2. I disturbi dell esplorazione visiva.
|
|
- Andrea Filippi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 2. I disturbi dell esplorazione visiva. Capitolo quanto mai impegnativo e vasto, di cui tratteremo i due principali aspetti: Neglect Simultagnosia. a. Neglect o eminattenzione spaziale unilaterale. E una sindrome neuropsicologica conseguente a lesione cerebrale, caratterizzata dall incapacità di percepire, elaborare e rispondere a stimoli presentati nell emispazio controlesionale (cioè opposto a quello della lesione cerebrale), in assenza di deficit sensoriali elementari. Nella maggior parte dei casi, anche se non nella totalità, il neglect è conseguenza di lesioni cerebrali destre, e pertanto il deficit è relativo all emispazio sinistro. Il disturbo può riguardare tutte le modalità sensoriali -visione, udito, tatto, propriocezioneed interessare tutte le porzioni dello spazio -corporeo, peripersonale od extrapersonale. Il neglect è un fenomeno molto comune in fase acuta di malattia, con un incidenza riportata fra 40 ed 80% dei pazienti colpiti da ictus. Solitamente, si verifica un recupero spontaneo della sintomatologia nel corso dei primi tre mesi; tuttavia, il deficit persiste in maniera cronica in circa 1/3 dei pazienti, impedendo un completo recupero funzionale. La negligenza spaziale unilaterale è un insieme di deficit che non riguarda i livelli iniziali dell elaborazione dell informazione, ma quelli di ordine più elevato (aree corticali ed, in particolare lobulo parietale inferiore destro). Eventuali disordini visivi (l emianopsia è una condizione diversa), somatosensoriali (l emianestesia), motori (l emiplegia), sebbene frequentemente riscontrabili insieme al Neglect, non sono di per sè sufficienti o necessari per la diagnosi di questa patologia. 73
2 Oltre alla mancanza di consapevolezza dello spazio controlesionale, sono presenti altri deficit come: Riduzione delle capacità attentive. Tendenza patologica a focalizzarsi su dettagli. Basse capacità di memoria visuo-spaziale. Deficit della pianificazione e nell esecuzione di attività nello spazio controlesionale. I pazienti con neglect sono quasi sempre anosognosici (non hanno consapevolezza del proprio deficit o della propria malattia) e spesso anosodiaforici (consapevoli del proprio deficit, si mostrano però emotivamente indifferenti). Possono presentare emisomatoagnosia (non riconoscono gli arti paretici come propri) e somatoparafrenia (hanno fantasie morbose sui propri arti paretici -es. gli sono stati impiantati durante il sonno). Il fenomeno dell estinzione si verifica quando, presentando contemporaneamente uno stimolo nell emispazio sinistro ed uno in quello destro, viene estinto (trascurato, non riportato) quello controlesionale: mentre gli stimoli unilaterali vengono correttamente percepiti. Pur con solo alcuni elementi, credo sia evidente la complessità del problema, anche da un punto di vista semplicemente gestionale od in riabilitazione di questi pazienti. 74
3 Sono numerosi i test neuropsicologici utilizzati nella diagnosi del neglect nelle sue varie manifestazioni. La figura precedente mostra quelli classici (disegno spontaneo o da copia di orologio, volto, casa, fiore). Altri ne esistono, anche semplici, come quello di bisezione di linee o quello di Albert, che riporto nelle figure che seguono. 75
4 76
5 b. Simultagnosia E una forma particolare di agnosia, di cui dobbiamo preventivamente occuparci, per capire. Il riconoscimento degli oggetti presuppone un duplice livello di analisi: Nel primo (livello percettivo) avviene l integrazione dei dati sensoriali elementari (ad esempio: ciò che viene percepito dalla vista) in forme complesse. Nel secondo (livello associativo) avviene il confronto tra ciò che viene percepito e le conoscenze immagazzinate nella memoria. Ne consegue che si parla di agnosia appercettiva quando -in assenza di deficit sensoriale (es.: il soggetto vede normalmente)- il soggetto non è capace di comporre i dati dello stimolo (es.: i rebbi della forchetta) in una unità percettiva (la forchetta) strutturata. Questo paziente non è in grado di eseguire un disegno su copia, di descriverlo nei suoi particolari e di distinguerlo da oggetti visivamente simili; fallendo il confronto con le rappresentazioni mentali di stimoli conosciuti, fallisce il riconoscimento dello stimolo. Le forme principali di agnosia appercettiva sono: 1. Agnosia per la forma: il paziente analizza correttamente le singole caratteristiche sensoriali dello stimolo, ma non riesce a ricavare la configurazione esterna dell oggetto (non è in grado di accoppiare forme geometriche simili, di distinguerne di diverse nè di copiare forme semplici. 2. Agnosia integrativa: il paziente fallisce nell integrare le singole caratteristiche in una struttura globale unitaria (percepisce zampe, orecchie, coda della figura di un cane, ma non vede il cane). 3. Agnosia trasformazionale: il paziente non riesce a confrontare la struttura globale di un oggetto per confrontarla con una rappresentazione memorizzata (non è in grado di riconoscere un oggetto se ruotato, capovolto, variato nelle dimensioni o osservato da un angolo differente). Si parla invece di agnosia associativa quando il primo livello (quello dell analisi appercettiva) è integro, ma il paziente non è in grado di confrontare la rappresentazione percettiva (strutturata) di uno stimolo con le conoscenze presenti nel magazzino semantico (per gli stimoli conosciuti) e quindi di attivare le conoscenze relative all oggetto (il suo nome, il corretto uso ecc.). Il deficit riguarda solo la categorizzazione semantica di un oggetto. 77
