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Transcript:

v e n e t o AMARONE PROSECCO COLLI DI CONEGLIANO COLLI EUGANEI CONEGLIANO VALDOBBIADENE PIAVE, VENEZIA E LISON PRAMAGGIORE SOAVE BAGNOLI BARDOLINO BREGANZE CUSTOZA COLLI BERICI E VICENZA CORTI BENEDETTINE MONTI LESSINI, MERLARA E ARCOLE GARDA, LUGANA E SAN MARTINO MONTELLO E COLLI ASOLANI RIVIERA DEL BRENTA VALDADIGE TERRADEIFORTI 14 DOCG 26 DOC LA RICCHEZZA ENOLO- GICA DEL VENETO DI- VENTA PROTAGONISTA DEL TERZO DEI NOSTRI DOSSIER SULLA VITI- COLTURA REGIONALE. L OBIETTIVO DI QUESTI SERVIZI (NEI NUMERI PRECEDENTI ABBIAMO PARLATO DI LOMBARDIA E PUGLIA) È AGGIORNA- RE IL LETTORE SULLO STA- TO DELL ARTE SIA IN VI- GNA SIA IN CANTINA. ZONA DOPO ZONA, SE- GNALIAMO I MOLTI CAMBIAMENTI, NUOVE DOCG E NUOVE DOC OLTRE CHE LE IGT. INTER- VISTE, TABELLE E DATI MA ANCHE QUALCHE BUO- NA IDEA GASTRONOMI- CO COMPLETANO L OF- FERTA. SPERIAMO COSÌ DI FORNIRE AL LETTORE UNO STRUMENTO UTILE PER CAPIRE A FONDO L ITALIA VINICOLA. NEL PROSSIMO NUMERO DI CIVILTÀ DEL BERE UN AL- TRO FOCUS, DEDICATO ALL EMILIA ROMAGNA 54 / Settembre-Ottobre 11 -

V E N E T OSPECIALE

LA CARTINA sono nati gioielli che hanno dato lustro all Italia I n Veneto vitivinicola. Sono produzioni che meritano attenzione e tutela costante. Con questo obiettivo si è mossa buona parte dei consorzi che hanno richiesto la Docg per i vini più rappresentativi della zona di origine. Con la vendemmia 2011 il Veneto vanterà 14 Docg (nel 2006 ne aveva 3) e 26 Doc. Le tendenze produttive vanno nella direzione di ricerca dei vitigni dimenticati. La posta in gioco è alta visto che c è di mezzo l unicità del rapporto uve-territorio, vero jolly per il mercato. Il Veneto non s è davvero fatto mancare nulla sulla varietà. Partendo dal Veronese, noto per i rossi da uve appassite, si passa al Trevigiano con gli spumanti lievemente abboccati, mentre a Vicenza si entra nella zona del Recioto. A Padova i vini nascono bene da vitigni internazionali. C è poi il lago di Garda, con la piacevolezza del rosato e la sapidità dei bianchi. E questo è solo l inizio. di MARIA CRISTINA BERETTA LE 14 DOCG 56 / Settembre-Ottobre 11 -

LE 26 DOC Il Amarone: eccellenza di tutta la filiera mercato del Valpolicella, in particolare dell Amarone e del Valpolicella Ripasso, ha visto un aumento costante delle vendite anche nei periodi difficili. Emilio Pedron, presidente del Consorzio di tutela, spiega così il fenomeno: «Abbiamo potuto contare su tre punti di forza: l avere due tipologie di vini, l Amarone e il Valpolicella Ripasso, amati dai consumatori mondiali, avere uve del territorio lavorate con metodi del territorio, e in terzo luogo la volontà degli imprenditori di investire». Poiché il patrimonio viticolo di 6 mila ettari è ormai tutto coltivato, per mantenere l immagine che i vini hanno meritato nel tempo è d obbligo migliorare di continuo l intera filiera. Si rivedono le rese per ettaro, si rinnovano gli impianti con varietà mirate, si controllano i prodotti sugli scaffali. Dal punto di vista legislativo l Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella sono stati evidenziati dal riconoscimento della Docg a partire dalla vendemmia 2010. Rimangono Doc il Valpolicella Ripasso e il Valpolicella. I rossi citati rappresentano il 90% della produzione della Doc, c è poi il restante 10% da vitigni internazionali e/o antichi. La Corvina, base del vino, accompagnata di solito da Rondinella e Molinara, costituisce il 70% delle varietà in vigna e sta crescendo nelle percentuali dei vini. Uno dei progetti futuri è di evidenziare le particolarità delle varie valli così come lo è per la Valpantena la cui produzione, caratterizzata da maggiori profumi e sapidità, è stata sancita da una sottozona a parte. AMARONE VALPOLICELLA - Produzione di uva in quintali: 765.000 (stima 2010) - Produzione di vino in ettolitri: 448.935 - Dislocazione dei vigneti: 75% collina, 17% fondovalle, 8% aree urbane - Ettari vitati rivendicati: 6.541 - Principali forme di allevamento: pergola veronese, Guyot - Numero di aziende: oltre 1.900 aziende agricole, 208 imbottigliatori di cui 166 associati al Consorzio - 7 Cantine sociali: Cantina di Castelnuovo del Garda, Cantina di Colognola ai Colli, Cantina Monteforte D Alpone, Cantina di Soave, Cantina Valpantena, Cantina Valpolicella Negrar, Cantina Valpolicella Classico - Principali Paesi dell export: Nord Europa, Inghilterra, Canada, Usa, Russia, Cina - Prezzo medio di una bottiglia: Valpolicella 5 euro, Valpolicella Superiore e Ripasso 8-12 euro, Amarone e Recioto 30-50 euro - Strada del Vino Valpolicella, www.stradadelvinovalpolicella.it - Anteprima Amarone, fine gennaio-inizio febbraio, Verona L abbinamento giusto: con la morbidezza dell Amarone carni rosse, cacciagione, selvaggina e formaggi veneti. Piatto tipico: zuppa scaligera al monte veronese d allevo (formaggio di malga). Fonte: Consorzio tutela Vini Valpolicella Doc VALPOLICELLA

