- Patologia Generale I
|
|
- Gilberto Piazza
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 - Patologia Generale I Patologia cellulare I Danno cellulare Eziologia: o causa ; elemento o elementi che causano la malattia; fattori eziologici a) intrinseci (o genetici), b) acquisiti (infezioni, ag chimici, ag fisici). Patogenesi: sequenza di eventi che si verificano nella risposta cellulare o tissutale ad un agente eziologico. Modificazioni morfologiche: alterazioni cellulari o tissutali caratteristiche della malattia e diagnostiche del processo eziologico. Alterazioni funzionali: un danno cellulare o tissutale si distribuisce in diversi organi e tessuti la diffusione determina le caratteristiche cliniche (segni + sintomi), decorso e prognosi della malattia. Danno d organo: deriva da un alterazione strutturale o molecolare all interno della cellula. Le cellule interagiscono secondo schemi : a) interazioni cellula cellula b) interazioni cellula matrice un alterazione delle interazioni a livello di cellula cellula o cellula matrice contribuisce all instaurarsi di un danno d organo o un danno tissutale. Danno cellulare: stato che instaura a seguito dell alterazione della normale omeostasi della cellula. Prevede gli stadi: 1. cellula normale svolge normalmente il programma genetico e mantiene la normale omeostasi; 2. adattamento cellulare la cell non è ancora danneggiata, acquisisce caratteristiche morfologiche e fisiologiche a seguito di uno stimolo anormale che ne preservi la vitalità; lo stadio adattativi consente alla cell di modulare la risposta a determinati stimoli; 3. danno cellulare tale stato si presenta qualora il limite adattativi della cellula venisse oltrepassato; diviso in a) reversibile: al cessare dello stimolo causa di danno la cellula può recuperare la condizione di normalità b) irreversibile: la cellula non può tornare alla condizione di normalità segue la morte cellulare; 4. morte cellulare necrosi e apoptosi Conseguenza principale di ischemia + infezioni + tossine + reazioni immunitarie; Evento cruciale nello sviluppo embriologico del tessuto linfoide; Alla base della radioterapia e chemioterapia nella cura del cancro Necrosi detta necrosi coagulativa: - in seguito a stimoli esogeni (ischemia, danni da ag chimici); - notevole rigonfiamento cellulare e distruzione cell; - denaturazione e coagulazione delle proteine citoplasmatiche; - rottura degli organuli. Apoptosi morte cell per attivazione di un programma di suicidio controllato dall interno: - essenziale nell embriogenesi; - le cell vengono distrutte e rimosse con minimo danna al tessuto e l organo circostante. ES: muscolo: - trofico normale; - ipertrofico stimolo continuato ne tempo o fuori dal fisiologico; - cell con danno reversibile lo stimolo ha superato il limite adattativo della cellula; - morte cell e necrosi lo stimolo ha prodotto dei danni irreversibili. 1
2 Altre alterazioni cellulari: a) alterazioni subcellulari in risposta a stimoli cronici o subletali; b) accumuli di sostanze a livello intracell accumulo di lipidi, proteine e carboidrati; tali accumuli sono spesso imputabili ad alterazioni metaboliche cellulari ( ES: calcificazioni patologiche); c) invecchiamento cellulare. Cause del danno celulare: 1. mancanza di ossigeno (ipossia) viene bloccata la respirazione aerobia ossidativi; causa di ipossia può essere una insufficienza cardio-respiratoria con conseguente inadeguata ossigenazione del sangue, oppure un avvelenamento da CO; 2. agenti fisici: traumi meccanici, variazioni di temperatura, variazioni rapide di pressione atm, radiazioni, elettricità; 3. agenti chimici e farmaci sostanze normalmente assunte dall organismo alla opportune [ ] possono essere dannose per l organismo; i veleni invece sono sostanze che a [ ] anche basse e per esposizioni anche di breve durata producono dei danni cellulari; 4. reazioni immunologiche reazioni del sist immunitario agli antigeni self (probabili responsabili della malattie autoimmuni); 5. alterazioni genetiche si possono avere danni microscopicamente evidenti (S. Down) o danni microscopici (Hb S); i principali errori nel metabolismo dovuti a difetti enzimatici trovano l eziologia in difetti di carattere genetico; 6. squilibri nutrizionali la carenza di proteine causa un numero considerevole di morti; carenza di vitamine è diffusa i tutto il mondo; anche gli eccessi nutrizionali sono dannosi; la composizione della dieta contribuisce all instaurarsi di numerose malattie. Danno cellulare e necrosi: la risposta cellulare a stimoli dannosi dipende dal tipo di danno, dalla sua durata e dalla sua gravità. ES: breve periodo di ischemia danno reversibile Ischemia prolungata danno irreversibile Le conseguenze del danno cellulare dipendono dal tipo, dallo stato e dall adattabilità della cellula danneggiata. Sistemi intracellulari vulnerabili: a) mantenimento dell integrità delle membrane (al fine di mantenere l omeostasi della cellula e degli organelli); b) respirazione aerobia (fosforilazione ossidativa mitocondriale e produzione di ATP); c) conservazione dell integrità dell apparato genetico della cellula. I danni cellulari sono espressi da una vasta gamma di effetti che sono conseguenza di un alterazione delle componenti biochimiche della cellula; tali componenti sono strettamente correlate tra loro. Le alterazioni morfologiche diventano evidenti solo dopo danneggiamento di sistemi biochimici critici intracellulari (ES citoscheletro) Meccanismi biochimici: nel danno cellulare e nella necrosi vi sono dei meccanismi biochimici comuni rilevanti indipendenti dall eziologia: 1. deplezione e diminuzione di ATP conseguenze comuni a danno ischemico e tossico. L ATP viene prodotto dalla cellula in due modi: a) fosforilazione ossidativa da ADP; b) via glicolitica; 2. ossigeno e radicali liberi dell ossigeno i radicali liberi dell ossigeno ( OH; H 2 O 2 ; O 2 -) sono in grado di danneggiare i lipidi, le proteine e gli acidi nucleici. La cellula ha sistemi di produzione e di eliminazione dei radicali liberi qualora vi fosse uno squilibrio in questo sistema si osserva un danno ossidativo. 3. Ca++ e perdita di omeostasi ischemia e tossine determinano un del Ca++ intracell con conseguente: 2 Attivazione di PLA2 Attivazione di proteolisi Attivazione di ATPasi Attivazione di endonucleasi
