TOM. Test di orientamento motivazionale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TOM. Test di orientamento motivazionale"

Transcript

1 TOM Test di orientamento motivazionale

2 Jerry TOM QUANTO SONO MOTIVATO??!!??

3 Il TOM (Borgogni, Pettita, Barbaranelli, 2004) è un questionario self-report, sviluppato per la misura dei motivi che orientano il comportamento organizzativo. Il test è predisposto per il contesto italiano per misurare le inclinazioni che orientano le preferenze in ambito lavorativo. Lo strumento misura quattro orientamenti: orientamento all obiettivo; orientamento all innovazione; orientamento alla leadership; orientamento alla relazione. Le proprietà psicometriche sono state esaminate su un ampio gruppo di soggetti e sono in linea con i normali standard previsti dalla letteratura.

4

5 La motivazione al lavoro Processo che inizia, dirige e sostiene l attività umana verso una prestazione lavorativa (Steers e Porter, 1987; Baron, 1991). È una delle determinanti del comportamento insieme alle capacità, ai tratti di personalità, alle conoscenze e alle opportunità situazionali. La motivazione chiama in causa livelli diversi ed integra una serie di aspetti sia intrinseci all individuo che legati alla relazione con l ambiente (Caprara, 1996). molteplicità di approcci teorici per definire e spiegare la motivazione

6 Principali dimensioni della motivazione al lavoro (Borgogni e Petitta, 2003) FIT (personaorganizzazione) BISOGNI (inclinazioni motivazionali) VALORI (senso di equità) Motivazione al lavoro APPRENDIMENTO SOCIALE (autoefficccia e autoregolazione) RINFORZO ESTERNO (incentivi e riconoscimenti) METE (goal)

7 Teoria dei bisogni di McClelland Ha il merito di aver definito i principali motivi che orientano il comportamento organizzativo e una metodologia per la loro misura. Tale teoria si può collocare al confine tra le teorie dei bisogni e quelle dei valori. Il motivo è il concetto di base della teoria e rappresenta un forte associazione tra specifici stimoli ed esperienze passate di piacere o dolore. Se lo stimolo richiama memorie spiacevoli, la persona tenderà ad evitarlo; se esso richiama invece ricordi piacevoli, la persona anticiperà una tendenza ad avvicinarlo.

8 Sequenza motivazionale che conduce all azione esterni interni ABITUDINI CAPACITÀ OPPORTUNITÀ SITUAZIONALI temporanei RICHIESTE AROUSED MOTIVATION IMPULSO AZIONE stabili INCENTIV I DISPOSIZIONI MOTIVAZIONALI COGNIZIONE (VALORI)

9 Per misurare i motivi, secondo McClelland, è importante trovare i comportamenti che rappresentano un effetto tipico del motivo a cui si associano. Ognuno dei motivi identificabili in letteratura può essere misurato con il metodo di analisi del contenuto immaginativo dei pensieri. L autore si è soffermato sullo studio delle caratteristiche e dei comportamenti associati a tre motivi o bisogni: motivazione al successo motivazione al potere motivazione all affiliazione ognuno delle quali è presente e attivo nella persona, sebbene uno in particolare spicchi rispetto agli altri. Ogni inclinazione motivazionale è contraddistinta da specifiche tipologie di incentivi che la attivano, da caratteristiche personali ad essa associate e dalle conseguenze sociali che comporta.

10 Nella motivazione al successo l incentivo tipico è fare qualcosa sempre meglio, mostrare cosa si sa fare. Le persone sono realiste, realizzative, personalmente responsabili, più attive ed attente al feedback sulla propria prestazione per migliorarsi. Quello che si persegue socialmente è il successo professionale per il piacere di mettersi alla prova. Nella motivazione al potere l incentivo tipico è l esercizio dell influenza sugli altri ed il prestigio. Le persone cercano una posizione di leadership e tendono a competere per prevalere. Le conseguenze sociali sono il raggiungimento di posizioni manageriali, professioni influenti e prestigiose, il riconoscimento in piccoli gruppi. Nella motivazione all affiliazione l incentivo è dato dal piacere di interagire con le persone, avere o curare una relazione affettiva positiva con gli altri e lavorare con gli amici. Aspetti personali il conformismo, il dialogo, la cooperatività in gruppo, l evitamento del conflitto, della competizione e delle critiche. Socialmente la persona tende ad assumere un ruolo gregario, di facilitatore, ma non di manager di responsabilità.

11 La teoria di Berlyne McClelland considera inoltre una sfaccettatura della motivazione al successo il bisogno di innovazione, che trova conferma nella teoria di Berlyne (1966). I comportamenti esplorativi o di curiosità percettiva fanno parte del patrimonio umano e insorgono quando la persona è esposta a stimoli nuovi, complessi o ambigui ed aumentano i livelli di arousal del sistema nervoso centrale. La persona cerca attivamente questi stimoli che possono essere usati per guidare azioni successive finalizzate al raggiungimento di vantaggi concreti immediati. Inoltre, il comportamento è motivato dalla risoluzione di incongruenze che si attivano a livello cognitivo in situazioni di conflitto e incertezza.