AMARONE VALPOLICELLA Ettari Quintali uva Ettolitri 2005 5.719 598.602 371.389 2006 5.839 663.007 393.139 2007 6.022 682.738 400.750 2008 6.237 734.854 424.987 2009 6.363 735.157 448.935 2010 (stima) 6.541 765.000 - Fonte: Consorzio tutela Vini Valpolicella Doc Doc e Docg Ettolitri Bottiglie Valpolicella 118.456 15.794.195 Ripasso 98.860 13.181.357 Classico 49.124 6.549.869 Classico Superiore o Ripasso o Superiore Ripasso 56.793 8.022.363 Recioto 2.646 529.200 Amarone 45.733 6.097.699 Amarone Classico 48.533 6.471.067 Fonte: Cirve di Conegliano PROSECCO Ettari Ettolitri 2005 4.000 676.000 2006 4.800 715.000 2007 5.600 950.000 2008 7.400 1.040.000 2009 9.500 945.000 2010 12.300 1.162.000 Prosecco: fenomeno, se ben gestito Le previsioni di questa vendemmia sono di 200 milioni di bottiglie che potrebbero salire a 250 l anno seguente. Il Prosecco è piantato soprattutto nell area della Doc istituita nel 2009 e che comprende nove province: cinque del Veneto Centro Orientale e le quattro friulane. La Doc ha portato ordine nel caos di vini che avevano in etichetta solo il nome del vitigno, dando la possibilità di controllare le produzioni e ridimensionando le rese. «Vorremmo presentare un prodotto costante nelle caratteristiche che lo hanno fatto apprezzare da sempre», precisa COLLI DI CONEGLIANO Luca Giavi, direttore del Consorzio, «dando una sicurezza in più al consumatore con l adozione del contrassegno di Stato dal gennaio 2012». L abbinamento giusto: perfetto con stuzzichini, antipasti e piatti leggeri di verdure e ortaggi, anche di pesce. Piatto tipico: risotto con gli asparagi. Colli di Conegliano: Docg anche Riserva e Refrontolo secco La vendemmia 2011 è siglata Docg per l intera produzione dei Colli di Conegliano, che accompagna così alle tipologie Bianco e Rosso, Refrontolo Passito e Torchiato di Fregona, da uve bianche, le novità della Riserva per il Rosso, con un minimo di un anno nella botte grande, e la possibilità di lavorare le uve appassite di Marzemino, base del Refrontolo, in versione secca, rifacendosi all Amarone. Sono prodotti facilmente identificabili, in cui i vitigni del territorio quali Prosecco o Glera, Verdiso, Boschera e Manzoni bianco per i bianchi, Marzemino, per i rossi, sposano anche una piccola parte di internazionali. La nuova Docg Colli di Conegliano rappresenta una produzione minima rispetto a quella della Docg Conegliano Valdobbiadene, che insiste sulla maggior parte del territorio e in cui vanno le uve di Prosecco, più coltivate. L abbinamento giusto: il Colli di Conegliano Rosso per quel suo carattere discreto può stare sulla tavola per l intero pasto, si abbina a entrée robuste e primi anche saporiti, da provare con i pesci di fiume. Piatto tipico: insalata di radicchio di Treviso con fagioli e pancetta. 58 / Settembre-Ottobre 11 -

Colli Euganei: profumo di Moscato Fior d Arancio S o lo sui rilievi dei Colli Eugenei il vitigno Moscato giallo Fior d Arancio assume profumi e gusti con note agrumate inconfondibili. Meritava di essere messo in evidenza e ciò è avvenuto con il riconoscimento della Docg, a partire dalla vendemmia 2010. In più si è pensato di inserire anche la tipologia Secco per far conoscere l altro volto del vitigno. «Lo Spumante lievemente dolce rimane il prodotto di punta e però l altra anima dei Colli sono i vitigni rossi, quasi tutti internazionali, che si trovano bene nella zona a sud», precisa Antonio Dal Santo, presidente del Consorzio. Il Cabernet, il Merlot e il Carménère entrano a pieno titolo nel Rosso, il corrispettivo vino bandiera. Tra gli altri numerosi vini della Doc, più di una venti- SOAVE na, si promuoverà il Serprino dalle uve omonime, sinomino di Prosecco o Glera. L abbinamento giusto: il Colli Euganei Fior d Arancio