Modelli di regressione dinamica

Documenti analoghi
Analisi delle serie storiche parte V Modelli autoregressivi

Il metodo della regressione

Maria Prandini Dipartimento di Elettronica e Informazione Politecnico di Milano

Implementazione degli algoritmi.

Econometria. lezione 13. validità interna ed esterna. Econometria. lezione 13. AA Paolo Brunori

IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E ANALISI DEI DATI (Prof. S. Bittanti) Ingegneria Informatica 10 CFU. Appello 07 Luglio 2014 Cognome Nome Matricola

Esame di Statistica del 7 luglio 2006 (Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie, Università degli Studi di Padova).

Metodi statistici per la ricerca sociale Capitolo 13. Combinare regressione e ANOVA: predittori categoriali e quantitativi Esercitazione

CORSO ZERO DI MATEMATICA

L'analisi bivariata (analisi della varianza e correlazione) Prof. Stefano Nobile. Corso di Metodologia della ricerca sociale

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale TRASFORMATE DI LAPLACE

Università di Pavia Econometria Esercizi 4 Soluzioni

ANALISI IN FREQUENZA DEI SISTEMI A TEMPO DISCRETO

Esercitazione # 2 Maggio 2019

Equazioni e disequazioni algebriche. Soluzione. Si tratta del quadrato di un binomio. Si ha pertanto. (x m y n ) 2 = x 2m 2x m y n + y 2n

Corso di Laurea in Informatica Calcolo delle Probabilità e Statistica (269AA) A.A. 2016/17 - Prova del

Vogliamo determinare una funzione lineare che meglio approssima i nostri dati sperimentali e poter decidere sulla bontà di questa approssimazione.

IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E ANALISI DEI DATI 1 (Prof. S. Bittanti) Ingegneria Informatica 5 CFU. Appello 23 Luglio 2014 Cognome Nome Matricola

βˆ (pendenza della retta) =

Analisi statistica delle funzioni di produzione

Equazioni di I e II grado

STATISTICHE, DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE E INFERENZA

Psicometria con Laboratorio di SPSS 2

EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti. y = xy. y(2) = 1.

Argomenti della lezione:

Metodologie Quantitative

Sessione Straordinaria Primo appello

FUNZIONI LINEARI (Retta, punto di pareggio e relazioni lineari generalizzate)

s a Inferenza: singolo parametro Sistema di ipotesi: : β j = β j0 H 1 β j0 statistica test t confronto con valore t o p-value

Correlazione e regressione

Esercitazioni di Statistica

IDENTIFICAZIONE DEI MODELLI E ANALISI DEI DATI (Prof. S. Bittanti) Ingegneria Informatica 10 CFU. Appello 11 Settembre 2014 Cognome Nome Matricola

Statistica descrittiva: misure di associazione

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 4

Automi Automi finiti: macchine a stati su sistemi di transizioni finiti Modellare con TS e specificare con automi: si usa lo stesso tipo di

Corso in Statistica Medica

Risoluzione di problemi ingegneristici con Excel

Taratura statica. Laboratorio n. 3 a.a Sito di Misure:

Capitolo 2. La teoria normativa della politica economica

Statistica 1 A.A. 2015/2016

Lezioni di Ricerca Operativa 2 Dott. F. Carrabs

Soluzioni della prova di Matematica Maturità 2015

Il modello di regressione lineare multipla. Il modello di regressione lineare multipla

Analisi della regressione multipla

Capitolo 11 Test chi-quadro

PROBLEMI SULL IDENTIFICAZIONE COL METODO PEM

+ 1 p = MC. Il costo marginale nel caso proposto dall esercizio è pari a zero. L equazione 6.3 può quindi essere scritta:

Lezione 4. Statistica. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it. Università degli studi di Cassino. Lezione 4. A. Iodice. Indici di posizione.