12

13 Primo tentativo di misurazione: Due principali motivi: personalità somatotonica e cerebrotonica (Sheldon, 1942) Due tipologie distinte di misure misure proiettive misure self-report

14 Misure proiettive Murray (1938) ha definito accuratamente ciascun motivo utilizzando un collegio di esperti e pervenendo ad un vocabolario dei motivi umani. Attraverso l analisi sistematica di libere associazioni e del contenuto immaginativo di storie prodotte dai soggetti, Murray ha messo a punto il Test di appercezione tematica (TAT, 1992) per la rilevazione dei principali motivi. Questo strumento prevede di mostrare brevemente (10-20 sec) delle immagini. Ai partecipanti viene detto che si tratta di un test per valutare la fantasia e che devono inventare delle storie per ogni immagine (circa 5 min per storia). Il test è stato proposto anche in italiano, nella sua versione completa composta da 20 immagini. I racconti prodotti vengono sottoposti all analisi di contenuto secondo procedure cliniche e, a seconda dei temi prevalenti e ricorrenti, ricondotti a uno specifico motivo. Murray differenzia tra 19 possibili principali bisogni.

15 Vantaggi: particolarmente efficace per rilevare i motivi impliciti Svantaggi: particolarmente impegnativo e sensibile agli influssi della situazione e del momento; a causa del problema dell affidabilità l utilizzo del TAT per la diagnosi individuale è a volte problematico.

16 Misure self-report Cattel (1957, 1965) ha impiegato i metodi quantitativi dell analisi fattoriale per identificare e misurare il motivo principale in una persona. Nel Motivational Analysis Test (MAT) sono misurati alcuni dei principali motivi attraverso una serie di affermazioni alle quali le persone devono rispondere indicando quanto il contenuto si avvicina, o viceversa, è distante dal suo modo di comportarsi (Cattel, Horn e Sweney, 1970). Limiti: i raggruppamenti fattoriali sono ancorati a comportamenti selezionati dallo sperimentatore e rischiano di non essere rappresentativi in realtà; in gruppi diversi sono stati trovati indicatori diversi per lo stesso motivo; la diversità degli indicatori comportamentali è stata annullata in alcuni casi dall etichetta comune ad essi attribuita in virtù della sola appartenenza a una dimensione.

17 Complementarietà tra le misure proiettive e self-report Differenziazione tra due tipi di motivi che le due metodologie consentono di valutare: con le misure self-report vanno individuati i motivi espliciti o autoattribuiti, che sono cognitivamente più elaborati, predicono più efficacemente gli atteggiamenti, le scelte, e sono sensibili agli incentivi sociali; con i pensieri immaginativi vanno raccolti i motivi impliciti, che sono inconsci, legati alle emozioni, predicono più efficacemente il comportamento in situazioni prive di costrizioni, e sono sensibili agli incentivi esterni legati intrinsecamente all attività lavorativa.

18 I questionari e le misure proiettive, quindi, vengono considerati come misure distinte della motivazione al lavoro. Non presentano correlazioni significative tra di loro (Koestner, 2001). Le due tipologie di motivi dovrebbero essere trattate come differenti, ma complementari ed entrambi utili. Si raccomanda adottare un approccio multi-metodo per maggiore comprensione della motivazione al lavoro e per maggiore potere predittivo dei strumenti impiegati. grid technique (Schmalt, 1976)

19 Punti di forza dell utilizzo di un questionario per la misurazione dei motivi espliciti: le affermazioni sono ancorate a specifici indicatori comportamentali, forniti dalla letteratura; il test richiede poco tempo per la compilazione (circa minuti); il profilo che risulta riflette tutte le quattro inclinazioni motivazionali, evidenziando quella prevalente nel caratterizzare la relazione della persona con il lavoro; l ancoraggio delle affermazioni alle situazioni lavorative permette l impiego del test nella selezione, nella valutazione del personale e nei programmi di sviluppo;

20

21 Formulazione degli item La specificità e lo stretto ancoraggio alle situazioni lavorative sono gli elementi che caratterizzano le sottoscale, dettano le condizioni per l operazionalizzazione e la misura dei motivi e ne qualificano le proprietà psicometriche. Con l aiuto di un adattamento della Tecnica degli Incidenti Critici (CIT; Flanagan, 1954) sono stati identificati dei comportamenti che in situazioni lavorative fanno riferimento prevalentemente ai quattro motivi considerati. In base ai risultati di CIT e dalle indicazioni presenti in letteratura è stata identificata una sequenza di preferenze personali, a cui sono stati associati specifici comportamenti. Quest analisi costituisce la base per la costruzione dello strumento.

22 Scala di risposta Il TOM è composto da 70 affermazioni valutate su una scala Likert a sette posizioni: 1= Molto in disaccordo ; 2= Abbastanza in disaccordo ; 3= Leggermente in disaccordo ; 4= Né in disaccordo né in accordo ; 5= Leggermente i accordo ; 6= Abbastanza in accordo ; 7= Molto d accordo. Tutte gli item sono formulati al positivo. Le affermazioni sono raggruppate in quattro dimensioni che misurano i quattro orientamenti motivazionali.

