Contratti di Quartiere II - Milano. Ponte Lambro
|
|
- Adamo Mele
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Contratti di Quartiere II - Milano 44 Ponte Lambro
2 Quartiere Ponte Lambro Quartiere Ponte Lambro 45 Stato d avanzamento del Programma e sintesi della relazione sull andamento della Progettazione Partecipata
3 Contratti di Quartiere II - Milano Programma nazionale Contratti di Quartiere II Scorcio del quartiere Ponte Lambro prima e dopo l intervento ALER 46 Consegna preliminare: Marzo 2004 Approvazione Comitato Paritetico: Giugno 2006 Alloggi 422 CONTRATTO DI QUARTIERE II D.G.R. 7/14845 del Extracomunitari 297 Laboratorio di quartiere: Sede: via Ucelli di Nemi, 17 - all. 33 Residenti Società: IRS - Istituto di Ricerca Sociale Anziani (> 65 anni) 195 Lo stato attuale Il quartiere: l insediamento di Ponte Lambro risale agli inizi del secolo scorso. Si consolidò negli anni 30, e rimase sostanzialmente invariato fino agli anni 70, quando vennero realizzati importanti interventi di abitazioni popolari. Il quartiere continua a funzionare secondo la sua logica insediativi più antica, legata cioè alla città attraverso la zona industriale di via Mecenate e, in parte, Linate. La via Vittorini-Mecenate rappresenta l asse principale di collegamento con Milano. Problematiche: gli edifici in oggetto (le case bianche, 2 edifici lineari di 6 piani fuori terra) sono il risultato della ripetizione di un unico sistema distributivo che prevede al piano terra gli accessi ai vani scala e alle cantine: ciò ha determinato la mancanza di servizi e negozi al livello di fruizione della città, con conseguente progressivo processo di degrado e abbandono degli spazi stessi. Le esigenze del quartiere cui far fronte sono di due ordini sostanziali: riqualificazione edilizia e tecnologica e frazionamento delle unità abitative. Obiettivi / strategie della progettazione edilizia e sociale: gli interventi sul patrimonio residenziale, sulle infrastrutture e sui servizi, saranno impostati sulla flessibilità tipologica e sulla riqualificazione abitativa, edilizia, impiantistica, energetica e architettonica. ALER, Comune di Milano e Regione Lombardia, avevano già promosso l iniziativa Laboratorio di Quartiere UNESCO, che prevede azioni multidisciplinari finalizzate da un lato a raccogliere e capire le problematiche del quartiere e, dall altro, a promuovere nuove iniziative imprenditoriali, per la quale sono in corso i primi interventi.
4 Schema generale degli interventi previsti Interventi di carattere edilizio Quartiere Ponte Lambro Nell ambito del Contratto di Quartiere II Bando Regionale D.G.R. n.7/14845 del 31/10/2003, cofinanziato dalla Regione Lombardia, A.L.E.R. intende operare sul patrimonio E.R.P. del Quartiere Ponte Lambro in via Ucelli di Nemi civ. 11?36 (Fabb. 1 via U. di Nemi dal civ. 11 al 35, con esclusione dei civici 23 e 25, e Fabb. 2 via U. di Nemi dal civ. 12 al 36 con esclusione dei civici 24 e 26) attraverso due diverse tipologie d intervento: 1. Intervento di Riqualificazione Edilizia Tecnologica e frazionamento di alloggi sugli edifici di via Ucelli di Nemi civ. 11/36; 2. Intervento di Rifacimento della rete delle colonne di fognatura negli edifici in via Ucelli di Nemi civ. 11/36. La prima tipologia d intervento riguarda la riqualificazione complessiva degli stabili attraverso un intervento di Riqualificazione Edilizia-Tecnologica, adottando soluzioni progettuali tese a garantire la qualità del manufatto edilizio, una adeguata progettazione ed utilizzazione degli spazi comuni, del servizio residenziale offerto, del risparmio delle risorse energetiche e attraverso il frazionamento di n. 22 unità abitative esistenti di ampia metratura (circa 96 mq e 81 mq), utilizzati da nuclei familiari di 1/2 utenti o sfitti, in alloggi di taglio minore, rispondendo pertanto alle esigenze e richieste abitative del quartiere e all obiettivo di valorizzare e incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica. La seconda tipologia intervento di Rifacimento delle colonne fognarie e delle opere impiantistiche connesse all interno degli alloggi. Si fa presente inoltre che nell ambito della progettazione è stato sottoposto dalla Amministrazione Comunale un progetto di riqualificazione urbanistica del quartiere. 