I canali extrabancari per supportare la crescita e il finanziamento alle imprese. Vincenzo Bruni EY



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I canali extrabancari per supportare la crescita e il finanziamento alle imprese Vincenzo Bruni EY

Il mercato del credito alle imprese in Italia 1.Da fine 2011 calo costante dei prestiti alle imprese italiane erogati dal sistema bancario nazionale (-100 bn) 2.L incidenza del debito bancario tra le fonti di finanziamento delle imprese italiane (oltre l 80%) supera storicamente quello delle principali economie europee e USA % Prestiti in Italia (bn Euro) 940 920 900 880 860 840 820 800 780 760 gen-09 apr-09 lug-09 ott-09 gen-10 apr-10 lug-10 ott-10 gen-11 apr-11 lug-11 ott-11 Prestiti in Italia gen-12 apr-12 lug-12 ott-12 Incidenza debiti bancari nelle PMI 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Spagna Francia Germania Portogallo Italia gen-13 apr-13 lug-13 ott-13 gen-14 Spagna Francia Germania Portogallo Italia

La pressione di Basilea 3 1. Elevamento dei requisiti patrimoniali 2. Introduzione del Liquidity Ratios 3. Asset Quality Review 4. Stress Test Evoluzione dei requisiti di capitale Situazione delle banche italiane 1. Necessita di ricorrere al mercato per operazioni di ricapitalizzazione 2. Preferenza per attivi liquidi e duration corte 3. Aumento di sofferenze e incagli Evoluzione dei requisiti di capitale Adeguamento LCR Adeguamento NSFR Countercyclical Buffer Capital Conservation Buffer 0%-2.5% 0.63% 0%-2.5% 0%-2.5% 1.25% 1.88% 0%-2.5% 2.50% Total Capital 8.00% 8.00% 8.00% 8.00% 8.00% 8.00% 8.00% 8.00% LCR Observation Period LCR Introduction Tier 1 4.00% 4.50% 3.50% 5.50% 4.00% 6.00% 6.00% 6.00% 6.00% 6.00% 4.50% 4.50% 4.50% 4.50% 4.50% NSFR Observation Period NSFR Introduction Core Tier 1 2.00% Until 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 From 2019 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Liquidity Coverage Ratio ( LCR ): mantenimento di asset altamente liquidi per finanziare i flussi in uscita nei 30 giorni successivi Net Stable Funding Ratio ( NSFR ): finanziamento di esposizioni illiquide attraverso fonti di finanziamento costanti

Dalla fine del 2012 anche le imprese non quotate italiane (con esclusione del settore finanziario) hanno strumenti adeguati per rivolgersi al mercato obbligazionario Il Decreto Sviluppo (DL 83/2012) ha parificato le società non quotate a quelle quotate in tema di emissione di obbligazioni, introducendo in particolare: 1. l adozione di un regime fiscale attraente per gli investitori internazionali (regime lordista), senza che l emittente debba necessariamente ricorrere alla costituzione di veicoli esteri 2. la rimozione del limite di deducibilità degli interessi passivi (permane il solo limite del 30% del MOL) 3. la rimozione dei limiti all ammontare delle obbligazioni rispetto al patrimonio netto Volume complessivo di obbligazioni emesse pari a ca. Euro 28 bn nel 2012 e 30 bn nel 2013, corrispondenti a ca. il doppio di quanto emesso rispetto al 2011 e a 5 volte l ammontare di titoli in scadenza nello stesso biennio.

