Paolo Pigozzi il cibo cura!
Progetto grafico: Cinzia Chiari Realizzazione editoriale a cura di: EDIMEDIA SAS, via Orcagna 66, Firenze Testi tratti da Il cibo cura! di P. Pigozzi, Giunti 2003. Paolo Pigozzi, medico dal 1977, vive e lavora a Verona. Si è diplomato in omeopatia classica presso la Scuola di Omeopatia di Verona, perfezionato in Nutrizione clinica e Dietetica e in Fitoterapia (Università di Siena) e in Diagnosi e Terapia dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Università di Padova). Collabora con AGOR - Centro di Educazione alla Riabilitazione di Verona, con particolare riguardo alla nutrizione dei bambini cerebrolesi o con ritardi psichici e fisici. Utilizza professionalmente l alimentazione terapeutica, la fitoterapia, l oligoterapia, le tecniche idrofangoterapiche secondo il sistema Kneipp, l isoterapia Sanum, la terapia biochimica con i sali tissutali di Schuessler e l'omeopatia. Collabora con varie riviste ed è autore di numerosi testi sull'impiego terapeutico dell'alimentazione e delle piante medicinali. Avvertenza Il contenuto di questo libro ha valore informativo. La scelta e la prescrizione di una terapia come di un piano dietetico spettano al medico curante, che solo può valutare eventuali rischi collaterali (quali intossicazioni, intolleranze e allergie). Notizie, preparazioni, ricette, suggerimenti contenuti in questo volume hanno carattere informativo e non terapeutico. www.giunti.it 2009 Giunti Editore S.p.A. Via Bolognese 165-50139 Firenze - Italia Via Dante 4-20121 Milano - Italia ISBN 9788844040673 Edizione digitale realizzata da Simplicissimus Book Farm srl Prima edizione digitale 2010
sommario r Alimentazione e salute 7 Malattie e alimentazione 8 Buone e cattive combinazioni 12 La composizione dei pasti: alcune linee guida 15 Malattie più comuni ed errori alimentari 17 Che cos è un alimento naturale? 18 L utilizzo delle piante 20 r Gli alimenti visti da vicino 23 Aglio 24 Alghe 25 Arancia 26 Asparago 27 Avena 28 Basilico 29 Caffè 30 Calendula 31 Carciofo 32 Cardo mariano 33 Carota 34 Castagna 35 Cavolo 36 Cetriolo 37 Ciliegia 38 Cipolla 39 Finocchio 40 Fragola 41 Frumento 42 Genziana 43 Ginepro 44 Latte 45 Lievito di birra 46 Limone 47 Mandorla 48 Mela 49 Melissa 50 Menta 51 Miele 52 Mirtillo 53 Noce 54 Oliva 55 Ortica 56 Orzo 57 Pappa reale 58 Patata 59 Peperoncino 60 Polline 61 Pomodoro 62 Prezzemolo 63 Propoli 64 Prugna 65 Riso 66 Sambuco 67 Sedano 68 Soia 69 Uva 70 Yogurt 71 r Disturbi e cibi consigliati 73 Indice alfabetico dei disturbi 126
alimentazione e salute
r alimentazione e salute Malattie e alimentazione Molte delle malattie e dei disturbi che colpiscono il nostro corpo dipendono da cosa e da come mangiamo. V i è ormai un ampio accordo nel mondo scientifico sul fatto che le malattie cronico-degenerative (che costituiscono oggi la principale causa di malessere e di morte: si pensi al cancro, all infarto miocardico, all ictus cerebrale, alle patologie articolari, al diabete...) siano in rapporto con lo stile alimentare adottato dalle popolazioni industrializzate che risiedono nel cosiddetto mondo occidentale. In estrema sintesi, potremmo così delineare le principali caratteristiche di questo modello nutrizionale. Eccesso calorico Rispetto al fabbisogno medio quantificabile per un adulto che svolga un attività sedentaria in 2400-2500 calorie al giorno la dieta usuale arriva a fornire anche 3400 calorie giornaliere. Mille calorie in più al giorno non sono uno scherzo e il sovrappeso e l obesità che ne derivano sono strettamente collegati ad altre situazioni morbose come il diabete, l ipertensione arteriosa, alcuni tumori, le patologie dello scheletro e delle articolazioni. Quali sono le ragioni che giustificano questo fenomeno? Senza pretese di completezza se ne possono elencare alcune. Stati di ansia e di insoddisfazione, carenze affettive, insicurezze vengono spesso compensati con l assunzione voluttuaria di cibo. Ecco probabilmente uno dei motivi per cui le pasticcerie, i ristoranti, le trattorie fuori porta sono sempre molto affollati. La fretta nel mangiare istituzionalizzata nel cosiddetto fast-food affligge molti ed è diventata una 8
r malattie e alimentazione molesta e dannosa abitudine che accompagna il sedersi a tavola. Ingoiare troppo velocemente il cibo, non masticando adeguatamente, impedisce al senso di sazietà il grande controllore dell appetito di svolgere con efficienza e solerzia il suo lavoro. Il risultato? Almeno 300-400 calorie introdotte in più ogni pasto per poter arrivare a sentirsi gradevolmente sazi. Infine lo scadimento qualitativo del cibo, legato ai metodi di produzione e di trasformazione industrializzata, comporta la necessità di aumentarne il consumo, quasi a poter compensare così le effettive necessità di vitamine, di minerali e di enzimi che, assieme ad altri componenti vitali, sono generalmente carenti negli alimenti tecnologici. Carenza di fibre grezze Dopo gli studi di Burkitt, il chirurgo inglese che a metà degli anni Settanta del secolo scorso focalizzò l importanza delle fibre nell alimentazione, nessuno mette più in dubbio che il cibo debba apportare giornalmente anche una certa quantità di fibre vegetali. Ritenute inutili fino a 40 anni fa, si è poi scoperto che la loro carenza è chiaramente correlata a malattie come l infarto, l ipertensione arteriosa, il diabete, i tumori dell intestino, la stitichezza, le varici, le emorroidi, le emorragie cerebrali... Eppure, nonostante queste certezze, la maggior parte dei cereali è ancor oggi consumata in forma raffinata, povera di fibre. Carne, uova e formaggi cibi ricchi di proteine e di grassi animali, ma assolutamente privi di fibre compaiono invece più volte al giorno sulla tavola. Occorre invece ricercare un maggior apporto di legumi e di semi oleosi (noci, mandorle, nocciole) in sostituzione delle proteine animali ed è necessario garantire un consumo regolare di cereali in forma integrale al posto di quelli raffinati. 9
r alimentazione e salute Eccesso di proteine e di grassi animali, di zucchero e di sale A partire dalla metà del secolo scorso sono avvenuti dei cambiamenti molto consistenti nella società italiana e anche le abitudini alimentari non potevano non accompagnare questa evoluzione. Purtroppo, molte delle variazioni quantitative hanno determinato, alla luce delle odierne conoscenze, un netto peggioramento dell alimentazione: il consumo della carne è quadruplicato, quello dei grassi da condimento è aumentato di tre volte e lo zucchero, addirittura, ha quintuplicato la sua presenza sulla tavola. Il sale, da parte sua, è introdotto in quantità eccessiva anche 30 g al giorno e comunque nettamente superiore a quella consigliata dall Organizzazione Mondiale della Sanità (5 g al giorno) per non favorire l insorgere di alcune patologie come l ipertensione e l insufficienza renale. Questo modello alimentare è legato a filo doppio all incremento notevolissimo che le malattie cardiocircolatorie, quelle metaboliche e gli stessi tumori hanno avuto negli ultimi decenni. Presenza costante di additivi e di residui di coltivazione Per motivi essenzialmente economici, molti agricoltori e allevatori non hanno nessuno scrupolo nell utilizzare sostanze chimiche (pesticidi, diserbanti, ormoni, antibiotici...) che rimangono poi in parte nel prodotto finale. Gli effetti di questo subdolo inquinamento, che si aggiunge a quello provocato dalle industrie e dal traffico urbano, sono sempre più spesso di tipo cronico. Consistono, infatti, in perturbazioni del sistema immunitario legate a loro volta all origine di malattie come le allergie, le intolleranze, gli eczemi, le artrosi, i tumori... In ogni caso, questo modo di produrre dà come risultato non solo cibi inquinati, ma anche scadenti dal punto di vista organolettico e, infine, estremamente poveri di sostanze nutritive, specialmente in vitamine, minerali e proteine. Gli additivi alimentari, con funzione conservante o puramente cosmetica, potrebbero essere eliminati o di molto ridotti se l industria alimentare migliorasse la tecnologia di trasformazione e utilizzasse materie prime di migliore qualità. 10
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