Sviluppo delle lamiere piegate

Documenti analoghi
Sviluppo delle lamiere

VERIFICHE DI S.L.U. SECONDO LE NTC 2008 TRAVE IN C.A. PROGETTO E VERIFICA ARMATURA A TAGLIO

Determinazione del momento d inerzia di una massa puntiforme

LE FREQUENZE CUMULATE

Ettore Limoli. Lezioni di Matematica Prof. Ettore Limoli. Sommario. Calcoli di regressione

La ripartizione trasversale dei carichi

INTRODUZIONE ALL ESPERIENZA 4: STUDIO DELLA POLARIZZAZIONE MEDIANTE LAMINE DI RITARDO

Progetto di travi in c.a.p isostatiche Il tracciato del cavi e il cavo risultante

Soluzione del compito di Fisica febbraio 2012 (Udine)

5. Baricentro di sezioni composte

Algebra Sia A un anello commutativo. Si ricorda che in un anello commutativo vale il teorema binomiale, cioè. (a + b) n = a i b n i i.

CORRETTA RAPPRESENTAZIONE DI UN RISULTATO: LE CIFRE SIGNIFICATIVE

PROBLEMA 1. Soluzione. β = 64

Dipartimento di Statistica Università di Bologna. Matematica Finanziaria aa lezione 3:

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

6. METODO DELLE FORZE IMPOSTAZIONE GENERALE

* PROBABILITÀ - SCHEDA N. 2 LE VARIABILI ALEATORIE *

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO

Sommario. Obiettivo. Quando studiarla? La concentrazione. X: carattere quantitativo tra le unità statistiche. Quando studiarla?

Macchine. 5 Esercitazione 5

urto v 2f v 2i e forza impulsiva F r F dt = i t

STATISTICA DESCRITTIVA - SCHEDA N. 5 REGRESSIONE LINEARE

IL MAGNETISMO IL CAMPO MAGNETICO E ALTRI FENOMENI GSCATULLO

1. Fissato un conveniente sistema di riferimento cartesiano Oxy si studino le funzioni f e g e se ne disegnino i rispettivi grafici G, G.

Lez. 10 Forze d attrito e lavoro

Rappresentazione dei numeri PH. 3.1, 3.2, 3.3

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA

Una semplice applicazione del metodo delle caratteristiche: la propagazione di un onda di marea all interno di un canale a sezione rettangolare.

IL RUMORE NEGLI AMPLIFICATORI

Integrazione numerica dell equazione del moto per un sistema lineare viscoso a un grado di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

Valore attuale di una rendita. Valore attuale in Excel: funzione VA

Meridiana Verticale. c 2002 A.Palmas. 9 agosto 2002

PROCEDURA INFORMATIZZATA PER LA COMPENSAZIONE DELLE RETI DI LIVELLAZIONE. (Metodo delle Osservazioni Indirette) - 1 -

Luciano Battaia. Versione del 22 febbraio L.Battaia. Condensatori e resistenze

Misure Topografiche Tradizionali

V n. =, e se esiste, il lim An

Il pendolo di torsione

5: Strato fisico: limitazione di banda, formula di Nyquist; caratterizzazione del canale in frequenza

ISTRUZIONE OPERATIVA:

Acustica negli ambienti chiusi

CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO Lezione 6

ESERCIZIO 4.1 Si consideri una popolazione consistente delle quattro misurazioni 0, 3, 12 e 20 descritta dalla seguente distribuzione di probabilità:

RICHIAMI SULLA RAPPRESENTAZIONE IN COMPLEMENTO A 2

COMPORTAMENTO DINAMICO DI ASSI E ALBERI

Università di Cassino. Esercitazioni di Statistica 1 del 19 Febbraio Dott. Mirko Bevilacqua

LA CALIBRAZIONE NELL ANALISI STRUMENTALE

Correlazione lineare

Unità Didattica N 5. Impulso e quantità di moto

Ministero della Salute D.G. della programmazione sanitaria --- GLI ACC - L ANALISI DELLA VARIABILITÀ METODOLOGIA

