Tecnologia CMOS. Lucidi del Corso di Elettronica Digitale. Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tecnologia CMOS. Lucidi del Corso di Elettronica Digitale. Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica"

Transcript

1 Tecnologia CMOS Lucidi del Corso di Elettronica Digitale Modulo 3 Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB)

2 Transistor MOS IltransistorMOSèundispositivoa4terminali(drain,gate,source,body di seguito indicati D, G, S, B) Esistono due tipologie di transistor MOS: Transistor a canale N (NMOS), in cui i portatori di carica sono gli elettroni Transistor a canale P (PMOS) ), in cui i portatori di carica sono le lacune Le caratteristiche del PMOS sono duali rispetto a quelle del NMOS E completamente simmetrico, i terminali di drain e source si possono scambiare ruolo a seconda del funzionamento Il ruolo di source è assunto, convenzionalmente, dal terminale (fra S e D) a potenziale più basso (nel caso del nmos) o più alto (nel caso del pmos) Il quarto terminale (B, body o bulk) può essere trascurato solo quando cortocircuitato col source (cosa non sempre, o quasi mai, possibile). Negli altri casi il body del nmos (pmos) deve essere collegato al potenziale più basso (alto) presente nel circuito. it La caratteristica del dispositivo dipende da un insieme di parametri di processo (tensione di soglia, mobilità, capacità dell ossido) noti a priori una volta scelta una determinata tecnologia, edaparametri geometrici (W el) determinabili dal progettista. 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 2

3 Parametri Fisici e di Processo Parametri Fisici e di Processo (non modificabili dal progettista) che determinano le caratteristiche del MOS: k: costante di Boltzmann T: temperatura (in gradi Kelvin) q: carica dell elettrone U T = kt/q (indicata anche come V T ): tensione termica. Dipende solo dalla temperatura. ε OX, ε S : costanti dielettriche dell ossido di gate e del silicio. t OX : Spessore dell ossido di gate C OX =(ε OX /t OX ): capacità (per unità d area) dell ossido di gate N B : drogaggio del substrato n i: densità intrinseca di portatori del silicio μ n, μ p : mobilità di elettroni e lacune V Tn e V Tp : tensioni di soglia dei transistor nmos e pmos 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 3

4 MOS: Simboli Circuitali Simboli circuitali del NMOS Simboli circuitali del PMOS Useremo i simboli evidenziati in rosso, che sono i più comunemente usati per i circuiti digitali. Il pallino (bubble) in ingresso al gate del pmos ha lo stesso significato visto nelle porte logiche: rappresenta un segnale attivo basso (il pmos è acceso, ossia attivo, quando la tensione sul gate è bassa). 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 4

5 Il transistor MOS: sezione trasversale Struttura del transistor MOS (NMOS in questo caso) Ossido di gate Gate (polisilicio) Source Drain n + n + p-si (body) Il substrato è di tipo P, quindi ricco di portatori positivi (lacune) Isolamento (SiO 2 ) 2 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 5

6 Il transistor MOS: funzionamento All aumentare della tensione di gate (V G ) rispetto al bulk (V B ), il potenziale positivo prima allontana i portatori positivi (lacune) naturalmente presenti nel silicio tipo P e poi richiama dei portatori negativi (elettroni) nella zona immediatamente sotto il gate. In tal modo si forma un canale conduttivo fra drain e source, non appena ilpotenziale di gate supera una certa soglia (V TH ) V G >V TH V =0 - - V D >0 S n + n + - Canale (formato se la tensione di gate è maggiore della tensione di soglia) Se esiste it il canale, applicando una tensione positiva fra D e S si può fare scorrere una corrente elettrica (I D, corrente di drain) V B =0 elettrica (I D, corrente di drain) 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 6

7 Il transistor MOS: triodo Per basse tensioni di drain rispetto al source (V DS =V D -V S ) il canale si comporta come resistore (comportamento ohmico o lineare) e la corrente aumenta linearmente con l aumento della V DS. Al variare della tensione di V GS (V G -V S ) il canale diventa via via più popolato di elettroni e quindi più conduttivo, quindi diminuisce il valore del resistore Il transistor in triodo (o regione ohmica, o regione lineare) si comporta come un resistore di valore variabile ed impostabile agendo sulla tensione di gate. V >V >V n + V n + G2 G3 G2 G1 V G >VTH V V S =0 G1 V D >0 S V G3 All aumentare di V GS vengono richiamati più elettroni nel canale che diventa più conduttivo (lo spessore è più o meno sempre lo stesso ma cambia la densità dei portatori, la grafica è volutamente esagerata per rendere il principio) V B =0 la grafica è volutamente esagerata per rendere il principio) 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 7

8 Il transistor MOS: saturazione Per ulteriori incrementi della tensione di drain rispetto al source (V DS )aduncerto punto la differenza di potenziale fra il gate ed il canale (in prossimità del drain) diventa tanto piccola da diventare inferiore alla tensione di soglia ed il canale si strozza (pinch-off) Per aumenti della tensione di drain oltre questo limite (V G -V D =V TH, ossia V DS =V GS - V TH ) la corrente non aumenta più perché il canale è strozzato TH) p p V G >V TH V S =0 V D >0 S V B =0 n + n + Canale strozzato La condizione di strozzamento è: V G V D =V TH Ossia V G V S V D +V S =V TH => (V G -V S )-(V D -V S )=V TH V DS = V GS - V TH 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 8

9 MOS: modulazione lunghezza di canale In realtà, per ulteriori aumenti della V DS, aumenta la polarizzazione in inversa della giunzione pn fra drain e substrato, quindi aumenta la regione di carica spaziale (RCS) di svuotamente della giunzione stessa. L effetto è quello di spostare verso sinistra il punto di pinch-off dunque diminuire la effettiva lunghezza del canale. A canale più corto corrisponde maggiore corrente (nell unità di tempo riesce, a parità di velocità a passare una maggiore quantità di carica) V G >V TH V S =0 V D >0 S n + n + V B =0 Il punto di strozzamento si sposta a sinistra e diminuisce la lunghezza del canale Regione di svuotamento (RCS) 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 9

10 PMOS: il transistor complementare Nel caso del PMOS il body è di tipo n mentre le diffusioni di drain e source sono di tipo p. I portatori di carica sono lacune, anzi che elettroni ed il canale si forma quando la tensione di gate (V G ) è a potenziale più basso rispetto al bulk (V B ). La corrente scorre da source verso drain. Si può realizzare un PMOS in un pezzo di silicio con substrato di tipo p realizzando una tasca a drogaggio gg n dentro il substrato stesso (la tasca si chiama n-well). ) V S=V DD V G <V Well V D <V DD p + p V Well =V DD La corrente scorre in direzione inversa. n-well V B =0 p-si 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 10

11 MOS: polarizzazione del substrato Il terminale del substrato (body o bulk) NON può quasi mai essere cortocircuitato al source. Infatti bisogna EVITARE che i diodi parassiti corrispondenti alle giunzioni pn fra source/drain n + n + e substrato si polarizzino in diretta (i diodi devono cioè essere sempre spenti). Siccome p-si TUTTI gli NMOS condividono lo stesso substrato, tale substrato deve essere al potenziale più basso possibile (ossia 0). p-si p + p + polarizzare in diretta i diodi parassiti. Siccome, però, tali diodi sono invertiti rispetto al NMOS, Anche nel caso dei PMOS bisogna evitare di in questo caso la well deve essere al n-well potenziale più alto possibile (ossia V DD, tensione di alimentazione). 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 11

12 MOS come interruttore In elettronica digitale il transistor MOS viene fondamentalmente usato come interruttore, quindi in prima approssimazione possiamo dire che: NMOS: è spento per tensioni gate-source minori della tensione di soglia (V GS <V Tn ) ed è acceso ed equivalente ad una resistenza R ON per tensioni gate-source maggiori della tensione di soglia. PMOS: è spento per tensioni source-gate minori della tensione di soglia in valore assoluto (V SG < V Tp ) ed è acceso ed equivalente ad una resistenza (piccola) R ON per tensioni source-gate maggiori della tensione di soglia. La resistenza, quando il MOS (N o P) è acceso, dipende dalla regione di funzionamento, in particolare è: PICCOLA: se il transistor è in regione lineare (triodo) GRANDE: se il transistor è in regione di saturazione (dipende dalla modulazione di lunghezza di canale) 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 12

