Scuola dell infanzia Meneghini. Anno Scolastico 2018/19 PROGETTO ACCOGLIENZA E PROGETTO ANNUALE. CRESCERE è BELLO

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Scuola dell infanzia Meneghini Anno Scolastico 2018/19 PROGETTO ACCOGLIENZA E PROGETTO ANNUALE CRESCERE è BELLO

MOTIVAZIONE: L ingresso alla scuola dell infanzia è per ogni bambino un momento importante per la carica affettiva che vi è in gioco, sia per chi frequenta per la prima volta, sia per chi ritorna Per questo il progetto accoglienza inizia con attività di formazione del gruppo (team building). Successivamente proseguirà. PERSONE COINVOLTE: le insegnanti con i bambini medi e grandi, occasionalmente i piccoli. SPAZI: la sezione TEMPI: PICCOLI DA OTTOBRE DA NOVEMBRE DA GENNAIO I.R.C. I.R.C. I.R.C. MOTORIA MOTORIA MOTORIA 3 GIORNI DI PROGETTO SEZIONE LETTURA LETTURA 2 GIORNI DI PROGETTO SEZIONE MANIPOLATIVO CENTRI D INTERESSE MEDI E GRANDI DA OTTOBRE DA NOVEMBRE DA GENNAIO I.R.C. I.R.C. I.R.C. 3 GIORNI PROG. SEZIONE CON 2 GIORNI DI PROG. SEZIONE CON CENTRI D INTERESSE PICCOLI I PICCOLI 1 GIORNO PROG. SEZIONE (MEDI E GRANDI) 1 GIORNO DI PROG. SEZIONE (MEDI E GRANDI) 2 GIORNI PROG. SEZIONE (MEDI E GRANDI) LETTURA LETTURA OBIETTIVI: imparare i nomi dei partecipanti, divertimento, presentarsi al gruppo. creare un clima di appartenenza riconoscendosi in un nuovo gruppo; promuovere un atteggiamento positivo verso le proposte didattiche, gli spazi e i materiali; affrontare un percorso di scoperta del sé, attraverso la narrazione; comprendere il significato globale del testo tradurre con vari linguaggi le esperienze scaturite dalla storia; potenziare la propria identità; affrontare un itinerario simbolico alla scoperta del sé, attraverso l identificazione con la vita del protagonista;

LINEE GUIDA PER LE ATTIVITA 1 PARTE GIOCHI DI CONOSCENZA DEL GRUPPO PER IL MESE DI OTTOBRE Presentazione in gruppo: Passa la palla: i bambini si siedono in cerchio, l insegnante consegna la palla a un bambino, lo invita a dire il proprio nome e poi a lanciare la palla a un amico Variante: dopo il gioco in piccolo gruppo grandi e medi scrivono il loro nome e quello di coloro che non riescono su un foglietto bianco, nel frattempo i piccoli preparano gli sfondi dove verranno incollati i nomi dei componenti della classe La catena dei nomi: il gruppo si dispone in cerchio. Chi inizia dice il suo nome accompagnando ogni sillaba con un battito ritmato e dei gesti tutto il gruppo ripete. Si prosegue finché concluso il giro. La collana del CIAO: si costruisce con i bambini una collana che abbia come pendaglio una manina. L insegnante la fa indossare a turno a un bambino e chi la porta al collo saluta i compagni. La danza del ciao: ogni bambino sceglie un movimento o un gesto per salutare e gli altri bambini lo imitano (con sottofondo musicale) La bocca parlante: l insegnante costruisce una bocca di cartoncino e chiede ai bambini un informazione che li riguarda, ad esempio, come sei vestito oggi? Di che colore hai i capelli? Qual è il tuo animale preferito? Il quadro parlante: ogni bambino si presenta utilizzando una cornice, dice il suo nome e mostra il suo volto o una parte del volto. L insegnante documenta con una foto per ciascuno. Se il gruppo è molto numeroso si può fare in più giorni. Le parti del corpo si incontrano: sempre su un sottofondo musicale, l insegnante chiede ai bambini di muoversi liberamente nello spazio. A un segnale prestabilito i bambini si mettono a coppie e fanno incontrare altre parti del loro corpo, ad esempio: mani con mani, naso contro naso, orecchio contro orecchio, piede contro piede, ecc. Quando riprende la musica, i bambini continuano a muoversi ed allo stop scelgono un nuovo compagno con il quale formare la coppia. Uno alla volta per costruire la frase: l insegnante pensa una semplice frase e individua tanti bambini quante sono le parole che la compongono (ad esempio ciao a tutti voi, quattro bambini). L insegnante dice sottovoce a ogni bambino una parola. Al via tutti i bambini scelti diranno insieme la loro parola: non si capirà la frase. L insegnante invita, quindi, i bambini a pensare cosa sia meglio fare per rendere la frase comprensibile. Dal confronto si arriverà a capire che è necessario parlare uno alla volta. Il gioco potrà essere ripetuto con frasi diverse in modo da coinvolgere, a turno, tutti i bambini. Il gioco della radio: l insegnante invita i bambini a cantare tutti insieme una canzone. Il gioco consiste nell imparare a variare il tono della voce seguendo il movimento della mano dell insegnante: essa inviterà con gesti convenzionali, ad alzare o abbassare il volume delle loro voci (radio). Il ruolo del silenziatore: l insegnante forma piccoli gruppi, assegnando ad ognuno il ruolo di silenziatore. Chiede ai bambini di decidere un argomento su cui parlare. Poi condivide

