LA DIAGNOSI DI HCC: IL RUOLO DELLA ECOGRAFIA

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Transcript:

SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. I TUMORI DEL FEGATO LA DIAGNOSI DI HCC: IL RUOLO DELLA ECOGRAFIA Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia

Diagnosi di HCC (1) E basata su tests radiologici e anatomopatologici La sequenza di tests da utilizzare dipende dalle dimensioni del nodulo

Diagnosi di HCC (2) Bruix and Sherman, Hepatology 2010

Diagnosi di HCC (3) Nessun ruolo diagnostico residuo per la alfa-fetoproteina a causa di: Scarsa sensibilità e specificità quale metodica per un programma di sorveglianza Scarsa specificità quale test diagnostico (elevato anche in altre condizioni, quali il colagiocarcinoma intraepatico e in talune metastasi da neoplasia del colon) Bruix and Sherman, Hepatology 2010

Diagnosi di HCC (4) Noduli < 1 cm: follow up ecografico (3-6 mesi); in caso di stazionarietà per 24 mesi si ritorna al precedente monitoraggio Bruix and Sherman, Hepatology 2010

Diagnosi di HCC (5) Noduli > 1 cm: devono essere studiati con TC o RM; se vi è un comportamento vascolare tipico (ipervascolarizzazione arteriosa e wash-out portalevenoso) le lesioni devono essere trattate quali HCC; se non vi è un comportamento tipico occorre considerare l esecuzione della seconda tecnica radiologica o la biopsia per esame istologico Bruix and Sherman, Hepatology 2010

HCC: RUOLO dell ECOGRAFIA Identificazione della lesione Sorveglianza dei pazienti a rischio Caratterizzazione della lesione Diagnosi differenziale Guida nelle biopsie e nelle terapie loco-regionali Monitoraggio post-terapia

US B-mode È generalmente considerata la metodica diagnostica di prima scelta nel sospetto di HCC perché è una metodica: semplice non invasiva real time poco costosa

US B-mode: sorveglianza per HCC E raccomandata per la sorveglianza semestrale della popolazione di pazienti a rischio di sviluppare HCC (pazienti con infezione cronica da HBV o con cirrosi da altra causa - HCV, alcool, emocromatosi genetica, CBP, deficit di alfa-1-antitripsina, epatite autoimmune, NASH -).

Perché la US nella sorveglianza? Sensibilità: 65/80% Specificità: superiore al 90% L uso combinato con il dosaggio sierico di alfa-fetoproteina ne aumenta la sensibilità diagnostica, ma determina anche un incremento dei falsi positivi (3-7.5%)

IDENTIFICAZIONE DELLA LESIONE Sede, numero, dimensioni; Presenza di trombosi o infiltrazione portale; Presenza di infiltrazione delle vene sovraepatiche; Presenza di infiltrazione delle vie biliari.

Caratteri morfologici dell HCC alla US B-mode (1) Grande variabilità; si mostra come una lesione tondeggiante a margini ben definiti, talora infiltranti; Appare spesso di difficile identificazione su fegato cirrotico grossolanamente rimaneggiato dai noduli di rigenerazione, dai quali può essere difficilmente distinguibile; in linea di massima qualsiasi lesione al di sopra del centimetro non precedentemente documentata è considerata HCC fino a prova contraria;

Caratteri morfologici dell HCC alla Le lesioni più piccole sono in genere ipoecogene US B-mode (2)

Caratteri morfologici dell HCC alla Quelle di dimensioni maggiori possono presentare una ecogenicità eterogenea a causa della necrosi e della fibrosi US B-mode (3)

Caratteri morfologici dell HCC alla Ipervascolarizzazione con flusso ematico centripeto: tipico pattern a cestino. US color Doppler

Analisi doppler nell HCC > 2cm Frequenza di picco sistolico elevata Indice di resistenza elevato Tempo di accelerazione sistolica elevato

Limiti Habitus del paziente Meteorismo Pazienti non collaboranti o in stato di incoscienza (traumatizzati, pazienti in UTI) Variabilità tra gli osservatori

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