TECNICHE DI BIOMETRIA E METODICHE PER IL CALCOLO IOL: REVISIONE DELLA LETTERATURA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TECNICHE DI BIOMETRIA E METODICHE PER IL CALCOLO IOL: REVISIONE DELLA LETTERATURA"

Transcript

1 TECNICHE DI BIOMETRIA E METODICHE PER IL CALCOLO IOL: REVISIONE DELLA LETTERATURA Fabrizio Giorgio PUCE, Paolo LAVEZZARI S.C. Oculistica Ospedale S.Bartolomeo, Sarzana (SP) INTRODUZIONE. La cataratta è l intervento chirurgico d elezione maggiormente praticato nel mondo, basti pensare che ogni anno vengono eseguiti in Italia circa interventi ( negli USA). Il progressivo aumento della vita media unitamente al progressivo miglioramento delle condizioni di vita generali e il progressivo ridursi dell età media cui le persone si sottopongono a questo tipo di chirurgia, fanno sì che l estrazione di cataratta non sia solo un intervento terapeutico volto a curare una patologia degenerativa dell occhio, ma anche un intervento rifrattivo che si propone quindi di correggere eventuali pregressi difetti di vista. A tal proposito le aziende produttrici di apparecchiature e dispositivi mettono a disposizione lenti intraoculari in grado di correggere la quasi totalità dei difetti rifrattivi (ametropie sferiche anche elevate, astigmatismi) e in alcuni casi anche la presbiopia (lenti multifocali o pseudoaccomodative). Tali lenti insieme ad una tecnica chirurgica sempre meno invasiva e con un anestesia superficiale consentono un recupero funzionale sempre più rapido e maggiormente soddisfacente. Naturalmente risultati ottimali richiedono un accurata valutazione pre-operatoria del paziente e un altrettanto accurato calcolo del cristallino artificiale (IOL) da impiantare nel corso dell intervento. 233 OBIETTIVO Attraverso la revisione della letteratura e le esperienze personali degli Autori, suffragate sempre dalla letteratura specifica, determinare la tecnica di biometria e la formula per il calcolo del cristallino artificiale più indicati per ottenere il risultato rifrattivo previsto. METODOLOGIA Revisione sistematica della letteratura accanto a esperienze personali degli Autori. Gli autori non hanno interessi diretti sia nei prodotti menzionati sia nelle Aziende produttrici degli stessi. RISULTATI - DISCUSSIONE Nel percorso del paziente che deve sottoporsi all intervento di cataratta è possibile individuare 4 cosiddette aree critiche che permettono al chirurgo e al paziente di ottenere il risultato atteso:

2 1 Fig. 1 Le differenti tecniche di biometria la biometria 2. la cheratometria 3. il calcolo della IOL 4. l intervento vero e proprio Quest ultimo aspetto, comunque, rappresenta l ultimo atto di una sequenza ordinata di eventi e presenta al suo interno altre numerose variabili, difficilmente prevedibili e misurabili, pertanto è necessario intervenire sugli altri 3 punti, più facilmente verificabili e controllabili. La biometria si definisce come la scienza che studia quantitativamente i dati anatomici e funzionali dell essere vivente. Le applicazioni dei valori biometrici richiedono livelli elevati di accuratezza (capacità di un sistema di fornire misurazioni quanto più prossime al valore reale) e precisione (riproducibilità della misurazione); già nel 1968, il Prof. Gallenga affermò che la biometria ha trovato nell ecografia un mezzo semplice, rapido e sicuro per avere informazioni sulle distanze oculari. Esistono fondamentalmente 3 tecniche di biometria oculare (Fig. 1): ad ultrasuoni a contatto ad ultrasuoni a immersione ad interferometria a coerenza parziale La cheratometria, cioè la misurazione della curvatura corneale, invece può essere: Manuale (Oftalmometro di Javalo di Helmholtz) Ottenuta da topografia corneale (Topografi con disco di Placido, Orbscan, Scheimpflug camera) Automatizzata (Autoref/Autoker, IOL Master) Il calcolo della IOL viene ottenuto applicando numerose formule: Holladay 1-2 Hoffer Q Haigis Haigis-L SRK-T SRK-II Altrettanto importante è l analisi dei risultati ottenuti, ciò che gli Autori anglosassoni chiamano feedback, poiché essi devono indicarci la strada da seguire e i miglioramenti da adottare nell acquisizione dei parametri necessari e nel calcolo della IOL. Un dato di fondamentale importanza è la misurazione della lunghezza assiale dell occhio (AXL). Infatti Olsen 1 ha dimostrato che circa il 50% degli errori rifrattivi dopo chirurgia della cataratta derivano da errori nell acquisizione di tale dato mentre Holladay 2 ha stimato che errori di 2D o superiori nel

3 Tabella 1 Velocità degli U.S. attraverso i tessuti oculari e il PDMS Tabella 2 Fattore di correzione di AXL in occhi pseudofachici secondo Kendall 235 post-operatorio nascono da errate misurazioni di AXL. A tal proposito sono numerosi i parametri di cui tenere conto: Velocità degli US nei tessuti Morfologia del tracciato A-Scan (i cosiddetti picchi ) La tecnica impiegata (Ultrasuoni contatto/immersione, interferometria laser) Possibili fonti di errore La velocità degli ultrasuoni nei tessuti oculari non è costante ed è suscettibile di ulteriori variazioni qualora l occhio sia pseudofachico o riempito con olio di silicone (Tab. 1) La presenza di un cristallino artificiale influenza la misurazione della lunghezza assiale dell occhio, pertanto i vari autori si sono adoperati al fine di ottenere una misurazione quanto più precisa anche in questi casi. Kendall 3, per ogni tipologia di materiale costituente la lente, propone un diverso fattore di correzione (Tab. 2). Holladay 4 suggerisce di misurare AXL con gli US a 1532 m/sec e poi applicare un fattore di correzione denominato CALF (Corrected Axial Lenght Factor) ricavato applicando la seguente formula: CALF = TL * (1-1532/VL) Indicando con TL lo spessore della IOL indicato dal produttore e con VL la velocità degli ultrasuoni attraverso la IOL. Pertanto la lunghezza assiale nell occhio pseudofachico risulterà dalla seguente formula: AXL ps = AXL CALF Successivamente lo stesso Holladay, in collaborazione con Prager 5 ha

4 Tabella 3 Formula di Hollady-Prager per determinare AXL in occhi pseudofachici 236 Tabella 4 Velocità degli US attraverso le IOL secondo Shammas 2 Fig. 2 Tracciato A-scan ideale. sviluppato un altra formula da applicare in caso di pseudofachia (Tab. 3). Nel 1996 invece di applicare formule correttive, Shammas 6 suggerì di modificare la velocità degli US secondo lo schema (Tab. 4). La morfologia ideale del tracciato A-scan dovrebbe essere composta da picchi a salita ripida, piede stretto, non seghettati (Fig. 2). Al fine di ottenere un grado maggiore di precisione sarebbe opportuno misurare sempre entrambi gli occhi, poiché, tranne che in caso di anisometropie congenite, la lunghezza assiale dovrebbe essere simile (Fig. 3). La differente impedenza acustica dei mezzi attraversati dal fascio ultrasonoro determina la particolare conformazione del tracciato A-scan secondo la seguente formula: Z = D*V Dove Z indica l impedenza acustica, D la densità del mezzo e V la velocità degli ultrasuoni nel mezzo. A sua volta, l altezza dei picchi del tracciato A-scan dipende da:

5 3 Fig. 3 Esempi di tracciati biometrici A-scan. Fig. 4 Variazione del tracciato A-Scan in base alla pressione esercitata sulla cornea Energia del fascio emesso Differenza di impedenza acustica tra i mezzi Inclinazione della sonda rispetto all interfaccia Fenomeni di rifrazione, scattering ed assorbimento Tipo di amplificazione La pressione esercitata sulla cornea ed il tempo di contatto della sonda provocano significativi errori nella misurazione della lunghezza assiale soprattutto in bulbi ipotonici 7 (Fig. 4).