RIPARTIZIONE DELLE FORZE SISMICHE ORIZZONTALI

Potenzialità degli impianti

Capitolo 3 Covarianza, correlazione, bestfit lineari e non lineari

Statistica e calcolo delle Probabilità. Allievi INF

Turbomacchine. Un ulteriore classificazione avviene in base alle modalità con cui l energia viene scambiata:

ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2016/2017. Esercizi 3

Taratura: serve a trovare il legame tra il valore letto sullo strumento e il valore della grandezza fisica misurata

Scienze Geologiche. Corso di Probabilità e Statistica. Prove di esame con soluzioni

Circuiti elettrici in regime stazionario

Le forze conservative e l energia potenziale

ESERCITAZIONE 2 DIAGRAMMI A BARRE, COSTRUZIONE DI ISTOGRAMMA. Notazione: x i = i-esima modalità della variabile X

PERDITE DI POTENZA NEI TRASFORMATORI Prof.

Il pendolo fisico. Se l asse è orizzontale, l equazione del moto è, trascurando gli attriti che causano lo smorzamento dell oscillazione, d Mgd 2

Esercitazione 12 ottobre 2011 Trasformazioni circuitali. v 3. v 1. Per entrambi i casi, i valori delle grandezze sono riportati in Tab. I.

Dall appello del 16/7/04

Intorduzione alla teoria delle Catene di Markov

Esame di Statistica tema A Corso di Laurea in Economia Prof.ssa Giordano Appello del 15/07/2011

I balconi appoggiati su mensole

Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Prof. Pier Paolo Rossi Ing. Eugenio Ferrara Università degli Studi di Catania

6. Catene di Markov a tempo continuo (CMTC)

SOLUZIONE ESERCIZI: STRUTTURA DI MERCATO. ECONOMIA INDUSTRIALE Università degli Studi di Milano-Bicocca. Christian Garavaglia

MACROECONOMIA A.A. 2014/2015

CARATTERISTICHE DEI SEGNALI RANDOM

pendii naturali e delle scarpate artificiali, le tensioni di taglio stesso lungo potenziali superfici di scorrimento.

Laboratorio 2B A.A. 2013/2014. Elaborazione Dati. Lab 2B CdL Fisica

ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2016/ Esercizi 2

STATISTICA DESCRITTIVA CON EXCEL

Studio grafico-analitico di una funzioni reale in una variabile reale

Corso di Architettura (Prof. Scarano) 25/03/2002

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA CdL in SCIENZE DELL ORGANIZZAZIONE ESAME di STATISTICA 17/09/2012

Capitolo 11: IL METODO DEI MINIMI QUADRATI. Nel Capitolo precedente ci siamo posti il problema di determinare la miglior retta che passa per

Corso di laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio a.a RETI TOPOGRAFICHE

STATO LIMITE ULTIMO DI INSTABILITA

MATEMATICA FINANZIARIA 1 PROVA SCRITTA DEL 21 LUGLIO 2009 ECONOMIA AZIENDALE

B - ESERCIZI: IP e TCP:

Induzione elettromagnetica

MOBILITA DI CAPITALI

* * * Nota inerente il calcolo della concentrazione rappresentativa della sorgente. Aprile 2006 RL/SUO-TEC 166/2006 1

ESERCIZI SULLE VARIABILI CASUALI DISCRETE

Elementi di statistica

3 (solo esame 6 cfu) Elementi di Analisi Numerica, Probabilità e Statistica, modulo 2: Elementi di Probabilità e Statistica (3 cfu)

Variabili statistiche - Sommario

Allegato A. Modello per la stima della produzione di una discarica gestita a bioreattore

Lezione n. 7. Legge di Raoult Legge di Henry Soluzioni ideali Deviazioni dall idealit. idealità. Antonino Polimeno 1

Esercizi sulle reti elettriche in corrente continua (parte 2)

Il dimensionamento dei sistemi di fabbricazione

I materiali ferromagnetici sono fortemente non lineari a causa dell'insorgere di fenomeni di saturazione e degli effetti isteretici.

Calcolo della caduta di tensione con il metodo vettoriale

Corso di laurea in Ingegneria Meccatronica. DINAMICI CA - 04 ModiStabilita

MISURA DELL ACCELARAZIONE DI GRAVITA E ISOCRONISMO DEL PENDOLO. Procedimento di misura ed apparato sperimentale. l, g

Materials Handling and Logistics Technology. Linea guida. Settembre 2010

Transcript:

Svluppo delle lamere pegate Per ottenere un prodotto fnto d lamera pegata è fondamentale calcolare lo svluppo dell elemento prma d essere pegato. I CAD 3D usano l fattore neutro. AUTORE: Grazano Bonett 1

Prefazone Questa guda ha lo scopo d capre cos'è l fattore neutro, come funzona e a cosa serve n un CAD 3D. Una volta capto a cosa serve, spega come governarlo per ottenere lo svluppo desderato. La rcerca del fattore neutro per le propre applcazon è lascata al lettore. Non è una guda che vuole dare de valor del fattore neutro, resta puttosto teorca e generca, pur fornendo tutt gl strument per "domnare" gl svlupp. 2

INDICE Cap.1 - Calcolo svluppo delle lamere (MODELLO SEMPLIFICATO)... 4 Cap.2 - Calcolo svluppo delle lamere (MODELLO FIBRA NEUTRA)... 6 Cap.3 - DETERMINAZIONE SPERIMENTALE d e... 8 Cap.4 - PUNTO D INCONTRO (TRA I DUE MODELLI)... 10 Cap.5 - ANGOLO DI PIEGA IN UGS-NX... 12 Cap.6 - PIEGA SCHIACCIATA... 13 Cap.7 - CALANDRATURA... 14 Cap.8 - ALLUNGO LO SVILUPPO... 15 Cap.9 - ESEMPI... 16 Cap.9.1 - Pega a Z... 16 Cap.9.2 - Pega a C... 19 Cap.9.3 - Recupero d uno svluppo... 20 Cap.9.4 - Pega schaccata... 23 Cap.9.5 - Allungo... 25 Cap.9.6 - Caso pratco del calcolo d e (fattore neutro)... 28 Cap.10 - Rngrazament... 31 3

Cap.1 - Calcolo svluppo delle lamere (MODELLO SEMPLIFICATO) Un semplce modo per determnare lo svluppo della lamera pegata è rferrs alle msure nterne: A X Possamo fare alcun esemp d svluppo: Lunghezza lamera da pegare = A + B + C Fg.1 Lunghezza lamera da pegare = A +B + C + D + E + F + G Fg.2 (PIEGA SCHIACCIATA) Lunghezza lamera da pegare = A + B + C Fg.3 4

B C D Lunghezza lamera da pegare = A + B + C + D + E Fg.4 Lunghezza lamera da pegare = A + LA +B Fg.5 LC= 2 * π * RS (CALANDRATURA) 1 Lunghezza lamera da calandrare = 2 * π * RS, con RS = R + S 3 Fg.6 5

Cap.2 - Calcolo svluppo delle lamere (MODELLO FIBRA NEUTRA) Per avere un modello un po pù vcno a quella che è la realtà della pega, possamo pensare che: 1. la pega s manfest n una zona crcoscrtta (la zona tra cava e lama d pega) e non puntuale, come nel modello semplfcato, n cu le peghe sono a spgolo vvo; 2. questa zona è deformata a forma d arco c cercho (è una semplfcazone: potrebbe essere un arco ellttco, parabolco o addrttura una combnazone ecc). LAMA DI PIEGA LAMIERA PIEGATA ZONA NON DEFORMATA ZONA NON DEFORMATA ZONA DI PIEGA CAVA DI PIEGA fg.7 C s allontana così dal modello prma esposto, n cu le peghe erano per semplctà d rappresentazone e calcolo a spgolo vvo. 6