23 Scale di misura Orientamento all Obiettivo (OO): la persona dà il meglio di sé al lavoro se ha la possibilità di mettersi alla prova, svolgere compiti con difficoltà sempre maggiore, ricevere feedback sulla propria prestazione e esprimere le proprie capacità. es.: Nel mio lavoro sono spinto a ricercare tutte le occasioni per potermi mettere alla prova Orientamento all Innovazione (OI): la persona dà il meglio di sé al lavoro se ha la possibilità di sperimentare cose nuove e situazioni poco conosciute, lavorare su più attività contemporaneamente. es.: Mi piacciono soprattutto situazioni, idee e persone originali

24 Orientamento alla Relazione (OR): la persona dà il meglio di sé al lavoro se ha la possibilità di lavorare in gruppo in un clima serena, con colleghi amici, evita i conflitti, preferisce collaborare che competere. es.: Amo lavorare con gli altri Orientamento alla Leadership (OL): la persona preferisce occupare una posizione influente al lavoro, guidare gli altri, distribuire compiti e responsabilità agli altri. es.: Mi piace guidare il gruppo Siccome i motivi autoattribuiti tendenzialmente sono influenzabili dagli incentivi sociali, si è pervenuto a includere una scala della Desiderabilità Sociale, che controlla le tendenze a dare un immagine di sé falsamente migliorata.

25 Validazione dello strumento Sono state esaminate inizialmente le caratteristiche descrittive delle scale e le differenze nelle scale dovute al genere su un campione di 1408 soggetti di età media 37,52 anni. Le proprietà psicometriche sono state esaminate attraverso due strategie analisi fattoriale esplorativa e confermativa per verificare la validità interna dello strumento calcolo dei coefficienti α di Cronbach per verificare l attendibilità delle scale come coerenza interna

26 Validità interna Analisi fattoriale esplorativa le variabili di base sono i punteggi nei singoli item di ogni scala si è utilizzata la tecnica di estrazione della massima verosimiglianza, seguita da rotazione obliqua con il metodo Promax è stata chiesta l estrazione e la estrazione di quattro fattori i quattro fattori spiegano 59% della varianza totale tutti gli item presentano saturazioni superiori a.30 nel fattore ipotizzato saturazioni secondarie inferiori a.30 in valore assoluto nei fattori diversi.

27 L analisi fattoriale esplorativa ha dato una forte conferma della struttura a quattro dimensioni ipotizzata. La corrispondenza tra la struttura ipotizzata e la struttura fattoriale ottenuta empiricamente è stata esaminata calcolando i coefficienti di validità fattoriale (i coefficienti di correlazione tra i punteggi fattoriali relativi a ciascuno dei fattori estratti e il punteggio totale nelle quattro scale teoriche, ricavate sommando i punteggi negli item relativi a ciascuna dimensione). Risultano essere attorno a.99 per tutte le quattro dimensioni. I quattro fattori sono moderatamente correlati: la correlazione tra fattore 2 Relazione e fattore 3 Obiettivo (.33) e la correlazione tra fattore 3 Obiettivo e fattore 4 Innovazione (.46) risultano essere maggiori di.30

28 Validità interna Analisi fattoriale confermativa sono stati esaminati diversi modelli utilizzando il metodo di massima verosimiglianza del programma EQS (Bentler, 1995): Un modello di struttura semplice che ipotizza saturazioni secondarie uguali a 0 per tutti gli item. Ha evidenziato indici di bontà di adattamento parzialmente adeguati. Modelli in cui le saturazioni secondarie sono state stimate per tutti gli item tranne che per un item àncora per ogni fattore. Un modello finale in cui sono state fissate a 0 le saturazioni secondarie e le correlazioni tra i fattori che non risultavano statisticamente significative nei precedenti modelli. è risultato nel miglior adattamento rispetto ai dati osservati (SRMR=.035; RMSEA=0.057).

29 Attendibilità L attendibilità delle scale per la misura è stata esaminata mediante il coefficiente α di Cronbach e mediante i coefficiente di correlazione item-scala totale corretti. È stata confermata una forte attendibilità di tutte le scale. Relazioni tra le scale: tutte le scale sono correlate positivamente α di Cronbach coefficienti item-totali medi OO OI OL OR.95.73

30 Caratteristiche descrittive e differenze fra i gruppi maschile e femminile: Sono state effettuate quattro analisi della varianza ad una via (ANOVA), considerando come variabile di disegno il sesso del soggetto e come variabile dipendente i punteggi totali in tutte le scale del TOM. Sono emerse differenze significative dovute al genere per OI (p<.05), OL (p<.001) e OR (p<.01): i maschi risultano più orientati all innovazione e alla leadership, mentre le femmine più orientate alla relazione. Le distribuzioni delle variabili risultano conformi alla distribuzione normale, con l eccezione di OR, che presenta una tendenza all assimetria negativa (cioè, frequenze maggiori nei punteggi più elevati).