6 Tabella 5 Differente grado di precisione nei diversi tipi di biometria a U.S Fig. 5 Variazione del tracciato A-Scan in base all inclinazione della sonda. La tecnica impiegata è un altro fattore piuttosto importante. Infatti impiegando la tecnica cosiddetta a contatto o la tecnica cosiddetta a immersione si possono raggiungere differenti gradi di precisione come riportato in letteratura (Tab. 5). La tecnica cosiddetta a immersione, pur risultando più precisa per la mancanza di artefatti dovuti all applanazione della cornea, causata da un eccessiva pressione sulla stessa, risulta più scomoda e complessa poiché richiede di far sdraiare il paziente e di impiegare coppette specifiche per posizionarvi la sonda, riempite con soluzione salina. Nella biometria a ultrasuoni la sonda dovrebbe essere perfettamente perpendicolare al piano passante per l asse visivo del paziente e quindi per la fovea poiché l inclinazione della sonda influenza la misurazione della lunghezza assiale: Olsen 8 ha dimostrato come 5 gradi di inclinazione causano un errore di 0.1 mm mentre Berges 9 ha osservato che per una stessa inclinazione, in un occhio miope elevato, l errore può arrivare a 1,5 mm corrispondente a circa 5D (Fig. 5). Pertanto negli occhi afachici la localizzazione della fovea è più difficoltosa per la mancanza dei due picchi del cristallino che permettono di indirizzare perpendicolarmente alla fovea stessa il fascio di ultrasuoni. Talora è possibile evidenziare un eco dopo il picco corneale riferibile alla capsula posteriore del cristallino o all interfaccia acqueo-vitreo (Fig. 6-7) La biometria a interferometria a coerenza parziale (PCI) si basa su un principio differente. Consiste infatti nel misurare il ritardo e l intensità di una luce a corta lunghezza d onda divisa in due fasci, di lunghezze d onda differenti, passando attraverso un interferometro di Michelson, entrambi riflessi dalla superficie corneale e retinica. Se il fascio riflesso dalla cornea

7 6 7 Fig. 6 Tracciato A-Scan di paziente afachico. Fig. 7 Tracciato A-scan in paziente pseudofachico. Fig. 8 Differenza tra la misurazione con IOL Master e con Biometro a U.S Il raggio laser dello IOL Master è riflesso dall'epr Gli ultrasuoni della membrana limitante interna La distanza EPR-MLI è sottratta dalla misura ottenuta dallo IOL Master (calibrazione secondo sistema GBS) interferisce col fascio riflesso dalla retina significa che il percorso effettuato dai due raggi è il medesimo. La tecnica a doppio fascio elimina gli errori dovuti ai movimenti longitudinali dell occhio durante le acquisizioni. Un aspetto importante da puntualizzare è che, a differenza del biometro a ultrasuoni che misura la lunghezza assiale dalla superficie corneale alla membrana limitante interna della retina (le barriere acustiche oculari), IOL Master effettua la misurazione dal film lacrimale all epitelio pigmentato retinico (le barriere ottiche oculari). Pertanto IOL Master è stato calibrato con un biometro ad immersione ad alta precisione (Grieshaber Biometric System 40 MHz, GBS) e, grazie ad un algoritmo interno che calcola lo spessore foveale su base statistica, può essere paragonato ad un biometro ad immersione ad alta risoluzione (Fig. 8).

8 9 240 Tabella 6 Condizioni in cui è consigliato l uso del topografo corneale 1. Pupilla decentrata 2. Cornee molto curve 3. Astigmatismi irregolari 4. Superfici corneali irregolari 5. Cicatrici corneali 6. Cheratocono 7. Degenerazione marginale pellucida 8. Esiti di cheratotomia radiale 9. Esiti di chirurgia refrattiva con laser a eccimeri Fig. 9 Esempio di un tracciato IOL Master per la misurazione di AXL. Inoltre IOL Master ha una precisione di circa ±0.02 mm contro una biometria a ultrasuoni, effettuata con sonda da 10 Mhz e tecnica a contatto, che ha una precisione di circa ±0.1 mm. Infatti affinché la misurazione di AXL possa essere considerata attendibile dall apparecchio, almeno 4 valori su 5 devono ricadere in un intervallo di ±0.02 mm e avere una morfologia altamente riproducibile (Fig. 9) Una precisa misurazione di AXL non può prescindere da un altrettanto precisa misurazione della curvatura corneale, la cosiddetta cheratometria, poiché la cornea è responsabile della rifrazione dei 2/3 dei raggi luminosi mentre la quota restante (cioè solo 1/3) è rifratta dal cristallino. La cornea inoltre rappresenta il 78% (45D) del potere diottrico oculare mentre il cristallino, il rimanente 22% (13D). La curvatura corneale è funzione del rapporto tra curvatura della faccia anteriore e posteriore, dell asfericità anteriore e posteriore e della pachimetria. I metodi più semplici ma anche forse più comunemente usati quali il cheratometro di Javal o di Helmholtz misurano la curvatura corneale media di 2 coppie di punti (K1 e K2) posti non al centro bensì rispettivamente a 3 mm e a 1,5 mm dal centro corneale. Tali misurazioni sono attendibili solo in cornee che hanno una curvatura sostanzialmente omogenea. Sarebbe opportuno utilizzare, se disponibile, un topografo corneale per la determinazione della curvatura in tutti i casi, ma talora il ricorso a tale strumento è da ritenersi necessario (Tab. 6).

