Sociologia del Lavoro
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- Franco Festa
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1 Corso di Laurea L-40 Sociologia del Lavoro L2 Lavoro e industrializzazione: spunti di sociologia economica I parte: l'economia sostanziale e le forme di integrazione febbraio 2017 Matteo Villa matteo.villa@unipi.it Università di Pisa Dipartimento di Scienze Politiche Research LAB - LaRISS -
2 Lavoro e mercato del lavoro: alcuni concetti Vedere l'immagine QUI: 2
3 Lavoro e mercato del lavoro: alcuni concetti 1. Lavoro = merce anonima? 2. Simmetria tra domanda e offerta? 3. Individualismo? 4. Salario: funzione di equilibrio tra domanda e offerta? 5. Soggetti si comportano secondo razionalità economica (olimpica o assoluta)? 6. C'è perfetta informazione? 3
4 Paradigma di mercato e critica Il vecchio paradigma di mercato e una coppia di presupposti (Mingione): 1. Formale: idea che competizione tra individui liberi sia sufficiente da sola a produrre collaborazione e organizzazione (economisti: interpretazione formale universalistica) A. Smith (1776) ( mano invisibile ): seguendo la predisposizione a perseguire i propri interessi e massimizzare i benefici (es. investendo i capitali, offrendo i prodotti migliori a prezzi più bassi), gli individui contribuiscono al benessere dell intera società. Un meccanismo in base al quale la società gode di benefici che nessuno ha posto come propri fini. L. Robbins (1947): «L economia è la scienza che studia la condotta umana come una relazione tra scopi e mezzi scarsi, applicabili a usi alternativi» 4
5 Paradigma di mercato e critica 2. Morale e politico: ordine meritocratico ed efficienza economica coincidono (anima politica dello sviluppo del capitalismo) J. Townsend (1786): "La fame domerà gli animali feroci, insegnerà la decenza e la civiltà, l'obbedienza e la sottomissione, al più perverso. In generale, è solo la fame che può stimolare e pungolare [i poveri] al lavoro; eppure le nostre leggi hanno dichiarato che non dovranno aver mai fame" M. Thatcher (1989): la società non esiste. Ci sono solo individui, uomini e donne, e ci sono famiglie. Nessun governo può far nulla se non attraverso la gente e la gente per prima cosa deve pensare a se stessa. È nostro dovere badare a noi stessi e poi badare agli altri 5
6 Alcune critiche Mercato del lavoro classi sociali, sfruttamento (Marx e Weber). Critica alla seconda parte Mercato del lavoro immerso, incorporato nella rete delle relazioni sociali (Polanyi e Granovetter). Critica alla prima parte (presupposto logico) Altre critiche: Mercato del lavoro come costruzione sociale (Bagnasco) Mercato del lavoro come istituzione sociale (Solow) Welfare capitalism (Esping-Andersen, altri) 6
7 La critica di Polanyi e la NSE 1. Karl Polanyi Economia formale e sostanziale (cap. VII) Tre forme di integrazione (cap. VII) Lavoro, mercato e industrializzazione (cap. I e II) 2. Mark Granovetter (cfr. Mingione)
8 Polanyi: economia formale e sostanziale Definizione di economia formale (Robbins 1947): «L economia è la scienza che studia la condotta umana come una relazione tra scopi e mezzi scarsi, applicabili a usi alternativi» Polanyi: nessuna società può esistere senza possedere un qualche tipo di economia sostanziale implicata dal fatto che l uomo dipende per la sua sopravvivenza dai processi di interazione con i suoi simili e con la natura. stabilire un uguaglianza fra l economia umana in generale e la sua forma di mercato costituisce un errore logico, una palese fallacia. L identificazione con il mercato implica un significato del termine economico derivante dalla natura logica della relazione mezzi-fini. Questa veicola una nozione estranea al processo complessivo di cui essa stessa fa parte, che rinuncia a osservare l'interdipendenza tra fenomeni e leggi della natura e fenomeni storici.