Quando peghamo una lamera la zona nteressata dalla pega, presenterà un lato (dalla parte della curvatura nterna, dove batte la lama) che s comprmerà ed una zona (dalla parte opposta) che andrà n trazone, come s può schematzzare n fgura 8: e*s S A FIBRA NEUTRA FIBRA NEUTRA B fg.8 Per semplctà l raggo nterno R potrà essere consderato uguale al raggo d curvatura della lama d pega (NB: è una semplfcazone, potrebbe essere par allo spessore della lamera o altro crtero). Chameremo FIBRA NEUTRA la zona d separazone tra le fbre n compressone da quelle n trazone. Tale fbra non subsce né trazone, né compressone (neutra appunto) a. La fbra neutra, per l dverso comportamento reale de materal a trazone rspetto alla compressone ( n campo plastco), abbandona nel corso della lavorazone la poszone nzale d mezzera e s sposta dalla parte delle fbre compresse. Chameremo e la dstanza n percentuale d spessore della fbra neutra dalla parte della curvatura. e vene chamato FATTORE NEUTRO. Es.:e= 0.44=44% sgnfca che la fbra neutra è dstante da R l 44% dello spessore. Il suo raggo sarà qund R f. n. = R+ e* S. Lo svluppo L del pezzo, prma d essere pegato secondo l angolo α (espresso n grad) e l raggo d curvatura R, è par allo svluppo della fbra neutra: π * α SVILUPPO = L = A + B + R + e S RAD α = A + B + R + e S ( ) ( ) ( ) * * * * 180 SPIEGAZIONE: Sarà par a le due lunghezze rettlnee (A e B), pù lo svluppo dell arco d R + e* S * RAD α ) cercho della fbra neutra (( ) ( ) NOTA: e soltamente è compreso tra 0 e 1, ma può assumere anche valor estern a questo ntervallo. Il loro sgnfcato è: e < 0: l archetto d pega è tutto teso, strato, n trazone; 0< e < 1: c sono fbre tese e compresse, delmtate dalla lnea neutra; e > 1: l archetto d pega è tutto compresso. a In fgura 8, nelle part d zona non deformata (fgura 7) è stata traccata una lnea neutra, ma n realtà, è tutta zona neutra. Tale zona non ha una lnea neutra partcolare: è tutta una zona ndeformata. Questo per semplctà de calcol successv. 7

Cap.3 - DETERMINAZIONE SPERIMENTALE d e È scuramente nteressante calcolars l coeffcente e. Possamo farlo spermentalmente. Prendamo una lamna lunga L e d spessore S (la profondtà non ha mportanza per le nostre consderazon). S fg.9 La peghamo a 90 a metà della sua lunghezza con una lama che ha un raggo d curvatura R. Ottenamo: fg.10 Dato che la lnea neutra rappresenta le fbre che non subscono né trazone né compressone, tale lnea è lunga quanto lo svluppo della lamera (nfatt: non subsce tenson non subsce deformazon non camba le sue dmenson). La lunghezza della fbra neutra sarà uguale alla lunghezza nzale della lamera ( L ). Qund: L = L R S + R + e* S * RAD 90 + L R S RAD ( 90) π 2 ( ) ( ) ( ) ( ) 1 1 = L= 2 *( L R S) + ( R + e* S) * L ( L R S) = ( R + e S) 1 π 2 2 * 1 * * π 2 8

2 4 R ( ) S π S π S L * L1 R S = e * * Qund: e ( ) L 2 L R S R S π S * = 2 * 1 (f.1) * Così avremmo una determnazone spermentale del valore e. NOTA: Se vostr provn non l pegaste perfettamente a metà ed otteneste due dvers valor d L 1, ad esempo L 1 e L 1, l vostro L 1 da nserre nella formula sarà l L 1 medo: L 1 = L 1 medo =(L 1 +L 1 )/2 In mancanza d questa spermentazone potremmo utlzzare de valor d e repert n nternet espress n funzone d R /S : e=f(r /S) e 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 y = -0,0131x 2 + 0,1243x + 0,2043 y = 0,1093Ln(x) + 0,3264 0 2 4 6 R /S R /S 5 3 2 1,2 0,8 0,5 e 0,5 0,45 0,4 0,35 0,3 0,25 fg.11 Nel grafco rappresentamo sa valor n tabella, che due funzon nterpolant: un polnomo d secondo grado ed una funzone logartmca. 9