6 Questo paziente riconosce visivamente una forchetta come un oggetto conosciuto (ergo, analisi percettiva intatta), ma non sa dire a cosa serve, in quali occasioni si usa e come si chiama, sebbene queste conoscenze siano presenti (se gli si chiede verbalmente di descrivere una forchetta, è in grado di dire correttamente cos è e come si usa. Dunque, il deficit è nell accesso al magazzino semantico su stimolazione visiva. L agnosia associativa è tipica di lesioni temporo-occipitali sinistre. L agnosia, nelle sue accezioni più comuni, presuppone la compromissione delle aree posteriori del cervello. Agnosia: disturbo caratterizzato dal mancato riconoscimento di oggetti, persone, suoni, forme, odori, già noti, in assenza di disturbi della memoria e di lesioni dei sistemi sensoriali elementari. Può presentarsi separatamente in ciascuno dei 5 sensi, con differenti tipi di agnosia riconoscibili per ciascuno di essi. Inevitabile ricordare, in questa sede, Oliver Sacks, che descrive molto bene il problema agnosico in uno dei suoi libri più famosi: 78
7 Questo caso, considerato tanto importante dall'autore da spingerlo a intitolarvi tutto il saggio, narra del dottor P., «eminente musicista [3]», che cominciò gradualmente a manifestare una progressiva incapacità di dare un significato a ciò che vedeva, ed a confondere tra di loro gli oggetti (e soprattutto le persone viventi) appartenenti alla sua vita quotidiana. Il titolo deriva proprio da una delle gaffes di questo paziente, che alla fine di un colloquio con il dottor Sacks confuse la testa di sua moglie con il suo cappello, e l'afferrò tentando di mettersela in testa. Nella sua trattazione, Sacks sottolinea più volte come il dottor P. non avesse alcun deficit visivo, ed avesse anzi uno spirito di osservazione molto acuto: semplicemente, in lui era scomparsa la capacità di assegnare un significato visivo agli oggetti che vedeva attorno a sé, sebbene fosse in grado di riconoscerli utilizzando gli altri quattro sensi. Durante un esperimento, il dottor Sacks gli consegnò un guanto, che egli fu perfettamente in grado di descrivere ma non di associare al suo significato, fino a quando non fu forzato ad indossarlo (mettendo quindi in campo il senso del tatto). ««Una superficie continua,» annunciò infine «avvolta su se stessa. Dotata...» esitò «di cinque estremità cave, se così si può dire. [...] Un qualche contenitore?» «Sì,» dissi «e che cosa potrebbe contenere? [...] Non ha un aspetto familiare? Non crede che potrebbe contenere, fasciare, una parte del suo corpo?» Nessun lampo di riconoscimento illuminò il suo viso. In seguito se lo infilò per caso: «Dio mio!» esclamò «È un guanto!». [4]» La caratteristica più tragica che appare da questa descrizione è come il dottor P. fosse assolutamente inconsapevole del suo difetto. Esso infatti non intaccava minimamente la sua giornata, se non per qualche occasionale gaffe: essendo infatti un musicista di professione, il dottor P. riusciva a compiere tutti i gesti quotidiani (mangiare, vestirsi, lavarsi) canticchiando sovrappensiero, e quindi, per così dire, senza accorgersene. La causa patologica di questo deficit, definito "prosopagnosia" cioè agnosia (incapacità di riconoscere i volti), non viene riportata nell'analisi di Sacks, in quanto questi non fu in grado di seguire il paziente per lungo tempo. L'autore ipotizzò comunque una natura degenerativa di questo difetto («un tumore massivo o un processo degenerativo nelle parti visive del cervello [5]»), supposizione questa accentuata dal rapido peggioramento delle condizioni del dottor P. nel volgere di pochi anni. 79
8 Torniamo ora ad occupaci della simultagnosia. La si definisce come difficoltà od impossibilità nel percepire più di un oggetto presentato contemporaneamente. La simultagnosia presuppone una lesione -comunque causata (ictus, trauma, tumori ecc.)- parieto-occipitale bilaterale. Si ritiene che la simultagnosia esprima il danno di più un meccanismo cognitivo. Restrizione dell attenzione visiva? Difficoltà a distogliere l attenzione da un oggetto ad un altro? Rallentamento dei processi di attenzione visiva? Deficit dei meccanismi che registrano i parametri spaziali in cui si trova un oggetto? Deficit di analisi dei dettagli visiv Esempi di immagine test per la simultagnosia 80
9 Esempi di disegni di pazienti con problemi agnosici visivi 81