9 Tabella 7 Metodo che correla AXL con il fattore di correzione del raggio corneale Dopo chirurgia rifrattiva per la correzione della miopia, la cheratometria corneale e la topografia con disco di Placido tendono a sovrastimare il potere diottrico corneale. Ciò determina una sottostima del potere della IOL. Pertanto alcuni Autori 10 hanno proposto un fattore di correzione in base alla misura di AXL (Tab. 7). Ciò accade poiché i topografi con disco di Placido assumono che la cornea si comporti come uno specchio riflettente, abbia una conformazione assimilabile ad un tronco di cono e che asse visivo, apice corneale, e VK (cioè quella linea passante per l angolo destro del disco di Placido) siano coincidenti. In questo modo misurando la pendenza della cornea ne calcolano la curvatura anteriore. Al contrario qualunque atto o condizione patologica (chirurgia, trauma, distrofie congenite, uveiti, occhio secco, diabete) coinvolgente la superficie corneale, determina una modificazione assoluta e relativa (cioè rispetto agli altri 2) di questi punti di riferimento e pertanto una modificazione del calcolo della curvatura della cornea stessa. Inoltre anche la curvatura posteriore della cornea, influenzandone il potere diottrico totale, influenza, a sua volta, il calcolo della IOL. I topografi con disco di Placido calcolano il potere della faccia posteriore della cornea come percentuale del potere della faccia anteriore applicando un indice di refrazione cheratometrico fittizio (solitamente 1,3375). Tale valore fa corrispondere ad un potere di 45D un raggio di 7,5 mm, ma descrive una cornea più spessa al centro che in periferia e che quindi non corrisponde alla reale fisiologia corneale. I topografi di nuova concezione, invece, si basano sul principio della Scheimpflug camera; cioè, non misurano la curvatura dei diversi punti della cornea confrontandoli con dischi concentrici di diametro e distanza noti, ma misurano l elevazione delle diverse zone della cornea utilizzando una telecamera inclinata a 45 che ruota da 0 a 180. L elevazione è indipendente da asse, orientamento e posizione della cornea e da essa può essere ricavata la curvatura corneale che, dell elevazione, rappresenta la derivata seconda. Tali apparecchi però misurano la superficie posteriore della cornea utilizzando la proiezione di una fessura, matematicamente meno esatta di un disco di Placido che, infatti, in alcuni modelli di strumenti va ad integrare la Scheimpflug camera (SIRIUS, C.S.O.-Scandicci (FI)) consentendo quindi di effettuare la cheratometria sia sulla base della sola curvatura corneale anteriore ( simulated k ) sia della curvatura corneale anteriore e posteriore ( mean pupil power )

10 Tabella 8 Formula di correzione dei valori cheratometrici di IOL Master 242 IOL Master utilizza un metodo ancora differente: 6 diodi a infrarossi illuminano la cornea e una doppia videocamera acquisisce la luce di ciascun diodo riflessa dalla cornea ricavando la curvatura corneale. Le misure del raggio corneale non si basano sul principio dell interferometria parziale ma sul principio dell analisi delle immagini, in cui vengono misurate le distanze tra i riflessi di luce proiettati sulla cornea 12. Anche questa metodica però si è rivelata poco attendibile nei pazienti sottoposti a pregressa chirurgia rifrattiva 13. Alcuni autori 13 hanno proposto una formula di regressione lineare che permette di calcolare il valore cheratometrico da immettere nelle formule per il calcolo della IOL (Tab. 8). Il valore così calcolato andrà sottratto al valore cheratometrico ottenuto prima dell intervento di cataratta. Camellin e Calossi 14 introducono il concetto di surgical induced refractive change (SIRC) corrispondente al difetto rifrattivo trattato chirurgicamente espresso in termini di equivalente sferico. Infatti qualunque trattamento che modifica la superficie anteriore della cornea ne modifica il rapporto con la superficie posteriore e quindi il suo indice di refrazione, già menzionato in precedenza, (solitamente indicato con n ) che in questi casi, l Autore, indica con Nfitt (n fittizio). Tale valore viene calcolato applicando la seguente formula: N fitt = *SIRC Spesso però accade che non siano noti tutti i dati pre-operatori del paziente pertanto il calcolo del SIRC diventa più elaborato e richiede di applicare diverse formule in base ai dati in nostro possesso oppure ai dati mancanti. Qualora sia disponibile la cheratometria pre-operatoria possiamo applicare questa formula: SIRC= *rc post^ *rc post *rc pre^ *rc pre Nel caso in cui invece non sia nota neppure la cheratometria pre-operatoria, è necessario considerare una curvatura media della cornea di 7.7 mm e, calcolato il raggio di curvatura post-operatorio, impiegare la seguente formula: SIRC=0.2576*rc post^ *rc post

11 Al di là dell applicazione delle formule matematiche, Camellin consiglia di analizzare la superficie corneale e valutarne la regolarità: in caso di cornee sottoposte a chirurgia fotoablativa (PRK) o intrastromale (I-LASIK), se la superficie è regolare e la zona ottica ampia possono essere ritenuti attendibili anche i valori cheratometrici ottenuti con un semplice oftalmometro. Altrimenti, in caso di trattamenti decentrati o zone ottiche piccole, conviene utilizzare il potere corneale inferiore (corrispondente ad una cornea più piatta) nell area pre-pupillare, oppure il potere corneale percentualmente più rappresentato. In caso di irregolarità diffuse, l Autore raccomanda l uso della Best Fit Sphere (BFS) di valore quanto più possibile vicino alla curvatura media dell area analizzata. Dopo la lunghezza assiale e la cheratometria, il terzo punto chiave nel raggiungimento del risultato rifrattivo è rappresentato dal calcolo della IOL. Quest ultimo aspetto racchiude in sé 2 variabili parimenti importanti: la scelta della costante e della formula da applicare. Una volta che sostituiamo il cristallino con una lente intraoculare, l occhio diventa un sistema ottico a due lenti (cornea e cristallino) che proietta sulla macula i raggi luminosi la cui vergenza dipende non solo dal potere delle 2 lenti ma anche dalla loro distanza. La costante è un valore che indica la posizione della IOL all interno dell occhio rispetto al vertice corneale (Fig. 10), solitamente è indicata dalle Aziende produttrici delle stesse IOL ed è funzione dello spessore della lente, della forma e dell angolazione delle anse rispetto al piatto ottico (Fig. 11). Attualmente esistono 3 tipi di costanti: A, ACD (profondità della camera) e SF (surgeon factor). La costante A, calcolata con formule di regressione lineare, è espressa in diottrie e risulta attendibile solo per occhi privi di difetti rifrattivi particolarmente elevati. La costante ACD è espressa in mm e indica la posizione della IOL, pertanto potrebbe generare confusione con la profondità anatomica della camera anteriore (indicata con ACD); a tal proposito, la FDA ha suggerito di sostituire il termine ACD con il termine ELP (effective lens position) o ALP (actual lens position). La costante ACD era maggiormente attendibile quando le IOL venivano impiantate davanti all iride, cioè in camera anteriore. In letteratura esistono numerose formule (cosiddette standard relations ) per convertire tra loro le diverse costanti (Tab. 9) Indipendentemente dalla metodologia con cui queste costanti vengono calcolate, esse fanno riferimento ad un occhio standard con le seguenti caratteristiche: cheratometria media 43,86D, AXL: 23.55, White to White Distance: 11.7 mm, AACD: 3.16 mm, spessore del cristallino: 4.72 mm, refrazione preoperatoria: 0.60D, età: 72 anni 15,16. Poiché solo pochi occhi rispondono a queste caratteristiche, le costanti sono oggetto di continuo e costante aggiornamento e i valori aggiornati possono essere facilmente reperiti su siti internet dedicati. Ognuno dei parametri fin qui analizzati, lunghezza assiale, cheratometria, 243

