Lezione PSPICE n.2. Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lezione PSPICE n.2. Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici"

Transcript

1 Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1

2 Lezione 2 Cosa impareremo. 1. Visualizzare i risultati in Schematics 2. Visualizzare i risultati nel file.out 3. Condurre un analisi DC Sweep 4. Visualizzare i risultati con probe 5. Condurre un analisi parametrica 2

3 1. Visualizzare i risultati in Schematics Talvolta, quando ci sono molti componenti, la visualizzazione dei risultati in Schematics può risultare non chiara. 3

4 Molto spesso non siamo interessati a conoscere le intensità di corrente e le tensioni in tutti i bipoli, ma solo in alcuni componenti specifici Conviene inserire degli strumenti di misura, voltmetri e/o amperometri, solo nei punti desiderati. Viewpoint consente di leggere il potenziale di un nodo della rete. Iprobe è un amperometro e permette di conoscere l intensità di corrente elettrica in un bipolo. 4

5 Inserire Viewpoint Inserire Iprobe Draw Get New Part Part Name Viewpoint Place Draw Get New Part Part Name Iprobe Place Viewpoint deve essere connesso in corrispondenza del nodo. Iprobe deve essere connesso in serie al bipolo. 5

6 In ogni amperometro esiste un morsetto di riferimento che è contrassegnato generalmente con il segno +. Anche Iprobe possiede questo morsetto di riferimento che però, non è esplicitamente indicato in Pspice. + Il morsetto + è quello indicato in figura, ma non appare nello Schematic di PSpice L intensità di corrente I misurata da Iprobe è quella con riferimento entrante nel morsetto + I 6

7 Esempio: usare viewpoint e Iprobe per conoscere le intensità di corrente i2 e i3 e i potenziali dei nodi A e B i2 i3 B A 7

8 Inserimento di Iprobe e Viewpoint!! n.b. gli amperometri sono stati orientati coerentemente con i versi di riferimento delle intensità di corrente elettrica i2 e i3 da misurare. 8

9 2. Visualizzare i risultati nel file.out La lettura degli amperometri Iprobe è trascritta anche nel file.out. Gli Iprobe sono trattati come generatori di tensione nulla (V_V8 e V_V9) ai cui morsetti PSpice calcola le intensità di corrente VOLTAGE SOURCE CURRENTS NAME CURRENT V_V E+00 V_V E-01 V_V E+00 V_V E-01 V_V E+00 TOTAL POWER DISSIPATION 8.78E+01 WATTS 9

10 Esercizio 2.1: Valutare la potenza erogata dai generatori 10

11 Posso usare il solo file.out NODE VOLTAGE ($N_0001).3309 ($N_0002).3236 ($N_0003).0182 ($N_0004) VOLTAGE SOURCE CURRENTS NAME CURRENT V_V E+00 TOTAL POWER DISSIPATION 3.35E+00 WATTS!! Spice calcola solo la potenza erogata dai generatori di tensione!!!! Spice non calcola la potenza erogata dal generatore di corrente!! E necessario, allora, calcolarla manualmente Pj=(V N2 -V N3 )*I1=( )*2=0.61 W 11

12 Posso usare il solo Schematics inserendo Iprobe e Viewpoint Per il generatore di tensione Pe=1*3.346=3.346 W Per il generatore di tensione Pj=( )*2=0.61 W 12

13 3. Analisi DC SWEEP Molto spesso può capitare di dover studiare un circuito facendo variare le tensioni (o correnti) dei generatori in un intervallo di valori predefinito. Ciò può accadere, ad esempio, quando si vuole conoscere la caratteristica tensione-corrente (V,I) di un bipolo, oppure quando si vuole effettuare un analisi di sensibilità. In questi casi è particolarmente utile l analisi di tipo DC SWEEP 13

14 Esercizio 2-2 :Tracciare la caratteristica del diodo zener di figura, facendo variare la tensione del generatore nell intervallo [-10V +10V] con passo di 0.1 V 14

15 L unico diodo zener disponibile è indicato con il simbolo D1N750 V D I D Per tracciare la caratteristica, dobbiamo far variare la tensione ai capi del diodo e misurare l intensità di corrente che lo attraversa. Ci serviamo dell analisi DC SWEEP Analysis Setup Abilitiamo DC SWEEP 15

16 Adesso procediamo selezionando la sorgente da variare e indicando il campo di variazione e l incremento. 1. DC SWEEP 2. Scegliere il tipo di variabile (Voltage source) 3. Inserire il nome del componente V1 4. Inserire Sweep Type : Linear 5. Inserire Start value : Inserire End value: Inserire Increment: 0.1 Completata la fase di Setup, può iniziare la simulazione Analysis Setup (F11) 16

17 Si apre il post-processore grafico PROBE Inizialmente si hanno solo in ascissa i valori di V1. L asse y è vuoto e non è visualizzato alcun grafico Per inserire un grafico, dal menu: Trace Add Trace 17

18 Compare la finestra Add Traces in cui si possono selezionare le grandezze da visualizzare Variabili che possono essere visualizzate Espressione da visualizzare Funzioni disponibili 18

19 Sintassi in Probe I(D1): intensità di corrente i 12 nel diodo D1; I(V1): intensità di corrente i +- nel generatore V1; V(D1:1): potenziale del morsetto 1 del diodo; V(D1:2): potenziale del morsetto 2 del diodo; V(V1:+): potenziale del morsetto + di V1 V(V1:-): potenziale del morsetto di V1 V1(D1): potenziale del morsetto 1 di D1 V2(D1): potenziale del morsetto 2 di D1 I(V1) I(D1) 19

