rassegna stampa MODULO RASSEGNA STAMPA 11 Maggio 2016

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1 Pagina 1 di 8 rassegna stampa 11 Maggio 2016 IL CITTADINO Lodi Igiene delle mani, mille persone per l iniziativa Pioggia di fondi dalla Regione per gli ospedali Scala mobile, ennesimo guasto: ancora proteste Sos farmaci, Sintrom Disponibile al Maggiore Codogno Sant Angelo Lodigiano Morta per una plastica, indagini verso la chiusura Casalpusterlengo IL GIORNO Lodi Restyling in corsia Codogno Sant Angelo Lodigiano Casalpusterlengo

2 Pagina 2 di 8 Il 5 maggio Igiene delle mani, mille persone per l iniziativa Oltre mille persone in ospedale a Lodi per la giornata nazionale dell igiene delle mani. Oltre mille persone che hanno ricevuto gratuitamente il flaconcino di disinfettante messo a disposizione dall Asst e i prodotti dell Erbolario. L obiettivo? Spingere a utilizzare all entrata e all uscita dal Maggiore i distributori di disinfettante posti agli ingresso e in altri punti. «Ringrazio le colleghe del servizio di igiene ospedaliera Marinella Testolina e Rachele Accetta - commenta il coordinatore dalla giornata del 5 maggio Marco Ferrari -. Un ringraziamento va anche a Ecolab ed Erbolario che hanno reso possibile l iniziativa».

3 Pagina 3 di 8 Oltre 5 milioni di euro per lodi: una rivoluzione per il blocco parto Pioggia di fondi dalla Regione per gli ospedali di Cristina Vercellone Oltre 5 milioni di euro per l ospedale di Lodi. All inizio del prossimo anno, grazie alla pioggia di risorse in arrivo dalla Regione, l Azienda socio sanitaria territoriale rivoluzionerà il quinto piano dell ospedale Maggiore. Nuovo blocco parto «Al quinto piano dell ospedale di Lodi - spiega il responsabile dell ufficio tecnico dell Asst Maurizio Bracchi - arriverà il nuovo blocco parto e la sala operatoria per i cesarei al posto dell attuale ginecologia». Nell area attualmente occupata dal blocco parto, invece, sorgerà la nuova e tanto attesa terapia intensiva neonatale. Da tempo, infatti, quest ultimo servizio aspettava di essere riqualificato e di avere più spazi a disposizione. «Ora partirà la procedura per la formazione dei progetti esecutivi, in ottemperanza alla riforma degli appalti entrata in vigore l aprile scorso e che allunga un po i tempi - commenta Bracchi -. I lavori potranno iniziare nei primi mesi dell anno prossimo. Abbiamo partecipato al settimo atto integrativo di questo accordo di programma proprio per l adeguamento del dipartimento materno infantile». Soldi a Vizzolo All Asst di Vizzolo, invece, la Regione ha destinato 27 milioni e 550mila euro. «Il settimo accordo quadro tra Regione e Governo - commenta Claudio Pedrazzini, presidente di Forza Italia in Regione - conferma la capacità della Lombardia e delle sue strutture di intercettare risorse per la qualificazione dei servizi sanitari. Infatti, l intesa sottoscritta tra il Pirellone e i ministeri della Salute e delle Finanze mette a disposizione della Regione ben 180 milioni di euro di fondi statali che dovranno essere investiti tutti nel miglioramento dell edilizia sanitaria. E a questi soldi sono stati aggiunti altri 50 milioni di fondi regionali, per esaudire le richieste escluse dai finanziamenti del Governo. In tutto, dunque, parliamo di 230 milioni di euro a disposizione di Aziende socio-sanitarie territoriali e di istituti di ricerca di interesse nazionale, che riusciranno a potenziare in maniera consistente le strutture e rendere ancora più efficiente il sistema sanitario e ospedaliero lombardo. Siamo soddisfatti. Gli investimenti e la riforma in atto dimostrano la volontà regionale di mantenere a livello di eccellenza nazionale la sanità lombarda».