12 Fig. 10 Immagine di IOL nel sacco capsulare alla Scheimpflug camera. Fig. 11 IOL (marca e modello differenti dalla precedente) nel sacco capsulare. Tabella 9 Tabella di conversione tra le diverse costanti costante, viene diversamente impiegato, all interno di ciascuna formula, nel calcolo finale della IOL da impiantare al fine di ottenere il risultato sperato. Esistono numerose formule per il calcolo IOL e altrettante si sono succedute nel corso degli anni fino dalla prima descritta da Fyodorov nel Le molteplici formule attualmente disponibili possono essere suddivise in vari gruppi: Formule di 1 a generazione (teoriche originali) (Binkhorst, SRK-I) formule di 2 a generazione (regressione) (SRK-II) formule di 3 a generazione (teoriche moderne) (SRK-T, Hoffer-Q, Holladay)

13 formule di 4 a generazione (Olsen, Holladay 2) formule di 5 a generazione (Haigis, Camellin-Calossi) Le formule teoriche originali considerano l occhio pseudofachico, come descritto in precedenza, un sistema a due lenti (cornea e IOL). I calcoli ottenuti per l emmetropia sono praticamente identici tranne che per la formula di Binkhorst 17 che assume un diverso indice di refrazione corneale. Le formule di regressione, invece, sono state ottenute analizzando retrospettivamente i dati rifrattivi di pazienti operati di cataratta. Inizialmente, in queste formule, il valore di ACD (o ELP) era costante, successivamente è divenuto funzione della lunghezza assiale: maggiore negli occhi più lunghi, minore negli occhi più corti 18. Questa variazione ha aperto la strada alle formule teoriche moderne dove la profondità della camera anteriore (e quindi il valore di ELP) non è più funzione solo di AXL ma anche della curvatura corneale: maggiore nelle cornee più curve, minore nelle cornee meno curve 19. In questo gruppo di formule, si differenzia la formula Hoffer-Q poiché parte dal presupposto che la relazione AXL-ELP non sia lineare e quindi introduce un fattore che modifica ELP sia in occhi particolarmente lunghi (AXL >26 mm) sia in occhi particolarmente corti (AXL <22 mm) e una costante addizionata a ELP 20. Le formule di 4 a generazione, allo scopo di raggiungere una sempre maggior precisione nel determinare ELP, introducono parametri nuovi: profondità preoperatoria della camera anteriore, diametro corneale bianco-bianco, spessore del cristallino, errore rifrattivo, età del paziente. Tra queste ricordiamo la formula di Holladay 2 che oltre ai parametri sopraccitati, utilizza anche la refrazione corrente 21 e la formula di Haigis che impiega 3 costanti diverse per identificare l esatta posizione della IOL: una relativa alla IOL, una relativa alla profondità preoperatoria della camera anteriore ed una relativa alla lunghezza assiale 22. Un discorso a parte meritano che cosiddette formule rifrattive 23,24,25 (di Holladay, di Gillis e di Shammas): non necessitano della lunghezza assiale dell occhio ma la refrazione pre-operatoria, il potere corneale e il target rifrattivo post-operatorio. Tali formule vengono applicate in 3 situazioni: impianto di una IOL fachica impianto secondario in occhio afachico impianto di IOL piggyback In particolare la formula di Holladay è impiegata per le IOL fachiche e negli impianti secondari mentre la formula di Gillis e le equazioni rifrattive di Shammas sono impiegate per correggere errori rifrattivi in IOL piggyback. In tutti questi casi poiché gli elementi ottici (cornea e cristallino) restano inalterati, AXL non è necessaria mentre bisogna conoscere ELP; la distanza dal vertice corneale e la refrazione pre e post- operatoria. In ultima analisi possiamo dire che non esiste una formula adatta a tutti gli occhi ma ciascuna formula risulta maggiormente precisa in un determinato intervallo di valori della lunghezza assiale. 245

14 246 Scendendo nello specifico: per bulbi piccoli (AXL <22 mm) sono da preferire le formule Hoffer-Q e Holladay 2; per occhi miopi (AXL >24.5 mm) anche elevati (AXL >28.5 mm), invece è preferibile usare la formula SRK-T 26. In caso di occhi precedentemente sottoposti a chirurgia rifrattiva, invece, le formule più precise risultano essere la formula Haigis-L 27,28,29 e la Camellin-Calossi 30. Quest ultima formula assume che un cristallino intumescente (cioè con spessore >5 mm), una volta rimosso possa spostare all indietro il piano irideo. In questo modo mette in correlazione la profondità pre-operatoria della camera anteriore con lo spessore del cristallino modificando di conseguenza il valore di ELP. Ottenuto il nuovo valore di ELP, questo viene inserito nella formula Binkhorst-II dove ELP è funzione della lunghezza assiale. La formula Hiagis-L è, invece, una implementazione della formula Haigis per gli occhi sottoposti a chirurgia rifrattiva. Come la precedente formula dello stesso Autore, impiega 3 costanti per determinare ELP: una relativa alla IOL, una alla lunghezza assiale e una alla profondità pre-operatoria della camera anteriore. Il calcolo della IOL è piuttosto preciso ma può essere utilizzata solo sulla piattaforma IOL-Master. CONCLUSIONI Oggi dobbiamo cominciare a considerare la cataratta come una successione ordinata di eventi che ha inizio fuori della sala operatoria, di cui l atto chirurgico rappresenta il momento finale e il cui risultato è rappresentato dalla sommatoria di tutti questi eventi. Quindi, come all atto della visita studiamo attentamente la situazione anatomica dell occhio allo scopo di eseguire una chirurgia ottimale, così al momento della biometria, tenendo conto dei desideri e dell anamnesi specialistica del paziente, dobbiamo studiare i dati fornitici dagli strumenti a nostra disposizione, per scegliere il cristallino artificiale ottimale per la soddisfazione del paziente ma anche nostra. BIBLIOGRAFIA 1. Olsen T. Calculation of intraocular lens power: a review. Acta Ophthalmol Scand 2007 Aug; 85(5): Epub 2007 Apr 2 2. Holladay JT. International Intraocular Lens & Implant and Registry J Cataract Refract Surg 29: , Kendall C. Troubleshooting the postoperative IOL result. J Ophthalmic Nurs Technol 15(2):68-71, 1996 Mar-Apr 4. Holladay JT. Accurate ultrasonic biometry in pseudophakia. Am J Ophthalmol 107(2): , 1989 Feb Holladay JT, Prager TC. Accurate ultrasonic biometry in pseudophakia. Am J Ophthalmol 115(4): , 1993 Apr Shammas HJ. Anterior intraocular lens dislocation after combined cataract extraction trabeculectomy. J Cataract Refract Surg 22(3): , 1996 Apr 7. Guthoff R, Berger RW, Draeger J. Ultrasonographic measurement of the posterior coats of the eye and their relation to axial length. Graefes Arch Clin Exp Ophthalmol 225(5): , Olsen T. Sources of error in intraocular lens power calculation. J Refract Surg 18-25, 1992