Spumante per la delicata dolcezza è perfetto sui dolci di pasta lievitata e sulla pasticceria senza creme. Piatto tipico: torta sabbiosa Conegliano Valdobbiadene: Prosecco Superiore alias territorio C on l approvazione della Docg, attiva dalla vendemmia 2009, il Prosecco Superiore antepone al suo nome quello del territorio: Conegliano e/o Valdobbiadene. Il disciplinare lascia la libertà di indicare il vitigno e la qualifica Superiore ma la tendenza è inserire il nome tradizionale del vitigno: Glera per identificare le produzioni di col- COLLI EUGANEI - Produzione media di uva in quintali per ettaro: 80-100 - Produzione di uva in quintali: 61.590 - Produzione di vino in ettolitri: 42.376 - Numero di bottiglie all anno: 2.762.731 - Dislocazione dei vigneti: pianura 10%, collina 90% - Ettari vitati rivendicati: 750 - Principali forme di allevamento: Guyot, cordone speronato, doppio capovolto - Numero di aziende: 470 viticoltori, 141 imbottigliatori - 1 Cantina sociale: Cantina Colli Euganei - Principali Paesi dell export: Stati Uniti, Germania, Europa, Giappone, Corea, Singapore, Cina - Prezzo medio di una bottiglia: da 3,50 a 15 euro - Strada del Vino dei Colli Euganei, www.stradadelvinocollieuganei.it - Festa dell uva, terza domenica di settembre, Vò (Padova) Fonte: Consorzio Vini Doc Colli Euganei Fonte: Consorzio tutela Vini Colli di Conegliano Doc COLLI DI CONEGLIANO Doc 2008 2009 2010 Ettari Quintali Ettolitri Ettari Quintali Ettolitri Ettari Quintali Ettolitri Bottiglie Bianco 15 1.065 692 15 1.195 777 12 972 632 93.384 Rosso 41 2.336 1.635 40 2.306 1.614 31 2.173 1.521 212.009 Torchiato di Fregona 11 356 89 8 268 67 5 210 52 13.906 Refrontolo Passito 3 238 107 3 284 128 2 178 80 21.002 - Settembre-Ottobre 11 / 59

COLLI EUGANEI Bottiglie 2006 Bottiglie 2007 Bottiglie 2008 Bottiglie 2009 Bottiglie 2010 Bianco 1.028.679 932.899 873.608 904.729 825.491 Rosso 1.524.560 1.319.664 1.262.800 1.369.200 1.167.817 Fonte: Consorzio Vini Doc Colli Euganei Spumante 459.008 555.115 549.697 627.476 758.484 Passito 20.560 28.312 32.187 12.952 10.939 Totale 3.032.807 2.835.990 2.718.292 2.914.357 2.762.731 di cui Fior d'arancio 308.981 362.211 349.883 363.192 472.856 Fonte: Consorzio tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg lina allontanandosi dalle altre che puntano sul nome del vitigno. La tecnica maggiormente adottata rimane la spumantizzazione nei grandi recipienti. «Vorremmo CONEGLIANO VALDOBBIADENE - Produzione media di uva in quintali per ettaro: 129 - Produzione di uva in quintali: 682.751 - Produzione di vino in ettolitri: 477.925 - Numero di bottiglie all anno: 65.757.000 - Dislocazione dei vigneti: collina 100% - Ettari vitati rivendicati: 5.300 - Principali forme di allevamento: Guyot, doppio capovolto - Numero di aziende: 166 Case spumantistiche, 2.913 aziende viticole - Media di ettari per azienda: 1,8-4 Cantine sociali: Cantina di Vittorio Veneto, Cantina di Conegliano, Cantina Colli del Soligo, Cantina Produttori di Valdobbiadene - Valore dell export: 36%, 400.000.000 euro - Principali Paesi dell export: Germania, Svizzera, Stati Uniti - Strada del Prosecco e Vini Colli Conegliano Valdobbiadene, www.coneglianovaldobbiadene.it - Vino in Villa, terzo weekend di maggio, Castello di San Salvatore a Susegana (Treviso) arrivare a un prodotto che rappresenti territorio e metodo», afferma Innocente Nardi, presidente del Consorzio. «Impossibile da riprodurre altrove». Le verdi colline della pedemontana di Conegliano e di Valdobbiadene non solo formano il cuore della produzione storica ma costituiscono un paesaggio talmente unico da essere stato iscritto nella proposta di riconoscimento all Unesco. Un nuovo parametro uscito con la Docg per identificare altre produzioni di nicchia, oltre alla già nota zona del Cartizze, è la qualifica Rive. L abbinamento giusto: essendo prodotto soprattutto nella tipologia Extra Dry, il Conegliano Valdobbiadene Spumante è un aperitivo ottimale e accompagna l intero pranzo se di piatti leggeri, perfetto con gli antipasti di pesce. Piatto tipico: trota del Sile al Prosecco. Piave, Venezia e Lison Pramaggiore: bandiere Docg Il Malanotte del Piave, da uve Raboso, e il Lison da uve Tai (ex Tocai friulano) sono i due vini eletti a Docg, a partire da quest anno, rappresentanti di pregio dei territori del Piave e del Lison Pramaggiore