4 Pagina 4 di 8 Scala mobile, ennesimo guasto: ancora proteste Ennesimo guasto alla scala mobile dell ospedale Maggiore. Per oltre due giorni l impianto è andato in tilt e, come al solito, nell atrio del presidio cittadino, non sono mancate le proteste. Davanti agli ascensori si sono create lunghe code, soprattutto negli orari di punta. Tutti a commentare perché non ci fosse di fianco alla scala mobile anche una scala tradizionale da usare in caso di guasti. Senza dover aspettare l ascensore. Il motore dell impianto è stato sostituito. L obiettivo era di far ripartire la scala entro ieri sera.

5 Pagina 5 di 8 Sos farmaci, Sintrom Disponibile al Maggiore di C. V. Il farmaco salvavita non si trova più in commercio? Ci pensa la farmacia dell ospedale Maggiore. Da ieri, infatti, al piano terra del padiglione maternità (a sinistra dell ingresso), i pazienti che si presentano dalle 9 alle 17.30, con ricetta medica, possono avere una scatola di Sintrom, il farmaco anticoagulante utilizzato per prevenire le malattie cardiovascolari. Il Sintrom è scomparso da alcuni giorni dal mercato. L Agenzia italiana del farmaco ha promesso che in questi giorni verrà nuovamente distribuito, ma nel Lodigiano sono duemila le persone che lo utilizzano. «L Asst - spiega il direttore socio sanitario Paolo Bernocchi - è riuscita a procurarsi delle confezioni di Sintrom. Così abbiamo deciso di distribuirlo a chi si presenta con la ricetta. Una scatola a testa, in attesa che venga di nuovo introdotto sul mercato». «Il centro di Lodi è tra quelli che usano più degli altri questo medicinale - spiega il medico primario del centro trasfusionale Giuseppe Cambiè -. I pazienti che avevano delle scorte non hanno avuto problemi, per altri è stato possibile, non senza qualche sacrificio, sostituire il Sintrom con un altro prodotto. Purtroppo questi ultimi hanno dovuto sottoporsi a più frequenti controlli e accettare una risposta dell organismo non così regolare come se avessero proseguito la terapia precedente. Ci auguriamo che nel giro di qualche giorno la fase critica sia superata». All ospedale di Lodi vengono somministrati anche dei nuovi anticoagulanti orali, per prevenire la trombosi in gruppi selezionati di pazienti. Danno risposte prevedibili e non servono controlli frequenti. Il limite è che, tranne in un caso, non esiste al momento il loro antidoto. Il futuro però è qui».

6 Pagina 6 di 8 Per il perito della procura «L anestetico era sovradosato» Morta per una plastica, indagini verso la chiusura di Cristina Vercellone «Un farmaco che non poteva essere usato in quella clinica. Sprovvista di una rianimazione. E soprattutto non con quei dosaggi». Questo, in sintesi, il parere del consulente legale della procura, in merito al decesso dell infermiera di Villanova Rosa Angela Lavorgna. La donna, classe 1969, se n è andata un anno fa, il 12 maggio del 2015, durante un intervento estetico di rifacimento delle palpebre, in gergo, blefaroplastica. Il marito Giuseppe Zilli, noto in città per l autolavaggio di viale Milano, da un anno porta avanti la sua battaglia per fare chiarezza sull accaduto. Quell intervento doveva essere il suo regalo di compleanno alla donna, mamma del loro figlio 17enne. Il 6 maggio, l ex infermiera, molto apprezzata all ospedale Maggiore, esperta proprio in ambito chirurgico, era stata accompagnata da suo marito nella clinica Montenapoleone di Milano dove doveva essere operata alle palpebre. Durante l intervento però, la donna era andata in arresto cardiocircolatorio. Il 118 aveva trasportato l infermiera al Fatebenefratelli, ma i tentativi di salvarla, ormai, erano inutili. La mattina del 12 maggio è stata dichiarata la morte cerebrale della donna di Villanova. Sul registro degli indagati sono finiti i due chirurghi plastici che l hanno operata, il medico anestesista e la legale rappresentante della struttura. Ora le indagini si avviano verso la chiusura e quindi la procura deciderà se ci sono gli elementi per il rinvio a giudizio o si va verso l archiviazione del caso. «Secondo il perito della procura - spiega Zilli - ci sono stati degli errori, soprattutto da parte dell anestesista, ma anche dei chirurghi. È stato somministrato, infatti, un anestetico che non poteva essere dato in quella sede, in una clinica senza reparto di rianimazione e poi la dose è stata eccessiva. Questo ha portato mia moglie all arresto cardiocircolatorio. Senza le strumentazioni adatte, inoltre, i medici non sono riusciti a rianimare Rosa Angela. Le sue condizioni di salute, però, cioè il fatto che fosse poliallergica, non sono legate al decesso. Il problema è l utilizzo di un sedativo che influisce sulle funzioni vitali. I medici