15 9. Bergès O, Puech M, Assouline M, Letenneur L, Gastellu-Etchegorry M. B-mode-guided vector- A-mode versus A-mode biometry to determine axial length and intraocular lens power. J Cataract Refract Surg 24(4): , 1998 Apr 10. Rosa N, Capasso L, Romano A. A new method of calculating intraocular lens power after photorefractive keratectomy. Journal of refractive surgery, Vol 18 Nov/Dec Savini G, Barboni P, Carbonelli M, Hoffer KJ. Accuracy of corneal power measurements by a new Scheimpflug camera combined with Placido-disk corneal topography for intraocular lens power calculation in unoperated eyes. J Cataract Refract Surg 2012 May; 38(5): doi:1016/j.jcrs Epub 2012 Mar Ho JD, Tsai CY, Tsai RJ F, Kuo LL, Tsai IL, Liou SW.Validity of the keratometric index: Evaluation by the Pentacam rotating Scheimpflug camera. Journal of Cataract and Refractive Surgery 34(1): , De Bernardo M, Lanza M, Scarfato G, Paolillo E, Iaccarino S, Cennamo M, Rosa N. Affidabilità dello IOL Master nella misurazione del potere corneale dopo cheratectomia fotorefrattiva miopica. Viscochirurgia 3: 34-37, Camellin M, Calossi A. Comparison of methods for IOL power calculation after incisional and photoablative refractive surgery. Mastering Intraocular Lenses IOLs. Jaypee Brothers, New Delhi 12: , Holladay JT. Standardizing constants for ultrasonic biometry, keratometry, and intraocular lens power calculation. J Cataract Refract Surg 29: , Haigis W. Relations between optimized IOL constants. Symposium on Cataract, IOL and Refractive Surgery of the American Society of Cataract and Refractive Surgery (ASCRS), Philadelphia, PA,USA, June 1-5, 2002, Abstracts, p.112, Binkhorst RD. Biometric A-scan ultrasonography and intraocular lens power calculation. In Emery JE, (Ed.): Current Concepts in Cataract Surgery: Selected Proceedings of the Fifth Biennial Cataract Surgical Congress, St.Louis, MO, Mosby CV, pp Hoffer KJ. The effect of axial length on posterior chamber lenses and posterior capsule position. Current Concepts in Ophthalmic Surg 1: 20-22, Olsen T, Corydon L, Gimbel H. Intraocular lens power calculation with an improved anterior chamber depth prediction algorithm. J Cataract Refract Surg 21: , Hoffer KJ. The Hoffer Q formula: a comparison of theoretic and regression formulas. J Cataract Refract Surg 19(6): , 1993 Nov 21. Hoffer KJ. Clinical results using the Holladay 2 intraocular lens power formula. J Cataract Refract Surg 26(8): , 2000 Aug 22. Charalampidou S, Cassidy L, Ng E, Loughman J, Nolan J, Stack J, Beatty S. Effect on refractive outcomes after cataract surgery of intraocular lens constant personalization using the Haigis formula. J Cataract Refract Surg 2010 Jul; 36(7): doi: /j.jcrs Shammas HJ. Intraocular lens power calculations. In: Azar DT, ed. Intraocular Lenses in Cataract and Refractive Surgery. Philadelphia, PA: WB Sanders; Perrone DM. Modified intraocular lens power formula in polypseudophakia. J Cataract Refract Surg 22: , Holladay JT. Refractive power calculations for intraocular lenses in the phakic eye. Am J Ophthalmol 116: 63-66, Aristodemou P, Knox Cartwright NE, Sparrow JM, Johnston RL. Formula choice: Hoffer Q, Holladay 1, or SRK/T and refractive outcomes in 8108 eyes after cataract surgery with biometry by partial coherence interferometry. J Cataract Refract Surg 2011 Jan;37(1) : doi: /j.jcrs Peyman A, Peyman M. Intraocular lens power after refractive surgery: Haigis-L formula. J Cataract Refract Surg 2009 Sep;35(9): 1650; author reply doi: /j. jcrs Haigis W. Intraocular lens calculation after refractive surgery for myopia: Haigis-L formula. J Cataract Refract Surg Oct;34(10): doi: /j.jcrs Wong C, Han D, Yuen L, Tseng P.Outcomes of Haigis-L formula for calculating intraocular lens power after refractive surgery: a comparison of eyes with axial length greater than and less than 27mm. Acts of ESCRS Congress-9/ Camellin M, Calossi A. A new formula for intraocular lens power calculation after refractive corneal surgery. J Refract Surg 22(2): , 2006 Feb 247

Guida alla Pachimetria Corneale

Guida alla Pachimetria Corneale CHEratoconici ONLUS Guida alla Pachimetria Corneale A cura della dott.ssa A.Balestrazzi CHEratoconici ONLUS Pagina 1 di 8 CHEratoconici ONLUS Sommario 1. Premessa 3 2. La pachimetria corneale 3 3. Pachimetria

Dettagli

Guida alla lettura della Topografia Corneale

Guida alla lettura della Topografia Corneale CHEratoconici ONLUS Guida alla lettura della Topografia Corneale A cura della dott.ssa A.Balestrazzi CHEratoconici ONLUS Pagina 1 di 10 CHEratoconici ONLUS Sommario 1. Premessa 3 2. La topografia corneale

Dettagli

La Cataratta - oggi. IOLMaster/ Lenstar A L VKT. ca 97 % Anteil. Diopterverteilung

La Cataratta - oggi. IOLMaster/ Lenstar A L VKT. ca 97 % Anteil. Diopterverteilung Prozent La Cataratta - oggi A L 90 % degli occhi possono essere trattati Risultati abbastanza soddisfacenti 5 % dei pazienti necessita di indagini di misuraaddizionali (es. Topography) Per alcuni pazienti

Dettagli

La Cheratocoagulazione Radiale

La Cheratocoagulazione Radiale La Cheratocoagulazione Radiale Author: Marco Abbondanza La Stampa Medica Europea, vol. 8, no. 2. 1988 RIASSUNTO L autore illustra una nuova metodica di chirurgia refrattiva, la cheratocoagulazione capace

Dettagli

CHIRURGIA REFRATTIVA

CHIRURGIA REFRATTIVA CHIRURGIA REFRATTIVA Responsabile: Dott. Marco Tavolato Perché un immagine possa essere vista, una complessa catena di eventi deve avvenire nell occhio. La luce entra nell occhio attraversando cornea,

Dettagli

IL LASER PER I DIFETTI DELLA VISTA

IL LASER PER I DIFETTI DELLA VISTA IL LASER PER I DIFETTI DELLA VISTA LA MIOPIA Si parla di miopia quando la vista da lontano è ridotta. Il miope vede bene a distanza ravvicinata, mentre le immagini lontane appaiono sfuocate. La ragione