3 4. difetti nella permeabilità della membrana caratteristica saliente di tutte le forme di danno cellulare 5. danno mitocondriale irreversibile la sopravvivenza a lungo termine delle cellule dei mammiferi dipende obbligatoriamente da un metabolismo ossidativi (indipendentemente dalla glicolisi); i mitocondri possono essere danneggiati da: i. ipossia; ii. tossine, iii. Ca++; iv. stress ossidativo; v. PLA2 e sfingomielina a grassi liberi e ceramide; il danno si manifesta con la formazione di un canale ad alta conducibilità (Mithocondrial Permeability Transition), questi sono canali che annullano la forza protonica per il funzionamento del trasporto di membrana e per l estrusione di ATP dalla membrana mitocondriale. Un danno a livello mitocondriale può anche essere dovuto a perdita nel citosol di Cit C Danno ischemico ed ipossico: l ipossia consente la glicolisi in quanto riduce l apporto di ossigeno alla cellula, l ischemia impedendo l afflusso di sangue ossigenato o il deflusso di sangue venoso compromette l arrivo dei substrati per la glicolisi; l ischemia porta danno tissutale più rapidamente che l ipossia. Tipi di danno ischemico: espressione clinica più comune del danno cell da mancanza di O2 Osservaz. Danno ischemico occlusione completa arteria esame del tessuto irrorato dall arteria Danno ischemico reversibile (se l apporto di substrati viene ripristinato tempestivamente) irreversibile (se l ischemia perura nel tempo) morte cellulare; i danni che si riscontrano possono essere ricondotti alla deplezione di ATP; in tale condizione anche a seguito di riperfusione la cell non è in grado di ripristinare i meccanismi di produzione dell energia. In alcuni casi a seguito di riperfusione si osserva l insorgere di un dano irreversibile in cell che non erano state danneggiate in maniera letale danno da riperfusione. 3
4 Danno cellulare durante ischemia/ ipossia: ischemia fosforilazione ossidativa mitocondriale ATP I livello: pompa Na+-K+ III livello: distacco dei ribosomi sintesi proteica II livello: glicolisi anaerobia (per di AMP e stimolazione della fosfofruttokinase) Accumulo di a. lattico e fosfati inorganici 1. [Na+] int 2. ingresso H2O 3. ingresso Na+ 4. uscita K+ Rigonfiamento cellulare; Perdita dei microvilli; π cellulare; dilatazione dell ER per accumulo di metabolici; formazione di protuberanze: blobs ph glicogeno Addensamento della cromatina nucleare. Danni reversibili con il ripristino dell afflusso di sangue 4
5 ischemia O2 ATP Perdita di aminoacidi (la Gly è utile a contrastare gli effetti [Ca++] citosolico captazi one di Ca++ Attivazione P- lipase endogene Attivazione delle proteasi Attivazio ne PLA2 Accumul o di a. grassi liberi Perdita fosfolipidi di Degradazione dei fosfolipidi Prodotti della degradazione lipidica Danni all apparato citoscheletrico (generalmente nel miocardio si assiste distacco del citoscheletro dalla membrana e perdita di resistenza agli stress meccanici) Alterazione nella permeabilità della DANNO DI MEMBRANA Danni alla membrana mitocondriale da disfunzioni mitocondriali Danni alla membrana plasmatici dovuti a disfunzioni Il danno alla membrana porta ad un ulteriore ingresso di Ca++ nella cellula DANNO IRREVERSIBILE 5
6 Danno cellulare irreversibile: Morfologia: Rigonfiamento cellulare; Danno esteso alla membrana; Rigonfiamento lisosomiale; Formazione di corpi densi nei mitocondri (aspetto flocculare) Vi segue lisi del lisosoma con attivazione delle idrolisi acide e autodigestione della cellula, la rottura porta al contempo alla degradazione nucleare. Ultimo stadio del danno cell irreversibile è la morte cellulare Morte cellulare: 1. fuoriuscita di enzimi nello spazio extracellulare; 2. ingresso nella cellula morente di macromolecole; 3. la cellula morta viene sostituita da grosse masse di fosfolipidi sotto forma i figure mieliniche che poi vengono fagocitate. se non vengono rimossi i fosfolipidi possono essere calcificati (ES formazione di saponi di calcio) Utile elemento diagnostico: ES: infarto del miocardio: Ck MB; Troponina M; LDH Meccanismi del danno irreversibile: è necessario che si verifichi: 1. irreversibilità delle disfunzioni mitocondriale da di ATP; 2. profonde alterazioni nel funzionamento della membrana plasmatici. 6
7 Danno da ischemia/riperfusione: in particolari condizioni, a seguito di riperfusione si assiste ad un ulteriore perita di cellule che nel periodo di ischemia non erano morte. Tale fenomeno prende il nome di danno da ischemia/riperfusione; ha un particolare significato clinico, infatti se a ischemia segue un adeguato trattamento clinico si può ridurre la frazione di cellule a rischio. Riperfusione Endotelio Leucociti Cell parenchimali Produzione di radicali liberi dell ossigeno: O2- ; H2O2, OH- Perossidazione lipidica DANNO DI MEMBRANA Meccanismo: 1. prima ipotesi il danno si instaura in cellule strutturalmente intatte, ma biochimicamente danneggiate; 2. la riperfusione potrebbe innescare nuovi processi in grado di danneggiare la cellula Riperfusione Produzione diradicali liberi dell O2 da parte di cell parenchimali, endoteliali, e leucociti Incapacità dei mitocondri a ridurre i radicali liberi dell O2 che scatenano il fenomeno di transizione di permeabilità mitocondriale incapacità di sintesi di ATP morte cellulare Produzione di citochine ad aumento di espressione di molecole per l adesione accumulo di leucociti polimorfonucleati infiammazione danno al tessuto 7
8 Produzione di radicali liberi: 1. assorbimento di energia radiante (luce UV, raggi X); 2. metabolismo di sostanze chimiche esogene o farmaci; 3. reazioni di normale red-ox nei processi metabolici; 4. metalli di transizione (Fe, Cu sono in grado dona o accettare e- nelle reazioni intracellulari) 5. NO prodotto dalle cell endoteliali. Reazioni dei perossidi: 1. perossidazione dei lipidi di membrana (la Vit E protegge la membrana da questo effetto) rottura dei doppi legami dei grassi poliinsaturi, innesco di una reazione propagativa per formazione di perossidi reattivi instabili; 2. modificazioni ossidative delle proteine ossidazione delle catene laterali degli aminoacidi; 3. lesioni al DNA (processo legato all invecchiamento cellulare e alla trasformazione maligna delle cell) reazioni con la timida del DNA nucleare e mitocondriale. Meccanismi i tamponamento dei radicali liberi: 1. antiossidanti Vit liposolubili (A; E) + Vit C + glutatione; 2. metalli di transizione Cu +Fe e loro proteine di trasporto; 3. enzimi e complessi enzimatici Catalasi ( 2H2O2 O2 + H2O) Superossidodismutasi ( H+ H2O2 + O2); Glutatione perossidasi Danno da agenti chimici: (producono tutta la serie delle patologie ambientali); producono danno con due principali meccanismi: 1. Azione diretta: la sostanza lega direttamente componenti molecolari fondamentali o orfanelli della cellula ES cloruro di mercurio - permeabilità della membrana; attività della pompa ATPasi dipendente; cianuro avvelena la citocromo ossidasi mitocondriale e blocca la fosforilazione ossidativa. Molti farmaci e chemioterapici inducono danno cellulare mediante effetti citotossici diretti. 2. Sostanze biologicamente inattive vengono convertite in metabolici tossici. La funzione di conversione è solitamente affidata alla Cit P 450 nell ER degli epatociti e in altri organi. ES tetracloruro di carbonio CCl4: CCl4 CCl3 Cit P 450 composto altamente reattivo PEROSSIDAZIONE LIPIDICA 8
