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08.10.18 lezione I introduzione al corso v Sull ascolto stare qui in un rapporto spirituale con ascoltatori, i quali hanno riflettuto sui problemi dell educazione e della cultura nella stessa misura in cui hanno l intenzione di favorire con i fatti ciò che hanno riconosciuto come giusto. E solo da tali ascoltatori che io riuscirò a farmi comprendere ( ) se in genere essi hanno bisogno, non già di essere ammaestrati, bensì soltanto di essere stimolati a ricordare (F. Nietzsche, Sull avvenire delle nostre scuole, Adelphi, Milano 2006, p. 4) v Sulla lettura il lettore ( ) dev essere calmo e leggere senza fretta, non deve far intervenire ogni volta la sua persona e la sua cultura, e non ha diritto di attendersi da ultimo quasi come risultato dei prospetti (Ibi, p. 9) v Il programma: i suoi obiettivi e i suoi contenuti v I testi - O. Reboul, La filosofia dell'educazione, Armando, Roma 1997 - Platone, Repubblica, VII Libro, q. e., 514a-521b - Pseudo Boezio, De disciplina scholarium, a cura di E. Ducci, Anicia, Roma 2018 Un testo a scelta per i non frequentanti: - F. Mattei-C. Costa, Edda Ducci. La parola che educa, Anicia, Roma 2017 - C. Costa (a cura di), Direzioni dell umano. Per un filosofare attento sull uomo, Franco Angeli, Milano 2016 - C. Costa (a cura di), Costruirsi nel dialogo. La prospettiva educativa di Edda Ducci, Studium, Roma 2018 v La valutazione v La scelta dei testi v Il percorso tematico attraverso i testi F. Nietzsche, Sull avvenire delle nostre scuole, Adelphi, Milano 2006

lezione II 09.10.18 una premessa necessaria alla filosofia dell educazione v La filosofia che aiuta a riflettere L ironia socratica: un commento orsù, dì a costoro: chi li rende migliori? È evidente che tu lo sai, dato che te ne prendi cura. Infatti, avendo scoperto che io li corrompo, mi trascini qui in tribunale e mi accusi. Perciò, dì, chi li rende migliori e mostra a costoro chi è (Platone, Apologia, 24d3) v E la storia della filosofia? Eppure la filosofia dispone di una solida base: la sua storia (O. Reboul, La Filosofia dell educazione, p. 9) Rivolgiti a uomini migliori (Seneca, Lettere a Lucilio, 104) G. Acone, La filosofia e l educazione, in E. Agazzi (a cura di), Filosofia e filosofia di, La Scuola, Brescia 1992, pp. 133-142 E. Ducci, Preoccuparsi dell educativo, Anicia, Roma 2002, pp. 7-8 Ead., L uomo umano, La Scuola, Brescia 1979. Ead., Essere e comunicare, Anicia 2003. Cf. M. Manno, La persona come metafora, Brescia, La Scuola, 1998. B. Pascal, Pensieri Seneca, Lettere a Lucilio, TEA, Torino 1998, lett. 76, 84, 88, 104 Platone, Apologia di Socrate, Bompiani, Milano 2000, 24c-28b Id., Menone

lezioni III e IV 15.10.18 16.10.18 il rapporto tra filosofia e pedagogia v Filosofia e pedagogia: una lunga storia La pedagogia sembra essere dottrina, spiegazione teorica (Flores d Arcais, La pedagogia oggi, p. 12) v La prospettiva di Reboul circa la pedagogia Antinomie pedagogiche - contenuto e metodologia - necessità e desiderio - trasmissione e spontaneità - incertezza e tecnicità - rottura e continuità circa le scienze scienze solo a due condizioni: innanzitutto che spieghino o che almeno interpretino i fatti educativi, in secondo luogo che verifichino o almeno che argomentino le loro ipotesi esplicative (O. Reboul, La filosofia dell educazione, p. 10) G. Acone, Epistemologia pedagogica: il dibattito contemporaneo in Italia, Bompiani, Milano 2002 A. Bellingreri (a cura di), Lezioni di Pedagogia Fondamentale, La Scuola, Brescia 2017 G.M. Bertin, Introduzione al problematicismo pedagogico, Marzorati, Milano 1951 F. D Arcais, La pedagogia oggi, in AA.VV., Prospettive pedagogiche, La Scuola, Brescia 1959 Id., voce Pedagogia, in Nuovo dizionario di Pedagogia, Roma, Edizioni Paoline S. De Giacinto, Educazione come sistema, Brescia, La Scuola, 1978 E. Ducci, Il rapporto tra filosofia e pedagogia, in C. Costa (a cura di), Tra logos e dialogos, Anicia, Roma 2016 R. Massa, Cambiare la scuola. Educare o istruire?, Laterza, Roma-Bari 1998 F. Mattei, Scienza, Religione, Filosofia. Intersezioni pedagogiche, Anicia, Roma 2002 O. Reboul, La Filosofia dell educazione, Armando,