Dettagli

L intervento di cataratta nel paziente ipermetrope

L intervento di cataratta nel paziente ipermetrope Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Chirurgia e Medicina Traslazionale Clinica Oculistica Prof. Ugo Menchini L intervento di cataratta nel paziente ipermetrope Dr.ssa Eleonora Favuzza Dr.ssa

Dettagli

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona 1.Visione_01 Ottica geometrica Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Principi di refrazione delle lenti, indice di refrazione

Dettagli

OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo 2015

OTTICA DELLA VISIONE Mauro Zuppardo 2015 OTTICA DELLA VISIONE OTTICA DELLA VISIONE STIGMATICO ASTIGMATICO OTTICA DELLA VISIONE 90 SUPERFICIE TOROIDALE Disco di Minima Confusione Intervallo di Sturm Asso O=co OTTICA DELLA VISIONE Disco di Minima

Dettagli

MULTIFOCALI LENTI A CONTATTO INTRODUZIONE

MULTIFOCALI LENTI A CONTATTO INTRODUZIONE Mario Giovanzana Milano 15dicembre 00 LENTI A CONTATTO MULTIFOCALI INTRODUZIONE Nell ambito della mia professione nel corso degli anni ho sviluppato la progettazione delle lenti a contatto, che gestisco

Dettagli

Mini Cheratotomia Radiale Asimmetrica (Mini ARK) per la correzione chirurgica del cheratocono in fase iniziale, nell ipermetropia e nelle miopie lievi

Mini Cheratotomia Radiale Asimmetrica (Mini ARK) per la correzione chirurgica del cheratocono in fase iniziale, nell ipermetropia e nelle miopie lievi Mini Cheratotomia Radiale Asimmetrica (Mini ARK) per la correzione chirurgica del cheratocono in fase iniziale, nell ipermetropia e nelle miopie lievi Author: Marco Abbondanza Esperienze, vol. 12, no.

Dettagli

Condizione oculare in cui la potenza refrattiva dell occhio non è proporzionata alla distanza fra l apice corneale e la retina (lunghezza assiale)

Condizione oculare in cui la potenza refrattiva dell occhio non è proporzionata alla distanza fra l apice corneale e la retina (lunghezza assiale) Ovvero le ametropie che possiamo riscontrare nell occhio Ametropia Condizione oculare in cui la potenza refrattiva dell occhio non è proporzionata alla distanza fra l apice corneale e la retina (lunghezza

Dettagli

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.

Il riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3. LE FOCALI DEL C8 Di Giovanni Falcicchia Settembre 2010 Premessa (a cura del Telescope Doctor). Il Celestron C8 è uno Schmidt-Cassegrain, ovvero un telescopio composto da uno specchio primario concavo sferico

Dettagli

PRINCIPIO ESPLICATIVO DEL FUNZIONAMENTO DEI CILINDRI CROCIATI Prof. Luciano Pietropaolo

PRINCIPIO ESPLICATIVO DEL FUNZIONAMENTO DEI CILINDRI CROCIATI Prof. Luciano Pietropaolo PRINCIPIO ESPLICATIVO DEL FUNZIONAMENTO DEI CILINDRI CROCIATI Prof. Luciano Pietropaolo Viene esposto il principio su cui si basa il funzionamento dei cilindri crociati, per l analisi dell astigmatismo

Dettagli

L Importanza della Pupilla in Chirurgia Refrattiva

L Importanza della Pupilla in Chirurgia Refrattiva L Importanza della Pupilla in Chirurgia Refrattiva Fabrizio I. Camesasca 1 Paolo Vinciguerra 1, 2 1 UOC di Oculistica, Istituto Clinico Humanitas 2 Columbus, Ohio State University Pupilla e Chirurgia Refrattiva:

Dettagli

L Astigmatismo DEFINIZIONE CONOIDE DI STURM CLASSIFICAZIONE

L Astigmatismo DEFINIZIONE CONOIDE DI STURM CLASSIFICAZIONE DEFINIZIONE L Astigmatismo Roberto VOLPE roberto.volpe@unifi.it ASTIGMATISMO è un Ametropia molto frequente Il nome deriva dal Greco ove stígma indica punto e a è inteso come elemento privativo, e si traduce

Dettagli

I VIZI DI REFRAZIONE EMMETROPIA ACCOMODAZIONE. Occhio: sistema diottrico con potere refrattivo 60 D

I VIZI DI REFRAZIONE EMMETROPIA ACCOMODAZIONE. Occhio: sistema diottrico con potere refrattivo 60 D I VIZI DI REFRAZIONE Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria EMMETROPIA Occhio: sistema diottrico con potere refrattivo 60 D Emmetropia: quando ad accomodazione rilasciata i raggi luminosi vanno

Dettagli

IX Corso SIBO Zelarino-Venezia 16 Gennaio 2015. Luca Avoni Ospedale Maggiore Bologna Banca delle cornee dell Emilia Romagna

IX Corso SIBO Zelarino-Venezia 16 Gennaio 2015. Luca Avoni Ospedale Maggiore Bologna Banca delle cornee dell Emilia Romagna IX Corso SIBO Zelarino-Venezia 16 Gennaio 2015 Luca Avoni Ospedale Maggiore Bologna Banca delle cornee dell Emilia Romagna INTRODUZIONE. Oggi si vogliono impiantare lembi DSAEK ultrasottili; quale deve

Dettagli

Si definisce astigmatico l occhio che con l accomodazione completamente

Si definisce astigmatico l occhio che con l accomodazione completamente ASTIGMATISMO Si definisce astigmatico l occhio che con l accomodazione completamente rilassata focalizzerà l immagine di un punto posto ipoteticamente all infinito in due focali rappresentate da due linee

Dettagli

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD

Dettagli

Elenco delle prestazioni e tariffe CAMO Spa

Elenco delle prestazioni e tariffe CAMO Spa Elenco delle prestazioni e tariffe CAMO Spa Visite specialistiche VISITA SPECIALISTICA OCULISTICA VISITA DI CONTROLLO POST OPERATORIA 300,00 Visita specialistica completa di indagini strumentali 150,00

Dettagli

PROGRAMMAZIONE LATTARI

PROGRAMMAZIONE LATTARI PROGRAMMAZIONE LATTARI 1T ESERCITAZIONE DI LENTI OFTALMICHE Modulo 1: cenni di anatomia oculare: Unità didattica 1: le tre tonache che rivestono il bulbo oculare Unità didattica 2: gli organi accessori

Dettagli

ESSERE OPERATI DI CATARATTA

ESSERE OPERATI DI CATARATTA DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: Prof. Paolo Perri ESSERE OPERATI DI CATARATTA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo

Dettagli

Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini)

Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) 1) Che cos è? Lo spessivetro è uno strumento (brevettato dalla ditta Saint Gobain) dal funzionamento piuttosto semplice che permette di misurare lo spessore

Dettagli

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Dipartimento Cataratta

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Dipartimento Cataratta Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Dipartimento Cataratta Rimini, 21-23 Novembre 2014 Agenda Obiettivi del Dipartimento L innovazione nella chirurgia della cataratta L accesso all innovazione

Dettagli

new Per l innesto osseo... I prodotti 3D M e d sono creati per rendere il lavoro del professionista più semplice e più veloce.