9 Perossidazione lipidica: reazione autocatalitica con distruzione di struttura e funzione dell ER: Perossidazione lipidica Danno alla membrana dell ER Distacco dei polisomi sintesi delle apoproteine Rilascio dei prodotti di perossidazione lipidica (a. grassi liberi) Danno alla membrana plasmatica Fegato grasso (per accumulo di lipidi all interno dell epatocita) permeabilità Na+; H2O; Ca++ Rigonfiamento cellulare Entrata max di Ca++ Danno epatico: fuoriuscita di lipidi e mancato Complessamento con apoproteine < 30 min sintesi proteica epatica 2 ore rigonfiamento dell ER e distacco dei ribosomi; segue danno mitocondriale e permeabilità cell Inattivazione dei mitocondri, enzimi cellulari, denaturazione delle proteine NECROSI ES: Paracetamolo: subisce detossificazione a livello epatico per a) desolfatazione b) glucuronizzazione; piccole quantità vengono convertite dalla P 450 in un composto elettrofilo che viene detossificato dal glutatione. Sovradosaggio: a) Si ha deplezione di glutatione; b) Segue accumulo di metaboliti nell epatocita; c) I metaboliti legano covalentemente macromolecole nucleofile, proteine nucleari e acidi nucleici Con tale meccanismo viene aumentata la tossicità del farmaco dopo 3 5 gg si assiste ad estesa necrosi degli epatociti che presentano prevalentemente lesioni di tipo ossidativo 9
10 Danno irreversibile al microscopio: 1. Rigonfiamento cellulare avviene tutte le volte che la cellula non è in rado do mantenere l omeostasi dei liquidi; 2. degenerazione grassa si verifica nel danno ipossico e varie forme di danno tossico o metabolico; caratterizzata da: presenza di piccoli o grandi vacuoli di lipidi nel citosol, si osserva in cell coinvolte nel metabolismo dei lipidi. Necrosi: gamma di modificazioni morfologiche che seguono la morte cellulare in un tessuto vivente. Sono in gran parte il risultato della degenerazione enzimatica delle cell danneggiate irreversibilmenete. Necrosi coagulativa manifestazione più frequente di necrosi Denaturazione delle proteine; Rottura degli organuli; Rigonfiamento cellulare. L aspetto morfologico è dovuto a : a) Digestione enzimatica della cell ed eterolisi (enzimi provenienti da altre cell compresi i leucociti); b) Denaturazione delle proteine L area necrotica di un tessuto normalmente viene rimossa per fagocitosi e per azione dei leucociti, se questo non avviene e i resti cellulari non vengono riassorbiti si ha calcificazione distrofica. Tempo dei processi necrotici: morte cellulare necrosi (tempo necessario = ore) ES infarto del miocardio..si ha evidenza istologica di infarto solo dopo 4 12 ore dalla morte del miocita. Al contrario gli enzimi cardiaci sono repertabili in circolo dopo solo 2 ore dall evento. Morfologia delle cell necrotiche: eosinofilia (per presenza di RNA nel citosol); aspetto uniformemente più trasparente di una cell viva per perdita di glicogeno; citoplasma vacuolato ( per digestione degli organuli); alterazioni nucleari (dopo 1-2 gg il nucleo scompare del tutto): a) Cariolisi = perdita della cromatina; b) Picnosi = riduzione delle dimensioni del nucleo; c) Carioressi = frammentazione del nucleo. Tipi di necrosi: Necrosi coagulativa Necrosi colliquativa Steatonecrosi Vi prevale la denaturazione delle Prevale la digestione enzimatica, Area focale in cui i è verificata proteine l architettura del tessuto è caratteristica delle infezioni distruzione dei lipidi. Non è un di origine è riconoscibile, è batteriche e fungine, vi è tipo di necrosi a se stante vero e caratteristica dell ipossia, non si accumulo delle cell proprio. Tipica conseguenza del presenta mai nel SNC. dell infiammazione, a seguito di rilascio di enzimi pancreatici Viene detta caseosa nel caso in ipossia si verifica a livello del all interno del pancreas e nella cui segue un infezione da TBC, SNC. In chirurgia viene detta cavità peritoneale. Pancreatite l architettura del tessuto di gangrena gassosa umida se vi è acuta. origine è irriconoscibile, è presente infiltrato leucocitario. presente una reazione infiammatoria granulomatosa. 10
11 Apoptosi: distinta e importante forma di morte cellulare; differisce dalla necrosi coagulativa, ma con essa condivide importanti meccanismi biochimici. Alcuni tipi di cell a seconda dell intensità dello stimolo, e della durata dello stesso possono andare incontro a necrosi o ad apoptosi. Una forma di degenerazione cellulare a cavallo tra apoptosi e necrosi coagulativa viene detta necrosi secondaria da Willie. L apoptosi si verifica durante: 1. sviluppo distruzione programmata di cellule durante l embriogenesi; involuzione ormono dipendente nell adulto (distruzione endometrio e follicolare in menopausa e durante il ciclo mestruale, regressione della mammella dopo lo svezzamento, atrofia prostatica); 2. meccanismo omeostatico nel mantenimento del n in popolazioni cellulari eliminazione di cellule in popolazioni proliferanti; morte cellulare nelle neoplasie ( più frequente nelle regressioni, presente anche nella fase attiva di crescita); 3. morte delle cell immunitarie linfociti T e B; morte indotta da linfociti T citotossici; 4. a seguito di danno cellulare atrofia patologica di organi a seguito di ostruzione dei dotti (pancreas, parotide, rene), danno cellulare in malattie virali (epatite virale cell apoptiche = corpi di Councliman) morte cell da stimoli dannosi. Morfologia cellula apoptotica: a) riduzione delle dimensioni cellulari; b) condensazione della cromatina; c) formazione di estroflessioni citoplasmatiche e corpi apoptotica; d) fagocitosi