con la classe tre segnali: braccio alzato: silenzio; braccio abbassato: usare un tono di voce alto; braccia conserte: comunicare sottovoce. I segnali saranno utilizzati dal silenziatore per condurre l attività. Al termine dell esperienza l insegnante stimolerà una riflessione e cercherà di portare i bambini a riflettere su come è opportuno stare fisicamente se si vuole parlare sottovoce e farsi capire. Le macchie: l insegnante fa vedere ai bambini immagini astratte per poi chiedere di riprodurle con il corpo. Il gioco può essere effettuato sia individualmente sia in coppia o nel piccolo gruppo realizzando composizioni di segni e simboli. 2 PARTE Per il periodo di novembre, quando i piccoli restano in classe con i più grandi, abbiamo pensato di affrontare e far proprie due grandi competenze della scuola: l autonomia e le regole di convivenza. Per avvicinare i bambini a questo grande argomento, ci serviremo dell ausilio di alcuni libri. Il racconto Gino piccolo grande girino rappresenta una opportunità per riflettere su alcuni temi quali: lo sviluppo del senso dell identità personale, la gioia della conquista, assumere comportamenti sociali. GINO IL PICCOLO GRANDE GIRINO Lettura della storia e conversazione Visione della storia con proiezione delle immagini Drammatizzazione della storia da parte dei bambini Disegno della storia o Riproduzione della copertina del libro su un cartellone, con diverse tecniche pittoriche. Cartellone su quello che ogni bambino sa già fare Quaderno o scatola delle gratificazioni: verrà creato all interno della sezione un sistema per valorizzare le conquiste di ogni bambino raggiunte passo per passo. Si prevede -un quaderno visibile anche ai genitori dove annotare le conquiste fatte dai bambini: un cambiamento importante come togliere il ciuccio, dormire nel proprio lettino, vestirsi da solo, arrivare a scuola con le proprie gambe ecc. -un vasetto dello yogurt per ogni bambino che possa rimanere nel cassettino, dove inserire un gettone per ogni conquista fatta, condividendola sempre prima con i compagni. I gettoni saranno di colore diverso in base al tipo di conquista raggiunta. Nella sezione verrà preparato un cartellone che funge da legenda con immagini/foto riferite agli ambiti. Ciò incrementerà non solo il desiderio di autonomia ma anche la fiducia e la stima di sé. Le conquiste saranno legate alle seguenti aree (rispettando tempi, diversità individuali ed età dei bambini): autonomia, socialità, competenze e declinate nei seguenti obiettivi di comportamento: a) autonomia: lavarsi le mani, riordinarsi i vestiti in bagno, mettere e togliere le scarpe; stare seduti durante il pranzo, utilizzare le posate nei modi adeguati, apparecchiare e sparecchiare la tavola, assaggiare cibi diversi b) socialità: usare in modo appropriato i giochi e i materiali della scuola, condividere i giochi, riordinare i materiali usati; parlare, chiedere, discutere, ascoltare i compagni. c) competenze: prestare attenzione, portare a termine un gioco e/o una attività

scopriamo l ambiente dello stagno. Conversazione con i bambini sugli elementi che compongono lo stagno. elementi dello stagno: composizioni di quadri; la danza intorno allo stagno: l insegnante con l aiuto di una musica prova a rievocare gli elementi dello stagno muovendosi con i bambini i colori dello stagno: La stoffa ballata L attesa e la nascita. Osserviamo dove si trovava il piccolo Gino all inizio della storia. Gioco della pancia: ogni bambino prova ad andare sotto una copertina/scatola, finge di essere dentro la pancia/ovetto Le parole del cuore: Osserviamo le figure del libro e proviamo a fare una conversazione con i bambini sulle parole che dice la mamma di Gino Girino. La nostra mamma e il nostro papà che parole ci dicono? Quali sono le parole belle che possiamo dire ai nostri genitori per dire che gli vogliamo bene? Questa conversazione sarà l aggancio necessario per introdurre la festa di Natale. Conserviamo tutte le frasi che i bambini dicono sulle parole d amore che lo unisce ai genitori, e facciamo esprimere anche con i gesti come si manifesta l affetto (abbracci, darsi la mano, un bacino, darsi il cinque ) facciamo le foto che poi ci serviranno per il video. Spiegheremo che l amore che abbiamo per i nostri famigliari è lo stesso che Gesù ha per tutti noi, e per questo siamo contenti di festeggiarlo il giorno di Natale. LAVORETTO: (da portare a casa) i bambini con i genitori costruiranno un cuore bidimensionale decorato con vari materiali e all interno verrà scritta una frase /parola d amore che caratterizza la famiglia. Ne verrà costruito un altro da esporre il giorno della festa a scuola. 3 PARTE Da gennaio i bambini medi e grandi potranno approfondire l argomento autonomia e regole utilizzando storie più complesse ed articolando le varie attività: OH NO, GEORGE Lettura e conversazione per comprendere il significato della storia: piccole riflessioni Teatro delle ombre Drammatizzazione Costruzione delle sagome dei personaggi e degli elementi importanti che compaiono nel racconto, per Ombre cinesi Cartellone di quello che si può o non si può fare: in esso viene fatta una distinzione dei comportamenti corretti od errati individuati dapprima nel libro e poi, a seguito di una riflessione riportati sul cartellone basandosi sui comportamenti che ognuno di noi adotta durante la giornata Disegno della storia Riproduzione su un cartellone della copertina del libro con tecnica scelta dal gruppo 4 PARTE NEL PAESE DELLE PULCETTE (tema della festa di fine anno)

Lettura e conversazione per comprendere il significato della storia: piccole riflessioni Drammatizzazione (si possono usare i teli colorati dove prima i bambini sono isolati ognuno nella propria casetta poi si incontrano ) Costruzione e uso di marionette delle pulcette diverse Realizzazione di un materasso di sezione (per i piccoli la lettura sarà all interno del progetto lettura): i genitori portano a scuola un pezzo di tela quadrato di un colore chiaro di misura lato cm. 45; ogni bambino personalizza il suo tessuto/buchino/ casetta con un disegno. Al termine tutti le parti di stoffa verranno assemblate in una unica, grande coperta che potrà essere utilizzata per vari giochi e per la festa di fine anno. Costruzione di un cartellone-materasso usando materiali diversi: ogni bambino sceglie il suo pacchettino di materiali (precedentemente preparati dalle maestre) e realizza la sua casetta/ buchino. Al termine verranno assemblate le varie parti e costruito un materasso tattile che servirà alla festa di fine anno come uno dei laboratori. Realizzare un io/ pulcetta che rappresenti una conquista significativa raggiunta (vedi gettoni). Ad ogni bambino si offre la sagoma bianca di una pulcetta formato A3 che ogni bambino personalizza decorando a piacere e inserendo nel centro il disegno- collage di una conquista raggiunta. (da utilizzare come scenografia della festa di fine anno) Realizzare una festa danzante perché anche noi siamo tutti diversi e tutti amici come le pulcette! Verranno coinvolte le famiglie per realizzare piccoli addobbi.