9 Polanyi: economia formale e sostanziale 2 definizioni di economico SOSTANZIALE FORMALE Si riferisce all interscambio tra il soggetto e il suo ambiente naturale e sociale. Si riferisce alla scelta tra diversi impieghi cui destinare i mezzi (scarsi). Deriva dal fatto che l uomo dipende per la sua sopravvivenza dalla natura e dai suoi simili. Deriva dal carattere logico del rapporto mezzi-fini (economizzare).
10 Polanyi: economia formale e sostanziale ACCEZIONE FORMALE (neoclassica o marginalista) Si riferisce alla scelta tra diversi impieghi cui destinare i mezzi (scarsi). Deriva dal carattere logico del rapporto mezzi fini (economizzare). Definizione di Robbins (1947): «L economia è la scienza che studia la condotta umana come una relazione tra scopi e mezzi scarsi, applicabili a usi alternativi» RIGUARDA SOLO UN ASPETTO DELLA NATURA UMANA l economizzare, inteso come comportamento finalizzato, scevro da legami e influenze di tipo istituzionale, e quindi da vincoli culturali e sociali
11 Polanyi: economia formale e sostanziale ACCEZIONE SOSTANZIALE Si riferisce all interscambio tra il soggetto e il suo ambiente naturale e sociale. Deriva dal fatto che l uomo dipende per la sua sopravvivenza dalla natura e dai suoi simili. E da interazioni istituzionalizzate fra se stesso e il suo ambiente All origine del concetto sostanziale, i concreti sistemi economici, definibili come processi istituzionalizzati di interazione tra l uomo e l ambiente che danno vita a flussi di mezzi materiali per il soddisfacimento dei bisogni RIGUARDA la più generale sfera di produzione, scambio e utilizzo dei mezzi di sussistenza tutti gli elementi del processo che occorre analizzare sono da considerarsi economici, siano essi tecnologici, ecologici, sociali o altro
12 Polanyi: economia formale e sostanziale ACCEZIONE SOSTANZIALE È necessario indagare le condizioni sociali da cui traggono origine le motivazioni individuali; condizioni che si attualizzano in modo particolarmente influente nelle istituzioni L istituzione è infatti ciò che conferisce unità e stabilità al processo economico, producendo strutture specifiche di regolazione e integrazione dell economia nella società In quali modi diverse società hanno organizzato e istituzionalizzato i rapporti sociali e con l'ambiente?
13 Polanyi: economia formale e sostanziale La fallacia economicista (Polanyi, 1977) «stabilire un uguaglianza fra l economia umana in generale e la sua forma di mercato» (Polanyi, 1977 : 28) Per cui appare necessario concepire «una teoria generale dell economia nella società, libera dalle preponderanti influenze della mentalità di mercato della nostra epoca» (Pearson, 1977 : XXXIII) E per studiare il lavoro e il mercato del lavoro?
14 Tre forme di scambio e integrazione 1. Reciprocità Forma di scambio / integrazione basata sulla simmetria, in presenza o assenza di mutualismo. Il movimento di dare e avere può essere distanziato, da un punto di vista spaziale o temporale. Il valore dell'oggetto dello scambio è incorporato nel significato della relazione: questa è vincolata/mediata da norme e istituzioni (clan, tribù, parentela, comunità, vicinato, religione, familismo, cosca, clientela, ecc.). L appartenenza ad un sistema di aspettative e obbligazioni oltre la durata e il senso del singolo atto di scambio, è un criterio importante di accesso
15 Tre forme di scambio e integrazione 2. Redistribuzione Sistema di rapporti con movimenti di raccolta (o di disponibilità in termini di diritto a disporre dei beni) verso un centro e redistribuzione. Esempi: Famiglia a struttura matriarcale con rapporti estesi. Struttura a tribù e clan. Impresa con autonomia gestionale ma non di bilancio dei settori Sistema di welfare a vari livelli di decentramento istituzionale/spaziale. Necessario un centro politico, consolidato e riconosciuto, che costituisca il luogo di raccolta e redistribuzione delle risorse. La struttura è definita da norme e leggi proclamate a diversi livelli di centricità. I legami attualizzano uno status di diritti e doveri, secondo l ottica culturale prevalente nel sistema considerato.