13 Interruttore NMOS R ON V GS >V Tn E sicuramente G acceso V G =V DD se S V GS <V Tn Il terminale di source è (tipicamente) quello in basso ed è collegato alla massa E sicuramente spento se V G =0 Circuito aperto 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 13

14 Interruttore PMOS G S V SG > V Tp R ON E sicuramente acceso se V G =0 V SG < V Tp Il terminale di source è (tipicamente) quello in alto ed è collegato all alimentazione (V DD ) E sicuramente spento se V G =V DD Circuito aperto 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 14

15 MOS: calcolo della corrente (analitico) W L I DS = Qi ( x) vn( x) W Quantità di carica per unità di area nel sistema MOS (la carica è proporzionale a quanto la V G -V(x) eccede la V TH ) In ogni punto x del canale (x=0 nel source, x=l nel drain), la corrente è data dalla carica per unità di area, moltiplicata per la superficie di portatori che attraversa x nell unità di tempo (parliamo di densità superficiale i e non volumetrica perché i portatori costituiscono un sottilissimo strato di carica superficiale) W v n La velocità è proporzionale al campo elettrico tramite il parametro di mobilità La superficie i di portatori t che attraversa x nell unità di tempo è data da un rettangolo, largo come il canale e lungo quanto lo spazio percorso dai portatori nell unità di tempo (ossia la loro velocità) v n ( x) = μ E( x) n Q i ( x) = COX ( VGS V ( x) VTH ) Il campo elettrico è la derivata del potenziale E( x) = dv dx 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 15

16 MOS: espressione della corrente Mettendo tutto assieme e tenendo conto della formula della velocità, abbiamo: 1 I DS = WC OX ( V V V GS TH ) μ n dv dx Moltiplicando ambo i membri per dx: 2 I DS dx = WC OX ( V V V GS TH ) μ dv n 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 16

17 MOS: espressione della corrente Sapendo che la corrente deve essere costante lungo il canale per il principio di conservazione della carica, possiamo integrare dx fra 0 e L e dv fra 0 e V DS : L 3 4 I I DS DS 0 L dx = WC = WC OX OX μ n μn ( V V DS 0 GS ( V GS V TH V ) V DS V TH V 2 ) dv 2 DS 5 I DS = μ C n OX W L 2 VDS ( VGS VTH ) VDS 2 La corrente massima è proporzionale a W/L quindi il transistor conduce tanto più quanto più è LARGO 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 17

18 NMOS: equazione caratteristica classica 2 W V DS Equazione in I D = μn COX L I D ( ) DS VGS VTn VDS 2 1 W 2 ncox GS Tn ( V V ) [ λv ] = μ 1+ 2 L DS regione lineare Corrente di saturazione Contributo della modulazione di lunghezza di canale k = μ n n C OX W L Equazione in regione di saturazione Rapporto di forma: unico parametro modificabile dal progettista t 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 18

19 I D I D μ C n NMOS: Regioni di funzionamento OX W L [( V V ) V ] GS Tn DS I D 1 W 2 = μ ncox GS Tn 1+ 2 L ( V V ) [ λv ] Saturazione DS Pendenza curva I/V molto piccola, quindi elevata resistenza Triodo Pendenza curva I/V molto grande, quindi piccola resistenza I D = μ C n OX W L 2 V DS ( VGS VTn ) VDS 2 V DS V GS -V Tn 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 19

20 NMOS: curve caratteristiche classiche I DS Curve caratteristiche di un NMOS con W/L=1 e L=10um in tecnologia 90nm La corrente è positiva quando scorre dal drain al source Ti Triodo Saturazione V GS =1.000 V GS =0.875 Le curve crescono all aumentare di V GS (allo aumentare e di V G G) ) L asse delle ascisse è V DS (quindi la corrente aumenta allo aumentare di V D ) V GS =0.750 V GS =0.625 GS V GS =0.500 V GS =0.375 V GS =0.250 V DS 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 20

21 PMOS: curve caratteristiche classiche I SD Curve caratteristiche di un PMOS con W/L=2 e L=10um in tecnologia 90nm La corrente è positiva quando scorre dal source al drain Le curve crescono all aumentare di V SG (al diminuire di V G ) V SG =1.000 V SG =0.875 V SG =0.750 L asse delle ascisse è V SD (quindi la corrente aumenta al diminuire di V D D) ) V SG =0.625 SG V SG =0.500 V SG =0.375 V SG =0.250 V SD 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 21

22 MOS: effetti di canale corto Le equazioni viste valgono per transistor classici a canale lungo e sono comunque sufficienti per fare ragionamenti qualitativi sui circuiti In realtà, il comportamento di transistor comunemente usati per realizzare circuiti digitali si discosta pesantemente da quello visto poiché entrano in gioco effetti del secondo ordine che un tempo erano trascurabili data la lunghezza del transistor Per fare ragionamenti quantitativi è necessario avere una maggiore comprensione del reale funzionamento dei MOS e di quali sono le vere equazioni che ne descrivono il comportamento Fra i fenomeni che modificano le equazioni dei MOS digitali (a canale sub-micrometrico), il più importante è quello della saturazione della velocità (velocity saturation) ed è quello di cui dovremo tenere conto per l analisi quantitativa dei nostri circuiti 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 22

23 v = μne n v = μ pe p Velocity saturation Le equazioni classiche si basano sull assunzione che la velocità dei portatori di carica (elettroni o lacune) sia proporzionale al campo elettrico orizzontale fra drain e source, attraverso una costante di proporzionalità denominata mobilità. In realtà la velocità dei portatori, per campi elettrici elevati, non aumenta linearmente ma viene limitata dagli effetti di scattering (collisioni) col reticolo del semiconduttore. La conseguenza è che la mobilità non è una costante ma varia col campo elettrico orizzontale (E). Esiste un valore critico del campo elettrico (E C ) oltre il quale la velocità satura e non aumenta più per ulteriori aumenti del campo elettrico. Quindi la dipendenza della velocità dal campo è non lineare Questo effetto è presente anche nei transistor a canale lungo, solo che in tale caso il campo elettrico orizzontale risulta più piccolo e non raggiunge il valore critico v = n μ ne E 1+ E C 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 23

24 MOS: espressione della corrente Rifacendo i conti analitici e tenendo conto della formula della velocità, abbiamo: 1 I DS = WC ( V V V ) OX GS TH dv μn dv 1+ E E C dx dx 2 I DS dv 1 dx = WCOX ( VGS V V E + C TH ) μ n dv dx 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 24

25 MOS: espressione della corrente Moltiplicando ambo i membri per dx ed integrando (sapendo che la corrente deve essere costante lungo il canale per il principio di conservazione della carica): L V DS V DS I DS 3 I DS dx + dv = WCOX μ n ( VGS V VTH ) dv E 0 C I I DS DS L + = I E DS E C V DS μn COX VDS 1+ + LE C = WC W L OX V μn ( VGS VTH ) VDS 2 2 DS 2 VDS ( VGS VTH ) VDS 2 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 25

26 Velocity saturation: considerazioni L espressione è uguale a quella classica con, in più, un termine al denominatore La corrente effettiva è dunque più piccola di quanto atteso, tanto più piccola quanto più è grande il termine V DS /L, che fornisce una sorta di misura del campo medio nel canale Tanto più tale valore si avvicina al valore critico (quindi maggiore è V DS ominore è L) tantot più il transistor t è affetto dal fenomeno di saturazione della velocità La corrente massima è comunque sempre proporzionale a W/L quindi il transistor è tanto più conduttivo tanto più è LARGO 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 26

27 Il transistor MOS: saturazione Il primo effetto che si può osservare è che la saturazione del transistor non avviene più a causa del pinch-off. Infatti, per tensioni minori della tensione di pinch-off, la velocità dei portatori di carica satura e raggiunge un valore massimo La conseguenza quantitativa è che la corrente di saturazione è molto più piccola di quanto predetto dall equazione classica ed avviene per tensioni molto più basse V G >V TH v sat V =0 - V D >0 S n + n + V B =0 Prima ancora che il canale si strozzi gli elettroni raggiungono la velocità di saturazione e la corrente non può aumentare pù 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 27

