bo.arpa.emr.it Semi oleaginosi B1 Non Conformi 5,6% B1+B2+G1+G2 Non Conformi 4,8% Conformi 94,4% Conformi 95,2% (Su un totale di
DettagliI 7 PRINCIPI DEL CODEX ALIMENTARIUS
I 7 PRINCIPI DEL CODEX ALIMENTARIUS 1 I 7 PRINCIPI DEL CODEX ALIMENTARIUS Il Metodo HACCP prevede l attuazione dei seguenti 7 principi: Principio 1: Indicazione dei pericoli connessi alle diverse fasi
DettagliGestione del rischio nella sicurezza alimentare e HACCP. Slide 1
Slide 1 Hazard Analysis Critical Control Points I 7 principi condurre l analisi dei pericoli determinare i CCP stabilire i limiti critici stabilire un sistema di monitoraggio CCP stabilire azioni correttive
DettagliLegale rappresentante Sig. nato a. il residente a Prov. in Via. Via C.A.P. Comune Località. Telefono Fax
Data RAGIONE SOCIALE (timbro) Legale rappresentante Sig. nato a il residente a Prov. in Via SEDE PRODUTTIVA Via C.A.P. Comune Località Telefono Fax e-mail n. addetti produzione dipendenti esterni n turni
Dettagli2. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA ESERCITATA
2. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA ESERCITATA 2.1 Descrizione del processo produttivo Per descrivere con accuratezza il processo produttivo dalla fase primaria a quella di trasformazione occorre individuare
DettagliLABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO
LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO L attività del Laboratorio Chimico per la ristorazione scolastica PERCHE l audit? LE RESPONSABILITA DELL ENTE APPALTANTE Ciò che viene appaltato è il servizio
DettagliCorso di Formazione: I Controlli Ufficiali per i Materiali e Oggetti a contatto con gli alimenti
Corso di Formazione: I Controlli Ufficiali per i Materiali e Oggetti a contatto con gli alimenti Linea guida CAST Milano, 7 Febbraio 2013 C. Gesumundo O. Panico Istituto Superiore di Sanità Controllo del
DettagliPROCEDURA GENERALE PG 05 DESTINATARI
Pagina 1 di 5 DESTINATARI emissione. Redazione.. Approvazione Distribuzione. Pagina 2 di 5 1. SCOPO E APPLICAZIONE La presente procedura viene messa in atto allo scopo di descrivere le scelte strutturali
DettagliDott.ssa Francesca Ferrieri Responsabile UOS Chimica Alimenti Polo di Specializzazione Alimenti ARPA Puglia DAP BARI
Dott.ssa Francesca Ferrieri Responsabile UOS Chimica Alimenti Polo di Specializzazione Alimenti ARPA Puglia DAP BARI 1 Opera a livello regionale per l esecuzione degli accertamenti analitici finalizzati
DettagliIL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA
IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA Organizzazione dei sistemi di controllo Organizzazione dei sistemi di controllo U.E. UVAC/PIF MIN. SAN. NAS REGIONE ARPA DIREZIONE
DettagliSICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva
SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA Area Sicurezza Alimentare e Produttiva I Regolamenti comunitari sulla sicurezza alimentare e dei mangimi Regolamento 178/2002 Reg.854/2004 Alimenti
DettagliReferenza: AHB003#0B SPAGHETTI BIO ITA ANDALINI KG 5 (3 spaghetti pasta di semola di grano duro linea catering biologico)
PAG. 1 DI 5 Referenza: AHB003#0B150801 SPAGHETTI BIO ITA ANDALINI KG 5 (3 spaghetti pasta di semola di grano duro linea catering biologico) CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE U.M. VAL. RIF. STANDARD INTERNO
DettagliPIANO NAZIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE DELLE MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI (PNCMA)
PIANO NAZIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE DELLE MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI (PNCMA) 2016-2018 REGIONE PIEMONTE PIANO MICOTOSSINE 2017 Premessa: Al fine di armonizzare sul territorio nazionale le attività di
DettagliMaster FOOD SAFETY EXPERT A cura di: Gruppo Maurizi Business School
Master FOOD SAFETY EXPERT A cura di: Gruppo Maurizi Business School Il Master Food Safety Expert Per conoscere il mondo della food safety in ogni suo aspetto. Il Master ha come obiettivo quello di rendere
DettagliReferenza: AHB018#0Y QUADRETTI UOVA BIO ITA ANDALINI KG 5 (18 Quadretti pasta all uovo linea catering biologico).