20 V D I D A noi interessa tracciare l andamento della corrente I D nel diodo. I D non è altro che l intensità di corrente misurata con verso entrante nel morsetto 1 del diodo ed è quindi I(D1) Selezionata la corrente I(D1), basta premere il tasto OK 20

21 Appare in PROBE il grafico della corrente I(D1) in funzione della tensione di alimentazione V1 Attenzione!! Questa non è la caratteristica cercata. Sull asse delle ascisse, infatti, devo avere la tensione sul diodo. 21

22 Devo cambiare la variabile sull asse x. 1) Plot Axis Settings 2) Axis Variable 22

23 3) Scegliere la variabile V D 1 2 I D La tensione sul diodo è la differenza tra il potenziale del morsetto 1 del diodo e il potenziale del morsetto 2 del diodo. In Trace Expression aggiungo (V(D1:1)-V(D1:2)) 23

24 Caratteristica del diodo zener 24

25 Per visualizzare direttamente l intensità di corrente elettrica nel diodo, possiamo usare un Marker In Schematics, Markers Mark current into pin Il marker di corrente permette di visualizzare in Probe l intensità di corrente valutata con verso di riferimento entrante nel componente attraverso il nodo selezionato. Introdotto il marker, alla fine della simulazione, automaticamente si apre la finestra di Probe ed è possibile visualizzare la grandezza selezionata. 25

26 Esistono anche altri tipi di markers Per i potenziali: Mark voltage level Il marker va inserito nel nodo del quale si vuole conoscere il potenziale Per le tensioni: Mark voltage differential Sono due marker di potenziale, contrassegnati con i segni + e - Consentono di conoscere la differenza di potenziale tra il morsetto + e il morsetto - Marker advanced che useremo in seguito. 26

27 Esercizio 2-3 :Tracciare la caratteristica (I,V) del resistore da 50 ohm di figura. I V Suggerimento: attenzione ai versi di riferimento scelti 27

28 Esercizio 2.4: Nella rete di figura V1 è un generatore di tensione variabile. La sua tensione può essere variata tra -500V a +100V con passo di 10V. Determinare Il valore di V1 che rende nulla la potenza assorbita su R3 28

29 Visualizzare i risultati nel file.out Per l intensità di corrente si usa il componente Iprint Draw Get New Part Iprint Iprint ha funzione di amperometro Inserire Iprint in serie al bipolo. L intensità di corrente misurata è quella con verso di riferimento uscente dal morsetto - 29

30 Attenzione!! IPRINT deve sempre essere abilitato Doppio clik su Iprint, In DC inserire il valore y Esercizio 2-4 Misuriamo la corrente I4 Misuriamo la corrente I2 30

31 Inserimento degli amperometri Iprint 31

32 Visualizzare i risultati nel file.out VOLTAGE SOURCE CURRENTS NAME CURRENT V_PRINT E+00 V_PRINT E+00 Corrente nel resistore R4 Corrente nel resistore da R2 32

33 Per visualizzare nel file.out il valore del potenziale di un nodo si usa il componente Vprint1 Vprint1 va collegato al nodo del quale si vuole conoscere il potenziale Per visualizzare nel file.out il valore della tensione su un bipolo si usa il componente Vprint2 Vprint2 ha funzione di voltmetro e va inserito in parallelo al bipolo Vprint1 e Vprint2 devono essere abilitati I valori sono riportati nel file.out solo se si compie un analisi parametrica o un analisi DC SWEEP, non se si fa la semplice analisi del tipo BIAS POINT DETAIL. 33

34 Calcolo della resistenza equivalente E possibile valutare la resistenza equivalente ad una coppia di morsetti, imponendo la corrente di 1 A e misurando al tensione ai morsetti I V se I=1 V I = R eq R = eq V 1 34

35 Esercizio 2-5: Data la rete a ponte di figura, ricavare la resistenza equivalente ai morsetti AB 35

36 Con un analisi DC Sweep, se utilizziamo il componente Vprint2, nel file.out ricaviamo: I_I1 V(0,$N_0003) E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+04 R eq Ricaviamo, quindi che, quando l intensità di corrente è 1A, la tensione ai morsetti del generatore è uguale a 2217 V. Di conseguenza, la resistenza equivalente è pari a 2217 Ω 36

37 Esercizio 2.6: Tracciare su uno stesso grafico la caratteristica corrente-tensione (I,V) di tre resistori R1=10Ω, R2=50 Ω, R3=100 Ω. Riportare, inoltre, nel file.out i valori di tensione e corrente nei singoli resistori. Suggerimento: 1) Controllare i bipoli in corrente; 2) Usare Vprint e Mark Voltage Differential 37

38 I voltmetri Vprint2 devono essere collegati in parallelo I voltmetri, così come Iprint, devono essere abilitati Il file.out contiene i valori di tensione letti dai voltmetri 38

39 39

40 E possibile cambiare le caratteristiche delle curve rappresentate in PROBE Con il tasto sinistro del mouse si seleziona la curva da cambiare. Poi, cliccando con il tasto destro si sceglie: properties Si può cambiare il colore, il pattern, lo spessore e il simbolo della curva selezionata 40

41 I_I1 V($N_0001,$N_0002) E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+02 ESERCIZIO 2.6: Analisi del file.out Nel file.out sono indicati i valori di tensione letti da ogni voltmetro VPRINT2, in corrispondenza di ciascun valore di corrente imposto dal generatore 41

42 Analisi parametrica Esercizio 2.7: Max trasferimento di potenza Un generatore di resistenza interna R1 fornisce la massima potenza al carico di resistenza R2, quando R2=R1 Al variare della resistenza di carico R2, varia l intensità della corrente nel circuito, varia la potenza erogata dal generatore, così come la potenza assorbita su R1 e R2. Ci proponiamo di studiare il circuito al variare della resistenza di carico R2 42