47 Il programma ALER MILANO RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Lotto 1 - Intervento di Riqualificazione Edilizia-Tecnologica e Frazionamento Alloggi Lotto 2 - Intervento di Rifacimento Rete delle Colonne di Fognatura e opere impiantisti connesse Finanziamento Aler - Regione , ,94 Gara espletata in data 7/09/2006 Inizio lavori dicembre 2006 In fase di indizione della gara Inizio lavori previsto febbraio 2007 Costo totale dell intervento Comune Località Costo totale C.d.Q. Intervento Aler Importo cofinanziamento Regionale (intervento Aler) Importo cofinanziamento Aler Altri finanziamenti MILANO Q.re Ponte Lambro , , , ,47
5 Laboratorio di Quartiere e azioni sociali Quartiere Ponte Lambro Il Laboratorio di Quartiere è situato in Via Uccelli di Nemi 17 nell alloggio n. 33 messo a disposizione da questa Azienda. Il Laboratorio è aperto 3 ore al giorno per due giorni alla settimana. Il Laboratorio opera come luogo di incontro fra l utenza e la Committenza per la comunicazione del progetto nell insieme e nei suoi dettagli, e con aggiornamenti sugli sviluppi. Questa attività si concretizza, oltre che con scambi di informazioni, osservazioni, suggerimenti etc da parte dell utenza anche con diffusione di materiale cartaceo di supporto alla comunicazione. ATTIVITA PROGETTAZIONE PARTECIPATA L attività Progettazione Partecipata sino al 2005 è stata svolta dalla Società Martini Associati con incarico congiunto Aler/Comune di Milano e dal 2006 dalla Società IRS con affido diretto da parte del Comune di Milano. La Società IRS svolge, rispetto a quanto meglio specificato nel Piano di Lavoro per la Progettazione Partecipata, a cui si rimanda per gli aspetti generali e la totalità delle azioni comprese nel CdQ, nell ambito degli interventi previsti da Aler le azioni che possono riassumersi in: Informazione e comunicazione agli abitanti sul costante sviluppo del programma CdQ; Progettazione partecipata degli interventi sia edilizi che sociali attraverso riunioni, assemblee, incontri, pubblicazioni etc; Monitoraggio dell utenza interessata dal piano di mobilità; Gestione del laboratorio di quartiere con apertura al pubblico. AZIONI SOCIALI 49 Progetto di Accompagnamento Sociale Patto locale di Sicurezza Portierato Sociale Interventi a favore dell occupazione e dell imprenditoria Alcuni momenti di iniziative sorte all interno di Progettazione Partecipata
6 Quartiere Ponte Lambro La progettazione sociale inerente soprattutto il Patto Locale di Sicurezza ha permesso la costituzione di un Tavolo Sociale finalizzato alla valorizzazione delle energie già esistenti sul territorio e alla creazione di nuove sinergie tra competenze e campi di azione complementari, ponendosi come un laboratorio permanente attorno alle questioni sociali all'interno del Laboratorio di Quartiere. Da giugno è stato aperto uno Sportello Informativo del Laboratorio di Quartiere, con la funzione di garantire uno spazio di ascolto e di diffusione di informazioni, che osserva i seguenti orari: martedì dalle 9.30 alle dalle alle giovedì dalle 9.30 alle Elementi significativi (criticità) che emergono dagli incontri Come sottolineato in precedenza, gli interventi edilizi intercettano delle criticità importanti per l inquilinato in quanto risolvono questioni da anni considerate problematiche. Il lavoro di progettazione partecipata ha offerto ai progettisti un quadro completo delle criticità vissute dall inquilinato sulle quali si è modificato od integrato il progetto preliminare arrivando ad una progettazione definitiva partecipata. Presentiamo gli aspetti di maggior rilevanza che abbiamo raccolto: Via Ucelli di Nemi Dagli incontri di scala realizzati è emerso in modo evidente il problema diffuso in tutto lo stabile delle infiltrazioni d acqua sia nelle parti comuni (scale e piloty) sia nelle abitazioni (bagno grande e piccole). Proprio in funzione di questa criticità è stato diffuso un questionario e realizzata una mappatura dello stato delle singole abitazioni. Nel 61% delle abitazioni sono presenti delle infiltrazioni soprattutto nei bagni. Il progetto