28 MOS: corrente di saturazione Le equazioni reali sono di difficile utilizzo, quindi useremo una semplificazione del primo ordine che si rileva però molto utile ed efficace per l analisi dei circuiti digitali: supponiamo che la saturazione della velocità avvenga bruscamente per un certo campo critico e che prima del valore critico abbia il valore costante normalmente utilizzato. In questo modo l equazione del transistor in triodo rimane quella classica e cambia solo l espressione per la corrente di saturazione, che ricaviamo dall equazione classica sostituendo il nuovo valore della tensione di saturazione (che è la tensione per cui il campo raggiunge il valore critico) v n v sat Approssimazione con una spezzata E C Curva reale E v sat = μ E = μ V n DSAT C = n Lv V sat μ n DSAT L 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 28

29 MOS: corrente di saturazione La corrente di saturazione in caso di SATURAZIONE DELLA VELOCITA risulta quindi pari a: I DS I DS = μ C n OX = μ C I DS n = OX k W L n V 2 VDSAT ( VGS VTH ) VDSAT W L V DSAT DSAT 2 V DSAT ( VGS VTH ) 2 V VGS VTH ) 2 ( DSAT Costanti di processo e progetto La dipendenza dalla V GS è LINEARE anzi che QUADRATICA 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 29

30 MOS: caratteristiche a canale corto I DS I delta di corrente di saturazione sono uguali quindi la dipendenza dalla V GS è LINEARE La saturazione arriva per tensioni più basse V GS =1.000 V GS =0.875 Al diminuire di V GS il canale è poco formato dunque si strozza PRIMA della saturazione di velocità, la dipendenza torna QUADRATICA V GS =0.750 V GS =0.625 GS V GS =0.500 V GS =0.375 V GS = Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 30 V DS

31 Confronto fra canale corto e lungo Canale lungo I DS A parità di W/L Canale corto 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 31 V DS

32 MOS: caratteristica I DS /V GS Canale lungo: dipendenza QUADRATICA I DS Canale corto: dipendenza LINEARE 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 32 V GS

33 PMOS Nel caso del PMOS vale tutto in modo duale Le equazioni sono identiche a patto di considerare la corrente I DS positiva quando scorre dal source al drain Al posto delle tensioni V DS e V GS bisognerà usare le tensioni V SD e V SG Le tensioni di saturazione (V DSATp ) e di soglia (V THp ) sono negative, quindi nella formula se ne prende il valore assoluto: I SDp = k p V DSAT ( V SG Positiva se scorre dal source al drain V THp ) V DSATp 2 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 33

34 I D Con MOS: modello unificato Per calcoli manuali è possibile, quindi, utilizzare un modello unificato (semplificato) che dia un unica espressione valida in tutte le regioni di funzionamento: = V min = 0 V V TH 0 GS W k' L 2 V ( ) min V GS VTn Vmin V GS V TH > 0 min( V k' = μc OX GS V TH, V DS, V DSAT 2 ) E facile verificare che per V DS <(V GS -V TH,V DSAT ) si ottiene l espressione in triodo. Con V DSAT <(V DS,V GS -V TH ) siamo in regime di saturazione di velocità, altrimenti nella saturazione classica 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 34

35 Tecnologia CMOS Capacità parassite Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB)

36 Capacità parassite Sovrapposizioni (overlap) fra gate/drain e gate/source: danno origine a 2 capacità proporzionali all area di sovrapposizione p-si n + n + Capacità di giunzione del diodo PN (due contributi: area e perimetro). Le stesse capacità sono ovviamente associate anche al drain Capacità dell ossido, fra gate e canale (se esiste il canale) od altrimenti fra gate e body 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 36

37 Capacità parassite Quasi tutte le capacità parassite sono non lineari, ilche vuole dire che non sono parametri costanti del problema ma cambiano al cambiare delle tensioni in gioco. Esistono 3 tipologie di capacità, la cui origine è mostrata nel lucido precedente: Capacità di giunzione: Sono dovute alla giunzione pn presente fra diffusione di drain (source) ed il substrato. Sono dei capacitori NON lineari in quanto il loro valore dipende dalla caduta di potenziale ai capi della giunzione. Sono posizionate fra drain (source) e substrato. Capacità di canale: E l effetto capacitivo dovuto alla regione del canale, che si trova sotto il gate. E non lineare perché dipende dalla regione di funzionamento del MOS. Capacità di sovrapposizione (overlap): Sono dovute alla sovrapposizione diretta fra gate e source o drain. 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 37

38 Layout Per potere stimare il valore di questi contributi capacitivi, è necessario avere maggiori informazioni sulla forma geometrica del dispositivo perché le diverse capacità parassite dipendono dalle aree e dai perimetri delle forme geometriche in questione. Per questo motivo si utilizza una diversa rappresentazione, chiamata layout, ossia una vista dall alto alto della fetta di silicio che consente di determinare dove verranno realizzati i dispositivi. Ad ogni passo di processo (ad esempio diffusione n o p, metalizzazione, polisilicio) è associato un diverso layer (colore). Il colore è scelto in modo CONVENZIONALE (al cambiare del software CAD può cambiare). Per rappresentazioni in bianco e nero si modifica la texture (il riempimento del rettangolo) anzi che il suo colore. Rettangoli appartenenti a diversi layer rappresentano, ad esempio, dove verranno realizzati i gate di polisilicio, le diffusioni di drain e source, le piste di metal e così via. Sul layout è possibile stimare le dimensioni e quindi le capacità parassite associate. 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 38

39 Layout Metallo Contatto Se ezione n + n + p-si dall alto Vista Il contatto non è altro che un foro aperto nell ossido che consente al metallo di raggiungere la diffusione oppure il gate 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 39

40 Layout e capacità parassite Si forma un MOS per ogni intersezione fra poly e diffusione Z L Poly Diffusione n + W Metallo Contatto Perimetro di drain Area di source Area di gate P D =W+2Z A S =WZ A G =WL (non si computa il lato del canale) A G 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 40

41 Capacità di diffusione La capacità di diffusione (di source e drain) è dovuta all esistenza della giunzione pn fra le diffusioni stesse ed il substrato. E data da due contributi: area e perimetro della diffusione. Tali contributi sono non lineari (variano al variare della tensione) ma possono essere sostituiti da due capacità equivalenti costanti (nel range di tensioni di interesse). Contributo del perimetro Contributo dell area Tipicamente si trascura il lato del perimetro che coincide con il canale, visto che, essendoci il canale, non c è più giunzione pn. 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 41

42 Capacità di diffusione Il valore dei 2 contributi (area e perimetro) della capacità di giunzione, associata alle diffusioni di drain e source è fortemente non lineare: Capacità di giunzione per unità d area e per tensione applicata pari a 0. Capacità di giunzione per unità di perimetro e per tensione applicata pari a 0 (sw sta per side-wall) C j = C j0 A D( S ) V 1 φ0 m A C jsw = C jsw0 P D( S ) V 1 φ0 m P Built-in potential: Caduta ai capi della giunzione con tensione applicata pari a 0. Grading-coefficient: misura il tipo di giunzione (brusca, lineare). In genere vale ½. Cambia valore se considero area o perimetro. 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 42

43 Capacità di diffusione Per linearizzare le espressioni precedenti si calcola la capacità media al variare della tensione. Il grosso vantaggio è che si conosce esattamente quali sono gli estremi di variazione della caduta di potenziale ai capi della giunzione perché si sa che in un circuito digitale le tensioni devono variare fra V OL ev OH o viceversa. Per calcolare la capacità media si divide la variazione di carica per la variazione i di potenziale. La quantità di carica lasi trova usando la formula precedente e moltiplicando per il potenziale. ( V ) Q ( V ) ΔQ Q C = j OH ( OL) j OL( OH ) j, eq = = KeqC j0 AD ( S ) ΔVV V OH ( OL) VOL( OH ) Δ Q Q ( V ) Q ( V ) jsw OH ( OL) jsw OL( OH ) jsw, eq = = Keq, swc jsw0pd ( S ) ΔV VOH ( OL) VOL( OH ) C = 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 43

44 Capacità di diffusione Bisogna eseguire la linearizzazione, separatamente, per: I 2 tipi di commutazione del segnale (da alto-basso, ossia HL e la commutazione basso-alto, ossia LH). Il contributo di area e perimetro. I PMOS e gli NMOS. Si ottengono, in tutto, 8 diversi coefficienti di linearizzazione (K eqn_hl, K eqswn_hl, K eqn_lh, K eqswn_lh, K eqp_hl,k eqswp_hl,k eqp_lh,k eqswp_lh ). Tali coefficienti sono molto simili tra loro e, nel seguito, li considereremo tutti uguali (K eq ). I parametri C J0 e C JSW0 sono costanti di tecnologia, K eq andrebbe calcolato per ogni tecnologia applicando le formule viste prime. Nel seguito verrà, però, sempre fornito come dato del problema. 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 44

45 Capacità di gate/canale (gate/body) (1) Cutoff Non esiste il canale quindi gate e source/drain sono isolati fra loro. Sotto il gate c è il substrato dunque tutta la capacità dell ossido (C OX WL) è fra gate e body. Fra source (drain) e gate, invece, non c è nessun accoppiamento capacitivo (almeno non dovuto all area sotto il gate). n + n + n + C GB =C OX WL Non c è il canale ma il body. C GS =0 p-si C GD = 0 Source e drain sono elettricamente isolati dall area sotto il gate 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 45

46 Capacità di gate/canale (gate/body) (2) Triodo Si è formato il canale che è omogeneamente distribuito sotto tutto il gate. Il body è isolato dal gate dalla presenza del canale che forma uno schermo elettrostatico ed impedisce così l accopiamento fra gate e substrato. La capacità dell ossido si suddivide equamente fra gate/drain e gate/source, quindi all incirca ca metà della capacità dovuta all area a di gate può essere e attribuita ad un capacitore gate/drain e l altra metà ad un capacitore gate/source. n + n + n + C GB =0 p-si C è il canale ed è omogeneo, si può pensare che all incirca metà sia connesso al source e l altra metà al drain. C GS =C OX WL/2 C GD =C OX WL/2 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 46

47 Capacità di gate/canale (gate/body) (3) Saturazione Il canale si strozza quindi non c è più capacità fra gate e drain perché il drain è isolato elettricamente t dal canale stesso (pinch-off). La capacità dell ossido solo in parte si associa al source, data la forma irregolare del canale. Si può approssimare il meccanismo suppondendo che circa i 2/3 di tutta la capacità siano attribuibili all accoppiamento capacitivo fra gate e source. p-si n + n + Il canale è strozzato quindi non più connesso al drain. Il canale però è disomogeneo, si attribuiscono (approssimativamente) solo i 2/3 della sua capacità al source. C GB =0 C GS =2/3C OX WL C GD =0 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 47

48 Capacità di sovrapposizione Sovrapposizione (overlap) Fra gate/drain e gate/source è sempre presente anche la capacità dovuta alla sovrapposizione i (overlap) l del gate di polisilicio ili i con l area di drain osource. Tale capacità è proporzionale alla larghezza del canale. Il gate si estende infatti, anche se di poco, sopra le diffusioni di drain e source. Nei moderni processi chiamati autoallineati, tale sovrapposizione è molto ridotta perché il gate viene realizzato prima delle diffusioni e svolge il ruolo di maschera per la diffusione stessa (quindi definisce la forma della diffusione). n + n + p-si Il gate si estende al di sopra del source e del drain generando un capacitore piano le cui due armature sono date dalla porzione di gate e di source (drain) che si sono sovrapposte. Il dielettrico è ovviamente l ossido di silicio. 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 48

49 Capacità di sovrapposizione (overlap) Per valutare il valore di tale capacità bisogna misurare l area della sovrapposizione che genera il capacitore piano e moltiplicarla, ovviamente, per la capacità di ossido per unità d area area. W Le capacità parassite di x d overlap sono proporzionali all area di sovrapposizione: Come si vede, il parametro C OV dipende da x d e C OX C gso =C OX x d W=C OV W gso OX d OV C gdo =C OX x d W=C OV W Il parametro x d (quindi C OV )è una costante del processo quindi non dipende dal progettista 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 49

50 Capacità parassite Riassumendo, le capacità parassite di un MOS sono: G C GS C GD S D C SB C GB C DB B 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 50

51 Capacità parassite Cutoff Triodo Saturazione C GB C OX WL 0 0 C GS C OV W C OX WL/2+ C OV W 2/3C OX WL+ C OV W C GD C OV W C OX WL/2+ C OV W C OV W C SB K eq (C J0 A S +C JSW0 P S ) K eq (C J0 A S +C JSW0 P S ) K eq (C J0 A S +C JSW0 P S ) C DB K eq (C J0 A D +C JSW0 P D ) K eq (C J0 A D +C JSW0 P D ) K eq (C J0 A D +C JSW0 P D ) 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 51

52 Capacità parassite Tutti i contributi capacitivi parassiti visti fino ad ora sono proporzionali alla W del dispositivo: La capacità delle diffusioni lo è perché sia area che perimetro del MOS sono proporzionali alla W. A=WZ P=W+2Z La capacità di canale lo è perché l area del canale è proporzionale a W. La capacità di overlap lo è perché l area della sovrapposizione fra gate e drain/source è proporzionale a W. 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 52

53 Riassumendo Esistono 2 tipi di transistor (NMOS e PMOS) che hanno comportamento duale Per un analisi del primo ordine lo NMOS (PMOS) èun interruttore che si apre se la tensione in ingresso al gate è bassa (alta) e si chiude se è alta (bassa) L effetto di saturazione di velocità nei MOS a canale cortofasìche: Saturino per tensioni molto più piccole di quanto atteso La corrente di saturazione dipendad linearmente anzi che quadraticamente dalla tensione di gate La presenza di varie capacità parassite limita le prestazioni dinamiche dei dispositivi 23 Settembre 2009 ED - Tecnologia CMOS Massimo Barbaro 53

Struttura del condensatore MOS

Struttura del condensatore MOS Struttura del condensatore MOS Primo elettrodo - Gate: realizzato con materiali a bassa resistività come metallo o silicio policristallino Secondo elettrodo - Substrato o Body: semiconduttore di tipo n

Dettagli

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Il transistore MOS

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Il transistore MOS Dispositivi e Tecnologie Elettroniche Il transistore MOS Il transistore MOS La struttura MOS a due terminali vista può venire utilizzata per costruire un condensatore integrato È la struttura base del

Dettagli

Transistori MOS. Ing. Ivan Blunno 21 aprile 2005

Transistori MOS. Ing. Ivan Blunno 21 aprile 2005 Transistori MOS Ing. Ivan Blunno 1 aprile 005 1 Introduzione In questa dispensa verranno presentati i transistor MOS (Metal Oxide Semiconductor) di tipo N e P dal punto di vista del loro funzionamento

Dettagli

I dispositivi elettronici. Dispense del corso ELETTRONICA L

I dispositivi elettronici. Dispense del corso ELETTRONICA L I dispositivi elettronici Dispense del corso ELETTRONICA L Sommario I semiconduttori La giunzione pn Il transistor MOS Cenni sul principio di funzionamento Modellizzazione Fenomeni reattivi parassiti Top-down

Dettagli

Elettronica dei Sistemi Digitali Le porte logiche CMOS

Elettronica dei Sistemi Digitali Le porte logiche CMOS Elettronica dei Sistemi Digitali Le porte logiche CMOS Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

Dispositivi elettronici. Effect

Dispositivi elettronici. Effect ispositivi elettronici Metal-Oxide-emiconductoremiconductor Field Effect Transistor (MOFET) ommario Come è fatto un MOFET a canale n Principi di funzionamento Canale di inversione Calcolo di I vs V Curve

Dettagli

Dispositivi elettronici. Transistor (MOSFET)

Dispositivi elettronici. Transistor (MOSFET) ispositivi elettronici Metal-Oxide- emiconductor Field Effect Transistor (MOFET) ommario Come è fatto un MOFET a canale n Principi di funzionamento Canale di inversione Calcolo di I vs V Curve I vs V e

Dettagli

Elettronica Inverter con transistore MOS; tecnologia CMOS e porte logiche combinatorie CMOS

Elettronica Inverter con transistore MOS; tecnologia CMOS e porte logiche combinatorie CMOS Elettronica Inverter con transistore MOS; tecnologia CMOS e porte logiche combinatorie CMOS Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it Elettronica

Dettagli

Porte logiche in tecnologia CMOS

Porte logiche in tecnologia CMOS Porte logiche in tecnologia CMOS Transistore MOS = sovrapposizione di strati di materiale con proprietà elettriche diverse tra loro (conduttore, isolante, semiconduttore) organizzati in strutture particolari.

Dettagli

Anche questo transistor è unipolare. Il suo nome è un acronimo per Metal Oxide

Anche questo transistor è unipolare. Il suo nome è un acronimo per Metal Oxide Il transistor MOSFET MOSFET enhancement mode Anche questo transistor è unipolare. Il suo nome è un acronimo per Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistor. La struttura di principio del dispositivo

Dettagli

Cross section and top view

Cross section and top view The nmos Transistor Polysilicon Aluminum nmosfet VBS 0 and VBD 0 VB = 0 Cross section and top view Polysilicon gate Source n + L W Drain n + Bulk p+ L Top view Gate-bulk overlap t ox Gate oxide n + L n

Dettagli

Esercizio U3.1 - Tensione di soglia del MOSFET a canale n

Esercizio U3.1 - Tensione di soglia del MOSFET a canale n Esercizio U3. - Tensione di soglia del MOSFET a canale n Si ricavi dettagliatamente l espressione per la tensione di soglia di un MOSFET ad arricchimento a canale p e successivamente la si calcoli nel

Dettagli

MOSFET o semplicemente MOS

MOSFET o semplicemente MOS MOSFET o semplicemente MOS Sono dei transistor e come tali si possono usare come dispositivi amplificatori e come interruttori (switch), proprio come i BJT. Rispetto ai BJT hanno però i seguenti vantaggi:

Dettagli

4 STRUTTURE CMOS. 4.1 I componenti CMOS

4 STRUTTURE CMOS. 4.1 I componenti CMOS 4.1 4 STRUTTURE CMOS 4.1 I componenti CMOS Un componente MOS (Metal-Oxide-Silicon) transistor è realizzato sovrapponendo vari strati di materiale conduttore, isolante, semiconduttore su un cristallo di

Dettagli

Cross section and top view

Cross section and top view The nmos Transistor Polysilicon Aluminum nmosfet VBS 0 and VBD 0 VB = 0 Cross section and top view Polysilicon gate Source n + L W Drain n + Bulk p+ L Top view Gate-bulk overlap t ox Gate oxide n + L n

Dettagli

Elettronica I Porte logiche CMOS

Elettronica I Porte logiche CMOS Elettronica I Porte logiche CMOS Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/ liberali Elettronica

Dettagli

Elettronica dei Sistemi Digitali Calcolo degli elementi parassiti in tecnologia CMOS

Elettronica dei Sistemi Digitali Calcolo degli elementi parassiti in tecnologia CMOS Elettronica dei Sistemi Digitali Calcolo degli elementi parassiti in tecnologia CMOS Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it

Dettagli

Dispositivi unipolari Il contatto metallo-semiconduttore Il transistor JFET Il transistor MESFET Il diodo MOS Il transistor MOSFET

Dispositivi unipolari Il contatto metallo-semiconduttore Il transistor JFET Il transistor MESFET Il diodo MOS Il transistor MOSFET Dispositivi unipolari Il contatto metallo-semiconduttore Il transistor JFET Il transistor MESFET Il diodo MOS Il transistor MOSFET 1 Contatti metallo semiconduttore (1) La deposizione di uno strato metallico

Dettagli

Elettronica II La giunzione p-n: calcolo della relazione tensione-corrente p. 2

Elettronica II La giunzione p-n: calcolo della relazione tensione-corrente p. 2 Elettronica II La giunzione p-n: calcolo della relazione tensione-corrente Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it

Dettagli

Ricavo della formula

Ricavo della formula Dispositivi e Circuiti Elettronici Ricavo della formula E F i E F = k B T ln N A n i Si consideri la relazione di Shockey: ( ) EFi E F p = n i exp k B T Si osservi anche che per x = il semiconduttore è

Dettagli

Il Sistema Metallo Ossido Semiconduttore (MOS)

Il Sistema Metallo Ossido Semiconduttore (MOS) Il Sistema Metallo Ossido Semiconduttore (MOS) E una struttura simile ad un condensatore, con queste differenze: A polarizzazione nulla la concentrazione dei portatori nel semiconduttore è assai minore

Dettagli

Componenti a Semiconduttore

Componenti a Semiconduttore Componenti a Semiconduttore I principali componenti elettronici si basano su semiconduttori (silicio o germani) che hanno subito il trattamento del drogaggio. In tal caso si parla di semiconduttori di

Dettagli

LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLE CURVE CARATTERISTICHE DI USCITA DI UN TRANSISTOR JFET A CANALE N SCHEMA

LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLE CURVE CARATTERISTICHE DI USCITA DI UN TRANSISTOR JFET A CANALE N SCHEMA ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 6 LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLE CURVE CARATTERISTICHE DI USCITA DI UN TRANSISTOR JFET A CANALE N SCHEMA 1 STRUMENTI

Dettagli

J e:gi UNZI ONEBASEEMETTI TORE J c:gi UNZI ONEBASECOLLETTORE IL TRANSISTOR AD EFFETTO DI CAMPO A GIUNZIONE, j FET (Shockley, 1951) E un componente che ha una sola giunzione p n. Geometria didattica

Dettagli

CENNI SU ALCUNI DISPOSITIVI ELETTRONICI A STATO SOLIDO

CENNI SU ALCUNI DISPOSITIVI ELETTRONICI A STATO SOLIDO 1 CENNI SU ALCUNI DISPOSITIVI ELETTRONICI A STATO SOLIDO Il diodo come raddrizzatore Un semiconduttore contenente una giunzione p-n, come elemento di un circuito elettronico si chiama diodo e viene indicato

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO

POLITECNICO DI MILANO POLITECNICO DI MILANO www.polimi.it ELETTRONICA per ingegneria BIOMEDICA prof. Alberto TOSI Sommario Transistore MOSFET Struttura Equazioni caratteristiche Curve caratteristiche Funzionamento come amplificatore

Dettagli

Interruttori Digitali

Interruttori Digitali Interruttori Digitali Ing. Ivan Blunno 21 aprile 2005 1 Introduzione In questa dispensa verranno presentati gli interruttori digitali. In particolar modo si parlerà delle possibili realizzazioni mediante

Dettagli

L'INDUZIONE ELETTROSTATICA E IL COMANDO DI TENSIONE DEL GATE DEL MOSFET

L'INDUZIONE ELETTROSTATICA E IL COMANDO DI TENSIONE DEL GATE DEL MOSFET STRUTTURA COSTRUTTIVA DEL MOSFET (Adattamento da http://users.unimi.it/metis/metis-3mkb/courseware/fet/indice%20mosfet.htm ) Il transistor MOS si presenta costruito fisicamente come nella figura accanto.

Dettagli

Capitolo IV. Transistori ad effetto di campo

Capitolo IV. Transistori ad effetto di campo Capitolo IV Transistori ad effetto di campo In questo capitolo si tratteranno i transistori ad effetto di campo (FET). Come nel caso dei BJT la tensione tra due terminali del FET controlla la corrente

Dettagli

Amplificatori elementari con carico attivo MOSFET E connesso a diodo

Amplificatori elementari con carico attivo MOSFET E connesso a diodo Amplificatori elementari con carico attio MOSFET E connesso a diodo i ( ) = K g = µ C W L I V t m n OX G. Martines MOSFET DE connesso a diodo GS = 0, il transistore può funzionare in regione di triodo

Dettagli

Progettazione Analogica e Blocchi Base

Progettazione Analogica e Blocchi Base Progettazione Analogica e Blocchi Base Lucidi del Corso di Circuiti Integrati Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Blocchi base

Dettagli

Elettronica Funzionamento del transistore MOS

Elettronica Funzionamento del transistore MOS Elettroica Fuzioameto del trasistore MOS Valetio Liberali Dipartimeto di Fisica Uiversità degli Studi di Milao valetio.liberali@uimi.it Elettroica Fuzioameto del trasistore MOS 13 maggio 2015 Valetio Liberali

Dettagli

Esercizio 1.3 Il percorso con maggiore tempo di propagazione è quello del segnale A

Esercizio 1.3 Il percorso con maggiore tempo di propagazione è quello del segnale A Copyright 006 he McGraw-Hill Companies srl SOLUZIONI DI ESERCIZI - Elettronica Digitale III ed. Capitolo Esercizio. V OH 5 V, V OL 0.5 V; NM H V OH - V IH V; NM L V IH - V IL.5 V. Esercizio.3 Il percorso

Dettagli

IL MOSFET.

IL MOSFET. IL MOSFET Il MOSFET è certamente il più comune transistor a effetto di campo sia nei circuiti digitali che in quelli analogici. Il MOSFET è composto da un substrato di materiale semiconduttore di tipo

Dettagli

3- CENNI SUI PRINCIPALI DISPOSITIVI BASATI SULLE GIUNZIONI p-n

3- CENNI SUI PRINCIPALI DISPOSITIVI BASATI SULLE GIUNZIONI p-n 1 3- CENNI SUI PRINCIPALI DISPOSITIVI BASATI SULLE GIUNZIONI p-n Il diodo come raddrizzatore Un semiconduttore contenente una giunzione p-n, come elemento di un circuito elettronico si chiama diodo e viene

Dettagli

I transistor mosfet e jfet

I transistor mosfet e jfet Capitolo 7 I transistor mosfet e jfet 7.1 Struttura del transistor mosfet La sigla mosfet è un acronimo per Metal-Oxide-Semiconductor Field-Effect-Transistor (transistor ad effetto di campo di tipo metallo-ossido-semiconduttore).

Dettagli

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Esercitazione Giunzione pn

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Esercitazione Giunzione pn Dispositivi e Tecnologie Elettroniche Esercitazione Giunzione pn Esercizio 1: testo Si consideri una giunzione brusca e simmetrica con drogaggio N A N D 10 17 cm 3 sezione trasversale A 0.5 mm 2 e lati

Dettagli

I transistor mosfet e jfet

I transistor mosfet e jfet Capitolo 7 I transistor mosfet e jfet 7.1 Struttura del transistor mosfet La sigla mosfet è un acronimo per Metal-Oxide-Semiconductor Field-Effect-Transistor (transistor ad effetto di campo di tipo metallo-ossido-semiconduttore).

Dettagli

Transistori a effetto di campo.

Transistori a effetto di campo. Transistori a effetto di campo. Sommario Introduzione... 2 Transistor Metal Oxide Semiconductor (MOS)... 2 Capacità dell ossido per unità di superficie C OX... 3 Introduzione del concetto di tensione di

Dettagli

Il MOSFET (Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistor).

Il MOSFET (Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistor). Il MOSFET (Metal Oxide Semiconductor Field Effect Transistor). a figura 1 mostra la sezione di una porzione di fetta di silicio in corrispondenza di un dispositio MOSFET a canale n. In condizioni di funzionamento

Dettagli

Elettromagnetismo e circuiti

Elettromagnetismo e circuiti Elettromagnetismo e circuiti Corso tenuto da: Alessandro D Uffizi Massimiliano Bazzi Andrea Gennusa Emanuele Appolloni Francesco Rigoli Leonardo Marrone Lorenzo Di Bella Matteo Stirpe Stefano Mantini Verdiana

Dettagli

{ v c 0 =A B. v c. t =B

{ v c 0 =A B. v c. t =B Circuiti RLC v c t=ae t / B con τ=rc e { v c0=ab v c t =B Diodo La corrente che attraversa un diodo quando questo è attivo è i=i s e v /nv T n ha un valore tra e. Dipende dalla struttura fisica del diodo.

Dettagli

Elettronica II La giunzione p-n: calcolo del potenziale di giunzione p. 2

Elettronica II La giunzione p-n: calcolo del potenziale di giunzione p. 2 Elettronica II La giunzione pn: calcolo del potenziale di giunzione Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema email: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

Modello di Ebers-Moll del transistore bipolare a giunzione

Modello di Ebers-Moll del transistore bipolare a giunzione D Modello di Ebers-Moll del transistore bipolare a giunzione Un transistore bipolare è un dispositivo non lineare che può essere modellato facendo ricorso alle caratteristiche non lineari dei diodi. Il

Dettagli

Transistore bipolare a giunzione (BJT)

Transistore bipolare a giunzione (BJT) ransistore bipolare a giunzione (J) Parte 1 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 22-5-2012) ransistore bipolare a giunzione (J) l transistore bipolare a giunzione è un dispositivo

Dettagli

Circuiti con diodi e resistenze: Analisi e Progetto

Circuiti con diodi e resistenze: Analisi e Progetto Circuiti con diodi e resistenze: Analisi e Progetto Esercizio 1: Calcolare e descrivere graficamente la caratteristica di trasferimento del seguente circuito: 1 D 3 110 KΩ 5 KΩ 35 KΩ V z3 5 V Svolgimento

Dettagli

Circuiti per l Elaborazione del Segnale: Capacità Commutate

Circuiti per l Elaborazione del Segnale: Capacità Commutate Circuiti per l Elaborazione del Segnale: Capacità Commutate Lucidi del Corso di Microelettronica Parte 6 Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica

Dettagli

Transistor ad Effetto Campo: FET

Transistor ad Effetto Campo: FET Transistor ad Effetto Campo: FET I transistor ad effetto campo sono basati sul controllo della corrente tra source e drain modulando la larghezza delle zone di svuotamento (e quindi la larghezza del canale)

Dettagli

PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 27 Gennaio 2017

PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 27 Gennaio 2017 PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 27 Gennaio 2017 ESERCIZIO 1 Un transistore n + pn + (N Abase = 10 16 cm 3, W = 4 µm, S = 1 mm 2,µ n = 0.11 m 2 /Vs, τ n = 10 6 s) è polarizzato come in gura

Dettagli

I semiconduttori. Il drogaggio è un operazione che avviene con diffusione di vapori a temperature intorno ai 1000 C.

I semiconduttori. Il drogaggio è un operazione che avviene con diffusione di vapori a temperature intorno ai 1000 C. I semiconduttori Presentano le seguenti caratteristiche: hanno una resistività intermedia tra quelle di un isolante ed un conduttore presentano una struttura cristallina, cioè con disposizione nello spazio

Dettagli

ESERCIZIO 1. Dati due diodi a giunzione pn aventi le seguenti caratteristiche:

ESERCIZIO 1. Dati due diodi a giunzione pn aventi le seguenti caratteristiche: ESERCIZIO 1 Dati due diodi a giunzione pn aventi le seguenti caratteristiche: DIODO A: Si, 10 18 cm 3,N D 10 15 cm 3 DIODO B: Ge, 10 18 cm 3,N D 10 15 cm 3 Valutare, giustificando quantitativamente le

Dettagli

SisElnM1 08/03/ DDC 1 SISTEMI ELETTRONICI. Obiettivi del gruppo di lezioni D. Ingegneria dell Informazione

SisElnM1 08/03/ DDC 1 SISTEMI ELETTRONICI. Obiettivi del gruppo di lezioni D. Ingegneria dell Informazione iselnm1 8/3/27 ngegneria dell nformazione Obiettivi del gruppo di lezioni Modulo TEM ELETTRONC - CRCT TAL M1 Transistore MO come interruttore - caratteristiche dei transistori MO - modelli di MO in commutazione

Dettagli

Zona di Breakdown EFFETTO TUNNEL BREAKDOWN A VALANGA

Zona di Breakdown EFFETTO TUNNEL BREAKDOWN A VALANGA Zona di Breakdown Si definisce BREAKDOWN o rottura, il fenomeno per cui in inversa, quando si raggiunge un certo valore di tensione, detto per l appunto Tensione di Breakdown (e indicato con il simbolo

Dettagli

Esercitazione n 2: Circuiti di polarizzazione (2/2)

Esercitazione n 2: Circuiti di polarizzazione (2/2) Esercitazione n 2: Circuiti di polarizzazione (2/2) 1) Per il circuito di in Fig. 1 dimensionare R in modo tale che la corrente di collettore di Q 1 sia 5 ma. Siano noti: V CC = 15 V; β = 150; Q1 = Q2

Dettagli

Il diodo è un componente elettronico passivo non lineare a due terminali, la cui funzione ideale è quella di permettere il flusso di corrente elettrica in una direzione e di bloccarla nell'altra, la qual

Dettagli

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1)

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1) Capitolo 3 Amplificazione 3.1 Circuiti attivi Gli elementi circuitali considerati sino ad ora, sia lineari (resistenze, capacità, induttanze e generatori indipendenti), sia non lineari (diodi), sono detti

Dettagli

canale n canale p depletion enhancement

canale n canale p depletion enhancement FET: Field Effect Transistor FET JFET MOSFET canale n canale p depletion enhancement canale n canale p canale n canale p A.Nigro Laboratorio di Segnali e Sistemi II - FET March 17, 2017 1 / 95 MOSFET Struttura

Dettagli

Semiconduttori intrinseci

Semiconduttori intrinseci Semiconduttori intrinseci Rappresentazione bidimensionale di un cristallo di silicio a 0 K Rappresentazione bidimensionale di un cristallo di silicio a temperatura ambiente (300 K) In equilibrio termodinamico,

Dettagli

Elettronica I Funzionamento del transistore MOS

Elettronica I Funzionamento del transistore MOS Elettroica I Fuzioameto del trasistore MOS Valetio Liberali Dipartimeto di Tecologie dell Iformazioe Uiversità di Milao, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.uimi.it http://www.dti.uimi.it/ liberali Elettroica

Dettagli

3.1 Verifica qualitativa del funzionamento di un FET

3.1 Verifica qualitativa del funzionamento di un FET Esercitazione n. 3 Circuiti con Transistori Rilevamento delle curve caratteristiche Questa esercitazione prevede il rilevamento di caratteristiche V(I) o V2(V1). In entrambi i casi conviene eseguire la

Dettagli

Contatto Metallo-Semiconduttore

Contatto Metallo-Semiconduttore Contatto Metallo-Semiconduttore Definizioni: qφbn= altezza di barriera (su semiconduttore n) Vbi = potenziale di built-in Φm= funzione lavoro nel metallo χ = affinità elettronica nel semiconduttore qvn

Dettagli

14 Giugno 2006 Prova scritta di Circuiti Integrati Analogici (tempo a disposizione 90 min)

14 Giugno 2006 Prova scritta di Circuiti Integrati Analogici (tempo a disposizione 90 min) 14 Giugno 2006 M3 M4 M2 M1 R Nel circuito in figura determinare: 1) trascurando l effetto di modulazione della lunghezza di canale, il legame tra la corrente che scorre nella resistenza R e i parametri

Dettagli

Indice. 1. Fisica dei semiconduttori La giunzione pn...49

Indice. 1. Fisica dei semiconduttori La giunzione pn...49 i Indice 1. Fisica dei semiconduttori...1 1.1 La carica elettrica...1 1.2 Tensione...2 1.3 Corrente...5 1.4 Legge di Ohm...6 1.5 Isolanti e conduttori...12 1.6 Semiconduttori...15 1.7 Elettroni nei semiconduttori...18

Dettagli

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,

Dettagli

. Nota: le tensioni dono riferite all'ingresso ed all'uscita dello stesso circuito. G. Martines 1

. Nota: le tensioni dono riferite all'ingresso ed all'uscita dello stesso circuito. G. Martines 1 Invertitore logico (NOT) La caratteristica di trasferimento in tensione (VTC) Per un ingresso logico 0, cioè v I V IL l'uscita logica è 1, cioè v O V OH ; per ingresso 1 cioè v I V IH uscita 0, cioè v

Dettagli

Scritto da Administrator Sabato 26 Ottobre :16 - Ultimo aggiornamento Sabato 26 Ottobre :28

Scritto da Administrator Sabato 26 Ottobre :16 - Ultimo aggiornamento Sabato 26 Ottobre :28 Diodo come raddrizzatore Un componente elettronico dal comportamento molto particolare è il diodo. Abbiamo visto che applicando una certa tensione ad una resistenza, la corrente che la attraversa corrisponde

Dettagli

Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) p. 2

Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) p. 2 Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

CAPITOLO 3 IL TRANSISTOR AD EFFETTO CAMPO (FET)

CAPITOLO 3 IL TRANSISTOR AD EFFETTO CAMPO (FET) 43 CAPITOLO 3 IL TRANSISTOR AD EFFETTO CAMPO (FET) In questo capitolo affrontiamo il primo dispositivo attivo a semiconduttore, il transistor ad effetto di campo, o FET (in inglese, field-effect transistor).

Dettagli

slides per cortesia di Prof. B. Bertucci

slides per cortesia di Prof. B. Bertucci slides per cortesia di Prof. B. Bertucci Giunzione p-n in equilibrio: Densità di portatori maggiori maggioritari/ minoritari dai due lati della giunzione (lontano dalla zona di contatto): Nella zona di

Dettagli

Stadi Amplificatori di Base

Stadi Amplificatori di Base Stadi Amplificatori di Base Biagio Provinzano Marzo 2005 Ipotesi di lavoro: i) Transistor npn acceso ed in zona attiva v BE 1 0.7V e v C >v B ii) Consideriamo un classico schema di polarizzazione con quattro

Dettagli

DIODO. La freccia del simbolo indica il verso della corrente.

DIODO. La freccia del simbolo indica il verso della corrente. DIODO Si dice diodo un componente a due morsetti al cui interno vi è una giunzione P-N. Il terminale del diodo collegato alla zona P si dice anodo; il terminale collegato alla zona N si dice catodo. Il

Dettagli

TRANSISTOR AD EFFETTO DI CAMPO O UNIPOLARI. FUNZIONAMENTO del JFET (Junction Field Electric Transistor):

TRANSISTOR AD EFFETTO DI CAMPO O UNIPOLARI. FUNZIONAMENTO del JFET (Junction Field Electric Transistor): TRANSISTOR AD EFFETTO DI CAMPO O UNIPOLARI Sono detti Unipolari perché la conduzione è portata avanti esclusivamente dalle sole cariche maggioritarie. Sono detti ad effetto di campo perché il passaggio

Dettagli

Liberamente tratto da Prima Legge di Ohm

Liberamente tratto da  Prima Legge di Ohm Liberamente tratto da www.openfisica.com Prima Legge di Ohm Agli estremi di due componenti elettrici di un circuito (che si possono chiamare conduttore X ed Y) è applicata una differenza di potenziale

Dettagli

Sommario. Come funziona il Diodo? Giunzione PN a circuito aperto Giunzione PN: polarizzazione diretta Giunzione PN: polarizzazione inversa

Sommario. Come funziona il Diodo? Giunzione PN a circuito aperto Giunzione PN: polarizzazione diretta Giunzione PN: polarizzazione inversa l Diodo Sommario Cos è il Diodo? Concetti di base sulla fisica dei Semiconduttori Silicio ntrinseco Corrente di Deriva e Corrente di Diffusione Silicio Drogato P o N Giunzione PN Come funziona il Diodo?

Dettagli

1 = 2 1 = 2 W L W L MOSFET ENHANCEMENT A CANALE P D I D > 0 B V SD > 0 D I D < 0 B V DS < 0 V SG > 0 S V GS < 0. Regione di interdizione

1 = 2 1 = 2 W L W L MOSFET ENHANCEMENT A CANALE P D I D > 0 B V SD > 0 D I D < 0 B V DS < 0 V SG > 0 S V GS < 0. Regione di interdizione MOFE ENHANCEMEN A CANALE P MOFE a canale p hanno una struttura analoga a quelli a canale n, con la differenza che i tipi di semiconduttore sono scambiati: ora source e drain sono realizzati con semiconduttori

Dettagli

Elettronica dei Sistemi Digitali LA

Elettronica dei Sistemi Digitali LA Elettronica dei Sistemi Digitali LA Università di Bologna, sede di Cesena Processi microelettronici A.a. 2004-2005 Tecniche Litografiche per la Fabbricazione di Circuiti Integrati - Etching Il fotoresist

Dettagli

Circuiti statici, dinamici e circuiti sequenziali. Esercizio A 15/07/2007

Circuiti statici, dinamici e circuiti sequenziali. Esercizio A 15/07/2007 ircuiti statici, dinamici e circuiti sequenziali. Esercizio A 15/07/007 Il circuito di figura è statico o dinamico? Illustrare la funzione del transistore TR Il transistor TR ha il compito di mantenere

Dettagli

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una l blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una sorgente. Nel caso, come riportato in figura, il segnale

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte A: Transistori in commutazione Lezione n. 3 - A - 3:

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte A: Transistori in commutazione Lezione n. 3 - A - 3: ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte A: Transistori in commutazione Lezione n. 3 - A - 3: Transistori MOS in commutazione Elettronica II - Dante Del Corso - Gruppo A - 8 n.

Dettagli

Fondamenti di Elettronica, Sez.2

Fondamenti di Elettronica, Sez.2 Fondamenti di Elettronica, Sez.2 Alessandra Flammini alessandra.flammini@unibs.it Ufficio 24 Dip. Ingegneria dell Informazione 030-3715627 Lunedì 16:30-18:30 Fondamenti di elettronica, A. Flammini, AA2017-2018

Dettagli

Elettronica digitale

Elettronica digitale Elettronica digitale Porte logiche a rapporto e a pass transistor Andrea Bevilacqua UNIVERSITÀ DI PADOVA a.a 2008/09 Elettronica digitale p. 1/22 Introduzione In questa lezione analizzeremo modalità di

Dettagli

Pilotaggio high-side

Pilotaggio high-side Interruttori allo stato solido Introduzione Il pilotaggio high-side è più difficile da realizzare del low-side in quanto nel secondo un capo dell interruttore è a massa Non sempre è possibile il pilotaggio

Dettagli

4πε. h m. Eq. di Schrödinger per un atomo di idrogeno:

4πε. h m. Eq. di Schrödinger per un atomo di idrogeno: Eq. di Schrödinger per un atomo di idrogeno: h m e 1 ψ 4πε r 0 ( r) = Eψ ( r) Questa equazione è esattamente risolubile ed il risultato sono degli orbitali di energia definita E n = m e 1 α 1 1 e mc n

Dettagli

Struttura schematica di un MOSFET a canale n

Struttura schematica di un MOSFET a canale n Struttura schematica di u MOSFET a caale Source Gate Drai Ossido Metallo Ossido Semicoduttore F E T 3 Fodameti di elettroica a fuzioe del CONTATTO di GATE Variado varia (per iduzioe elettrostatica la cocetrazioe

Dettagli

Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici.

Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Infatti, la struttura del convertitore risulta fortemente influenzata: dal tipo di sorgente primaria di alimentazione;

Dettagli

Porte Logiche. Lucidi del Corso di Elettronica Digitale. Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica

Porte Logiche. Lucidi del Corso di Elettronica Digitale. Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Porte Logiche Lucidi del Corso di Elettronica Digitale Modulo 2 Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica Laboratorio di Elettronica (EOLAB) Porte logiche Una porta logica

Dettagli

il diodo a giunzione transistori ad effetto di campo (FETs) il transistore bipolare (BJT)

il diodo a giunzione transistori ad effetto di campo (FETs) il transistore bipolare (BJT) Contenuti del corso Parte I: Introduzione e concetti fondamentali richiami di teoria dei circuiti la simulazione circuitale con SPICE elementi di Elettronica dello stato solido Parte II: ispositivi Elettronici

Dettagli

Logica cablata (wired logic)

Logica cablata (wired logic) Logica cablata (wired logic) Cosa succede quando si collegano in parallelo le uscite di più porte appartenenti alla stessa famiglia logica? Si realizza una ulteriore funzione logica tra le uscite Le porte

Dettagli

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA (C.I.) Modulo di Elettronica. Lezione 6. a.a

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA (C.I.) Modulo di Elettronica. Lezione 6. a.a 32586 ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA (C.I.) Modulo di Elettronica Lezione 6 a.a. 20102011 Diodo + Il diodo è un bipolo, passivo, nonlineare la cui funzione ideale è quella di permettere il flusso di corrente

Dettagli

9.Generatori di tensione

9.Generatori di tensione 9.Generatori di tensione In molte applicazioni analogiche, specialmente per i processi di conversione D/A e A/D, è necessario disporre di tensioni di riferimento precise. Mostriamo alcuni metodi per ottenere

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO

POLITECNICO DI MILANO POLTECNCO MLANO www.polimi.it ELETTRONCA per ingegneria BOMECA prof. Alberto TOS Sommario iodo Caratteristica -: non lineare Studio dei circuiti: Piccolo segnale: metodi grafici, On/Off o linearizzati

Dettagli

Soluzioni di circuiti contenenti diodi. Come si risolve? a) per via grafica b) metodi iterativi

Soluzioni di circuiti contenenti diodi. Come si risolve? a) per via grafica b) metodi iterativi Soluzioni di circuiti contenenti diodi Come si risolve? a) per via grafica b) metodi iterativi Applicazioni Rettificatore Equazione di Shockley. Regolatore di tensione Varistor Rotture per valanga e/o

Dettagli

MOS Field-Effect Transistors (MOSFETs)

MOS Field-Effect Transistors (MOSFETs) MOS Field-Effect Transistors (MOSFETs) A. Ranieri Laboratorio di Elettronica A.A. 2009-2010 1 Struttura fisica di un transistore NMOS ad accrescimento. Tipicamente L = 0.1 a 3 m, W = 0.2 a 100 m e lo spessore

Dettagli

II.3.1 Inverter a componenti discreti

II.3.1 Inverter a componenti discreti Esercitazione II.3 Caratteristiche elettriche dei circuiti logici II.3.1 Inverter a componenti discreti Costruire il circuito dell invertitore in logica DTL e verificarne il funzionamento. a) Posizionando

Dettagli

Tensione di soglia Q C. x d. x d

Tensione di soglia Q C. x d. x d ensione di soglia In presenza di cariche nell ossido e/o di φms 0, la tensione di soglia viene odificata a causa del contributo di FB, che rappresenta la tensione che occorre applicare al gate per portare

Dettagli

INVERTITORE RESISTOR-TRANSISTOR LOGIC (RTL)

INVERTITORE RESISTOR-TRANSISTOR LOGIC (RTL) INERTITORE RESISTOR-TRANSISTOR LOGIC (RTL) FIG. 1. Resistor-Transistor Logic (RTL) inverter. ediamo un esempio di realizzazione di un invertitore (Figura 1). Assumiamo inizialmente che il fan-out dell

Dettagli

Nella seguente foto, possiamo vedere l'esterno di alcuni transistor:

Nella seguente foto, possiamo vedere l'esterno di alcuni transistor: IL BJT Il transistor BJT è un componente che viene utilizzato come amplificatore. Si dice amplificatore di tensione un circuito che dà in uscita una tensione più grande di quella di ingresso. Si dice amplificatore

Dettagli

Contatto Metallo-Semiconduttore

Contatto Metallo-Semiconduttore Contatto Metallo-Semiconduttore Definizioni: qφbn= altezza di barriera (su semiconduttore n) Vbi = potenziale di built-in Φm= funzione lavoro nel metallo χ = affinità elettronica nel semiconduttore qvn

Dettagli

Polarizzazione Diretta (1)

Polarizzazione Diretta (1) Polarizzazione Diretta () E Con la polarizzazione diretta della giunzione, la barriera di potenziale si riduce aumenta la mobilità dei portatori maggioritari e si riduce quella dei portatori minoritari

Dettagli

4.4 Il regolatore di tensione a diodo zener.

4.4 Il regolatore di tensione a diodo zener. 4.4 l regolatore di tensione a diodo zener. n molte applicazioni il valore del fattore di ripple ottenibile con un alimentatore a raddrizzatore e filtro capacitivo non è sufficientemente basso. Per renderlo

Dettagli