La consapevolezza visiva
Deficit visivi dopo una lesione cerebrale La consapevolezza visiva Canale dorsale V1 Canale ventrale Area in cui si determina X la consapevolezza visiva 1 Blindsight (visione cieca) Lesioni di V1 causano
DettagliFunzioni simboliche superiori
Funzioni simboliche superiori LE AGNOSIE Dott.Patrik Fazio & Prof. Enrico Granieri Sezione di Clinica Neurologica Università di Ferrara LE AGNOSIE Agnosia è l incapacità di riconoscere gli oggetti, pur
DettagliI disturbi dell identificazione di oggetti
I disturbi dell identificazione di oggetti Via ventrale (occipito-temporale): elaborazione di oggetti e forme visione per l interazione con gli oggetti visione per il riconoscimento Agnosia Deficit nel
DettagliDisturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative
Disturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS
DettagliNEGLIGENZA SPAZIALE UNILATERALE (NSU) Manifestazioni cliniche Correlati anatomici Interpretazioni Procedure diagnostiche Trattamento riabilitativo
NEGLIGENZA SPAZIALE UNILATERALE (NSU) Manifestazioni cliniche Correlati anatomici Interpretazioni Procedure diagnostiche Trattamento riabilitativo NSU o neglect = sindrome multicomponenziale Il pz. non
DettagliDisturbi del linguaggio
5) Focalizzare il deficit cognitivo prevalente Ø Lesione focale dell emisfero sinistro: vafasia vaprassia degli arti Ø Lesione focale dell emisfero destro: veminegligenza spaziale unilaterale vdisorientamento
DettagliValutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive
Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e
DettagliCORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE
www.fisiokinesiterapia.biz CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE Corteccia associativa del lobo parietale e connessioni con il talamo 5 Lobo parietale 7 Lobo frontale 40 39 Lobo temporale Lobo occipitale
DettagliFUNZIONI COGNITIVE LINGUAGGIO
FUNZIONI COGNITIVE LINGUAGGIO Nel linguaggio sono compresi due aspetti: l'espressione, cioè la traduzione del pensiero in simboli (codificazione) la comprensione, cioè la traduzione del simbolo in pensiero
DettagliVISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011
VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano
DettagliLa Demenza, Decadimento Cognitivo e rischio cadute: la corpi di Lewy
La Demenza, Decadimento Cognitivo e rischio cadute: la corpi di Lewy Diego Ruzza Psicologo Clinico, esperto in Neuorpsicologia IAA - Verona Verona, 13 Giugno 2017 Demenza Malattia neurologica, caratterizzata
DettagliNeglect. Disturbi associati
Neglect Disturbo, causato soprattutto da lesioni infero-parietali dell emisfero destro, che comporta la mancata e/o distorta percezione degli stimoli presentati nello spazio controlesionale. I pazienti
DettagliI disturbi dell identificazione di oggetti
I disturbi dell identificazione di oggetti Via ventrale (occipito-temporale): elaborazione di oggetti e forme visione per l interazione con gli oggetti visione per il riconoscimento Agnosia Deficit nel
Dettagliscaricato da
Fisiopatologia dei disordini della cognitività Prof. Roberto Cotrufo 2009 La neuropsicologia Ha per oggetto la cognitività ed i suoi disordini Utilizza il linguaggio della psicologia Della neurologia conserva
DettagliAPPRENDIMENTO MEMORIA
APPRENDIMENTO E MEMORIA Dr.ssa Daniela Smirni 1 Memoria Funzione cognitiva che consente di acquisire, conservare ed utilizzare in un momento successivo, informazioni sul mondo intorno a noi e la nostra
DettagliDisturbi visuo-spaziali nelle malattie degenerative del SNC. Paolo Bartolomeo
Disturbi visuo-spaziali nelle malattie degenerative del SNC Paolo Bartolomeo 1. Deficit dell attenzione 2. Disturbi del riconoscimento visivo: Agnosia per gli oggetti Simultagnosie Agnosia per i colori
DettagliCampo visivo. Lesioni alle vie visive producono: cecità ipsilaterale. Emianopsia crociata bitemporale + emianopsia omonima controlaterale
Campo visivo Lesioni alle vie visive producono: campo visivo Visione binoculare retina nasale temporale cecità ipsilaterale + nervo ottico nervo ottico chiasma ottico tratto ottico Emianopsia crociata
DettagliRiabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale
www.fisiokinesiterapia.biz Riabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale Definizione Difficoltà o incapacità di rilevare, rispondere, orientarsi verso stimoli che vengono presentati nello spazio
DettagliI DISTURBI PERCETTIVI 1. I
Disturbi di campo visivo per danno delle vie visive: emianopsie scotomi I DISTURBI PERCETTIVI 1. I disturbi elementari della visione Cecità corticale (Sindrome di Anton): lesione bilaterale dell area striata
DettagliDott. Corrado Muscarà Università degli Studi di Catania
Dott. Corrado Muscarà Università degli Studi di Catania Malattie varie, acute o croniche, fragilità, situazione cromosomiche particolari, lesioni, ecc. Deficit visivi, motori, di attenzione, di memoria,