definitivo contempla l intervento di risoluzione del problema. Il progetto di frazionamento dell alloggio promosso da Aler ha mosso particolare interesse in alcune famiglie che hanno chiesto maggiori informazioni sulle caratteristiche del progetto. Durante il periodo di progettazione la preoccupazione maggiore, soprattutto delle donne anziane del quartiere rimaste sole era di essere mandate via dal loro alloggio. Via Rilke 6 e 10. La progettazione definitiva ha accolto le osservazioni e le criticità avanzate dall inquilinato durante gli incontri di discussione e consultazione. La principale richiesta era quella di rendere più vivibili gli appartamenti, quindi oltre ad un intervento mirato alle parti comuni (tetto, facciata, scale, corridoi, spazi esterni ed impiantistica) si sono aggiunte delle opere da realizzare all interno degli appartamenti per la messa in sicurezza degli impianti. Rimangono delle criticità più volte manifestate dall inquilinato: 1.la necessità di inserire il servizio di portierato 2.la necessità di risolvere alcuni casi di sovraffollamento grave Via Ucelli di Nemi 58. Ad oggi bisogna sciogliere in modo definitivo la questione mobilità in quanto essendo lo stabile di proprietà del Comune di Milano non può usufruire dell Accordo quadro valido per tutti gli altri quartieri. 51 Rispetto agli assi di intervento relativi alle Infrastrutture rileviamo che il prolungamento dell avvio dei lavori del Laboratorio di Renzo Piano per l implementazione delle necessarie prassi burocratiche ed amministrative ha dato adito e supporto ad un vissuto di sfiducia. Si ricorda che il tempo si è prolungato anche perchè a seguito delle osservazioni fatte sul progetto da parte degli abitanti, nel corso degli incontri di discussione pubblica fatti, è stato necessario modificarlo e quindi riapprovarlo e ciò ha comportato un rallentamento sostanziale dei tempi. Le azioni future Le prossime azioni previste nell ambito della Progettazione Partecipata riguardano: all interno del Laboratorio di Quartiere presentazione dei progetti definitivi a tutti i soggetti (cittadini, inquilini ed attori locali) organizzazione di un evento di restituzione per il quartiere monitoraggio inquilini via Ucelli di Nemi 58 definizione del Patto Locale di Sicurezza affrontare le questioni relative al sovraffollamento ed all inserimento del portiere in via Rilke 6 e 10 Diffusione di informazioni sul progetto di frazionamento, previsto da Aler, di 22 alloggi in via Ucelli di Nemi dal 11 al 36. Scelta dei 7 rappresentanti locali per la composizione del Comitato del Contratto di Quartiere
Contratti di Quartiere II - Provincia di Milano. Cernusco sul Naviglio
Contratti di Quartiere II - Provincia di Milano 74 Cernusco sul Naviglio Cernusco sul Naviglio Cernusco sul Naviglio 75 Stato d avanzamento del Programma e sintesi della relazione sull andamento della
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliLEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente
Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
DettagliTUTOR DI QUARTIERE: RISPETTO, SICUREZZA E TUTELA
TUTOR DI QUARTIERE: RISPETTO, SICUREZZA E TUTELA L abusivismo Il problema dell abusivismo edilizio deve essere affrontato con fermezza sia in tutti i quartieri popolari colpiti dal fenomeno sia in quelli
DettagliPROGRAMMAZIONE DECENTRATA COFINANZIAMENTO DI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI -ANNO 2009-
PROGRAMMAZIONE DECENTRATA COFINANZIAMENTO DI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI -ANNO 2009- Direzione Programmazione Regione Veneto DGR 1598 DEL 26 MAGGIO 2009 Al fine di rispondere alle esigenze di intervento
DettagliCitta di Cinisello Balsamo ---------------- Provincia di Milano ------ DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
COPIA CONFORME Citta di Cinisello Balsamo ---------------- Provincia di Milano ------ Codice n. 10965 Data: 01/08/2005 GC N. 277 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: CONTRATTO DI QUARTIERE II -
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliOpportunità per le imprese: il Catalogo Energiapiù. Paola Carbone 23 novembre 2010