Statistica. Capitolo 12. Regressione Lineare Semplice. Cap. 12-1

Corso di laurea in Statistica Statistica I Esercizi sulla regressione lineare semplice

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 CFU) SOLUZIONE

1. variabili dicotomiche: 2 sole categorie A e B

Polinomi. I polinomi della forma

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) SOLUZIONE

Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea in Servizio sociale. Compito di Statistica del 7/1/2003

ESERCIZI IN PIÙ I NUMERI COMPLESSI

Identificazione di modelli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia Meccanica

Esercitazioni di Statistica Dott.ssa Cristina Mollica

ANALISI MATEMATICA II Sapienza Università di Roma - Laurea in Ingegneria Informatica Esame del 16 febbraio Soluzioni compito 1

Derivate delle funzioni di una variabile.

SOLUZIONE della Prova TIPO F per:

Argomenti della lezione:

Geometria analitica di base (seconda parte)

Teorema del limite centrale TCL

ANALISI MULTIVARIATA

SOTTOSPAZI E OPERAZIONI IN SPAZI DIVERSI DA R n

Indice. Prefazione...

Esercizi di Matematica Finanziaria

Richiami sulla rappresentazione dei numeri in una base fissata

Capitolo 12 La regressione lineare semplice

9.3 Il metodo dei minimi quadrati in formalismo matriciale

Regolatori standard LT-Cap. 11/ Appendice B

I CONTROLLORI PID. Sono controllori molto utilizzati in applicazioni industriali. Elaborazione del segnale di ingresso attraverso 3 blocchi:

CAPITOLO 11 ANALISI DI REGRESSIONE

Risoluzione del compito n. 1 (Gennaio 2018)

Misure della distanza tra punti e propagazione dell errore

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x = 0.

SOLUZIONE della Prova TIPO E per:

Indice. Prefazione all edizione italiana, di Piero Veronese » XI. Prefazione

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno FILA A

Compito di Analisi Matematica, Seconda parte, COGNOME: NOME: MATR.:

Esercitazione del

NOTE DI MATEMATICA APPLICATA ALL ECONOMIA

Statistica. Esercitazione 16. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it. Università degli studi di Cassino. Statistica. A. Iodice

Scomposizione in fattori

Verifica classe II liceo scientifico: equazioni, disequazioni, problemi di 2 grado 1

Richiami. Esercizio 1.1. La radiazione elettromagnetica del corpo nero ha la seguente densità di energia per unità di frequenza

Il metodo della regressione

REGOLATORI PID. Modello dei regolatori PID. Realizzazione dei regolatori PID. Metodi di taratura automatica

Le equazioni di I grado

SOLUZIONI. = x x x

Disequazioni - ulteriori esercizi proposti 1

SOLUZIONI Data la funzione. = x. a) scrivi qual è il dominio di f

Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA.

Statistica Applicata all edilizia Lezione: approccio stocastico all analisi delle serie storiche

Esercitazioni di statistica

Recupero primo quadrimestre CLASSE QUARTA FUNZIONE REALE IN UNA VARIABILE REALE IL CAMPO DI ESITENZA

Transcript:

Modelli di regressione dinamica Matteo Pelagatti 25 giugno 2007 Modello di regressione dinamica Il modello di regressione classico coglie solamente relazioni istantanee tra la variabile esplicative e la variabile dipendente, ma non reazioni dinamiche. Per rendere possibile la reazione dinamica a shock sulle variabile esplicativa avvenuti nel passato si può utilizzare un modello di regressione su variabili ritardate: y t = ν + β 0 x t + β x t + β 2 x t 2 +... + β k x t k + ε t. Il problema è che per modellare reazioni di lungo periodo k deve crescere indefinitivamente ed i parametri del modello diventano presto più numerosi dei dati: il modello non è quindi utilizzabile. Tuttavia, come si è fatto nel precedente paragrafo con i modelli ARIMA, è possibile approssimare la combinazione lineare infinita con (β 0 + β L + β 2 L 2 +...)x t ω v δ u x t, dove ω v = ω 0 + ω L +... + ω v L v, δ u = δ L... δ u L u. Similmente a quanto detto per i modelli ARIMA: il polinomio ω v è responsabile di reazioni ritardate sino ad un massimo di v periodi, rispetto al polinomio analogo dei modelli ARIMA, θ q ha il coefficiente di ordine 0 non unitario, che corrisponde al coefficiente di regressione istantanea β 0 ; il polinomio δ u è responsabile delle reazioni di lungo periodo e normalmente è sufficiente u 3; se l equazione δ u (x) = 0 ha una radice di valore e tutte le altre in modulo maggiori di, allora l effetto di ogni valore di x t si fa sentire per sempre, o detto altrimenti, cambia definitivamente il valor medio di y t, e conseguentemente la serie y t non può essere stazionaria;

se l equazione δ u (x) = 0 ha radici complesse in modulo maggiori di, y t reagisce ad ogni nuovo valore di x t oscillando fino a dimenticare gradualmente le x t più remote; se l equazione δ u (x) = 0 ha radici complesse in modulo pari a, allora y t oscilla perpetuamente dopo ogni nuovo valore di x t. Si invita il lettore ad usare un foglio elettronico per farsi un idea dei tipi di risposta ottenibile variando gli ordini e i valori dei coefficienti dei polinomi ω v e δ u. È chiaro come questi modelli possano essere utilizzati per modellare l effetto di una serie storica, per esempio, di investimenti in pubblicità di un prodotto sul fatturato dovuto alle vendite di quel prodotto. Si può generalizzare il modello visto permettendo k regressori dinamici in luogo di uno: y t = ω() v δ u () x() t +... + ω(k) v k δ u (k) k x(k) t + ε t () Questo ultimo modello potrebbe essere utilizzato per confrontare il rendimento di diversi tipi di pubblicità misurato come incremento del fatturato dovuto ad un Euro investito in ogni tipo di pubblicità, dopo un numero fissato di periodi: il coefficiente j-esimo dell espansione ω v δ u = ψ 0 + ψ L + ψ 2 L 2 +... misura l incremento del fatturato all j-esimo periodo dopo l investimento, e la somma cumulativa dei coefficienti j i=0 ψ i da l aumento del fatturato che l investimento ha fruttato fino a tale periodo. In figura sono rappresentate le funzioni di risposta ad impulso e le funzioni di risposta ad impulso cumulative per due investimenti diversi. L investimento 2 nel breve periodo (fino al 7 o periodo dopo l investimento) rende di più dell investimento, che, tuttavia, nel lungo periodo surclassa ampiamente l investimento 2. Il modello di regressione dinamica () può ulteriormente essere generalizzato e reso più flessibile supponendo che i sistemi dinamici non siano sporcati da un rumore bianco ε t, ma da un processo ARMA stazionario: y t = ν + ω() v δ u () x() t +... + ω(k) v k δ u (k) k x(k) t + θ q φ p ε t. (2) La 2 viene chiamata, oltre che modello di regressione dinamica, modello di funzione di trasferimento e modello ARMAX. 2

7.5 5.0 2.5 Rend Rend2 50 0 5 0 5 20 25 30 35 40 45 50 40 30 20 0 Rend.Cum Rend.Cum2 0 5 0 5 20 25 30 35 40 45 50 Figura : Funzioni di risposta ad impulso semplici (sopra) e cumulative (sotto) per due tipi di investimenti. 2 Identificazione del modello di regressione dinamica Come nel caso dell identificazione dei modelli ARIMA, abbiamo bisogno di una procedura dei modelli di regressione dinamica. Premesso che un approccio dal generale al particolare (stimo un modello con molti ritardi e poi elimino i coefficienti non significativi) non è da scartare a priori, l identificazione del modello di risposta dinamica è basato sulla funzione di cross-correlazione. La funzione di cross-correlazione è definita da γ yx (h) = Corr(y t, x t+h ), h =...,, 0,,... cioè dalla correlazione della variabile y t con anticipi e ritardi della variabile x t. Per la funzione di cross-correlazione vale la proprietà γ yx (h) = γ xy ( h). Prima di poter utilizzare con profitto la funzione di cross-correlazione è necessario fare una operazione di sbiancamento o pre-whitening delle serie x t e y t. Si deve identificare un modello ARMA per la serie x t e calcolarne i residui: ˆβ t = ˆφ p ˆθ q x t. 3

Lo stesso modello deve essere utilizzato sulla variabile y t per ottenere ˆα t = ˆφ p ˆθ q y t. A questo punto si può calcolare la funzione di cross correlazione campionaria ˆγ αβ (h) = Corr(α t, β t+h ); se, come ci si aspetta, x t causa (o precede) y t, ma non viceversa, per h > 0 ˆγ αβ (h) non sarà significamente diversa da zero. Se ciò non avvenisse i modelli di regressione dinamica sono inadatti e modelli con feedback quali VAR o VAR- MA sarebbero da utilizzare. Fatta questa premessa, la parte per h 0 del crosscorrelogramma identifica gli ordini della parte numeratore e denominatore del modello esattamente come il correlogramma permetteva di identificare la parte MA e la parte AR. Una differenza è dovuta alla possibilità che la prima cross-correlazione non nulla non avvenga per h = 0, ma per h = b, con b intero positivo. Ciò ha la semplice interpretazione che il primo effetto di x t non si fa sentire sulla y t contemporanea, bensì su y t+b. Il modello di regressione dinamica è quindi riscritto nel seguente modo: y t = ν + ω v δ u x t b + θ q φ p ε t. Una volta identificata la parte di funzione di trasferimento di x t su y t, sui residui di regressione y t ν ˆω v ˆδ u x t b si identifica il modello ARMA θ q φ p ε t, analogamente a quanto visto nella procedura Box-Jenkins. 3 Analisi d intervento Il modello di analisi d intervento è un modello di regressione dinamica per cui il regressore è una variabile dummy. Si usano solitamente due tipi di variabili dummy: l impulso e lo scalino I (τ) t = S (τ) t = { per t = τ, 0 altrimenti, { per t τ, 0 altrimenti. 4

L impulso si utilizza prevalentemente per eventi accaduti in un solo periodo t = τ, come uno sciopero o una tragedia come quella dell settembre 200, mentre lo scalino viene usato per fenomeni che permangono, come una nuova legge, l entrata di un nuovo concorrente, ecc. Il modello di analisi d intervento y t = ν + ω v δ u D(τ) t b + θ q φ p ε t, dove D (τ) t b è la generica variabile dummy, non presenta differenze sostanziali rispetto a ciò che si è detto per i più generali modelli di regressione dinamica, tuttavia la fase di identificazione non può più essere condotta per mezzo del cross-correlogramma. Per identificare un modello di analisi d intervento, per prima cosa si cerca di trovare un modello ARMA per quella parte di serie precedente l intervento, per la quale, essendo la dummy nulla, vale y t = ν + θ q φ p ε t, e una volta identificato un modello ARMA, si utilizza tutta la serie introducendo un modello abbastanza generale per la funzione di trasferimento delle dummy, per poi ridurlo, eliminando i parametri non significativi. Una tecnica alternativa per identificare la parte di funzione di trasferimento rispetto alla dummy consiste nel creare diversi ritardi della variabile dummy per poi fare una regressione con disturbi ARMA della y t sulle dummy ritardate. L andamento dei coefficienti di regressione sulle dummy ritardate è una stima dell andamento della funzione di risposta ad impulso per i primi ritardi e può essere usata per farsi un idea su quest ultima. 5