Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca
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- Michelina Romeo
- 7 anni fa
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1 La coordinazione Per capire l importanza della coordinazione, nell allenamento calcistico e nell allenamento dei giovani atleti che iniziano questa affascinante attività, iniziamo con il definirla utilizzando le parole del Professor Sabaini, uno degli attuali massimi ricercatori e illuminari in questa materia. Cioè: La coordinazione è l abilità di un essere umano ad eseguire movimenti complessi in maniera precisa, veloce elegante in condizioni mutevoli nel modo piu efficace ed economico possibile... ( Prof. Sabaini Giuseppe ). Per approfondire la tematica discussa, possiamo aggiungere, come il significato assegnato alle capacità coordinative nell ambiente sportivo ha avuto però negli anni delle interpretazioni diverse, esso infatti è stato inteso sia come la coordinazione interna dell uomo dal punto di vista intramuscolare ed intermuscolare (capacità di un singolo muscolo di sincronizzare/coordinare l accorciamento delle sue fibre e capacità dell organismo di coordinare più muscoli) che porta all abile utilizzo delle leve corporee e quindi ad un movimento apprezzabile esternamente, sia come anche quella esistente tra ogni apparato dell organismo umano, come l apparato cardio-vascolare, respiratorio, nervoso ecc. Ricordiamo sempre però che l uomo, è un'unica unità funzionale, per cui quando si parla di coordinazione si dovrebbe parlare di tutto il sistema uomo nella sua interezza e che queste divisioni sono solo state utilizzate per semplicità descrittiva. Quindi, convenzionalmente viene riconosciuto che la coordinazione del movimento è la manifestazione esterna di funzioni del sistema nervoso centrale che comanda e riceve informazioni da tutti gli organi corporei. Per questo essa è fortemente condizionata dalle caratteristiche genetiche di partenza dell uomo, ma è comunque nello stesso tempo soggetta a possibili sostanziali modificazioni essendo l uomo stesso il prodotto dell ambiente circostante. Il suo massimo sviluppo ha luogo solo quando stimoli o allenamenti razionali, sistematici e diretti sono applicati all individuo. 10. Roberto Baggio La Fantasia Motoria, La Coordinazione
2 La qualità del movimento riflette quindi indirettamente l efficienza del sistema nervoso e delle sue caratteristiche, oltre che naturalmente del sistema uomo in totale. Proprio per questo, la coordinazione del movimento sarebbe la capacità di integrare l espressione di altre capacità quindi, essa può essere denominata struttura superiore o anche super abilità. Continuando con questa logica si può dire che la coordinazione di un movimento è il processo per cui si riescono a padroneggiare i gradi ridondanti di libertà dell organo in movimento, in altre parole la sua conversione in un sistema controllabile. Ancora più succintamente, la coordinazione è l organizzazione del controllo dell apparato motorio. (G. Sabaini) Coordinazione e processi informativi Per la regolazione dell azione tecnica ed il coordinamento motorio sono fondamentali i processi informativi. Questo fa si che l acquisizione e l elaborazione delle informazioni esterne ed interne all atleta siano concetti centrali nell ambito della qualità della coordinazione motoria. I punti salienti sono: Informazione sensoriale e reinformazione ponendo l accento sulle reafferenze, sulla guida del movimento e l informazione che ne risulta; La funzione degli analizzatori nell informazione e reinformazione, sottolineando il ruolo dell analizzatore cinestetico; Il sistema delle informazioni verbali, importante per la coordinazione motoria, per la memoria motoria, per la percezione e concezione del movimento. (Meinel-Schnabel) Principi fondamentali per allenare la coordinazione E necessaria un esperienza motoria multilaterale per costruire la potenza coordinativa della prestazione. Vanno fissati vari compiti che richiedono un impegno coordinativo e quindi bisogna preparare nuove situazioni sconosciute e di conseguenza bisogna preparare degli esercizi corrispondenti. (G. Schnabel) Uno dei metodi principali per l apprendimento coordinativo e per l acquisizione di abilità motorie è una variazione nell esecuzione del movimento per quanto riguarda l obiettivo e delle condizioni della pratica. Questo principio determina anche il metodo della pratica di contrasto. (G. Schnabel) E necessario un orientamento basato su una dinamica di carico ottimale anche nei compiti di allenamento coordinativo. Questo significa aumentare sistematicamente i requisiti riguardanti la difficoltà coordinativa. Si possono aumentare i requisiti di forza, velocità, resistenza e flessibilità. Ottimizzare significa anche che il livello dei presupposti sopporta un movimento ben coordinato. (G. Schnabel) Punto di partenza di ogni allenamento di coordinazione orientata a l obiettivo dovrebbe essere l analisi dei requisiti. Si devono scoprire i presupposti coordinativi del movimento o categorie di movimenti che devono essere preparati o stimolati dall allenamento coordinativo. (G. Schnabel)