che si estende anche in terra friulana. «Le zone», racconta Antonio Bonotto, presidente dell ex Consorzio del Piave, «sono note per produzioni di grossi numeri, non avevamo ancora messo in luce un vino che potesse dare l immagine del territorio nell espressione più alta». Il progetto delle Docg accompagna un lungo lavoro dei due Consorzi di tutela su percorsi paralleli con revisione dei disci- plinari delle vecchie Doc togliendo buona parte di vini da vitigni internazionali e passandoli alla neonata Doc Venezia. «Abbiamo riorganizzato le denominazioni di origine della provincia di Treviso e di Venezia dando ai nostri viticoltori gli strumenti per produrre su più livelli», afferma Carlo Favero, direttore dell ex Consorzio del Lison Pramaggiore. L unità di intenti ha portato alla decisione di fondere gli enti nel nuovo Consorzio Vini Venezia, con accordo siglato a fine giugno. L abbinamento giusto: una certa nervosità del Raboso si smorza nei piatti grassi e con carni saporite oppure formaggi a latte intero non troppo stagionati. il Lison a base di Tai ha una nota aromatica che sostiene dai pesci alle carni, ai formaggi. Piatto tipico: bigoi (spaghettoni) con l anatra per il Raboso e baccalà mantecato alla veneziana col Tai. Soave: espressione della Garganega C on il Soave siamo davanti a un grande vigneto di 7 mila ettari con circa 3 mila produttori, che nel 2010 ha raggiunto i 450 mila ettolitri. La Garganega, tipica veronese, e vitigno base del vino, vuole solo quelli. Il suo regno rimane per eccellenza la fascia collinare a est di Verona e a nord dell Adige, racchiusa nella Doc Soave che contiene la Docg Soave Superiore. La versione più giovane è molto amata all estero: esportato per l 80% della produzione che in tutto si è ormai assestata sui 55 milioni di bottiglie. C è un forte attaccamento al vino che rappresenta il territorio. «Solo le zone storiche possono raccontare le microaree, le sottozone e le vigne», afferma Aldo Lorenzoni, direttore 60 / Settembre-Ottobre 11 -

PIAVE del Consorzio di tutela e responsabile della Casa del vino, «e nel Soave c è stata una zonazione ante litteram in quanto sin dagli inizi del Novecento erano note le caratteristiche dei vari territori». La Docg Soave Superiore rappresenta l 1% rispetto al base, così com è per il Recioto di Soave, delicato vino passito. LISON PRAMAGGIORE - Produzione media di uva in quintali per ettaro: 125 - Produzione di uva in quintali: 93.951 - Produzione di vino in ettolitri: 65.662 - Dislocazione dei vigneti: pianura 100% - Ettari vitati rivendicati: 2.587 - Principali forme di allevamento: Guyot, sylvoz, cordone speronato - Numero di aziende: 114 - Media di ettari per azienda: 10-1 Cantina sociale: Cantina Produttori Riuniti del Veneto Orientale - Prezzo medio di una bottiglia: 3,50 euro - Strada dei vini Doc Lison Pramaggiore, www.coneglianovaldobbiadene.it Fonte: Consorzio tutela Vini Doc Lison Pramaggiore L abbinamento giusto: per il Soave Superiore è con antipasti e primi di mare, paste con verdure, carni bianche non salsate, da tutto pasto se abbinato a dei piatti leggeri. Piatto tipico: gnocchi sanzenati (di patate con cannella e burro). Bagnoli: Docg per un Friularo unico Per tutelare l espressione che il vitigno Friularo assume a Bagnoli, i produttori hanno richiesto e ottenuto la scorsa estate la Docg. «Il vitigno appartiene alla famiglia del Raboso e rischiava l estinzione attorno al 1980», spiega Federico Zaccaria, direttore del Consorzio, «forse per quel suo carattere con alta acidità e tannicità non semplice da capire che però si è riusciti a domare». Il Friularo di Bagnoli sarà prodotto anche in versione Riserva, Vendemmia tardiva e Passito, incrementandone le produzioni. Un piccolo spazio è stato dato a una manciata di vitigni del territorio nella rinnovata Doc Bagnoli e alla curiosità del vin da viajo, un fortificato preparato un tempo per i viaggi in mare. L abbinamento giusto: le carni di lunga cottura si sposano bene con la potenza di questo vino così come i formaggi mediamente stagionati a latte intero, anche di pecora. Piatto tipico: pasta e fagioli. SOAVE - Produzione media di uva in quintali per ettaro: 130 - Produzione di uva in quintali: 645.000 - Produzione di vino in ettolitri: 450.000, Soave 325.000, Classico 118.000, Superiore 2.000 e Recioto 1.500 - Numero di bottiglie