Richiami di Algebra Lineare

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Richiami di Algebra Lineare"

Transcript

1 Richiami di Algebra Lineare Eduardo Rossi Università degli Studi di Pavia Corso di Econometria Marzo 2015 Rossi Algebra Lineare / 41

2 Vettori Prodotto interno a : (n 1) b : (n 1) a b = a 1 b 1 + a 2 b a n b n Modulo (lunghezza): a = a a2 n Vettori ortogonali Se a e b sono vettori colonna n-dimensionali sono detti ortogonali se e solo se a b = 0 Se a a = b b = 1 sono detti ortonormali. Rossi Algebra Lineare / 41

3 Vettori linearmente indipendenti Siano a (i), i = 1,..., K vettori (n 1) i cui elementi appartengono a F. Con c i scalari c i F. Se K c i a (i) = 0 i=1 implica che c i = 0, i = 1,..., K i vettori {a (i), i = 1,..., K } sono detti linearmente indipendenti o costituiscono un insieme linearmente indipendente. Vettori linearmente indipendenti Se un insieme di vettori (non nulli) a (i) F, i = 1,..., K sono mutualmente ortogonali, cioè i j a (i) a (j ) = 0, allora sono linearmente indipendenti. Rossi Algebra Lineare / 41

4 Spazio vettoriale Spazio vettoriale Una collezione non vuota di elementi V è detta spazio lineare (o spazio vettoriale, o spazio lineare vettoriale) sull insieme F se e solo se esistono due 1 addizione vettoriale 2 moltiplicazione scalare Rossi Algebra Lineare / 41

5 Base Sia V n un generico spazio vettoriale a n dimensioni su F, supponiamo a (i) V n i = 1, 2,..., m m n Se ogni vettore, b, in V n, può essere scritto come m b = c i a (i) c i F i=1 allora l insieme {a (i) : i = 1, 2,..., m} ricopre lo spazio vettoriale S n. Rossi Algebra Lineare / 41

6 Base Una base per lo spazio vettoriale V n è una copertura dello spazio con dimensione minima, cioè un insieme di vettori linearmente indipendenti di dimensione minima che copre V n. Esempio: V n = R n {e i : i = 1,..., n} e 1 = Questo è un insieme ortonormale: e i e j = 0, e i = Rossi Algebra Lineare / 41

7 Base Una base non è unica, ma tutte le basi per un dato spazio vettoriale contengono lo stesso numero di vettori. Questo numero è la dimensione dello spazio vettoriale: dim(v n ). Supponiamo che dim(v n ) = n allora può essere mostrato che ogni altro sottoinsieme di n + i vettori è linearmente dipendente per i 1 e che nessun insieme con meno di n vettori può riempire V n. Uno spazio vettoriale che possiede una base con un numero finito di vettori è finito dimensionale. Ogni elemento dello spazio vettoriale è una combinazione lineare unica dei vettori della base. Rossi Algebra Lineare / 41

8 Base Se {a (i) : i = 1, 2,..., n} è una base per uno spazio vettoriale V n ogni vettore in V n, b, è esprimibile in modo univoco in termini di questa base. b = m i=1 b (1) i a (i) = m i=1 b (2) i a (i) dove b (1) i, b (2) i i = 1, 2,..., m sono appropriati insiemi di scalari. questo implica m 0 = (b (1) i b (2) i )a (i) i Ma una base è un insieme linearmente indipendente; quindi, possiamo concludere: (b (1) i b (2) i ) = 0 b (1) i = b (2) i i = 1, 2,..., m Rossi Algebra Lineare / 41

9 Algebra delle matrici Sia a ij F i = 1,..., m j = 1, 2,..., n a 11 a a 1n a 21 a a 2n A =... a m1 a m2... a mn A = {a ij } (m n) La j -esima colonna di A è a j a 1j a 2j. a mj Rossi Algebra Lineare / 41

10 Algebra delle matrici La i-esima riga è Trasposizione Matrice simmetrica Matrice diagonale [a i1, a i2,..., a in ] A = {a ji } A = A a ij = 0 i j A = diag(a 11,..., a nn ) Rossi Algebra Lineare / 41

11 Matrice triangolare superiore a ij = 0 i > j Matrice triangolare inferiore a ij = 0 i < j Matrice identità Matrice nulla I n Matrice idempotente (n n) : a ii = 1, a ij = 0 i j 0 m n = {0} AA = A Rossi Algebra Lineare / 41

12 Operazioni A, B matrici con elementi in F, c, α F. Si ha: i. Moltiplicazione scalare c A = {ca ij } ii. Addizione matriciale A + B = {a ij + b ij }, A (n m), B (n m) iii. Moltiplicazione matriciale A (m n) B (n p) n AB = a is b sj In generale AB BA. s=1 Rossi Algebra Lineare / 41

13 Rango Rango Il rango colonna di A (m n) è il massimo numero di colonne linearmente indipendenti. Il rango riga di A è il massimo numero di righe linearmente indipendenti. Il rango riga di A è uguale al rango colonna di A. (r( ) indica il rango). r(a) min (m, n) Sia A (m n), m n. A ha rango pieno se e solo se r(a) = m Sia A (m m). A è non singolare quando r(a) = m Rossi Algebra Lineare / 41

14 Inversa Sia A (m m), l inversa B, se esiste, è definita dalla proprietà AB = BA = I n Sia A (m m), A è invertibile se e solo se r(a) = m Per le matrici quadrate le espressioni invertibile, nonsingolare, rango pieno, sono sinonimi. Rossi Algebra Lineare / 41

15 Spazi delle colonne e delle righe Spazio delle colonne Sia A (m n). Lo spazio delle colonne, indicato con C (A), è l insieme dei vettori colonna m-dimensionali C (A) = {ξ : ξ = Ax} con x (n 1) Spazio delle righe E l insieme dei vettori riga n-dimensionali: R(A) = {ζ : ζ = ya} con y (1 m) Rossi Algebra Lineare / 41

16 Spazi delle colonne e delle righe Lo spazio delle colonne di A è uno spazio vettoriale che è coperto dalle colonne di A. La dimensione di C (A) è il rango di A. dim [C (A)] = r(a) Lo spazio delle righe è uno spazio vettoriale coperto dalle sue righe e la dimensione di questo spazio è anche uguale al rango di A poichè il rango riga di A è uguale al rango colonna. Rossi Algebra Lineare / 41

17 Rango e spazio nullo Spazio nullo Lo spazio nullo di A, indicato con N (A), è l insieme N (A) = {x : Ax = 0} La dimensione dello spazio nullo è detta nullità di A, indicata con n(a). Sia A (p q), allora r(a) + n(a) = q Sia A (p q), sia B una matrice non singolare di ordine q, D = AB. Allora r(d) = r(a) Rossi Algebra Lineare / 41