31 Caratteristiche delle scale in situazioni competitive: Il TOM è stato somministrato ulteriormente a 493 soggetti (44,6% maschie e 55,4% femmine) esaminati in situazione competitiva. le caratteristiche descrittive sono significativamente più elevati rispetto ai punteggi in situazioni non competitive, tranne che per OL, dove le differenze non sono significative. Emergono differenze significative di genere nell OL, dove i maschi hanno punteggi più elevati, e nell OR, dove le femmine hanno punteggi più elevati.

32

33 Somministrazione Il TOM può essere somministrato sia in situazione individuale sia in gruppo. Le istruzioni sono stampate nel frontespizio di ciascun questionario. si raccomanda di leggerle a voce alta, fornendo chiarimenti; è importante ricordare ai rispondenti, soprattutto in situazioni competitive, che non esistono risposte giuste o sbagliate, dato che più la persona è sincera, più accurato è il profilo delle proprie preferenze motivazionali; si deve fare attenzione ad evitare spiegazioni che suggeriscono una linea di risposta nel caso ci siano dubbi sul significato delle affermazioni.

34 Qualifica richiesta Lo strumento presentato è classificato, secondo il codice internazionale, da un livello di professionalità A2. Possono somministrarlo, quindi, oltre gli psicologi iscritti alla sezione A e B dell albo professionale e i medici con specializzazione, anche: Logopedisti; Fisioterapisti; Terapisti occupazionali; Insegnanti di sostegno; Educatori professionali; Orientatori; Professionisti RU.

35 Scoring Il calcolo dei punteggi ha come base di partenza il questionario sul quale il soggetto ha riportato le proprie risposte. Sommando il punteggio negli item relativi a ciascun scala, si ricavano i punteggi totali nelle scale. Le istruzioni per ricavare questi punteggi sono stampate sulle griglie di correzioni. Nel caso di mancata risposta essa viene codificata con il numero 4, che corrisponde al valore medio nella scala di risposta. Se la percentuale di risposte mancanti supera il 10% delle risposte totali, il protocollo viene considerato non valido.

36 Norme I punteggi grezzi nelle quattro scale si devono convertire in punteggi standardizzati, attraverso le tabelle di conversione contenute nell Appendice del manuale. Le norme sono divise tra soggetti esaminati in situazioni non competitive e quelli esaminati in situazioni competitive (ulteriormente divise per maschi e femmine). Ci sono, quindi, quattro tabelle di conversione. Tabelle A1-A2 si riferiscono al campione normativo composto da 1408 soggetti in situazioni normali. Tabelle A3-A4 campione normativo di 493 soggetti in situazioni competitive (di selezione o di valutazione).

37 La normativa nelle tab. A3-A4 consente di ottenere punteggi standard che correggono l elevazione nei punteggi che si osserva in situazioni competitive rispetto alle situazioni normali. Le tabelle A3-A4 comprendono anche la scala di Desiderabilità Sociale, perché essa influisce sul punteggio soprattutto in condizioni di valutazioni o quando non viene garantito l anonimato dei rispondenti.

38 Le tabelle di conversione consentono di risalire dal punteggio grezzo al punteggio nella scala espresso in punti T (M=50, DS=10). Per convertire il punteggio grezzo in punti T bisogna cercare, nella tabella relativa al sesso del soggetto, la colonna corrispondente alla scala. In ciascuna delle tabelle i punti T, corrispondenti al punteggio grezzo ottenuto, si trovano nella prima colonna a sinistra. Le tabelle presentano solo i valori interi per i punti T. Per ricavare il punteggio T espresso in decimali si fa la media tra i punti T precedente e successivo quello in questione.

39

40 I punti T ottenuti dai soggetti in ognuna delle quattro dimensioni del TOM possono essere riportati sul grafico predisposto nel foglio del profilo, che consente di visualizzarle contemporaneamente e facilitarne l interpretazione. Per ogni dimensione e ogni fascia vengono indicate le caratteristiche motivazionali.

41 Per interpretare i punteggi si può riferire sia alle singole scale, sia al profilo complessivo risultante da tutte le dimensioni. Alcune di esse infatti possono essere più importanti di altre a seconda dello scopo per il quale il questionario è stato utilizzato. Raccomandabile comunque considerare non solo il punteggio in una singola scala. Ogni punteggio, infatti, assume un significato diverso se messo in relazione ai punteggi delle altre scale: differenze individuali possono essere colte più finemente tenendo conto delle combinazioni diverse di punteggi. È importante prestare attenzione in particolare alla coerenza nel punteggio di alcune inclinazioni.

42 L orientamento all obiettivo e l orientamento all innovazione sono due diverse sfaccettature di un area più generale orientamento al compito. L andamento nelle due dimensioni sarà simile per lo stesso soggetto, anche se una sarà prevalente, essendo che sono moderatamente correlate tra loro. L orientamento alla leadership e sono invece due diverse sfaccettature dell area generale orientamento alla relazione. Le due dimensioni sono indipendenti, potendo originare profili molto diversificati. Considerando il profilo nel suo complesso, l orientamento al compito e quello alla relazione sono domini motivazionali complementari tra loro ed uno dei due spicca solitamente rispetto all altro. Nell interpretazione complessiva del profilo, quindi, va considerata la prevalenza di uno dei due orientamenti.

