FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE NON GENETICI DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Status Fattori di rischio Fattori protettivi Definiti Età avanzata Sconosciuti Familiarità per AD Possibili Trauma cranico FANS Bassa scolarità Terapia estrogenica Sesso femminile Sostanze antiossidanti Dimensioni del cervello Fumo Quoziente intellettivo Elevati intake di PUFA Circonferenza della testa Depressione Elevati intake di alluminio Elevati livelli di lipoproteina(a) Trattamento cronico con eparina CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI
DEMENZA COMPLICANZE FASE LIEVE-MODERATA 1. Danni da incidenti domestici 2. Disorentamento topografico 3. Malnutrizione 4. Iatrogenesi 1. Cadute FASE AVANZATA 2. Malnutrizione 3. Incontinenza 4. Alettamento 5. Piaghe da decubito
DEMENZA COMPLICANZE FASE LIEVE-MODERATA 1. Danni da incidenti domestici 2. Disorentamento topografico 3. Malnutrizione 4. Iatrogenesi 1. Cadute FASE AVANZATA 2. Malnutrizione 3. Incontinenza 4. Alettamento 5. Piaghe da decubito
DEMENZA COMUNICAZIONE: CHE COSA NON FARE 1. Usare un linguaggio infantile 2. Svilire 3. Utilizzare linguaggi figurati 4. Costruire frasi o domande negative 5. Usare messaggi non verbali incongruenti rispetto ai messaggi verbali 6. Interrompere la persona demente quando sta parlando 7. Sottolineare inutilmente gli errori compiuti dalla persona demente
DEMENZA COMUNICAZIONE: CHE COSA FARE (1) 1. Favorire il dialogo (non è scontato), ma senza forzarlo 2. Presentarsi 3. Predisporre l ambiente 4. Mantenere il contatto visivo 5. Controllare il tono della voce 6. Introdurre e mantenere l argomento della conversazione 7. Usare frasi corte su una sola conversazione per volta 8. Specificare i soggetti e porre domande dirette 9. Utilizzare termini concreti
DEMENZA COMUNICAZIONE: CHE COSA FARE (2) 10.Rispettare i tempi di comprensione e risposta della persona demente 11.Preferire frasi affermative 12.Verificare garbatamente l effettiva comprensione da parte della persona demente 13.Sottolineare il proprio interesse 14.Cogliere e sfruttare i messaggi non verbali 15.Spiegare con parole molto semplici, passo dopo passo, la sequenza dell attività da svolgere 16.Chiedere l esecuzione di un compito per volta
CIRCLE OF WILLIS ATHEROSCLEROSIS IS A RISK FACTOR FOR SPORADIC ALZHEIMER S DISEASE Alex E. Roher; Chera Esh; Tyler A. Kokjohn; Walter Kalback; Dean C.Luehrs; Arterioscl Thromb Vasc Biol 2003; 23: 2055-2062
THE NUN STUDY 678 School Sisters of Notre Dame living in Mankato, Minnesota Age 75-103 yrs
THE NUN STUDY Valutazione delle Funzioni cognitive Stato funzionale, Esami di laboratorio 1987 1988 1990 1992 1994 1996 1986 1987 1989 1991 1993 1995 1997 Esame autoptico cerebrale Valutazione delle Funzioni cognitive Stato funzionale, Esami di laboratorio CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI
BRAIN INFARCTION AND CLINICAL EXPRESSION OF ALZHEIMER S DISEASE THE NUN STUDY Snowdon DA et al Jama 1997; 277:813-817
FATTORI DI RISCHIO E PROGRESSIONE VERSO LA DEMENZA The Italian Longitudinal Study on Aging RR (IC 95%) Età, anni 0,59 (0,18-2,25) Sesso 0,56 (0,15-1,88) Scolarità, anni 0,79 (0,23-3,44) Coronary Artery Disease 1,71 (0,31-6,78) Stroke 4,00 (0,92-13,87) Diabete Mellito Tipo 2 0,54 (0,01-3,62) Ipertensione 1,74 (0,46-9,74) Fumo sigaretta, pack-yrs 0,46 (0,08-1,74) Colesterolo totale, mg/dl (mmmol/l)? 175 (? 4.5) 1 ( - ) 176 199 (4.6 5.2) 0,75 (0,11-4.43) 200 229 (5.2 6.0) 0,97 (0,18-5,20)? 230 (? 6.0) 0,75 (0,11-4.43) Colesterolo HDL, mg/dl (mmmol/l)? 39 (? 1.0) 1 ( - ) 40 47 (1.0 1.2) 1,37 (0,27-8.84) 48 53 (1.2 1.4) 1,67 (0,32-10,73)? 54 (? 1.4) 0,30 (0,01-3,75)
Fattori di rischio vascolari nella malattia di Alzheimer - Ipertensione arteriosa Lancet 1996;347:1141 - Fibrillazione atriale Lancet 1997;349:151 - Aterosclerosi generalizzata Stroke 1997;28:316 - Colesterolo totale Neurology 1995;45:1092 - Diabete non insulino dipendente Am J Epidemiol 1997;145:301 - Apolipoproteina E sierica Neurosci Lett 1997;233 Solfrizzi, Panza, Capurso.. Journal of Neural Transmission 2002