AUTOSVEZZAMENTO LE BASI SCIENTIFICHE E LA REALIZZAZIONE PRATICA. Sara Sternardi

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Transcript:

AUTOSVEZZAMENTO LE BASI SCIENTIFICHE E LA REALIZZAZIONE PRATICA Sara Sternardi

mi fa diventare matta! sono disperata! non mi mangia questo svezzamento è una tortura!

Dieta e dermatite atopica (Lancet, 1978) Dieta di Rezza-Cardi Latti ipoallergenici Latte vaccino e derivati dopo l anno, uovo ai due anni compiuti, pesce e frutta secca a tre anni (American Academy of Pediatrics, 2006)

Latte= vizio Da consumarsi preferibilmente entro sei mesi

Bambini in sovrappeso 20,9% Bambini obesi 9,8% Bambini severamente obesi 2,2%

Autosvezzamento o Alimentazione complementare a richiesta Baby led weaning

Alimentazione Il latte resta l alimento principale Complementare A richiesta del bambino che sceglie cosa e quanto mangiare A richiesta

SVEZZAMENTO TRADIZIONALE Quando decide il pediatra Il pasto sostituisce la poppata Il bambino mangia da solo Baby food Gradualità dalle pappe ai pezzi AUTOSVEZZAMENTO Quando decide il bambino Il cibo integra la poppata Tutta la famiglia mangia insieme Cibo sano per tutta la famiglia Gradualità nelle quantità

i presupposti Sei mesi Seduto da solo Testa dritta Riflesso estrusione Interesse per cibo Coordinazione occhiomano-bocca Cibo sano (presa a pinza)

le regole non usare il latte vaccino (o altro animale) come alimento principale fino ai 12 mesi. Usarlo come ingrediente di altri cibi limitare sale e zucchero (come per tutta la famiglia) evitare miele non pastorizzato nel primo anno evitare thé (nessun nutriente, troppo zucchero, chela il ferro) e bevande zuccherate Alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a tre anni raccomandazioni standard per l unione europea

le regole i bambini non si lasciano mangiare da soli mentre si mangia o si ha ancora la bocca piena, non si gioca, non si corre e non si fanno altre attività prima di scendere da tavola la bocca deve essere vuota. Verificate che non ci sia niente accumulato sul palato o ai lati delle guance stare seduti con la schiena eretta non cominciare lo svezzamento troppo presto di modo che il bambino possa stare seduto ben diritto non imboccare il bambino ma farlo mangiare da solo in modo che controlli quello che mette in bocca evitare che il bambino si metta troppo cibo in bocca non mangiare e bere in macchina

SI fusilli, spaghetti carote a bastoncino o fiori di broccoli lessati o al vapore fette di pesca, albicocca, melone fagiolini pezzetti di carne sfilacciata pezzi di pane crackers le regole rigatoni, penne (effetto risucchio) mele (consistenza difficile da gestire) riso/couscous/cereali in chicco frutta troppo matura (si sfalda troppo facilmente) uva, frutta secca, olive, mozzarelline, pomodorini (pericolo che vadano di traverso se intere) lattuga, rucola minestrina (doppia consistenza) NO

Lo diceva mia nonna!

svezzamento classico : crollo di un mito

Assenza di linee guida.. Yet, in contrast to the large literature on breast and formula feeding, relatively little attention has been paid to the complementary feeding period, the nature of the foods given, or whether this period of significant dietary change influences later health and development. The limited scientific evidence-base is reflected in considerable variation in complementary feeding recommendations between countries. ESPGHAN, consensus panel 2008

sei mesi??? presto che è tardi!!

Alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a tre anni raccomandazioni standard per l unione europea

A dieci mesi il bambino deve stare in piedi da solo A dieci mesi e tre giorni deve fare due passi senza cadere A dodici mesi una settimana e 20 ore deve camminare senza cadere dal divano al tavolo Il 24 dicembre il bambino deve dire mamma Il 14 gennaio deve dire mamma e papà Il 22 febbraio alle ore 11 deve sapere tutti i versi degli animali With respect to neurodevelopment, it is likely that, as with any motor skill, there will be a range of ages in infant populations for the attainment of most milestones ESPGHAN, 2008

i cibi allergizzanti vanno dati dopo l anno

la precoce introduzione dei cibi solidi anche fortemente allergenici come i cereali, l uovo e il pesce, riduce significativamente il rischio di sviluppare manifestazioni allergiche Nwaru BI, et al. J Allergy Clin Immunol 2013

un po di frutta a 4 mesi.. perché deve abituarsi al cucchiaino

Riflesso di estrusione

il sale fa male

livelli di assunzione giornalieri adeguati di sodio da 6 a 12 mesi 400 mg/die da 1 a 3 anni 700 mg/die LARN 2014 Sodio 1529 mg/100g Sodio 260mg/100 g

bisogna dare alimenti specifici per i bambini

Mennella JA et al. (2001). Prenatal and Postnatal Flavor Learning by Human Infants. Pediatrics Birch LL, Fisher JA. The Role of Early Experience in the Development of Children s Eating Behavior

