I reati contro il patrimonio sono quelli commessi ai danni della proprietà (possesso) di un soggetto da parte di un altro soggetto.
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- Vanessa Giuseppa Di Marco
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1 I reati contro il patrimonio sono quelli commessi ai danni della proprietà (possesso) di un soggetto da parte di un altro soggetto. Sono considerati devianti e si qualificano come reati perché puniti con sanzioni prescritte dal Codice penale
2 I furti Gli studiosi classificano i furti in due categorie: Furti professionali. Sono quelli commessi da chi fa del furto la propria attività regolare, utilizzando tecniche avanzate, pianificando tutte le azioni. Furti occasionali o amatoriali. Sono quelli condotti senza preparazione - improvvisando - che spesso si realizzano perché si è presentata una buona occasione per compierli.
3 I furti Una seconda proprietà che differenzia tra di loro i furti è la natura dell interazione tra autore e vittima Reati con interazione (scippi e rapine): esiste una relazione diretta tra l autore e le vittima, spesso con l impiego, o la minaccia di impiego, della forza. Reati senza interazione (taccheggio, borseggio, furto in appartamento, di autoveicoli): in questo caso autore e vittima, salvo casi accidentali, non sono compresenti. Conta molto l uso dell inganno.
4 I furti Una ulteriore distinzione è fatta in base al livello di violazione della sfera privata di un individuo. Reati contro la proprietà di individui o privati o reati contro enti e istituzioni. Reati che avvengono dentro o fuori un abitazione Le tipologie di reato più gravi sono quelle che avvengono ai danni di individui privati o famiglie e all interno di una abitazione. Meno gravi sono quelli commessi ai danni di organizzazioni e in luoghi pubblici.
5 La rapina È il caso più tipico di reato con interazione tra autore e vittima. Commette rapina chi compie un furto mediante violenza o minacce alla persona. Al tempo stesso si configura come reato sia contro il patrimonio che contro la persona. Due tipi di rapina:
6 La rapina La cosa più difficile per chi compie una rapina è la gestione dell interazione con la vittima. Compiere una rapina è un gesto complesso che richiede il compimento di una serie di azioni a fronte di un risultato rischioso e incerto Il rapinatore deve dominare la propria paura. Ogni sua azione è svolta sotto una forte tensione emotiva e in condizioni di forte rischio - deve essere rapido nella sua azione - prendere subito il controllo della situazione - convincere vittime evidentemente riluttanti - impedire che queste reagiscano o fuggano
7 La rapina Il principale numero di rapine sono state condotte ai danni delle banche seppur negli ultimi anni le cose siano molto cambiate: - è fortemente diminuita la remuneratività delle rapine - è aumenta la quota delle rapine condotte da piccole bande (due sole persone) - è diminuita la quota delle rapine ad opera di gruppi molto numerosi con una forte specializzazione dei compiti - è aumentata la quota di rapinatori arrestati nel momento del reato (da 1 nel 1989 a 4,5 nel 2002)
8 Si suppone che queste condizioni abbiamo portato la declino del rapinatore professionista Questo cambiamento sarebbe da attribuire all effetto di lungo periodo della competizione tecnologica e organizzativa tra rapinatore, forze dell ordine e banche. A ciò si aggiunga l avvento delle assicurazioni: le somme ingenti di denaro in cassaforti a tempo che non possono essere aperte dal personale In generale, esiste una relazione positiva tra livello di professionalità del rapinatore e il quelle rapine che prendono a bersaglio banche, gioiellerie, uffici postali in luoghi privati e al chiuso
