GIOCO PER GIOCO TRA PRESENTE E PASSATO
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- Raffaello Belloni
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1 GIOCO PER GIOCO TRA PRESENTE E PASSATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 REFERENZA DEL PROGETTO: Annalisa Calenzo e Francesca Chimenti ANALISI DEL CONTESTO Il curricolo della scuola dell infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica in un equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine (l ingresso, il pasto,la cura del corpo, il riposo, ecc.) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come base sicura per nuove esperienze e nuove sollecitazioni. L apprendimento avviene attraverso l azione, l esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Nel gioco, particolarmente in quello simbolico, i bambini si esprimono, raccontano, rielaborano in modo creativo le esperienze personali e sociali. Nella relazione educativa, gli insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione e, nel fare propria la ricerca dei bambini, li aiutano a pensare e a riflettere meglio, sollecitandoli a osservare, descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni in contesti cooperativi e di confronto diffuso. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e combinano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali. (Indicazioni Nazionali del Curricolo) Attraverso il gioco si offrono stimoli ed idee sempre nuovi e diversi, si attivano codici di comunicazione in grado di sorreggere l espressività, si accede ai sistemi simbolici ed ai valori quali il condividere, il rispetto delle regole, il senso della convivenza democratica. Il gioco è spontaneità, creatività, fantasia e svolge un ruolo centrale nel processo di sviluppo infantile. L attività di tipo ludico è la forma di espressione privilegiata dal bambino, lo strumento attraverso il quale si rapporta a sè stesso, esplora il mondo, ha la possibilità di rielaborare in maniera personale e creativa le informazioni e gli stimoli che gli vengono dall ambiente. Attraverso l attività ludica si realizza un contesto educativo nel quale apprendere è strettamente congiunto con l essere e accompagna la crescita e l apprendimento. L attività ludica diventa una strategia didattica irrinunciabile che coinvolge e motiva il bambino. Il GIOCO In tutte le sue forme ed espressioni (gioco simbolico, gioco sensoriale, gioco di manipolazione, gioco di costruzione, gioco di regole, gioco strutturato, gioco cognitivo, gioco motorio) costituisce una risorsa privilegiata di apprendimento e relazione, favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo che relazionale, consente al bambino di trasformare la realtà secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialità e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicità di aspetti, desideri e funzioni. IL GIOCO E LO STRUMENTO ATTRAVERSO IL QUALE LE ESPERIENZE VENGONO ASSIMILATE E DIVENTANO SCHEMI CONOSCITIVI INDISPENSABILI PER L ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE! Il gioco è una delle attività che accomuna da sempre l intero genere umano. Fin dalla preistoria, con forme e caratteristiche diverse, è stato utilizzato dai popoli per fornire intrattenimento, divertimento, passatempo e svago. E ciascun popolo riflette in qualche modo, il proprio complesso sistema socio-culturale nell attività ludica che sceglie, crea, elegge a rappresentante di sé. Conoscere i giochi di paesi e tradizioni diversi permette dunque di avvicinarsi in modo divertente ad altre culture, scoprendo affinità e differenze, usi, costumi e talvolta persino i valori di un popolo. Lo studio di psicologi e pedagogisti ha messo in evidenza come, attraverso il gioco, i bambini diversamente abili hanno la possibilità di sviluppare o potenziare abilità motorie e cognitive, sperimentare i ruoli, esprimere la propria creatività. BISOGNI RILEVATI 1