PAG. 1 DI 5 Referenza: AHB018#0Y150801 QUADRETTI UOVA BIO ITA ANDALINI KG 5 (18 Quadretti pasta all uovo linea catering biologico). CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE U.M. VAL. RIF. STANDARD INTERNO DI LEGGE
DettagliNormativa Cogente e Volontaria nel Packaging Flessibile destinato al Contatto con Alimenti
REGOLE ALIMENTARI E MADE IN ITALY Normativa Cogente e Volontaria nel Packaging Flessibile destinato al Contatto con Alimenti Napoli 2 Marzo 2013 Salvatore Minucci salvatore.minucci@tin.it Premessa Questa
DettagliHazard Analysis Critical Control Points. (Dlg. 155/97)
Hazard Analysis Critical Control Points (Dlg. 155/97) L'HACCP (Hazard-Analysis and Critical Control Points) è un protocollo (ovvero un insieme di procedure), volto a prevenire le possibili contaminazioni
DettagliRecupero, raccolta edistribuzione di cibo ai fini di solidarietà sociale
Recupero, raccolta edistribuzione di cibo ai fini di solidarietà sociale Claudia Maria Balzaretti Marta Castrica Pier Sandro Cocconcelli Daniela Bassi Ministero della Salute Roma, 2 marzo 2016 I Manuali
DettagliCorso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO SCIENZE DELLA PREVENZIONE APPLICATE ALL IGIENE DEGLI ALIMENTI (11 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO
DettagliGazzetta ufficiale dell'unione europea. (Atti non legislativi) REGOLAMENTI
13.1.2016 L 8/1 II (Atti non legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/24 DELLA COMMISSIONE dell'8 gennaio 2016 che stabilisce condizioni particolari per l'importazione di arachidi dal
DettagliSCHEDA TECNICA DI PRODOTTO
Denominazione prodotto POLENTA INTERA BIANCA GR. 500 Codice prodotto 98101 Codice ean prodotto 8005671000276 Codice fornitore - Descrizione Preparazione a base di farina di mais. Marchio Palve Origine
DettagliLABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO
LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO SICUREZZA ALIMENTARE Il quadro normativo tra regolamenti comunitari e legislazione regionale SICUREZZA ALIMENTARE La garanzia che l alimento non provochi
DettagliOBBLIGHI DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE Gli operatori del settore alimentare devono garantire che tutte le fasi della produzione, della trasfo
Corso per alimentaristi VII PARTE OBBLIGHI DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE Gli operatori del settore alimentare devono garantire che tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della
DettagliIndicazione degli allergeni sui menù. Chierimento del Ministero della Salute
Indicazione degli allergeni sui menù. Chierimento del Ministero della Salute (1169/2011). In una nota il Ministero della Salute chiarisce come indicare la presenza di allergeni negli alimenti distribuiti
DettagliReferenza: AHB063#0I PENNE INTEGRALI BIO ITA ANDALINI KG 5 (63 Penne rigate pasta di semola integrale di grano duro Biologico)
PAG. 1 DI 5 Referenza: AHB063#0I150801 PENNE INTEGRALI BIO ITA ANDALINI KG 5 (63 Penne rigate pasta di semola integrale di grano duro Biologico) CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE U.M. VAL. RIF. STANDARD
DettagliSISTEMI DI CONTROLLO. Free University of Bolzano
SISTEMI DI CONTROLLO 1 Free University of Bolzano SISTEMI DI CONTROLLO 2 Il controllo e le verifiche sono effettuati a valle del processo produttivo, con analisi sul prodotto finito. La prevenzione mira
DettagliIl concetto di Qualità e Sicurezza alimentare
Il concetto di Qualità e Sicurezza alimentare Sicurezza alimentare DAI CAMPI.. ALLA TAVOLA DAL FORCONE.. ALLA FORCHETTA DALL ARATRO... AL PIATTO Importanza di operare il controllo di ogni fase di produzione,
DettagliReg.CE 1881/ Tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari modificato da Reg.CE 1126/2007. Parte 1 : Nitrato
Reg.CE 1881/6 Tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari modificato da Reg.CE 1126/7 Parte 1 : Nitrato 1.5 Alimenti a base di cereali e altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini
DettagliPiano Regionale di Controllo ufficiale di alimenti e bevande , linea 3/PRECMA
DDG n. 947/2016 REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana ASSESSORATO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO PER LE ATTIVITA SANITARIE E OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO Piano Regionale di Controllo ufficiale di alimenti e
DettagliMDPR13_14_1 RELAZIONE TECNICA ATTIVITÀ DI PREPARAZIONE Art.63 REG. CE 889/2008
1 di 8 ANNO DICHIARAZIONE DELL OPERATORE COMPLEMENTARE ALLA NOTIFICA RELATIVA ALL ATTIVITÀ DI PREPARAZIONE secondo l Articolo 63 del Reg CE n.889/2008 (in attuazione del Reg. CE n. 834/2007) DICHIARANTE
