MONITORAGGIO NEUROPSICOLOGICO DEL TRAUMATIZZATO CRANICO

Documenti analoghi
TRAUMA CRANICO: ESITI E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA. Dott. Claudio Vassallo

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO. Fabrizio Farina D.E.A. I livello Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma

Presidio Ospedaliero Villa Rosa

Disturbi del linguaggio

Corso per BRAIN TRAINER

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale

NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali?

Patologia del linguaggio in età evolutiva

APPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento

Tel:

APPRENDIMENTO MEMORIA

INVECCHIAMENTO CEREBRALE

I DISTURBI DI MEMORIA

Le dimensioni del problema Inquadramento clinico generale

Uno sguardo alle difficoltà scolastiche

Disabilità intellettiva. Generalità

LEZIONE 13 I DISTURBI DELL ATTENZIONE

Patologia del linguaggio in età evolutiva

EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO

I MODULO Neuroscienze cognitive: tecniche e metodiche di studio, valutazione e intervento. Giorno Data Orario Ore Insegnamento Docente Aula

Trauma cranico. Trauma cranico Definizione. Trauma cranico Classificazione

Glasgow coma score. La scala a punteggio per indicare il livello di coscienza. Newsletter Ipasvi la Spezia n 48

Indice. Introduzione. Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5. L evoluzione degli strumenti 15

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali

SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA

Dott. Corrado Muscarà Università degli Studi di Catania

Linguistica generale a.a Federica Da Milano.

ADHD NELLA PRIMA INFANZIA: NUOVI PARADIGMI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLO SVILUPPO NEL BAMBINO. Massimo Molteni

L AUTISMO: definizione

Scaricato da

Facoltà di Psicologia. Corso di Medicina Sociale. Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione. Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008

Autismo e sordità: la complessità della valutazione logopedico-percettiva

Memoria a breve termine e memoria di lavoro: Digit span Forward e Backward, Corsi Forward e Backward

NOSOGRAFIA DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) Dr Roberto Keller Centro pilota Regione Piemonte ASD in età adulta

MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN NEUROPSICOLOGIA CLINICA Età Evolutiva, Adulti e Anziani Anno Accademico 2018/2019 XIV Edizione.

Corso per BRAIN TRAINER

APPROCCIO RIABILITATIVO OLISTICO NEL TCE

Gli stadi dell apprendimento

Disabilita intellettiva. Garello Silvana

FOCUS DI AGGIORNAMENTO SUL PAZIENTE ANZIANO POST-SCA. La valutazione psico-affettiva

Disturbi Pervasivi dello Sviluppo

RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano.

La personalità del sordo

Indice. Presentazioni. Prefazione. Ringraziamenti

Gestione del trauma cranico pediatrico

Livello 1. Il Concetto di SMARTERehab. La Valutazione Mirata

LA PATRIMONIALITA SFUGGENTE. Dr Alessandro Fabiano Psicologo-Psicodiagnosta-Criminologo

Appunti di psicologia

RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DISTURBO D ANSIA (scuola primaria)

LA DISMENSIONE TRAUMATICO-DISSOCIATIVA NEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

SCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme,

Viaggio al cuore delle demenze Il paziente

La Giusta Do Convegno FMSI Milano 13 Maggio 2017

7. GESTIRE L ESITO DEL BILANCIO LOGOPEDICO DEGLI ASPETTI COMUNICATIVI

Epilessia e sindrome epilettica. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali

Strumenti dell integrazione. Diagnosi funzionale Profilo dinamico funzionale Piano educativo personalizzato

Afasia: Inquadramento comunicativo e trattamento logopedico

PRONTI,INFANZIA VIA!

RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA

I DISTURBI DELL ATTENZIONE

A.A. 2012/13. Scaricato da Sunhope.it. Prof. M.Rotondo. D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O.