2 La MATURAZIONE AFFETTIVA, lo SVILUPPO delle COMPETENZE SOCIO-COGNITIVE e del PENSIERO ASTRATTO, L ACCETTAZIONE E L INTERAZIONE COSTRUTTIVA CON ALTRE CULTURE e CON I BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI verranno promosse attraverso un modello educativo fondato sul gioco quale filo conduttore di tutte le attività didattiche. L insegnante coordinerà lo spazio-tempo del gioco stesso attraverso l allestimento degli spazi (flessibili e modificabili), la definizione dei tempi (distesi e lineari) e attraverso una partecipazione empatica in cui il docente indirizzerà i bambini verso la creazione di un clima cooperativo e collaborativo. Le attività didattiche verranno impostate prendendo in considerazione i bisogni specifici riscontrati per le diverse fasce di età (3/4/5 anni). Dopo un osservazione iniziale della sezione sarà possibile rilevare i bisogni dei bambini di origine straniera, dei bambini con disturbi specifici dl linguaggio e dei b.e.s. al fine di sviluppare e organizzare le attività anche in base ai bisogni rilevati. FINALITA ( si possono esprimere anche in modo generale e /o astratto) Le finalità sono: - incrementare la dimensione sociale dei bambini promuovendo la loro capacità affrontare e risolvere conflitti e quindi le loro abilità socio-affettive e relazionali; - accettazione di sé e degli altri, sia negli aspetti simili che nella diversità, superando le difficoltà individuali attraverso l inserimento graduale in un contesto sociale allargato; - sviluppare il senso di collaborazione e solidarietà tra i bambini; - facilitare lo sviluppo dei processi di astrazione; - stimolare la sensibilità corporea attraverso una maggiore consapevolezza del proprio corpo nella sua interezza, nelle sue parti e nelle sue possibilità di espressione e movimento; - affinare la propria sensibilità corporea, ritmica e musicale, psicomotoria e sensoriale; - accogliere la diversità culturale; - avvicinare i bambini ad culture diverse dalla propria; - favorire l inserimento e l integrazione degli alunni diversamente abili favorendo l interazione positiva tra tutti i bambini delle sezioni. Tutte le finalità, sopra indicate, sono state sviluppate sui cinque campi di esperienza propri della Scuola dell Infanzia e ampliati in base alle competenze rilette in chiave europea come dal sinottico di seguito specificate. OBIETTIVI (definire concretamente gli obiettivi che si vogliono raggiungere riconducibili alle finalità ) 2
3 - Manifestare il senso dell identità personale, attraverso l espressione consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, controllati ed espressi in modo adeguato. - Conoscere elementi della storia personale e familiare, le tradizioni della famiglia, della comunità, alcuni beni culturali, per sviluppare il senso di appartenenza. - Riflettere, confrontarsi, ascoltare, discutere con gli adulti e con gli altri bambini, tenendo conto del proprio e dell altrui punto di vista,delle differenze e rispettandoli. - Giocare e lavorare in modo costruttivo, collaborativo, partecipativo e creativo con gli altri bambini. - Individuare e distinguere chi è fonte di autorità e di responsabilità, i principali ruoli nei diversi contesti; alcuni fondamentali servizi presenti nel territorio. - Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui e per il rispetto delle persone, delle cose, dei luoghi e dell ambiente; seguire le regole di comportamento e assumersi responsabilità. - Riconoscere i giochi di oggi e di ieri; - Raccontare esperienze legate ai giochi; - Mostrare curiosità per materiali di recupero; - Educare alla multiculturalità attraverso la conoscenza di giochi di culture europee ed extraeuropee; - Accogliere la diversità attraverso i valori del rispetto, dell accettazione e dell interazione costruttiva. DESTINATARI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA DEL PLESSO VIA DEL COLLEGIO E DEL PLESSO VILLA BRASCHI DELLE SEZIONI PARTECIPANTI RISORSE ( ALLEGARE SCHEDA COSTO PROGETTO CON DETTAGLIO ORE/COSTI) PERSONALE COINVOLTO: - DOCENTI SCUOLA DELL INFANZIA ADERENTI AL PROGETTO. - ESPERTI ESTERNI: Prof.ssa R. Di Pierro (per la realizzazione la manifestazione Le Olimpiadi dei giochi ) - ONLUS, IMPRESE, ASSOCIAZIONI, ALTRE ISTITUZIONI MATERIALI,ATTREZZATURE, LOCALI DA UTILIZZARE: - MATERIALI STRUTTURATI e di FACILE CONSUMO, MATERIALI DI RECUPERO - MACCHINA FOTOGRAFICA VIDEOCAMERA - LETTORE CD VIDEOPROIETTORE - COMPUTER - AULA PALESTRA - ATRIO DELLA SCUOLA LABORATORIO GIARDINO TIPOLOGIA RISORSE FINANZIARIE (FIS - PRIVATI - ALTRE ISTITUZIONI) FIS: AZIONI DA REALIZZARE - PSICOMOTRICITÀ COME BASE DI CONOSCENZA; - LABORATORI; - ATTIVITA LUDICHE CON GIOCHI TRADIZIONALI COSTRUITI CON MATERIALE DI RICICLO E DI RECUPERO; - SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ ATTRAVERSO PICCOLI E GRANDI GRUPPI (BRAIN STORMING- COOPERATIVE LEARNING); - ATTIVITA LUDICHE STRUTTURATE CON CANTI E FILASTROCCHE PER FAVORIRE LA CONOSCENZA DI UNA LINGUA STRANIERA; - GIOCHI DI ESPRESSIONE CON CANZONI, FILASTROCCHE E BALLI; - INNOVAZIONE DIDATTICA: DIDATTICA MODULARE; USO NUOVE TECNOLOGIE; UTILIZZO REGISTRO DI SEZIONE SPERIMENTALE IN FORMATO CARTACEO E DIGITALE (in uso già da diversi anni) STRUTTURATO SUL PIANO ANNUALE PERSONALIZZATO DI SEZIONE E GRIGLIE DI VALUTAZIONE 3
4 DELLE COMPETENZE RAGGIUNTE IN BASE AGLI OBIETTIVI E AI DESCRITTORI INDICATI (SEZ A/B PLESSO DI VILLA BRASCHI); - ESPLORAZIONE, OSSERVAZIONE, ELABORAZIONE, FORMULAZIONE D IPOTESI, RIELABORAZIONI D ESPERIENZE RICERCA AZIONE, INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI; - INTERDISCIPLINARIETÀ DEGLI ARGOMENTI; - ATTIVITÀ CINEMATOGRAFICA - CARTELLONI MURALI DEL PERCORSO PROGETTUALE COME LETTURA, VERIFICA e DOCUMENTAZIONE. - CONTITOLARITÀ, COLLEGIALITÀ, CORRESPONSABILITÀ SCAMBIO DEI RUOLI TRA I DOCENTI. - ATTIVITÀ AGGIUNTIVE D INSEGNAMENTO E FUNZIONALI ALL'INSEGNAMENTO (ALLUNGAMENTO DELLA COMPRESENZA, PROGETTAZIONE, VERIFICHE E DOCUMENTAZIONE). - PARTECIPAZIONE AD INIZIATIVE PROPOSTE DA: SCUOLE - ENTI LOCALI ASSOCIAZIONI. - COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE NELLE VARIE ATTIVITA EDUCATIVE-SCOLASTICHE - LETTURA D' IMMAGINI: PROIEZIONI, FOTOGRAFIE, LIBRI, RIVISTE, GIORNALI, VIDEO, CD. - INCONTRI CON ESPERTI ESTERNI - GENITORI. - USCITE DIDATTICHE E MANIFESTAZIONI. FASI PREVISTE E TEMPI DI REALIZZAZIONE FASI: - Analisi del contesto sociale; - Osservazioni libere, incrociate e sistemiche; - Verifiche iniziali; - Stesura del piano personalizzato delle sezioni; - Verifiche intermedie e finali; - Documentazione. TEMPI: - Intero anno scolastico. INDICAZIONE DEI PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE DELLE ATTIVITA 1) FASE INTERMEDIA: INDICI DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO RIFERITI ALLE DIVERSE FASI(si raccomanda di elaborare indici di valutazione riferibili a fenomeni concretamente osservabili e misurabili oggettivamente ) - VERIFICA CON USO DI GRIGLIE PER LA REGISTRAZIONE DEI DATI RACCOLTI SULLE COMPETENZE POSSEDUTE DAI BAMBINI; 2) FASE FINALE: INDICI DI VALUTAZIONE FINALE DEL PROGETTO (RISULTATI E IMPATTO CON IL CONTESTO) - PRODUZIONE DI MATERIALE; - DOCUMENTAZIONE; - SODDISFAZIONE DEGLI ALUNNI E DELLE FAMIGLIE. REFERENTI DEL PROGETTO: Annalisa Calenzo e Francesca Chimenti 4
5 DOCENTI COINVOLTI: Docenti Scuola dell Infanzia aderenti al progetto. DOCENTI REFERENTI Annalisa Calenzo Francesca Chimenti 5
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