DEFINIZIONE DI FARMACO. (dal Greco pharmacon = veleno)
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- Graziano Rizzo
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1 DEFINIZIONE DI FARMACO (dal Greco pharmacon = veleno)
2 QUALSIASI AGENTE CHIMICO IN GRADO DI INDURRE UNA QUALUNQUE MODIFICAZIONE NELL ORGANISMO, SIA ESSO UN PROCESSO FISIOLOGICO O BIOCHIMICO O UNO STATO PSICOLOGICO Quindi: non solo sostanze dotate di proprietà terapeutiche, ma anche sostanze tossiche!!!
3 DEFINIZIONE O.M.S. SOSTANZA O PRODOTTO CHE E IMPIEGATO O CHE SI INTENDE IMPIEGARE PER MODIFICARE O PER ESPLORARE UN SISTEMA FISIOLOGICO, OPPURE UNO STATO PATOLOGICO, AL FINE DI RIUSCIRE VANTAGGIOSO PER CHI LO RICEVE
4 CARATTERI DI UN FARMACO
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6 Emivita Emivita o tempo di dimezzamento (t½) è il tempo necessario affinchè la concentrazione plasmatica di un farmaco si riduca della metà
7 Emivita SOMMINISTRANDO UN FARMACO A INTERVALLI DI UNA EMIVITA SI OTTENGONO MINIME OSCILLAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE EMATICA INTORNO A QUELLA TERAPEUTICA (steady-state) Sono necessarie circa 5-7 emivite per raggiungere lo steadystate Sono necessarie almeno 7-10 emivite per ottenere il wash-out del farmaco
8 Concentrazione plasmatica all equilibrio (steady-state) Situazione per la quale la quantità di farmaco somministrato equivale alla quantità eliminata così che la quota disponibile per l organismo non varia, cioè è costante
9 Range terapeutico Caratteristiche Farmacocinetiche Concentrazione minima tossica Conc.ematiche Picco ematico Fase di assorbimento Fase di eliminazione Inizio eff. terapeutici Fine eff. terapeutici Tempo di latenza Durata d azione Tempo
10 Caratteristiche Farmacocinetiche RANGE TERAPEUTICO (Finestra terapeutica) L intervallo di concentrazioni ematiche di un farmaco entro il quale si manifestano normalmente gli effetti terapeutici senza effetti tossici dose-dipendenti CONCENTRAZIONE MINIMA TOSSICA La concentrazione ematica di un farmaco al di sopra della quale compaiono gli effetti tossici dose-dipendenti. Corrisponde al limite superiore del range terapeutico
11 Caratteristiche Farmacocinetiche CONCENTRAZIONE MINIMA TERAPEUTICA La concentrazione ematica di un farmaco al di sotto della quale non si hanno effetti terapeutici. Corrisponde al limite inferiore del range terapeutico. PICCO EMATICO La concentrazione massima raggiunta da un farmaco. Si correla al tempo. Ad esempio il picco ematico dell aspirina somministrata per via orale si ottiene, generalmente, dopo 2 ore dalla somministrazione
12 Caratteristiche Farmacocinetiche EMIVITA (T½) Il tempo necessario perché la concentrazione ematica di un farmaco diventi la metà. Normalmente si esprime in ore TEMPO DI LATENZA Il tempo necessario, dopo la somministrazione, per ottenere l inizio dell effetto del farmaco. Quindi il tempo necessario ad ottenere la minima concentrazione terapeutica
13 Caratteristiche Farmacocinetiche FINE DELL EFFETTO TERAPEUTICO Il tempo trascorso dalla somministrazione alla fine dell effetto del farmaco. Quindi il tempo per raggiungere nuovamente una concentrazione ematica al di sotto di quella minima terapeutica DURATA D AZIONE L intervallo di tempo tra l inizio e la fine degli effetti terapeutici di un farmaco. Quindi il tempo in cui i livelli ematici sono all interno del range terapeutico
14 INDICE TERAPEUTICO L indice terapeutico di un farmaco è rappresentato dal numero derivante dal rapporto tra la dose tossica e la dose terapeutica. Ad esempio per un farmaco che ha una dose tossica di 10 grammi ed una dose terapeutica di 2 grammi: Indice terapeutico: Dose tossica Dose terapeutica = 10 2 = 5 Risulta evidente che quanto più l indice terapeutico di un farmaco è basso (vicino all unità) tanto più ristretto è il margine di sicurezza nel dosaggio del farmaco.