all anno: 56.000.000, Soave 40.000.000 e Classico 15.000.000 - Dislocazione dei vigneti: pianura 30%, collina 70% - Ettari vitati rivendicati: 4.800 - Principali forme di allevamento: pergola soavese - Numero di aziende: 2.700 - Media ettari per azienda: 2,5-4 Cantine sociali: Cantina di Soave, Cantina di Monteforte, Cantina di Colognola, Cantina di Gambellara - Valore dell export: 80%, 200.000.000 euro - Principali Paesi: Germania, Inghilterra, Stati Uniti - Prezzo medio di una bottiglia: 3 euro - Strada del Vino Soave, www.stradadelvinosoave.it - Festa del Vino Soave, terzo weekend di maggio, Soave (Verona) Fonte: Consorzio tutela Vini Soave - Settembre-Ottobre 11 / 61

BAGNOLI Bardolino: va forte il Chiaretto D e lle 32 mila bottiglie prodotte sui 3 mila ettari della Doc Bardolino,11 mila sono della tipologia Chiaretto (o Rosato), un record se si pensa che erano solo 6 mila due anni fa. Complice le rivincità del rosé, ma soprattutto il lago di Garda con il suo bacino di turisti, il Chiaretto sta andando alla grande. La Corvina assieme a Rondinella e Molinara si combinano in un mix apprezzato in gioventù sia nella versione in rosa sia in quella rossa che costituisce ancora la fetta maggiore della produzione. La tendenza è di aumentare la Corvina negli uvaggi. «La riscoperta del Bardolino e del Chiaretto è legata al grosso lavoro di miglioramento delle vigne iniziato nel Duemila», racconta Giorgio Tommasi, presidente del Consorzio di tutela, «a cui sono seguite importanti scelte produttive che hanno puntato a dare vita a un vino lineare, abbandonando prodotti troppo potenti e che hanno rischiato di confondere la sua immagine sul mercato». Nei 32 milioni di bottiglie c è uno spazio per lo Spumante Metodo Classico, anche se la maggior parte è a Metodo Charmat: 600 mila bottiglie. L abbinamento giusto: la versione Chiaretto è un aperitivo perfetto e si abbina meravigliosamente con piatti di pesce di lago, nello stile della tradizione che lo richiede per il risotto con la tinca o il carpione alla griglia. Il tipo rosso, invece, va benissimo con carni di cortile e con una versione più forte del pesce di lago quale il luccio in conza (al sugo) oltre che con i piatti caratteristici della tradizione. Il Breganze: dove il Vespaiolo diventa Torcolato Torcolato è il passito delle uve Vespaiola. Comporta tanto impegno, sin dalla prime fasi di cernita dei grappoli più spargoli e ben esposti al sole, segue l appassimento, la vinificazione e la maturazione. «È la nostra punta di diamante», afferma con orgoglio Girolamo Lievore, presidente del Consorzio, «è ancora una nicchia che sta però crescendo, puntiamo a 300 mila bottiglie». Il grosso produttivo dell uva Vespaiola lo fa il vino Vespaiolo in versione giovane o leggermente maturata nel legno. Questo è uno dei pochi vitigni del territorio che ha suscitato l interesse dei produttori. La maggior parte dei bianchi di Breganze è da vitigni internazionali e lo stesso vale per i rossi, i quali hanno dato risultati di rilievo nelle zone calcaree del bacino del torrente Astico, soprattutto Merlot e Cabernet. L abbinamento giusto: il Vespaiolo giovane sposa salumi saporiti, pesce e carni bianche, asparagi e formaggi giovani. Piatto tipico: baccalà alla vicentina. Custoza: fedele a se stesso Ha mantenuto l immagine di un vino semplice, ma non banale, con struttura leggera e note aromatiche e acidità equilibrate. Racchiude, secondo Carlo Nerozzi, presidente del Consorzio: «le caratteristiche che si richiedono a un vino bianco, particolarità che possiamo avere facilmente contando su una base di più vitigni. Tre i principali: Garganega, Trebbiano e Tai (ex Tocaj) cui se ne aggiungono altre cinque: Chardonnay, Malvasia, Cortese, Riesling italico e Manzoni bianco. La recente introduzione del Manzoni bianco gli ha dato una nota aromatica ancora più elegante». Il Bianco di Custoza di un tempo è ormai solo Custoza anche perché in questa Doc di rossi non ce ne sono. Dalle uve dei 1.200 ettari una piccola parte finisce nel Passito o nello Spumante, settore in lieve crescita. L abbinamento giusto: è con antipasti e con piatti di pesce poco salsati, anche da tutto pasto se il menu è leggero. Piatto tipico: tortellini di Valeggio al burro fuso e salvia. Colli Berici e Vicenza: uniti va meglio N e l mese di luglio il Consorzio di tutela Vini Colli Berici e il Consorzio volontario tutela Vini Vicenza si sono uniti ottimizzando le forze e gli impegni. Li accomuna la grande parte delle tipologie dei vini di ciascuna denominazione. «Penso che si debba uscire dal proprio giardinetto», tiene a sottolineare Andrea Monica, direttore del nuovo Consorzio. Per lui l iniziativa rappresenta una voce più incisiva sul mercato, visto che ha raggruppato quantitativi significativi, pari ai tre quarti della produzione del Vicentino. Per l areale dei Colli Berici ci si sta