18 Rango Siano A (p q) e B (q r), poniamo D = AB allora r(d) min [r(a), r(b)] Moltiplicare due (o un numero finito di) matrici produce una matrice il cui rango non può eccedere il rango più piccolo tra quelli delle matrici nel prodotto. Il prodotto di matrici nonsingolari è nonsingolare. Moltiplicare una matrice per una matrice nonsingolare non cambia il suo rango. Rossi Algebra Lineare / 41

19 Traccia A matrice quadrata di ordine m. La sua traccia è tr(a) = m i=1 a ii tr(a + B) = tr(a) + tr(b) tr(ab) = tr(ba) Rossi Algebra Lineare / 41

20 Determinante A matrice quadrata di ordine m. Determinante A = ( 1) s a 1j1 a 2j2... a mjm j 1, j 2,..., j m è una permutazione dei numeri 1, 2,..., m. s = 0, 1 dipende se il numero delle trasposizioni richieste per ristabilire j 1, j 2,..., j m nella sequenza naturale 1, 2,..., m è pari o dispari. La somma è rispetto a tutte le possibili permutazioni. Rossi Algebra Lineare / 41

21 Proprietà del determinante Proprietà 1. A = A 2. A (m m), B (m m) è ottenuta scambiando la k-esima riga con la r-esima riga di A (k r) B = A 3. A (m m) con due righe identiche: A = A (m m), gli elementi nella riga r sono zero: A = 0 5. B : B i = ka i, B = k A. 6. B : B r = A r + ka s, B = A. Rossi Algebra Lineare / 41

22 Cofattore e minori Sia A una matrice quadrata di ordine m e sia B ij la matrice ottenuta cancellando da A la sua i-esima riga e j-colonna. B ij è il Minore complementare. Il Cofattore dell elemento a ij di A: A ij = ( 1) i+j B ij Sia A una matrice quadrata di ordine m. Allora A = A = m a ij A ij j =1 m a ij A ij i=1 Rossi Algebra Lineare / 41

23 Matrice Aggiunta Un importante risulato è il seguente: AB = A B Sia A una matrice invertibile di ordine m, allora A 1 = 1/ A Matrice aggiunta A, (m m). Sia A ij il cofattore dell elemento i, j di A, a ij. B (A ij ) i, j = 1, 2,..., m L aggiunta di A è: agg(a) = B Rossi Algebra Lineare / 41

24 Inversa L inversa di A, matrice di ordine m invertibile, è A 1 = agg(a) A (AB) 1 = B 1 A 1 Rossi Algebra Lineare / 41

25 Matrici partizionate a blocchi A (m n): [ A11 A A = 12 A 21 A 22 ] A 11 : (m 1 n 1 ) A 12 : (m 1 n 2 ) A 21 : (m 2 n 1 ) A 22 : (m 2 n 2 ) B (m n), partizionata in modo conforme: [ ] B11 B B = 12 B 21 B 22 [ A11 + B A + B = 11 A 12 + B 12 A 21 + B 21 A 22 + B 22 ] Rossi Algebra Lineare / 41

26 Operazioni con matrici a blocchi [ C11 C C = 12 C 21 C 22 ] C 11 : (n 1 q 1 ) C 12 : (n 1 q 2 ) C 21 : (n 2 q 1 ) C 22 : (n 2 q 2 ) [ ] [ ] A11 A AC = 12 C11 C 12 A 21 A 22 C 21 C 22 [ A11 C = 11 + A 12 C 21 A 11 C 12 + A 12 C 22 A 21 C 11 + A 22 C 21 A 21 C 12 + A 22 C 22 ] A (m m) [ A11 A A = 12 A 21 A 22 A ij (m i m j ), i, j = 1, 2, m 1 + m 2 = m. ] Rossi Algebra Lineare / 41

27 Matrice triangolare a blocchi Se A 21 = 0, allora Se A 12 = 0, allora Se A = A 11 A 22 A = A 11 A 22 [ ] A11 0 A = 0 A 22 A = A 11 A 22 Rossi Algebra Lineare / 41

28 Determinante matrice a blocchi Sia A una matrice quadrata partizionata di ordine m: [ ] A11 A A = 12 A 21 A 22 A = A 22 A 11 A 12 A 1 22 A 21 A = A 11 A 22 A 21 A 1 11 A 12 Rossi Algebra Lineare / 41

29 Matrici ortogonali Vettori ortogonali Siano a, b (m 1). Mutualmente ortogonali se e solo se: a b = 0 Vettori ortonormali: a b = 0 a a = 1 a a = 1 Sia Q una matrice quadrata di ordine m. E detta ortogonale se e solo se le sue colonne sono ortonormali. Sia Q una matrice quadrata di ordine m con vettori ortonormali, allora è non singolare, perchè le sue colonne sono linearmente indipendenti. Rossi Algebra Lineare / 41

30 Matrici ortogonali Sia Q una matrice ortogonale di ordine m, allora 1 2 Q = Q 1 Q = 1 o Q = 1 Rossi Algebra Lineare / 41

31 Matrici idempotenti Matrici idempotente A (m m) è detta idempotente se e solo se AA = A Se A è una matrice di ordine m idempotente, allora i suoi autovalori sono 0 o 1. Sia A una matrice idempotente di ordine m e rango r, allora tr(a) = r(a) Rossi Algebra Lineare / 41

32 Matrici definite e semidefinite Siano A (m m) e x (m 1) Forma quadratica x Ax 0 x Semidefinita postiva x Ax > 0 x 0 Definita positiva x Ax 0 x Semidefinita negativa x Ax < 0 x 0 Definita negativa Se A = 1 2 (B + B ) A risulta simmetrica: A = A Rossi Algebra Lineare / 41

33 Matrici definite e semidefinite [ ] 1 x Ax = x 2 (B + B ) x = 1 2 x Bx x B x = 1 2 x Bx x Bx = x Bx Di conseguenza le proprietà delle forme quadratiche in B sono estese a quelle in A. Rossi Algebra Lineare / 41

34 Definitezza e semidefinitezza positiva Sia A una matrice di ordine m. Se A è una definita positiva, è anche semidefinita positiva. Il contrario non è vero. Sia A una di ordine m, allora 1 Se A è una definita positiva: a ii > 0 i = 1,..., m 2 Se A è una semidefinita positiva: a ii 0 i = 1,..., m Sia A una matrice definita positiva di ordine m, allora esiste una matrice triangolare inferiore L, tale che: A = LL. Rossi Algebra Lineare / 41

35 Matrici simmetriche Sia A una matrice simmetrica di ordine m. Allora A è definita positiva se e solo esiste una matrice S di dimensione (n m) e r(s) = m, n m tale che A = S S E semidefinita positiva se e solo se r(s) < m Se A è una matrice definita positiva A > 0 tr(a) > 0 Rossi Algebra Lineare / 41