15 INDICE TERAPEUTICO L indice terapeutico non rappresenta la valutazione di un farmaco dal punto di vista dell efficacia e/o della tollerabilità ma ci indica la sua sicurezza/maneggevolezza cioè la distanza tra la dose tossica e quella terapeutica. Farmaci con un basso indice terapeutico (es.: antiepilettici, teofillina, aminoglicosidi, antitumorali, warfarin) devono essere monitorati attentamente. Il monitoraggio si può effettuare direttamente, cioè prelevando dei campioni di sangue e determinando la quantità di farmaco presente, o indirettamente attraverso dei parametri di laboratorio, ad esempio per il warfarin o altri anticoagulanti misurando il tempo di coagulazione del sangue.
16 ADR Reazioni Avverse da Farmaci Sono le reazioni negative per la salute dell organismo, dovute alla presenza del farmaco
17 Classificazione delle reazioni avverse da farmaci (Lancet 2000, 356:1255-9) Caratteristiche Esempi Trattamento Tipo A (Augmented Dose dipendenti) Correlate alla dose Collegate al mecc. d azione Comuni Prevedibili Bassa mortalità Scoperte prima della commercializzazione Sedazione da benzodiazepine Parkinsonismo da neurolettici Effetti anticolinergici da triciclici Ridurre la dose o sospendere il farmaco Tipo B (Bizarre Dose Indipendenti) Non correlate alla dose Non collegate al mec. d azione Non comuni Imprevedibili Alta mortalità Scoperte dopo la commercializzazione Agranulocitosi da clozapina Sindrome maligna da neurolettici Sindrome di Stevens- Johnson da lamotrigina Sospendere il farmaco ed evitarlo in futuro
18 ADRs e Costi Le ADRs causano il 3-5 % dei ricoveri ospedalieri (Lazarou J et al., JAMA 1998, 279: ) Le ADRs sono responsabili del 5-10 % dei costi ospedalieri (Moore N. et al., Br J Clin Pharmacol 1998, 45: )
19 In caso di dubbio seguo la flow chart Devo segnalare la ADR che ho sospettato? Il paziente è un bambino? no il farmaco è un fitoterapico? no Il farmaco è nuovo? no La reazione è grave? no La reazione è inattesa? no Allora non serve segnalare Modificato da: sì sì sì sì sì S E G N A L O In caso di dubbio 19
20 Farmacovigilanza: passiva o attiva? Da processo passivo interpretato da più attori come adempimento burocratico di atti prevalentemente amministrativi a processo attivo, sistematico, condotto con metodo e strumenti riconosciuti e validati per il monitoraggio dei farmaci sia nuovi che vecchi, dei loro effetti e delle possibili interazioni. 20
21 Farmacovigilanza: passiva o attiva? Da eventi segnalati spontaneamente in modo aspecifico ad eventi indagati in modo sistematico e attivo in funzione di obiettivi dichiarati 21
22 RAPPORTO RISCHIO/BENEFICIO La valutazione clinica di un farmaco è un processo complesso non esprimibile con un semplice rapporto tra dose tossica e dose terapeutica (indice terapeutico). Si tratta, infatti, di esprimere un giudizio valutando da una parte i benefici che si ottengono e dall altra i rischi che si corrono utilizzando il farmaco (rapporto beneficio/rischio). Per stabilire un corretto rapporto beneficio/rischio per un farmaco è necessario conoscere i benefici che si ottengono (quindi conoscere i dati sulla sua efficacia clinica) e i rischi derivanti dal suo uso (quindi conoscere i suoi effetti avversi).