delle cell apoptotiche o dei corpi apoptotica. Caratteristiche biochimiche: a) taglio delle proteine con attivazione delle caspasi (proteasi specifiche); b) vengono attivate numerose transglutaminasi con formazione di numerosi legami crociati grazie ai quali le proteine del citoplasma vengono convertite in involucri raggrinziti legati covalentemente, che possono rompersi in corpi apoptotici; c) rottura del DNA caratteristica in frammenti di kb ad opera di endonucleasi Ca++ e Mg++ dipendenti; d) ricognizione fagocitarla le cell apoptotiche esprimono sulla superficie esterna fosfatidilseria, alcune anche trombospondina; tali proteine consentono il riconoscimento precoce delle cellule morte. Meccanismi apoptotici: l apoptosi è l evento finale di una cascata di eventi molecolari dipendenti da energia iniziati da un segnale. a) Segnali di inizio attivano l apoptosi transmembranari o intracellulari Mancanza di GF e citochine; vie della morte (associazioni ligado recettore ES TNF1R e FAS) morte cellulare - + Fattori di crescita, citochine favoriscono la sopravivenza Stimolano apoptosi Legame dei glucocorticoidi con il recettore; Ag chimici fisici; Infezioni virali e ipossia 11
12 b) Controllo e integrazione affidato a molecole regolatrici a livello mitocondriale, prevengono o stimolano l apoptosi e ne determinano l esito. Fase di controllo e integrazione: 1. transizione della permeabilità della membrana interna del mitocondrio tramite formazione di pori; 2. permeabilità della membrana esterna del mitocondrio con rilascio di Cit C. Regolatori mitocondriali Inibiscono Bcl 2 Bcl XL Altri Promuovono BAX Bad Altri Sono importantissimi nella regolazione dell apoptosi anche la proteina p53 e altri regolatori. Il controllo finale è dato da un bilanciamento dei regolatori pro- e contro apoptosi. L inbizione può avvenire: a) direttamente per azione diretta sui mitocondri; b) indirettamente -> per azione sulle proteine pro apoptosi la proteina Bcl 2 è un esempio che utilizza entrambe le vie: 1. impedisce la fuoriuscita di Cit C dal mitocondrio; 2. lega Apaf 1 (fattore attivante Pro-caspasi ( iniziale) Apaf - 1 Membrana mitocondriale Pro-caspasi 8 Bcl - 2 Cit C c) fase effettrice fase finale dell apoptosi; vi è attuazione della morte programmata effettuata in gran parte dall azione delle caspasi. d) Rimozione delle cellule morte fagocitosi con danno minimo alle cellule circostanti. 12
13 Esempi specifici di apoptosi: 1. Attivazione della famiglia dei recettori TNF-R (TNFR-1 e FAS): Fas -L Fas-L (prodotto dalle cell del sist immunitario) Recettore Fas (in nero il dominio di morte) FADD (Fas added death domain; proteina traduttrice con funzione di II mess) Pro-caspasi 8 Attivazione autocatalitica APOPTOSI 13
14 TNF TNF TRADD (TNF receptor added death domain; proteina traduttrice con funzione di FADD Recettore TNF-1 (in nero il dominio di morte) Proteina adattativa Cascata delle chinasi Attivazione NF-kB (inibitori delle proteasi Pro-caspasi 8 Attivazione autocatalitica NUCLEO Aumento dell espressione genica APOPTOSI SOPRAVVIVENZA 14
15 2. Apoptosi indotta da linfociti T citotossici i CTL agiscono con due meccanismi: a) Meccanismo Fas espresso dalle cell bersaglio; b) Secernendo perforine (questo meccanismo prescinde dalla presenza di un segnale di inizio) 3. Apoptosi per mencanza di fattori di cresita in queste condizioni si sbilancia il rapporto fattori pro/contro apoptosi permeabilità membr mitocondriale e perdita di Cit C, segue attivazione proteolitica; 4. Apoptosi dovuta a danno del DNA il danno iniziale del DNA è detto danno genotossico; generalmente coinvolge la proteina p 53 (questa si accumula ogni qual volta si danneggia il DNA e blocca la cellula in fase G1 per consentire la riparazione del DNA; se il processo riparativo fallisce la p 53 induce apoptosi. Se il gene p 53 manca o è mutato (come in alcune forme di cancro) viene favorita la sopravvivenza cellulare. Alla regolazione dell apoptosi sono associati due tipi di patologie: 1. patologie associate all inibizione dell apoptosi e incremento della sopravvivenza cellulare; 2. malattie associate ad un n crescente dell apoptosi Cancro carcinomi con mutazione della p 53 o tumori ormono dipendenti Malattie autoimmuni i linfociti non vengono eliminati al termine dell infezione Malattie neurodegenerative (atrofia muscolare spinale) Danno ischemico (infarto/ictus) Deplezione dei linfociti indotta da virus (AIDS) Risposte subcellulari al danno cellulare: Sono peculiari alterazioni di orfanelli o del citoscheletro; Alcune coesistono con alterazioni nel danno letale acuto; Alcune sono forme croniche del danno cellulare; Alcune sono risposte adattative. 1. Catabolismo lisosomiale: Lisosomi primari Fusione con i vacuoli che contengono il materiale da digerire Lisosomi secondari (fagolisosomi) Degradazione del materiale 15
16 Degradazione del materiale AUTOFAGIA: i vacuoli autofagici contengono orfanelli intracellulari e porzioni di citosol che vengono digeriti ETEROFAGIA: processo di digestione delle sostanze esogene catturate per endocitosi o pinocitosi; frequente nei fagociti professionali (neutrofili e macrofagi). Comprende captazione e digestione di batteri (neutrofili), rimozione di cell morte e corpi apoptotici (mecrofagi),. 2. Ipertrofia dell ER liscio: risposta adattativa riscontrabile in cell particolarmente attive da un punto di vista metabolico ES epatocita: Epatocita: molti farmaci vengono metabolizzati a questo livello grazie al sistema del Cit p 450 che si trova sull ER. Spesso questo composto non porta a detossificazione, ma alla formazione di composti più tossici di quello originale. I barbiturici vengono detossificati da questo sistema, in pz che li assumono abitualmente si assiste ad un assuefazione al farmaco dovuta proprio all adattamento dell epatocita che coincide con un aumento delle dimensioni dell ER 3. Alterazioni mitocondriali: alterazioni evidenti in cell ipertrofiche o atrofiche riguardano: Oncocitomi: tumori benigni delle ghiandole salivari, della tiroide, paratiroidi, rene. Dimensioni Forma Numero Miopatia mitocondriale: tipica del m. scheletrico, aumento dei mitocondri in numero e dimensioni, presenza di creste anomale, e di cristalloidi. 4. Anomalie del citoscheletro: Difetti della funzionalità cellulare: Locomozione; Movimento di organelli intracell Citoscheletro (composizione): 1. filamenti di actina 6-8 nm ; 2. filamenti intermedi 10 nm ; 3. filamenti di miosina 15 nm ; 4. microtubuli nm Accumulo di materiale intracell 16
