Attività motoria funzionale Corso di Laurea Specialistica in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Università degli Studi di Pavia
Attività motoria funzionale Mezzi e metodi della riatletizzazione Docente: Carlo Zanetti Ph.D.
FAQ D: Cosa faccio dopo la laurea? R: Mi affaccio sul mercato del lavoro come riatletizzatore. D: Non sono un fisioterapista, ma voglio occuparmi di recupero funzionale del gesto sportivo, come posso fare? R: Non posso occuparmi di riabilitazione, ma di riallenamento con atleti che ritorneranno alle competizioni.
Nuova figura professionale Il riatletizzatore è la figura professionale, che si occupa del passaggio dal lettino del fisioterapista al campo di gioco. È l'anello di congiunzione tra il campo e lo staff sanitario.
Pecurialità Conosce le tecniche di riabilitazione. Conosce e somministra la metodologia dell'allenamento. Conosce e applica sul campo le tecniche di riatletizzazione/riallenamento.
Sogno o son desto? Claudio Gaudino Preparatore atletico della Squadra Nazionale Italiana di calcio Campione del mondo 2006 Si occupa del recupero infortunati alla Juventus
La mia esperienza Preparatore atletico presso società calcistiche dilettantistiche Responsabile del polo atletico AIA di Vigevano: preparatore atletico di assistenti arbitri CAN e CAN PRO
Obiettivo del corso Fornire competenze direttamente applicabili nel mondo lavorativo: occuparsi del riallenamento dell'atleta infortunato presso società sportive
Metodologia dell'allenamento Grandezze fondamentali dell'atleta Aspetto aerobico dell'allenamento Classificazione dello sviluppo della forza Dalla forza alla velocità Pliometria Stiffness Flessibilità Test di valutazione delle capacità condizionali dell'atleta
Riatletismo Propriocettività Riatletismo in acqua Preatletismo degli arti inferiori Preatletismo e riatletizzazione sulla sabbia Lavoro eccentrico Adattamento progressivo al lavoro specifico Prevenzione degli infortuni
Esame A fine 1 semestre prova scritta a risposte multiple: 1 voto. A fine 2 semestre prova scritta a risposte aperte sulla somministrazione di test da campo: 2 voto. Possibilità di effettuare entrambe le prove alla fine del 2 semestre: (1 voto+2 voto)/2=voto finale.
Grande sfida Sapere aggiornarsi Saper fare praticare Saper far fare insegnare Siete pronti ad accettarla?
Spero di sì...
Definizione di allenamento Insieme di esercitazioni che portano nel tempo ad adattamenti del corpo umano migliorandone le capacità condizionali e coordinative C.Z.
Aspetto aerobico dell'allenamento Consumo di ossigeno Velocità di soglia aerobica Velocità di soglia anaerobica Massimo consumo di ossigeno Velocità aerobica massimale (VAM) Conoscete questi termini?
Massimo consumo di ossigeno Il massimo consumo di ossigeno (VO2max) si ha quando in risposta a un aumento della richiesta energetica non si ha un aumento del consumo di ossigeno. Il massimo consumo di ossigeno dipende dalla gittata cardiaca massima e dalla massima differenza arterovenosa.
Massimo consumo di ossigeno Data una distanza e un determinato VO2max, la % del massimo consumo di O2 alla quale l'atleta riesce a correre la distanza è detta percentuale di utilizzo. Il VO2max viene espresso in ml/kg/min e può servire al riatletizzatore per pesare l'atleta.
Concentrazione di lattato e massimo consumo di O2
Si continua... La soglia aerobica (SAE) è il valore minimo dell'intervallo di velocità alla quale vi è costanza di valori di lattato nel sangue per alcune decine di minuti. Corrisponde a una concentrazione di lattato nel sangue di 2 mmol/l e alla velocità che un atleta ben allenato tiene sulla maratona.
La soglia anaerobica La soglia anaerobica (SAN) è il valore massimo dell'intervallo di velocità alla quale vi è costanza di valori di lattato nel sangue per alcune decine di minuti. Corrisponde a una concentrazione di lattato nel sangue di 4 mmol/l e alla velocità che un atleta ben allenato può tenere per alcune decine di minuti fino all'ora.
Concentrazione di lattato e massimo consumo di O2
La soglia anaerobica Poiché l'atleta riesce a mantenere la velocità della soglia anaerobica per alcune decine di minuti, se lo sforzo si prolunga oltre l'ora, deve ricercare un'altra velocità che gli consenta di mantenersi in equilibrio.
Velocità aerobica massimale Si definisce VAM, la velocità minima di percorrenza alla quale si ha il massimo consumo di ossigeno. È circa il 20% superiore alla SAN. Ciò non è sempre vero, perché questa percentuale può variare da atleta ad atleta.
Tutto chiaro? I concetti presentati sono importanti per la comprensione della metodologia dell'allenamento. Ci vediamo tra 10 minuti.
Errori comuni Far coincidere la potenza aerobica (PAE) con la SAN. La potenza è una grandezza che esprime il lavoro nell'unità di tempo (L/t). Si può parlare di massima potenza aerobica e ciò avviene al massimo consumo di O2 VAM.
Errori comuni Si può anche parlare della potenza erogata quando l'atleta ha la massima concentrazione stabile di lattato nel sangue (4 mmol/l) e allora sta correndo alla velocità di soglia anaerobica. Confondere la VAM con la SAN: la VAM è la velocità che si raggiunge al massimo consumo di O2. L'atleta può correre ancora più velocemente, ma il VO2 non aumenta.
Concentrazione di lattato e massimo consumo di O2
Definizioni importanti La capacità aerobica (CAE) indica il tempo per il quale si riesce a mantenere il ritmo indicato dalla SAN. La CAE è espressa come un tempo che va dai 40 minuti all'ora. La resistenza aerobica è sinonimo di SAE. La capacità anaerobica (CAN) di un soggetto è espressa dal picco di concentrazione di lattato nel sangue dopo una gara di 800m.
Esempio pratico Se corro i 10000 m in 40' e ho una SAN di 15 Km/h, la mia CAE è di 40 minuti. Per migliorare posso: Aumentare il VO2 max Aumentare la SAN Aumentare la CAE In teoria, ma anche in pratica, lavorerò sui primi 2 parametri, + sulla SAN, cioè quella che gli allenatori chiamano impropriamente potenza aerobica.
Arrivederci Prossima lezione giovedì 5 novembre alle 16:15 in auletta di Anatomia