7 Pagina 7 di 8 hanno tentato la rianimazione cardiopolmonare con massaggio e palloncino Ambu, ma mia moglie non è stata intubata. Gli atti del pm sono in dirittura d arrivo. Staremo a vedere come evolverà la vicenda». «Noi - prosegue il marito - stiamo seguendo una terapia psicologica e psichiatrica. La morte così improvvisa di Rosa Angela è stata una botta immane per noi; è anche difficoltoso superarla. Siamo contenti però di come sta lavorando la magistratura. Un grazie va al 118 e ai medici del Fatebenefratelli che sono riusciti a capire al volo quello che era successo a mia moglie». Il giorno dell anniversario, cioè domani, alle 15.30, nella cappella dell ospedale, sarà celebrata una Messa in suo suffragio. A volerla sono stati i colleghi dell ospedale, quelli che non la dimenticheranno mai.

8 Pagina 8 di 8 Restyling in corsia di Laura De Benedetti In arrivo dalla Regione 4,2 milioni di euro per la razionalizzazione e l adeguamento del dipartimento materno infantile dell Asst di Lodi all ospedale Maggiore Nei fondi distribuiti dalla Regione per il miglioramento dell edilizia sanitaria, ci sono 4,2 milioni di euro per la razionalizzazione e l adeguamento del dipartimento materno infantile dell Asst (ex azienda ospedaliera) di Lodi. «Realizzeremo il nuovo blocco parto, con sale parto e sala operatoria dei cesarei, nella zona dove adesso c è ostetricia, al quinto piano dell ospedale Maggiore, e nelle attuali sale parto realizzeremo il reparto di terapia intensiva neonatale, oggi l ultimo ad essere rimasto nel blocco dell ex Maternità (ormai sede di uffici, tra cui la stessa direzione aziendale, ndr). In questo modo l intero quinto piano del Maggiore diverrà il nuovo dipartimento materno infantile» spiega Maurizio Bracchi, responsabile dei lavori all Asst. «L intesa sottoscritta tra il Pirellone e i ministeri della Salute e delle Finanze mette a disposizione della Regione ben 180 milioni di euro di fondi statali che dovranno essere investiti tutti nel miglioramento dell edilizia sanitaria; a questi sono stati aggiunti altri 50 milioni di fondi regionali, per esaudire le richieste escluse dai finanziamenti del Governo sottolinea Claudio Pedrazzini, presidente di Forza Italia in Regione in tutto, dunque, parliamo di 230 milioni di euro per potenziare le strutture e rendere ancora più efficiente il sistema sanitario e ospedaliero lombardo. Alla sola Ats di Milano e Lodi va la fetta più grossa, quasi 134 milioni di euro, poi distribuiti alle Asst a seconda delle richieste». A Lodi, oltre i 4,2 milioni per la maternità arriveranno anche 828 mila euro per il «completamento di interventi strutturali». «I TEMPI per il nuovo dipartimento infantile non saranno brevissimi perché, con le disposizioni del nuovo codice dei contratti entrato in vigore il 19 aprile scorso, la procedura si fa più complessa aggiunge Bracchi non sarà più possibile l appalto integrato, che ha avuto successo negli ultimi 10 anni, per cui dovremo già avere pronto un progetto esecutivo: non credo che i lavori inizieranno prima di un anno. Si tratta comunque di un intervento abbastanza urgente perché l attuale blocco parto, così com è, non è accreditabile; e l accreditamento sarà obbligatorio dal È comunque l ultimo reparto ospedaliero, a Lodi, che necessita di un grosso investimento». L ospedale di Crema, invece, riceverà 3,7 milioni per la messa a norma dell edificio e altri 490 mila euro per interventi strutturali.