43 Per creare un resistore R2 con resistenza variabile: 1. Fare doppio clic sul resistore R2. Value: {Rval} Attenzione a non dimenticare le parentesi graffe!! {..} 2. Inserire il componente PARAM Draw Get New Part PARAM 43

44 3. Fare doppio clic su PARAMETERS Name 1: Rval (attenzione! senza le parentesi) Value 1: 10 (o qualsiasi altro valore) A questo punto abbiamo creato una resistenza variabile di nome Rval. E sufficiente ora indicare l intervallo di variazione di Rval, il passo di variazione e poi risolvere il circuito per ogni nuovo valore assunto dal nostro parametro 44

45 Analysis Setup DC SWEEP 1) Tipo di variabile Swept Var. Type: Global Parameter 2) Nome della variabile Name: Rval 3) Tipo di scanzione: Logaritmica Decade 4) Valore iniziale per Rval Start Value: 0.01 ohm 5) Valore finale per Rval End Value: ohm 6) Numero di punti per decade Pts/Decade: 10 45

46 In probe: Trace Add trace Trace expression: (V(R2:1)- V(R2:2))* I(R2) 46

47 Si può abilitare un cursore grafico per muoversi lungo la curva e seguirne i valori. Trace Cursor Display Si abilita il cursore facendo clic con il tasto sin. del mouse Muovendosi con il cursore si osserva (Probe cursor) che la potenza assorbita è max per R1=R2=50Ω Asse x (Rvar) Asse y (P) 47

48 η = P P carico erogata Il rendimento è definito come il rapporto tra la potenza assorbita dal carico e la potenza erogata dal generatore: ((V(R2:1)- V(R2:2))* I(R2))/(( V(V1:-)- V(V1:+))* I(V1)) Quando la potenza assorbita da R2 è massima (R2=R1=50Ω), il rendimento è

49 Esercizio 2.8: Nella rete di figura specificare l intervallo di valori di R1 per il quale siano soddisfatte entrambe le relazioni: 1. IR1>18A 2. PR1>2200W 49

50 Il resistore R1 deve avere resistenza variabile Possiamo scegliere di far variare R1, da 0.1 a 1000 ohm. Poiché il range è molto ampio, in SETUP DCSWEEP, scegliamo una scansione per decade con scala logaritmica Per visualizzare sullo stesso grafico sia la potenza assorbita da R1 che l intensità di corrente in R1, conviene aggiungere oltre all asse delle correnti, anche l asse delle potenze Per aggiungere un altro asse, In PROBE, PLOT Add Yaxis Con l aiuto dei cursori ricaviamo la risposta al quesito 50

51 1 30A 2 4.0K 25A 3.0K 20A 15A 2.0K 10A 1.0K 5A >> 0A 0 100m 300m K 3.0K 10K 1 I(R1) 2 Rvar * I(R1) * I(R1) Rvar P(R1) i(r1) 4.9 ohm <R1<8.9 ohm 51

Lezione 2. Cosa impareremo. 1. Visualizzare i risultati (Schematics -.out Probe) 2. Simulare con DC sweep. 3. Condurre un analisi parametrica

Lezione 2. Cosa impareremo. 1. Visualizzare i risultati (Schematics -.out Probe) 2. Simulare con DC sweep. 3. Condurre un analisi parametrica Lezione 2 Cosa impareremo. 1. Visualizzare i risultati (Schematics -.out Probe) 2. Simulare con DC sweep 3. Condurre un analisi parametrica 1 Talvolta, quando ci sono molti componenti, la visualizzazione

Dettagli

Lezione PSPICE n.2. Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Lezione PSPICE n.2. Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Lezione PSPICE n.2 Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Lezione

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Lezione

Dettagli

Lezione PSPICE n.1. Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Lezione PSPICE n.1. Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Lezione PSPICE n.1 Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli

Dettagli

Lezione PSPICE n.1. Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Lezione PSPICE n.1. Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Lezione

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Lezione

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Lezione

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Lezione

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Lezione

Dettagli

Lezione PSPICE n.5. Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Lezione PSPICE n.5. Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Lezione PSPICE n.5 Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Lezione

Dettagli

INTRODUZIONE A PSPICE. Marco Panareo

INTRODUZIONE A PSPICE. Marco Panareo INTRODUZIONE A PSPICE Marco Panareo Sommario Il progetto di un circuito Perché simulare un circuito Il Simulatore PSpice I programmi che costituiscono PSpice Principio di funzionamento Che cosa è una NetList

Dettagli

Lezione 6: Circuiti dinamici

Lezione 6: Circuiti dinamici Lezione 6: Circuiti dinamici Cosa impareremo: 1. Inserire interruttori 2. Assegnare le condizioni iniziali 3. Condurre l analisi Transient 4. Analizzare circuiti del 1 ordine 5. Determinare la costante

Dettagli

Fondamenti di Elettronica

Fondamenti di Elettronica N ELENCO: Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria dell Informazione Fondamenti di Elettronica Anno Accademico 2004/2005 Nome: Cognome: Matricola: Aula: Banco: Data: Docente del corso: Lezione di laboratorio:

Dettagli

2) Digitare PSPICE ESE1, e si avvierà il programma che, se non ci sono errori darà il seguente messaggio:

2) Digitare PSPICE ESE1, e si avvierà il programma che, se non ci sono errori darà il seguente messaggio: PER INIZIARE. 1) Il file autoetraente PSPICE5.EXE non installa il programma, per cui si può lavorare anche su Pen Drive, oltre che su C:. 2) Il file si autoestrae creando nella cartella attuale, una cartella