17 Alterazioni dei: 1. filamenti di actina interessa il movimento dei linfociti B p. e. ; la falloidina (tossina dell amanita faloides) agisce sui filamenti di actina; 2. microtubuli generalmente sono difetti nell organizzazione dei microtubuli; riscontrabile nell assenza di mobilità degli spermatozoi; S. di Kartagener (paralisi delle ciglia dell apparato respiratorio). I difetti dell organizzazione possono essere indotti dalla colchicina. Poiché i microtubuli sono fondamentali nella formazione del fuso mitotico in mitosi anche questa viene impedita. 3. Filamenti intermedi donano alle cell uno scheletro flessibile, danni a questo livello sono generalmente da accumulo di filamenti intermedi caratteristici di alcuni danni cell: Corpi di Mallory caratteristici della malattia epatica da alcol (ialinosi alcalina da accumulo di neurofilamenti e filamenti di cheratina nel citoplasma). 17
Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici
MORTE CELLULARE Proliferazione e morte cellulare sono eventi fisiologici Omeostasi tissutale (di tessuti dinamici) Sviluppo embrionale Eliminazione di strutture corporee inutili - Fasi di scultura/rimodellamento
DettagliCorso di Laurea in Infermieris0ca. Disciplina: Anatomia Patologica Docente: Prof. Santo Giovanni LIO
Corso di Laurea in Infermieris0ca Disciplina: Anatomia Patologica Docente: Prof. Santo Giovanni LIO L anatomia patologica studia le alterazioni di cellule e tessu? provocate dalle mala@e, allo scopo d
DettagliSLA e mitocondri. sporadica. genetica. attività del Complesso II e IV. stress ossidativo. citosolica e mitocondriale SOD1
SLA e mitocondri sporadica attività del Complesso II e IV stress ossidativo genetica SOD1 citosolica e mitocondriale Huntington e mitocondri attività del Complesso II e III acido 3-nitropropionico (C2)
DettagliCELLULE EUCARIOTICHE
CELLULE EUCARIOTICHE Le cellule eucariotiche sono di maggiori dimensioni, rispetto a quelle procariotiche (almeno 10 volte più grandi) Oltre a: membrana plasmatica, citoplasma, DNA e ribosomi (comuni a
Dettaglidanni alla cellula, tra cui:
IL DANNO CELLULARE Vi sono diversi stimoli che possono causare danni alla cellula, tra cui: Agenti fisici (traumi meccanici, radiazioni, variazioni di temperatura, t etc.) Agenti chimici (farmaci, veleni,
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliIl ciclo cellulare La divisione cellulare
Il ciclo cellulare La divisione cellulare Il ciclo cellulare Meccanismo con cui si riproducono tutti gli organismi viventi La durata del ciclo varia moltissimo a seconda del tipo cellulare Cellule che
DettagliAdattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali
Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali Marina Marini Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale Cosa sono i radicali? I radicali liberi
Dettaglilogo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE
logo.jpg 18F-FDG 18F-FDG Entrata glucosio nelle cellule Segue due vie: diffusione facilitata (in presenza di eccesso) trasporto attivo Na-dipendente (richiede energia) logo.jpg FDG si accumula in base
DettagliLe PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco.
Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco. Svolgono funzioni biologiche di fondamentale importanza e possono
DettagliAPOPTOSI NECROSI: PROCESSO PASSIVO APOPTOSI: PROCESSO ATTIVO HORWITZ E SULSTAN NOBEL 2002 CED = Caenorhabditis Elegans Death genes CASPASI = Cistein-proteasi caratterizzate da un residuo Cys, necessario
DettagliMitocondri e malattie neurodegenerative. metabolismo energetico bilancio redox sopravvivenza cellulare metabolismo del calcio
Mitocondri e malattie neurodegenerative Mitocondri metabolismo energetico bilancio redox sopravvivenza cellulare metabolismo del calcio Danno mitocondriale: dismetabolismo energetico (necrosi) stress ossidativo
DettagliLA APOPTOSI DEL GRASSO. Le Motivazioni Scientifiche e La tecnica di esecuzione in tutte le zone dove è presente un accumulo adiposo
LA APOPTOSI DEL GRASSO Le Motivazioni Scientifiche e La tecnica di esecuzione in tutte le zone dove è presente un accumulo adiposo Adiposità Dobbiamo specificare che questo trattamento è diretto alla eliminazione
DettagliLe cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare
Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la
DettagliStruttura e funzioni della cellula. Corso di Biofisica, Università di Cagliari 1
Struttura e funzioni della cellula 1 Riferimenti Books and others Biological Physics (updated 1 st ed.), Philip Nelson, Chap. 2 Physical Biology of the Cell, Phillips et al., Chap. 2 Movies Exercise 2
DettagliRespirazione cellulare
Respirazione cellulare L equazione generale della respirazione C 6 H 12 O 6 + 6 O 2! 6 CO 2 + 6 H 2 O + 36 ATP 1 molec zucchero 6 molec ossigeno 6 molec anidride carbonica 6 molec acqua + = + + 36 molecole
DettagliESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE
ESOCITOSI ESISTONO DUE TIPI DI SECREZIONE SECREZIONE COSTITUTIVA (modalità continua): - proteine, glicoproteine e glicolipidi di membrana - proteine, glicoproteine e proteoglicani della matrice extracellulare
DettagliIl mantenimento dell omeostasi cellulare dipende dai sistemi che permettono lo scambio di molecole tra citoplasma e liquido
Il mantenimento dell omeostasi cellulare dipende dai sistemi che permettono lo scambio di molecole tra citoplasma e liquido extracellulare e dalla loro regolazione. Membrana cellulare Ogni cellula presenta
DettagliSISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).
SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione
DettagliCONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA
CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA QUESTI ORMONI REGOLANO IL FLUSSO DEI METABOLITI NELLA GLICOLISI, NELLA GLICOGENO-SINTESI, NELLA GLIGENO-LISI E
DettagliHelena Curtis N. Sue Barnes
Helena Curtis N. Sue Barnes LA RESPIRAZIONE CELLULARE INDICE Demolizione del glucosio Glicolisi Fermentazione lattica Fermentazione alcolica Respirazione cellulare Ciclo di Krebs Catena di trasporto degli
DettagliANTIOSSIDANTI Grassi IV LEZIONE
ANTIOSSIDANTI Grassi IV LEZIONE ANTIOSSIDANTE Sostanza che, pur presente in concentrazione ridotta rispetto al substrato ossidabile, può prevenire o ritardare l ossidazione iniziata da un fattore proossidante.