lezioni V e VI 22.10.18 30.10.18 una filosofia dell educazione oggi esistono delle scienze specifiche, nate dai problemi posti dall educazione stessa (O. Reboul, La Filosofia dell educazione, p. 10) v Filosofia dell educazione La filosofia dell educazione: riflettere sull azione educativa La filosofia dell educazione sarà soprattutto un interrogativo, non un corpus di conoscenze, ma una riflessione critica su tutto quello che sappiamo o che crediamo di sapere sull educazione (Id., La Filosofia dell educazione, p. 7) v Una interpretazione volendo svolgere un azione di indagine e di approfondimento ( ) sarà necessaria una visione, anche se non scientificamente completa, filosoficamente esauriente dell ambito metafisico nel quale si vuol porre e risolvere il problema pedagogico (E. Ducci, Tra logos e dialogos, pp. 22-23) v La filosofia dell educazione come filosofia poietica v Filosofare sull educativo Quando si torna a stupirsi dell umano, e a sentire l urgenza di un impegno compaginato di studio serio e di coraggioso esperire interiore per occuparsi di lui, cioè si torna a filosofare sull educativo. (E. Ducci, Preoccuparsi dell educativo, p. 8) C. Costa (a cura di), Tra logos e dialogos, Anicia, Roma 2016 E. Ducci, Preoccuparsi dell educativo, Anicia, Roma 2002 Ead., Libertà liberata, Anicia, Roma 1994 Ead., L uomo umano, Anicia, Roma 2008 Mialaret G. (a cura di), Introduzione alle scienze dell educazione, Laterza, Roma-Bari 1998 Platone, Apologia di Socrate Id., Gorgia A. Rosmini, Prefazione alle opere di filosofia morale in Principi della scienza morale, vol. 23, Città Nuova, Roma, 1990, p. 34

lezioni VII e VIII 12.11.18 13.11.18 il senso dell educazione L educazione, in primo luogo, non è faccenda individuale, ma, per sua natura, è cosa della comunità. ( ) L edificio di ogni comunità riposa sulle leggi e norme, scritte e non scritte, in essa vigenti, le quali vincolano essa medesima e i suoi membri. Ogni educazione è perciò emanazione diretta della viva coscienza normativa d'una comunità umana (W. Jaeger, Paideia, p. 2) v L educazione che cambia Dai maestri greci all idea di formazione professionale, di scuola e di metodologia poiché lo Stato nella sua totalità ha un unico fine, è evidente di necessità che anche l'educazione è unica e uguale per tutti, che la cura di essa è pubblica e non privata (...). Delle cose comuni, comune dev'essere anche l'esercizio (Aristotele, Politica, VIII, 1) ogni educazione deriva dalla partecipazione dell'individuo alla coscienza sociale della specie. (...) Mediante questa educazione ( ) l individuo giunge gradualmente a condividere le risorse intellettuali e morali che l'umanità è riuscita ad accumulare (J. Dewey, Il mio credo pedagogico, p. 3) v Da Reboul essa non indica né una maturazione naturale né un insegnamento artificiale (O. Reboul, La Filosofia dell educazione, p. 17) Sinonimi di educare e loro significato Agostino, De Magistro, 1, 38-46 Aristotele, Politica, VIII, 1-4 E. Bruner, Il conoscere, Armando, Roma 1976, pp. 159-161 G. A. Comenio, La grande didattica J. Dewey, Il mio credo pedagogico, La nuova Italia, Firenze 1954, p. 3 W. Jaeger, Paideia, Bompiani, Milano 2003, p. 2 I. Kant, Pedagogia J. Locke, Pensieri sull educazione, 31-36, 81, 134-136 M. Montessori, La mente del bambino, Garzanti, Milano 1952 Allevare, insegnare, formare (Ibi, pp. 17-20) J. Piaget, Lo sviluppo mentale del bambino, Einaudi, Torino 1976 Platone, Protagora, 318-329 Cfr. Id., Apologia di Socrate Cfr. Id., Repubblica, VI-VII J. J. Rousseau, Emilio, I-II B. Skinner, Tecnologia dell insegnamento, La Scuola, Brescia 1970 Tommaso d Aquino, Quaestio Disputata De Magistro, XI, 1-4