DECADIMENTO COGNITIVO E QUALITA DELLA VITA. Dott. V. Selmo S.S. Anziani e Residenze Distretto n. 3 ASS1 triestina

LA DOLL THERAPY ALL INTERNO DELLA RESIDENZA S. SALVATORE. Dr.ssa Roberta Marangoni Psicologa Psicoterapeuta

CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA A.A. 2014/15. Dr.ssa Giusy Gallo

TMA- Test Multidimensionale Autostima ACESS- Analisi degli indicatori cognitivo-emozionali per il successo scolastico

Autismo. Differenze tra DSM IV DSM V

TCE: emergenza territoriale. Epidemiologia e fattori di rischio

Il continuum va da: sintomi assenti o minimi, buon funzionamento in tutte le aree, la persona è soddisfatta di sé e non soffre dei problemi o delle pr

caratteristiche dell ADHD: i sintomi cardine e le compromissioni nella vita quotidiana ADHD e comorbilità disturbo relazionale comportamentale senza

SPAN, MILANO 5 FEBBRAIO 2011 LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DEI PROCESSI ATTENZIONALI E DELLE FUNZIONI ESECUTIVE

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano

LA DIAGNOSI FUNZIONALE SECONDO L ICFL VALUTAZIONE O DIAGNOSI?

INTERVENTI ASSISTITI CON L ANIMALE

Università degli Studi di Pisa U.O. Neurologia

LORMETAZEPAM ZENTIVA 2,5 MG/ML GOCCE ORALI, SOLUZIONE. Variazioni degli stampati relativamente agli aspetti della sicurezza

Neuropsicologia clinica

Che cosa è un Trauma Cranico.

Dal territorio al servizio di emergenza: livelli assistenziali e presa in carico del paziente

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori

Master Neuropsicologia: Valutazione, Diagnosi e Riabilitazione (Sede di Brescia)

STRESS LAVORO CORRELATO

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

POTENZIARE L ATTENZIONE.. PER APPRENDERE MEGLIO! dott.ssa Sabrina Marzo Psicologa Psicoterapeuta

I Disturbi Specifici di Linguaggio. Percorsi Evolutivi Dei DSL

Disturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative

Ma l ansia e la depressione sono sempre. nell età che avanza? Quali sono i sintomi? Possono confondersi con le

La valutazione dei rischi e la prevenzione

Maria Cristina Mondardini

NEUROPSICOLOGIA: METODI DI STUDIO. Dr.ssa Daniela Smirni

Semeiotica psichiatrica - 8 TIZIANA SCIARMA

L analisi funzionale, o ABC, della demenza

NEU DAY 2018: primi risultati. Stefano Ricci ULS Umbria 1

Impatto psicologico e comportamentale dopo ricovero in terapia intensiva: il valore di un servizio di follow up post intensivo

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà

DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA

Transcript:

MONITORAGGIO NEUROPSICOLOGICO DEL TRAUMATIZZATO CRANICO Costanza Papagno CeRiN, CIMeC Università di Trento Università di Milano-Bicocca VENEZIA MESTRE 11 APRILE 2019

SOMMARIO Premesse Disturbi neuropsicologici nei traumi cranici di diversa gravità La valutazione dell APT

Alcune delle variabili neuropsicologiche utilizzate per valutare il livello di gravità del trauma costituiscono anche degli indicatori prognostici di accertata validità. Dal punto di vista neuropsicologico, più spesso si osserva danno diffuso, rari i disturbi focali

EFFETTI CUMULATIVI DI CONCUSSIONI RIPETUTE Atleti con una storia di 3 o + traumi hanno più sintomi e partono da punteggi di memoria inferiori Possono risolversi più lentamente Ogni individuo è diverso dall altro prima del trauma cranico Ogni trauma cranico è diverso

INDICI DI ACCERTATA VALIDITA PROGNOSTICA Livello dello stato di coscienza (Glasgow Coma Scale) Durata dello stato di coma Durata dell amnesia post-traumatica Età INDICI DI POTENZIALE VALIDITA PROGNOSTICA Qualità dei primi soccorsi Ipossia, ischemia cerebrale Ipertensione endocranica Entità delle lesioni cerebrali Coesistenza di lesioni extracraniche Idrocefalo post-traumatico Danno assonale diffuso Livello intellettivo premorboso