DettagliFacoltà di Psicologia. Corso di Medicina Sociale. Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione. Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008
Facoltà di Psicologia Corso di Medicina Sociale Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008 UTIC La Terapia Stroke Unit 1 Evoluzione della placca 2 Unità
DettagliInterazioni tra sistemi sensoriali e movimento
Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PERCEZIONE AZIONE Quando ci muoviamo e agiamo nell ambiente esterno
DettagliI DISTURBI DELLA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO
MATERIALE AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO I DISTURBI DELLA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO Fonte principale: Vallar, Papagno (a cura di), Manuale di neuropsicologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XII. 1 Rappresentazione
DettagliDISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA
DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA Dr.ssa Alessandra Girardi Dr.ssa Nicoletta Beschin Dipartimento di Neuroscienze Universita` di Edimburgo, Scozia Servizio di Neuropsicologia A.O. S.Antonio Abate, Gallarate
DettagliLE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO
LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO Relazione tra il linguaggio e il substrato biologico che lo rende possibile insieme ad altre abilità cognitive e motorie. Bla bla bla 2% del nostro peso corporeo 20% delle
DettagliAlcuni fatti. Il riconoscimento degli oggetti. Le costanze percettive. Costanza della forma. Costanza della forma. Costanza della forma
16 Maggio2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Alcuni fatti Il riconoscimento degli oggetti Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione
DettagliMarco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia
Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Il Disturbi specifici dell apprendimento (DSA) rappresentano dei deficit che insistono a carico delle funzioni
DettagliCASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi.
CASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi. Le informazioni che ci giungono continuamente attraverso i sensi sono elaborate e
DettagliEsistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali?
Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali? Esiste un protocollo locale o multicentrico che studia gli aspetti neuropsicologici?
DettagliCorso per BRAIN TRAINER
Corso per BRAIN TRAINER CORSO BASE 3 MODULO: La Valutazione Neuropsicologica Argomento 1: La valutazione neuropsicologica Dott.ssa Susanna Bergamaschi, Ph.D. Dipartimento di Psicologia Università di Padova
DettagliFunzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante:
FUNZIONI COGNITIVE Funzioni distribuite: Orientamento Attenzione Memoria Funzioni frontali Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante: linguaggio dominante: Capacità visuo-costruttive Capacità
DettagliDISTURBI PERCETTIVI NELLA DEMENZA A CORPI DI LEWY E NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Un ostacolo o un aiuto nella diagnosi differenziale?
DISTURBI PERCETTIVI NELLA DEMENZA A CORPI DI LEWY E NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Un ostacolo o un aiuto nella diagnosi differenziale? Sara Baldinelli Clinica Neurologica Dipartimento di Medicina Sperimentale
DettagliLA VALUTAZIONE DEL NEGLECT. C. Reverberi
APPROCCIO CLINICO-RIABILITATIVO INTERPROFESSIONALE AL PAZIENTE CON GRAVE CEREBROLESIONE ACQUISITA Cagliari, 5-8 novembre 2009 LA VALUTAZIONE DEL NEGLECT C. Reverberi MASTER UNIVERSITARIO GRAVE CEREBROLESIONE
DettagliPROFILO DINAMICO FUNZIONALE
LOGO D'ISTITUTO PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Alunno:.. DIAGNOSI CLINICO FUNZIONALE data: REDATTA VERBALE ACCERTAMENTO COLLEGIO da: data: di: SINTESI Pagina 1 di 14 TRACCE PER LA DEFINIZIONE DEI PROFILI
DettagliLA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO E I SUOI DISTURBI
LA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO E I SUOI DISTURBI IL CORPO MULTISENSORIALE VON FIENDT (1966) L IMMAGINE CORPOREA FENOMENICA DIPENDE DA UN COMPLESSO DI SENSAZIONI A CAPO DELLE QUALI CI SONO QUELLE VISIVE
DettagliSemeiotica psichiatrica - 8 TIZIANA SCIARMA
Semeiotica psichiatrica - 8 TIZIANA SCIARMA Coscienza Stato di consapevolezza di se stessi, del proprio mondo interno, del proprio corpo e dell ambiente esterno, consapevolezza dell esistere in quell istante
DettagliPROGRAMMA BASE PER LO SVILUPPO LOGICO E COGNITIVO. Emidio Tribulato. Volume. Livello 1. Centro studi LOGOS - ONLUS - Messina
PROGRAMMA BASE PER LO SVILUPPO LOGICO E COGNITIVO Emidio Tribulato Volume Centro studi LOGOS - ONLUS - Messina 2 Livello 1 CENTRO STUDI LOGOS ONLUS CENTRO DI RICERCHE PSICOPEDAGOGICHE VIA PRINCIPE TOMMASO
DettagliPresidio Ospedaliero Villa Rosa
Presidio Ospedaliero Villa Rosa Salsomaggiore Terme 5-6 novembre 2010 Percorsi riabilitativi Valutazione e trattamento delle menomazioni e disabilità cognitivo comportamentali DISTURBI COMPORTAMENTALI
Dettagli4. I disturbi del pensiero spaziale.