ormai il latte non gli basta più

il miracolo della trasformazione del latte in acqua

LATTE MATERNO: VALORI PER 100g Calorie Kcal 70 Grassi g 4,38 Carboidrati g 6,89 Proteine g 1.03 Fibre g 0 Zuccheri g 6,89 Acqua g 87,5 Calcio mg 32 Sodio mg 32 Ferro mg 0,03 Zinco mg 0,17 Vitamina C mg 5 Fonte: INRAN Energia, Kcal/100 g Patata bollita 65 Mela 52 Carote bollite 27 Verdure con carne 50 Latte materno 70

modificazioni del latte materno nel tempo Età (mesi) 2-16 12-39 LIPIDI (%) CALORIE (Kcal/100 ml) 7,36 10,65 74,3 88,1 Mandel, D. et al.pediatrics 2005

a sei mesi finiscono le scorte di ferro

MINERALI: APPORTI DI RIFERIMENTO GIORNALIERO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA Età (anni) lattanti 0,5-0,99 Ca (mg) P (mg) Mg (mg) Na (g) K (g) Cl (g) Fe (mg) 260 275 80 0,4 0,7 0,6 11 3 Zn (mg) bambini 1-3 700 460 80 0,7 1,7 1,0 8 5 4-6 900 500 100 0,9 2,4 1,4 11 6 7-10 1100 875 150 1,1 3,0 1,7 13 8 adol. maschi 11-14 1300 1250 240 1,5 3,9 2,3 10 12 15-17 1300 1250 240 1,5 3,9 2,3 13 12 adol. femm 11-14 1300 1250 240 1,5 3,9 2,3 18 9 15-17 1200 1250 240 1,5 3,9 2,3 18 9 LARN 2014

perché il latte materno ha poco ferro? fabbisogni elaborati in base all esperienza dell allattamento artificiale legatura ritardata del cordone ombelicale impossibilità di carenze nutrizionali alle nostre latitudini

se non lo svezzi dove prende le proteine?

PROTEINE: APPORTI DI RIFERIMENTO PER LA POPOLAZIONE ITALIANA Età (anni) Peso (Kg) AR g/kg/die AR g/die PRI g/kg/die PRI g/die lattanti 0,5-0,99 8,6 1,11 9 1,32 11 bambini 1-3 13,7 0,82 11 1,00 14 4-6 20,6 0,76 16 0,94 19 7-10 31,4 0,81 25 0,99 31 adolesc. maschi adolesc. femmine 11-14 49,7 0,79 39 0,97 48 15-17 66,6 0,79 50 0,93 62 11-14 50,7 0,77 39 0,95 48 15-17 55,7 0,72 40 0,90 50 LARN 2014

contenuto proteico di una pappa crema di verdure base pappa 1 g 3 cucchiai crema di cereali 4 g ½ omogeneizzato carne 3 g 1 cucchiaino parmigiano 1 g olio evo - omogeneizzato frutta - TOTALE 9 g di proteine

bisogna dare tutto frullato altrimenti si strozza

riflesso di estrusione riflesso faringeo asfissia

prevenzione dell obesità

l introduzione di cibo solido prima dei 6 mesi di età può essere un importante fattore di rischio di sovrappeso ed obesità il controllo materno durante i pasti può avere un effetto negativo sull aumento eccessivo di peso del bambino fin dai sei mesi di vita. Quando gli viene permesso di regolare la propria assunzione di cibo i bambini sembrano auto-regolarsi Huh SY, Rifas-Shiman SL, Taveras EM, Oken E, Gillman MW. Timing of solid food introduction and risk of obesity in preschool-aged children Pediatrics. 2011 Farrow C, et al. Does maternal control during feeding moderate early infant weight gain? Pediatrics 2006

studio retrospettivo, questionario gli autosvezzati preferiscono i carboidrati gli «spoon-fed» preferiscono i dolci gli autosvezzati presentano un BMI più basso

AS e allattamento al seno non sostituzione ma integrazione calibrazione della produzione allattamento prolungato minor rischio di ingorghi e mastiti LAM

vantaggi economici vantaggi ecologici

maggiore autonomia del bambino autoregolazione, senso di sazietà no logica premio- punizione no distrazioni, no inganni condivisione del cibo e degli orari imitazione delle buone abitudini

miglior rapporto col cibo si rispettano i tempi di sviluppo del bambino e le sue preferenze per i cibi non lo si forza a mangiare, ma si adatta l offerta ai bisogni e alla domanda lo si lascia controllare le quantità, riducendo così il rischio di sovra-alimentazione si costruisce una buona relazione, evitando lo stress e divertendosi

alimentazione sana per tutta la famiglia

il ruolo del pediatra non dimenticare la fisiologia (o ristudiarla) aiutare i genitori a capire quando il bambino è pronto (empowerment) consigliare ai genitori una dieta salutare per tutta la famiglia considerare i bisogni specifici (sanitari, sociali, economici, relazionali) di ogni bambino e genitore ricordare che l alimentazione infantile non è solo nutrizione e salute, ma anche cultura, economia, ecologia, relazione guardare al contesto e alle circostanze sociali

Grazie per l attenzione Grazie per l attenzione!