Cap.4 - PUNTO D INCONTRO (TRA I DUE MODELLI) Quale potrebbe essere l valore da assegnare ad e affnché gl svlupp fatt con l modello semplfcato concdano con quell fatt dal modello a fbra neutra? Come posso ottenere a rtroso dallo svluppo fatto con l modello semplfcato l lamerato 3D con le msure corrette? Ecco alcune domande alle qual s potrebbe dare rsposta trovando qual è l punto d ncontro tra due modell. Supponamo qund d avere una pega semplce (no calandratura o pega schaccata) e rappresentamo le peghe ne due modell: MODELLO SEMPLIFICATO MODELLO FIBRA NEUTRA fg.12.a fg.12.b SVILUPPO = A + B + C SVILUPPO = A + B + C A=A B=B A =A B =B C = 2 * R α tan 2 ( * )* RAD ( ) C' = R + e S 180 α I due modell s dfferenzano solo per la valutazone d C. Basterà qund eguaglare le espresson d C de due modell per trovare così l espressone per calcolare l valore d e, che permette d uguaglare gl svlupp ne due modell. R C = = ( R + e S) RAD ( α ) = C α tan 2 2 * * * 180 ' 10

R 2 * R * RAD 180 α tan 2 e = S * RAD ( 180 α ) ( α ) 2 * R e= R α S * RAD ( 180 α )* tan 2 e R = * S α RAD ( 180 α )* tan 2 2 1 (f.2) NOTA: La formula è valda sa per α maggore che mnore d 90. π Nel caso partcolare, e pù usato, n cu ho α = 90 = s avrà: 2 R 2 R 2 R 2 R 4 e = * 1 = * 1 = * 1 * 1 S α S RAD ( ) ( 90 )* tan ( 45 180 ) S π = RAD * tan * 1 S π α 2 2 R 4 π e = * S π QUALE METODO HA UNO SVILUPPO MAGGIORE? Se consderamo una formula standard d NX con e = 0.44, possamo vedere secondo quale modello lo svluppo d lamera sarà maggore: S [mm] R [mm] α [ ] e con e= 0,44 Svluppo MAGGIORE 1 0,8 45 0,839398 MOD.SEMPLIFICATO 1 0,8 90 0,218592 MOD.FIBRA NEUTRA 1 0,8 135 0,043829 MOD.FIBRA NEUTRA Spegazone: se ho una pega a 90 se metto un e=0.218592 avrò lo stesso svluppo per entramb modell, ma se e=0.44, l modello UGS avrà svluppo maggore ( C > C ). Qund gl svlupp semplc a 90 sono un po cort rspetto quell con e=0.44. 11

Cap.5 - ANGOLO DI PIEGA IN UGS-NX NOTA: In UGS NX, nella Bend Allowance Formula la convenzone sull angolo è: ANGLE = 180 α α = 180 ANGLE Se prendamo la formula appena trovata (f.2) e sosttuamo α = 180 ANGLE, ottenamo R 2 e = * 1. S ANGLE RAD ( ANGLE) * tan 90 2 π 1 Dalle formule d denttà trgonometrca, abbamo che tan ( x) = cot x = 2 π tan x 2 qund troveremo e ANGLE 2* tan R 2 = * RAD S ( ANGLE) 1 (f.2 ) che potremmo usare per calcol con NX Ungraphcs. 12

Per una pega schaccata: Cap.6 - PIEGA SCHIACCIATA La quota orzzontale C dev essere uguale allo svluppo dell arco d cercho della fbra neutra C : ( ) ( ) RAD ( ) C = R + S = R + e S = C 2* * * 180 ' FIBRA NEUTRA e*s ( ) 2 * R + S R * π e = (f.3) S * π S ( ) 2 * R + S R * π 2 lm R 0 0,636619772 = S * π π Consderazon sul confronto tra pega semplce con modello semplfcato e pega schaccata appena calcolata: R 2 Calcolamo e per valor mnor d 180 (con la formula e = * 1 S α RAD ( 180 α )* tan 2 2 *( R + S) R * π (f.2) relatva ad una pega semplce) ed e per 180 ( e = relatva a una S * π pega schaccata): S [mm] R [mm] α [ ] e 1 0,8 170 0,002036988 1 0,8 179 2,03084E-05 1 0,8 180 0,34591559 C è una dscontnutà nel passare a 180 (pega schaccata): la pega semplce con modello fbra neutra ed l modello pega schaccata non sono contnu, non hanno contnutà. 13

Cap.7 - CALANDRATURA Possamo schematzzare una lamera calandrata n questo modo: 1 1 Se consderassmo che R f. n. = R + S, allora e = = 0.3 3 3 14