Fonte: Consorzio tutela Vini Bardolino Doc BARDOLINO - Produzione media di uva in quintali per ettaro: 125 - Produzione di uva in quintali: 359.524 - Produzione di vino in ettolitri: 242.466 - Numero di bottiglie all anno: 32.328.751 - Dislocazione dei vigneti: collina 100% - Ettari vitati rivendicati: 2.800 - Principali forme di allevamento: Guyot, pergola veronese - Numero aziende: 1.130 - Media di ettari per azienda: 2,5-5 Cantine sociali: Cantina di Castelnuovo del Garda, Cantina Caorsa, Cantina di Custoza, Cantina di Soave, Cantina Valpolicella di Negrar - Valore dell export: 35.000.000 euro - Principali Paesi export: Germania, Belgio, Stati Uniti - Prezzo medio a bottiglia: 2-5 euro - Strada del vino Bardolino, www.stradadelbardolino.com - Anteprima Chiaretto e Bardolino, prima domenica di marzo, Lazise (Verona) concentrando sul Tai che appartiene alla famiglia della Grenache francese. Il vitigno è coltivato nella zona di Barbarano che è stato inserito come tipologia a sé. Negli internazionali si punta su Cabernet, Merlot e Carménère. Per i bianchi i risultati migliori sono da Garganega e Sauvignon. Negli areali della vecchia Doc Vicenza, nata a suo tempo per incentivare i produttori a migliorarsi, sono emersi, tra i rossi, i vini da uvaggio bordolese e il tipico Raboso, mentre tra i bianchi tengono testa il Pinot grigio e il Riesling. BARDOLINO Doc BARDOLINO L abbinamento giusto: l eleganza del Barbarano sposa primi con sughi saporiti, carni con salse non troppo speziate, piatti di pesce importanti, formaggi di media stagionatura. Il Riesling vicentino è adatto ai salumi forti come la soppressa e a pesci importanti al forno con erbe aromatiche, oppure carni bianche. Piatto tipico: con il Barbarano, torresani (piccioni) allo spiedo; con il Riesling risi e bisi (piselli). S Corti Benedettine del Padovano: più visibilità ono poco più di una manciata le aziende produttrici della Doc, che ha otto anni di vita, di questa parte interna della provincia di Padova e che si allunga in quella di Venezia. Le priorità sono già state definite scegliendo di promuovere e incrementare il Pinot grigio e lo Chardonnay in versione giovane e fresca, per i bianchi e il Friularo o Ra- boso in versione matura, per i rossi. Nella decina di tipologie previste della Doc entrano rossi da vitigni tipici e internazionali e tagli fra i due. «Stiamo assistendo a piccoli aumenti annuali sia di prodotto sia di aziende associate», afferma Marco Guasti, presidente del Consorzio. «Dobbiamo impegnarci a crescere e ad accrescere il raggio di conoscenza». L abbinamento giusto: il Raboso richiede un matrimonio con carni saporite e di carattere: piccione e capretto, ma anche agnello. Piatto tipico: bigoi (grossi spaghetti) con l anatra. Monti Lessini, Merlara e Arcole: giovani in crescita 2007 2008 2009 2010 Ettolitri Bottiglie Ettolitri Bottiglie Ettolitri Bottiglie Ettolitri Bottiglie Bardolino 175.881 23.450.865 176.332 23.510.944 167.270 22.302.619 165.045 22.006.031 Bardolino Chiaretto 55.783 7.437.725 65.314 8.708.552 72.708 9.694.457 75.030 10.004.000 Bardolino Superiore 2.339 311.880 2.195 292.636 1.716 228.864 2.390 318.719 Totale 234.004 31.200.471 243.841 32.512.132 241.695 32.225.940 242.466 32.328.751 Il vitigno Durello avrà maggior riconoscibilità nella nuova Doc riservata alla versione Spumante sia Metodo Classico sia Charmat. La tendenza di apprezzare maggiormente questa varietà - Settembre-Ottobre 11 / 63