DettagliTrasmissione della informazione: livello cellulare
Trasmissione della informazione: livello cellulare Prof.ssa Flavia Frabetti aa.2010-11 ACCRESCIMENTO E DIVISIONE DIVISIONE CELLULARE CRESCITA CELLULARE E DUPLICAZIONE DEI CROMOSOMI SEGREGAZIONE DEI CROMOSOMI
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliProf. Maria Nicola GADALETA DISPENSA N. 19
Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Tecnologie Biochimiche DISPENSA
DettagliDanno cellulare. Robbins Cap. 1 Maino Cap. 5
Danno cellulare Robbins Cap. 1 Maino Cap. 5 La cellula ed il suo ambiente Adattamenti cellulari Atrofia Ipertrofia Iperplasia Metaplasia Danno cellulare Reversible Irreversible Autofagia: meccanismo
DettagliLa pompa Na + /Glucosio: simporto
MFN0366-A1 (I. Perroteau) - trasportatori e canali La pompa Na + /Glucosio: simporto Il trasportatore oscilla fra due stati alternativi (A e B); nello stato A la proteina è aperta nello spazio extracellulare,
DettagliModulo di Patologia Generale
A.A. 2009/2010 Modulo di Patologia Generale dott.ssa Vanna Fierabracci ricevimento: su appuntamento Tel 050 2218533 e-mail: v.fierabracci@med fierabracci@med.unipi.itit Dipartimento di Patologia Sperimentale,
DettagliCorso di Laurea in Ingegneria Biomedica ELEMENTI DI PATOLOGIA
Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica ELEMENTI DI PATOLOGIA Patologia Significa studio (lógos) della sofferenza (páthos). Disciplina che studia le modificazioni strutturali e funzionali delle cellule,
DettagliKIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA
KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus
DettagliBiomarkers per la diagnosi precoce di tumori
Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Dott.ssa Maria Luana Poeta Cos è un Tumore Omeostasi Tissutale
DettagliINFIAMMAZIONE. L infiammazione è strettamente connessa con i processi riparativi! l agente di malattia e pone le basi per la
INFIAMMAZIONE Risposta protettiva che ha lo scopo di eliminare sia la causa iniziale del danno cellulare (es. microbi, tossine etc), sia i detriti cellulari e le cellule necrotiche che compaiono a seguito
DettagliDe Leo - Fasano - Ginelli Biologia e Genetica, II Ed. Capitolo 7
LIFE & DEATH The term life describes a combination of phenotypes such as metabolic activity, its restriction to complex structures, growth, and the potential to identically self-reproduce. Death, of course,
DettagliSTRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE
STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.
DettagliL IPOFISECTOMIA ED IL PROFESSORE DI MODENA
L IPOFISECTOMIA ED IL PROFESSORE DI MODENA Praticando un ipofisectomia ad un essere vivente che è portatore di cancro questo regredisce. Su questa osservazione si è iniziato a considerare la possibilità
DettagliRegolazione del metabolismo del glucosio
Regolazione del metabolismo del glucosio Regolazione coordinata di glicolisi e gluconeogenesi Glicolisi e gluconeogenesi sono regolate in modo reciproco La regolazione è a livello dei punti di deviazione
DettagliLEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI. più precisamente!
LEUCEMIE tessuto ematopoieitico MIELOMI più precisamente! TUMORI EVOLUZIONE E SELEZIONE CLONALE Cambiano: Velocita proliferazione Velocità di mutazione Stabilità genetica Attività telomerasica Vantaggi
DettagliLa biostimolazione, alcuni passaggi obbligati. Durante l invecchiamento
La biostimolazione, alcuni passaggi obbligati Durante l invecchiamento L invecchiamento è l incapacità di organi, tessuti, cellule e molecole a mantenere la propria integrità funzionale e strutturale perturbata
DettagliDanno cellulare ipossico ed ischemico
Danno cellulare ipossico ed ischemico ipossia: meno ossigeno, ma nutrienti costanti ischemia: mancato apporto ematico = ossigeno + nutrienti (substrati glicolisi), oppure ostacolo al deflusso venoso in
Dettagliforme diabetiche Diabete di tipo I o magro o giovanile (IDDM): carenza primaria di insulina, più frequente nei giovani e nei bambini. Il deficit insulinico consegue (per predisposizione ereditaria o per
DettagliDIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI. www.fisiokinesiterapia.biz
DIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI www.fisiokinesiterapia.biz sito dell NIH sulle cellule staminali in genere http://stemcells.nih.gov/info/basics/basics4.asp sito completo
Dettaglihttp://sds.coniliguria.it 1
Aspetti metabolici dell esercizio fisico Genova 22 gennaio 2011 A cura di Attilio TRAVERSO http://sds.coniliguria.it 1 L allenamento produce modificazioni fisiologiche (adattamenti) in quasi tutti i sistemi
DettagliRegione cerniera monomero regione cerniera
Regione cerniera Tutte le Ig, sia quelle secrete che quelle presenti sulla membrana plasmatica dei linfociti B, sono costituite da quattro catene proteiche, due pesanti (H, da heavy, in rosso nel disegno)
DettagliPROGRAMMA DI BIOLOGIA. CLASSE 2^ F a. s. 2014 2015. Prof.ssa RUBINO ALESSANDRA
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO "ENRICO FERMI" Via Luosi n. 23-41124 Modena Tel. 059211092 059236398 - (Fax): 059226478 E-mail: info@fermi.mo.it Pagina web: www.fermi.mo.it PROGRAMMA DI BIOLOGIA
Dettagli1. Manifestano la loro azione negativa solo in età adulta avanzata
Perché invecchiamo? La selezione naturale opera in maniera da consentire agli organismi con i migliori assetti genotipici di tramandare i propri geni alla prole attraverso la riproduzione. Come si intuisce
DettagliDiapositiva 3: CASPASI IAP inibitor of apoptosis
Diapositiva 1: Diapositiva 2: Nella presente presentazione vengono trattate le correlazioni scoperte e studiate tra la tecnica dei microrna e l apoptosi. Innanzitutto l apoptosi è il processo che porta
DettagliParatiroidi e regolazione del calcio e fosforo Regolazione calcio fosforo
Paratiroidi e regolazione del calcio e fosforo Regolazione calcio fosforo La regolazione dei livelli plasmatici di calcio è un evento critico per una normale funzione cellulare, per la trasmissione nervosa,
DettagliAUMENTO DEI LIVELLI DEL
Modificazioni reversibili: dilatazione degli organuli, disgregazione dei ribosomi, formazione di vescicole, ingresso di acqua. Punto di non ritorno: i mitocondri sono fortemente aumentati di volume, con
DettagliEspressione di geni specifici per un determinato tumore
Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa
DettagliLa cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente.