DettagliHACCP per Addetti Alimentari di Attività Complesse e Responsabili delle Procedure
HACCP per Addetti Alimentari di Attività Complesse e Responsabili delle Procedure Durata: 8 ore Destinatari: Il corso è rivolto a: responsabili delle procedure di autocontrollo alimentare (operatore del
DettagliGMP nella produzione dei cosmetici
GMP nella produzione dei cosmetici Giulia Trovato DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE S.C. IGIENE E SANITA PUBBLICA ASL TO 5 Regolamento (CE) n.1223/2009 Considerazione 16 Per garantirne la sicurezza, i prodotti
DettagliI pericoli chimici alimentari
1 I pericoli chimici alimentari Pericoli chimici negli alimenti: principali categorie e gestione di un pericolo temuto e diffuso Anche quest anno le principali categorie di alimenti non conformi notificati
DettagliRintracciabilità nella filiera del latte alimentare
Rintracciabilità nella filiera del latte alimentare Produzione Agricola Reg. CE 852/04 Reg. CE 178/02 Reg. CE 178/02 Mangimificio Produzione zootecnica Reg. CE 852/04 Reg. CE 178/02 Prima trasformazione
DettagliEsperto in biotecnologie dei prodotti alimentari
identificativo scheda: 34-001 stato scheda: Validata Descrizione sintetica La figura professionale ha competenze nel campo della produzione, della conservazione, del controllo di qualità, nonché della
DettagliLa Qualità per Barilla. Qualità dei prodotti alimentari: evoluzione e significato nell Industria Alimentare
La Qualità per Barilla Qualità dei prodotti alimentari: evoluzione e significato nell Industria Alimentare Prevenzione Alimentazione Nutrizione 19 Settembre 2008 - Roma Roberto Ciati Barilla G&R F.lli
DettagliSEMI DI LINO SCHEDA TECNICA
SCHEDA TECNICA DESCRIZIONE ORIGINE Semi di lino EUROPA/CANADA CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE Aspetto Gusto e sapore Colore Semi di piccole dimensioni Tipico di lino Marrone CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE
DettagliSintesi articoli e parole chiave
REGOLAMENTO (CE) n. 401/2006 DELLA COMMISSIONE, DEL 23 FEBBRAIO 2006, RELATIVO AI METODI DI CAMPIONAMENTO E DI ANALISI PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEI TENORI DI MICOTOSSINE NEI PRODOTTI ALIMENTARI (TESTO
DettagliINFORMAZIONI GENERALI PRODOTTO
INFORMAZIONI GENERALI PRODOTTO Denominazione del prodotto: Mandorla Biologica 500ML CAPPUCCINO LOVERS Codice: 000000000000000498 Marchio: CAPPUCCINO LOVERS Descrizione del prodotto: Bevanda UHT a base
DettagliHACCP nella gestione delle acque minerali
Lifelong Learning Programme WP.5 Development of online and offline courses HACCP nella gestione delle acque minerali Partner P5 - CSEI Catania Dr. Chiara COPAT University of Catania Obiettivi di apprendimento
DettagliIl legno a contatto con gli alimenti. Programma e analisi a cura dell Istituto Superiore di Sanità
Il legno a contatto con gli alimenti. Programma e analisi a cura dell Istituto Superiore di Sanità Stati generali dell imballaggio di legno. Futuro, riciclo,qualità Verona M.R.Milana Istituto Superiore
Dettagli2.2 Fasi della filiera olivicola
2.2 Fasi della filiera olivicola La filiera olivicola può essere scomposta in quattro processi principali: COLTIVAZIONE GESTIONE AGRONOMICA DELL OLIVETO RACCOLTA TRASPORTO AL FRANTOIO CONSERVAZIONE OLIVE
DettagliRINTRACCIABILITA e TRACCIABILITA
RINTRACCIABILITA e TRACCIABILITA Giampiero Reggidori Uff. Produzioni Agricole Rintracciabilità 2004 1 RINTRACCIABILITA e TRACCIABILITA Rintracciabilità: discende direttamente dal Regolamento CE n. 178/2002
DettagliIl presente rapporto è stato realizzato dalla Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione
Il presente rapporto è stato realizzato dalla Direzione Generale per l Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione Direttore Generale: Dott.ssa Gaetana Ferri Ufficio 8 Piani di controllo della
Dettagliéq studio S.r.l. Qualità Reale - Gestione delle Informazioni per una scelta/consumo consapevole
éq studio Qualità Reale - Gestione delle Informazioni per una scelta/consumo consapevole Specifica Tecnica di prodotto STP QR (QRPV) Sommario PREMESSA 2 INTRODUZIONE 2 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
DettagliCONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 6 agosto 2012 (07.08) (OR. en) 13082/12 DENLEG 76 AGRI 531 NOTA DI TRASMISSIONE
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 6 agosto 2012 (07.08) (OR. en) 13082/12 DENLEG 76 AGRI 531 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Commissione europea Data: 27 luglio 2012 Destinatario: Segretariato generale
Dettagli