4. I disturbi del pensiero spaziale. Il pensiero spaziale consiste in una serie di operazioni spaziali complesse, eseguite sugli stimoli visivi e sulle rappresentazioni mentali di tali stimoli. In molti
DettagliNegligenza spaziale unilaterale.
Negligenza spaziale unilaterale www.fisiokinesiterapia.biz Eminegligenza spaziale unilaterale o Emineglect Difficoltà a esplorare, prestare attenzione, percepire o agire nello spazio PERSONALE O EXTRAPERSONALE
DettagliNEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali
NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali In risposta a esigenze di Valutazione e Riabilitazione (pz con lesioni cerebrali) NEUROPSICOLOGIA CLINICA
DettagliCORSO DI ALTA FORMAZIONE PER PSICOLOGI
CORSO DI ALTA FORMAZIONE PER PSICOLOGI LA VALUTAZIONE NEUROCOGNITIVA NELL ADULTO E DELL ANZIANO: DALL OSSERVAZIONE CLINICA AI TEST NEUROPSICOLOGICI MARZO-MAGGIO 2018 SEDE DEL CORSO NUOVO CENTRO DI SALUTE
DettagliI disordini della gestualità: le aprassie. I disordini della gestualità: le aprassie. I disordini della gestualità: le aprassie
Incapacità di eseguire movimenti di una certa complessità a comando, in assenza di paralisi e disturbi sensoriali. I movimenti spontanei sono conservati. 1 Il disturbo aprassico non è meramente un disturbo
DettagliI disturbi specifici dell apprendimento
I disturbi specifici dell apprendimento DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO Basso rendimento scolastico causato da una bassa potenzialità intellettiva Basso livello socioculturale Particolari caratteristiche familiari
DettagliIstituto Neurodiagnostico Serra PRESTAZIONI ACCREDITATE CON IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
Istituto Neurodiagnostico Serra PRESTAZIONI ACCREDITATE CON IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE L Istituto Neurodiagnostico Serra è specializzato nella diagnosi e nella cura delle patologie neurologiche di
DettagliL'ATTENZIONE tesina di ALessia Serinelli corso di psicologia della visione a.a prof.ssa Invitto
L'ATTENZIONE tesina di ALessia Serinelli corso di psicologia della visione a.a. 2016-17 prof.ssa Invitto Il termine Arousal (dall'inglese eccitazione, risveglio) indica l' intensità dell'attivazione psicofisiologica
DettagliParole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori
DISTURBI DEL LIVELLO SINTATTICO- GRAMMATICALE Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori Parole funzione o funtori elementi grammaticali: - morfemi grammaticali liberi
DettagliPSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA.
PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA www.fisiokinesiterapia.biz Notizie utili Testo consigliato: Carlson N., Fondamenti di Psicologia Fisiologica, V edizione, ed. it. a cura di L. Petrosini, L. De
DettagliDue cervelli per una mente
28 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Due cervelli per una mente Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia
DettagliAPPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA
APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA COSA SONO LA LETTURA E LA SCRITTURA? I sistemi di comunicazione distinzione tra sistemi comunicativi verbali e non - verbali; i sistemi di scrittura sono strettamente
DettagliPROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Ministero della Pubblica Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VARESE 1 Don Rimoldi Via Pergine n. 6 21100 VARESE Tel. 0332/330421 Fax 0332/334110 C.F. 80101510123 e-mail
DettagliMASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN NEUROPSICOLOGIA CLINICA Età Evolutiva, Adulti e Anziani Anno Accademico 2018/2019 XIV Edizione.
MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN NEUROPSICOLOGIA CLINICA Età Evolutiva, Adulti e Anziani Anno Accademico 2018/2019 XIV Edizione Programma Il programma del master in Neuropsicologia Clinica è strutturato
DettagliDifficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici. Marzia L. Bizzaro
Difficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici Marzia L. Bizzaro Università Milano-Bicocca, 15 novembre 2010 Disabilità: limitazione o perdita (conseguente a menomazione) delle capacità
DettagliLe dimensioni del problema Inquadramento clinico generale
Le Patologie Degenerative Neurologiche e il Territorio Le dimensioni del problema Inquadramento clinico generale Francesco Filippo Morbiato LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA Le Patologie Neurodegenerative costituiscono
DettagliLivello 1. Il Concetto di SMARTERehab. La Valutazione Mirata
Il Concetto di SMARTERehab ESERCIZI SPECIFICI DI CONTROLLO MOTORIO PER TRATTARE IL DOLORE MUSCOLOSCHELETRICO: VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE Il concetto SMARTERehab con la sua metodologia di lavoro, basata
DettagliINVECCHIAMENTO CEREBRALE
INVECCHIAMENTO CEREBRALE FATTORI CHE CONTRIBUISCONO ALLA SENESCENZA CEREBRALE IL NUMERO DEI NEURONI COMINCIA A DIMINUIRE DIMINUZIONE DEL NUMERO DI ENZIMI COINVOLTI NELLA FORMAZIONE DEI NEUROTRASMETTITORI
DettagliGEOGRAFIA. LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA' Rappresentare a livello intuitivo ambienti noti (es. pianta dell'aula e di uno spazio conosciuto).
GEOGRAFIA Nella griglia sottostante sono riportati i criteri per la valutazione delle prove orali, scritte e pratiche. In sede di scrutinio la valutazione degli alunni tiene conto degli esiti delle singole
DettagliPercezione dell apparato oculare. Elaborazione corticale del lobo occipitale. Centri corticali del linguaggio. Apparato fonoarticolatorio
Parola scritta Percezione dell apparato oculare Elaborazione corticale del lobo occipitale Centri corticali del linguaggio Apparato fonoarticolatorio Parola letta ad alta voce Percezione acustica Elaborazione
Dettaglidottorato-neuroscienze/berti2 1
dottorato-neuroscienze/berti2 1 dottorato-neuroscienze/berti2 2 1 2. Neglect extrapersonale a) emisomatoagnosia b) aprassia dell abigliamento c) motor neglect d) misoplegia e) personificazione degli arti
DettagliUNA MEMORIA, TANTE MEMORIE?
UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE? FINO ALLA META DEL XX SECOLO NON SI PENSAVA CHE LA MEMORIA FOSSE UNA FUNZIONE MENTALE DISTINTA ED INDIPENDENTE DA MOVIMENTO PERCEZIONE ATTENZIONE E LINGUAGGIO = IN PRATICA SI
DettagliProgrammazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe I a.s FILONE n 5 APPLICAZIONE DEL PENSIERO MATEMATICO E SCIENTIFICO
INDICATORE: ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classe I a.s. 2018-2019 FILONE n 5 APPLICAZIONE DEL PENSIERO MATEMATICO E SCIENTIFICO
DettagliLa malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale
La malattia di Alzheimer Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale Franco Giubilini Parma 24 settembre 2007 Diagnosi di demenza Per Demenza si intende un quadro sindromico condiviso da differenti
DettagliSCUOLA PRIMARIA - SCIENZE
SCUOLA PRIMARIA - SCIENZE CLASSE PRIMA COMPETENZA DI AREA: Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.
DettagliMichael Posner SISTEMA
Michael Posner Psicologo americano famoso ricercatore nel campo dell attenzione Ha proposto un modello anatomo-fisiologico dell attenzione distinguendo 3 sottosistemi: SISTEMA DI VIGILANZA SISTEMA ATTENZIONALE
DettagliVISIONE LATERALE DEL CERVELLO
VISIONE LATERALE DEL CERVELLO Scissura centrale (di Rolando) Lobo frontale Lobo parietale Lobo occipitale Lobo temporale Scissura laterale (di Silvio) La corteccia dell Insula L INSULA: è coperta esternamente
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO ELISABETTA Betty PIERAZZO - NOALE PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE MATEMATICA CLASSI SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO ELISABETTA Betty PIERAZZO - NOALE PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE MATEMATICA CLASSI 1-2 - 3 SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NUMERO L'alunno si muove
DettagliPercezione e azione. Chiara Della Libera. 7 Febbraio Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona
7 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Percezione e azione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia Umana
DettagliLa visione attiva. Percezione e azione. Due sistemi funzionalmente ed anatomicamente separati. Analisi ad alto livello degli stimoli visivi
18 Maggio 2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La visione attiva Percezione e azione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di
DettagliFisiopatologia della vigilanza, della coscienza e del sonno
Fisiopatologia della vigilanza, della coscienza e del sonno Prof. Roberto Cotrufo 2010 Definizione di vigilanza, di coscienza e di sonno La vigilanza corrisponde alla veglia, ossia a quello stato di allerta
DettagliRiabilitazione neuropsicologica per pazienti mielolesi: aspetti cognitivi, emotivi e di rappresentazione corporea
Riabilitazione neuropsicologica per pazienti mielolesi: aspetti cognitivi, emotivi e di rappresentazione corporea Dott.ssa V. M. Piras Centro di Neuropsicologia Cognitiva ASST Grande Ospedale Metropolitano
DettagliUna volta compilato, potete inviare il questionario al Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi Onlus in una delle seguenti modalità:
Cari genitori, il presente questionario è stato elaborato dal team di specialisti del Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi Onlus (CABSS). Le informazioni da Voi fornite offriranno, in via
DettagliMagnani Giuseppe*, Santangelo Roberto*, Coppi Elisabetta*, Ferrari Laura*, Pinto Patrizia, Passerini Gabriella, Comi Giancarlo*
Magnani Giuseppe*, Santangelo Roberto*, Coppi Elisabetta*, Ferrari Laura*, Pinto Patrizia, Passerini Gabriella, Comi Giancarlo* VIII CONVEGNO UVA. 7 NOVEMBRE 2014. ROMA Istituto Superiore di Sanità. *Dipartimento
DettagliTEST COGNITIVO: WISC IV
TEST COGNITIVO: WISC IV Per determinare QI (=Quoziente intellettivo) Il test può essere somministrato dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi Il punteggio relativo ad un funzionamento cognitivo nella norma varia
Dettagli*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari.
