I TUMORI POLMONARI Epidemiologia - diagnosi - terapia. La Terapia chirurgica Dott. Fabio Ettore Saporiti UOC Chirurgia SSG

Documenti analoghi
ALGORITMI E PERCORSI TERAPEUTICI CARCINOMI DEL POLMONE NON-MICROCITOMA (NSCLC)

CLASSIFICAZIONE CLINICA Sistema TNM TUMORE LINFONODI METASTASI

CHIRURGIA TORACICA VIDEO- ASSISTITA (VATS): 10 ANNI DI ESPERIENZA PERSONALE

TRAUMI DEL TORACE Strutture potenzialmente interessate

La chirurgia maggiore e le complicanze (respiratorie)

Le malattie ostruttive delle vie aeree

Il Ruolo del Chirurgo Federico Rea

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini

ASSISTENZA PERIOPERATORIA

Il problema dei margini: il parere del chirurgo

LINEE GUIDA GOLD PER LA MEDICINA GENERALE. Poppi 23/02/13 dott. Luigi Giannini

PATOLOGIE POLMONARI DI INTERESSE CHIRURGICO. Tumori maligni della pleura, del polmone, della parete toracica, del mediastino

Il carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12%

Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1209/2002)

IL POST-ACUTO: LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA

COMPENDIO DI CHIRURGIA TORACICA

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO

CARCINOMA DEL POLMONE NON A PICCOLE CELLULE ( NSCLC )

ASCESSO MEDIASTINICO TRATTATO IN URGENZA IN VIDEOTORACOSCOPIA

LA CHIRURGIA TORACICA NEGLI ULTIMI 50 ANNI

Fattori clinici e parametri funzionali associati allo status di frequente riacutizzatore nei pazienti con BPCO di grado severo

RUOLO DELLA CHIRURGIA

VALUTAZIONE PREOPERATORIA

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

Dott. F. Coni. Dirigente medico II livello SC Pneumologia Responsabile servizio di Broncoscopia

Screening e percorso diagnostico della BPCO

Dott. Francesco Fiorica

II SESSIONE: TERAPIA DELLA MALATTIA IN FASE PRECOCE LA RADIOTERAPIA COMPLEMENTARE ALESSANDRO GAVA RADIOTERAPIA ONCOLOGICA TREVISO

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva e Malattia Cardiovascolare

L embolia polmonare: diagnosi e trattamento

BPCO i punti essenziali

Algoritmi e percorsi terapeutici dei Carcinomi del Polmone

GENERALE LOCOREGIONALE. Anestesia subaracnoidea. Endovenosa. Anestesia peridurale. inalatoria. Anestesia dei nervi.

Neoplasia del Pancreas: Ruolo dell EUS

coin lesion polmonare

La terapia: dove si ferma l endoscopista La terapia chirurgica: quando si può definire radicale?

RUOLO DEL CHIRURGO ONCOPLASTICO

STADIAZIONE E TRATTAMENTO CHIRURGICO

Le resezioni polmonari nei pazienti con scarsa riserva respiratoria

Storia naturale del tumore della mammella. diagnosi. +/-trattamento/i. preclinica. nascita del tumore. diagnosi. exitus. clinica

Polmone. (Esclusi i sarcomi e altre neoplasie rare) C34.3 Polmone, lobo inferiore C34.8 Lesione sovrapposta del polmone RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

La chirurgia oggi, come per il passato, rappresenta l unica forma di terapia in grado di portare alla guarigione i pazienti affetti da tumore del

LE MALATTIE DELLA TIROIDE

Trattamento individualizzato. Resezione segmentaria per lesioni non suscettibili di escissione locale o plurirecidive. Stadio I

CRITERI DI OPERABILITA : Dr. Alessandro Brunelli

Il Carcinoma Avanzato della Tiroide. Livio Presutti; Daniele Marchioni; Angelo Ghidini

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre Tumore del polmone. Adele Caldarella

IL TUMORE DEL POLMONE - LA STADIAZIONE. Roberta Polverosi UOC RADIOLOGIA S. Donà di Piave (VE)

FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE

TERAPIA DEL CARCINOMA POLMONARE NON A PICCOLE CELLULE (NSCLC)

Benefici e rischi della terapia neoadiuvante

EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI POLMONARI. Dott.ssa V. Orvieni U.O. Chirurgia Generale Direttore Dott. D. Cacioli Ospedale di Sesto San Giovanni

EDEMA POLMONARE ACUTO

Allo stato attuale la casistica consta di 60 casi trattati con peritonectomia e chemioipetermia intraoperatoria.