36 Matrici simmetriche Se A è una matrice semidefinita positiva A = 0 tr(a) 0 Se A è simmetrica e definita positiva, A 1 è simmetrica e definita positiva. Rossi Algebra Lineare / 41

37 Matrici simmetriche Se A (m m) è simmetrica e definita positiva allora esiste una matrice non singolare K (m m) tale che KAK = I K K = A 1. Siano A e B due matrici definite positive, entrambe di ordine m. Se B A è definita positiva allora A 1 B 1 è definita positiva. Se B A è semidefinita positiva allora A 1 B 1 è semidefinita positiva. Rossi Algebra Lineare / 41

38 Derivate Se f (x) : S R n R dove x = (x 1,..., x n ): f (x) x = f (x) x 1. f (x) x n f (x) [ x = f (x) x 1... (a x) x = a (a x) x = a ] f (x) x n Rossi Algebra Lineare / 41

39 Derivate Matrice Hessiana: 2 f (x) x x = 2 f (x) x 1 x f (x) x n x f (x) x 1 x 1. 2 f (x) x n x n Matrice Jacobiana: y x = y = f (x) f (x) : S R n R m y 1 x y m x 1... y 1 x n. y m x n (m n) Rossi Algebra Lineare / 41

40 Derivate y ( ) y x = x Se n = m determinate Jacobiano (o Jacobiano): y. x Ax x = A (x Ax) x x A x = A = x x Ax + x x A x = Ax + A x = (A + A )x Rossi Algebra Lineare / 41

41 Derivate Se A è simmetrica x Ax x = x Ax x + x A x x = Ax + A x = 2Ax 2 x Ax x x = (A + A )x x = A + A Se A è simmetrica x Ax x x = 2 Ax x = 2A Rossi Algebra Lineare / 41

Informatica Grafica. Un introduzione

Informatica Grafica. Un introduzione Informatica Grafica Un introduzione Rappresentare la Geometria Operabile da metodi di calcolo automatici Grafica Vettoriale Partiamo dalla rappresentazione di un punto... Spazi Vettoriale SPAZI VETTORIALI

Dettagli

RICHIAMI SULLE MATRICI. Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come

RICHIAMI SULLE MATRICI. Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come RICHIAMI SULLE MATRICI Una matrice di m righe e n colonne è rappresentata come A = a 11 a 12... a 1n a 21 a 22... a 2n............ a m1 a m2... a mn dove m ed n sono le dimensioni di A. La matrice A può

Dettagli

Appunti di Algebra Lineare. Antonino Salibra

Appunti di Algebra Lineare. Antonino Salibra Appunti di Algebra Lineare Antonino Salibra January 11, 2016 2 Libro di testo: Gilbert Strang, Algebra lineare, Edizioni Apogeo 2008 Programma di Algebra Lineare (2015/16) (da completare): 1. Campi numerici.

Dettagli

2.1 Definizione di applicazione lineare. Siano V e W due spazi vettoriali su R. Un applicazione

2.1 Definizione di applicazione lineare. Siano V e W due spazi vettoriali su R. Un applicazione Capitolo 2 MATRICI Fra tutte le applicazioni su uno spazio vettoriale interessa esaminare quelle che mantengono la struttura di spazio vettoriale e che, per questo, vengono dette lineari La loro importanza

Dettagli

CAPITOLO IV RISOLUZIONE DEI SISTEMI LINEARI COL METODO DEI DETERMINANTI

CAPITOLO IV RISOLUZIONE DEI SISTEMI LINEARI COL METODO DEI DETERMINANTI CAPITOLO IV RISOLUZIONE DEI SISTEMI LINEARI COL METODO DEI DETERMINANTI 1. REGOLA DI CRAMER Sia S un sistema lineare di n ( 2) equazioni in n incognite su un campo K : a 11 x 1 + a 12 x 2 + + a 1n x n

Dettagli

Applicazioni lineari

Applicazioni lineari Applicazioni lineari Esempi di applicazioni lineari Definizione. Se V e W sono spazi vettoriali, una applicazione lineare è una funzione f: V W tale che, per ogni v, w V e per ogni a, b R si abbia f(av

Dettagli

Prof. Stefano Capparelli

Prof. Stefano Capparelli APPUNTI PER UN SECONDO CORSO DI ALGEBRA LINEARE Prof. Stefano Capparelli A mia madre Prefazione. Brevi Richiami di Algebra Lineare. Forma Canonica di Jordan.. Blocco di Jordan.. Base di Jordan.. Polinomio

Dettagli

Pierangelo Ciurlia, Riccardo Gusso, Martina Nardon

Pierangelo Ciurlia, Riccardo Gusso, Martina Nardon Department of Applied Mathematics, University of Venice QUADERNI DI DIDATTICA Pierangelo Ciurlia, Riccardo Gusso, Martina Nardon Esercizi di algebra lineare e sistemi di equazioni lineari con applicazioni

Dettagli

Algebra Lineare e Geometria

Algebra Lineare e Geometria Algebra Lineare e Geometria Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica A.A. 2013-2014 Prova d esame del 16/06/2014. 1) a) Determinare la matrice associata all applicazione lineare T : R 3 R 4 definita da

Dettagli

Appunti per il Corso di Fondamenti di Algebra Lineare e Geometria

Appunti per il Corso di Fondamenti di Algebra Lineare e Geometria Appunti per il Corso di Fondamenti di Algebra Lineare e Geometria Marco A Garuti 4 giugno 9 Questi appunti integrano il testo adottato per il corso (Cantarini - Chiarellotto - Fiorot, Un corso di Matematica,

Dettagli

Parte 2. Determinante e matrice inversa

Parte 2. Determinante e matrice inversa Parte. Determinante e matrice inversa A. Savo Appunti del Corso di Geometria 013-14 Indice delle sezioni 1 Determinante di una matrice, 1 Teorema di Cramer (caso particolare), 3 3 Determinante di una matrice

Dettagli

1 Regole generali per l esame. 2 Libro di Testo

1 Regole generali per l esame. 2 Libro di Testo FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di GEOMETRIA E ALGEBRA (mn). (Ing. per l Ambiente e il Territorio, Ing. Informatica - Sede di Mantova) A.A. 2008/2009. Docente: F. BISI. 1 Regole generali per l esame L esame

Dettagli

Lezioni del corso di Geometria e Algebra. prof. Michele Mulazzani dott. Alessia Cattabriga

Lezioni del corso di Geometria e Algebra. prof. Michele Mulazzani dott. Alessia Cattabriga Lezioni del corso di Geometria e Algebra prof Michele Mulazzani dott Alessia Cattabriga AA 20001/2002 Indice 1 Equazioni e sistemi lineari 4 11 Alcune strutture algebriche 4 12 Operazioni standard su K

Dettagli

f(x, y, z) = (x + ky + z, x y + 2z, x + y z) f(x, y, z) = (x + 2y z, x + y z, x + 2y) F (f(x)) = (f(0), f(1), f(2))

f(x, y, z) = (x + ky + z, x y + 2z, x + y z) f(x, y, z) = (x + 2y z, x + y z, x + 2y) F (f(x)) = (f(0), f(1), f(2)) Algebra Lineare e Geometria Analitica Politecnico di Milano Ingegneria Applicazioni Lineari 1. Sia f : R 3 R 3 l applicazione lineare definita da f(x, y, z) = (x + ky + z, x y + 2z, x + y z) per ogni (x,

Dettagli

(V) (FX) Z 6 è un campo rispetto alle usuali operazioni di somma e prodotto.