43 Identificazione dei profili falsati o distorti Nei test self-report i soggetti possono rispondere alle affermazioni che li descrivono tenendo a presentarsi sotto una luce favorevole, o in casi rari, sfavorevole. Ciò è particolarmente vero nei contesti lavorativi. Nel TOM la misura della Desiderabilità Sociale è stata introdotta al fine di identificare i profili falsati, ovvero quelle risposte che danno falsa impressione di sé in tutte quelle situazioni in cui la persona può ritenere di ricavarne vantaggio. Le affermazioni relative alla Desiderabilità Sociale consentono al rispondente di attribuirsi delle qualità ritenute socialmente attraenti in misura non comune rispetto alla popolazione generale. Un profilo chiaramente falsato è quello che presenta punteggi elevati anche nelle altre scale.

44 Caso esemplificativo Abbiamo somministrato il TOM ad un maschio di 23 anni. Dopo aver ottenuto i punteggi grezzi delle risposte date, abbiamo guardato, nelle tabelle di conversione relative a situazioni non competitive, i punti T corrispondenti, ottenendo:

45 Il profilo motivazionale complessivo emergente, derivante da tutte le quattro scale: Persona a cui piace ottenere il meglio di sé, ricerca nel lavoro le occasioni per mettersi alla prova impegnandosi a raggiungere obiettivi. Riconosce l import del feedback sapendolo sfruttare per lo sviluppo. È attratto dalle sit nuove e sul lavoro da il meglio di sé quando ha la possibilità di cimentarsi in attività e progetti nuovi. Di fronte alle situazioni consuete e di routine generalmente si annoia e preferisce lavorare su più attività contemporaneamente. Ritiene abbastanza importante la solidarietà e il sostegno affettivo dei colleghi. Generalmente più che competere preferisce collaborare e lavorare in un clima sereno. Con gli altri ha generalmente rapporti cordiali. Preferisce decisamente posizioni di prestigio, che le consentono di esercitare la propria influisce sugli altri. Le piace stare sempre al centro dell attenzione e prendere decisioni su tutto. Rende al meglio se ha la possibilità di organizzare e controllare il lavoro degli altri. Ama assumersi la responsabilità, anche per conto degli altri. Interessata alla carriera se ciò comporta il controllo e il coordinamento dell operato dei suoi collaboratori. La relazione con gli altri assume importanza nella misura in cui essi le consentono di soddisfare il bisogno di influenza. Forte la paura di dipendere.

46

47 Selezione Il TOM può essere utilizzato per definire e valutare il profilo motivazionale del candidato al lavoro. Il test insieme ad un colloquio consente rilevare le inclinazioni motivazionali prevalenti nella persona e confrontarli con quelle attese e in linea con la cultura organizzativa in questione. Può essere somministrato sia durante un colloquio di gruppo, oppure prima del colloquio individuale. I dati che emergono possono facilitare l integrazione nel contesto lavorativo, orientare le scelte e l inserimento in un gruppo di lavoro, le previsioni di carriera e il grado di coinvolgimento negli obiettivi. Il profilo motivazionale può contribuire anche alla riflessione sul tipo di cultura che si intende promuovere.

48 Valutazione del personale Il TOM va utilizzato nella valutazione delle risorse umane e del potenziale per facilitare l inserimento, valorizzare i talenti, contribuire alla espressione della miglior prestazione. Le preferenze motivazionali delle persone vanno intese come indicazione per percorsi futuri di crescita professionale, ma anche come riflessione sull esperienza lavorativa attuale. Il test può essere utile nel caso di inserimento/spostamento di personale da un gruppo ad un altro per comprendere o anticipare i potenziali conflitti e/o compatibilità tra le persone.

49 Formazione Il TOM è utile nel campo della formazione ancora dall analisi preliminare dei bisogni formativi. Può essere utilizzato sia nella formazione tradizionale in aula, sia nelle tecniche alternative, come coaching ad personam. Il TOM fornisce un profilo motivazionale medio, cioè le caratteristiche motivazionali prevalenti. Si può fare così una diagnosi dei punti di forza della persona e delle aree di miglioramento premesse per l identificazione degli obiettivi di sviluppo e cambiamento.

50 Il TOM propone un profilo motivazionale, che integrato con il profilo relativo alle disposizioni stabili di personalità e con quello delle capacità, consegna informazioni aggiuntive sul funzionamento della persona. Ma è anche utile per accrescere nei capi la capacità di interpretare e di creare le condizioni che sono più in linea con le inclinazioni del collaboratore e che gli consentono di dare il meglio di sé.