CAUSE DI LESIONI CEREBRALI 1. tumori 2. malattie cerebro-vascolari 3. traumi cranici 4. infezioni 5. malattie degenerative 6. intossicazioni 7. fattori genetici/congeniti TUMORI Neoplasia= massa di cellule
DettagliINTRODUZIONE ALLA NEUROPSICOLOGIA
INTRODUZIONE ALLA NEUROPSICOLOGIA CHE COS È LA NEUROPSICOLOGIA? Disciplina scientifica che studia i deficit cognitivi ed emotivocomportamentali associati a lesioni o disfunzioni del sistema nervoso centrale.
DettagliLakoff e Johnson distinsero metafore di orientamento (derivate dal nostro orientamento nello spazio per gli effetti della gravità sul nostro corpo),
Lakoff e Johnson distinsero metafore di orientamento (derivate dal nostro orientamento nello spazio per gli effetti della gravità sul nostro corpo), metafore ontologiche o fisiche (derivate dall esperienza
DettagliLa nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio
La nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio della mente (Psicologia) Comportamentismo Cognitivismo
DettagliI SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE
I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE L alessia senza agrafia -Disturbo di lettura senza altri disturbi concomitanti -I pazienti scrivono senza essere capaci di leggere quello che hanno scritto Interpretazione
DettagliUnità di apprendimento n 4
Unità di apprendimento n 4 Osservare la realtà per riconoscere le caratteristiche di oggetti di uso comune relativamente alla loro forma Familiarizzare con i suoni sconosciuti con la L1 Riconoscere e nominare
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI «G. D ANNUNZIO» DI CHIETI E PESCARA «EFFETTO SNARC»
UNIVERSITA DEGLI STUDI «G. D ANNUNZIO» DI CHIETI E PESCARA «EFFETTO SNARC» PIO RUSSO MARIA GRAZIA FILOMENA PROF. ALBERTO DI DOMENICO Come pensiamo ai numeri? GALTON (1880) In due articoli, riporta le interviste
DettagliTEORIE E TECNICHE DEI TEST. Modulo 1: I fondamenti e i test cognitivi
Corso di Laurea Triennale Processi di Sviluppo Psicologico e Gestione delle Risorse Umane TEORIE E TECNICHE DEI TEST Modulo 1: I fondamenti e i test cognitivi Dott.ssa Silvana Bertoglio Lezione del 6/11/2003
DettagliTesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC
Università degli Studi di Bologna Facoltà di Psicologia Laurea magistrale in Neuroscienze e riabilitazione neuropsicologica. Tesi di Laurea specialistica in Neuroscienze Cognitive presso il CsrNC Questo
DettagliAttività Nervose Superiori
Facoltà di Medicina ed Odontoiatria CdL B AA 2013-14 Attività Nervose Superiori Prof. Oriano Mecarelli Dipartimento Neurologia e Psichiatria Neurofisiopatologia E-mail: oriano.mecarelli@uniroma1.it Aree
DettagliSEMINARIO LA PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA AMPLIATA Perugia 8 maggio 2012
SEMINARIO LA PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA AMPLIATA Perugia 8 maggio 2012 Teresa Villani, Ricercatore in Tecnologia dell Architettura teresa.villani@uniroma1.it E POSSIBILE PROGETTARE LA SICUREZZA PER
DettagliAUTISMO CASTELMONTE 19/01/2018. Relatore: Dott. Cocco Alberto responsabile progetti educativi comunità alloggio «Casa del Campo»
AUTISMO CASTELMONTE 19/01/2018 Relatore: Dott. Cocco Alberto responsabile progetti educativi comunità alloggio «Casa del Campo» Resoconto operato 2017 ambito autismo Comunità alloggio «Casa del Campo»
DettagliIl cervello diviso
Il cervello diviso Cosa ha visto? NULLA Con la mano sinistra afferri quello che ha visto Cosa ha visto? PALLA Con la mano destra afferri quello che ha visto Guardi il punto di fissazione Le verranno
DettagliGeografia. Competenze da raggiungere al termine delle classe seconda
Geografia Competenze da raggiungere al termine delle classe seconda Sa orientarsi nello spazio vissuto e rappresentato utilizzando gli indicatori spaziali adeguati. Sa effettuare e descrivere percorsi
DettagliI DISTURBI VISUO-SPAZIALI. La Negligenza Spaziale Unilaterale
1 I DISTURBI VISUO-SPAZIALI La Negligenza Spaziale Unilaterale 2 Le rappresentazioni dello spazio RAPPRESENTAZIONI EGOCENTRICHE la posizione degli oggetti è codificata con riferimento al corpo (o a parti
DettagliCongresso Salute e cittadinanza biologica Pontificia Università Lateranense, Istituto Camillianum Roma, Aprile 2013.