(V) (FX) Z 6 è un campo rispetto alle usuali operazioni di somma e prodotto. 29 giugno 2009 - PROVA D ESAME - Geometria e Algebra T NOME: MATRICOLA: a=, b=, c= Sostituire ai parametri a, b, c rispettivamente la terzultima, penultima e ultima cifra del proprio numero di matricola

Dettagli

LEZIONE 14. a 1,1 v 1 + a 1,2 v 2 + a 1,3 v 3 + + a 1,n 1 v n 1 + a 1,n v n = w 1

LEZIONE 14. a 1,1 v 1 + a 1,2 v 2 + a 1,3 v 3 + + a 1,n 1 v n 1 + a 1,n v n = w 1 LEZIONE 14 141 Dimensione di uno spazio vettoriale Abbiamo visto come l esistenza di una base in uno spazio vettoriale V su k = R, C, permetta di sostituire a V, che può essere complicato da trattare,

Dettagli

Chiusura lineare. N.B. A può essere indifferentemente un insieme, finito o no, o un sistema. Es.1. Es.2

Chiusura lineare. N.B. A può essere indifferentemente un insieme, finito o no, o un sistema. Es.1. Es.2 Chiusura lineare Def. Sia A V (K) con A. Si dice copertura lineare (o chiusura lineare) di A, e si indica con L(A), l insieme dei vettori di V che risultano combinazioni lineari di un numero finito di

Dettagli

Federico Lastaria. Analisi e Geometria 2. Matrici simmetriche. Il teorema spettrale. 1/24

Federico Lastaria. Analisi e Geometria 2. Matrici simmetriche. Il teorema spettrale. 1/24 Contenuto Endomorfismi auto-aggiunti. Matrici simmetriche. Il teorema spettrale Gli autovalori di una matrice simmetrica sono tutti reali. (Dimostrazione fatta usando i numeri complessi). Dimostrazione

Dettagli

Appunti del corso di Metodi numerici e ottimizzazione

Appunti del corso di Metodi numerici e ottimizzazione Appunti del corso di Metodi numerici e ottimizzazione L A TEX Ninjas Andrea Cimino Marco Cornolti Emanuel Marzini Davide Mascitti Lorenzo Muti Marco Stronati {cimino,cornolti,marzini,mascitti,muti,stronati}@cli.di.unipi.it

Dettagli

Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria p. 1

Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria p. 1 Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria R. Vitolo Dipartimento di Matematica Università di Lecce SaLUG! - Salento Linux User Group Il programma OCTAVE per l

Dettagli

Matrice rappresent. Base ker e img. Rappresentazione cartesiana ker(f) + im(f).

Matrice rappresent. Base ker e img. Rappresentazione cartesiana ker(f) + im(f). Due Matrici A,B. Ker f = ker g. 1- Ridurre a scala A e B e faccio il sistema. 2 Se Vengono gli stessi valori allora, i ker sono uguali. Cauchy 1 autovalore, 1- Metto a matrice x1(0),x2(0),x3(0) e la chiamo

Dettagli

PARTE TERZA. STATISTICA DESCRITTIVA MULTIDIMENSIONALE (Analisi delle Relazioni)

PARTE TERZA. STATISTICA DESCRITTIVA MULTIDIMENSIONALE (Analisi delle Relazioni) PARTE TERZA STATISTICA DESCRITTIVA MULTIDIMESIOALE (Analisi delle Relazioni) La notazione matriciale 3 III.. LA OTAZIOE MATRICIALE III... L analisi statistica dei fenomeni multivariati L intrinseca complessità

Dettagli

LA GEOMETRIA ANALITICA DELLO SPAZIO. Liceo G. GALILEI - Verona Venerdì 10 Aprile 2015 CONVEGNO MATHESIS VERONA

LA GEOMETRIA ANALITICA DELLO SPAZIO. Liceo G. GALILEI - Verona Venerdì 10 Aprile 2015 CONVEGNO MATHESIS VERONA LA GEOMETRIA ANALITICA DELLO SPAZIO CONVEGNO MATHESIS Liceo G. GALILEI - Verona Venerdì 10 Aprile 2015 Perché Assenza di ogni riferimento alla geometria analitica dello spazio nel quadri di Mondrian La

Dettagli

I polinomi 1; x;x 2 ;x 3 sono linearmente indipendenti; infatti. 0= 1 1+ 2 x+ 3 x 2 + 4 x 3 =) 1 = 2 == 4 =0

I polinomi 1; x;x 2 ;x 3 sono linearmente indipendenti; infatti. 0= 1 1+ 2 x+ 3 x 2 + 4 x 3 =) 1 = 2 == 4 =0 ASPETTI TEORICI Spazio vettoriale Un insieme qualunque di inniti elementi V = fv i g si dice uno spazio vettoriale sull'insieme dei numeri reali R se: { E possibile denire un'operazione binaria fra gli

Dettagli

Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria - Edile ed Edile-Architettura

Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria - Edile ed Edile-Architettura Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria - Edile ed Edile-Architettura Primo Esonero del corso di Geometria Docente F. Flamini, Roma, 2//28 SOLUZIONI COMPITO I ESONERO Esercizio.

Dettagli

Appunti di Algebra Lineare e Matrici

Appunti di Algebra Lineare e Matrici Appunti di Algebra Lineare e Matrici Basilio Bona Dipartimento di Automatica e Informatica Politecnico di Torino Internal Report: DAUIN/BB-2003-09-01 Capitolo 1 Matrici e vettori Il lettore interessato

Dettagli

x 1 + x 2 3x 4 = 0 x1 + x 2 + x 3 = 0 x 1 + x 2 3x 4 = 0.

x 1 + x 2 3x 4 = 0 x1 + x 2 + x 3 = 0 x 1 + x 2 3x 4 = 0. Problema. Sia W il sottospazio dello spazio vettoriale R 4 dato da tutte le soluzioni dell equazione x + x 2 + x = 0. (a. Sia U R 4 il sottospazio dato da tutte le soluzioni dell equazione Si determini

Dettagli

Spazi lineari - PARTE II - Felice Iavernaro. Dipartimento di Matematica Università di Bari. 9 e 16 Marzo 2007