COLLI EUGANEI prodotta con le bollicine è stata così ufficializzata e molto probabilmente si assisterà a una crescita sensibile della produzione. L area dei Monti Lessini, anch essi di origine vulcanica, è la preferita del Durello che condivide posizione con la Garganega. Questa vive bene fino a 300 metri, da lì fino a 600 ci sta meglio l altro. L estensione è frammentata su 600 ettari, tra le province di Verona e di Vicenza, e trattandosi di territori di alta collina si sono ben ambientati lo Chardonnay e il Pinot nero, piccole ma interessanti nicchie. La relativa giovinezza delle colture nell area del Merlara ha permesso alle aziende di accorpare più parcelle, disponendo di buone estensioni. I terreni pianeggianti, inoltre, hanno favorito la meccanizzazione della lavorazione della vite. A una facilità di conduzione della vigna si affianca però la necessità di dare maggior identità, puntando su alcuni vitigni che si esprimono al meglio sulle varie tipologie di suolo. La scelta va al Merlot per un bel rosso importante, al Marzemino nella versione vivace per un rosso giovane e fresco e alla Malvasia istriana per un bianco dalla personalità intensa. Seguono i Cabernet e il Tai rosso. La Doc Arcole, che ha una decina di anni di vita, comprende circa 50 ettari, su un potenziale di 1.500 che si estendono per la maggior parte in pianura, con una fascia sui Colli Berici. I terreni hanno varia natura, legati come sono all andamento incostante del fiume Adige. Lo studio dei suoli ha permesso ai produttori di avere indicazioni mirate sulle varietà che meglio si sarebbero ambientate in quei microclimi portandoli a scegliere Garganega, Chardonnay, Merlot e Cabernet. Il vino che sta dando più soddisfazioni però è il nero, nato lasciando appassire le uve del taglio bordolese. L abbinamento giusto: il Durello ama ilpesce e la carne bianca. Il Merlara Merlot accompagna primi saporiti e cacciagione. Il nero della Doc è adatto a selvaggina e cacciagione. Piatto tipico: baccalà alla vicentina per il Durello, polenta consa condita con il formaggio asiago per il Merlara e per il nero di Arcole tacchinella con melograno. Il Garda, Lugana e San Martino: Doc di lago consumo di vino sostenuto da un turismo sostanzioso invoglia i produttori a preferire le Igt rispetto alla denominazione, che prevede 18 vini e che per questo non è facilmente identificabile con un prodotto. «Stiamo lavorando sulle varietà che riteniamo di maggior impatto», spiega Luciano Piona, presidente del Consorzio, «Pinot grigio e Sauvignon, tra gli internazionali, e la Garganega per i bianchi e la Corvina per i rossi, tra i tipici». Definire quale sia il Lugana lombardo e quale quello veneto non è sempre facile. I produttori possono avere la cantina in Lombardia e parte delle vigne in Veneto o viceversa. Per la Doc Lugana vale ciò che è stato scritto nello Speciale Lombardia (Civiltà del bere maggio-giugno 2011). Le aziende più vivaci e innovative stanno lavorando sulle tipologie Riserva e Vendemmia tardiva, riconosciute dalla prossima vendemmia e che saranno sul mercato rispettivamente nel 2013 e nel 2012. Per il San Martino della Battaglia c è poco da dire: esiste la Doc, ma a oggi in provincia di Verona non c è una vigna di- LUGANA - Produzione media di uva in quintali per ettaro: 112 - Produzione di uva in quintali: 112.663 - Produzione di vino in ettolitri: 78.865 - Numero di bottiglie all anno: 8.807.160 - Dislocazione vigneti: pianura 100% - Ettari iscritti all Albo: 977 - Principali forme di allevamento: archetto singolo o doppio - Numero aziende: 187-3 Cantine sociali: Cantine della Valtenesi e Lugana, Cantina di Castelnuovo del Garda e Cantina Caorsa - Valore dell export: 55% - Principali Paesi: Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Belgio, Giappone, Cina, Austria, Svizzera - Prezzo minimo e massimo di una bottiglia: 3,50-6 euro - Strada dei vini e dei sapori del Garda, www.stradadeivini.it chiarata. L abbinamento giusto: il Garda Rosso è adatto a tutto pasto, con carni di animali da cortile e formaggi semistagionati. La sapidità e la freschezza dei profumi del Lugana lo rendono compagno del pesce. Piatto tipico: anatra ripiena; con il Lugana il coregone alla griglia. Montello e Colli Asolani: l altro Prosecco è Asolo L a zona è nota per essere storica produttrice di Prosecco, vitigno che occupa il 60% delle colture. Dalla vendemmia 2009 i viticoltori possono decidere di produrre l Asolo (o Colli Asolani) Prosecco Superiore Docg, in alternativa alla Doc Prosecco. Sembra che l ultima vendemmia, grazie al costo elevato delle uve, abbia compensato chi ha scelto la Docg, dovendo ridurre le rese. E poiché il territorio è noto anche per i rossi da vitigni internazionali, su taglio bordolese, non poteva mancare un vino di punta. Sarà, con la prossima vendemmia, il Montello Rosso Docg a identificare il territorio. Avrà un carattere variegato visto che si potranno cambiare le percentuali di quat- Fonte: Consorzio tutela Lugana Doc