Congresso Salute e cittadinanza biologica Pontificia Università Lateranense, Istituto Camillianum Roma, 11-12 Aprile 2013 Sé neurologici Leonardo Fogassi Dipartimento di Neuroscienze Università di Parma
DettagliSIMBOLIZZARE CLASSE I ANALIZZARE SITUAZIONI
SIMBOLIZZARE CLASSE I ANALIZZARE SITUAZIONI B2 Classificare suoni comuni a più B1 Leggere e scrivere i numeri fino a 20 parole B3 Leggere analiticamente semplici B3 Comporre e scomporre i numeri da 0 a
DettagliCLASSI PRIME SCUOLA PRIMARIA I.C. BELLUSCO_MEZZAGO ITALIANO: PROVE SCRITTE ED ORALI
ITALIANO: PROVE SCRITTE ED ORALI ASCOLTO E PARLATO Ascolta, comprende e comunica esperienze soggettive in maniera confusa. Interviene a fatica nelle conversazioni e solo se sollecitato. Ascolta, comprende,
DettagliLA RIABILITAZIONE NEL PAZIENTE CON ESITI DI ICTUS CEREBRALE. Portogruaro, 14 giugno 2019
Network per la riabilitazione mentale e motoria dell'ictus Združenje za kognitivno in gibalno rehabilitacijo po možganski kapi LA RIABILITAZIONE NEL PAZIENTE CON ESITI DI ICTUS CEREBRALE Portogruaro, 14
DettagliDisciplina: MATEMATICA (numeri) Obiettivi di apprendimento: Fine cl. 3. Traguardo: Conoscenze. Competenze cittadinanza/chiave europee
Disciplina: MATEMATICA (numeri) L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Fine cl. 3 1 Contare oggetti
DettagliALLEGATO N.3 PROTOCOLLO DI RETE VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE ASSOCIATE AL QUADRO DI RIFERIMENTO PER LIVELLI (Q.R.E.
ALLEGATO N.3 PROTOCOLLO DI RETE VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE ASSOCIATE AL QUADRO DI RIFERIMENTO PER LIVELLI (Q.R.E.) data di compilazione / / a cura di classe di inserimento LINGUA ORALE 1
DettagliLA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO E I SUOI DISTURBI
LA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO E I SUOI DISTURBI IL CORPO MULTISENSORIALE VON FIENDT (1966) L IMMAGINE CORPOREA FENOMENICA DIPENDE DA UN COMPLESSO DI SENSAZIONI A CAPO DELLE QUALI CI SONO QUELLE VISIVE
DettagliLivelli di padronanza Disciplina: ITALIANO. Indicatori Essenziale - 6 Basilare - 7 Adeguato - 8 Eccellente 9/10
Livelli di padronanza Disciplina: ITALIANO Indicatori Essenziale - 6 Basilare - 7 Adeguato - 8 Eccellente 9/10 Coglie l argomento principale del discorso Coglie gli elementi essenziali dell argomento Coglie
DettagliPercezione. Germano Rossi ISSR 2011/12
Percezione Germano Rossi ISSR 2011/12 Percezione 1 Percezione Ci muoviamo nell ambiente, evitando gli ostacoli, verso una meta Manipoliamo gli oggetti e l ambiente che ci circonda (per scrivere usiamo
DettagliGli stadi dell apprendimento
Gli stadi dell apprendimento L apprendimento consiste di due stadi La memoria a breve termine, cioè la memoria immediata di stimoli appena percepiti, che contiene temporaneamente una quantità limitata
Dettagli