L'etica dell'organizzazione sanitaria secondo la prospettiva delle politiche regionali
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- Carlotta Pasini
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1 L'etica dell'organizzazione sanitaria secondo la prospettiva delle politiche regionali dott. Fabio Fuolega Segreteria Regionale per la Sanità Direzione Controlli e Governo SSR Dimensione teorica e visione della salute in economia Programmazione, governo economico e finanziario, strutture organizzative: responsabilità ed etica Caratteristiche e realtà attuale del Sistema Socio Sanitario regionale: orientamenti rilevabili Quale evoluzione? Soluzioni possibili e auspicabili
2 Mentre la letteratura tradizionale considera i fallimenti dell economia di mercato come delle eccezioni alla regola generale che le economie decentralizzate portano ad un allocazione efficiente delle risorse, in questo nuovo approccio accade esattamente il contrario: è solo in circostanze eccezionali che il mercato è efficiente Joseph E. Stiglitz (1992) Joseph E. Stiglitz Premio Nobel per l Economia 2001 Monopolio Mercati non concorrenziali Oligopolio Fallimenti del mercato Concorrenza Monopolistica Esternalità Incompletezza dei mercati Beni pubblici Asimmetrie informative
3 Un economia di mercato in genere non riesce a raggiungere l efficienza sociale. Vi sono diversi tipi di fallimento del mercato, Questi ultimi forniscono una delle principali motivazioni per l intervento pubblico in economia. Non escludibilità Non rivalità nel consumo Beni pubblici
4 Tragedia dei beni comuni ( Tragedy of the commons ) Gestione comunitaria Elinor Ostrom Premio Nobel per l Economia 2009 Comportamenti Cooperativi Se un bene non appartiene a nessuno ma è liberamente accessibile, vi è una tendenza a sovrasfruttarlo. L individuo che si appropria del bene comune, deteriorandolo, infatti, gode per intero del beneficio, mentre sostiene solo una piccola parte del costo (in quanto questo costo verrà socializzato). Poiché tutti ragionano nello stesso modo, il risultato è il saccheggio del bene. Garrett Hardin (era Professore Emerito di Ecologia Umana presso l Università della California)
5 Prima sollecitazione: l assistenza sanitaria e la tutela sociale possono essere considerati beni comuni?
6 Regione Aziende ULSS Presidi Ospedalieri delle Aziende ULSS Aziende Ospedaliere Privati Accreditati
7 Regionalizzazione Aziendalizzazione Accreditamento Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 N. 502 Riordino della disciplina in materia sanitaria Remunerazione a tariffa Livelli Uniformi di Assistenza Processi di responsabilizzazione Federalismo Fiscale Spesa storica
8 Stato Patto per la salute Siglato il 28 settembre 2006 Patto per la salute Siglato il 3 dicembre 2009 Regioni Risorse per i Sistemi Sanitari regionali Prevenzione Assistenza Territoriale Assistenza Ospedaliera
9 Seconda sollecitazione: l assistenza sanitaria e la tutela sociale sono responsabilità dei soli decisori politici? Tutti noi facciamo parte di grandi reti sociali, fatte di amici, famiglie, colleghi... Nicholas Christakis Medico e Docente di Sociologia presso la Harvard University
10 Nicholas Christakis ha osservato come molte caratteristiche, dalla felicità all'obesità, possano diffondersi da persona a persona. La naturale tendenza all imitazione può favorire il raggiungimento di importanti obiettivi in ambito sanitario e cambiare le organizzazioni. A noi interessano le persone in quanto tali. Aiutare le persone a guardarsi dentro e puntare sulle relazioni, questo è l aspetto principale Daniel Ofman Tecnico e studioso di dinamiche organizzative
11 Se le abilità della persona non sono riconosciute e se questa deve combattere contro il senso di inutilità delle proprie azioni anche l organizzazione ne risente Oggi, appena si comincia a crescere, gran parte di noi crede intimamente che la gentilezza sia la virtù dei perdenti. Ma accettare di ragionare in termini di vincenti e perdenti è già un modo per stare dentro lo schema del rifiuto fobico, del terrore contemporaneo per la generosità. Adam Phillips Psicologo e Psicoterapeuta
12 Terza sollecitazione: l assistenza sanitaria e la tutela sociale abbisognano di mutamenti nei comportamenti organizzativi? Contesto demografico e sociale Crescente invecchiamento della popolazione Immigrazione Modifica della percezione e della domanda in salute Progressiva riduzione del supporto familiare Contesto epidemiologico Aumento delle patologie cronico degenerative Aumento della disabilità Fattori di rischio Contesto clinico-tecnologico Sistema Socio Sanitario Continua evoluzione delle tecnologie biomediche sia in ambito di diagnosi che di cura Contesto economico e organizzativo Crescita dei costi per la salute Risorse sempre più scarse Nuove esigenze organizzative
13 Servizio per le relazioni socio-sanitarie Segreteria Regionale per la Sanità Unità Complessa Affari giuridico-amministrativi Unità Complessa coordinamento tecnico straordinario Commissione Sanità Direzione Controlli e Governo SSR Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie SSR Direzione Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive Direzione Personale SSR Direzione Prevenzione Direzione Servizi Sociali Centro Regionale Acquisti per la Sanità Servizio programmazione e monitoraggio bilancio SSR Servizio Tecnico Servizio dotazioni organiche e relazioni sindacali Servizio promozione e sviluppo igiene e sanità pubblica Servizio famiglia Servizio Controllo investimenti, prezzi, acquisti SSR Consulente per la programmazione sanitaria Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria Servizio Formazione del personale SSR Servizio tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro Servizio prevenzione devianze Servizio Sistema Informatico SSR Servizio Farmaceutico Servizio Assistenza Ambulatoriale Commissario Straordinario alla Non Autosufficienza Servizio Tutela Salute Mentale e Tossicodipendenze Servizio Accreditamento Unità Complessa Sanità Animale e Igiene Alimentare Unità Complessa Programmazione Terzo Settore e Non Autosufficienza Unità Complessa Assistenza Distrettuale e Cure Primarie Unità Complessa Assistenza Ospedaliera Pubblica e Privata Servizio sanità animale e igiene alimentare Servizio igiene nutrizione acque e specie animali Il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale (PSSR), pur confermando le linee di indirizzo della precedente programmazione, introduce importanti elementi di novità. * Pone al centro la persona, nella considerazione che la salute é patrimonio della collettività, che le scelte della politica debbono privilegiare la tutela della salute, che il dovere civico alla salute é basato su doveri di solidarietà sociale, che se per ciascun cittadino l impegno a proteggere la propria salute è un dovere civico, per gli operatori sanitari è anche un dovere etico-professionale, che l umanizzazione deve essere un vincolo pregnante del sistema-salute.
14 Il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale (PSSR), pur confermando le linee di indirizzo della precedente programmazione, introduce importanti elementi di novità. * Valorizza il rapporto con gli Enti locali e con le Comunità Il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale (PSSR), pur confermando le linee di indirizzo della precedente programmazione, introduce importanti elementi di novità. * Definisce gli obiettivi di salute e le modalità di erogazione dei LEA
15 Il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale (PSSR), pur confermando le linee di indirizzo della precedente programmazione, introduce importanti elementi di novità. * Individua nel Territorio la propria scelta operativa strategica Il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale (PSSR), pur confermando le linee di indirizzo della precedente programmazione, introduce importanti elementi di novità. * Riorganizza la rete dell assistenza ospedaliera e territoriale sulla base anche delle conoscenze epidemiologiche e delle modifiche nei profili di bisogno
16 Il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale (PSSR), pur confermando le linee di indirizzo della precedente programmazione, introduce importanti elementi di novità. * Dà valore di riferimento precipuo alle migliori pratiche, valutandone la trasferibilità in una logica di sistema Il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale (PSSR), pur confermando le linee di indirizzo della precedente programmazione, introduce importanti elementi di novità. * semplifica e migliora gli adempimenti e le procedure; * attiva funzioni di monitoraggio e di governo del sistema; * risponde a criteri di sostenibilità economica, individuando costi e risorse occorrenti.
17 Quarta e ultima sollecitazione: quale evoluzione del Sistema Socio Sanitario regionale è rilevabile e quali sono le soluzioni possibili e auspicabili?
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