Spazi lineari - PARTE II - Felice Iavernaro. Dipartimento di Matematica Università di Bari. 9 e 16 Marzo 2007 Spazi lineari - PARTE II - Felice Iavernaro Dipartimento di Matematica Università di Bari 9 e 16 Marzo 2007 Felice Iavernaro (Univ. Bari) Spazi lineari 9-16/03/2007 1 / 17 Condizionamento dei sistemi lineari

Dettagli

Corso di Analisi Numerica - AN1. Parte 2: metodi diretti per sistemi lineari. Roberto Ferretti

Corso di Analisi Numerica - AN1. Parte 2: metodi diretti per sistemi lineari. Roberto Ferretti Corso di Analisi Numerica - AN1 Parte 2: metodi diretti per sistemi lineari Roberto Ferretti Richiami sulle norme e sui sistemi lineari Il Metodo di Eliminazione di Gauss Il Metodo di Eliminazione con

Dettagli

Lezioni di Geometria e Algebra. Fulvio Bisi, Francesco Bonsante, Sonia Brivio

Lezioni di Geometria e Algebra. Fulvio Bisi, Francesco Bonsante, Sonia Brivio Lezioni di Geometria e Algebra Fulvio Bisi, Francesco Bonsante, Sonia Brivio CAPITOLO 4 Applicazioni lineari 1. Definizioni ed esempi. In questo capitolo ci proponiamo di studiare le funzioni tra spazi

Dettagli

Tutorato di GE110. Universitá degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea in Matematica

Tutorato di GE110. Universitá degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea in Matematica Universitá degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea in Matematica Tutorato di GE110 A.A. 2014-2015 - Docente: Prof. Angelo Felice Lopez Tutori: Federico Campanini e Giulia Salustri Soluzioni Tutorato 13

Dettagli

Matematica B - a.a 2006/07 p. 1

Matematica B - a.a 2006/07 p. 1 Matematica B - a.a 2006/07 p. 1 Definizione 1. Un sistema lineare di m equazioni in n incognite, in forma normale, è del tipo a 11 x 1 + + a 1n x n = b 1 a 21 x 1 + + a 2n x n = b 2 (1) = a m1 x 1 + +

Dettagli

Ripasso di Calcolo Scientifico: Giulio Del Corso

Ripasso di Calcolo Scientifico: Giulio Del Corso Ripasso di Calcolo Scientifico: Giulio Del Corso Queste dispense sono tratte dalle lezioni del Prof. Gemignani e del Prof. Bini del corso di Calcolo Scientifico (2014/2015) dell università di Pisa. Non

Dettagli

Condizionamento del problema

Condizionamento del problema Condizionamento del problema x 1 + 2x 2 = 3.499x 1 + 1.001x 2 = 1.5 La soluzione esatta è x = (1, 1) T. Perturbando la matrice dei coefficienti o il termine noto: x 1 + 2x 2 = 3.5x 1 + 1.002x 2 = 1.5 x

Dettagli

Siano V e W due spazi vettoriali. La definizione seguente é è tra quelle basilari per il corso di Matematica B. L : V W

Siano V e W due spazi vettoriali. La definizione seguente é è tra quelle basilari per il corso di Matematica B. L : V W Matematica B - a.a 2006/07 p. 1 Siano V e W due spazi vettoriali. La definizione seguente é è tra quelle basilari per il corso di Matematica B. Definizione 1. La funzione L : V W si dice una applicazione

Dettagli

3 Applicazioni lineari e matrici

3 Applicazioni lineari e matrici 3 Applicazioni lineari e matrici 3.1 Applicazioni lineari Definizione 3.1 Siano V e W dei K spazi vettoriali. Una funzione f : V W è detta applicazione lineare se: i u, v V, si ha f(u + v = f(u + f(v;

Dettagli

Autovalori e Autovettori

Autovalori e Autovettori Daniela Lera Università degli Studi di Cagliari Dipartimento di Matematica e Informatica A.A. 2008-2009 Autovalori e Autovettori Definizione Siano A C nxn, λ C, e x C n, x 0, tali che Ax = λx. (1) Allora

Dettagli

Corso di Visione Artificiale. Matlab per Visione. Samuel Rota Bulò

Corso di Visione Artificiale. Matlab per Visione. Samuel Rota Bulò Corso di Visione Artificiale Matlab per Visione Samuel Rota Bulò Cos'è Matlab? MATLAB MATLAB - - MATrix MATrix LABoratory LABoratory Ambiente Ambiente di di sviluppo sviluppo ed ed esecuzione esecuzione

Dettagli

MATRICI E DETERMINANTI

MATRICI E DETERMINANTI MATRICI E DETERMINANTI 1. MATRICI Si ha la seguente Definizione 1: Un insieme di numeri, reali o complessi, ordinati secondo righe e colonne è detto matrice di ordine m x n, ove m è il numero delle righe

Dettagli

GEOMETRIA I Corso di Geometria I (seconda parte)

GEOMETRIA I Corso di Geometria I (seconda parte) Corso di Geometria I (seconda parte) anno acc. 2009/2010 Cambiamento del sistema di riferimento in E 3 Consideriamo in E 3 due sistemi di riferimento ortonormali R e R, ed un punto P (x, y, z) in R. Lo

Dettagli

4. Operazioni elementari per righe e colonne

4. Operazioni elementari per righe e colonne 4. Operazioni elementari per righe e colonne Sia K un campo, e sia A una matrice m n a elementi in K. Una operazione elementare per righe sulla matrice A è una operazione di uno dei seguenti tre tipi:

Dettagli

Prodotto elemento per elemento, NON righe per colonne Unione: M R S

Prodotto elemento per elemento, NON righe per colonne Unione: M R S Relazioni binarie Una relazione binaria può essere rappresentata con un grafo o con una matrice di incidenza. Date due relazioni R, S A 1 A 2, la matrice di incidenza a seguito di varie operazioni si può

Dettagli

Matematica con il foglio di calcolo

Matematica con il foglio di calcolo Matematica con il foglio di calcolo Sottotitolo: Classe: V primaria Argomento: Numeri e operazioni Autore: Guido Gottardi, Alberto Battaini Introduzione: l uso del foglio di calcolo offre l opportunità

Dettagli

APPLICAZIONI LINEARI. B si definisce surriettiva. 9 quando ogni elemento di. B risulta IMMAGINE di. almeno un elemento di A.

APPLICAZIONI LINEARI. B si definisce surriettiva. 9 quando ogni elemento di. B risulta IMMAGINE di. almeno un elemento di A. APPLICAZIONI LINEARI Siano V e W due spazi vettoriali, di dimensione m ed n sullo stesso campo di scalari R. Una APPLICAZIONE ƒ : V W viene definita APPLICAZIONE LINEARE od OMOMORFISMO se risulta, per

Dettagli

ISTITUZIONI DI MATEMATICA I. (prof. M.P.Cavaliere) SPAZI VETTORIALI SU R

ISTITUZIONI DI MATEMATICA I. (prof. M.P.Cavaliere) SPAZI VETTORIALI SU R ISTITUZIONI DI MATEMATICA I (prof MPCavaliere) SPAZI VETTORIALI SU R Abbiamo visto parlando dei numeri complessi che i punti P del piano possono essere determinati da coppie di numeri reali, se è dato

Dettagli

Università degli Studi di Roma La Sapienza Laurea in Ingegneria Energetica A.A. 2014-2015 Programma del corso di Geometria Prof.

Università degli Studi di Roma La Sapienza Laurea in Ingegneria Energetica A.A. 2014-2015 Programma del corso di Geometria Prof. Università degli Studi di Roma La Sapienza Laurea in Ingegneria Energetica A.A. 2014-2015 Programma del corso di Geometria Prof. Antonio Cigliola Prerequisiti Logica elementare. Principio di Induzione.

Dettagli

Richiami di algebra lineare e geometria di R n

Richiami di algebra lineare e geometria di R n Richiami di algebra lineare e geometria di R n combinazione lineare, conica e convessa spazi lineari insiemi convessi, funzioni convesse rif. BT.5 Combinazione lineare, conica, affine, convessa Un vettore

Dettagli

Lezioni di Econometria. Gianni Amisano

Lezioni di Econometria. Gianni Amisano Lezioni di Econometria Gianni Amisano Febbraio 1999 2 Premessa Queste note, che costituiscono il materiale di riferimento per gli studenti del corso di econometria attivato presso la Facoltà di Economia

Dettagli

LEZIONE 17. B : kn k m.

LEZIONE 17. B : kn k m. LEZIONE 17 17.1. Isomorfismi tra spazi vettoriali finitamente generati. Applichiamo quanto visto nella lezione precedente ad isomorfismi fra spazi vettoriali di dimensione finita. Proposizione 17.1.1.

Dettagli

Facoltà di Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'informazione anno accademico 2014/15 Registro lezioni del docente SPORTELLI LUIGI

Facoltà di Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'informazione anno accademico 2014/15 Registro lezioni del docente SPORTELLI LUIGI Facoltà di Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'informazione anno accademico 2014/15 Registro lezioni del docente SPORTELLI LUIGI Attività didattica ANALISI MATEMATICA [2000] Periodo di svolgimento:

Dettagli

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione NUMERI COMPLESSI Test di autovalutazione 1. Se due numeri complessi z 1 e z 2 sono rappresentati nel piano di Gauss da due punti simmetrici rispetto all origine: (a) sono le radici quadrate di uno stesso

Dettagli

Appunti di Algebra Lineare

Appunti di Algebra Lineare Appunti di Algebra Lineare Indice 1 I vettori geometrici. 1 1.1 Introduzione................................... 1 1. Somma e prodotto per uno scalare....................... 1 1.3 Combinazioni lineari e

Dettagli

Note sull uso di R per l Algebra Lineare

Note sull uso di R per l Algebra Lineare Note sull uso di R per l Algebra Lineare Sommario Introduzione Alcuni comandi elementari di R Creazione di matrici e vettori e accesso ai loro elementi Alcuni particolari tipi di matrice Operazioni con

Dettagli

Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica

Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Esame di Geometria (Prof. F. Tovena) Argomenti: Proprietà di nucleo e immagine di una applicazione lineare. dim V = dim

Dettagli

Metodi iterativi per sistemi lineari

Metodi iterativi per sistemi lineari Metodi iterativi per sistemi lineari Dario A. Bini, Università di Pisa 30 ottobre 2013 Sommario Questo modulo didattico contiene risultati relativi ai metodi iterativi per risolvere sistemi di equazioni

Dettagli

Posizione e orientamento di corpi rigidi

Posizione e orientamento di corpi rigidi Corso di Robotica 1 Posizione e orientamento di corpi rigidi Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1 Posizione e orientamento terne ortogonali destre SR A A p AB B SR B corpo rigido posizione: A p AB (vettore

Dettagli

Equazione del calore e funzioni trigonometriche.

Equazione del calore e funzioni trigonometriche. CAPITOLO 1 Equazione del calore e funzioni trigonometriche. 1.1. Spazi vettoriali trigonometrici Il concetto di spazio vettoriale euclideo dovrebbe essere familiare al lettore di queste note. Per comodità

Dettagli

Rango: Rouchè-Capelli, dimensione e basi di spazi vettoriali.

Rango: Rouchè-Capelli, dimensione e basi di spazi vettoriali. CAPITOLO 7 Rango: Rouchè-Capelli, dimensione e basi di spazi vettoriali. Esercizio 7.1. Determinare il rango delle seguenti matrici al variare del parametro t R. 1 4 2 1 4 2 A 1 = 0 t+1 1 A 2 = 0 t+1 1

Dettagli

Algebre di Lie semisemplici, sistemi di radici e loro classificazione

Algebre di Lie semisemplici, sistemi di radici e loro classificazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Algebre di Lie semisemplici, sistemi di radici e loro classificazione Relatore

Dettagli

ALGEBRA I: MODULI. Abbiamo indicato con 0 A, 1 A lo zero e l unità nell anello A e con 0 M l elemento neutro del gruppo abeliano (M, +).

ALGEBRA I: MODULI. Abbiamo indicato con 0 A, 1 A lo zero e l unità nell anello A e con 0 M l elemento neutro del gruppo abeliano (M, +). ALGEBRA I: MODULI 1 GENERALITÀ SUGLI A-MODULI Il concetto di A-modulo generalizza quello di spazio vettoriale su un campo K Definizione 11 Sia A un anello commutativo con unità Un A-modulo è un insieme

Dettagli

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2

Generazione di Numeri Casuali- Parte 2 Esercitazione con generatori di numeri casuali Seconda parte Sommario Trasformazioni di Variabili Aleatorie Trasformazione non lineare: numeri casuali di tipo Lognormale Trasformazioni affini Numeri casuali

Dettagli

Algebra e Geometria. Ingegneria Meccanica e dei Materiali Sez (2) Ingegneria dell Automazione Industriale Sez (2)

Algebra e Geometria. Ingegneria Meccanica e dei Materiali Sez (2) Ingegneria dell Automazione Industriale Sez (2) Algebra e Geometria Ingegneria Meccanica e dei Materiali Sez (2) Ingegneria dell Automazione Industriale Sez (2) Traccia delle lezioni che saranno svolte nell anno accademico 2012/13 I seguenti appunti

Dettagli

Di testi ed immagini

Di testi ed immagini Università Cattolica del Sacro Cuore - Brescia 23/5/2005 Parte I: Richiami di algebra lineare Parte II: Applicazioni Sommario della Parte I 1 Diagonalizzabilità di una matrice Autovalori ed autovettori

Dettagli

ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA

ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Francesco Bottacin Padova, 24 febbraio 2012 Capitolo 1 Algebra Lineare 1.1 Spazi e sottospazi vettoriali Esercizio 1.1. Sia U il sottospazio di R 4 generato dai

Dettagli

Part I Prefazione 3 Presentazione 5 Elenco degli Autori 27

Part I Prefazione 3 Presentazione 5 Elenco degli Autori 27 Indice Part I Prefazione 3 Presentazione 5 Elenco degli Autori 27 1 Cinematica Teorica 1 1.1 Introduzione 1 1.2 Cinematica del punto 1 1.2.1 Posizione di un punto 1 1.2.2 Tangente ad una curva C 2 1.2.3

Dettagli

ANALISI DEI DATI PER IL MARKETING 2014

ANALISI DEI DATI PER IL MARKETING 2014 ANALISI DEI DATI PER IL MARKETING 2014 Marco Riani mriani@unipr.it http://www.riani.it RIPASSO SULLE MATRICI 1 Addizione tra matrici Moltiplicazione Matrice diagonale Matrice identità Matrice trasposta

Dettagli

Compito di SISTEMI E MODELLI. 19 Febbraio 2015

Compito di SISTEMI E MODELLI. 19 Febbraio 2015 Compito di SISTEMI E MODELLI 9 Febbraio 5 Non é ammessa la consultazione di libri o quaderni. Le risposte vanno giustificate. Saranno rilevanti per la valutazione anche l ordine e la chiarezza di esposizione.

Dettagli

Lezione 6 Nucleo, Immagine e Teorema della Dimensione. 1 Definizione di Nucleo e Immagine

Lezione 6 Nucleo, Immagine e Teorema della Dimensione. 1 Definizione di Nucleo e Immagine Lezione 6 Nucleo, Immagine e Teorema della Dimensione In questa lezione entriamo nel vivo della teoria delle applicazioni lineari. Per una applicazione lineare L : V W definiamo e impariamo a calcolare

Dettagli

Facoltà di Ingegneria anno accademico 2007/08 Registro dell'attività didattica. Calcolo 2 [40214]

Facoltà di Ingegneria anno accademico 2007/08 Registro dell'attività didattica. Calcolo 2 [40214] Facoltà di Ingegneria anno accademico 2007/08 Registro dell'attività didattica Calcolo 2 [40214] Attività didattica: Attività didattica [codice] Corso di studio Facoltà Calcolo 2 [40214] Ingegneria delle

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Corso di Calcolo Numerico Dottssa MC De Bonis Università degli Studi della Basilicata, Potenza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Calcolo Numerico - Dottssa MC De Bonis

Dettagli

AL. Algebra vettoriale e matriciale

AL. Algebra vettoriale e matriciale PPENDICI L. lgebra vettoriale e matriciale Vettori Somma di vettori: struttura di gruppo Come abbiamo richiamato nell introduzione vi sono delle grandezze fisiche caratterizzabili come vettori, cioè tali

Dettagli

Corso di Matematica per la Chimica

Corso di Matematica per la Chimica Dott.ssa Maria Carmela De Bonis a.a. 203-4 I sistemi lineari Generalità sui sistemi lineari Molti problemi dell ingegneria, della fisica, della chimica, dell informatica e dell economia, si modellizzano

Dettagli

Forme bilineari e prodotti scalari. Definizione Dato lo spazio vettoriale V (K) sul campo K, una funzione. b :

Forme bilineari e prodotti scalari. Definizione Dato lo spazio vettoriale V (K) sul campo K, una funzione. b : Forme bilineari e prodotti scalari Definizione Dato lo spazio vettoriale V (K) sul campo K, una funzione b : { V V K ( v, w) b( v, w), si dice forma bilineare su V se per ogni u, v, w V e per ogni k K:

Dettagli

Esercizi e Complementi di Geometria Analitica 2003/2004

Esercizi e Complementi di Geometria Analitica 2003/2004 Dipartimento di Matematica Guido Castelnuovo Università degli Studi di Roma La Sapienza Esercizi e Complementi di Geometria Analitica 2003/2004 Domenico Fiorenza e Marco Manetti Premessa Queste note sono

Dettagli

Analisi Matematica di circuiti elettrici

Analisi Matematica di circuiti elettrici Analisi Matematica di circuiti elettrici Eserciziario A cura del Prof. Marco Chirizzi 2011/2012 Cap.5 Numeri complessi 5.1 Definizione di numero complesso Si definisce numero complesso un numero scritto

Dettagli

METODI ITERATIVI PER SISTEMI LINEARI

METODI ITERATIVI PER SISTEMI LINEARI METODI ITERATIVI PER SISTEMI LINEARI LUCIA GASTALDI 1. Metodi iterativi classici Sia A R n n una matrice non singolare e sia b R n. Consideriamo il sistema (1) Ax = b. Un metodo iterativo per la soluzione

Dettagli

RELAZIONI BINARIE. Proprietà delle relazioni Data una relazione R, definita in un insieme non vuoto U, si hanno le seguenti proprietà :

RELAZIONI BINARIE. Proprietà delle relazioni Data una relazione R, definita in un insieme non vuoto U, si hanno le seguenti proprietà : RELAZIONI INARIE Dati due insiemi non vuoti, A detto dominio e detto codominio, eventualmente coincidenti, si chiama relazione binaria (o corrispondenza) di A in, e si indica con f : A, (oppure R ) una

Dettagli

Esame di Geometria - 9 CFU (Appello del 28 gennaio 2013 - A)

Esame di Geometria - 9 CFU (Appello del 28 gennaio 2013 - A) Esame di Geometria - 9 CFU (Appello del 28 gennaio 23 - A) Cognome: Nome: Nr.matricola: Corso di laurea: Esercizio. Nello spazio R 3, siano dati il piano e i punti P = (, 2, ), Q = (2,, ). π : x + 2y 3

Dettagli

15 febbraio 2010 - Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a. 2009-2010 COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

15 febbraio 2010 - Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a. 2009-2010 COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... 15 febbraio 010 - Soluzione esame di geometria - 1 crediti Ingegneria gestionale - a.a. 009-010 COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura

Dettagli

Banchi ortogonali Casi importanti

Banchi ortogonali Casi importanti anchi ortogonali anchi ortogonali Casi importanti Trasformata a blocchi (JPEG, MPEG) anchi a due canali (JPEG 000) anchi modulati Trasformata di Fourier a blocchi (OFDM) anchi coseno-modulati (AC3, MUSICAM)

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE MATEMATICA classe 2^

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE MATEMATICA classe 2^ PROGETTAZIONE DISCIPLINARE MATEMATICA classe 2^ PER RICONOSCERE, RAPPRESENTARE E RISOLVERE PROBLEMI I. Q. II. Q. CONTENUTI / ATTIVITA 1 bim. 2 bim. 3 bim. 4 bim. 1a) Individuazione di situazioni problematiche

Dettagli

LEZIONE 23. Esempio 23.1.3. Si consideri la matrice (si veda l Esempio 22.2.5) A = 1 2 2 3 3 0

LEZIONE 23. Esempio 23.1.3. Si consideri la matrice (si veda l Esempio 22.2.5) A = 1 2 2 3 3 0 LEZIONE 23 231 Diagonalizzazione di matrici Abbiamo visto nella precedente lezione che, in generale, non è immediato che, data una matrice A k n,n con k = R, C, esista sempre una base costituita da suoi

Dettagli

LE FIBRE DI UNA APPLICAZIONE LINEARE

LE FIBRE DI UNA APPLICAZIONE LINEARE LE FIBRE DI UNA APPLICAZIONE LINEARE Sia f:a B una funzione tra due insiemi. Se y appartiene all immagine di f si chiama fibra di f sopra y l insieme f -1 y) ossia l insieme di tutte le controimmagini

Dettagli

CORSO DI LAUREA INF TWM ANNO DI IMMATRICOLAZIONE MATRICOLA

CORSO DI LAUREA INF TWM ANNO DI IMMATRICOLAZIONE MATRICOLA COGNOME NOME CORSO DI LAUREA INF TWM ANNO DI IMMATRICOLAZIONE MATRICOLA SIMULAZIONE SCRITTO DI MATEMATICA DISCRETA, SECONDA PARTE Per ottenere la sufficienza bisogna rispondere in modo corretto ad almeno

Dettagli

Esercizi su lineare indipendenza e generatori

Esercizi su lineare indipendenza e generatori Esercizi su lineare indipendenza e generatori Per tutto il seguito, se non specificato esplicitamente K indicherà un campo e V uno spazio vettoriale su K Cose da ricordare Definizione Dei vettori v,,v

Dettagli

Online Gradient Descent

Online Gradient Descent F94 Metodi statistici per l apprendimento Online Gradient Descent Docente: Nicolò Cesa-Bianchi versione 9 aprile 06 L analisi del Perceptrone ha rivelato come sia possibile ottenere dei maggioranti sul

Dettagli

Esercitazioni di statistica

Esercitazioni di statistica Esercitazioni di statistica Misure di associazione: Indipendenza assoluta e in media Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 22 ottobre 2014 Stefania Spina Esercitazioni

Dettagli

Introduzione al MATLAB c Parte 2

Introduzione al MATLAB c Parte 2 Introduzione al MATLAB c Parte 2 Lucia Gastaldi Dipartimento di Matematica, http://dm.ing.unibs.it/gastaldi/ 18 gennaio 2008 Outline 1 M-file di tipo Script e Function Script Function 2 Costrutti di programmazione

Dettagli

Rette e piani con le matrici e i determinanti

Rette e piani con le matrici e i determinanti CAPITOLO Rette e piani con le matrici e i determinanti Esercizio.. Stabilire se i punti A(, ), B(, ) e C(, ) sono allineati. Esercizio.. Stabilire se i punti A(,,), B(,,), C(,, ) e D(4,,0) sono complanari.

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA.

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA. CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA. FOGLIO DI ESERCIZI 4 GEOMETRIA E ALGEBRA LINEARE 2010/11 Esercizio 4.1 (2.2). Determinare l equazione parametrica e Cartesiana della retta dello spazio (a) Passante per i

Dettagli

I numeri complessi. Mario Spagnuolo Corso di Laurea in Fisica - Facoltà di Scienze - Università Federico II di Napoli

I numeri complessi. Mario Spagnuolo Corso di Laurea in Fisica - Facoltà di Scienze - Università Federico II di Napoli I numeri complessi Mario Spagnuolo Corso di Laurea in Fisica - Facoltà di Scienze - Università Federico II di Napoli 1 Introduzione Studiare i numeri complessi può sembrare inutile ed avulso dalla realtà;

Dettagli

Capitolo 5: Ottimizzazione Discreta. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano

Capitolo 5: Ottimizzazione Discreta. E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano Capitolo 5: Ottimizzazione Discreta E. Amaldi DEI, Politecnico di Milano 5.1 Modelli di PLI, formulazioni equivalenti ed ideali Il modello matematico di un problema di Ottimizzazione Discreta è molto spesso

Dettagli

Diagonalizzazione di matrici e applicazioni lineari

Diagonalizzazione di matrici e applicazioni lineari CAPITOLO 9 Diagonalizzazione di matrici e applicazioni lineari Esercizio 9.1. Verificare che v = (1, 0, 0, 1) è autovettore dell applicazione lineare T così definita T(x 1,x 2,x 3,x 4 ) = (2x 1 2x 3, x

Dettagli

0.1 Esercizi calcolo combinatorio

0.1 Esercizi calcolo combinatorio 0.1 Esercizi calcolo combinatorio Esercizio 1. Sia T l insieme dei primi 100 numeri naturali. Calcolare: 1. Il numero di sottoinsiemi A di T che contengono esattamente 8 pari.. Il numero di coppie (A,

Dettagli

VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole.

VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole. Excel VBA VBA Visual Basic for Application VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole. 2 Prima di iniziare. Che cos è una variabile?

Dettagli

SISTEMI LINEARI QUADRATI: METODI ITERATIVI

SISTEMI LINEARI QUADRATI: METODI ITERATIVI SISTEMI LINEARI QUADRATI: METODI ITERATIVI CALCOLO NUMERICO e PROGRAMMAZIONE SISTEMI LINEARI QUADRATI:METODI ITERATIVI p./54 RICHIAMI di ALGEBRA LINEARE DEFINIZIONI A R n n simmetrica se A = A T ; A C

Dettagli

1 Numeri Complessi, Formula di Eulero, Decomposizioni Notevoli,... ecc.

1 Numeri Complessi, Formula di Eulero, Decomposizioni Notevoli,... ecc. Classi Numeriche 1 1 Numeri Complessi, Formula di Eulero, Decomposizioni Notevoli,... ecc. In questo breve capitolo richiamiamo le definizioni delle classi numeriche fondamentali, già note al lettore,

Dettagli

Definizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A

Definizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A Scopo centrale, sia della teoria statistica che della economica, è proprio quello di esprimere ed analizzare le relazioni, esistenti tra le variabili statistiche ed economiche, che, in linguaggio matematico,

Dettagli

CAPITOLO V. DATABASE: Il modello relazionale

CAPITOLO V. DATABASE: Il modello relazionale CAPITOLO V DATABASE: Il modello relazionale Il modello relazionale offre una rappresentazione matematica dei dati basata sul concetto di relazione normalizzata. I principi del modello relazionale furono

Dettagli

UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE. Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE. Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali APPROFONDIMENTI DI ALGEBRA M. Chiara Tamburini Anno Accademico 2013/2014 Indice Prefazione iii I Moduli su un anello

Dettagli