CHE COS E LA CELLULA? La cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente. DA COSA SONO COSTITUITE LE CELLULE? Tutte le
DettagliCause di malattia Genetiche:
omeostasi Cause di malattia Genetiche: relativamente poche e derivano da alterazioni a carico di uno o più geni. Esempio: sindrome di Down (dovuta a trisomia del cromosoma 21); sindrome di Turner (dovuta
DettagliApoptosi. Copyright (c) by W. H. Freeman and Company
Apoptosi La morte cellulare e la sua regolazione La morte cellulare programmata è un processo fondamentale che controlla lo sviluppo degli organismi pluricellulari; L apoptosi porta all eliminazione di
DettagliNormale controllo della crescita cellulare
Normale controllo della crescita cellulare STOP STOP Cellula normale STOP Alterato controllo della crescita cellulare X STOP STOP Cellula tumorale STOP X Le cellule tumorali presentano alterazioni cromosomiche
DettagliOMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA
OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA Ruolo fisiologico del calcio Omeostasi del calcio ASSORBIMENTO INTESTINALE DEL CALCIO OMEOSTASI GLICEMICA Il livello normale di glicemia? 90 mg/100 ml Pancreas
DettagliBioenergetica e fisiologia dell esercizio 8. Risposte all allenamento: adattamenti biochimici e effetti sulla resistenza
Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 8. Risposte all allenamento: adattamenti biochimici e effetti sulla resistenza Prof. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio, Facoltà di Scienze Motorie,
DettagliAREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI
Acconciatore/trice AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI PER MACROSETTORE, FAMIGLIA E QUALIFICA Scienze 1 MACROSETTORE: SERVIZI AllA PERSONA FAMIGLIA PROFESSIONALE: SERVIZI ALLA PERSONA QUALIFICA
DettagliIl flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine
Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte
DettagliProtocollo dei saperi imprescindibili
Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola:professionale DISCIPLINA: Scienze integrate( Scienze della Terra e Biologia) RESPONSABILE: Meri Teti CLASSI SECONDE SEZIONE B INDIRIZZO: Grafico CONOSCENZE/CONTENUTI:
DettagliRiproduzione molecolare. Riproduzione cellulare. Riproduzione degli organismi. Gametogenesi (femminile e maschile) Fecondazione
ARGOMENTO STRUTTURA CELLULARE CONCETTO DI REGOLAZIONE GENICA REGOLAZIONE GENICA PROCARIOTI REGOLAZIONE GENICA EUCARIOTI trascrizione e maturazione RNA trasporto nucleo-citoplasma sintesi proteica via secretiva
DettagliPatologici: Calore, radiazioni, sostanze tossiche, ipossia (basse dosi) Atrofie patologiche Processi infettivi Cellule neoplastiche Linfociti citotoss
APOPTOSI morte cellulare per suicidio, caratterizzata dall attivazione di specifici meccanismi intracellulari Stimoli induttori: Fisiologici sviluppo embrionale delezione timica di linfociti T autoreattivi
DettagliTratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas
1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità
DettagliAttivitá e cinetica enzimatica
Attivitá e cinetica enzimatica PAS : Classe di insegnamento A60 Biologia e scienze A.A. 2013/2014 09/05/2014 Cinetica Enzimatica La cinetica enzimatica è misurata come velocità di conversione del substrato
DettagliLE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di
LE BIOMOLECOLE LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI LE BIOMOLECOLE sono LIPIDI PROTEINE ACIDI NUCLEICI molecole complesse = POLIMERI formate dall'unione di molecole semplici = MONOMERI
Dettaglidieta vengono convertiti in composti dei corpi chetonici.
Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Gli aminoacidi introdotti in eccesso con la dieta vengono convertiti in composti precursori del glucosio, degli acidi grassi e dei corpi chetonici.
DettagliBiosintesi dei triacilgliceroli
Biosintesi dei triacilgliceroli Destino della maggior parte degli acidi grassi sintetizzati o ingeriti: Ø triacilgliceroli (riserva) Ø fosfolipidi (membrane) in base alle necessità metaboliche I triacilgliceroli
DettagliC). Quindi, con la spettroscopia NMR, le informazioni sulla struttura molecolare vengono dedotte osservando il comportamento dei nuclei atomici.
La spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) è una tecnica analitica strumentale che permette di ottenere dettagliate informazioni sulla struttura molecolare dei composti in esame. La spettroscopia
DettagliMario Rossi 25/04/2019. www.trapiantocapelli.info
Mario Rossi 25/04/2019 www.trapiantocapelli.info L alopecia androgenetica è la principale causa di calvizie che colpisce circa l 70% degli uomini e il 35% delle donne giovani (percentuale che sale al 50%
DettagliTEST BIOLOGIA 1 ANNO ABEI Da inviare a connesso@alice.it entro e non oltre il 6 novembre 2015
1) I batteri sono organismi: a- bicellulari b- monocellulari c- pluricellulari 2) I virus: a- possono riprodursi solo nell acqua b- possono riprodursi solo sulla superficie di una cellula c- possono riprodursi
DettagliL adattamento dei batteri. Strategie di adattamento
L adattamento dei batteri Strategie di adattamento mutazione trasferimento genico orizzontale regolazione dell espressione genica regolazione della trascrizione regolazione della traduzione regolazione
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz DANNO CELLULARE
www.fiokineterapia.biz DANNO CELLULARE 1 iposa o anosa: è la più comune, ed é particolarmente diretta verso i mitocondri. 2 fattori fici: temperature estreme (alte e/o basse), contatti con l'elettricità
Dettagliscaricato da www.sunhope.it
Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato
DettagliApplied Nutritional Medicine
Glossario del corso di Medicina Nutrizionale Acidi Grassi: sono delle molecole a catena lunga che formano la quasi totalità dei lipidi complessi e dei grassi sia animali e vegetali. Se non attaccati ad
DettagliLa digestione degli alimenti
La digestione degli alimenti Le sostanze alimentari complesse (lipidi, glucidi, protidi) che vengono introdotte nell organismo, devono subire delle profonde modificazioni che le trasformano in sostanze
DettagliDomande relative alla specializzazione in: Biochimica clinica
Domande relative alla specializzazione in: Biochimica clinica Domanda #1 (codice domanda: n.403) : Nell'ibridazione fluorescente in situ (Fluorescent in situ hybridization "FISH"), che tipo di sonde fluorescenti
DettagliDiversità tra i viventi
Diversità tra i viventi PROPRIETÀ della VITA La CELLULA CLASSIFICAZIONE dei VIVENTI Presentazione sintetica Alunni OIRM Torino Tutti i viventi possiedono delle caratteristiche comuni Ciascun vivente nasce,
DettagliISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE. Roberto Valturio RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO. a.s.
