I FATTORI DELLA PRESTAZIONE
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- Monica Boni
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1 I FATTORI DELLA PRESTAZIONE CAPACITA MOTORIE Capacità coordinative Capacità condizionali Gli analizzatori Le fasi sensibili Istruttori di nuoto 2 livello
2 I fattori della prestazione componenti esterni della prestazione componenti psichiche della prestazione modi e comportamenti tattici prestazione prestazione sportiva sportiva componenti condizionali della prestazione componenti costituzionali della prestazione componenti coordinative della prestazione
3 Le capacità motorie
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5 IL SISTEMA DELLE CAPACITÀ MOTORIE Il gruppo delle capacità condizionali rappresenta l insieme dei presupposti determinato dagli aspetti strutturali e da fattori energetici. Sono fortemente influenzate dai processi metabolici e plastici; i fattori limitanti risiedono nella disponibilità di energia e quindi nelle condizioni organico - muscolari dell individuo.
6 IL SISTEMA DELLE CAPACITÀ MOTORIE Le capacità coordinative dipendenti dal sistema nervoso, vengono definite come capacità che consentono di progettare, organizzare, controllare e regolare il movimento. Il concetto di capacità coordinative ha sostituito quello troppo generico di destrezza, poiché consente di individuare in maniera più precisa, distinta e analitica i fattori che rendono efficace il movimento.
7 LE CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALITÀ Vengono tradizionalmente suddivise in: 1. CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI 2. CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI
8 CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI 1. CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MOTORIO 2. CAPACITÀ CONTROLLO MOTORIO 3. CAPACITÀ DI ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE
9 Le capacità coordinative speciali secondo vari autori SCHNABEL HIRTZ POLMAN BLUME Abilità o destrezza equilibrio equilibrio equilibrio ritmo ritmo trasp.ritmica ritmo reazione reazione reaz. motoria reazione orientamento orientamento orientamento anticipazione anticipzione trasformazione rapp. motoria rapp.motoria memor. motoria differenziazione diff. cinestesica diff.motoria diff. cinestesica rilassamento combinazione coord.motoria accoppiamento coordinazione centr.motoria esper. motoria
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12 PECULIARITA DELL AMBIENTE ACQUA Molte e significative sono le differenze che rendono il nuoto una disciplina unica per la sperimentazione di nuove prospettive di movimento per l'uomo. EQUILIBRIO IN ACQUA Posizione del corpo orizzontale Sguardo verticale Assenza di punti di appoggio fissi Testa orizzontale ( orecchie immerse) PROPULSIONE IN ACQUA Principalmente a carico delle braccia (gambe equilibratrici) EQUILIBRIO SULLA TERRAFERMA Posizione del corpo verticale Sguardo orizzontale Punti d appoggio fissi Testa verticale ( orecchie libere) PROPULSIONE SULLA TERRAFERMA Fornita dalle gambe (braccia equilibratrici)
13 CAPACITA COORDINATIVE GENERALI Capacità di apprendere un gesto Fasi dell apprendimento: 1) Formazione della prima immagine 2) Coordinazione grezza Uso eccessivo della forza Scarsa precisione del movimento Scarsa fluidità Prevalenza dell analizzatore ottico nel controllo del movimento
14 2)Coordinazione fine Corretto uso della forza Aumenta la precisione del gesto Aumenta la fluidità Domina l analizzatore cinestesico del controllo del movimento 3)Consolidamento della coordinazione fine e sviluppo della disponibilità variabile L abilità motoria si consolida Non è più fine dell apprendimento, ma mezzo per realizzare compiti tattici Tutte le particolarità dell esecuzione migliorano L abilità acquisita può essere utilizzata in ogni circostanza
15 Capacità di Controllo Motorio Viene valutata attraverso la precisione di un abilità motoria Capacità di Adattamento e Trasformazione Consente di adattare il movimento in relazione alle diverse situazioni Fondamentale negli sport di situazione (pallanuoto) In generale: importante nell età puberale (trasformazione del movimento al variare della struttura corporea)