51

52 Il Test di Orientamento Motivazionale Versione Generale (T.O.M. V.G.) Il T.O.M.-V.G. è una estensione del T.O.M. (Borgogni, Petitta e Barbaranelli, 2004), consentendo l applicazione in contesti diversificati oltre a quello lavorativo. Le basi teoriche che hanno orientato la costruzione del T.O.M.-V.G. sono le stesse di quelle del T.O.M, e cioè, quella di McClelland (1985) e di Berlyne (1966).

53 Il Test di Orientamento Motivazionale Versione Generale (T.O.M. V.G.) Il T.O.M.-V.G. [ ]consente di evidenziare le inclinazioni motivazionali prevalenti dell individuo, le sue preferenze e quindi aiuta ad orientarlo nella scelta di un percorso accademico o professionale per valorizzare a pieno i suoi talenti. (Petitta, Borgogni, Mastrorilli, 2005, p.666).

54 Il Test di Orientamento Motivazionale Versione Generale (T.O.M. V.G.) Esso è costituito da 43 affermazioni, valutate su una scala likert a 7 gradi, riferite a quattro inclinazioni motivazionali: Orientamento all Obiettivo; Orientazione alla Relazione; Orientamento alla Leadership; Orientamento all Innovazione. Rispetto al T.O.M. che misura le preferenze riferite all ambito lavorativo, il T.O.M.-V.G. presenta un repertorio delle inclinazioni più generale e disancorate dai contesti organizzativi.

55 Alcune affermazioni: (T.O.M) Nel mio lavoro sono sempre spinto a ricercare le occasioni per potermi mettere alla prova. (T.O.M.-V.G.) Sono sempre spinto a ricercare le occasioni per potermi mettere alla prova. (T.O.M) Mi piace sperimentare cose sempre nuove. (T.O.M.-V.G.) Mi piace sperimentare cose sempre nuove. (T.O.M) Amo lavorare con gli altri. (T.O.M.-V.G.) Amo svolgere tutte le attività che comportano la presenza degli altri. (T.O.M) Di solito impongo le mie scelte. (T.O.M.-V.G.) Di solito impongo le mie scelte.

56 Il Test di Orientamento Motivazionale Versione Generale (T.O.M. V.G.) Il primo studio sulla validazione nel contesto italiano del T.O.M-V.G. confermano complessivamente la validità e l attendibilità delle quattro scale dello strumento, coerentemente con quanto già emerso per il T.O.M. (Petitta, Borgogni, Mastrorilli, 2005).

57 Sapere che un individuo può dare il meglio di sé in relazione alle sue specifiche inclinazioni contribuisce a predire il successo in determinati settori accademici, oppure a definire un intervento di tutoring mirato, per supportare la persona nel percorso di apprendimento e nelle specifiche difficoltà che incontra, oppure scegliere le persone più adatte rispetto ad una posizione di lavoro e ad orientarle efficacemente nei processi professionali. (Petitta, Borgogni, Mastrorilli, 2005, p.666).

58 BIBLIOGRAFIA Borgogni, L., Pettita, L., Barbaranelli, C. (2004). Test di Orientamento Motivazionale. Manuale. Firenze: Organizzazioni Speciali. Petitta, L., Borgogni, L., Mastrorilli, A. (2005). Il test di orientamento motivazionale-versione generale (T.O.M.-V.G.) come strumdento per la misurazione delle inclinazioni motivazionali. Giornale Italiano di Psicologia, 32,

59 Fine. Grazie dell attenzione.

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 2.2 Mettere a punto un test psicologico Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Da dove partire C'è davvero bisogno di un nuovo strumento di misura?

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

Questionario di interessi professionali Q.I.P.

Questionario di interessi professionali Q.I.P. Questionario di interessi professionali Q.I.P. Gli interessi professionali Nella vita di una persona, la scelta del percorso formativo e della professione rappresentano momenti importanti e significativi.

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

L IMPORTANZA DEL COACHING NELLE AZIENDE

L IMPORTANZA DEL COACHING NELLE AZIENDE Di cosa si tratta: Nasce negli Stati Uniti negli Anni 80, e successivamente importato dalle multinazionali Americane nelle loro Sedi in Europa. Il Coaching suggerisce l idea di un percorso da uno stato

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

COMUNE DI MONTESPERTOLI

COMUNE DI MONTESPERTOLI OGGETTO: Questionario sul benessere organizzativo 2012 - Report Il presente documento è finalizzato all analisi dei dati scaturiti dalla compilazione dei questionari in oggetto, da parte dei dipendenti

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

Stress sul posto di lavoro. Segnali e cause. Stress check per i dirigenti

Stress sul posto di lavoro. Segnali e cause. Stress check per i dirigenti Stress sul posto di lavoro Segnali e cause Stress check per i dirigenti (Versione 04.2014) Questo stress check la aiuterà a identificare lo stress nel suo servizio. La presenza di una situazione di stress

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane

L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane 1 L integrazione dei processi della gestione delle Risorse Umane 3 2 Come i Modelli di Capacità consentono di integrare i processi? 5 pagina

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DAL PERSONALE DI CAT. EP - ANNO 2014 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER IL 2015 NOME E COGNOME DEL DIPENDENTE

VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DAL PERSONALE DI CAT. EP - ANNO 2014 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER IL 2015 NOME E COGNOME DEL DIPENDENTE VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DAL PERSONALE DI CAT. EP - ANNO 2014 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PER IL 2015 NOME E COGNOME DEL DIPENDENTE STRUTTURA DI APPARTENENZA FIRMA E TIMBRO DEL RESPONSABILE

Dettagli

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti

Dettagli

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO

IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO IPDA QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER L IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO Struttura dello strumento. Si compone di 43 item suddivisi in due sezioni principali: la prima riguarda le

Dettagli

ENTE TITOLARE: ISTITUTO VENETO PER IL LAVORO

ENTE TITOLARE: ISTITUTO VENETO PER IL LAVORO ENTE TITOLARE: ISTITUTO VENETO PER IL LAVORO PROGETTO 2/1/1/1758/2009 Riconoscimento e certificazione delle competenze acquisite in ambiente di lavoro dagli occupati in contratto di apprendistato AzioneMacro

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Vincenzo Perrone Massimo Magni

Vincenzo Perrone Massimo Magni La rete nel palmo di una mano: la comunicazione mobile tra produttività e socialità Vincenzo Perrone Massimo Magni Università Bocconi Novembre 2008 metodologia e campione Il team di ricerca è composto

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

capitolo 6 IL QUESTIONARIO PER LA VALUTV ALUTAZIONEAZIONE DEI CONTENUTI

capitolo 6 IL QUESTIONARIO PER LA VALUTV ALUTAZIONEAZIONE DEI CONTENUTI capitolo 6 IL QUESTIONARIO PER LA VALUTV ALUTAZIONEAZIONE DEI CONTENUTI 6.1 ISTRUZIONI PER IL VALUTATORE Il processo di valutazione si articola in quattro fasi. Il Valutatore deve: 1 leggere il questionario;

Dettagli

CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO

CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO Prima rilevazione nell istituto comprensivo Virgilio di Roma a cura di Pietro Lucisano Università degli studi di Roma La Sapienza, con la collaborazione di Emiliane

Dettagli

Comune di Pietrabbondante

Comune di Pietrabbondante Comune di Pietrabbondante IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEI RESPONSABILI DI SERVIZIO Sommario 1. Finalità della 2 2. Aree di 2 3. La metodologia di 3 4.La scheda di dei responsabili di servizio

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane

Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Diagnosi e Valorizzazione del Potenziale delle Risorse Umane Premessa Nell ambito della gestione delle Risorse Umane, EBC Consulting si affianca alle Aziende nel mettere a punto strumenti e processi coerenti

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA

Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA OBIETTIVI DELLO STUDIO Analizzare la percezione del rischio di incidente stradale di un campione di giovani prima

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

Disegni di Ricerca e Analisi dei Dati in Psicologia Clinica. Indici di Affidabilità

Disegni di Ricerca e Analisi dei Dati in Psicologia Clinica. Indici di Affidabilità Disegni di Ricerca e Analisi dei Dati in Psicologia Clinica Indici di Affidabilità L Attendibilità È il livello in cui una misura è libera da errore di misura È la proporzione di variabilità della misurazione

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI Nel presente questionario troverà un elenco di affermazioni riguardanti alcuni comportamenti riferiti alla sua attività professionale. Per ciascuna affermazione

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

La scuola italiana della provincia di Bolzano

La scuola italiana della provincia di Bolzano AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Italienisches Bildungsressort Landes-Evaluationsstelle für das italienischsprachige Bildungssystem PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL Departimënt Educazion y formaziun

Dettagli

Rapporto dal Questionario Insegnanti. Istituto Comprensivo. RMIC897006 - DON LORENZO MILANI - Via Marco Aurelio N 2 - GUIDONIA MONTECELIO RMIC897006

Rapporto dal Questionario Insegnanti. Istituto Comprensivo. RMIC897006 - DON LORENZO MILANI - Via Marco Aurelio N 2 - GUIDONIA MONTECELIO RMIC897006 Rapporto dal Questionario Insegnanti Istituto Comprensivo RMIC897006 - DON LORENZO MILANI - Via Marco Aurelio N 2 - GUIDONIA MONTECELIO RMIC897006 Progetto Valutazione & Miglioramento (V&M) a.s. 2012/13

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Questionario insegnante

Questionario insegnante Questionario insegnante Anno Scolastico 2014/15 INVALSI Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione Via Borromini, 5 Villa Falconieri 00044 Frascati (Roma)

Dettagli

Presentazione delle prove ITALIANO. Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014

Presentazione delle prove ITALIANO. Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014 Presentazione delle prove ITALIANO Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014 Cosa contiene il QdR Esplicita i punti di riferimento concettuali e i criteri operativi utilizzati nella costruzione

Dettagli

ELEMENTI DI MARKETING SOCIALE E VALUTAZIONE DI RISULTATO NEI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE

ELEMENTI DI MARKETING SOCIALE E VALUTAZIONE DI RISULTATO NEI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE ELEMENTI DI MARKETING SOCIALE E VALUTAZIONE DI RISULTATO NEI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE Dott.ssa Maria Cristina Vallone Dipartimento Patologia delle Dipendenze ASL NO il marketing sociale è l