9 Lo scippo È il furto commesso strappando la cosa di mano o di dosso a una persona (è tra le forme più occasionali e non pianificate di furti con interazione tra rapinatore e vittima) È un reato antico, un tempo detto cappeggiatore, perché veniva strappata di dosso la cappa (il mantello) Caratteristiche: - il grado di pianificazione degli scippi è piuttosto basso - il fallimento di uno scippo è molto più ricorrente rispetto a quanto succede nelle rapine - la remunerazione dell atto è molto modesta - richiede molta più forza fisica che capacità di gestione della relazione, più rapidità che freddezza - le donne sono più scippate, mentre gli uomini subiscono di più le rapine
10 Il taccheggio La storia del taccheggio inizia negli Stati Uniti nel periodo successivamente alla guerra civile, quando nascono i Department stores Essi incarnavano l idea della società consumistica e si sforzavano di suscitare il desiderio dei clienti (maggiormente donne) di acquistare. Nel creare questi desideri essi attiravano anche il rischio di vedersi sottratte merci che molti non potevano permettersi di acquistare. La veloce diffusione del taccheggio fece sviluppare una nuova concezione di furto: - diffuso e non più circoscritto a pochi - spinge a comportamenti illeciti anche la classe medie, in particolare le donne Nasce la figura del cleptomane
11 Il taccheggio Due tipologie di taccheggiatori Boosters, non sono diversi dagli altri ladri professionisti, hanno contatti ben saldi e definiti con sottoculture criminali Snitchers, sono i cd cittadini rispettabili privi di legami con le subculture criminali e che non rientrano neppure nella categoria dei cleptomani. Si tratta di persone che una volta scoperte, difficilmente ricadono nuovamente nello stesso errore. Rappresentano, pertanto, degli eventi isolati.
12 Il taccheggio Raccogliere informazioni sul taccheggio è molto difficile perché sono le vittime stesse a non denunciarlo. Le indagini condotte per analizzare il fenomeno in Italia si sono basate su tecniche di osservazione sistematica non partecipante dei frequentatori dei grandi magazzini: - la quota di clienti che rubano è modesta (2%) - le donne non rubano più degli uomini (a differenza di quanto si pensava nell 800) - sono gli adulti (ultracinquantenni) a rubare di più, rispetto agli adolescenti - l ammanco che in genere i commercianti subiscono di solito non supera l 1% del totale dei beni legittimamente acquistati I furti commessi dal dipendenti (occupation crime) e gli errori contabili danno un contributo fortissimo a queste perdite
13 Il borseggio È il reato ai danni di un soggetto, commesso con destrezza, ossia senza che questo se ne accorga. Gli autori di questi reati sono veri e propri professionisti, che si dedicano prevalentemente a questa attività, acquisendo nel tempo esperienza e abilità. Le fasi del borseggio sono cinque: 1. Selezione di un luogo (in genere si tratta di luoghi affollati da persone che addosso portano denaro e altri beni: stazioni, metro, aeroporti) 2. Esplorazione tattile della vittima (con la scusa di urtare sbadatamente, il borseggiatore tocca la vittima con l obiettivo di capire dov è il portafoglio o per prenderlo direttamente)
14 Il borseggio 3. Distrazione della vittima (in genere questa fase è compiuta con un complice che ha il compito di evitare che la vittima reagisca) 4. Il furto vero e proprio (è il risultato di un abilità manuale estremamente elevata; in mancanza si può usare l astuzia o la forza) 5. La fuga (l autore si allontana velocemente o passa la refurtiva a un complice allo scopo di depistare) Quando i reati sono compiuti da più soggetti, prendono il nome di batterie e in genere il complice di chi materialmente compie il borseggio si chiama la nona
15 Il furto di veicoli Le automobili sono tra gli oggetti più rubati, seconde soltanto ai beni esposti nei magazzini. Esistono due classi di motivazioni che spingono al furto di un automobile (è la distinzione utilizzata dall Home Office): 1. Furti professionali: possono esserci due motivazioni Non interessa l automobile, ma parti di essa, che vengono rivendute come pezzi di ricambio L auto rubata sarà rivenduta ai ricettatori. Questi la modificheranno, dotandola di nuovi documenti e la rivenderanno sul mercato, spesso su quello dell usato. In entrambi i casi i proprietari non ritroveranno più le automobili
16 Il furto di veicoli 2. Furti opportunistici: possono esserci tre motivazioni I giovani adolescenti rubano l auto non per tenerla ma solo per scorrazzarvi, fare gare di velocità, ottenere il riconoscimento dai coetanei L auto viene rubata da chi ne ha bisogno per muovesi in città o da una città ad un altra. Dopo un po di tempo viene ritrovata ma se si decide di tenerla per lunghi periodi, scomparirà In tutti questi casi l auto viene abbandonata ed è spesso ritrovata Le auto spesso vengono rubate per commettere un altro reato, di solito una rapina
17 Il furto di veicoli Dalla metà degli anni Novanta il tasso di auto rubate e non ritrovate è aumentato: questo denota come abbia perso di importanza il furto opportunistico e ne abbia acquisito invece quello professionale, legato alla ricettazione degli autoveicoli sul mercato dell usato 20 Motocicli Autovetture 5 Camion
18 I furti in appartamento La decisione di svaligiare un appartamento è influenzata da 6 fattori 1. Il sorgere di motivi materiali come il bisogno di denaro 2. L influenza esercitata da altri che incitano a compiere il furto 3. Il presentarsi di un opportunità improvvisa non cercata 4. L assenza dei fattori precipitanti (abitudine a ripetere l atto) 5. L insorgere di bisogni espressivi (semplice divertimento) 6. Il ruolo disinibente dell alcool
19 I furti in appartamento È dalla successione temporale di tre elementi che dipendono molte caratteristiche del furto in appartamento Decisione Scelta del bersaglio Esecuzione A seconda del momento in cui ci si sofferma si possono avere tre tipi di furto: - opportunistico: si presenta un occasione in cui l autore prende subito la decisione di commettere il reato - cercato: quanto la decisione precede il bersaglio - pianificato: quando passa un po di tempo tra quando si individua il bersaglio e quando avviene l esecuzione
20 L organizzazione sociale dei furti in appartamento Il furto in appartamento si configura come un intrapresa sociale che cresce al crescere della specializzazione Shover: esistono almeno tre connessioni, cioè sono tre le relazioni sociali coinvolte in quest attività e di cui ha bisogno un soggetto o un gruppo che decide di rubare in un appartamento: Informatori: coloro che devono segnalare dove sono le abitazioni più redditizie da svaligiare Ricettatori: spesso sono occupati in occupazioni legittime, come il commercio; spesso sono loro stessi, sovrapponendosi al ruolo degli informatori, a indicare i bersagli più redditizi Avvocati e altri operatori di legge: il loro ruolo è quello di minimizzare i rischi e i costi delle sanzioni penali
21 L organizzazione sociale dei furti in appartamento Uno dei fattori che possono nfluenzare l organizzazione sociale dei furti in appartamento è il rischio ambientale Le analisi condotte in molti paesi sull ubicazione delle abitazioni, hanno spinto a sperimentare dei programmi di prevenzione: Situazionale: volti ad alterare l ambiente in cui avvengono i furti e a renderli meno facilmente accessibili (porte blindate, cancelli automatici, illuminazione notturna) Comunitaria: prevedono il coinvolgimento diretto dei residenti e agiscono sul terzo elemento della cosiddetta chimica del reato: il guardiano (Teoria sulle attività abituali) Uno dei principali strumenti di prevenzione è la sorveglianza di vicinato, in cui si chiede ai residenti di segnalare la presenza di persone sospette che si aggirano nel quartiere.
22 Autori e vittime dei reati I fattori che maggiormente influenzano la tendenza a commettere reati contro il patrimonio sono tre: genere: in tutte le società e in tutte le epoche storiche sono sempre di più i maschi a commettere questo tipo di reato che non le donne. età: la tendenza a commettere furti e rapine e altissima nell età preadolescenziale e adolescenziale. Raggiunge il picco con la maggiore età dopo la quale però tende a decrescere (Teorie sui legami sociali) classe sociale: esiste una relazione inversa tra classe sociale e disponibilità a commettere questo reato. Chi ruba o rapina è di solito meno istruito, disoccupato o mal pagato. Gli studi e le indagini di autoconfessione hanno dimostrato che in realtà non sempre le pre-condizioni sociali determinano il verificarsi di un atto deviante. Anzi in alcuni casi è possibile osservare che le classi medie sono coinvolte tanto quanto quelle subordinate, specialmente nell adolescenza e per i reati meno gravi
23 Autori e vittime dei reati Per conoscere le caratteristiche delle vittime occorre rifarsi alle indagini di vittimizzazione, con cui si chiede a un campione rappresentativo delle popolazione se ha subito mai un furto e se lo ha mai denunciato. In Italia queste indagini sono svolte dall Istat ogni cinque anni. Grazie ad esse si sa che: 1.genere: le donne sono più a rischio di subire uno scippo, o un borseggio; gli uomini, invece, una rapina 2.età: nel caso di furti con contatto è possibile affermare che esistono due picchi, uno a venti e uno a sessant anni. 3.classe sociale: il rischio di subire un reato di questo tipo è influenzato dalla classe sociale di appartenenza Aumento dei furti dagli anni cinquanta in poi e per i due decenni successi
24 Reati e spazio Sono in molti gli studiosi che si sono occupati di studiare le dinamiche dei reati collegandoli ai luoghi (spazi) in cui essi accadono 1.Ecologi sociali (Guerry e Quételet), che utilizzavano come unità di analisi aggregati di popolazione spazialmente definita 2.Cartografi, coloro che disegnarono delle carte geografiche dove la concentrazione di reati veniva evidenziate con differenti scale di grigio 3.Scuola di Chicago, analisi della città di Chicago per lo studio degli effetti della industrializzazione sulla criminalità ANALISI SPAZIALE DEL REATO: la criminalità presenta una struttura spaziale definita, per comprendere la quale occorre tener presente tre livelli: macro, meso e micro
25 Reati e spazio LIVELLO MACRO: considera spazi molto grandi, generalmente definiti da confini politici i amministrativi (paesi, regioni, località o aree accomunate da certi gradi omogeneità sociale e culturale). In Italia i primi a studiare le differenze territoriali nella territorialità sono stati i positivisti. LIVELLO MESO: riguarda un livello di aggregazione inferiore; è definito da studi su sub-aree urbane o da differenze nei livelli di urbanizzazione del territorio (città e campagna) LIVELLO MICRO: è definito da aggregazioni spaziali a livello infra-urbano (quartieri, zone residenziali, palazzi e piazze). Quest ultimo tipo di analisi chiarisce che molte aree all interno di una stessa città possono differire non solo per la quantità e la qualità dei bersagli a rischio (i beni effettivamente rubare) ma per le opportunità (che dipendono dalle caratteristiche oggettive del luogo e dall esistenza di un individuo che se ne possa realmente avvantaggiare).
26 Reati e spazio LIVELLO MICRO È importante anche distinguere tra residenza dell autore e luogo del reato: la prima rimanda alle differenze nelle motivazioni criminali, la seconda a differenze nelle opportunità. Questa differenza ha portato a studiare il cosiddetto trasferimento verso il luogo del reato: come per i lavori normali anche per i reati, gli autori degli stessi in genere si muovono dal luogo di residenza al luogo del reato. Decadimento della distanza: il luogo del reato è molto vicino a quello della residenza e questo significa che il numero dei reati commessi diminuisce man mano che ci sia allontana dall abitazione del criminale (in particolare, la distanza è breve per i reati violenti e più ampia per i reati contro il patrimonio). Un ruolo fondamentale è svolto dalle mappe cognitive del territorio disponibili all autore: i reati si verificano più facilmente dove lo spazio conosciuto dall autore si interseca con quello dove la disponibilità di beni è elevata e le opportunità più abbondanti
27 Reati e spazio LIVELLO MICRO L interesse per lo studio della criminalità a livello micro ha stimolato gli studi per la rappresentazione geografica della stessa, la sua previsione e più in generale, per una spiegazione della struttura territoriale. Sono nate così le seguenti tecniche: - Crime mapping (basata sull analisi degli hot spots of crime) - Mappe tematiche
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