Dettagli

Introduzione all utilizzo di MicroSim Schematics Evaluation Version 8 per la simulazione di circuiti elettrici ed elettronici

Introduzione all utilizzo di MicroSim Schematics Evaluation Version 8 per la simulazione di circuiti elettrici ed elettronici Simulazioni con PSPICE G.Giachino Introduzione all utilizzo di MicroSim Schematics Evaluation Version 8 per la simulazione di circuiti elettrici ed elettronici REV. D del 26/11/2002 17.31 1 Introduzione

Dettagli

LTspice Analisi in continua

LTspice Analisi in continua LTspice nalisi in continua ircuiti resistivi lineari www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 14-3-018) 1-Dop.asc D op: calcolo del punto di funzionamento in continua 8 R5 1V 3.op La

Dettagli

Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore Pspice Pacchetti che contiene Pspice

Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore Pspice Pacchetti che contiene Pspice 1 Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore Pspice Pacchetti che contiene Pspice Principio di funzionamento Che cosa è una NetList Fasi

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC1 Scopo dell'esperienza: Circuiti in corrente continua 1. Utilizzo di voltmetro ed amperometro; 2. verifica della validita'

Dettagli

Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore PSpice Pacchetti che contiene PSpice

Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore PSpice Pacchetti che contiene PSpice 1 Come si progetta un circuito Perché simulare un circuito Cosa vuol dire simulare un circuito Il Simulatore PSpice Pacchetti che contiene PSpice Principio di funzionamento Che cosa è una NetList Fasi

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici

Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli FEDERICO II 1 Introduzione

Dettagli

Introduzione a PSPICE

Introduzione a PSPICE Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Introduzione a PSPICE Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Napoli

Dettagli

15) Per applicare dei segnali variabili si procede come segue: nel menù Draw, selezionare Get New Part..., selezionare Browse... 16) Nella finestra Li

15) Per applicare dei segnali variabili si procede come segue: nel menù Draw, selezionare Get New Part..., selezionare Browse... 16) Nella finestra Li ESERCITAZIONE DI ELETTRONICA 1 (N.B. Questa esercitazione è stata scritta per la versione 6.1 di SPICE, pertanto alcuni dei comandi citati potrebbero non coincidere con quelli della versione 9.1. Si invitano

Dettagli

ESERCITAZIONI DI ELETTROTECNICA

ESERCITAZIONI DI ELETTROTECNICA ESERCITAZIONI DI ELETTROTECNICA Breve introduzione al simulatore PSpice Dott. Alessandro Cristini alessandro.cristini@uniroma2.it Riferimenti e link utili: F.J. Monssen, Laboratorio di circuiti elettrici

Dettagli

Esercizi di Elettrotecnica

Esercizi di Elettrotecnica Esercizi di Elettrotecnica Circuiti in corrente continua Parte 1 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 24-5-2011) Circuiti in corrente continua - 1 1 Esercizio n. 1 R 1 = 10 R 2

Dettagli

Elettronica I Leggi di Kirchhoff; risoluzione dei circuiti elettrici in continua; serie e parallelo

Elettronica I Leggi di Kirchhoff; risoluzione dei circuiti elettrici in continua; serie e parallelo Elettronica I Leggi di Kirchhoff; risoluzione dei circuiti elettrici in continua; serie e parallelo Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 603 Crema email:

Dettagli

Elettronica Stella e triangolo; generatori controllati; generatore equivalente; sovrapposizione degli effetti

Elettronica Stella e triangolo; generatori controllati; generatore equivalente; sovrapposizione degli effetti Elettronica Stella e triangolo; generatori controllati; generatore equivalente; sovrapposizione degli effetti Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it

Dettagli

Esercitazione 1 (B1 U3) Simulazioni con PSPICE

Esercitazione 1 (B1 U3) Simulazioni con PSPICE Esercitazione 1 (B1 U3) Simulazioni con PSPICE Scopo dell esercitazione Questa esercitazione sperimentale ha due obiettivi principali: - richiamare le tecniche per l utilizzo del simulatore PSPICE - verificare

Dettagli

Verifica sperimentale dei due principi di Kirchhoff. Premessa

Verifica sperimentale dei due principi di Kirchhoff. Premessa Verifica sperimentale dei due principi di Kirchhoff Premessa Scegliamo un circuito su cui misurare le correnti e le tensioni in modo da verificare i due principi di Kirchhoff, cioè quello delle correnti

Dettagli

IL TEOREMA DI THEVENIN

IL TEOREMA DI THEVENIN IL TEOREMA DI THEVENIN Il teorema di Thevenin si usa per trovare più agevolmente una grandezza (corrente o tensione) in una rete elettrica. Enunciato: una rete elettrica vista a una coppia qualsiasi di

Dettagli

Esempi per ingressi costanti

Esempi per ingressi costanti Esempi di analisi di transitori Esempi per ingressi costanti 45 Un alimentatore con tensione V 0 e resistenza R carica un condensatore C, inizialmente scarico. Quanto vale l energia erogata dal generatore?