Dettagli

Valutazione del potenziale

Valutazione del potenziale Valutazione del potenziale I servizi offerti da Noema 1 La valutazione è riferita alle capacità che la persona possiede e può essere fatta su due ambiti in particolare: prestazioni: verifica di quanto

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo

Dettagli

A. TERRENI, M.L. TRETTI, P.R. CORCELLA, C. CORNOLDI, P.E. TRESSOLDI IPDA IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO (2002) Descrizione

A. TERRENI, M.L. TRETTI, P.R. CORCELLA, C. CORNOLDI, P.E. TRESSOLDI IPDA IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO (2002) Descrizione IPDA IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO A. TERRENI, M.L. TRETTI, P.R. CORCELLA, C. CORNOLDI, P.E. TRESSOLDI (2002) DEVELOPMENTAL assessment individuale; valutazione disturbi di apprendimento;

Dettagli

Progetto Scuola Università di Firenze in continuità. Test di Orientamento di Ateneo per le Classi IV delle Scuole Secondarie di Secondo Grado

Progetto Scuola Università di Firenze in continuità. Test di Orientamento di Ateneo per le Classi IV delle Scuole Secondarie di Secondo Grado Progetto Scuola Università di Firenze in continuità Test di Orientamento di Ateneo per le Classi IV delle Scuole Secondarie di Secondo Grado COMITATO SCIENTIFICO o Benedetto Allotta - Delegato all orientamento,

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

Settori di attività economica

Settori di attività economica ELABORAZIONE DEI DATI QUALITATIVI Chiara Lamuraglia 1. Premessa Al fine di ottenere informazioni di carattere qualitativo che consentissero di interpretare e leggere in modo più approfondito i dati statistici,

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

La leadership sanitaria:

La leadership sanitaria: La leadership sanitaria: una nuova dimensione per le professioni sanitarie Dott. Alessandro Rovetta Leadership SAPER CREARE UN MONDO AL QUALE LE PERSONE DESIDERINO APPARTENERE 1 Perchè servono professionisti

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

Presidio Qualità di Ateneo

Presidio Qualità di Ateneo Premessa Le Commissioni Paritetiche di Scuola (CP) previste dal D.Lgs. 19/2012 e dal DM 47/2013 devono redigere annualmente una Relazione che, attingendo dalle SUA-CdS, dai risultati delle rilevazioni

Dettagli

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008 Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini I Disturbi Specifici di Apprendimento Dott.ssa Brembati Federica Dott.ssa Roberta Donini Il disturbo specifico di apprendimento L uso del termine disturbo specifico dell apprendimento si riferisce a difficoltà

Dettagli

2 settembre 2015: Collegio Docenti. Presentazione del documento

2 settembre 2015: Collegio Docenti. Presentazione del documento 2 settembre 2015: Collegio Docenti Presentazione del documento RAV Da chi è stato elaborato il RAV? Il format per il rapporto di autovalutazione è stato laborato ( a partire da modelli sperimentati in

Dettagli

Programmi aperti per coach

Programmi aperti per coach Studia con noi Programmi aperti per coach I nostri corsi 1) Introduzione al Coaching / EMCC Foundation Coaching Award 2) Certificato ILM livello 7 in Executive Coaching Perché studiare con noi? 1) Sviluppi

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno)

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) 1 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Passiamo alla trattazione della: ITR/1037/QT, in data 19 novembre 2010, a firma dei Consiglieri Spreafico, Pizzul,

Dettagli

MENTORING MENTORING MENTORING FOR SALES & MARKETING B2B

MENTORING MENTORING MENTORING FOR SALES & MARKETING B2B I programmi di Mentoring sono un approccio multidisciplinare allo sviluppo del Leader al fine di aumentare la performance manageriale, acquisire e ampliare competenze di ruolo. MENTORING MENTORING FOR

Dettagli

ESITI DEGLI STUDENTI

ESITI DEGLI STUDENTI ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE

STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE ISTITUTO SILONE San Ferdinando di Puglia STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE REPORT FINALE DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Progetto di Ricerca finanziato da: REGIONE PUGLIA Assessorato

Dettagli

Struttura e modalità di compilazione del RAV

Struttura e modalità di compilazione del RAV Struttura e modalità di compilazione del RAV Massimo Faggioli Dirigente di Ricerca Area valutazione e miglioramento INDIRE Firenze m.faggioli@indire.it Struttura del rapporto di autovalutazione è articolato

Dettagli

L autoregolazione. Patrizia Neerman UST Verona Sezione Orientamento. Azioni orientative in aula dell apprendimento

L autoregolazione. Patrizia Neerman UST Verona Sezione Orientamento. Azioni orientative in aula dell apprendimento MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L autoregolazione Azioni orientative in aula dell apprendimento Patrizia Neerman UST Verona Sezione Orientamento IL QUADRO DI RIFERIMENTO La nostra

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli