Estremi relativi (liberi) per campi scalari

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Estremi relativi (liberi) per campi scalari"

Transcript

1 Estremi relativi (liberi) per campi scalari Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B

2 Punti di estremo relativo (o locale) Definizione Sia Ω R n e sia f : Ω R un campo scalare. Diciamo che x 0 Ω 1. è un punto di minimo RELATIVO (o minimo LOCALE) per f se esiste ε > 0 tale che x B ε (x 0 ) Ω : f (x 0 ) f (x) 2. è un punto di massimo RELATIVO (o massimo LOCALE) per f se esiste ε > 0 tale che x B ε (x 0 ) Ω : f (x 0 ) f (x) Se vale 1 o 2, si dice che x 0 è un punto di estremo relativo o di estremo locale.

3 Commenti

4 Una definizione equivalente

5 Punti di estremo assoluto (o globale) Definizione Sia Ω R n e sia f : Ω R un campo scalare. Diciamo che x 0 Ω 1. è un punto di minimo ASSOLUTO (o minimo GLOBALE) per f x Ω : f (x 0 ) f (x) 2. è un punto di massimo ASSOLUTO (o massimo GLOBALE) per f x Ω : f (x 0 ) f (x) Se vale 1 o 2, si dice che x 0 è un punto di estremo assoluto o di estremo globale.

6 Ogni punto di estremo assoluto è anche di estremo relativo

7 Cosa faremo: Dati f : Ω R, x 0 Ω, f differenziabile in x 0 daremo condizioni necessarie, al prim ordine, affinché x 0 sia un punto di estremo RELATIVO

8 Cosa faremo: condizioni sufficienti, al second ordine, affinché x 0 sia un punto di estremo RELATIVO

9 Estremi locali e punti critici Teorema (Teorema di Fermat (Condizione necessaria)) Sia Ω R n un aperto e sia f : Ω R un campo scalare. Sia x 0 un punto di estremo relativo per f. Se f è differenziabile in x 0 allora In particolare f (x 0 ) = 0. v R n : v = 1 : D v f (x 0 ) = 0.

10 Confronto con funzioni di una variabile

11 Significato geometrico del teorema di Fermat

12 Dimostrazione

13

14

15

16

17 Notiamo che l ipotesi che f sia differenziabile non può essere omessa. Infatti, il punto t = 0 è un punto di massimo per la funzione f : [ 1, 1] R, f (t) = 1 t, ma f (0) non esiste.

18 Esempi

19

20

21

22

23

24

25 Definizione (Punti critici) Sia Ω R n un aperto e sia f : Ω R un campo scalare. Diciamo che x 0 Ω è un punto STAZIONARIO (o CRITICO) di f se f è differenziabile in x 0 e se f (x 0 ) = 0. Quindi in un punto critico x 0 Se Ω è aperto e f è differenziabile in Ω, i punti di estremo relativo vanno ricercati fra i punti stazionari, ma non tutti i punti stazionari sono di estremo.

26

27 Definizione (Punti di sella) Sia Ω R n un aperto. Sia f : Ω R un campo scalare e sia x 0 Ω un punto stazionario di f. Diciamo che x 0 è un punto di sella di f se x 0 non è né un minimo locale né un massimo locale. Daremo condizioni al second ordine che ci permetteranno di classificare i punti stazionari e cioè stabilire se sono punti di massimo relativo minimo relativo sella

28 Minimo e massimo locale

29 Punto di sella

30 Punto di sella

31

32

33

34 Condizioni al second ordine per funzioni di una variabile..

35 Richiami di algebra lineare

36

37

38

39 Matrice hessiana Definizione (Matrice hessiana) Sia Ω R n un aperto e sia f : Ω R. Supponiamo che in x Ω esistano tutte le derivate seconde di f. Chiamiamo matrice hessiana di f nel punto x la matrice H f (x) di n righe e n colonne tale che (H f (x)) ij = 2 f x i x j (x).

40

41 Sia f C 2 (Ω). Segue dal Lemma di Schwarz che la matrice hessiana è simmetrica: (H f (x)) ij = (H f (x)) ji e quindi tutti i suoi autovalori sono numeri reali. e quindi nel caso n = 2

42 Esempio Consideriamo f : R 2 R data da f (x, y) = x 3 + 2y 2 + x 2 y + 6

43

44 Teorema (Test della matrice hessiana) Sia Ω R n e sia x 0 Ω un punto critico di f : Ω R. Supponiamo inoltre che esista un intorno U Ω di x 0 tale che f C 2 (U). Valgono le seguenti affermazioni: 1. Se tutti gli autovalori di H f (x 0 ) sono positivi, allora x 0 è un punto di minimo locale. 2. Se tutti gli autovalori di H f (x 0 ) sono negativi, allora x 0 è un punto di massimo locale. 3. Se H f (x 0 ) ha almeno un autovalore positivo e un autovalore negativo, allora x 0 è un punto di sella. 4. Se zero è un autovalore di H f (x 0 ) e tutti gli altri autovalori hanno lo stesso segno, allora il test è inefficace.

45

46 Corollario (Test del determinante hessiano) Sia Ω R 2 e sia (x 0, y 0 ) Ω un punto critico di f : Ω R. Supponiamo inoltre che esista un intorno U Ω di (x 0, y 0 ) tale che f C 2 (U). Valgono le seguenti affermazioni: 1. Se det H f (x 0, y 0 ) > 0 e 2 xxf (x 0, y 0 ) > 0, allora (x 0, y 0 ) è un punto di minimo locale. 2. Se det H f (x 0, y 0 ) > 0 e 2 xxf (x 0, y 0 ) < 0, allora (x 0, y 0 ) è un punto di massimo locale. 3. Se det H f (x 0, y 0 ) < 0, allora (x 0, y 0 ) è un punto di sella. 4. Se det H f (x 0, y 0 ) = 0 il test è inefficace.

47

48 Dimostrazione

49

50

51

52

53

54

55

56

57

58 Esempi f (x, y) = x 2 + 2y 2 + 3

59

60

61 f (x, y) = xy

62

63

64 f (x, y ) = x 2 + y 3

65

66

67

Estremi relativi (liberi) per campi scalari

Estremi relativi (liberi) per campi scalari Estremi relativi (liberi) per campi scalari Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B Riccarda Rossi (Università di Brescia) Estremi relativi (liberi) Analisi Matematica B 1 / 60 Punti

Dettagli

Spazi R n. : concetti di base. Riccarda Rossi. Analisi Matematica B. Università di Brescia

Spazi R n. : concetti di base. Riccarda Rossi. Analisi Matematica B. Università di Brescia Spazi R n : concetti di base Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B Spazi Rn Spazi Rn Spazi Rn Spazi Rn Spazi Rn Spazi R n Elementi di R n : x = (x 1, x 2,..., x n ), x j R, j {1,...,

Dettagli

Calcolo differenziale per funzioni di più variabili

Calcolo differenziale per funzioni di più variabili Calcolo differenziale per funzioni di più variabili Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B Derivate direzionali e parziali Consideriamo un insieme aperto Ω R n e un campo scalare f :

Dettagli

Analisi Matematica 2

Analisi Matematica 2 Analisi Matematica Appunti delle lezioni tenute dal Prof. A. Fonda Università di Trieste CdL Matematica a.a. 07/08 La derivata direzionale In questa sezione E sarà un sottoinsieme aperto di R N x 0 un

Dettagli

Estremi liberi. (H x, x) x 2 (1) F (x) =

Estremi liberi. (H x, x) x 2 (1) F (x) = Estremi liberi Allo scopo di ottenere delle condizioni sufficienti affinchè un punto stazionario sia un estremante, premettiamo alcuni risultati riguardanti le proprietà delle forme quadratiche. Sia H

Dettagli

Funzioni di più variabli: dominio, limiti, continuità

Funzioni di più variabli: dominio, limiti, continuità Funzioni di più variabli: dominio, limiti, continuità Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B Riccarda Rossi (Università di Brescia) Funzioni di più variabli Analisi Matematica B 1 /

Dettagli

Funzioni di più variabli: dominio, limiti, continuità

Funzioni di più variabli: dominio, limiti, continuità Funzioni di più variabli: dominio, limiti, continuità Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B Riccarda Rossi (Università di Brescia) Funzioni di più variabli Analisi Matematica B 1 /

Dettagli

La ricerca di punti di estremo assoluto

La ricerca di punti di estremo assoluto La ricerca di punti di estremo assoluto Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B Riccarda Rossi (Università di Brescia) Estremi assoluti (I) Analisi Matematica B 1 / 29 Richiami di teoria

Dettagli

Analisi Matematica 2. Continuità, derivabilità e differenziabilità

Analisi Matematica 2. Continuità, derivabilità e differenziabilità Docente: E. G. Casini Università degli Studi dell Insubria DIPATIMENTO DI SCIENZA E ALTA TECNOLOGIA Corso di Studio in Matematica e Fisica Analisi Matematica ichiami di Teoria ed Esercizi con Svolgimento

Dettagli

Campi conservativi. Riccarda Rossi. Università di Brescia. Analisi Matematica B

Campi conservativi. Riccarda Rossi. Università di Brescia. Analisi Matematica B Campi conservativi Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B Riccarda Rossi (Università di Brescia) Campi conservativi Analisi Matematica B 1 / 99 Premessa Riccarda Rossi (Università di

Dettagli

Punti di massimo o di minimo per funzioni di n variabili reali

Punti di massimo o di minimo per funzioni di n variabili reali Punti di massimo o di minimo per funzioni di n variabili reali Dati f : A R n R ed X 0 A, X 0 si dice : punto di minimo assoluto se X A, f ( x ) f ( X 0 ) punto di massimo assoluto se X A, f ( x ) f (

Dettagli

Polinomio di Taylor del secondo ordine per funzioni di due variabili

Polinomio di Taylor del secondo ordine per funzioni di due variabili Esercitazioni del 15 aprile 2013 Polinomio di Taylor del secondo ordine per funzioni di due variabili Sia f : A R 2 R una funzione di classe C 2. Fissato un p unto (x 0, y 0 A consideriamo il seguente

Dettagli

Integrali doppi. Riccarda Rossi. Università di Brescia. Analisi Matematica B

Integrali doppi. Riccarda Rossi. Università di Brescia. Analisi Matematica B Integrali doppi Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi Matematica B Riccarda Rossi (Università di Brescia) Integrali doppi Analisi Matematica B 1 / 92 Motivazione per l integrale di Riemann: calcolo

Dettagli

Matematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo.

Matematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo. Corso integrato di Matematica per le scienze naturali ed applicate Materiale integrativo http://www.dimi.uniud.it/biomat/ Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1 1 Dipartimento di Matematica e Informatica, Università

Dettagli

1. Funzioni implicite

1. Funzioni implicite 1. Funzioni implicite 1.1 Il caso scalare Sia X R 2 e sia f : X R. Una funzione y : (a, b) R si dice definita implicitamente dall equazione f(x, y) = 0 in (a, b) quando: 1. (x, y(x)) X x (a, b); 2. f(x,

Dettagli

Massimi e minimi relativi in R n

Massimi e minimi relativi in R n Massimi e minimi relativi in R n Si consideri una funzione f : A R, con A R n, e sia x A un punto interno ad A. Definizione: si dice che x è un punto di massimo relativo per f se B(x, r) A tale che f(y)

Dettagli

ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE

ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE 1 Funzioni libere I punti stazionari di una funzione libera di più variabili si ottengono risolvendo il sistema di equazioni

Dettagli

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA E INDUSTRIALE Anno Accademico 2018/19 Registro lezioni del docente KOVARIK HYNEK

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA E INDUSTRIALE Anno Accademico 2018/19 Registro lezioni del docente KOVARIK HYNEK DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA E INDUSTRIALE Anno Accademico 2018/19 Registro lezioni del docente KOVARIK HYNEK Attività didattica AD CDS UD ANALISI MATEMATICA II [702816] ANALISI MATEMATICA II [702816]

Dettagli

Matematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo. Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1

Matematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo. Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1 Corso integrato di Matematica per le scienze naturali ed applicate Materiale integrativo Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1 1 Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Udine, via delle Scienze

Dettagli

Ottimizzazione libera

Ottimizzazione libera Capitolo 1 Ottimizzazione libera Sia f una funzione a valori reali definita sull intervallo E R n. Diciamo che f ha in a E un massimo relativo se B r (a) : x E B r (a), f(x) f(a) In particolare ci occuperemo

Dettagli

Algebra delle matrici

Algebra delle matrici Algebra delle matrici Metodo di Gauss-Jordan per l inversione di una matrice. Nella lezione scorsa abbiamo visto che un modo per determinare l eventuale inversa di una matrice quadrata A consiste nel risolvere

Dettagli

Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Matematica con Elementi di Informatica COMPITO 29 Gennaio 2016

Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Matematica con Elementi di Informatica COMPITO 29 Gennaio 2016 Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Matematica con Elementi di Informatica COMPITO 29 Gennaio 2016 Nome Cognome Matricola Punteggi 10 cfu Teoria Ex.1 Ex.2 Ex.3 Ex. 4 Ex.5 /6 /5 /5 /5

Dettagli

Appunti sul corso di Complementi di Matematica mod.analisi prof. B.Bacchelli a.a. 2010/2011

Appunti sul corso di Complementi di Matematica mod.analisi prof. B.Bacchelli a.a. 2010/2011 Appunti sul corso di Complementi di Matematica mod.analisi prof. B.Bacchelli a.a. 2010/2011 08- Estremi: Riferimenti: R.Adams, Calcolo Differenziale 2. Capitoli 4.1. Esercizi 4.1 Estremi liberi: punti

Dettagli

Secondo Compitino di Matematica II per Edili (5 cfu). Soluzioni. 7 Giugno 2006

Secondo Compitino di Matematica II per Edili (5 cfu). Soluzioni. 7 Giugno 2006 Secondo Compitino di Matematica II per Edili (5 cfu). Soluzioni. 7 Giugno 6 Nome Matricola L esame dura ore. Non è consentito l uso di calcolatrici, libri, appunti o altro. Lo svolgimento degli esercizi

Dettagli

Calcolo differenziale II

Calcolo differenziale II Calcolo differenziale II Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica 1 Hynek Kovarik (Università di Brescia) Derivate (II) Analisi Matematica 1 1 / 36 Massimi e minimi Definizione Sia A R, f

Dettagli

Richiami di algebra delle matrici a valori reali

Richiami di algebra delle matrici a valori reali Richiami di algebra delle matrici a valori reali Vettore v n = v 1 v 2. v n Vettore trasposto v n = (v 1, v 2,..., v n ) v n = (v 1, v 2,..., v n ) A. Pollice - Statistica Multivariata Vettore nullo o

Dettagli

Matematica II per Edili (5 cfu). Soluzioni. 12 Giugno 2006

Matematica II per Edili (5 cfu). Soluzioni. 12 Giugno 2006 Matematica II per Edili ( cfu). Soluzioni. Giugno 6 Nome Matricola L esame dura ore. Il nome e il numero di matricola vanno scritti su ogni foglio. Non è consentito l uso di calcolatrici, libri, appunti

Dettagli

Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A CdL Ingegneria Amb.Terr./Elettronica e Telec.- Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI

Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A CdL Ingegneria Amb.Terr./Elettronica e Telec.- Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A.2012-2013 - CdL Ingegneria Amb.Terr./Elettronica e Telec.- Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Me, 27 febbraio 2013 Presentazione del corso. Curve parametriche:

Dettagli

Endomorfismi simmetrici

Endomorfismi simmetrici Endomorfismi simmetrici Endomorfismo simmetrico: Dato uno spazio vettoriale metrico V e un endomorfismo T appartenente a V. L endomorfismo si definisce simmetrico se e solo se (T(v),v2)=(v,T(v2)) per ogni

Dettagli

Esempio con n = 2. f(x) = x x2 2 x 1x 2

Esempio con n = 2. f(x) = x x2 2 x 1x 2 Forme quadratiche Definizione 40. Una forma quadratica di n variabili è un polinomio omogeneo di grado 2 in n variabili. Si tratta quindi di una funzione f : R n R somma di monomi di grado 2 nelle n variabili.

Dettagli

ERRATA CORRIGE e AGGIUNTE: Traccia delle lezioni del corso di Analisi Matematica 2, A.A. 2013/14, aggiornata il 04 novembre 2013

ERRATA CORRIGE e AGGIUNTE: Traccia delle lezioni del corso di Analisi Matematica 2, A.A. 2013/14, aggiornata il 04 novembre 2013 1 ERRATA CORRIGE e AGGIUNTE: Traccia delle lezioni del corso di Analisi Matematica 2, A.A. 2013/14, aggiornata il 04 novembre 2013 p. 2, riga 5 della Osservazione: sostituire modulo norma p. 5, prima dimostrazione:

Dettagli

Applicazioni lineari simmetriche e forme quadratiche reali.

Applicazioni lineari simmetriche e forme quadratiche reali. Applicazioni lineari simmetriche e forme quadratiche reali 1 Applicazioni lineari simmetriche Consideriamo lo spazio IR n col prodotto scalare canonico X Y = t XY = x 1 y 1 + + x n y n Definizione Un applicazione

Dettagli

CORSO DI GEOMETRIA DETERMINANTE A.A. 2018/2019 PROF. VALENTINA BEORCHIA

CORSO DI GEOMETRIA DETERMINANTE A.A. 2018/2019 PROF. VALENTINA BEORCHIA CORSO DI GEOMETRIA DETERMINANTE AA 2018/2019 PROF VALENTINA BEORCHIA INDICE 1 Definizione induttiva di determinante 1 2 Caratterizzazione delle matrici quadrate di rango massimo 5 3 Regole di Laplace 6

Dettagli

Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A CdL Ingegneria Automaz./Energ.Elettrica - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI

Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A CdL Ingegneria Automaz./Energ.Elettrica - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A.2014-2015 - CdL Ingegneria Automaz./Energ.Elettrica - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Lu, 23 febbraio 2015 Presentazione del corso. Curve parametriche: definizione.

Dettagli

Matematica con elementi di Informatica

Matematica con elementi di Informatica Funzioni a più variabili Matematica con elementi di Informatica Tiziano Vargiolu Dipartimento di Matematica vargiolu@math.unipd.it Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. () Funzioni

Dettagli

A =, c d. d = ad cb. c d A =

A =, c d. d = ad cb. c d A = Geometria e Algebra (II), 271112 1 Definizione D ora innanzi, al posto di dire matrice quadrata di tipo n n o matrice quadrata n n diremo matrice quadrata di ordine n o in breve matrice di ordine n Il

Dettagli

Analisi Matematica T1 - A.A prof.g.cupini CdL Ingegneria Edile Università di Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI

Analisi Matematica T1 - A.A prof.g.cupini CdL Ingegneria Edile Università di Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Analisi Matematica T1 - A.A.2011-2012 - prof.g.cupini CdL Ingegneria Edile Università di Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI (Grazie agli studenti del corso che comunicheranno omissioni o errori) 27 SETTEMBRE

Dettagli

Istituzioni di Matematiche II AA Registro delle lezioni

Istituzioni di Matematiche II AA Registro delle lezioni Istituzioni di Matematiche II AA 2010-2011 Registro delle lezioni Riferimenti: [1] M.Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa: Analisi Matematica 2. Zanichelli [2] M.Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa: Analisi Matematica

Dettagli

DIARIO DELLE LEZIONI DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA II - INGEGNERIA ELETTRONICA. ANNO ACCADEMICO (PROF. D. PUGLISI)

DIARIO DELLE LEZIONI DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA II - INGEGNERIA ELETTRONICA. ANNO ACCADEMICO (PROF. D. PUGLISI) DIARIO DELLE LEZIONI DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA II - INGEGNERIA ELETTRONICA. ANNO ACCADEMICO 2015-2016 (PROF. D. PUGLISI) 12-10-2015 Successioni di Funzioni Successioni di funzioni. Convergenza puntuale.

Dettagli

b) Dimostrare che se f(x) è differenziabile in x 0, allora è continua in x 0.

b) Dimostrare che se f(x) è differenziabile in x 0, allora è continua in x 0. Analisi Matematica II - Calcolo in più variabili Nome, Cognome, Matricola: Corso di Laurea: Versione A Avvertenza: La prova d esame si compone di due esercizi e di due quesiti. La risposta ai quesiti va

Dettagli

Esercizi su massimi e minimi locali

Esercizi su massimi e minimi locali Esercizi su massimi e minimi locali Determinare i punti di massimo locale, di minimo locale o di sella delle seguenti funzioni: 1. f(x, y = (x 1 2 + y 2 2. f(x, y = (x 1 2 y 2 3. f(x, y = x 2 + xy + y

Dettagli

Registro delle lezioni

Registro delle lezioni 2 Registro delle lezioni Lezione 1 17 gennaio 2006, 2 ore Notazione dell o piccolo. Polinomio di Taylor di ordine n con resto in forma di Peano per funzioni di classe C n. Polinomio di Taylor di ordine

Dettagli

2. Fra tutti i rettangoli inscritti in una circonferenza, determinare quello di area massima.

2. Fra tutti i rettangoli inscritti in una circonferenza, determinare quello di area massima. 2. Fra tutti i rettangoli inscritti in una circonferenza, determinare quello di area massima. 3. Fra tutti i cilindri a base rotonda inscritti in una sfera, determinare quello di volume massimo. 4. Dimostrare

Dettagli

DIARIO DELLE LEZIONI DI ANALISI MATEMATICA II Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Canale PZ Secondo codocente: Dott. Salvatore Fragapane

DIARIO DELLE LEZIONI DI ANALISI MATEMATICA II Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Canale PZ Secondo codocente: Dott. Salvatore Fragapane DIARIO DELLE LEZIONI DI ANALISI MATEMATICA II Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Canale PZ Secondo codocente: Dott. Salvatore Fragapane Lezione 1-04/10/2016 - Serie Numeriche (1): definizione e successione

Dettagli

Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Matematica con Elementi di Informatica COMPITO 19 Febbraio 2016

Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Matematica con Elementi di Informatica COMPITO 19 Febbraio 2016 Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Matematica con Elementi di Informatica COMPITO 19 Febbraio 2016 Nome Cognome Matricola Punteggi 10 cfu Teoria Ex.1 Ex.2 Ex.3 Ex. 4 Ex.5 /6 /5 /5 /5

Dettagli

RIASSUNTO ARGOMENTI LEZIONI STRUMENTI PER L ANALISI DEI DATI-LM DIP. DI ECONOMIA E MANAGEMENT - UNIV. DI FERRARA A.A. 2018/19

RIASSUNTO ARGOMENTI LEZIONI STRUMENTI PER L ANALISI DEI DATI-LM DIP. DI ECONOMIA E MANAGEMENT - UNIV. DI FERRARA A.A. 2018/19 RIASSUNTO ARGOMENTI LEZIONI STRUMENTI PER L ANALISI DEI DATI-LM DIP. DI ECONOMIA E MANAGEMENT - UNIV. DI FERRARA A.A. 2018/19 25/09/2018 ore 12.00-14.00 Presentazione del corso. Funzioni ad output reale

Dettagli

Richiami di Algebra Lineare

Richiami di Algebra Lineare Università di Pavia Richiami di Algebra Lineare Eduardo Rossi Vettori a : (n 1) b : (n 1) Prodotto interno a b = a 1 b 1 + a 2 b 2 +... + a n b n Modulo (lunghezza): a = a 2 1 +... + a2 n Vettori ortogonali:

Dettagli

Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.

Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati. Corso di laurea: Fisica ed Astronomia Programma di Analisi Matematica 2 a.a. 2016/17 Docente: Fabio Paronetto Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.

Dettagli

Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.

Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati. Corso di laurea: Fisica ed Astronomia Programma di Analisi Matematica 2 a.a. 2017/18 Docente: Fabio Paronetto Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.

Dettagli

5.5.6 Convergenza del metodo del simplesso

5.5.6 Convergenza del metodo del simplesso 5.5.6 Convergenza del metodo del simplesso Per concludere l analisi del metodo del simplesso, vogliamo ora mostrare che, sotto opportune ipotesi, il numero di iterazioni è finito, ovvero che, in un numero

Dettagli

PARTE 4: Equazioni differenziali

PARTE 4: Equazioni differenziali PROGRAMMA di Fond. di Analisi Mat. 2 - sett. 1-11 A.A. 2011-2012, canali 1 e 2, proff.: Francesca Albertini e Monica Motta Ingegneria gestionale, meccanica e meccatronica, Vicenza Testo Consigliato: Analisi

Dettagli

Argomenti delle singole lezioni del corso di Analisi Matematica 2 (Ingegneria Edile-Architettura, A.A )

Argomenti delle singole lezioni del corso di Analisi Matematica 2 (Ingegneria Edile-Architettura, A.A ) Argomenti delle singole lezioni del corso di Analisi Matematica 2 (Ingegneria Edile-Architettura, A.A. 2018-19) NB. Le indicazioni bibliografiche si riferiscono al libro di testo. Lezione nr. 1, 24/9/2018.

Dettagli

1.9 Massimi e minimi vincolati

1.9 Massimi e minimi vincolati .9 Massimi e minimi vincolati Sia K un compatto di R N e sia f : K R una funzione continua. Per il teorema di Weierstrass, f assume massimo e minimo su K. Come determinarli? Se K ha punti interni e f è

Dettagli

Analisi Matematica T2 (prof.g.cupini) A.A CdL Ingegneria Amb. e Terr. - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI

Analisi Matematica T2 (prof.g.cupini) A.A CdL Ingegneria Amb. e Terr. - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Analisi Matematica T2 (prof.g.cupini) A.A.2009-2010 - CdL Ingegneria Amb. e Terr. - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Lu, 22 febbraio 2010 Elementi di topologia di R^2: punti interni, di accumulazione,

Dettagli

Matematica per Economia Finanza e Management

Matematica per Economia Finanza e Management School of Economics and Management Matematica per Economia Finanza e Management A.A. 2018/2019 Annuale Prof. Paolo Crespi E-mail Office pcrespi@liuc.it Piano Terra Antistante Torre Phone +39-0331.572418

Dettagli

Richiami di Algebra Lineare

Richiami di Algebra Lineare Richiami di Algebra Lineare Eduardo Rossi Università degli Studi di Pavia Corso di Econometria Marzo 2012 Rossi Algebra Lineare 2012 1 / 59 Vettori Prodotto interno a : (n 1) b : (n 1) a b = a 1 b 1 +

Dettagli

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE ESERCITAZIONI DI ANALISI C SETTIMANA 8 DERIVATE DI FUNZIONI A VALORI VETTORIALI

INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE ESERCITAZIONI DI ANALISI C SETTIMANA 8 DERIVATE DI FUNZIONI A VALORI VETTORIALI DRIVAT DI FUNZIONI A VALORI VTTORIALI MATRIC JACOBIANA n m Una funzione f : A definita su un aperto di uno spazio n-dimensionale a m componenti, è derivabile parzialmente in A se ogni componente di f è

Dettagli

1 Risoluzione di sistemi lineari con l uso dei determinanti

1 Risoluzione di sistemi lineari con l uso dei determinanti 2006 Trapani Dispensa di Geometria, 1 Risoluzione di sistemi lineari con l uso dei determinanti Sia A una matrice n n con det(a) 0 consideriamo il sistema lineare AX = b abbiamo n = numero di righe di

Dettagli

Successioni numeriche

Successioni numeriche Successioni numeriche Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi A Hynek Kovarik (Università di Brescia) Successioni Analisi A 1 / 35 Definizione Una successione a valori reali è una funzione f : N R

Dettagli

Matematica per Economia Finanza e Management

Matematica per Economia Finanza e Management School of Economics and Management Matematica per Economia Finanza e Management A.A. 2018/2019 Annuale Prof. Paolo Crespi E-mail Office pcrespi@liuc.it Piano Terra Antistante Torre Phone +39-0331.572418

Dettagli

Corso di Matematica 3 o A.A. 2016/2017 Argomenti delle lezioni

Corso di Matematica 3 o A.A. 2016/2017 Argomenti delle lezioni Corso di Matematica 3 o A.A. 2016/2017 Argomenti delle lezioni 1 lezione. Martedí 27 settembre. 2 ore. Richiami sulle applicazioni lineari tra spazi vettoriali di dimensione finita. Il teorema di rappresentazione.

Dettagli

Similitudine (ortogonale) e congruenza (ortogonale) di matrici.

Similitudine (ortogonale) e congruenza (ortogonale) di matrici. Lezione del 4 giugno. Il riferimento principale di questa lezione e costituito da parti di: 2 Forme bilineari, quadratiche e matrici simmetriche associate, 3 Congruenza di matrici simmetriche, 5 Forme

Dettagli

Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A CdL Ingegneria Amb.Terr./Elettronica - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI

Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A CdL Ingegneria Amb.Terr./Elettronica - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A.2011-2012 - CdL Ingegneria Amb.Terr./Elettronica - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Lu, 20 febbraio 2012 Presentazione del corso. Curve parametriche: definizione.

Dettagli

ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA

ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA Prova scritta del 6 giugno 2004: soluzioni ESERCIZIO - Data la funzione f) 3 2 4 + 27 + 9 2 ) /3 4 + 27, + 9 si chiede

Dettagli

4.11 Massimi e minimi relativi per funzioni di più variabili

4.11 Massimi e minimi relativi per funzioni di più variabili 5. Determinare, al variare del parametro a R, la natura delle seguenti forme quadratiche: (i) Φ(x, y, z) = x 2 + 2axy + y 2 + 2axz + z 2, (ii) Φ(x, y, z, t) = 2x 2 + ay 2 z 2 t 2 + 2xz + 4yt + 2azt. 4.11

Dettagli

Analisi Matematica 3 - Soluzioni Tutorato 2

Analisi Matematica 3 - Soluzioni Tutorato 2 Analisi Matematica 3 - Soluzioni Tutorato 2 Università degli Studi Roma Tre - Dipartimento di Matematica Docente: Luca Biasco Tutori: Patrizio Caddeo, Jacopo Tenan 31 ottobre 2017 1. Sia f : R n R una

Dettagli

R. Capone Analisi Matematica Calcolo Differenziale Funzioni di due variabili

R. Capone Analisi Matematica Calcolo Differenziale Funzioni di due variabili Richiami teorici Sia una funzione di due variabili definita in un insieme A e sia un punto interno ad A. Se R è un dominio regolare di centro e di dimensioni e la funzione della sola variabile x, risulta

Dettagli

ANALISI 1 1 QUATTORDICESIMA LEZIONE Significato geometrico della derivata seconda Convessità

ANALISI 1 1 QUATTORDICESIMA LEZIONE Significato geometrico della derivata seconda Convessità ANALISI 1 1 QUATTORDICESIMA LEZIONE Significato geometrico della derivata seconda Convessità 1 prof. Claudio Saccon, Dipartimento di Matematica Applicata, Via F. Buonarroti 1/C email: saccon@mail.dm.unipi.it

Dettagli

Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.

Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati. Corso di laurea: Fisica ed Astronomia Programma di Analisi Matematica 2 a.a. 2018/19 Docente: Fabio Paronetto Gli argomenti denotati con un asterisco tra parentesi (e solo quelli) sono stati dimostrati.

Dettagli

Calcolo differenziale per funzioni in più variabili.

Calcolo differenziale per funzioni in più variabili. Calcolo differenziale per funzioni in più variabili. Paola Mannucci e Alvise Sommariva Università degli Studi di Padova Dipartimento di Matematica 14 dicembre 2014 Paola Mannucci e Alvise Sommariva Calcolo

Dettagli

Registro dell'insegnamento

Registro dell'insegnamento Registro dell'insegnamento Anno accademico 2014/2015 Prof. MARCO SPADINI Settore inquadramento MAT/05 - ANALISI MATEMATICA Scuola Ingegneria Dipartimento Matematica e Informatica 'Ulisse Dini' Insegnamento

Dettagli

Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A CdL Ingegneria Amb.Terr./Automazione - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI

Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A CdL Ingegneria Amb.Terr./Automazione - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Analisi Matematica T_2 (prof.g.cupini) A.A.2010-2011 - CdL Ingegneria Amb.Terr./Automazione - Univ.Bologna REGISTRO DELLE LEZIONI Lu, 28 febbraio 2011 (Amb.Terr./Automazione) Presentazione del corso. Curve

Dettagli

Equazioni differenziali

Equazioni differenziali Equazioni differenziali Hynek Kovarik Università di Brescia Analisi Matematica 2 Hynek Kovarik (Università di Brescia) Equazioni differenziali Analisi Matematica 2 1 / 42 Equazioni differenziali Un equazione

Dettagli

MATRICI e DETERMINANTI. Prof.ssa Maddalena Dominijanni

MATRICI e DETERMINANTI. Prof.ssa Maddalena Dominijanni MATRICI e DETERMINANTI Le matrici non sono altro che tabelle di elementi ordinati per righe e colonne. Se m = n la matrice si dice quadrata Matrice quadrata di ordine 3 Matrice rettangolare di tipo 2 3

Dettagli

Cognome Nome Matricola Codice ESEMPIO 1

Cognome Nome Matricola Codice ESEMPIO 1 Cognome Nome Matricola Codice ESEMPIO 1 [1]. (***) Definizione di sistema fondamentale di soluzioni di un equazione differenziale lineare d ordine n omogenea. Sia I un intervallo non banale di R; siano

Dettagli

COGNOME E NOME MATRICOLA FIRMA. METODI MATEMATICI PER L INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE (Comunicazioni Elettronica a.a.

COGNOME E NOME MATRICOLA FIRMA. METODI MATEMATICI PER L INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE (Comunicazioni Elettronica a.a. ..................................................................................................................... COGNOME E NOME MATRICOLA FIRMA METODI MATEMATICI PER L INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE

Dettagli

DEFINIZIONE. u (u; v); α 3. v (u; v); α 3. ha rango 2 in ogni punto della parametrizzazione. DEFINIZIONE

DEFINIZIONE. u (u; v); α 3. v (u; v); α 3. ha rango 2 in ogni punto della parametrizzazione. DEFINIZIONE DEFINIZIONE Una superficie in R 3 è un applicazione α : U R 3, di classe almeno C. In realtà, tratteremo solamente superfici di classe C. Inoltre, U R deve essere un aperto, e α deve essere iniettiva.

Dettagli

Paolo Marcellini, Carlo Sbordone. Esercitazioni di Analisi Matematica Due Seconda parte

Paolo Marcellini, Carlo Sbordone. Esercitazioni di Analisi Matematica Due Seconda parte Paolo Marcellini, Carlo Sbordone Esercitazioni di Analisi Matematica Due Seconda parte Paolo Marcellini Carlo Sbordone Esercitazioni di Analisi Matematica Due Seconda parte Indice Capitolo 1. Massimi e

Dettagli

Funzioni reali di 2 variabili reali

Funzioni reali di 2 variabili reali Funzioni reali di 2 variabili reali Sono funzioni del tipo: f :domf R 2 R Ad ogni punto P =(x, y) di un sottoinsieme dom f P =(x, y) f (P )=f (x, y) di R 2 associano un numero reale f (P )=f (x, y). Se

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Sede di Fermo Corso di 8 - METODI ITERATIVI PER I SISTEMI LINEARI Norme Una norma in R n è una funzione. : R n R tale che x 0 x R n ; x = 0 x = 0; αx = α x ; x

Dettagli

Analisi Matematica T-2 Ingegneria Edile Ravenna 2015/16

Analisi Matematica T-2 Ingegneria Edile Ravenna 2015/16 Analisi Matematica T-2 Ingegneria Edile Ravenna 2015/16 Fausto Ferrari, Daniele Morbidelli Aggiornato al 2 giugno 2016 Informazioni pratiche: Libro di riferimento: Bramanti, Pagani, Salsa, Analisi MAtematica

Dettagli

SERIE NUMERICHE E SERIE DI POTENZE:

SERIE NUMERICHE E SERIE DI POTENZE: PROGRAMMA DI ANALISI MATEMATICA II Corso di Laurea in Ingegenria Gestionale - Sapienza Universit Roma Canale MZ - Anno Accademico 2017/2018 Docenti: Dott: Salvatore Fragapane Docente Canale AL: Prof. Daniele

Dettagli

TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I

TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I TEMI D ESAME DI ANALISI MATEMATICA I Corso di laurea quadriennale) in Fisica a.a. 003/04 Prova scritta del 3 aprile 003 ] Siano a, c parametri reali. Studiare l esistenza e, in caso affermativo, calcolare

Dettagli

Estremi. 5. Determinare le dimensioni di una scatola rettangolare di volume v assegnato, che abbia la superficie minima.

Estremi. 5. Determinare le dimensioni di una scatola rettangolare di volume v assegnato, che abbia la superficie minima. Estremi 1. Determinare gli estremi relativi di f(x, y) = e x (x 1)(y 1) + (y 1).. Determinare gli estremi relativi di f(x, y) = y (y + 1) cos x. 3. Determinare gli estremi relativi di f(x, y) = xye x +y..

Dettagli

7.9 Il caso vincolato: vincoli di disuguaglianza

7.9 Il caso vincolato: vincoli di disuguaglianza 7.9 Il caso vincolato: vincoli di disuguaglianza Il problema con vincoli di disuguaglianza: g i (x) 0, i = 1,..., p, (51) o, in forma vettoriale: g(x) 0, può essere trattato basandosi largamente su quanto

Dettagli

Il Teorema Spettrale. 0.1 Applicazioni lineari simmetriche ed hermitiane

Il Teorema Spettrale. 0.1 Applicazioni lineari simmetriche ed hermitiane 0.1. APPLICAZIONI LINEARI SIMMETRICHE ED HERMITIANE 1 Il Teorema Spettrale In questa nota vogliamo esaminare la dimostrazione del Teorema Spettrale e studiare le sue conseguenze per quanto riguarda i prodotti

Dettagli

Esercizi n.2. 1) Trovare i punti stazionari e dire se si tratta di punti di massimo, di minimo o di sella per le funzioni. f(x, y) = x 2 + y 3

Esercizi n.2. 1) Trovare i punti stazionari e dire se si tratta di punti di massimo, di minimo o di sella per le funzioni. f(x, y) = x 2 + y 3 Esercizi n.2 1) Trovare i punti stazionari e dire se si tratta di punti di massimo, di minimo o di sella per le funzioni x 2 + y, x + 6xy + y 2, x 2 + y 2 + z 2 + xyz, x + xy + y 2 + yz + z 2, sin(x y)

Dettagli

UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari

UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari Risposte (sintetiche) ai quesiti degli esercizi del 12.X.2018 1. (a) Ω è aperto, Ω = {0, 1, 2}, Ω = Ω, Ω = [0, 1]

Dettagli

Richiami di Algebra Lineare

Richiami di Algebra Lineare Richiami di Algebra Lineare Eduardo Rossi Università degli Studi di Pavia Corso di Econometria Marzo 2015 Rossi Algebra Lineare 2015 1 / 41 Vettori Prodotto interno a : (n 1) b : (n 1) a b = a 1 b 1 +

Dettagli

Complementi di Algebra e Fondamenti di Geometria

Complementi di Algebra e Fondamenti di Geometria Complementi di Algebra e Fondamenti di Geometria Capitolo 5 Forme quadratiche inr n M. Ciampa Ingegneria Elettrica, a.a. 2009/2010 Capitolo 5 Forme quadratiche inr n In questo capitolo si definisce la

Dettagli

N90200 Analisi Matematica Anno Accademico 2017/18 - II semestre

N90200 Analisi Matematica Anno Accademico 2017/18 - II semestre N90200 Analisi Matematica Anno Accademico 2017/18 - II semestre Lezione 5/02 Numeri complessi: definizione, forma algebrica, rappresentazione geometrica : piano di Gauss. Operazioni con i numeri complessi.

Dettagli

Massimi e minimi assoluti vincolati: esercizi svolti

Massimi e minimi assoluti vincolati: esercizi svolti Massimi e minimi assoluti vincolati: esercizi svolti Gli esercizi contrassegnati con il simbolo * presentano un grado di difficoltà maggiore. Esercizio 1. Determinare i punti di massimo e minimo assoluti

Dettagli

Domande da 6 punti. Prima parte del programma

Domande da 6 punti. Prima parte del programma Domande da 6 punti Prima parte del programma Domanda. Dare la definizione di arco di curva continua, di sostegno di una curva, di curva chiusa, di curva semplice e di curva piana fornendo qualche esempio.

Dettagli

Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni

Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni Risoluzione di sistemi lineari sparsi e di grandi dimensioni Un sistema lineare Ax = b con A R n n, b R n, è sparso quando il numero di elementi della matrice A diversi da zero è αn, con n α. Una caratteristica

Dettagli

1 Addendum su Diagonalizzazione

1 Addendum su Diagonalizzazione Addendum su Diagonalizzazione Vedere le dispense per le definizioni di autovettorre, autovalore e di trasformazione lineare (o matrice) diagonalizzabile. In particolare, si ricorda che una condizione necessaria

Dettagli

PROGRAMMA PROVVISORIO DI ANALISI MATEMATICA 2 INGEGNERIA EDILE -ARCHITETTURA, A.A. 2018/2019 DOCENTE MICHIEL BERTSCH

PROGRAMMA PROVVISORIO DI ANALISI MATEMATICA 2 INGEGNERIA EDILE -ARCHITETTURA, A.A. 2018/2019 DOCENTE MICHIEL BERTSCH PROGRAMMA PROVVISORIO DI ANALISI MATEMATICA 2 INGEGNERIA EDILE -ARCHITETTURA, A.A. 2018/2019 DOCENTE MICHIEL BERTSCH Libro di testo di riferimento: M. Bertsch, R. Dal Passo, L. Giacomelli, Analisi Matematica,

Dettagli

Richiami di Algebra Lineare

Richiami di Algebra Lineare Appendice A Richiami di Algebra Lineare In questo capitolo sono presentati alcuni concetti di algebra lineare L algebra lineare è quella branca della matematica che si occupa dello studio di vettori, spazi

Dettagli

PROGRAMMA PER LA PROVA ORALE SEMPLIFICATA

PROGRAMMA PER LA PROVA ORALE SEMPLIFICATA FACOLTÀ DI INGEGNERIA. ESAME DI ANALISI MATEMATICA II. Corsi di Laurea in Bioingegneria, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Informatica. A.A. 2011/2012. Docente: M. Veneroni PROGRAMMA PER LA PROVA ORALE

Dettagli

Cognome Nome Matricola Codice ESEMPIO 1

Cognome Nome Matricola Codice ESEMPIO 1 Cognome Nome Matricola Codice ESEMPIO 1 [1]. (***) Teorema sulla condizione affinchè φ(t) = e λt sia una soluzione di un equazione differenziale lineare d ordine n a coefficienti costanti. Siano a 1, a

Dettagli