Dettagli

LTspice Analisi in continua

LTspice Analisi in continua LTspice nalisi in continua ircuiti resistivi lineari www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 5--016) 1-Dop.asc D op: calcolo del punto di funzionamento in continua R5 1V.op La simulazione

Dettagli

ESERCITAZIONE DI ELETTRONICA I L Alimentatore Stabilizzato (Realizzazione Circuitale e Prova Sperimentale)

ESERCITAZIONE DI ELETTRONICA I L Alimentatore Stabilizzato (Realizzazione Circuitale e Prova Sperimentale) ESERCITAZIONE DI ELETTRONICA I L Alimentatore Stabilizzato (Realizzazione Circuitale e Prova Sperimentale) Obiettivo dell'esercitazione: realizzazione ed analisi di un circuito regolatore di tensione facente

Dettagli

ESERCITAZIONE N 1. Realizzazione a cura di: ing. Edoardo Azzimonti, ing. Francesco Cutugno, ing. Giovanni Vannozzi

ESERCITAZIONE N 1. Realizzazione a cura di: ing. Edoardo Azzimonti, ing. Francesco Cutugno, ing. Giovanni Vannozzi ESERCITAZIONE N 1 Realizzazione a cura di: ing. Edoardo Azzimonti, ing. Francesco Cutugno, ing. Giovanni Vannozzi GENERATORE MULTIFUNZIONE Figura 1: power supply pannello frontale Regolazione della corrente

Dettagli

Presentazione con PowerPoint

Presentazione con PowerPoint Presentazione con PowerPoint L applicazione PowerPoint permette di creare documenti da mostrare su diapositive per presentazioni. Sarai facilitato nell utilizzo di PowerPoint perché molti pulsanti e molte

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC1. Circuiti in corrente continua

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC1. Circuiti in corrente continua Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC1 Circuiti in corrente continua Scopo dell'esperienza 1. Utilizzo di voltmetro ed amperometro; 2. verifica della validità

Dettagli

Appunti di Excel per risolvere alcuni problemi di matematica (I parte) a.a

Appunti di Excel per risolvere alcuni problemi di matematica (I parte) a.a Appunti di Excel per risolvere alcuni problemi di matematica (I parte) a.a. 2001-2002 Daniela Favaretto* favaret@unive.it Stefania Funari* funari@unive.it *Dipartimento di Matematica Applicata Università

Dettagli

Diodo. Marco Ianna 23 maggio 2014

Diodo. Marco Ianna 23 maggio 2014 Diodo Marco Ianna 23 maggio 214 1 Introduzione: Diodo Un diodo ideale è un oggetto che può fare passare corrente solo in un certo verso e la cui caratteristica è quindi rappresentabile come in figura 1.

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3 Circuiti in corrente continua Scopo dell'esperienza 1. Determinazione della caratteristica I/V di un conduttore non ohmico:

Dettagli

Menù principale di Calc

Menù principale di Calc Menù principale di Calc Status bar Informazioni generali! All'apertura si visualizza una cartella il cui nome è mostrato nella title bar;! Una cartella contiene più fogli di lavoro. Ci si può spostare

Dettagli

Una breve introduzione alla simulazione numerica nei circuiti con PSpice + qualche esempio...

Una breve introduzione alla simulazione numerica nei circuiti con PSpice + qualche esempio... CdL Telecomunicazioni - Corso di Elettrotecnica Una breve introduzione alla simulazione numerica nei circuiti con PSpice + qualche esempio... Prof. Massimiliano de Magistris Dipartimento di Ingegneria

Dettagli

270 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica

270 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica 270 Luciano De Menna Corso di Elettrotecnica Per utilizzare a pieno le potenzialità dell'istruzione di controllo.ac, inseriamo il seguente file dati, riferito al circuito mostrato nella colonna delle immagini:

Dettagli

Laboratorio di Telecomunicazioni - IIS E.Majorana di Cesano Maderno

Laboratorio di Telecomunicazioni - IIS E.Majorana di Cesano Maderno Introduzione al pacchetto software di simulazione MicroCap 11 Iniziamo a usare Microcap Come primo esempio di utilizzo disegniamo e analizziamo un semplice circuito che consenta di verificare la legge

Dettagli

Analisi dei dati con DataMatrix/Editor

Analisi dei dati con DataMatrix/Editor Analisi dei dati con DataMatrix/Editor Il documento è tratto da : Fisica on-line con la TI-92 e il CBL: CIUITO, CARICA E SCARICA DI UN CONDENSATORE, 4/10/98 versione definitiva scheda a cura di Ottavia

Dettagli

Elettronica Bipoli lineari; nodi e maglie; legge di Ohm; leggi di Kirchhoff

Elettronica Bipoli lineari; nodi e maglie; legge di Ohm; leggi di Kirchhoff Elettronica Bipoli lineari; nodi e maglie; legge di Ohm; leggi di Kirchhoff alentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it Elettronica Bipoli lineari;

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II Scopo dell'esperienza ESPERIENZA DC3 Circuiti in corrente continua 1. Determinazione della caratteristica I/V di un conduttore non ohmico:

Dettagli

OrCAD-Pspice Tutorial

OrCAD-Pspice Tutorial OrCAD-Pspice Tutorial 1. Introduzione OrCAD è uno dei principali tool commerciali per la progettazione elettronica di circuiti analogici e mixedsignal. Mette a disposizione vari strumenti, quelli che utilizzeremo

Dettagli

Contenuti dell unità + C A0 L

Contenuti dell unità + C A0 L 1 ontenuti dell unità Questa unità considera problemi di transitorio in reti: 1) contenenti un solo elemento reattivo (1 condensatore oppure 1 induttore) a) alimentate da generatori costanti in presenza

Dettagli

Appunti di Elettronica I Lezione 3 Risoluzione dei circuiti elettrici; serie e parallelo di bipoli

Appunti di Elettronica I Lezione 3 Risoluzione dei circuiti elettrici; serie e parallelo di bipoli Appunti di Elettronica I Lezione 3 Risoluzione dei circuiti elettrici; serie e parallelo di bipoli Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 2603 Crema email:

Dettagli

Appunti di Elettronica I Lezione 2 Bipoli lineari; legge di Ohm; caratteristica tensione-corrente; nodi e maglie di un circuito

