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Quadro generale Le ultime settimane sono state caratterizzate da un ulteriore accelerazione della fase di propensione al rischio degli investitori osservata nei mesi precedenti, accompagnata da nuovi livelli massimi raggiunti dai mercati azionari e da tassi di interesse sempre molto contenuti nei paesi core ed ancora in diminuzione in quelli periferici. Gli Stati Uniti sono tornati ad essere l economia di riferimento sia grazie all evoluzione relativamente positiva del quadro macroeconomico, segnato da un miglioramento superiore alle aspettative del mercato del lavoro e da un continuo consolidamento di quello immobiliare, sia in seguito alla performance ancora decisamente positiva del mercato azionario, seconda soltanto a quello giapponese. Nonostante le valutazioni relativamente elevate, i segnali dall economia statunitense continuano ad essere incoraggianti, alimentando il posizionamento degli investitori a favore di un miglioramento strutturale della crescita, oltre al proseguimento del ciclo corrente: il quadro complessivo rimane, di fatto, favorevole anche se le prospettive per un significativo ulteriore rialzo sono condizionate dai livelli elevati già raggiunti e dal rischio di evoluzioni negative o inferiori alla attese, soprattutto riguardo il contributo della crescita dei paesi emergenti. In Europa, viceversa, il quadro macroeconomico complessivo è in graduale ma continuo deterioramento: le rilevazioni relative al primo trimestre dell anno hanno messo in evidenza una contrazione del PIL maggiore della aspettative a livello aggregato ed una sostanziale stagnazione anche della crescita dell economia tedesca. Alla luce delle continue difficoltà nei paesi periferici indotte dalle politiche di austerità imposte a livello comunitario e dell impatto prevedibilmente negativo per le esportazioni della Germania della recessione in atto nei paesi periferici e, di recente, dalla svalutazione competitiva dello Yen sui mercati emergenti, insieme al contributo sempre modesto della domanda interna, le prospettive sono ancora negative, con il rischio di una recessione dell intera area Euro nel corso del 2013. Soltanto un coinvolgimento sempre maggiore della Germania nelle difficoltà europee e l incremento del rischio per la stabilità sociale dei paesi maggiormente in difficoltà sembrano essere in grado di determinare un cambiamento della politica comunitaria in senso più espansivo e favorevole alla crescita, difficilmente, però, prima della prossima scadenza elettorale tedesca. Il mercato azionario europeo ha tratto beneficio dalla generale movimento positivo ma i rischi e la volatilità attesa rimangono potenzialmente elevati, nonostante le valutazioni decisamente favorevoli in valore assoluto. Relativamente alla dinamica dei tassi di interesse, nei paesi core rimangono su livelli molto contenuti e prossimi ai livelli minimi osservati nei mesi precedenti, anche se una moderata pressione al rialzo è emersa nelle ultime settimane: in generale, però, diversi elementi portano ad escludere la possibilità di un incremento repentino nel breve periodo. Le prospettive di crescita economica sono, infatti, positive a livello globale ma moderate, gravate soprattutto dalla crisi europea, mentre l inflazione appare sostanzialmente ancora in diminuzione in tutte le principali economie sviluppate; le decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Giapponese, il reiterato impegno della Federal Reserve a garantire tassi di interesse contenuti sulle diverse scadenze e il recente taglio del costo del denaro da parte della BCE, inoltre, giustificano la prospettiva di una fase di movimenti laterali dei tassi di interesse in prossimità dei livelli attuali.

Macroeconomic Data Euro Area Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 2-mag EC BCE Annuncio tassi MAG 0,50% 0,50% 0,75% 14-mag EC Produzione industriale area Euro m/m MAR 0,5% 1,0% 0,4% 7-mag FR Produzione industriale m/m MAR -0,3% -0,9% 0,7% 8-mag GE Produzione industriale m/m MAR -0,1% 1,2% 0,5% 10-mag IT Produzione industriale m/m MAR -0,3% -0,8% -0,8% 10-mag GE Esportazioni m/m MAR 0,5% 0,5% -1,5% 7-mag GE Ordini di fabbrica MAR -0,5% 2,2% 2,3% 30-apr GE Vendite al dettaglio m/m MAR -0,3% -0,3% 0,4% 6-mag EC Vendite al dettaglio m/m MAR -0,1% -0,1% -0,3% 24-apr IT Vendite al dettaglio m/m FEB -0,1% -0,2% -0,5% 20-mag IT Ordini Industriali m/m MAR 0,6% 1,6% -2,5% 30-apr IT Disoccupazione MAR 11,70% 11,50% 11,6% 30-apr EC Disoccupazione MAR 12,1% 12,1% 12,0% 30-apr SP PIL t/t 1 TRIM -0,5% -0,5% 0,8% 15-mag FR PIL t/t 1 TRIM -0,1% -0,2% -0,3% 15-mag GE PIL t/t 1 TRIM 0,3% 0,1% -0,6% 15-mag IT PIL t/t 1 TRIM -0,4% -0,5% -0,9% 15-mag EC PIL t/t 1 TRIM -0,1% -0,2% -0,6% Le rilevazioni sull economia reale nel primo trimestre confermano profonda recessione in atto nell area dell EURO; il PIL aggregato è sceso dello 0,2%: il contributo dei paesi core è stato troppo modesto, e in alcuni casi, come in Francia, addirittura negativo, per compensare il risultato dei paesi periferici. A livello aggregato, la riduzione del potere d acquisto delle famiglie continua a ripercuotersi sulle vendite al dettaglio che si sono ridotte (-0,3%) anche nel mese di marzo, mentre la produzione industriale è nuovamente cresciuta(+1%), trainate nuovamente dall economia tedesca; la disoccupazione dell intera area continua a mantenersi sui massimi storici e si attesta al 12,1%, Difficilmente l area dell Euro potrà tornare a crescere nel corso dell anno: se, da un lato, la contrazione della capacità produttiva e l elevata persistente disoccupazione rappresentano un costo sociale difficilmente sostenibile nel medio periodo per i paesi periferici, dall altro lato, sui paesi più solidi pesa il crollo della domanda sia in Europa, sia da parte dei paesi emergenti, in particolare nel caso della Germania, e le riforme politiche e fiscali restrittive, come nel caso della Francia. A livello aggregato, la riduzione del potere d acquisto delle famiglie continua a ripercuotersi sulle vendite al dettaglio che si sono ridotte (-0,3%) anche nel mese di marzo, mentre la produzione industriale è nuovamente cresciuta(+1%), trainate nuovamente dall economia tedesca; la disoccupazione dell intera area continua a mantenersi sui massimi storici e si attesta al 12,1%. Aprile 2013

Difficilmente l area dell Euro potrà tornare a crescere nel corso dell anno: se, da un lato, la contrazione della capacità produttiva e l elevata persistente disoccupazione rappresentano un costo sociale difficilmente sostenibile nel medio periodo per i paesi periferici, dall altro lato, sui paesi più solidi pesa il crollo della domanda sia in Europa, sia da parte dei paesi emergenti, in particolare nel caso della Germania, e le riforme politiche e fiscali restrittive, come nel caso della Francia. In Germania, le rilevazioni macroeconomiche hanno offerto segnali contrastanti: il significativo calo delle esportazioni a febbraio (+1,5%) è stato parzialmente compensato a marzo (+0,5%); l economia tedesca rimane solida sul fronte della produzione, con un incremento degli ordini di fabbrica pari al 2,2% e della produzione industriale pari all 1,2%, sul fronte della domanda interna le vendite al dettaglio sono diminuite (-0,3%), in linea con le aspettative. In Italia, il PIL si è ridotto dello 0,5% nel primo trimestre confermando il deterioramento dell economia reale; a febbraio, le vendite al dettaglio sono calate dello 0,2%, mentre a marzo, la produzione industriale è nuovamente scesa (-0,8%), gli ordini industriali sono cresciuti dell 1,6%, compensando parzialmente il calo osservato a febbraio e la disoccupazione si attesta ancora intorno ai massimi dalla nascita dell Euro, nonostante il lieve calo. Il contesto macroeconomico attuale e le scarse pressioni inflazionistiche hanno indotto la BCE a stimolare l economia, riducendo a 0,5% il tasso di interesse ufficiale. La situazione dell area Euro rimane negativa e le prospettive quelle di un ulteriore recessione nei pesi periferici e di una crescita molto contenuta delle economie più forti, con una crescente incertezza relativamente all evoluzione della situazione in Francia. Aprile 2013

Macroeconomic Data United States Data Paese Indicatore Periodo Atteso Effettivo Precedente 29-apr US Reddito personale 1 TRIM 0,4% 0,2% 1,1% 15-mar US Vendite al dettaglio APR -0,3% 0,1% -0,4% 3-mag US Variazione salari non agricoli APR 140k 165k 88k 3-mag US Disoccupazione APR 7,6% 7,5% 7,6% 3-mag US Ordini di fabbrica MAR -2,9% -4,0% 3,0% 24-mag US Ordini di beni durevoli APR 1,5% 3,3% -5,7% 16-mag US Indice dei prezzi al consumo m/m APR -0,3% -0,4% -0,2% 16-mag US CORE CPI m/m APR 0,2% 0,1% 0,1% 16-mag US Indice dei prezzi al consumo a/a APR 1,3% 1,1% 1,5% 16-mag US CORE CPI a/a APR 1,8% 1,7% 1,9% 15-mag US Produzione industriale APR -0,2% -0,5% 0,4% 26-apr US PIL t/t 1 TRIM 3,0% 2,5% 0,4% Negli Stati Uniti,, la crescita del PIL nel primo trimestre dell anno è stato inferiore alle aspettative ma ha confermato, in ogni caso, il consolidamento della ripresa in atto: le misure di riduzione della spesa pubblica hanno pesato più del previsto sull andamento degli investimenti statali mentre i consumi sono cresciuti in maniera significativa, risultando determinati per il risultato complessivo. La domanda interna continua a essere solida, sostenuta dalla crescita del potere d acquisto delle famiglie americane, mentre le condizioni del mercato del lavoro mostrano segnali ulteriori di miglioramento. Nel mese di marzo, il reddito personale è cresciuto dello 0,2%, in misura leggermente inferiore alle aspettative, mentre le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,1%. Il mese di aprile è stato positivo per la dinamica del mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione si è ridotto al 7,5% e,inoltre, la variazione dei salari è stato positiva e significativamente superiore alle aspettative, a supporto del graduale consolidamento del mercato del lavoro, benché ancora distante però dall obiettivo dichiarato della Federal Reserve. I dati relativi all economia reale hanno offerto, invece, segnali più contrastanti: la produzione e gli ordini di fabbrica di fabbrica si sono ridotti, rispettivamente, dello 0,5% e dello 0,4%, mentre gli ordini di beni durevoli sono cresciuti in maniera nettamente superiore alle aspettative (+3,3%). La riduzione dei prezzi al consumo nel mese di aprile, pari allo 0,4% su base mensile e di poco superiore alla soglia dell 1% su dodici mesi, è stata solo parzialmente determinata dalla componente core, cresciuta dello 0,1% su base mensile e dell 1,7% su base annua, mentre il calo del prezzo delle materie prime ha fornito un contributo rilevante. Nonostante l atteso rallentamento nella prima parte dell anno, le prospettive per l economia statunitense rimangono positive nel medio periodo, grazie al contributo sempre positivo del mercato del lavoro ed alla ripresa di quello immobiliare, oltre al sostegno continuo della Federal Reserve, in grado di compensare gli effetti presumibilmente negativi della stretta fiscale in atto e della riduzione della spesa pubblica. Aprile 2013

Market Monitor Equity Indices 290 280 270 260 250 240 230 220 210 200 DJ EuroStoxx 3050 2950 2850 2750 2650 2550 2450 2350 2250 2150 2050 S&P 500 160 155 150 145 140 135 130 125 120 115 110 MSCI World (Euro) Price Performance Price Performance Price Performance 283 8,66% 6,52% 4,12% 2.953 17,89% 6,59% 4,57% 156 17,36% 6,10% 5,61% 19150 18150 17150 16150 15150 14150 13150 12150 11150 FTSE MIB 1750 1650 1550 1450 1350 1250 1150 1050 950 850 Topix 320 310 300 290 280 270 260 250 MSCI Emerging Mkt (Euro) Price Performance Price Performance Price Performance 17.605 8,18% 14,77% 4,99% 1.664 47,11% 21,12% 7,56% 308 2,75% 1,73% 3,66% Prosegue l intonazione positiva dei mercati azionari sia sul fronte statunitense sia su quello europeo, in un contesto in cui la propensione al rischio è favorita dall elevata liquidità garantita dalle manovre estremamente espansive delle principali Banche centrali a livello globale, con i principali indici che rinnovano livelli massimi da inizio anno. Il mercato statunitense conferma una maggior forza relativa, sostenuto dall attesa di una solida ripresa economica, giustificata da nuovi dati positivi a livello occupazionale e dall andamento positivo dei risultati societari trimestrali; nonostante l euforia delle ultime settimane, in Europa permane l incertezza in merito alla crescita economica, con indicatori macroeconomici che continuano a mostrare una certa debolezza di fondo. Nel corso del mese di maggio l indice mondiale ha ottenuto un rendimento prossimo al 6%, l indice italiano e quello statunitense prossimo al 5%, mentre l indice europeo è cresciuto di circa il 4%; i guadagni da inizio per il mercato statunitense e per l indice mondiale oscillano tra il 17% e il 18%, mentre, nonostante il recupero delle ultime settimane, rimane più debole il mercato europeo e quello italiano, i quali hanno ottenuto entrambi un rendimento superiore all 8%. Con riferimento ai mercati emergenti, l indice generale è tornato a crescere, recuperando le perdite subite nel corso del mese precedente: il suo risultato da inizio anno è di nuovo positivo e pari al 2,75%; continua la forte crescita del mercato azionario giapponese, in atto dall inizio dello scorso mese di novembre, da quando cioè il nuovo governo si è impegnato a mettere in atto politiche di stimolo alla crescita economica, e amplificata dalla messa in atto da parte del nuovo governatore della Boj delle misure espansive di politica monetaria: l indice Topix ha guadagnato circa otto punti percentuali nelle ultime settimane, ottenendo un rendimento superiore al 47% da inizio anno.

Market Monitor Fixed Income Indices 200 Citigroup EGBI 560 Citigroup WGBI 270 JP Morgan GBI-EM 195 190 185 180 175 170 540 520 500 480 460 260 250 240 230 220 210 200 Price Performance Price Performance Price Performance 197 2,77% 2,38% -0,16% 494-2,48% -2,31% -0,76% 266 4,67% 2,07% 1,32% 160 Citigroup AGBI 155 150 145 140 135 130 Price Performance 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 156 3,66% 0,53% 1,75% Con riferimento al comparto obbligazionario governativo, permangono le divergenze in relazione ai diversi mercati: continua il trend positivo del mercato europeo, nonostante la lieve correzione, subita dopo aver toccato i livelli massimi da inizio anno nei primi giorni di maggio, perdendo complessivamente da fine mese scorso circa quindici centesimi; L indice mondiale, invece, mostra un andamento maggiormente volatile, registrando negli ultimi giorni nuovamente una perdita prossima ad ottanta centesimi; da inizio anno, il mercato mondiale mostra maggior segni di debolezza, con un rendimento negativo e pari al 2,50% in valore assoluto, rispetto al mercato europeo che ha ottenuto, al contrario, un rendimento complessivamente positivo prossimo al 2,80%. Sul fronte dei mercati emergenti, la dinamica dell indice generale e di quello asiatico è stata simile nei primi due mesi dell anno: entrambi gli indici hanno subito una pesante correzione, più violenta per l indice AGBI, nella seconda metà di gennaio, recuperando poi nelle settimane successive le perdite subite grazie alla ripresa di un trend crescente; nel corso del mese di aprile la dinamica dei due indici è stata parzialmente differente: mentre l indice AGBI ha subito una correzione, l indice generale si è leggermente apprezzato.

Market Monitor Inflation Linked and Commodities Indices 235 230 225 220 215 210 BarCap World Inflation Linked Bond (HedEUR) 205 200 195 190 185 180 BarCap Euro Inflation Linked Bond 305 300 295 290 285 280 275 BarCap US Inflation Linked Bond (USD) 205 175 270 Price Performance Price Performance Price Performance 223 0,51% -1,21% -2,22% 200-0,20% 0,79% -0,66% 291-2,05% -1,57% -2,50% 310 300 290 280 270 260 DJUBS Commodities 115 110 105 100 95 90 85 80 WTI Crude Oil 1800 1700 1600 1500 1400 Golds 250 75 1300 Price Performance Price Performance Price Performance 265-5,27% -4,19% -1,44% 96 4,57% -1,51% 2,74% 1.360-18,85% -14,96% -7,94% Nel corso delle ultime settimane la dinamica delle obbligazioni indicizzate all inflazione è stata negativa su tutti i mercati: da inizio mese, sia il mercato statunitense sia quello mondiale hanno subito una repentina correzione, prossima ai due punti percentuali e mezzo in valore assoluto, mentre più contenuta è stata la perdita subita dall indice europeo, di poco superiore al mezzo punto percentuale; da inizio anno, tuttavia, mentre il rendimento del mercato mondiale, seppur debole, rimane positivo e prossimo a cinquanta centesimi, quello del mercato statunitense è diventato negativo di due punti percentuali, mentre quello del mercato europeo di venti centesimi in valore assoluto. La dinamica del mercato delle materie prime è stata parzialmente divergente nel corso delle ultime settimane: mentre l indice rappresentativo del petrolio si è apprezzato di oltre due punti percentuali e mezzo, con il prezzo del WTI Crude Oil che ha superato la soglia dei 95 dollari al barile, le quotazioni dell oro hanno subito un ulteriore violenta contrazione, prossima agli otto punti percentuali in valore assoluto; l indice generale, influenzato negativamente dalle tensioni sui metalli preziosi, e più in generale dall incertezza dell economia mondiale, ha perso circa un punto percentuale e mezzo. Da inizio anno, solo l indice rappresentativo del petrolio ha ottenuto un rendimento positivo (+4,60%), mentre negativo è stato il risultato ottenuto sia dall indice generale (-5,30%) sia, in misura maggiore, da quello rappresentativo dell oro (-19%).

Market Monitor German Interest Rates 0,25 GE 1YR 0,40 GE 2YRS GE 5YRS 0,20 0,30 0,15 0,10 0,05 0,20 0,10 0,80 0,60 0,00 0,00 0,40-0,05-0,10-0,15-0,10-0,20 0,20 0,00 Price Variation Price Variation Price Variation -0,01-0,14% -0,03% -0,02% -0,03-0,01% -0,01% -0,04% 0,36 0,06% 0,04% 0,02% GE 10YRS 2,90 GE 30YRS 2,20 2,70 2,00 1,80 1,60 1,40 2,50 2,30 2,10 1,90 1,70 1,50 Price Variation Price Variation 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 1,33 0,01% 0,04% 0,11% 2,26 0,08% 0,04% 0,16% Il livello dei tassi dei titoli tedeschi è ancora diminuito sul segmento più breve della curva, con tassi negativi per i titoli con scadenza inferiore a due anni, i quali oscillano tra uno e tre centesimi in valore assoluto, mentre è cresciuto sulle scadenze più lunghe: in particolare, sui tassi decennali e trentennali la variazione è stata mediamente di quindici centesimi, con tassi rispettivamente dell 1,30% e del 2,30%, mentre più contenuta è stata la crescita sui titoli con scadenza a cinque anno, i quali offrono circa trentacinque centesimi. Da inizio anno, le variazioni più evidenti sono state subite dai titoli con scadenze ad uno, subendo una riduzione di circa quindici centesimi, e dai titoli con scadenza a trent anni, i cui tassi son cresciuti di circa dieci centesimi.

Market Monitor Italian Interest Rates 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 0,50 IT 1YR 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 0,50 IT 2YRS 7,00 6,50 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 IT 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,70-0,69% -0,54% 0,04% 1,23-0,76% -0,69% 0,14% 2,75-0,56% -0,78% 0,11% 7,50 7,00 6,50 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 IT 10YRS 7,50 7,00 6,50 6,00 5,50 5,00 4,50 IT 30YRS Price Variation Price Variation 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 3,90-0,60% -0,87% 0,00% 4,72-0,35% -0,54% -0,03% Il mercato dei titoli di Stato italiani è stato interessato da una riduzione dei tassi d interesse su tutta la curva: rispetto ai livelli osservati lo scorso mese, i tassi sono diminuiti di circa quindi centesimi sulle scadenze superiori a cinque anni, mentre le variazioni sul tratto breve della curva sono state più contenute, prossime a sette centesimi in valore assoluto; il tasso dei titoli con scadenza ad un anno è pari a settanta centesimi, quello a due anni è prossimo all % e quello a cinque anni è pari al 2,75%; il tasso dei titoli a dieci anni è sceso sotto la soglia del quattro per cento, mentre i titoli a lunghissima scadenza offrono un rendimento inferiore al 5%. Su tutte le scadenze i rendimenti sono ormai decisamente inferiori rispetto a quelli osservati all inizio dell anno 2012.

Market Monitor US Interest Rates 0,25 0,20 0,15 0,10 0,05 US 1YR 0,45 0,40 0,35 0,30 0,25 0,20 0,15 US 2YRS 1,40 0,80 0,60 0,40 US 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,10-0,04% -0,02% 0,00% 0,24-0,01% 0,00% 0,03% 0,83 0,11% 0,07% 0,15% 2,60 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 US 10YRS 3,60 3,40 3,20 3,00 2,80 2,60 2,40 US 30YRS Price Variation Price Variation 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 1,95 0,19% 0,10% 0,28% 3,17 0,22% 0,06% 0,29% Il livello dei tassi d interesse dei titoli di Stato statunitensi è rimasto invariato sulle scadenze a breve termine, mentre è aumentato di quindici centesimi per i titoli con scadenza a cinque anni e di circa trenta centesimi per i titoli con scadenza superiore ai dieci anni: il tasso dei titoli con scadenza ad un anno è pari a dieci centesimi, quello dei titoli con scadenza a due anni è pari a venticinque centesimi, mentre quello dei titoli con scadenza a cinque anni è di poco superiore agli ottanta centesimi; il rendimento dei titoli decennali sfiora il 2% mentre quello dei trentennali ha superato la soglia del 3%. Da inizio anno, il segmento medio-lungo della curva è stato interessato da un aumento dei tassi d interesse, più evidente sui titoli trentennali, mentre sui titoli ad un anno il livello dei tassi si è ridotto leggermente.

Market Monitor UK Interest Rates 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 1YR 0,55 0,45 0,35 0,25 0,15 0,05 UK 2YRS 1,40 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 UK 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,31-0,03% 0,09% 0,06% 0,33 0,01% 0,13% 0,09% 0,83-0,03% 0,12% 0,15% 2,60 2,40 2,20 2,00 1,80 1,60 1,40 UK 10YRS 3,60 3,50 3,40 3,30 3,20 3,10 3,00 2,90 2,80 2,70 2,60 UK 30YRS Price Variation Price Variation 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 1,88 0,06% 0,12% 0,19% 3,21 0,11% 0,10% 0,20% Il mercato dei titoli di Stato del Regno Unito è stato interessato da un aumento dei tassi d interesse su tutte le scadenze, con variazioni che oscillano tra i cinque centesimi, sul tratto più breve della curva, e i venti centesimi, sul segmento più lungo: i titoli con scadenza ad uno e due anni offrono un rendimento di poco superiore ai trenta centesimi, i titoli con scadenza a cinque anni offrono un rendimento prossimo agli ottanta centesimi, mentre i titoli a dieci e trent anni offrono, rispettivamente, un rendimento dell 1,90% e del 3,20%. Da inizio anno, il livello dei tassi sul tratto breve della curva è rimasto pressoché invariato, mentre il movimento più evidente ha interessato i titoli con scadenza a dieci anni con un aumento di circa dieci centesimi.

Market Monitor Japanese Interest Rates 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 JPY 1YR 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 JPY 2YRS 0,44 0,39 0,34 0,29 0,24 0,19 0,14 0,09 JPY 5YRS Price Variation Price Variation Price Variation 0,10 0,01% 0,04% 0,00% 0,13 0,04% 0,08% 0,01% 0,37 0,19% 0,23% 0,11% 1,10 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 JPY 10YRS 2,05 1,95 1,85 1,75 1,65 1,55 1,45 1,35 1,25 1,15 JPY 30YRS Price Variation Price Variation 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 0,80 0,01% 0,25% 0,19% 1,79-0,19% 0,29% 0,19% Il mercato dei titoli di Stato giapponesi è stato interessato da un aumento dei tassi d interesse sulle scadenze a medio e lungo termine, prossimo a dieci centesimi per i titoli con scadenza a cinque anni e a venti centesimi per i titoli a dieci e trent anni, mentre il rendimento dei titoli a breve è rimasto invariato: il rendimento dei titoli a uno e due anni è pari a circa dieci centesimi, quello dei titolo quinquennali è di poco inferiore a quaranta centesimi, mentre il rendimento dei titoli decennali e trentennali è pari, rispettivamente, allo 0,80% e 1,80%. Da inizio anno, i rendimenti sono rimasti sostanzialmente stabili sulle scadenze a breve termine e sui titoli decennali, mentre sul segmento più lungo della curva i livelli dei tassi d interesse sono diminuiti di venti centesimi mentre sui titoli con scadenza a cinque anni sono aumentati di circa venti centesimi.

Market Monitor Euro vs Currencies 1,40 1,35 1,30 1,25 1,15 USD 0,89 0,87 0,85 0,83 0,81 0,79 0,77 GBP 138 133 128 123 118 113 108 103 98 93 JPY Price Performance Price Performance Price Performance 1,28-2,80% 0,07% -2,51% 0,85 4,00% 0,16% -0,21% 132,13 15,58% 9,40% 2,95% 1,25 CHF 1,24 1,23 1,22 1,21 1,19 Price Performance 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 1,25 3,35% 2,56% 1,87% Nel corso delle ultime settimane l Euro ha continuato ad apprezzarsi in modo significativo nei confronti dello Yen giapponese: l indebolimento della valuta nipponica è da imputarsi al perseguimento da parte della BoJ di misure di politica monetaria espansiva al fine di raggiungere un target di inflazione al 2%; da inizio anno lo Yen giapponese ha subito una deprezzamento significativo, prossimo al 16%. Negli ultimi giorni l Euro ha mostrato volatilità nei confronti della valuta statunitense, la quale è tornata ad apprezzarsi: il cambio euro-dollaro è sceso di circa due punti percentuali e mezzo dalla fine del mese scorso, tornando sui livelli osservati all inizio dell anno. Più contenuti sono stati, invece, i movimenti osservati sulla sterlina inglese e sul franco svizzero nel corso delle ultime settimane: mentre la prima si è leggermente apprezzata contro Euro, il franco svizzero si è deprezzato. Da inizio anno, tuttavia, la sterlina inglese si è deprezzata di circa quattro punti percentuali mentre il franco svizzero di otre tre punti percentuali.

Market Monitor Money Market 1,54 Euribor 3 Month 0,74 EONIA Future Euribor 3M Settembre 2013 1,34 1,14 0,94 0,74 0,54 0,34 0,64 0,54 0,44 0,34 0,24 0,14 0,80 0,60 0,40 0,20 0,14 0,04 0,00 Price Variation Price Variation Price Variation 0,20 0,01% -0,01% -0,01% 0,07-0,07% -0,05% -0,04% 0,17-0,03% -0,13% -0,02% Future Euribor 3M Dicembre 2013 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 Price Variation 17-mag-13 31-dic-12 29-mar-13 30-apr-13 0,17-0,06% -0,16% -0,04% Il Presidente della BCE nel corso della riunione di maggio ha tagliato, come previsto e già scontato dai mercati, il tasso di interesse di rifinanziamento principale di venticinque punti base, portandolo dallo 0,75% al minimo storico dello 0,50%, lasciando invariato il tasso di interesse sui depositi detenuti dalle banche presso la BCE allo 0%. La BCE ha annunciato che la politica monetaria resterà accomodante fino a quando sarà necessario, estendendo il programma di full allotment a tasso fisso, continuando ad erogare ulteriori fondi alle banche che ne faranno richiesta fino a metà 2014. Il tasso Euribor a tre mesi, dopo esser sceso repentinamente in seguito alle decisioni prese a luglio 2012 dalla BCE, è ancora diminuito gradualmente nelle settimane successive; dopo aver raggiunto i valori minimi, pari allo 0,18% a dicembre 2012, il tasso è poi leggermente aumentato, collocandosi attualmente ad un livello dello 0,20%, rimanendo invariato rispetto allo scorso mese. Il tasso EONIA, dopo la caduta subita all inizio di luglio, si è stabilizzato su un livello relativamente più basso, pari allo 0,07%, rimanendo anch esso di fatto invariato rispetto al livello osservato lo scorso mese. I contratti future sull Euribor a tre mesi in scadenza a settembre e dicembre 2013 offrono attualmente entrambi un rendimento implicito pari a diciassette centesimi, subendo una lieve diminuzione rispetto allo scorso mese.

Market Monitor Fondi di Fondaco 122,00 12 Fondaco Euro Cash 140 Fondaco Euro Gov Beta 125 Fondaco World Gov Active Beta 120,00 135 120 119,00 130 118,00 117,00 125 115 116,00 120 110 Price Performance Price Performance Price Performance 121,87 0,70% 0,15% 0,01% 139,43 2,48% 2,19% -0,45% 117,81 0,04% -0,62% -0,46% 107 106 105 104 103 102 101 100 99 98 97 Fondaco Global Opportunities 102,50 102,00 101,50 Fondaco Lux Euro Cash 110 108 106 104 102 100 98 Fondaco Lux Asia Maximum Bond Price Performance Price Performance Price Performance 106,32 1,53% 0,12% 0,14% 102,24-0,03% -0,01% -0,01% 107,92 3,93% 0,06% 1,50% Il fondo monetario italiano Fondaco Euro Cash è rimasto stabile nel corso delle ultime settimane, alla luce del livello estremamente contenuto dei tassi d interesse sulle diverse scadenze, ottenendo da inizio anno un rendimento positivo pari a settanta centesimi; il valore della quota del fondo monetario lussemburghese, coerentemente con le caratteristiche del fondo, è rimasto stabile nel corso delle ultime settimane, subendo una variazione negativa pari a tre centesimi in valore assoluto da inizio anno, in linea con il mercato di riferimento. Il fondo obbligazionario governativo europeo Fondaco Euro GovBeta, dopo aver raggiunto i livelli massimi da inizio anno nei primi giorni di maggio, ha subito una lieve correzione nei giorni successivi: il suo risultato da inizio anno rimane positivo e pari al 2,50%. Anche il fondo obbligazionario governativo internazionale Fondaco World GovActive Beta, dopo aver toccato i massimi da inizio anno nei primi giorni di maggio, recuperando le perdite subite nei mesi precedenti, ha subito una correzione negli ultimi giorni, portandosi sui livelli osservati ad inizio anno: il suo rendimento da inizio anno è sostanzialmente nullo. Il fondo Fondaco Lux Asia Max è tornato a crescere nel corso delle ultime settimane, conseguendo un rendimento positivo di un punto percentuale e mezzo da fine aprile, conseguendo da inizio anno un rendimento prossimo ai quattro punti percentuali. Il valore della quota del fondo Fondaco Global Opportunities è leggermente cresciuta nel corso delle ultime settimane, ottenendo da inizio anno un rendimento positivo pari all 1,50%.

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