Public Eurobond Private Placement High Grade High Yield EUR Private Placement Mini-bond Dimensioni minime + 200 mn 150-1000 mn 20-100 mn 3-20 mn Precedenti Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, Salini, LGH Guala Closures, Cerved, Rottapharm, Zobele, IVS Group, Sisal, Rhiag Granarolo, Cogemat, Ternienergia Tesmec, Iacobucci, Ales Rosso, Filca Cooprative, Caar Investitori Fondi di investimento internazionali, Fondi pensione, Assicurazioni, Family Office Assicurazioni e fondi di corporate debt esteri Fondi specializzati italiani, banche Scadenze Fino a 10 anni (bullet) 3-7 anni (bullet, callable) 5-10 anni (bullet e amortising) fino a 7 anni (bullet e amortising)

Dati di sintesi sulle emissioni Extra MOT Pro Categoria N. emittenti Ammontare raccolto (EurM) Ammontare medio (EurM) Ebitda medio (EurM) Costo medio (%) High Yield (> 150 EurM) 7 2.595 370 90 7,48 Euro Private Placement (tra 20 e 150 EurM) 2 75 38 27 8,38 Minibond (tra 3 e 20 EurM) 7 63 9 6 * 7,47 Microbond (< 3 EurM) 5 10 2 4 7,48 Totale 21 2.742 131 35 7,56 * Non include Mille Uno Bingo

Confronto tra ammontare emesso e leva pre-emissione Extra MOT Pro 9,0 x 8,0 x Rhiag* 7,0 x Leva pre-emissione 6,0 x 5,0 x 4,0 x 3,0 x 2,0 x Caar GPI Iacobucci Tesmec Primi sui motori Cerved* Sisal Teamsystem Marcolin IVS Manutencoop 1,0 x 0,0 x Bomi Italia Cogemat* -1,0 x -2,0 x Filca Cooperative 1 10 100 1.000 Ammontare (EurM) * I dati sulle emissioni di Cerved, Rhiag e Cogemat si riferiscono all ammontare totale emesso e alla sola cedola fissa Nel campione non sono incluse le seguenti emissioni: Terni Energia, Mille Uno Bingo, Alessandro Rosso, Grafiche Mazzucchelli, JSH Group e Microcinema

11,0 Confronto tra leva pre-emissione e cedola annualizzata Extra MOT Pro 10,0 Cogemat 9,0 Primi sui motori Cedola % 8,0 Manutencoop Iacobucci Marcolin 7,0 Bomi Italia IVS Teamsystem Sisal Rhiag 6,0 Filca Cooperative Caar Tesmec Cerved GPI 5,0-2,0 x -1,0 x 0,0 x 1,0 x 2,0 x 3,0 x 4,0 x 5,0 x 6,0 x 7,0 x 8,0 x 9,0 x Leva pre-emissione Nel campione non sono incluse le seguenti emissioni: Terni Energia, Mille Uno Bingo, Alessandro Rosso, Grafiche Mazzucchelli, JSH Group e Microcinema

Confronto tra ammontare emesso e utilizzo dei proventi Extra MOT Pro Microbond (< 3EurM) Minibond (tra 3 e 20 EurM) Euro Private Placement (tra 20 e 150 EurM) High yield (> 150 EurM) Capex / Acquisition Caar Grafiche Mazzucchelli JSH Group Bomi Italia Tesmec Filca Cooperative Mille Uno Bingo Iacobucci Ales Rosso GPI TerniEnergia Marcolin Refinancing / Releverage Microcinema Primi sui Motori Cogemat Cerved Rhiag Manutencoop Teamsystem Sisal IVS

Lo scarso numero di emissioni di Mini-bond dimostra che l intersezione di domanda e offerta è ancora molto limitata. Perché? La DOMANDA delle aziende 1.Aumentare la disponibilità di credito 2.Allungare la durata delle fonti di finanziamento esistenti 3.Flessibilità nella destinazione dei proventi 4.Costo contenuto del debito L OFFERTA degli investitori 1.Leve contenute e flussi di cassa stabili (no turnaround né start-up) 2.Progetti di crescita/nuovi investimenti (no refinancing, no finanziamento del circolante) 3.Informativa finanziaria adeguata (piano industriale, evoluzione CCN) 4.Ritorno dell investimento tra il 6,5% e il 9% annuo

Vincenzo Bruni Partner EY vincenzo.bruni@it.ey.com