Si ringraziano per le foto i Consorzi: Colli di Conegliano, Colli Euganei (Livio Sinigaglia), Bagnoli (Francesco Veronese), Conegliano Valdobbiadene, Prosecco, Vini del Piave, Bardolino, Valpolicella, Vini Soave e Recioto tro vitigni, tenendo fermo un 30% di Cabernet Sauvignon. C è anche la novità della riscoperta dell antica varietà rossa Recantina, inserita nella rinnovata Doc Montello e Colli Asolani. L abbinamento giusto: il Colli Asolani Prosecco può accompagnare un pasto se di piatti leggeri, gli antipasti di mare e le ricette di pesce. Piatto tipico: zuppa montelliana di funghi. Il Riviera del Brenta: ritorno a Venezia costume dei nobili veneziani che nell epoca d oro della Repubblica veneta si facevano arrivare il vino dalle tenute agricole sul Brenta si è perso nei tempi, ma i vini della Riviera del Brenta rivivono oggi negli apprezzamenti della clientela, soprattutto straniera, che si ferma a Venezia e che a tavola richiede un vino della provincia. Le terre che corrono lungo il fiume appartenenti alla Doc in realtà si estendono anche nella provincia di Padova. Per loro natura danno prodotti non troppo strutturati di approccio facile e di buoni profumi, anche i rossi. «Il nostro cavallo di battaglia è sempre stato il Merlot, che oggi rappresenta circa l 80% delle colture», racconta Pierantonio Angeli, direttore del Consorzio, «e però le novità sono sul Refosco dal peduncolo rosso, che sta sostituendo altre varietà, e per il Prosecco, che dalla prossima vendemmia potrà fregiarsi della Doc». L abbinamento giusto: il Riviera del Brenta Merlot per una certa rotondità in bocca va bene con carni con note dolciastre come il maiale, alcuni volatili, bene RECIOTO anche con formaggi mediamente stagionati. Piatto tipico: fegato di vitello alla veneziana. Valdadige Terradeiforti: Lambruschi della Vallagarina D a lla vendemmia 2010 la sottozona Terradeiforti che apparteneva alla Doc Valdadige, denominazione interregionale su Veneto, Trentino e Alto Adige, è diventata Doc a sé. Si tratta di una realtà produttiva limitata a tre comuni in provincia di Verona e a uno in quella di Trento, su una fascia di territorio a cavallo del fiume Adige. Il nuovo disciplinare richiede solo tre vini: i rossi Enantio e Casetta e il bianco Pinot grigio, anche Superiore. Per tutti è prevista la versione Riserva. «Abbiamo voluto dare maggior carattere e visibilità ai rossi che da noi si chiamavano i Lambruschi della Vallagarina», spiega Albino Armani, presidente del Consorzio, «usati un tempo come vini da taglio ma che oggi sappiamo essere gradevoli da soli, se coltivati e vinificati con determinate attenzioni, e che si mantengono in cantina per 2-3 anni». La vecchia Doc Valdadige non è scomparsa, rimane attiva per tutti gli altri vitigni, la maggior parte dei quali è di varietà internazionali. L abbinamento giusto: l Enanzio ha una buona acidità che si accompagna con piatti saporiti e un pochino grassi, salumi, secondi di carni di maiale o di cortile. Piatto tipico: risotto col tastasal (pasta di salame). Igt: opportunità per piccoli e per vitigni riscoperti Le aree a Igt hanno quantitativi a ettaro quasi doppi rispetto a quelli delle Doc. A volte però, facendo quattro conti, capita di guadagnare di più con la Doc poiché nel pacchetto dei ricavi, oltre al prezzo ricevuto per l uva, c è anche il valore aggiunto della bottiglia. Di fatto l Igt, che apparirà presto anche con la sigla Igp (Indicazione geografica protetta), permette di mostrare la zona di provenienza del vino, dando un minimo di informazioni al consumatore. L altro aspetto dell Igt è la libertà di realizzare un vino con vitigni e percentuali al di fuori del disciplinare. È il caso di un produttore storico del Veronese che ha recentemente messo sul mercato una Corvina in purezza spazzolata sul mercato in appena in tre mesi. Le attuali Igt venete sono 10 e probabilmente rimarranno tali. Le 10 Igt Alto Livenza Colli Trevigiani Conselvano Delle Venezie Marca Trevigiana Veronese Vallagarina Veneto Veneto Orientale Vigneti delle Dolomiti - Settembre-Ottobre 11 / 65