Tra$amento non chirurgico delle oligometastasi

SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. I TUMORI DEL FEGATO HCC: IL TRATTAMENTO

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita

Il NPS ed il carcinoma polmonare nel Veneto

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita

Cenni di fisiopatologia respiratoria: perché posizionare un drenaggio toracico. Dott. Morri Diego

Diagnosi differenziale tra Asma e BPCO

Reti Oncologiche Regionali, Indicatori per il governo clinico Registri Tumori

La spirometria: nozioni teorico-pratiche

Algoritmo per il trattamento dei NETs pancreatici

PROGRAMMA CORSO RIABILITAZIONE RESPIRATORIA 1

LE TAPPE CHIRURGICHE ED IL POST OPERATORIO. Andrea Sansevero

PNEUMOTORACE CHIRURGIA TORACICA. Dir. Prof. Lorenzo Dominioni

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PISA

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico

Rischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)

UN NUOVO MODELLO MATEMATICO PREDITTIVO DELL'INSUFFICIENZA EPATICA POST-OPERATORIA

N cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita

PROGRAMMA DEL CORSO DI CHIRURGIA GENERALE (CANALE A) Prof. Giuseppe Noya. Il trauma:

Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina e Chirurgia

TREP: Carcinoide dell Appendice (Tumore Neuroendocrino dell Appendice)

LA GESTIONE DEL FALLIMENTO DOPO TERAPIA RADICALE

Una Medicina su Misura

- Non allergie farmacologiche - Ex fumatore - Tonsillectomia

Regolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Chirurgia toracica

Pneumotorace. Pneumotorace (Pnx): Presenza di aria nel cavo pleurico 05/03/ Spontaneo. - Post-Traumatico. La meccanica respiratoria

DIAGNOSI E STADIAZIONE DEL TUMORE POLMONARE

STRATEGIE COMPORTAMENTALI IMMEDIATE DELL INFERMIERE

CONSENSO INFORMATO PER INTERVENTO CHIRURGICO DI AMPUTAZIONE DEL PENE E LINFOADENECTOMIA INGUINALE

DAY SURGERY DONNA & DONNE in gamba

Gaetano Di Rienzo INTEGRAZIONE MULTIDISCIPLINARE: L ESPERIENZA IONICO-SALENTINA U.O. CHIRURGIA TORACICA OSPEDALE V. FAZZI - LECCE

Ittero ostruttivo da causa iatrogena La strategia terapeutica: evidenze e controversie

TRAUMI DEL TORACE TRAUMI DEL TORACE 28/12/2014

LA PREVENZIONE DELLA BPCO

Progetti della Agenzia Regionale. sulla malattie respiratorie

LA RESEZIONE POLMONARE NEL PAZIENTE CON BPCO

Introduzione : Generalità di oncologia clinica

Diagnostica Pneumologica

ALTRI TUMORI BRONCO-POLMONARI

Le disfunzioni sessuali nelle pazienti con neoplasie ginecologiche

UPDATE IN MALATTIE RESPIRATORIE: LA PNEUMOLOGIA NELLA CITTA BIANCA OSTUNI (BR), OTTOBRE 2016 HOTEL MONTE SARAGO

Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica

Tumore del polmone. 20 % di tutti i tumori maligni nelle persone di sesso maschile.

Transcript:

I TUMORI POLMONARI Epidemiologia - diagnosi - terapia La Terapia chirurgica Dott. Fabio Ettore Saporiti UOC Chirurgia SSG

Cenni al trattamento L approccio terapeutico nelle neoplasie polmonari è strettamente condizionato dallo stadio di malattia al momento della diagnosi. Va considerato che solo 1/3 dei pazienti è candidabile all approccio chirurgico al momento della diagnosi e questa è l unica metodica che offre al paziente una reale possibilità di cura L intervento ideale è quello che offre la maggior radicalità con il minimo danno funzionale

Small Cell Carcinoma SCLC Squamous carcinoma Adenocarcinoma Non Small Cell Carcinoma NSCLC Large cell Carcinoma Travis WD, Tumors of lung WHO Clasification, 2004

Detterbeck FC, Chest 2009;136;260-271

Pass HI, 2009 ASCO Meeting

Pass HI, 2009 ASCO Meeting

N1

Molteplici opzioni terapeutiche in base a : -Condizioni cliniche generali -Istotipo -Stadio di malattia

Ia-b IIa-b (IIa IIb) OPERABILI OPERABILI CHIRURGIA RADICALE CT ADIUVANTE + CHIRURGIA IIIa (T3N1) NON OPERABILI CT+RT IIIa (N2 minimal) Baldwin DR, Diagnosis and treatment of lung cancer: summary of update NICE guidance. BMJ.201

Sono candidabili all intervento chirurgico radicale gli stadi I e II pur con diversa prognosi di sopravvivenza (variabile dal 60 all 80% in stadio I sino al 20-30% in stadio II).

I tumori in stadio IIIa rappresentano un gruppo di npl profondamente eterogenei sia dal punto di vista prognostico che terapeutico. La chirurgia ha un ruolo ben definito nel gruppo T3N1 seguita da CT adiuvante T1-3 N2 presenta un coinvolgimento lnd mediastinico con significato prognostico diverso a seconda di N2 intraoperatorio o clinico Sopravvivenza a 5 anni 9-13%

Stadio IIIb T4 N0-1 Int. Ch. Rari gravati da elevata mortalità perioperatoria Stadio IIIb T4 N2, T1-4 N3 CT RT Stadio IV CT sopravvivenza di questi pazienti a 5 anni varia dall 1 al 4% con una mediana intorno ai 6 mesi

La terapia chirurgica è considerata, ad oggi, il più efficace trattamento delle neoplasie primitive maligne del polmone, se il tumore è completamente resecabile con rischi operatori accettabili F. Griffith Pearson

Resezione chirurgica della neoplasia rimane ancora la migliore opzione terapeutica. La resezione polmonare porta a una perdita permanente della funzionalità respiratoria. Pazienti nella maggior parte dei casi fumatori o exfumatori >>>BPCO e/o malattie cardiovascolari. ll rischio perioperatorio a breve termine di complicanze cardiopolmonari e il rischio a lungo termine di insufficienza respiratoria deve essere bilanciato con il possibile rischio di ridotta sopravvivenza in caso di scelta di un trattamento subottimale.

ERS/ESTS e ACCP: stratificano il rischio di morte e maggiori complicanze cardiorespiratorie. L algoritmo proposto ammette o esclude i pazienti dall intervento. BTS/SCTS: definiscono il livello di rischio di dispnea e IR postoperatorie da presentare e discutere con il paziente. Nonostante questa struttura diversa, i documenti danno messaggi simili e sono coerenti tra loro nei punti chiave del diagramma di flusso di valutazione. I tre gruppi raccomandano in prima istanza: una valutazione cardiologica preliminare.

Esami possibilmente non invasivi e a basso rischio La valutazione funzionale preoperatoria dovrebbe essere effettuata dopo l ottimizzazione del trattamento farmacologico (asma, BPCO) e, comunque, devono essere considerati i parametri spirometrici postbroncodilatatore.

BPCO: stop fumo, terapia inalatoria. PATOLOGIE INTERSTIZIALI: se DLCO e/o FVC ridotti (<60%). ASMA: fattore di rischio solo se in fase di riacutizzazione. FUMO: cessazione del fumo 4 settimane prima della chirurgia riduce il rischio di complicanze cardiorespiratorie perioperatorie. CT E RT :associate ad un aumentato rischio di complicanze e mortalità postoperatorie. DLCO/VA >15% dopo CT è considerato un FR aggiuntivo. OSAS (Obstructive sleep apnea Syndrome)

VOLUME ESPIRATORIO MASSIMO NEL PRIMO SECONDO E un parametro respiratorio utilizzato per definire il deficit ostruttivo e per la classificazione della BPCO (GOLD). Molti lavori hanno dimostrato un aumentato rischio di mortalità e di complicanze respiratorie peri e postoperatorie con valori di FEV1 e ppo-fev1 ridotti, in particolare per ppo-fev1 <40% Le linee guida più recenti hanno messo in discussione il ruolo cardine del FEV1 nella valutazione preoperatoria dei pazienti con BPCO.

Il processo di diffusione dell O2 e della CO2 dall ambiente alveolare al sangue capillare e viceversa si sviluppa attraverso la membrana alveolo-capillare. Il test di diffusione valuta l integrità di tale membrana. Lo scambio dei gas attraverso tale barriera avviene tramite un meccanismo di diffusione passiva.

Sia la DLCO che la ppo-dlco sono fattori predittivi di complicanze, mortalità postoperatorie ma anche della qualità di vita e sopravvivenza a lungo termine (Ferguson 2012) negli interventi di chirurgia toracica maggiore. Generalmente un valore di ppo-dlco< 40% era utilizzato per distinguere i pazienti ad aumentato rischio. Le linee guida ERS/ESTS e ACCP, come per il FEV1, suggeriscono di spostare questo limite al 30%. Precedenti linee guida raccomandavano di misurare DLCO selettivamente nei pazienti con spirometria alterata e alterazioni parenchimali. Data la scarsa correlazione tra FEV1 e DLCO le nuove linee guida raccomandano di misurare sistematicamente entrambi i parametri. Studi recenti hanno dimostrato che la DLCO è un fattore predittivo di complicanze anche in pazienti con un FEV1 normale (>80%) o senza BPCO (Brunelli 2006; Ferguson 2008). Recentemente è stato enfatizzato il ruolo della DLCO come indice di rischio, in particolare nei pazienti sottoposti a CT neoadiuvante. Una riduzione della DLCO/VA dopo CT è indice di aumentato rischio di complicanze postoperatorie.

Principi generali di terapia chirurgica La resezione polmonare per neoformazioni primitive del polmone non può prescindere da specifici e definiti principi oncologici ampiamente acclarati, volti ad evitare un inutile e spropositato trattamento

Principi Generali per una corretta CHIRURGIA ONCOLOGICA del tumore polmonare Escissione della neoplasia e di tutto il drenaggio linfatico intrapolmonare di pertinenza Preservazione dell integrità del tumore Resezione in blocco delle strutture vicine od invase Margini di resezione liberi da neoplasia Rimozione di tutti i linfonodi mediastinici accessibili per valutazione anatomopatologica

RESEZIONI MAGGIORI: RESEZIONI SUBLOBARI: PNEUMONECTOMIA BILOBECTOMIA LOBECTOMIA SEGMENTECTOIMIA WEDGE RESEZIONI TRACHEOBRONCHIALI: SLEEVE RESECTION CARINAL RESECTION

LA LOBECTOMIA ha vantaggio oncologico rispetto alla resezione parenchimale per gli stadi >I ma ha morbidità maggiore alle resezioni sublobari specialmente nei soggetti di età >71 anni

-Studi pz >75 aa con stadio I -Complicanze inferiore rispetto lobectomia (11.5%vs 25,5%) -Sopravvivenza 2-3-5aa comparabile alla lobectomia (76%,60%,50%) 1)Segmentectomia se possibile nell anziano o polimorbide. 2)Cambiamento strategia anche nei pazienti giovai in I stadio

-Paziente stadio I -Localizzazione favorevole -Adeguato margine resezione >2 cm -Lesione ground-glass o preferibilmente <1,5cm Segmentectomia stesso outcome della lobectomia con minore complicanze a breve e lunga distanza

Margine <1 cm associato aumento rischio recidiva a 5 anni

1) Per pazienti con NSCLC allo stadio I e II ed in assenza di controindicazioni Mediche all intervento si raccomanda la resezione chirurgica d amblè 2) In paziente in stadio I e senza controindicazioni mediche si raccomanda la resezione lobare o resezione segmentaria se nodulo <1,5 cm e margine >2cm 3) In paziente in stadio I e con controindicazioni mediche alla lobectomia si impone una resezione segmentaria se possibile 4) Per gli stadi I e II VATS e open hanno la stessa efficacia in termini oncologici e di morbidità. 5) Essenziale la LINFOADENECTOMAIA estesa in termini di stadiazione e trattamento sia in casi di resezioni lobari che segmentarie

1) Toracotomia 2) Polmonari ed endotoraciche

Dolore Funzionali Raccolte Complicanze Infezione Tecniche

Versamenti pleurici Lesioni iatrogene infezioni Complicanze Emorragie ed ematomi Fistole chilose/aeree

Complicanze mediche Aritmie cardiache 10-15% Infiammazione polmonare/polmonite (aumento indici infiammazione PCR,PCT, broncorrea, focolaio RX) 10%, compresa BPCO riacutizzata Trombo-Embolia Polmonare (profilassi, evento comunque raro <1%)

Complicanze chirurgiche Sanguinamento (trasfusioni, reintervento) Perdite aeree prolungate (10-25%) Infezioni (locali, sistemiche) <5% Rischio cardiologico (aritmie-fa 10-15%) Chilotorace (TPN, dieta alipidica) 1% Squilibri elettrolitici (es.iponatriemia) Insufficienza renale acuta Lesioni nervose (n.frenico, n.ricorrente) Tromboembolia polmonare ARDS/ALI (steroidi, ECMO) Fistole broncopl. o esofagee (drenaggio/chir) Stenosi ev.anastomosi bronchiali (dilatazioni)

Complicanze chirurgiche maggiori ~30% (Mortalità 2-4%) ACCURATO CONSENSO INFORMATO Diagnosi precoce della complicanza Trattamento adeguato e tempestivo (invasivo o conservativo)

CONOSCERE I RISCHI PER RICONOSCERE LE COMPLICANZE MASSIMA ATTENZIONE NEL PRIMO P.O. AGIRE TEMPESTIVAMENTE (MED/CHIR)