lezione IX 19.11.18 l educazione, l uomo e il cittadino v L educazione tra natura e cultura l uomo è esclusivo prodotto della cultura esiste una natura umana universale educare non significa fabbricare degli adulti seguendo un modello, significa liberare in ogni uomo ciò che gli impedisce di essere se stesso, permettersi di realizzarsi secondo il proprio genio unico (O. Reboul, La Filosofia dell educazione, p. 22) v Porre la giusta attenzione sull uomo L'ammonimento di essere attenti sull'uomo, nell'articolazione delle scienze umane e delle discipline educative, nella distinzione dei campi e dei metodi, non è affatto un pleonasmo. Perché la disattenzione può assumere le forme più varie e mascherarsi sotto tecniche elaboratissime (E. Ducci, L uomo umano, p. 11) v mediante cosa? un giusto ascolto una vera comunicazione una retta strumentazione una corretta idea di fonti E. Ducci, L uomo umano, Anicia, Roma 2008, p. 11 Aristotele, Metafisica, Bompiani Milano 2017, VI E. Ducci, Tra logos e dialogos. L attuarsi di una filosofia dell educazione, Anicia Roma pp. 21-44 Cf. Ead., L uomo umano, La Scuola, Brescia 1979 Epitteto, Le diatribe e i frammenti, II, 24 Cf. A. Granese, Dialettica dell educazione, Editori Riuniti, Roma 1976 Cf. F. Mattei, Scienza, Religione, Filosofia. Intersezioni pedagogiche, Anicia, Roma 2002Platone, Repubblica, Bompiani, Milano 2000, libb. VI, VII Id., Teeteto e Crizia Cf. R. Resta, Filosofia dell educazione, Cedam, Padova 1944

20.11.18 lezione X da Reboul alcuni temi di filosofia dell educazione: le istituzioni educative L istituzione è una realtà umana, più precisamente sociale (O. Reboul, La filosofia dell educazione, p. 25) v Istituzione: caratteristiche Formalismo giuridico psicologismo funzionamento funzione (Ibi, pp. 27-29) Funzione e finalità v Famiglia L educazione familiare è utile tanto ai genitori quanto ai bambini, che sono gli educatori dei loro educatori. Se esiste una educazione permanente nel vero senso della parola, è questa (Ibi, pp. 32-33) v Scuola dà una formazione morale specifica, che insegna dei valori che non si trovano né nella famiglia, né nel mondo del lavoro: l uguaglianza, la giustizia, l impegno, lo spirito critico (Ibi, p. 36) v Università la parola studio, la quale indica un modo di imparare distinto nello stesso tempo dall informazione (imparare che) e dall apprendistato (imparare a) (Ibi, p. 40) A. Bobbio, C. Scurati, Ricerca pedagogica e educazione educativa, Armando, Roma 2008 J. Hillman, L'anima dei luoghi, Feltrinelli, Milano 2004 M. Rabboni (a cura di), Residenzialità. Luoghi di vita, incontri di saperi, Franco Angeli, Milano 2003 O. Reboul, La Filosofia dell educazione, Armando,