new Per l innesto osseo... I prodotti 3D M e d sono creati per rendere il lavoro del professionista più semplice e più veloce. new Per l innesto osseo... I prodotti 3D M e d sono creati per rendere il lavoro del professionista più semplice e più veloce. Combinano un elevata usabilità ad una curva di apprendimento estremamente

Dettagli

Risultati Esercizi volume Ottica Visuale

Risultati Esercizi volume Ottica Visuale Risultati Esercizi volume Ottica Visuale Zeri F, Rossetti A, Fossetti A, Calossi A. Capitolo 2 Es.2.1: Effettuare il calcolo del potere della cornea, attraverso la formula per lenti sottili usando i dati

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO (a cura di UOS Farmacoeconomia e HTA, Area Centro)

SCHEDA PRODOTTO (a cura di UOS Farmacoeconomia e HTA, Area Centro) SCHEDA (a cura di UOS Farmacoeconomia e HTA, Area Centro) NOME COMMERCIALE NOME GENERICO PRODUTTORE FORNITORE Tecnis Symfony Lente Intraoculare a Campo Visivo Esteso Lente intraoculare a profondità di

Dettagli

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2 Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 24 febbraio 2015 1 Lunghezza d onda di un laser He-Ne 1.1 Scopo dell esperienza Lo scopo dell esperienza è quello di

Dettagli

Il Centro Ambrosiano Oftalmico

Il Centro Ambrosiano Oftalmico Il Centro Ambrosiano Oftalmico Il Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO Spa) è una innovativa clinica fondata nel 1983 dal Dott. Lucio Buratto. CAMO offre al paziente una struttura altamente specializzata

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze

Dettagli

DIFETTI VISIVI NEI BAMBINI AFFETTI DALLA SINDROME DOWN

DIFETTI VISIVI NEI BAMBINI AFFETTI DALLA SINDROME DOWN DIFETTI VISIVI NEI BAMBINI AFFETTI DALLA SINDROME DOWN DADDY FADEL OPTOMETRISTA Nel 1866 John Langdon Down ha descritto per la prima volta la sindrome che porta il suo nome. Nel 1959 Lejeune et al. hanno

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Sistema di diagnosi CAR TEST

Sistema di diagnosi CAR TEST Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni

Dettagli

LA CATARATTA CATARATTA BIANCA TOTALE

LA CATARATTA CATARATTA BIANCA TOTALE LA CATARATTA La cataratta consiste in una perdita di trasparenza, parziale o totale, del cristallino, cioè di una lente del nostro occhio fondamentale per la focalizzazione dell immagine. CATARATTA BIANCA

Dettagli

STUDI OFTALMICI VERONA oculistica e diagnostica oculare

STUDI OFTALMICI VERONA oculistica e diagnostica oculare Simposio SiCom- Sibdo CONTATTOLOGIA PRATICA ciò che è necessario sapere sulle lenti a contatto 91 Congresso Nazionale Milano, 23-2626 novembre 2011 E possibile correggere con LAC morbide le aberrazioni

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Ottica fisiopatologica

Ottica fisiopatologica Ottica fisiopatologica Introduzione La visione è una funzione complessa che dipende da FATTORI AMBIENTALI interazione luce-materia FATTORI ANATOMO-FISIOLOGICI oculari sistema nervoso centrale L occhio

Dettagli

Ing. Simone Giovannetti

Ing. Simone Giovannetti Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Ing. Simone Giovannetti Firenze, 29 Maggio 2012 1 Incertezza di Misura (1/3) La necessità di misurare nasce dall esigenza

Dettagli

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito.

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito. INTEGRALI DEFINITI Sia nel campo scientifico che in quello tecnico si presentano spesso situazioni per affrontare le quali è necessario ricorrere al calcolo dell integrale definito. Vi sono infatti svariati

Dettagli

3DE Modeling Color. E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori.

3DE Modeling Color. E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori. 3DE Modeling Color E il modulo che si occupa della costruzione di modelli 3D con tessitura a colori. E spesso necessario che alle informazioni geometriche di forma siano abbinate informazioni di colore

Dettagli

CALCOLO DELLA LENTE INTRAOCULARE DOPO CHIRURGIA REFRATTIVA E SCELTA DELLA LENTE TORICA PER LA CORREZIONE DELL ASTIGMATISMO CORNEALE

CALCOLO DELLA LENTE INTRAOCULARE DOPO CHIRURGIA REFRATTIVA E SCELTA DELLA LENTE TORICA PER LA CORREZIONE DELL ASTIGMATISMO CORNEALE CALCOLO DELLA LENTE INTRAOCULARE DOPO CHIRURGIA REFRATTIVA E SCELTA DELLA LENTE TORICA PER LA CORREZIONE DELL ASTIGMATISMO CORNEALE Giacomo Savini Michele Carbonelli Piero Barboni Studio Oculistico d Azeglio

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

Attualmente esistono sul mercato videoendoscopi sempre più sofisticati con una buona risoluzione di immagine ed estremamente portatili.

Attualmente esistono sul mercato videoendoscopi sempre più sofisticati con una buona risoluzione di immagine ed estremamente portatili. LA MISURA 3D, UN METODO AFFIDABILE PER VALUTARE LE INDICAZIONI IN UN ISPEZIONE VISIVA F. Vullo GE Measurement & Control Solutions, Via Cardano 2, 20864 Agrate Brianza (MB) Tel: +39 0396561403 Cell: +39

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico 1.1 Lo schema di misurazione Le principali grandezze elettriche che caratterizzano un bipolo in corrente continua, quali per esempio

Dettagli

Effetto reddito ed effetto sostituzione.

Effetto reddito ed effetto sostituzione. . Indice.. 1 1. Effetto sostituzione di Slutsky. 3 2. Effetto reddito. 6 3. Effetto complessivo. 7 II . Si consideri un consumatore che può scegliere panieri (x 1 ; ) composti da due soli beni (il bene

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici

Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici Documento di accompagnamento: mediane dei settori bibliometrici 1. Introduzione Vengono oggi pubblicate sul sito dell ANVUR e del MIUR 3 tabelle, deliberate nel CD dell ANVUR del 13 agosto 2012, relative

Dettagli

Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52

Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52 Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52 Ve.Pro.L.G. Esempio d applicazione del software, nell assistenza tecnica per ottimizzare l impiego di acqua e di energia negli impianti di

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA INTERVENTO DI IMPIANTO DI LENTE INTRAOCULARE DA CAMERA POSTERIORE IN OCCHIO FACHICO (LIOF-CP)

SCHEDA INFORMATIVA INTERVENTO DI IMPIANTO DI LENTE INTRAOCULARE DA CAMERA POSTERIORE IN OCCHIO FACHICO (LIOF-CP) SCHEDA INFORMATIVA INTERVENTO DI IMPIANTO DI LENTE INTRAOCULARE DA CAMERA POSTERIORE IN OCCHIO FACHICO (LIOF-CP) Data: Informazioni fornite da: Responsabile del trattamento chirurgico:. I difetti visivi,