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE Roberto Valturio RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2O13-2014 Materia : Chimica e Biologia Classe : II sez. B Rimini,05/06/2014
DettagliIntegrali (transmembrana), si estendono attraverso l intera membrana. Classificate in famiglie a seconda del numero di segmenti transmembrana.
Membrana cellulare Proteine inserite nella membrana cellulare: Integrali (transmembrana), si estendono attraverso l intera membrana. Classificate in famiglie a seconda del numero di segmenti transmembrana.
DettagliMetabolismo degli aminoacidi
Metabolismo degli aminoacidi Quando gli aminoacidi provenienti dalla digestione gastrica e intestinale, non vengono utilizzati per la costruzione di nuove proteine vengono demoliti Transaminazione Per
DettagliEsami per la valutazione della funzionalità epatica. www.slidetube.it
Esami per la valutazione della funzionalità epatica Enzimi epatici si dividono in markers di danno epatico markers di ostruzione delle vie biliari ENZIMI EPATICI Alanina aminotransferasi (ALT) Aspartato
DettagliMonossido d azoto NO (Nitric Oxide) Messaggero del segnale cellulare. Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico
Monossido d azoto NO (Nitric Oxide) Ruolo biologico: Messaggero del segnale cellulare Molecola regolatoria nel sistema cardiovascolare Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico Componente
DettagliMangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di
Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di materiali per fare funzionare il nostro corpo È il carboidrato
DettagliDIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI
DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI CARATTERIZZATO DA: IPERGLICEMIA STABILE GLICOSURIA PREDISPOSIZIONE A COMPLICANZE
DettagliLe Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.
DettagliValitutti, Taddei, Kreuzer, Massey, Sadava, Hills, Heller, Berenbaum
Dal carbonio agli OGM VERSO L UNIVERSITÀ Le domande sono tratte dalle prove di ammissione emesse annualmente dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (MIUR) e le soluzioni sono evidenziate
DettagliMetabolismo degli amminoacidi. Ciclo dell urea
Metabolismo degli amminoacidi Ciclo dell urea Biosintesi di amminoacidiporfirine, creatina, carnitina, ormoni, nucleotidi Gli amminoacidi possono subire una degradazione ossidativa in 3 diverse situazioni
DettagliAttivazione dei linfociti T
Attivazione dei linfociti T Attivazione linfociti T: caratteristiche generali Eventi extracellulari - Riconoscimento dell antigene - Interazione dei recettori costimolatori Eventi intracellulari - Trasduzione
DettagliLa catalasi: un enzima in azione
Percorso di Didattica laboratoriale La catalasi: un enzima in azione Scuola Secondaria di Secondo Grado IISS - IPSIA E. Majorana Bari Classe IV B Docente: Miralma Serio Organizzatore cognitivo: Le trasformazioni
DettagliGLUCONEOGENESI. Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio
GLUCONEOGENESI Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio CATABOLISMO ANABOLISMO OSSIDAZIONI Produzione di ATP RIDUZIONI Consumo di ATP La GLUCONEOGENESI è un PROCESSO ANABOLICO La gluconeogenesi
DettagliSi possono suddividere in:
Si possono suddividere in: LIPIDI DI DEPOSITO: si accumulano nelle cellule del tessuto adiposo, sono una riserva energetica, mantengono costante la temperatura del corpo (termogenesi) LIPIDI STRUTTURALI:
DettagliFISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE
FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE ACIDO = molecola contenente atomi di idrogeno capaci di rilasciare in soluzione ioni idrogeno (H( + ) BASE = ione o molecola che può accettare uno ione idrogeno
DettagliEFFETTI BIOLOGICI DELLE RADIAZIONI
EFFETTI BIOLOGICI DELLE RADIAZIONI Asp 2- Caltanissetta- Dott.ssa G. Di Franco Dirigente medico U.O. Radioterapia San Cataldo RADIAZIONI IONIZZANTI Radiazioni capaci di causare direttamente o indirettamente
DettagliLa traduzione: dall mrna alle proteine
La traduzione: dall mrna alle proteine Le infezioni batteriche sono una grave causa di malattie e morte in Europa e negli USA. Le infezioni batteriche si curano con antibiotici che colpiscono l espressione
DettagliIngegneria delle tecnologie per la salute. Anatomia e istologia umana. Cenni di Biologia
Ingegneria delle tecnologie per la salute Anatomia e istologia umana Cenni di Biologia Macromolecole: Glucidi Lipidi Proteine Acidi nucleici glucidi Monosaccaridi: glucosio, fruttosio, galattosio, desossiribosio,
DettagliALIMENTAZIONE NELL UOMO
ALIMENTAZIONE NELL UOMO Alimentazione e Nutrizione Corpo umano come macchina chimica che utilizza l energia chimica degli alimenti (quando si spezzano i legami chimici tra gli atomi che formano le macromolecole
DettagliEPITHELIAL TO MESENCHYMAL TRANSITION (EMT) IN DEVELOPMENT AND DISEASES. Cristina Valacca 18 Maggio 2012
EPITHELIAL TO MESENCHYMAL TRANSITION (EMT) IN DEVELOPMENT AND DISEASES Cristina Valacca 18 Maggio 2012 DEFINIZIONE L'EMT è un processo biologico che consente a una cellula epiteliale di iniziare numerosi
DettagliChe cosa e l allenamento
Che cosa e l allenamento teoria Definizione comportamento idoneo a modificare la capacità di prestazione motoria, fisica o psichica (cognitiva) fisiologia eccezione alla regola generale dell omeostasi
DettagliMetabolismo: Introduzione
Metabolismo: Introduzione METABOLISMO Insieme delle reazioni chimiche coordinate e integrate che hanno luogo in tutte le cellule C A T A B O L I S M O Ossidazioni esoergoniche Alimenti: Carboidrati Lipidi
DettagliBiosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi
Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Principali bersagli degli antibiotici Gli antibiotici derivano per la maggior parte da composti naturali Strutture di alcuni peptidi bioattivi
DettagliMETABOLISMO DEL GLICOGENO
METABOLISMO DEL GLICOGENO Struttura del glicogeno DEMOLIZIONE DEL GLICOGENO: GLICOGENOLISI 1) distacco progressivo di unità glucosidiche con formazione di glucosio-1- fosfato: enzima: glicogeno fosforilasi
DettagliDeterminazione del sesso Cromosomi sessuali
Determinazione del sesso Cromosomi sessuali Negli Eucarioti un cromosoma del sesso è un cromosoma presente in forme diverse nei due sessi. Uno è un cromosoma "X", l'altro strutturalmente e funzionalmente
Dettagli