Cap.8 - ALLUNGO LO SVILUPPO Dato e, che m dà un precso svluppo, se voless allungarlo d una determnata quanttà, come dovre fare? Posso pensare d modfcare e d modo tale da allungare lo svluppo della determnata quanttà nota e desderata. Lo svluppo con un determnato e è: Vorre aumentarlo d un tale aumento. ΔSvl vl ( * ) * RAD ( ) S = R + e S α e qund vorre sapere d quanto aumentare e per ottenere Svl +Δ Svl = ( R + ( e+δe) * S) * RAD ( α ) Svl +Δ Svl = ( R + e* S) * RAD ( α ) + ( Δe* S) * RAD ( α ) S vl +Δ Svl = ( R + e* S) * RAD ( α ) + ( Δe* S) * RAD ( α ) Δ S = ( Δe* S) * RAD ( α ) vl Δ e = S ΔS vl * RAD Δ e è la quanttà con cu aumentare e, d modo tale da avere un aumento d svluppo para a Δ S. vl NOTA: l aumento sarà per ogn pega, metà per parte, con l rsultato che le peghe lateral ΔS aumenteranno d vl, e quelle central d Δ S 2 vl (ved esempo cap.9.5). ( α ) 15

Cap.9 - ESEMPI Cap.9.1 - Pega a Z Voglamo trovare lo svluppo per l seguente componente: Voglamo che lo svluppo abba l crtero del modello semplfcato (cap.1). Bsogna mpostare l gusto coeffcente e per determnare dove cadrà la fbra neutra. Imposteremo le seguent varabl, fort delle consderazon del cap.4: Abbamo alpha, l angolo d pega; r_curv, l raggo d curvatura della lamera dalla parte nterna; spess, lo spessore; e, l coeffcente per la fbra neutra n funzone dello spessore, del raggo d curvatura e dell angolo d pega, come determnato nella (F.2 ) cap.5. 16

Al momento n cu s dovrà sceglere la formula per la curvatura, mposteremo una formula come segue: Il rsultato dello svluppo sarà propro quello desderato: 115,2 8,8 97,6 8,8 sapendo che l pezzo pegato dev essere: 100 1,2 97,6 1,2 8,8 10 10 8,8 Varando po lo spessore o l raggo d curvatura lo svluppo verrà adattato d conseguenza, secondo la regola generale per l calcolo dello svluppo spegata prma (cap.1). 17

Analogamente facendo un fle n cu e è calcolato n funzone d un angolo alpha (f.2 ): s ottengono rsultat analogh: alpha_2 alpha_1 100,7 19,4 9,7 9,7 100,7 19,4 18

Cap.9.2 - Pega a C La stessa cosa funzona anche se s nverte la drezone d pega per realzzare una C : 100 1,2 97,6 1,2 10 8,8 8,8 10 115,2 8,8 97,6 8,8 o anche: alpha_2 alpha_1 100,7 19,4 9,7 9,7 100,7 19,4 19

Cap.9.3 - Recupero d uno svluppo Può essere che prma d aver avuto l CAD 3D s è passat per l 2D e s ha una certa quanttà d dsegn con gl svlupp fatt consderando le dmenson delle msure nterne alla pega (cap.1), possamo rottenere l pezzo 3D desderato. S mporta lo svluppo: 314,8 54,8 60 40 70 90 Lo s estrude (s estrude l rettangolo esterno) e s fanno le peghe lungo le lnee segnate. Il tpo d lnea della pega scelto sarà Bend Centerlne : così la pega sarà equamente dstrbuta ambo lat. 20

Le formule d pega sono opportunamente nserte a seconda dell angolo consderato: coeffcent e_alpha_1 e e_alpha_2 sono calcolat come vsto negl esemp precedent: 21

Il rsultato è conforme a quanto desderato/aspettato (cap.1): 90 1,2 70 120 0' 40 153,43923 120 0' 60 54,760005 22

Cap.9.4 - Pega schaccata Per la pega schaccata mposteremo queste varabl (cap.6 (F.3)): La flanga sarà: e avrà la seguente formula per la pega: 23

Il pezzo sarà: 100 50 48,8 1,2 98,8 100 e lo svluppo gustamente sarà: 50 100 consderando nullo lo svluppo della pega (cap.1 fg.3). 24

Cap.9.5 - Allungo Esempo d allungamento d uno svluppo. Supponamo d avere una parte semplce n lamera come nella fgura seguente: Svluppo l pezzo normalmente, con un Δ S vl = 0 ed un conseguente Δ e = 0 25

42 58,5 53,5 88,5 113,5 1,5 58,5 88,5 53,5 42 113,5 E tutto torna con le dmenson delle peghe nterne (cap.1 fg.2). Pongo po Δ S vl = 1 26

42 88,5 113,5 58,5 53,5 1,5 59 89,5 54,5 43 114 E s può notare come tutte le peghe abbano avuto un aumento Δ S vl = 1 che vene rpartto metà da una parte e metà dall altra. Così le peghe a lat vengono aumentate d ΔS vl 2 e quelle central d Δ Svl (metà per parte). 27

Cap.9.6 - Caso pratco del calcolo d e (fattore neutro) (cap.3) Supponamo d pegare, nella realtà, una lamera sp. 10/10, lunga 100 mm (non mporta quanto larga) con una lama con raggo 0,8 mm e po d msurare: L 1 = 50,6 mm L 1 = 51,8 mm 50,6 R0,8 51,8 1 Andamo al CAD 3D. Consderamo L 1 = L 1 medo =(L 1 +L 1 )/2= (50,6+51,8)/2=51,2 mm; raggo nterno R par al raggo della lama (0,8 mm); angolo d pega 90 ; applcando la (f.1), troveremo e = -0,036056273 b e qund uno svluppo: 60 49,4 50,6 100 b e < 0 : archetto d pega tutto n trazone 28

Il CAD, usando l fattore neutro calcolato con la (f.1) e = -0,036056273, ha rappresentato esattamente quello che è accaduto nella realtà: 1. Taglo d una lamera lunga 100 mm; 2. Pega a crca la metà: 49,4 o a 50,6 mm dal bordo; 3. Rsultato: una lamera a L con L 1 =50,6 mm e L 1 =51,8 mm (L 1 L 1 per problem d tarratura macchna/operatore: allneamento gude, battuta, ecc) Qund sono ruscto a rprodurre a CAD quello che credo avvenga nella realtà (con tutte le sue semplfcazon). e < 0 e se l CAD 3D non accetta valor negatv d e, non ruscrà a fare gl svlupp secondo quanto accade nella realtà d pega (archetto tutto teso). Il CAD da me usato accetta valor d e < 0, ma se così non fosse? Cosa fare? S potrebbe provare a mettere un raggo d pega nterno R =1 (par allo spessore) e non par a 0,8 (raggo della lama d pega) così e sarebbe maggore d zero: e=0,018591636 e s avrebbe: 50,6 R1 51,8 1 60 49,4 50,6 100 S rspetterebbe a CAD quello che sembra accada nella realtà d pega. S sarebbe aggrato l lmte del CAD 3D d accettare solo valor d e compres tra 0 e 1. 29

È comunque anche plausble mettere R =1. È vero che la lama d pega ha raggo 0,8 mm, ma non è sempre vero che la lamera s adatta perfettamente alla lama. L R potrebbe benssmo rsultare un po pù grande. Stessa cosa nfatt la s può fare per una lama con raggo 10 mm 53,5 53,5 R10 R10,5 53 1 53 1 L 1 =(L 1 +L 1 )/2= (53,5+53)/2=53,25 R=10 e = -0,132393528 (e < 0) L 1 =(L 1 +L 1 )/2= (53,5+53)/2=53,25 R=10,5 e = 0,004226244 (0 < e < 1) S arrva allo stesso svluppo: 60 50,25 49,75 100 30

Cap.10 - Rngrazament Desdero rngrazare Alberto Buos, Francesco Bertolo e Thomas Ches per prm rudment che m hanno dato sullo svluppo della lamera pegata. Pero Gasparotto per la lettura crtca e la cacca agl error. Paolo De Non e Francesco Serra per averm dato spunto e stmolo ad amplare alcune voc degl argoment/esemp trattat. 31

THAT S ALL FOLKS!! 32