DURATA DELL AMNESIA POST-TRAUMATICA L amnesia post-traumatica (APT) è definita come: il periodo di tempo, a partire dal momento del trauma cranico, durante il quale il traumatizzato non è in grado di rievocare gli eventi Gravità del TC sulla base dell APT Lievissimo <5 Lieve 1-24h Moderato Grave Gravissimo 1-7 giorni 8-30 giorni oltre 30 giorni

TRAUMA CRANICO LIEVE Rappresentano circa l 80% dei TC e sono definiti da: Perdita di coscienza <30 minuti Punteggio tra 14 e 15 nella Scala di Glasgow Amnesia post-traumatica di durata inferiore alle 24 ore

SINDROME POST-COMMOTIVA Sintomi che possono manifestarsi immediatamente o entro pochi giorni: Cefalea Capogiri Facile esauribilità Scarsa resistenza all affaticamento fisico Difficoltà mnestiche e attentive Irritabilità Labilità emotiva Ansia Insonnia

Esami obiettivi negativi, ma presenti dei sintomi aspecifici, cambiamenti e rallentamento. La valutazione con strumenti psicometrici permette di dimostrare la presenza di lievi deficit neuropsicologici (soprattutto attentivi). EVOLUZIONE TEMPORALE DEL TRAUMA CRANICO LIEVE dopo 4 settimane dal trauma la maggior parte degli individui non presenta più problemi di tipo cognitivo, comportamentale o relazionale, un 20% continua a manifestare tali disturbi

PASAT (Paced Auditory Serial Addition Task; Gronwall e Sampson, 1974; Gronwall, 1977): SENSIBILE A DEFICIT LIEVI sequenza di 61 numeri, tra 1 e 9, presentata acusticamente ad un certo ritmo (tra 1.2 e 2.4 sec). Dare, in contemporanea con la presentazione, la somma di ogni due numeri consecutivi Presentazione 8 5 6 1 9... 13 11 7 10 Risposta

TRAUMA CRANICO MODERATO Rappresentano circa il 10-12 % dei TC e sono definiti da: Perdita di coscienza <24 ore Punteggio tra 9 e 13 nella Scala di Glasgow Amnesia post-traumatica di durata superiore a 1 giorno e inferiore a 7 giorni.

PROFILO NEUROPSICOLOGICO DEL TRAUMA CRANICO MODERATO Sintomi che si osservano dopo l uscita da un alterato stato di coscienza: Deficit di attenzione e di concentrazione Difficoltà di apprendimento anterogrado Deficit di memoria di lavoro e memoria prospettica Ridotta capacità critica, autocritica e di giudizio Deficit di comunicazione pragmatica Deficit di problem-solving Disturbi del comportamento emotivo e sociale (facile irritabilità, scarsa tolleranza a stress e fatica, regressione della personalità, minore iniziativa e minore autocontrollo)

Echemendia & Gioia 2018

Funzioni attentive Allerta Tonica Allerta Fasica Attenzione sostenuta Attenzione selettiva Attenzione divisa BATTERIA DI TEST PERL ESAME DELL ATTENZIONE: TEA (Zimmermann e Fimm, 1992)

DISTURBI DELLA PRODUZIONE VERBALE Afasie post-traumatiche (7-10%) Con differenze prognostiche (più favorevole) e sintomatologiche rispetto alle afasie classiche. Diagnosi complicata, soprattutto in fase iniziale, da presenza di mutismo post-traumatico; tipicamente identificabili come afasie lievi o miste. Disturbi primari dell articolazione (c.a100% in fase acuta, 7%-20% persistenti)

Disturbi tipo non afasico della pragmatica del linguaggio (36% dei TCE gravi) Interessano la qualità del discorso: riduzione della flessibilità sintattico grammaticale e impoverimento lessicale compensato con scelta di vocaboli inadeguati (es., panaio), stereotipie, ripetizioni etc.; alterazione nella costruzione di farsi, troppo lunghe o forbite; e disturbi nel comportamento comunicativo, ovvero nel rispetto delle convenzioni linguistiche, in base al contesto sociale, emotivo e concettuale