3 Età per allenare la coordinazione Non esiste un età migliore per l apprendimento motorio. Le precondizioni sono ottimali sin dalla giovane età fino all adulta, infatti la plasticità della vita consente al processo di apprendimento motorio di continuare qualora vi siano elevati livelli di ripetizione ed una motivazione appropriata, anche in relazione alle difficoltà del compito di apprendimento e della forza necessaria. Nonostante ciò, i periodi prima della pubertà vanno utilizzati in modo particolarmente intenso per dare gli stimoli appropriati ( in modo particolare per quanto riguarda la coordinazione e la velocità ), in quanto da un lato è logico influenzare le funzioni in fase di maturazione, e dall altro è stato provato che le capacità coordinative possono essere allenate molto bene in questa fascia d età. Tuttavia questo non significa che non sia possibile raggiungere dei risultati in età più avanzate. Inoltre una base coordinativa ampia è utile per assicurare il successo futuro nell apprendimento motorio. Il periodo della pubertà, nei singoli casi, è legato ai disturbi della coordinazione che si riflettono nelle abilità motorie, a seconda del grado di difficoltà e dello sviluppo delle tecniche sportive a causa dell età biologica, dell intensità della crescita e del livello ed intensità dell esercitazione fisica, e pertanto devono essere presi in considerazione nello sport competitivo e nello sport praticato a scuola. Dalla coordinazione grezza alla coordinazione fine I prerequisiti che abbiamo precedentemente visto, come tutti i gesti che si acquisiscono nella vita si imparano attraverso delle fasi che vanno da dei movimenti così detti grezzi ai movimenti fini e per finire la gestione dei movimenti fini dovrà essere effettuata in condizioni mutevoli e variabili. Sono importanti quindi nel perfezionamento dei vari gesti le motivazioni all azione ed all apprendimento e l esercizio naturalmente effettuato in maniera adeguata. E quindi importante il clima che si instaura durante l allenamento ed il modo di proporre l esercitazioni. 8. Pep Sabaini (G.S. Manerbio)
4 AAADEFOR Capacità Coordinative Adattamento e trasformazione: la capacità che ha l'individuo, mentre si svolge un'azione, in base alle variazioni percepite o dedotte dalla situazione, di portare delle modificazioni all'azione programmata in precedenza e di eseguirla in modo, del tutto o in parte, diverso Accoppiamento o Combinazione: la capacità di collegare tra di loro (in relazione al movimento globale del corpo, diretto ad un certo scopo) movimenti di segmenti del corpo, diretto ad un certo scopo) movimenti di segmenti del corpo, movimenti isolati o singole fasi di movimento. Anticipazione motoria: la capacità che consente al soggetto di prevedere l'andamento, la successione, gli esiti di un'azione e di programmare conseguentemente i propri compiti motori Differenziazione: la capacità di selezionare il giusto grado di tensione muscolare a seconda dell'esigenza motoria. Si può definire come senso del movimento Esempi di come intervengono nel gioco del calcio 1>1 Cambio tattica di gioco Rimbalzi e deviazioni anomali del pallone Variazione del programma motorio in relazione alle iniziative dei compagni ed avversari Conduzione palla e passaggio Guida e tiro Saltare e colpire di testa Controllo orientato e passaggio Lettura del gioco dei compagni Lettura del gioco avversario Lettura della situazione Visione di gioco Finte Il dosaggio della forza nei passaggi lunghi e corti e nei controlli Il ritmo di corsa Equilibrio: la capacità di mantenere tutto il corpo in condizioni di stabilità, sia in fase statica che dinamica che in volo, o di ripristinare detta condizione dopo aver eseguito dei movimenti Fantasia motoria: la capacità che consente di risolvere in forma originale e creativa un problema motorio, quindi di variare, ristrutturare nuove forme di apprendimento Organizzazione spazio/temporale: la capacità di definire e variare la posizione e i movimenti del corpo nello spazio e nel tempo, in riferimento ad un campo di azione definito. Si può definire come senso dello spazio e del tempo. Reazione: la capacità di iniziare ed eseguire rapidamente un movimento in rapporto ad una qualsiasi sollecitazione e di eseguirlo alla velocità adeguata rispetto al compito motorio da svolgere Ritmizzazione: la capacità di dare un ordine cronologico specifico, ad un atto motorio. Si può definire come senso del tempo che intercorre nelle varie fasi del movimento Gioco in acrobazia Colpo di testa Cambi direzione e dribbling Contrasti Tuffo del portiere Dribbling Finte Ricerca di soluzioni nuove Posizione in campo Valutazione della traiettoria e velocità della palla Valutazione della velocità di spostamento dei giocatori (compagni ed avversari) Gioco in acrobazia Reazione alle finte Tempi di attivazione della risposta motoria in rapporto alla situazione creatasi Ripartenze Aspetto tattico: adattamento ai tempi e ritmi di gioco Variazioni del ritmo dei movimenti a seconda delle situazioni
5 Classificazione capacità coordinative secondo il Prof. Sabaini Classificazione secondo l utilizzo delle informazioni sensoriali: Combinazione dei movimenti Differenziazione cinestesica dei movimenti Preservazione dell equilibrio (mantenimento) Orientamento Ritmizzazione dei movimenti Adeguata velocità di reazione Adattamento ( combinazione, Trasformazione) Cooperazione Suggestione dei movimenti (espressività) Rilassamento dei muscoli Simmetrizzazione dei movimenti Classificazione capacità fisiche (energetiche) Forza Resistenza Velocità Flessibilità Classificazione capacità complesse ( energetiche - sensoriali) Resistenza della velocità Velocità della resistenza Resistenza della forza Forza della resistenza Resistenza della velocità e della forza Agilità Velocità della flessibilità Velocità della forza (ad es. capacità di salto) Forza della velocità Velocità della coordinazione Resistenza delle capacità di salto Coordinazione della resistenza Velocità della forza e coordinazione Coordinazione della forza Agilità della resistenza Precisione della forza Forza della coordinazione Coordinazione della flessibilità Come essere e come allenare i bambini e i ragazzi Clima positivo, sereno, proattivo Attività multilaterali Proporre le attività facendo prendere coscienza agli atleti di quello che provano durante i movimenti per meglio acquisire le nuove capacità Calcio all inizio come mezzo e non solo fine Alternanza del metodo deduttivo - induttivo Funzione educativa dell allenatore/istruttore
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