Dettagli

Errori da cambio di indice di refrazione fittizio Errore di ELP. Cornea: Cheratometria. Variabilità della superficie da esaminare Metodi di calcolo

Errori da cambio di indice di refrazione fittizio Errore di ELP. Cornea: Cheratometria. Variabilità della superficie da esaminare Metodi di calcolo Errori da cambio di indice di refrazione fittizio Errore di ELP Cornea: Cheratometria Variabilità della superficie da esaminare Metodi di calcolo La chirurgia cambia il rapporto fra faccia anteriore e

Dettagli

Corso di Fisica generale

Corso di Fisica generale Corso di Fisica generale Liceo Scientifico Righi, Cesena Anno Scolastico 2014/15 1C Introduzione alla Incertezza della Misura Sperimentale I Riccardo Fabbri 1 (Dispense ed esercizi su www.riccardofabbri.eu)

Dettagli

ALLEGATO II Dispositivi di attacco

ALLEGATO II Dispositivi di attacco ALLEGATO II Dispositivi di attacco. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Nel presente allegato sono riportate le possibili conformazioni dei dispositivi

Dettagli

LA FASE MONOCULARE DELL ESAME VISIVO. Relatore: Silvio Maffioletti

LA FASE MONOCULARE DELL ESAME VISIVO. Relatore: Silvio Maffioletti LA FASE MONOCULARE DELL ESAME VISIVO Relatore: Silvio Maffioletti La fase monoculare Sistemare il forottero davanti al soggetto Metterlo in bolla Regolare la distanza interpupillare Controllare la distanza

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi. Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 2015

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 2015 SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 015 1. Indicando con i minuti di conversazione effettuati nel mese considerato, la spesa totale mensile in euro è espressa dalla funzione f()

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

La cataratta. La cataratta. Come si manifesta. Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria - Pisa

La cataratta. La cataratta. Come si manifesta. Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria - Pisa La cataratta Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria - Pisa 1 La cataratta La cataratta è una patologia caratterizzata dall'opacizzazione del cristallino. Il cristallino, che separa la camera

Dettagli

Aspettative, Produzione e Politica Economica

Aspettative, Produzione e Politica Economica Aspettative, Produzione e Politica Economica In questa lezione: Studiamo gli effetti delle aspettative sui livelli di spesa e produzione. Riformuliamo il modello IS-LM in un contesto con aspettative. Determiniamo

Dettagli

SqueezeX. Macchina per il controllo dimensionale e dei difetti superficiali

SqueezeX. Macchina per il controllo dimensionale e dei difetti superficiali SqueezeX Macchina per il controllo dimensionale e dei difetti superficiali SqueezeX Macchina per il controllo dimensionale e dei difetti superficiali SQUEEZEX è una macchina d ispezione visiva per il

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

DS&CEK. (Descement Stripping and Custom Endothelial Keratactomy) La procedura chirurgica per la standardizzazione del lenticolo endoteliale

DS&CEK. (Descement Stripping and Custom Endothelial Keratactomy) La procedura chirurgica per la standardizzazione del lenticolo endoteliale DS&CEK (Descement Stripping and Custom Endothelial Keratactomy) La procedura chirurgica per la standardizzazione del lenticolo endoteliale Valutazione di sicurezza ed efficacia Luca Avoni Banca Cornee

Dettagli

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione

Dettagli

Per Approfondire. {tab=a cosa serve} Le lac correggono gli stessi difetti di vista correggibili occhiali: Miopia; Ipermetropia; Astigmatismo;

Per Approfondire. {tab=a cosa serve} Le lac correggono gli stessi difetti di vista correggibili occhiali: Miopia; Ipermetropia; Astigmatismo; - Che cosa è: una lente a contatto (lac) è un disco di plastica sottile e trasparente capace di galleggiare sulla superficie oculare. - Che cosa aspettarsi: le lac correggono la vista al pari degli occhiali,

Dettagli

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale.

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale. Cenni di geografia astronomica. Tutte le figure e le immagini (tranne le ultime due) sono state prese dal sito Web: http://www.analemma.com/ Giorno solare e giorno siderale. La durata del giorno solare

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta

Dettagli

Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione

Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione TUTORIAL CALIBRAZIONE FOTOCAMERA Sommario 1. Interfacciamento PC... 3 2. Collocamento fotocamera... 4 3. Distanza di ripresa... 5 4. Interfacciamento

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

matematica probabilmente

matematica probabilmente IS science centre immaginario scientifico Laboratorio dell'immaginario Scientifico - Trieste tel. 040224424 - fax 040224439 - e-mail: lis@lis.trieste.it - www.immaginarioscientifico.it indice Altezze e

Dettagli

Basi di matematica per il corso di micro

Basi di matematica per il corso di micro Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione

Dettagli

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

1. Scopo dell esperienza.

1. Scopo dell esperienza. 1. Scopo dell esperienza. Lo scopo di questa esperienza è ricavare la misura di tre resistenze il 4 cui ordine di grandezza varia tra i 10 e 10 Ohm utilizzando il metodo olt- Amperometrico. Tale misura

Dettagli

Realizzazione di un Autocorrelatore a Singolo Impulso a DYE

Realizzazione di un Autocorrelatore a Singolo Impulso a DYE Prot. n. 518 del 23 dicembre 2002 IPCF Rapporto Interno N. 1/122002 Realizzazione di un Autocorrelatore a Singolo Impulso a DYE Marco Galimberti Laboratorio per l Irraggiamento con Laser Intensi, IPCF,

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009

Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009 Calcolatori Elettronici A a.a. 2008/2009 PRESTAZIONI DEL CALCOLATORE Massimiliano Giacomin Due dimensioni Tempo di risposta (o tempo di esecuzione): il tempo totale impiegato per eseguire un task (include

Dettagli

Il concetto di stop in fotografia

Il concetto di stop in fotografia Il concetto di stop in fotografia Stop. Non vi è conversazione tra fotografi in cui questa parola non sia pronunciata diverse volte. Coloro che non conoscono il gergo fotografico restano piuttosto perplessi

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

La misura degli angoli

La misura degli angoli La misura degli angoli In questa dispensa introduciamo la misura degli angoli, sia in gradi che in radianti, e le formule di conversione. Per quanto riguarda l introduzione del radiante, per facilitarne

Dettagli

Lunghezza ocale. Donato Di Bello

Lunghezza ocale. Donato Di Bello F Lunghezza ocale Donato Di Bello Cinepresa, telecamera, macchina fotografica: tre strumenti tecnologici che utilizziamo per registrare la realtà intorno a noi o per trasformare in immagini la nostra fantasia.

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

1996: il prezzo salì a $5.00 per bushel con contestazioni sui vecchi contratti

1996: il prezzo salì a $5.00 per bushel con contestazioni sui vecchi contratti MICRO ECONOMIA Analisi della Domanda e dell Offerta 1. Motivazioni 2. Definizione di Mercati Competitivi 3. La Funzione di Domanda di Mercato 4. La Funzione di Offerta di Mercato 5. Equilibrio e sue caratteristiche

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli