Lezione 2 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale
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1 Dr. Andrea Malizia Prof. Maria Guerrisi 1 Richiami sui sistemi di riferimento Richiami di trigonometria Vettori Calcolo vettoriale
2 Sistemi di riferimento e spostamento 2
3 Sistemi di riferimento e spostamento 3
4 Sistemi di riferimento e spostamento 4
5 Richiami di trigonometria LA MISURA DEGLI ANGOLI 5 Nel sistema sessagesimale, l unità di misura degli angoli è il grado sessagesimale, definito come la 360 a parte dell angolo giro. Il sistema di misura degli angoli con gradi, primi, secondi è il più antico, ma presenta il problema di non utilizzare un sistema decimale e di avere quindi procedimenti di calcolo complicati Esempio: = =
6 Richiami di trigonometria LA MISURA DEGLI ANGOLI angolo giro angolo piatto angolo retto Misura degli angoli in radianti 2 π r / r = 2 π π π / 2 Relazione tra gradi e radianti 6 α = (360 α rad ) / 2 π α : α rad = 360 : 2 π α rad = (α 2 π ) / 360
7 Richiami di trigonometria LA MISURA DEGLI ANGOLI 7 Un angolo si dice orientato quando è stato scelto uno dei due lati come lato origine e un senso di rotazione. Un angolo orientato si dice positivo quando è descritto mediante una rotazione in senso antiorario; si dice negativo quando la rotazione è in senso orario. angolo positivo lato origine angolo negativo
8 Richiami di trigonometria LA MISURA DEGLI ANGOLI 8
9 Richiami di trigonometria 9 SENO E COSENO DEFINIZIONE C (cos α, sen α) VARIAZIONI E RELAZIONI GRAFICI
10 Richiami di trigonometria 10 Consideriamo la circonferenza goniometrica e un angolo orientato. Definiamo coseno e seno dell angolo le funzioni che ad associano rispettivamente il valore dell ascissa e dell ordinata del punto di intersezione tra il raggio vettore e la circonferenza stessa
11 Richiami di trigonometria 11 Entrambe le funzioni assumono tutti i valori compresi fra -1 e 1
12 Richiami di trigonometria 12 cos 2 α + sen 2 α = 1
13 Richiami di trigonometria 13 DEFINIZIONE DI TANGENTE Consideriamo una circonferenza goniometrica, un angolo orientato, la tangente geometrica alla circonferenza nel punto di coordinate (1,0). Definiamo tangente dell angolo la funzione che ad associa l ordinata del punto d intersezione tra il prolungamento del raggio vettore e la tangente considerata tg α m = y/x = tg α / 1 = tg α 0 α 1 sen α tg α = cos α
14 Richiami di trigonometria 14 ANGOLI PARTICOLARI 0 π/6 π/4 π/3 π/2 π 3/2 π senα 0 1/2 2/2 3/ π cos α 1 3/2 2/2 1/ tg α 0 3/
15 Richiami di trigonometria 15 Per risolvere un triangolo rettangolo bisogna determinare le misure dei lati e degli angoli che lo compongono. Studiamo, quindi le relazioni che intercorrono tra le misure lineari e circolari di un triangolo rettangolo Utilizzando la similitudine dei triangoli riusciamo a risolvere facilmente i triangoli rettangoli
16 Richiami di trigonometria 16 In un triangolo rettangolo la misura di un cateto è uguale a quella dell ipotenusa moltiplicata per il seno dell angolo opposto al cateto o per il coseno dell angolo adiacente al cateto a = c sen α = c cos β b = c sen β = c cos α
17 Richiami di trigonometria 17 In un triangolo rettangolo la misura di un cateto è uguale a quella dell altro cateto moltiplicata per la tangente dell angolo opposto al cateto o per la cotangente dell angolo adiacente al cateto a = b tg α = b cotg β b = a tg β = a cotg α
18 Vettori e calcolo vettoriale 18
19 Vettori e calcolo vettoriale 19
20 Vettori e calcolo vettoriale 20
21 Vettori e calcolo vettoriale 21 I vettori sono comunemente usati in fisica per indicare grandezze che sono completamente definite solo quando sono specificati sia magnitudine (modulo) che una direzione ed un verso rispetto ad altro vettore o un sistema di vettori fissato un sistema di riferimento a seguito della scelta di un sistema di coordinate. È importante sottolineare che quando lavoriamo con i vettori e con le equazioni vettoriali queste non devono essere confuse con le equazioni scalari. Vedremo meglio in seguito le differenze. In questo testo i vettori saranno sempre indicati come segue: v
22 Vettori e calcolo vettoriale 22 È opportuno dare delle definizioni inerenti i vettori: Vettore equipollenti: sono due o più vettori con stessa direzione verso e modulo ma applicati in punti diversi Vettore nullo: è un vettore con modulo nullo e direzione e verso indeterminati. Tale vettore si indica con 0. Vettori opposti: Due vettori si dicono opposti se hanno la stessa direzione, lo stesso modulo ma verso opposto. Versore: Si chiama versore un vettore di modulo unitario avente direzione e verso assegnato e si indica con il simbolo v
23 Vettori e calcolo vettoriale 23 Dato un vettore v (vedi la sua rappresentazione grafica in Figura questo può essere rappresentato come in equazione: v = v x vy = (v x ; v y )
24 Vettori e calcolo vettoriale 24 La prima scelta fatta è il sistema di coordinate cartesiano. È stato in seguito fissato un sistema di riferimento bidimensionale, gli assi x e y hanno verso positivo come in figura. Il vettore v ha modulo v. Il modulo del vettore v può essere calcolato utilizzando l equazione : v = v x 2 + v y 2 Il vettore v unisce due punti (A e B) la cui congiungente è parallela alla direzione del vettore. La direzione del vettore v può essere rappresentata anche dall angolo θ che si crea tra l asse delle x e la direzione del vettore stesso. La direzione del vettore v può essere calcolato utilizzando l equazione: tgθ = v y v x θ = arctgθ
25 Vettori e calcolo vettoriale Il verso del vettore v è quello che va da A a B. Il vettore v può essere scomposto nelle sue proiezioni su l asse delle x e delle y. Le proiezioni del vettore sugli assi sono a loro volta dei vettori v x e v y detti componenti del vettore v. I moduli dei vettori v x e v x sono rispettivamente v x e v y. Se conosciamo il modulo del vettore v cioè v possiamo ricavare i moduli delle componenti v x e v y, rispettivamente tramite le equazioni: v x = v cos θ v y = v sin θ 25 I versori paralleli agli assi x e y sono rispettivamente iƹ e jƹ che possono essere rappresentati dalle equazioni: i Ƹ = 1 0 j Ƹ = 0 1 Il vettore v può quindi essere rappresentato anche utilizzando i versori come rappresentato nell equazione : v = v x መi + v y መj
26 Vettori e calcolo vettoriale 26 Le principali operazioni di calcolo vettoriale sono: 1. Somma vettoriale: che ha come risultato un vettore. 2. Prodotto scalare di un vettore per uno scalare: che ha come risultato un vettore 3. Prodotto scalare tra due vettori: che ha come risultato uno scalare. 4. Prodotto vettoriale tra due vettori: che ha come risultato un vettore.
27 Vettori e calcolo vettoriale 27 Regola punta-coda
28 Vettori e calcolo vettoriale 28 Metodo del parallelogramma
29 Vettori e calcolo vettoriale 29
30 Vettori e calcolo vettoriale 30 Lezione 12
31 Vettori e calcolo vettoriale 31 scalare Il vettore si può scomporre in 2 vettori detti componenti
32 Vettori e calcolo vettoriale 32 Prodotto scalare di un vettore per uno scalare Il prodotto scalare di un vettore v = v x i Ƹ + v y jƹ per uno scalare b dà come risultato un vettore p che ha la stessa direzione di v, verso concorde o discorde da v a seconda che b abbia segno positivo o negativo rispettivamente e modulo b volte maggiore di v. Vedi equazione 13. p = v b = b v x i Ƹ + bv y j Ƹ = bv x bv y
33 Vettori e calcolo vettoriale 33 Prodotto scalare tra due vettori Dati due vettori v ed a il prodotto scalare tra questi due vettori è uno scalare c dato dal prodotto del modulo di v per il modulo di a per il coseno dell angolo α compreso tra i due vettori. Vedi equazione. v a = v a cos α s = v + a s = v + a
34 Vettori e calcolo vettoriale 34
35 Vettori e calcolo vettoriale 35
36 Vettori e calcolo vettoriale 36
37 37 ESERCIZI
38 RIFERIMENTI 38 0) ) Fondamenti di Mastering Physics, Quinta edizione (Walker). Casa editrice Pearson 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8)
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