16 CAPACITA COORDINATIVE SPECIALI EQUILIBRIO Capacità di eseguire un compito mantenendo il corpo in equilibrio Equilibrio dinamico: rapido ripristino dell equilibrio dopo movimenti ampi e rapidi (rotazioni, arresti, sbilanciamenti) Equilibrio statico: mantenere posizione di partenza ORIENTAMENTO Capacità di orientare la posizione del corpo e i suoi movimenti nello spazio e nel tempo
17 RITMO Capacità di organizzare in modo sequenziale il movimento Si sviluppa alternando ritmi e velocità Metodo di insegnamento analitico e globale: importanza del globale per evitare problemi di ritmo Differenziazione cinestesica Capacità di percepire i parametri di forza, tempo e precisione e di saperli modificare
18 Reazione Capacità di eseguire azioni adeguate in reazione ad un segnale Azioni automatizzate (tuffo di partenza) Azioni variabili (giochi sportivi)
19 Le capacità condizionali La forza La resistenza La velocità
20 LE CAPACITÀ CONDIZIONALI GENERALITÀ Le capacità condizionali rappresentano l insieme delle potenzialità motorie legate agli aspetti energetici e strutturali; dipendono prevalentemente dalla funzionalità dei grandi apparati e precisamente dal: 1. Sistema muscolare, esecutore del movimento. 2. Sistema cardiocircolatorio e respiratorio, che assicura il rifornimento di sangue e, attraverso esso, di ossigeno e substrati energetici al muscolo che lavora. 3. Sistema endocrino, fortemente coinvolto negli adattamenti da sforzo attraverso le regolazioni ormonali.
21 LE CAPACITÀ CONDIZIONALI GENERALITÀ Vengono tradizionalmente suddivise in FORZA, RESISTENZA e RAPIDITÀ; la MOBILITÀ ARTICOLARE è considerata una capacità intermedia tra condizione e coordinazione in quanto legata a fattori riferibili ad entrambi i gruppi. Il concetto di pura forza, velocità o resistenza è però solo teorico e non trova riscontro nella realtà; esse infatti si combinano formando capacità intermedie (forza veloce, forza resistente, ecc..) con caratteristiche diverse in relazione all impegno prevalente delle singole componenti.
22 LE CAPACITÀ CONDIZIONALI LA FORZA I fattori strutturali sono costituiti da: 1. La sezione trasversa del muscolo 2. La composizione in fibre 3. Le dimensioni di un muscolo hanno influenza sulla forza, che, in genere, aumenta con l incremento della sezione trasversa; a parità di massa esistono però sensibili differenze individuali dovute: Alla diversa percentuale di fibre muscolari (le fibre bianche realizzano tensioni più elevate di quelle rosse) Alla densità delle proteine contrattili (maggiore numero di miofibrille per cm2 di sezione)
23 LE CAPACITÀ CONDIZIONALI LA CLASSIFICAZIONE DELLA FORZA Nella teoria dell allenamento vengono distinti tre tipi di forza: 1. FORZA MASSIMA, cioè la forza più elevata che un atleta può esprimere mediante una contrazione muscolare volontaria 2. FORZA RAPIDA (o veloce), intesa come capacità del sistema neuromuscolare di superare resistenze rappresentate dal peso del proprio corpo, da un attrezzo, o da un avversario, con elevata velocità di contrazione 3. FORZA RESISTENTE (o resistenza alla forza), intesa come capacità di protrarre nel tempo un lavoro di forza
24 LE CAPACITÀ CONDIZIONALI LA VELOCITÀ (O RAPIDITÀ) È definita come: capacità di compiere movimenti rapidi. La rapidità (velocità) è legata all efficienza del sistema nervoso, ha una forte base genetica ed è la meno allenabile delle capacità condizionali. Si presenta in forma pura solo nelle azioni in cui le opposizioni esterne al movimento sono molto scarse e nelle quali la prestazione non è limitata dall insorgere della fatica, che rappresenta il fattore che distingue la velocità alla resistenza alla velocità. La rapidità dipende da aspetti coordinativi ed energetici e, nella maggior parte degli esercizi, è collegata con la forza; da questo rapporto deriva il concetto di forza rapida, nella quale le componenti rapidità e forza sono in stretto rapporto.