16 Tre forme di scambio e integrazione 3. Mercato Lo scambio di mercato costituisce un movimento fra una qualsiasi coppia di punti dispersi o casuali del sistema. Gli scambi puri di mercato non producono legami: si attualizzano sulla base dell interesse razionale rispetto allo scopo esaurendo i significati dello scambio nella contingenza del medesimo e nell esito della transazione, (valore monetario). Il contesto (norme e strutture) non è ritenuto influente La norma regolatrice è data dal rapporto tra domanda e offerta Il tempo tende a zero (contingenza dello scambio), e il suo scorrere è una punteggiatura di eventi casuali senza sequenze
17 Forme Le strutture di organizzazione portanti dello sociale scambio Stato Mercato BENESSERE Famiglia? Associazioni intermedie Il diamante del welfare (Ferrera 2006)
18 Caso 1 Storie di vita: i disoccupati di lungo periodo Urbex. Spatial Dimension of Urban Social Exclusion and Integration Fonti: A. Andreotti, Y. Kazepov Y. (eds.), Spatial Dimension of Urban Social Exclusion and Integration. A European Comparison: The Case of Milan, EU - Fourth RTD Framework Programme Targeted Socio-Economic Research (TSER), AME Amsterdam Study Centre for the Metropolitan Environment, 2001, downloadable at: M. Villa, Rappresentazioni del locale. Comunità, esclusione, welfare, Volume per i corsisti del Master in Promozione della Partecipazione Sociale Università di Urbino - Facoltà di Sociologia, l Asterisco Copisteria, Urbino, giugno
19 Mercato Redistribuzione Reciprocità Spazio Lavoro Servizi pubblici Familiari Quartiere Consumi Servizi del privato sociale Vicini e amici Città Source: Andreotti & Kazepov 2001
20 Case 24 Case 34 Labour 10 Forme di attivazione del network (esempi) Labour 10 Private No-Profit Services 8 Consumption Private No-Profit Services City 0 Public Services and Provisions City Neighbours and Friends Public Services and Provisions Labour 10 Labour 10 Private No-Profit Services Consumption City Household Neighbourhood Case 33 0 Source: Andreotti & Kazepov 2001 Villa 2003 Neighbours and Friends Case 26 8 Consumption 2 Household Neighbourhood Private No-Profit Services Public Services and Provisions 8 Household Public Services and Provisions 0 Case 28 City Neighbours and Friends Consumption Household Neighbours and Friends Neighbourhood Neighbourhood valori medi Totali Labour Private No-Profit Services Labour 10 0 City 10 Consumption Private No-Profit Services 8 Consumption 6 5 Public Services and Provisions Valori medi 4 Household Neighbours and Friends 2 Public Services and Provisions 0 Household Neighbourhood City Neighbours and Friends 20 Neighbourhood
21 Mutazioni nelle forme di attivazione del network Source: Villa
22 Valori medi nelle strategie dei disoccupati di lungo periodo (fonte: elaborazione da dati Urbex (Andreotti & Kazepov, 2001) 22
23 Forme di attivazione del network (confronti fra target group) Source: Villa 2003 LT Unemployed Lone Mother Immigrants Labour 3,44 6,73 4,95 Consumption 3,78 6,82 3,32 Household 4,61 6,68 2,89 Neighbours and Friends 4,22 5,18 3,26 Neighbourhood 3,61 6,18 2,74 City 4,17 5,18 3,74 Public Services and Provisions Private No-Profit Services 7,17 6,00 4,16 4,78 4,55 4,68 23
24 Dopo Polanyi: Granovetter e la NSE Mark Granovetter - Due assunti fondamentali: 1. l azione è sempre socialmente situata e non può essere spiegata unicamente in riferimento a motivazioni individuali 2.le istituzioni sociali non sorgono automaticamente in qualche forma inevitabile, ma sono piuttosto socialmente costruite. Istituzioni: reti congelate. L' interazione tra persone acquista gradualmente una qualità oggettiva che finiamo per dare per scontata. Due assunti incompatibili con la logica del paradigma marginalista
25 Dopo Polanyi: Granovetter e la NSE Case 28 Il problema dell embeddedness, Ovvero la «necessità di stabilire il grado in cui l economia è mediata da o [ ] radicata in reticoli di relazioni personali. Private No-Profit Services Studio esemplare: Getting a Job, ruolo di legami deboli e forti, legami ponte Labour 10 Consumption 5 Public Services and Provisions 0 City Household Neighbours and Friends Neighbourhood Per radicamento Granovetter (1990 : 215) intende Il fatto che l azione economica, così come i suoi esiti e le istituzioni economiche, sono influenzati dalle relazioni personali degli attori, e dalla struttura del reticolo complessivo di tali relazioni. L'agire economico non è mai completamente economico, non è mai indotto esclusivamente da interessi economici, altri entrano in gioco: interessi sociali
26 About youth trajectories Some further insights for the discussion: 32 life stories interviews in a local context Fonti: Villa M. (2016), Se centonovanta anni vi sembrano pochi Le difficili transizioni giovanili verso l'autonomia e l'età adulta negli anni di crisi nella Provincia di Massa Carrara, Report, Provincia di Massa Carrara Osservatorio per le Politiche Sociali Università di Pisa Dipartimento di Scienze Politiche Cordella G., Masoni I., Villa M. (2016), Youth trajectories and the hard pathway towards autonomy and adulthood, Paper presented at First Congress of Società Italiana di Sociologia Economica, Le nuove frontiere della sociologia economica, Roma, La Sapienza, gennaio 2017
27 Disegno della ricerca Oggetto: analisi delle storie di vita di giovani e giovani-adulti (18-34 anni) della Provincia di Massa-Carrara nel percorso verso l'autonomia e l'età adulta. Obiettivo: individuare modalità, strategie e possibili modelli nella transizione tra istruzione e lavoro in un contesto di crisi prolungata. Metodo: 32 interviste semi-strutturate a giovani occupati e disoccupati. Temi: storie, eventi, esperienze e strategie di coping riguardanti istruzione, lavoro, consumi, partecipazione e relazioni sociali, background familiare, accesso ai servizi pubblici e privati. Analisi dei dati: 1. Narrazione di eventi e esperienze, percezioni, emozioni e riflessioni sui modi di definire e affrontare i problemi, trovare soluzioni, su perché funzionano o falliscono, su come danno senso alle loro esperienze e a situazioni/attori/contesti con cui interagiscono. 2. Identificare differenze e similitudini nel campione e possibili modelli di traiettorie: codificazione di parte delle risposte attraverso scale di valori da 1 a 10 e costruzione di indici 3. Alcuni dati su mercato del lavoro e funzionamenti del sistema istituzionale locale 27
28 Il contesto Provincia di Massa Carrara ab. 1 Divisioni geografico territoriali 2 Divisioni istituzionali 3 Divari socio-economici: precoce de-industrializzazione, terziario tradizionale, limitata differenziazione (risp. altre province toscane) ulteriore rallentamento dopo la crisi valore aggiunto pro-capite e indice di competitività: provincia più problematica in Toscana e sotto la media delle province italiane Occupazione femminile e servizi, lavoro non standard, media qualifica Tasso d occupazione (15-64 anni) per provincia 2015 M-C Toscana Italia Disoccupazione ,4 4,4 6,1 Disoccupazione ,4 9,2 11,9 Disoccupazione ,4 8,9 14,5 Disoccupazione ,9 23,0 29,9
29 Aspetti descrittivi del campione Modalità di ricerca del lavoro Carriere precarie Differenze di genere. Le donne, sono maggiormente attive, con migliori qualifiche e maggiori esperienze e un background familiare migliore, hanno situazioni occupazionali peggiori e poco connesse con le aspettative personali
30 Aspetti descrittivi del campione Esperienze di autonomia abitativa Il ruolo delle istituzioni: nulla, niente, non serve a niente?
31 Caratteristiche delle traiettorie di vita e modelli emergenti Analisi di alcune dimensioni che caratterizzano le traiettorie sulla base di due insiemi di variabili e una serie di indici riferiti a: 1. le caratteristiche del periodo della transizione 2. le forme di integrazione sociale (al momento dell'intervista) 3. le forme delle traiettorie
32 Caratteristiche della transizione Valori attribuiti alle risposte a batterie di domande sul periodo tra fine scuola e momento dell'intervista
33 Forme di integrazione Valori attribuiti ai livelli di inclusione/ partecipazione nelle reti riferite alle forme di integrazione, e possibilità/ capacità degli intervistati di scambiare/ottenere risorse attraverso di esse
34 Forme delle traiettorie di vita Modelli di traiettoria identificati dalle curve che connetto i valori attribuiti ad alcune condizioni rilevanti (indici) nelle storie di vita degli intervistati
35 Composizione dei gruppi/cluster: Prime variabili utilizzate per distinguere i gruppi/cluster: I gruppi/cluster identificati: - livelli/forme di integrazione sociale - durata della transizione - forma della traiettoria - posizionamento nel mdl 1 Seguire le aspirazioni, reinventarsi, scivolando verso la precarietà? Ulteriori similarità / differenze emerse: - background familiari - genere - età - titolo di studio - progettualità, potenzialità, rischi 2 Precarietà verso la marginalizzazione? 3 Bilanciamenti familiari nel percorso di inclusione 4 Scivolamento iniziale e poi recupero? 5 Traiettoria piatta, rischio di esclusione? 6 Fare ciò che piace prendendo alcuni rischi Gruppo 2 più disomogeneo al suo interno
36 Precariousness, towards marginalization? Life stories: some patterns 2/6
37 Family balancing in the path of inclusion Life stories: some patterns 3/6
38 Flat trajectory, risks of exclusion? Life stories: some patterns 5/6
39 Clusters per transitions characteristics 1. Seguire le aspirazioni, eventualmente reinventarsi, scivolando verso la precarietà? 2. Precarietà verso la marginalizzazione? 4. Scivolamento iniziale e poi recupero? 5. Traiettoria piatta, rischio di esclusione? 3. Bilanciamenti familiari nel percorso di inclusione 6. Fare ciò che piace prendendo alcuni rischi
40 Clusters per integration forms 1. Seguire le aspirazioni, eventualmente reinventarsi, scivolando verso la precarietà? 4. Scivolamento iniziale e poi recupero? 2. Precarietà verso la marginalizzazione? 5. Traiettoria piatta, rischio di esclusione? 3. Bilanciamenti familiari nel percorso di inclusione 6. Fare ciò che piace prendendo alcuni rischi
41 Clusters per trajectory patterns 1. Follow aspirations, slipping towards precariousness 3. Family balancing in the path of inclusion 5. Flat trajectory, risks of exclusion? 2. Precariousness, towards marginalization? 4. Starting to slide and then recover? 6. Trying to do what I like
42 Cluster per esperienze/vissuti 1. Seguire le aspirazioni, reinventarsi, scivolando verso la precarietà? 2 ANNI 3. Bilanciamenti familiari nel percorso di inclusione 9 ANNI 3 ANNI 5. Traiettoria piatta, rischio di esclusione? 12 ANNI I lavori che ho fatto sono tutti pienamente coerenti con lo studio e le competenze professionali che ho acquisito. Ma non c'è prospettiva di stabilizzazione... contatti importanti si, possono aprire strade rimamendo nel circuito, ma è tutto difficilmente definibile. Poi non posso fare un passo, non ho entrate con cui posso fare delle spesette, che so sistemare il pc, ricaricare il telefono, sistemare il motorino. quando mi arrivano 500 euro. (M-33, LM Scienze spettacolo e produzione multimediale; vive con la madre pensionata). Ho un contratto di 4 anni per un lavoro ripetitivo e facile da imparare. Mi sembra di non sapere nulla... Prendo 5 e qualcosina all'ora... Non sto molto cercando. altri tre anni con zero costi perché vicino a casa,...non credo di poter trovare di meglio (M26, Qualifica professionale in odontoiatria) 2. Precarietà verso la marginalizzazi one? 7 ANNI 4. Scivolamento iniziale e poi recupero? 1 ANNO 2 ANNI Il mio sogno è ingrandire l'impresa agricola di famiglia e un agriturismo (M-22 diploma) Ho cercato come parrucchiere attraverso liste di parrucchieri come bagnino e con il volantinaggio e col passaparola... Porto il cv a mano negli stabilimenti balneari... dopo mesi di disoccupazione ancora cercavo. anche se dopo un po' ti rompi Fare formazione, ci ho pensato, ma non ho la testa e poi non serve a niente perché anche chi ha studiato non trova lavoro (M-26, Terza Media) 6. Fare ciò che piace prendendo alcuni rischi 18 ANNI Prima ero molto negativa, ricominciare a cercare è duro. non l'ho vissuto in maniera positiva. Dopo il corso sull'ecommerce invece ho acquisito positività; sono positiva e molto concentrata su questo progetto. (F-34, LM Scienze della comunicazione) Entro un paio di anni, se ho contratto a T.DET. vado a vivere in una casa già pronta, qui nella zona (M-25, LT informatica) Il mio ragazzo va in Inghilterra ha trovato come infermiere. Lo seguo, e confido di trovare qualcosa là.. mi accontento di tutto, tranne badante ovviamente vorrei fare il lavoro per cui ho studiato.(f-24, Laurea triennale in psicologia) Avere figli così giovane... mi ha un po' distaccata dai coetanei e altre mamme... Quando ero disoccupata cercavo sempre di fare qualcosa: corsi, scrivevo articoli, ecc... Pensavo che internet mi sarebbe servita e poi mi appassionava e ci ho investito. Cerco di fare formazione, perché mi piace e ne ho bisogno. Sono tuttora iscritta alla scuola d'arte, ma ora fra l'e-commerce e altre cose non riesco... cercherò di fare gli esami da privatista, aprire una partita IVA e lavorare su web-marketing e e-commerce (F-32, Terza media)
43 Discussione: alcune evidenze empiriche Ruolo dell'attivazione, dell istruzione, dei background familiari, delle relazioni sociali e del genere Servizi: limitata offerta limitata capacità di agire sul rapporto attore/contesto (orientamento) autonomia attori presupposta e matching formale uso distorto contratti a causa mista Contesto istituzionale frammentato e assenza di strategie riconoscibili Limiti nell'accesso all'informazione e nell'orientamento utili a comprendere vincoli/opportunità sé/contesto
44 Discussione: alcune evidenze empiriche Contesto e apprendimento: pochi segna-contesto sperimentazioni onerose (tempo e risorse) e spesso infruttuose tentativi di cogliere opportunità intensi e poco organizzati, quasi casuali difficile rielaborare gli eventi, avere feedback utili, esperienze spendibili Fa differenza poter disporre di: legami forti portatori di risorse per affrontare il presente / sperimentare l'autonomia per l'orientamento / l'avvio o gestione di un'attività abilità sociali, competenze, altri legami (per valorizzarle)
45 Esercizio in gruppo Esclusione, sussistenza, sviluppo dell'autonomia 1. Provate a riflettere sulle cose dette e i materiali presentati 2. Mettete in luce contesti e storie che conoscete e alcune loro caratteristiche 3. Provate ad analizzarli sulla base di alcune delle variabili discusse (poche) e a mettere a fuoco: Quali fattori contano maggiormente nel percorso verso l'autonomia, l'età adulta, l'inclusione? Chi ci riesce meglio?
46 Riflettere sulle 7 immagini. 1. Lavoro come attività dell'uomo 2. Il lavoro come veicolo di sussistenza, benessere e integrazione economica 3. Il lavoro come veicolo di integrazione sociale, come istituzione sociale e come organizzazione della struttura sociale 4. Il lavoro come professione 5. Il lavoro come funzione vitale del sistema sociale 6. Il lavoro come funzione del sistema ecologico 7. E cosa potrebbe essere il lavoro senza lavoro umano e l'uomo senza lavoro?
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