23 RAPPORTO RISCHIO/BENEFICIO Bisogna tenere presente che il rapporto beneficio/rischio di un farmaco può essere diverso a seconda del paziente e/o della patologia da trattare. Quindi in certe situazioni un farmaco, che ha in generale un rapporto beneficio/rischio favorevole (cioè i benefici superano i rischi), potrebbe avere un rapporto sfavorevole (i rischi superano i benefici).
24 DOSAGGIO: DEFINIZIONI DOSE Quantità di farmaco somministrata per produrre un determinato effetto terapeutico POSOLOGIA Dose, tempi e modalità di somministrazione di un farmaco Esempio di posologia: Rocefin 500 mg due volte al giorno per via i.m. per 7 giorni DOSE MASSIMA La massima quantità di farmaco tollerata, senza cioè che si verifichino effetti tossici DOSE GIORNALIERA La quantità di farmaco somministrata nelle 24 ore
25 FATTORI DA CONSIDERARE NELLA DETERMINAZIONE DELLA DOSE Modalità di somministrazione Peso (per farmaci ad alto rischio con basso indice terapeutico meglio utilizzare la superficie corporea) Età Patologie Gravidanza concomitanti Contemporanea somministrazione con altri farmaci che interagiscono
26 DURATA D AZIONE DEI FARMACI I farmaci possono avere differenti durate d azione (si parla di farmaci ad azione breve, talora ultrabreve, intermedia, lunga). La durata d azione di un farmaco dipende principalmente: Dalla velocità di eliminazione Dai processi di biotrasformazione (metaboliti inattivi o attivi) La velocità di eliminazione dipende dalla funzionalità degli organi emuntori, dalle caratteristiche chimico-fisiche del farmaco o dei metaboliti (in particolare l idrosolubilità), dalla forma farmaceutica, dalla via di introduzione. Normalmente la dose non influenza la velocità di eliminazione tranne che non si somministrino dosi molto elevate, tali da saturare i processi di eliminazione.
27 LIVELLI EMATICI (CONCENTRAZIONI EMATICHE) DEI FARMACI Rappresentano la quantità di farmaco attivo contenuta nel sangue nel tempo. Esiste una corrispondenza tra i livelli ematici di un farmaco e la quantità di farmaco che raggiunge la sede d azione. In altre parole vi è corrispondenza tra i livelli ematici e l effetto farmacologico. Ad esempio il massimo effetto di un farmaco si avrà nel momento in cui è massima la concentrazione del farmaco nel sangue.
28 LIVELLI EMATICI (CONCENTRAZIONI EMATICHE) DEI FARMACI I livelli ematici di un farmaco dipendono da diversi fattori, quali: la via di somministrazione la quantità e velocità dell assorbimento la velocità di eliminazione la modalità di somministrazione (unica o ripetuta, nel secondo caso ha rilievo l intervallo di tempo tra le somministrazioni) la quantità di farmaco somministrata (DOSE)
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30 CURVE DOSE-RISPOSTA L effetto di un farmaco è proporzionale al numero di recettori occupati, quindi aumenta all aumentare della dose. L effetto massimo si verifica quando tutti i recettori sono occupati.
31 POTENZA La potenza è indice della dipendenza dell effetto dalla dose del farmaco. E uguale alla affinità del farmaco per il recettore. La potenza influenza la dose necessaria per ottenere un determinato effetto.
32 EFFICACIA Si definisce EFFICACIA di un farmaco l entità massima dell effetto che esso può indurre. L efficacia non dipende dalla dose, ma è indice dell attività intrinseca del farmaco nell indurre un determinato effetto.
33 IL FARMACO IDEALE MASSIMA EFFICACIA TERAPEUTICA NESSUN EFFETTO COLLATERALE
34 IL FARMACO REALE VARIABILE GRADO DI EFFICACIA VARIABILE INCIDENZA DI EFFETTI COLLATERALI
35 IL FARMACO REALE VARIABILE GRADO DI EFFICACIA VARIABILE INCIDENZA DI E. C. RISCHIO BENEFICIO SCELTA DEL TRATTAMENTO EFFECTIVENESS
36 VALUTAZIONE DELLA EFFECTIVENESS VALUTAZIONE DEL VALUTAZIONE DI RISCHIO DI E. C. INICIDENZA / SEVERITA DI E.C.
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