26.11.18 27.11.18 lezioni XI e XII da Reboul alcuni temi di filosofia dell educazione: i fini e i valori v I fini dell educazione Quando un fine può essere detto educativo per la società per il bambino permettere ad ognuno di completare la propria natura in seno ad una cultura che sia veramente umana. Anche se questo fine sembra utopico, è l unico che preserva l educazione sia dalla trascuratezza sia dall indottrinamento (O. Reboul, La Filosofia dell educazione, p. 24) v I valori dell educazione Tentazione del positivismo Tentazione relativista Tentazione dell indifferenza Non esiste vocazione senza valori (Id., La Filosofia dell educazione, p. 75) W. Brezinka, L'educazione in una società disorientata. Contributi alla pratica pedagogica, Armando, E. Ducci, Preoccuparsi dell educativo, Anicia, Roma 2002 J. Gatty, Finalità dell'educazione, Anicia, Roma 2010 J. Pocztar, Analisi sistemica dell'educazione, Anicia, Roma 1993 Id., I valori dell educazione, Ancora, Milano 1992 A. Rosati, Libertà come valore e apprendimento come prospettiva, Anicia, Roma 2006 C. Volpi (a cura di), I rischi dell'educazione. Nuove prospettive pedagogiche, Armando, Roma 2003

03.12.18 10.12.18 lezioni XIII e XIV da Reboul alcuni temi di filosofia dell educazione: l insegnamento vale la pena di essere insegnato quello che unisce e quello che libera (O. Reboul, La filosofia dell educazione, p. 87) v L insegnamento che unisce quello che vale la pena di essere insegnato è quello che integra ogni individuo, in modo duraturo, ad una comunità la più larga possibile (Ibi, p. 83) v L insegnamento che libera non rendere conformi ma liberare da ciò che domina e rende ciechi (Ibi, p. 85) v Obiezioni v L insegnante e la motivazione Bruner J. S., La sfida pedagogica americana, Roma, Armando, 1969, p. 79; J. S. Bruner, Verso una teoria dell'istruzione, Roma, Armando, 1967, p. 177 Caprara G. V., Emozioni e motivazioni, in P. Legrenzi (a cura di), Manuale di psicologia generale, Il Mulino, Bologna 1994, pp. 75-110 (p. 96) Clayton T. E., Insegnamento e apprendimento, Milano, Martello, 1967 Derbolav J., Struttura e orizzonte della responsabilità pedagogica, in Derbolav J., Flitner W., Problemi di etica pedagogica, La Scuola, Brescia 1988, pp. 67-79 Id., Schizzo di un etica pedagogica, in Derbolav J., Flitner W., Problemi di etica pedagogica, La Scuola, Brescia 1988, pp. 47-48 Epitteto, Le Diatribe e i Frammenti, a cura di R. Laurenti, Laterza, Bari, 1989, pp. 5-8 Maslow A., Motivazione e personalità, Armando, Roma 1974 Platone, Repubblica, 521c.

11.12.18 17.12.18 v L autorità in educazione lezioni XV e XVI da Reboul alcuni temi di filosofia dell educazione: l autorità e il rigore Il potere che ha qualcuno di indurre altri a fare quello che vuole senza dover ricorrere alla violenza, potere dovuto o alla posizione sociale, o alle proprie competenze, o al proprio ascendente (O. Reboul, La filosofia dell educazione, p. 55) Figure: Contratto, esperto, arbitro, modello, leader, Re-Padre Cosa deve essere l insegnamento in una società che vuol essere democratica? (Ibi, p. 61) v Il rigore in educazione v Su Socrate, Rousseau e Durkheim Il rigore è inerente a qualsiasi pedagogia (Ibi, p. 74) aiutare, risvegliare, iniziare assecondare intervenire O miei concittadini di Atene, io vi sono obbligato e vi amo; ma obbedirò piuttosto al dio che a voi; e finché io abbia respiro, e finché io ne sia capace, non cesserò mai di filosofare e di esortarvi e ammonirvi (Platone, Apologia di Socrate, 29d ) Mentre il fanciullo è ancora privo di cognizioni, si ha il tempo di predisporre tutto ciò che è intorno a lui in modo tale che i suoi primi sguardi non siano colpiti se non da quegli oggetti che per lui e bene vedere (J. J. Rousseau, Emilio, II) L educazione ha per fine di suscitare e sviluppare nel bambino un certo numero di stati fisici, intellettuali e morali, che reclamano da lui sia la società politica nel suo insieme, sia l'ambiente particolare al quale è destinato (E. Durkheim, La sociologia e l educazione, p. 17) E. Durkheim, La sociologia e l'educazione, Newton Compton, Roma 1973 J.-J. Rousseau, Emilio o dell'educazione, Armando, Roma 1994 Platone, Apologia di Socrate, Bompiani, Milano 2000