TRAUMA CRANICO GRAVE Rappresentano circa l 8-10 % dei TC e sono definiti da: Perdita di coscienza >24 ore Punteggio tra 3 e 8 nella Scala di Glasgow Amnesia post-traumatica di durata superiore a 7 giorni L esito post-comatoso del trauma cranico grave è molto eterogeneo e include: 1. Lo stato vegetativo 2. Lo stato di minima coscienza 3. TC gravi con prevalenti sintomi frontali

TRAUMA CRANICO MODERATO/GRAVE

3. TC GRAVI CON SINDROME FRONTALE E la forma più frequente di esito del TC grave, in cui la componente frontale è la più evidente ed invalidante, anche in presenza di altri disturbi specifici. Sono caratterizzati da deficit nel controllo di tutte le funzioni cerebrali, da disturbi del comportamento, delle capacità logiche, di giudizio astratto e di problem-solving.

4. TC GRAVI CON DETERIORAMENTO DIFFUSO Sono pazienti con esiti da TC così gravi e diffusi da non consentire di attuare programmi riabilitativi per il reinserimento socio-lavorativo, ma in cui anche l autonomia in un più ristretto ambito familiare può rivelarsi non praticabile. Il quadro tipico include: grave amnesia, disorientamento spaziale e temporale, dipendenza totale dal caregiver, incapacità di astrazione, aggressività ed ansia, ma non in relazione al loro stato psico-fisico. 2 tipologie: esiti molto gravi dovuti a TC grave esiti gravi in seguito a TC moderato, associato ad età medioavanzata accelerazione di un processo dementigeno in divenire.

DEFINIZIONE DI AMNESIA POST-TRAUMATICA Il termine "post-traumatic amnesia" è stato usato per la prima volta da Symonds (1940) per indicare il periodo fra la ripresa della coscienza dopo il trauma e il ritorno di una memoria completa, continua (acquisizione di nuovi ricordi in maniera continua).

DEFINIZIONE DI AMNESIA POST-TRAUMATICA Un deficit generale del funzionamento cognitivo cerebrale dopo ripresa dello stato di coscienza. Altri includono il periodo del coma. Sebbene ora sia riconosciuto che la PTA possa causare anche disturbi di attenzione, velocità di elaborazione e agitazione, la maggior parte delle definizioni si focalizza sul disorientamento temporo-spaziale e personale del traumatizzato, e l incapacità a formare ricordi continui (ongoing memories)

PTA (POST-TRAUMATIC AMNESIA) E il disturbo più costante e caratteristico. La sua durata della PTA è un indice prognostico importantissimo per i deficit cognitivi a lungo termine Valutazione della durata della PTA Indagine retrospettiva (rischi: Isole di memoria, informazioni apprese dai familiari, confabulazioni): 21% di classificazioni errate Valutazione sequenziale (questionari) - Galveston Orientation and amnesia test - Westmead PTA Scale Termine della PTA: raggiungimento di un criterio

GOAT

Shores et al. 1986

AA - RA PTA comprende: amnesia anterograda (AA), amnesia retrograde (RA), disorientamento. Symonds enfatizzava l uguale importanza di AA e RA, ma RA è spesso ignorata nei test formali (tranne GOAT). L AA di solito eccede la durata della RA

Marshman et al. 2017

AMNESIA RETROGRADA PURA Numerosi casi di amnesia retrograde pura in seguito a trauma cranici lievi con buona memoria anterograda con interessamento di autobiografica, semantica e procedurale. Disfunzione temporale destra alla SPECT ed EEG

SCALE PER LA DURATA DELLA PTA Disegnate per valutare la durata della PTA in ospedale una volta al giorno, cioè per periodi >24 h. Non adatta per pazienti con MHI che per definizione hanno un periodo di PTA<24 h. In genere osservazione di almeno 4 ore: cambia il turno di guardia, non puoi usare la foto dell esaminatore (6 foto, la quarta). (Ponsford et al. 2004) Follow-up 1 settimana dopo

Percentuale di soggetti con punteggio perfetto in 4 sessioni della WPTA revised

Item 9 removed [recall of the name of the nurse in the photograph]

IN CONCLUSIONE Deficit (e monitoraggio) diffuso. Importanza della PTA e della sua corretta valutazione.