25 LE CAPACITÀ CONDIZIONALI LE ESPRESSIONI DELLA RAPIDITÀ Vengono identificate cinque espressioni della rapidità, ognuna delle quali si differenzia dalle altre per aspetti fisiologici e metodologici: 1. Velocità di reazione (tempo di reazione motoria). 2. Rapidità dei movimenti singoli. 3. Massima frequenza dei movimenti. 4. Capacità di accelerazione. 5. Resistenza alla velocità.
26 LE CAPACITÀ CONDIZIONALI LA RESISTENZA Viene definita come: capacità di resistere alla fatica in esercizi di vario tipo; dipende da qualità naturali (innate) e dall allenamento. La resistenza non esiste come capacità generale a se stante, è sempre riferita ad un determinato tipo di compito (legato alle caratteristiche dello sport) ed è influenzata da numerosi fattori tra i quali: 1. Potenza ed efficienza dei sistemi di produzione dell energia (metabolismo energetico). 2. Aspetti antropometrici (peso specifico, taglia, proporzioni corporee, ecc..). 3. Qualità psichiche (forza di volontà, intelligenza tattica, ecc..). 4. Economia della tecnica (sport di resistenza).
27 LE CAPACITÀ CONDIZIONALI LA RESISTENZA Le prestazioni di resistenza dipendono sostanzialmente da 4 fattori che intervengono in maniera variabile nelle discipline sportive che si basano su queste capacità: 1. Un fattore FISIOLOGICO 2. Un fattore COSTITUZIONALE 3. Un fattore COORDINATIVO 4. Un fattore PSICOLOGICO
28 Resistenza aerobica E legata a: Capacità polmonari Capacità cardiocircolatorie Caratteristiche del sangue Capacità dei tessuti di assumere e utilizzare ossigeno La resistenza aerobica ha uno sviluppo continuo sin dall infanzia vi si può lavorare precocemente Adattamenti fisiologici provocati da esercitazioni di resistenza aerobica: Aumento della muscolatura cardiaca Aumento del diametro dei capillari Diminuzione della frequenza cardiaca a riposo Aumento del volume del sangue
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30 Le abilità motorie Le abilità motore si costruiscono sulle capacità motorie L abilità motoria può considerarsi appresa solo quando è ben automatizzata (ripetizioni coscienti) La ripetizione meccanica non sviluppa le capacità coordinative Le abilità sono tante quante se ne apprendono Le tecniche sportive sono abilità motorie
31 Schemi Motori Di Base Cap. Motorie (Coordinative) Abilità Motorie Tecniche Sportive
32 Le capacità sensopercettive La funzione del cervello e del sistema nervoso è quella di proteggerci dal rischio di essere sopraffatti e confusi da una massa di conoscenze in gran parte inutile e irrilevante, quindi di selezionare. Ciò avviene per opera degli. ANALIZZATORI
33 Gli analizzatori Gli analizzatori sono strutture funzionali che selezionano, codificano e trasmettono le informazioni al S.N.C. Essi elaborano gli stimoli sensoriali: Ottico Acustico Tattile Cinestesico Labirintico
34 GLI ANALIZZATORI SENSIBILITA ESTEROCETTIVA Acustico Percepisce suoni e rumori o comunicazioni verbali Trasmette gli aspetti ritmici del gesto Ottico Raccoglie il 90% delle informazioni nel principiante Tattile Fornisce informazioni sulle pressioni nelle diverse parti del corpo Deve essere stimolato nel tempo SENSIBILITA PROPRIOCETTIVA Vestibolare o Labirintico È l organo dell equilibrio, rende conto delle accelerazioni del corpo Cinestesico È la base delle sensazioni motorie Fotografa gli spostamenti del corpo (e dei suoi segmenti)
35 Come rendere coscienti le informazioni Con allenamenti mirati alla percezione Fissando obiettivi che siano accessibili alle capacità degli allievi Stimolando e guidando l autoosservazione Comunicando le esperienze percettive Ampliando e approfondendo le esperienze motorie
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