Appunti di Elettronica I Lezione 2 Bipoli lineari; legge di Ohm; caratteristica tensione-corrente; nodi e maglie di un circuito Appunti di Elettronica Lezione Bipoli lineari; legge di Ohm; caratteristica tensionecorrente; nodi e maglie di un circuito alentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell nformazione Università di Milano,

Dettagli

Presentazione con PowerPoint

Presentazione con PowerPoint Presentazione con PowerPoint L applicazione PowerPoint permette di creare documenti da mostrare su diapositive per presentazioni. Sarai facilitato nell utilizzo di PowerPoint perché molti pulsanti e molte

Dettagli

Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio

Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio Appunti tratti dal videocorso di Elettrotecnica 1 del prof. Graglia By ALeXio Parte f Variabili di stato In un dato istante di tempo, l energia immagazzinata nell elemento reattivo (condensatore od induttore)

Dettagli

COLLEGAMENTO SERIE E PARALLELO DI BIPOLI (Resistenze)

COLLEGAMENTO SERIE E PARALLELO DI BIPOLI (Resistenze) COLLEGAMENTO SERIE E PARALLELO DI BIPOLI (Resistenze) Per realizzare un circuito elettrico è necessario collegare tra loro più bipoli. Il tipo di collegamento che si effettua dipende dalle esigenze e dagli

Dettagli

La formattazione dei dati

La formattazione dei dati La formattazione dei dati Aspetto estetico delle celle Type: Float Double Integer Date Time Text = reali singola precisione (7 c.s.) = reali doppia precisione (14 c.s.) = interi = data = ora = testo Format:

Dettagli

Esercizi e problemi su circuiti elettrici elementari

Esercizi e problemi su circuiti elettrici elementari 28/01/10 Esercizi e problemi su circuiti elettrici elementari 1 Esercizi Esercizio (p.480 n.9). La resistenza totale di un circuito è 300Ω. In esso vi sono tre resistenze in serie: la seconda è tripla

Dettagli

GBW = gm / (2 pi CL) Figura 1 : Schematico dell ampificatore a trasconduttanza (OTA)

GBW = gm / (2 pi CL) Figura 1 : Schematico dell ampificatore a trasconduttanza (OTA) Analisi Monte-Carlo in ambiente Cadence Le analisi Monte-Carlo sono delle analisi di tipo statistico che consentono di valutare la robustezza di un progetto alle variazioni dei parametri di processo che

Dettagli

Il modello circuitale. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 6 Pagina 1

Il modello circuitale. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 6 Pagina 1 Lez.6 Il modello circuitale Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 6 Pagina 1 Legge di Kirchhoff Legge di Kirchhoff delle correnti per gli insiemi

Dettagli

1^ LEGGE di OHM - CONDUTTORI in SERIE e in PARALLELO

1^ LEGGE di OHM - CONDUTTORI in SERIE e in PARALLELO ^ LEGGE di OHM - CONDUTTOI in SEIE e in PAALLELO attività svolta con le classi 3^D e 3^G - as 2009/0 Scopo dell esperienza Le finalità dell esperimento sono: ) Verificare la relazione tra la ddp ai capi

Dettagli

DISPENSA ACCESS (OFFICE 2010 BETA)

DISPENSA ACCESS (OFFICE 2010 BETA) DISPENSA ACCESS (OFFICE 2010 BETA) 2. LE RELAZIONI. Una relazione può essere definita come un legame tra due tabelle basato sul valore di uno o più campi di ciascuna delle due tabelle. Di solito i campi

Dettagli

Collegamento di resistenze

Collegamento di resistenze Collegamento di resistenze Resistenze in serie Vogliamo calcolare la resistenza elettrica del circuito ottenuto collegando tra loro più resistenze in serie. Colleghiamo a una pila di forza elettromotrice

Dettagli

G. Rizzoni, Elettrotecnica - Principi e applicazioni Soluzioni ai problemi, Capitolo 3

G. Rizzoni, Elettrotecnica - Principi e applicazioni Soluzioni ai problemi, Capitolo 3 CAPITOLO 3 Analisi delle reti resistive Paragrafi da 3.2 a 3.4: Analisi ai nodi e alle maglie Problema 3.1 Correnti di maglia: Correnti di lato in Fissa una direzione per la corrente in R 1 (ad esempio

Dettagli

Elettronica I Serie e parallelo; cortocircuito e circuito aperto; dualità; stella e triangolo; generatori controllati

Elettronica I Serie e parallelo; cortocircuito e circuito aperto; dualità; stella e triangolo; generatori controllati Elettronica I Serie e parallelo; cortocircuito e circuito aperto; dualità; stella e triangolo; generatori controllati Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano,

Dettagli

Elettronica I Bipoli lineari; legge di Ohm; caratteristica tensione-corrente; nodi e maglie di un circuito

Elettronica I Bipoli lineari; legge di Ohm; caratteristica tensione-corrente; nodi e maglie di un circuito Elettronica Bipoli lineari; legge di Ohm; caratteristica tensionecorrente; nodi e maglie di un circuito alentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell nformazione Università di Milano, 603 Crema email:

Dettagli

3.1 Verifica qualitativa del funzionamento di un FET

3.1 Verifica qualitativa del funzionamento di un FET Esercitazione n. 3 Circuiti con Transistori Rilevamento delle curve caratteristiche Questa esercitazione prevede il rilevamento di caratteristiche V(I) o V2(V1). In entrambi i casi conviene eseguire la

Dettagli

Reti elettriche: definizioni

Reti elettriche: definizioni TEORIA DEI CIRCUITI Reti elettriche: definizioni La teoria dei circuiti è basata sul concetto di modello. Si analizza un sistema fisico complesso in termini di interconnessione di elementi idealizzati.

Dettagli

Grafici. 1 Generazione di grafici a partire da un foglio elettronico

Grafici. 1 Generazione di grafici a partire da un foglio elettronico Grafici In questa parte analizzeremo le funzionalità relative ai grafici. In particolare: 1. Generazione di grafici a partire da un foglio elettronico 2. Modifica di un grafico 1 Generazione di grafici

Dettagli

LA LEGGE DI OHM La verifica sperimentale della legge di Ohm

LA LEGGE DI OHM La verifica sperimentale della legge di Ohm Laboratorio di.... Scheda n. 2 Livello: Avanzato A.S.... Classe. NOME..... DATA... Prof.... LA LEGGE DI OHM La verifica sperimentale della legge di Ohm Conoscenze - Conoscere la legge di Ohm - Conoscere

Dettagli

Corso di Complementi di Scienza delle Costruzioni 2

Corso di Complementi di Scienza delle Costruzioni 2 Corso di Complementi di Scienza delle Costruzioni 2 Esercitazione n 2 Calcolo di una piastra rettangolare con il programma F.E.M. Straus7 Avviare il programma 1. Avviare il programma. 2. Dal menù File

Dettagli

Il contenuto di questo file e di completa proprieta del Politecnico di Torino. Lezione 3 1

Il contenuto di questo file e di completa proprieta del Politecnico di Torino. Lezione 3 1 Il contenuto di questo file e di completa proprieta del Politecnico di Torino. Lezione 3 1 Calcolo simbolico Lezione 3 2 Effetti di fulminazione 1/4 Modello di fulminazione elettrica Rete nel dominio del

Dettagli

Liberamente tratto da Prima Legge di Ohm

Liberamente tratto da  Prima Legge di Ohm Liberamente tratto da www.openfisica.com Prima Legge di Ohm Agli estremi di due componenti elettrici di un circuito (che si possono chiamare conduttore X ed Y) è applicata una differenza di potenziale

Dettagli

Generatore di funzioni GW Instek SFG Laboratorio Canali

Generatore di funzioni GW Instek SFG Laboratorio Canali Generatore di funzioni GW Instek SFG-2110 Caratteristiche Range di frequenza: da 0.1Hz a 10MHz (1MHz per l onda triangolare) Ampiezza massima: 10V p-p con carico a 50Ω 20V p-p a circuito aperto Tipi di

Dettagli

Esercitazione n 2 Costruzione di grafici

Esercitazione n 2 Costruzione di grafici Esercitazione n 2 Costruzione di grafici 1/31 I grafici I grafici sono rappresentazione di dati numerici e/o di funzioni. Devono facilitare all utente la visualizzazione e la comprensione dei numeri e

Dettagli

Laboratorio di Fisica Modulo B

Laboratorio di Fisica Modulo B Laurea in Biotecnologie Laboratorio di Fisica Modulo B Misura diretta di resistenze Misura di resistenze con il metodo volt-amperometrico Data dell'esperienza... Cassetta n.... Cognome e Nome... Matricola...

Dettagli

Caos: comportamento aperiodico duraturo nel tempo delle traiettorie di un sistema deterministico che presenta dipendenza sensibile dalle condizioni

Caos: comportamento aperiodico duraturo nel tempo delle traiettorie di un sistema deterministico che presenta dipendenza sensibile dalle condizioni Circuito di Chua 1 Caos: comportamento aperiodico duraturo nel tempo delle traiettorie di un sistema deterministico che presenta dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali per le quali non raggiungono

Dettagli

Initiative. Ethernet-MPI convertitore e 6180XIO

Initiative. Ethernet-MPI convertitore e 6180XIO OEM Initiative Ethernet-MPI convertitore e 6180XIO MM/MR Ver. 0 22/02/2008 Introduzione La richiesta è di poter collegare un registratore videografico in Ethernet con un PLC Siemens dotato di porta MPI.

Dettagli

Misure di potenza. Misure di potenza. Misure di potenza a BF. Misure di potenza a RF Politecnico di Torino 1

Misure di potenza. Misure di potenza. Misure di potenza a BF. Misure di potenza a RF Politecnico di Torino 1 Misure di potenza Misure di potenza Misure di potenza a F 006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi della lezione Metodologici problematiche di una misura di potenza corretta definizione del misurando concetti

Dettagli

Esperimenti con i semiconduttori: caratteristica corrente-tensione di una batteria solare in funzione dell irraggiamento. Fondamenti teorici

Esperimenti con i semiconduttori: caratteristica corrente-tensione di una batteria solare in funzione dell irraggiamento. Fondamenti teorici Esperimenti con i semiconduttori: caratteristica corrente-tensione di una batteria solare in funzione dell irraggiamento Fondamenti teorici Una cella solare è un fotodiodo con struttura appositamente disegnata

Dettagli

La corrente elettrica

La corrente elettrica La corrente elettrica L'intensità della corrente elettrica Si chiama corrente elettrica un moto ordinato di cariche elettriche In un filo metallico (come il filamento di una lampadina) le cariche in moto

Dettagli

CIRCUITI ELETTRICI. Le grandezze fondamentali nei circuiti elettrici sono:

CIRCUITI ELETTRICI. Le grandezze fondamentali nei circuiti elettrici sono: CIRCUITI ELETTRICI Riccardo Scannaliato 4H 2015/16 Le grandezze fondamentali nei circuiti elettrici sono: La corrente elettrica: la quantità di carica che attraversa una sezione S di conduttore in un secondo.

Dettagli

Problema n 1 Sulla risoluzione di circuiti applicando i principi di Kirchhoff

Problema n 1 Sulla risoluzione di circuiti applicando i principi di Kirchhoff Problema n 1 Sulla risoluzione di circuiti applicando i principi di Kirchhoff primo principio di Kirchhoff "principio dei nodi " - la sommatoria di tutte le correnti che confluiscono in un nodo (siano

Dettagli

La Legge di Ohm (scheda per il docente)

La Legge di Ohm (scheda per il docente) La Legge di Ohm (scheda per il docente) Descrizione dell esperimento La relazione tra la tensione V ai capi di un componente elettrico e la corrente i che vi scorre è chiamata curva caratteristica del

Dettagli

. Applicando la KT al percorso chiuso evidenziato si ricava v v v v4 n Applicando la KC al nodo si ricava: i i i4 i n i i : n i v v v v 4 : n i 4 v v i i.7 Dalla relazione tra le correnti del trasformatore

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Piatti Marina _ RISOLUZIONE TEMA D ESAME CORSO DI ELETTROTECNICA A.A. 1995/96 SCRITTO 26 SETTEMBRE 1996_ Esercizio n 1 Dato il circuito in figura,

Dettagli

TECNICHE BASE - Montaggio Finestra Monitor e operazioni iniziali

TECNICHE BASE - Montaggio Finestra Monitor e operazioni iniziali TECNICHE BASE - Montaggio Finestra Monitor e operazioni iniziali - La finestra Monitor/Sorgente consente di fare modifiche a clip selezionate dalla finestra Progetto che non stanno nella Timeline (nota

Dettagli

Esperienze n 3 e 4: circuiti RC e RL. Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Laboratorio di fisica 2

Esperienze n 3 e 4: circuiti RC e RL. Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Laboratorio di fisica 2 Esperienze n 3 e 4: circuiti RC e RL Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Laboratorio di fisica 2 1 Circuito RC 2 Circuito RC Obiettivo: Misurare la capacità inserita nel circuito sfruttando la costante

Dettagli

Misure voltamperometriche su dispositivi ohmici e non ohmici

Misure voltamperometriche su dispositivi ohmici e non ohmici Misure voltamperometriche su dispositivi ohmici e non ohmici Laboratorio di Fisica - Liceo Scientifico G.D. Cassini Sanremo 7 ottobre 28 E.Smerieri & L.Faè Progetto Lauree Scientifiche 6-9 Ottobre 28 -

Dettagli

Laboratorio informatico per l ingegneria elettrica

Laboratorio informatico per l ingegneria elettrica Laboratorio informatico per l ingegneria elettrica Luca Sani Dipartimento di Sistemi Elettrici e Automazione Università di Pisa tel. 050 2217364 email luca.sani@dsea.unipi.it Introduzione al simulatore

Dettagli

Corso di Elettrotecnica 1 - Cod N Diploma Universitario Teledidattico in Ingegneria Informatica ed Automatica Polo Tecnologico di Alessandria

Corso di Elettrotecnica 1 - Cod N Diploma Universitario Teledidattico in Ingegneria Informatica ed Automatica Polo Tecnologico di Alessandria Schede di Elettrotecnica Corso di Elettrotecnica - Cod. 900 N Diploma Universitario Teledidattico in ngegneria nformatica ed utomatica olo Tecnologico di lessandria cura di Luca FES Scheda N Circuiti in

Dettagli

Laboratorio di Fisica I. Elementi di Teoria. 11/12/12 1 G.Montagnoli -

Laboratorio di Fisica I. Elementi di Teoria. 11/12/12 1 G.Montagnoli - Laboratorio di Fisica I Elementi di Teoria 11/12/12 1 G.Montagnoli - montagnoli@pd.infn.it La carica elettrica La carica elettrica è una grandezza fisica scalare dotata di segno. Nel sistema SI l'unità

Dettagli

Introduzione a MATLAB

Introduzione a MATLAB Università degli Studi di Napoli Federico II CdL Ing. Elettrica Corso di Laboratorio di Circuiti Elettrici Introduzione a MATLAB lezione n. 4 Dr. Carlo Petrarca Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università

Dettagli

Inoltrare un messaggio.

Inoltrare un messaggio. Reti informatiche 359 7.5.3.9 Inoltrare un messaggio. È possibile spedire ad altri un messaggio inviato o ricevuto in precedenza. Al destinatario verrà recapitato il messaggio originale nel quale compariranno

Dettagli

Corso di Complementi di Scienza delle Costruzioni 2

Corso di Complementi di Scienza delle Costruzioni 2 Corso di Complementi di Scienza delle Costruzioni 2 Esercitazione n 3 Calcolo di una cupola con il programma F.E.M. Straus7 Avviare il programma 1. Avviare il programma. 2. Dal menù File selezionare New.

Dettagli

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2 0.4 La corrente nel resistore vale 0. l modulo è A. La potenza media è 0 W 0.7 l circuito simbolico è mostrato di seguito. La potenza viene dissipata solo nel resistore. 0, 4 - La corrente è 4 4 0, 0,

Dettagli

Esercizi in corrente continua

Esercizi in corrente continua Esercizi in corrente continua 1.1 Reduce the circuit to a single resistor at terminals a-b. Answer: R = 4 Ω; 1.2 If R eq = 50 Ω find R. Answer: R = 16 Ω; 1.3 Obtain the equivalent resistance at terminals

Dettagli

7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari

7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici. Circuiti elementari 7 Esercizi e complementi di Elettrotecnica per allievi non elettrici Circuiti elementari Gli esercizi proposti in questa sezione hanno lo scopo di introdurre l allievo ad alcune tecniche, semplici e fondamentali,

Dettagli