Opportunità per le imprese: il Catalogo Energiapiù Paola Carbone 23 novembre 2010 CAMERA DI COMMERCIO E PROMOZIONE DELL ECONOMIA Logistica L'attività della Camera di Commercio nel campo della logistica
DettagliContratti di Quartiere II - Provincia di Milano. 80 Cinisello. Balsamo
Contratti di Quartiere II - Provincia di Milano 80 Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo 81 Stato d avanzamento del Programma e sintesi della relazione sull andamento della Progettazione
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
DettagliLEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO
Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliAGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO
Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante
DettagliNel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari
L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA
Allegato B II annualità Progetto Sostegno alla genitorialità - Distretto di Carbonia REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA - Con D.G.R. n. 40/09 del
DettagliDGR n.59 del 21 GENNAIO 2005
DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 OGGETTO: Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio, Autorità d Ambito Lazio Meridionale Latina (A.T.O. 4), Comune di Ponza, Comune di Ventotene ed Acqualatina Spa. Su proposta
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliTURISMO SCHEDA DI VALUTAZIONE SULL AVANZAMENTO DELLE AZIONI PREVISTE DAL PIANO DI AZIONE REGIONALE
TURISMO SCHEDA DI VALUTAZIONE SULL AVANZAMENTO DELLE AZIONI PREVISTE DAL PIANO DI AZIONE REGIONALE OBIETTIVO AZIONI REALIZZATE 1. Migliorare le condizioni di accessibilità delle strutture turistiche 1.1
DettagliCONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
DettagliPIANO DEGLI INDICATORI DI AREA
Allegato alla Delib.G.R. n. 6/10 del 14.2.2014 PIANO DEGLI INDICATORI DI Quadro normativo: Delib.G.R. n. 34/15 del 2011 PREMESSA Punto di partenza per l elaborazione del sistema di indicatori sono la mission
DettagliResidenze universitarie. Quartiere Attendolo Sforza Quartiere Gratosoglio I Martinitt. Quartiere Mazzini Quartiere Stadera
Residenze universitarie Quartiere Attendolo Sforza Quartiere Gratosoglio I Martinitt Quartiere Mazzini Quartiere Stadera Residenze universitarie I programmi in argomento hanno quale obiettivo quello di
DettagliL ASSESSORE ALL URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA E VIABILITA
PROPOSTA CDC NR.17/2014 OGGETTO: APPROVAZIONE VARIANTE N. 2 AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE PER INSERIMENTO NUOVO ARTICOLO 70 BIS - LINEE GUIDA PER IL CONTENIMENTO DEL FABBISOGNO ENERGETICO PER GLI IMMOBILI
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliPROVINCIA DI MILANO ASSESSORATO ISTRUZIONE ED EDILIZIA SCOLASTICA
PROVINCIA DI MILANO ASSESSORATO ISTRUZIONE ED EDILIZIA SCOLASTICA Assessorato Istruzione ed Edilizia Scolastica PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE CONDIVISA AMBITI TERRITORIALI Referente Progetto: Piera Saita
DettagliCentro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus
Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori
DettagliFacoltà di Architettura LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA
I Programmi complessi Si innestano in una duplice riflessione: 1. scarsità delle risorse pubbliche per la gestione delle trasformazioni urbane; 2. limiti della operatività del Piano Regolatore Generale.
DettagliCOMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa. Regolamento. Forum Percorsi di cittadinanza
COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa Regolamento Forum Percorsi di cittadinanza 1 SOMMARIO Art. 1 - Compiti ed Obiettivi 3 Art. 2 - Organi del Forum 3 Art. 3 - Il Presidente 3 Art. 4 - Il Vicepresidente
DettagliCOMUNE DI GORIZIA. Proposta Operativa
Gorizia, 5 novembre 2009 COMUNE DI GORIZIA Assessorato alle Politiche Giovanili COMUNE DI GORIZIA Progetto Spazio Giovani alla Frontiera Piano di fattibilità e Concorso di idee per l individuazione ed
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliAmbito Distrettuale 6.1
Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale
DettagliVuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.
MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI
COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI Approvato in data con deliberazione consiliare n. 1. E istituita la Consulta Anziani. Art. 1 ISTITUZIONE
DettagliOGGETTO: Accordo di collaborazione con i CAF - schema di convenzione.-
OGGETTO: Accordo di collaborazione con i CAF - schema di convenzione.- CONVENZIONE TRA L'Istituto Autonomo per le Case Popolari della Provincia di TRAPANI rappresentato dal Dirigente Amministrativo, con
DettagliArea Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS
Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI
ASSOCIAZIONE ROS ACCOGLIENZA ONLUS Piazza del Popolo, 22 Castagneto Carducci (LI) Tel. 0565 765244 FAX 0586 766091 PROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI Target I beneficiari del progetto saranno circa
DettagliPIANO DISTRETTUALE DI INTERVENTO PER L AFFIDAMENTO FAMILIARE ANNO 2011
ASL RMH Comune di Anzio Comune di Nettuno PIANO DISTRETTUALE DI INTERVENTO PER L AFFIDAMENTO FAMILIARE ANNO 2011 Distretto: RM H6 ANZIO - NETTUNO Comune capofila: ANZIO Per la ASL RMH Il Direttore Generale
DettagliDICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano
Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio - PGT Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Autorità
DettagliA V V I S O. Idee progettuali e manifestazioni di interesse per il Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile (PISUS) del Comune di SPILIMBERGO
A V V I S O Idee progettuali e manifestazioni di interesse per il Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile (PISUS) del Comune di SPILIMBERGO Invito a contribuire alla formulazione del PISUS del Comune
DettagliComune di Firenze Direzione Servizi Sociali
Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 26 2. TITOLO AZIONE CITTADINANZA ATTIVA 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
DettagliParco commerciale. Anda srl Piazza Calini, 9 25030 Mairano (BS) tel. 030.2943331-030.9759764 fax. 030.9759765 - mail: info@almoi.
Parco commerciale La società Anda srl, specializzata nello sviluppo di iniziative immobiliari in VENDITA e AFFITTO, principalmente destinate al commercio, dopo un accurato studio di fattibilità ha iniziato
DettagliAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE
Consiglio Regionale della Basilicata - Gruppo LB / FRATELLI D ITALIA ALLEANZA NAZIONALE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE PROPOSTA DI LEGGE ISTITUZIONE DEL SERVIZIO REGIONALE PER
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI
DettagliContratti di Quartiere II - Provincia di Milano. Rho
Contratti di Quartiere II - Provincia di Milano 100 Rho Rho Rho 101 Stato d avanzamento del Programma e sintesi della relazione sull andamento della Progettazione Partecipata Contratti di Quartiere II
DettagliRiunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03
Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi
DettagliProgetti di azione positiva
Programma obiettivo 2012 del Comitato Nazionale di Parità per l incremento e la qualificazione dell occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la
DettagliSCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI DEL PROGETTO E PER LA VALUTAZIONE - SCHEDA B Traccia per la scuola capofila
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Progetto Nazionale I CARE GRUPPO DI LAVORO REGIONALE SCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliPROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA
PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,
DettagliLa nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia
La nuova logica di realizzazione dei progetti Fabio Girotto Regione Lombardia LE SCELTE STRATEGICHE DEL NUOVO PROGRAMMA Obiettivo Tematico 1 Priorità d investimento 1b (rapporti tra imprese e mondo della
DettagliLo sviluppo della Banda Larga. Direzione Sistemi Informativi
Lo sviluppo della Banda Larga Direzione Sistemi Informativi 1 Il modello di Sviluppo della Banda Larga in Veneto Regione del Veneto - coerentemente al Piano Nazionale per lo Sviluppo della Banda Larga
DettagliContratti di Quartiere II - Milano. Mazzini
Contratti di Quartiere II - Milano 32 Mazzini Quartiere Mazzini Quartiere Mazzini 33 Stato d avanzamento del Programma e sintesi della relazione sull andamento della Progettazione Partecipata Contratti
DettagliBUONE PRATICHE DI CUSTOMER SATISFACTION
BUONE PRATICHE DI CUSTOMER SATISFACTION FORUM PA 2011 10 maggio Il «kit» di customer satisfaction 2.0 L AMMINISTRAZIONE Istituto Nazionale della Previdenza Sociale I numeri: 177 sedi 344 agenzie 20 mln
DettagliCARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T.
CARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T. La Carta Servizi è uno strumento di trasparenza messo a disposizione dal
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliAssemblea dei Sindaci dell Ambito. Deliberazione n. 10 del 6 maggio 2013
Assemblea dei Sindaci dell Ambito Deliberazione n. 10 del 6 maggio 2013 Oggetto: Ambito Distrettuale 6.1. Sistema di compartecipazione degli utenti ai servizi dell Ambito anno 2013 Approvazione. Il giorno
DettagliTITOLO I NATURA E DEFINIZIONI
PIANO DI PROGRAMMAZIONE COMUNALE CONCERNENTE I CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ED I CRITERI DI PROGRAMMAZIONE ALL APERTURA, AL TRASFERIMENTO DI SEDE E ALL AMPLIAMENTO DI SUPERFICIE DELLE MEDIE
DettagliCon l Europa investiamo nel vostro futuro
Determinazione del Dirigente Scolastico (Art. 11 del D. Lgs 163/2006) N. 3409 del 14/11/2014 Determina a contrare per l affidamento dei lavori in economia nell ambito del Progetto di Riqualificazione Spazi
Dettagliuna lampadina è una lampadina
L'efficienza di un'amministrazione si misura anche in base a come gestisce i suoi consumi energetici. Roma ha un patrimonio di strutture, uffici, scuole che devono diventare energeticamente efficienti.
DettagliC O M U N E D I O L B I A REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA
C O M U N E D I O L B I A REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA REGOLAMENTO COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA Art. 1 ( Istituzione, scopi e finalità della commissione) 1. La realizzazione delle pari opportunità
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
DettagliIL SINDACO E LA GIUNTA GIOVEDÌ 19 MARZO 2015 INCONTRANO I CITTADINI TEATRO BINARIO
Cherubina Bertola Vicesindaco e Assessore alle politiche sociali Politiche sociali. SEGRATARIATO SOCIALE: favoriti avvicinamento e accessibilità Assistenti Sociali attraverso apertura Sportelli in quattro
DettagliLa Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014
Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace
DettagliComitato di Coordinamento
Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa
DettagliPON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011
PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 L avanzamento del PON FESR nel 2011 in sintesi L attuazione del PON FESR mantiene e rafforza gli elementi
DettagliASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI
ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI 11 GIUGNO 2009 RELAZIONE dott. GERARDO BAIETTI CASSA EDILE Signori Associati, l esercizio che si è chiuso al 30 Settembre 2008 ha mostrato un andamento ancora stabile
Dettagliil PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:
REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliV ar i a nt e spec if ic a ai s ens i de l l a rt. 17 c o mm a 8 de l l a L.R. 56 /7 7 e s.m.i.
Inquadramento generale e obiettivi delle modifiche La Variante specifica art. 17 comma 7 definita nei suoi obiettivi generali come anticipatoria di alcuni contenuti della variante Strutturale Qualità è
DettagliTHS: un idea semplice, per un lavoro complesso.
THS srl unipersonale via Borgo Vicenza 38, Castelfranco Veneto (TV) telefono 0423 492768 fax 0423 724019 www.thsgroup.it info@thsgroup.it THS: un idea semplice, per un lavoro complesso. Un solo coordinamento,
DettagliRegione Lombardia ti aiuta ad acquistare o a ristrutturare il tuo primo alloggio
Hai voglia di casa? Regione Lombardia ti aiuta ad acquistare o a ristrutturare il tuo primo alloggio Regione Lombardia presenta il bando per l erogazione del contributo per agevolare l accesso alla proprietà
DettagliProtocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS)
Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS) L'AUTORITÀ GARANTE PER L'INFANZIA E L ADOLESCENZA E IL CONSIGLIO
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliREGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013
REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 COMITATO DI SORVEGLIANZA 11 GIUGNO 2015 Presentazione del RAE al 31 dicembre 2014 ASPETTI PRINCIPALI DEL RAE
DettagliDeliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster
Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Introduzione La comunicazione nei progetti finanziati dalla Commissione europea svolge sempre un ruolo rilevante in
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.
DettagliPROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012
PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,
DettagliPATTO PER LA CASA. Azioni realizzate e prospettive di sviluppo. Giugno 2012
PATTO PER LA CASA Azioni realizzate e prospettive di sviluppo Giugno 2012 OBIETTIVI Rilanciare l impegno pubblico attraverso una progettualita innovativa qualificata e sostenibile per rispondere concretamente
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliComune di Trieste. Montebello
Montebello Il nuovo insediamento ATER è inserito in un rione fortemente urbanizzato ma povero di servizi e luoghi di aggregazione. Comprende 10 condomini-180 alloggi- 480 persone. Presenza significativa
DettagliVISTO il protocollo d intesa conseguentemente elaborato, allegato alla presente a farne parte integrante formale e sostanziale; P R O P O N E
DCC N. 13 DEL 09/03/2009 OGGETTO: Approvazione protocollo d intesa con la Fondazione Beato G. Tovini, onlus di Verona, per l attuazione del progetto Microcredito di soccorso, prestiti a persone e famiglie
Dettagli-Dipartimento Scuole-
CONSULTORIO AUGUSTA PINI -Dipartimento Scuole- 1 SERVIZI e PROGETTI ATTIVATI NELL ANNO 2012/2013 NELLE SCUOLE D INFANZIA DI BOLOGNA. RELAZIONE PER L ISTRUTTORIA PUBBLICA SUL TEMA I servizi educativi e
DettagliArticolo originale. Articolo emendato
In seguito alla variante per l'area centrale del quartiere "Torri ex Gescal" Marx-Livorno viene inserita nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale vigente - in aggiunta all'invariato
DettagliLA RETE DEGLI URP DELLA PROVINCIA DI MANTOVA
LA RETE DEGLI URP DELLA PROVINCIA DI MANTOVA La RETE degli URP della provincia di Mantova. Un unico linguaggio per raggiungere 397533 cittadini mantovani Mantova, 21 novembre 2007 IL PROTOCOLLO DELLA RETE
DettagliP.I.A.C.I. Programma. 10.00-11.30 Modalità attive di invecchiamento Tiziano Vecchiato, Fondazione Zancan e Associazione Piaci
P.I.A.C.I Residenza Socio Sanitaria Assistenziale Segesta San Gabriele Dalle prestazioni alle relazioni comunitarie: gli strumenti del servizio sociale negli spazi di vita della persona anziana Programma
DettagliCOMUNE DI PORTICI DOCUMENTO DI ORIENTAMENTO STRATEGICO PROGRAMMA PIU EUROPA
COMUNE DI PORTICI DOCUMENTO DI ORIENTAMENTO STRATEGICO PROGRAMMA PIU EUROPA Scheda dii Siintesii Intervento N 11.b SEZIONE I: IDENTIFICAZIONE DELL INTERVENTO TITOLO PROGETTO: LA VALORIZZAZIONE DELLE EMERGENZE
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliL anno., il giorno. del mese di.. presso
BOZZA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI CREMONA, E I CENTRI AUTORIZZATI DI ASSISTENZA FISCALE (CAAF), PER SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA PER ASSISTENZA AI CITTADINI NELLA COMPILAZIONE E L INOLTRO DELLA DOMANDA
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE
Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005
DettagliAllegato B) alla Deliberazione di Giunta Comunale n. 14 del 20.03.2013.
Allegato B) alla Deliberazione di Giunta Comunale n. 14 del 20.03.2013. PROGRAMMA INTEGRATO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI DEI CENTRI STORICI E URBANI DEI COMUNI INTERESSATI DALLA LUNGA
DettagliMODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI
Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione
DettagliContatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,
! "#$%&'()(&&*&"+" Il progetto prevedeva la formazione dei job coach, operatori che svolgono la funzione di mediazione e accompagnamento dei soggetti svantaggiati nel percorso di integrazione lavorativa.
DettagliREGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI
REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA
COMUNE DI CRESPELLANO (Provincia di Bologna) VARIANTE AL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA IN LOCALITÀ CAPOLUOGO COMPARTO EDIFICATORIO N. 11 (C2) RELAZIONE ILLUSTRATIVA LA PROPRIETÀ: Soc. L.
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL COMUNE DI SOLARINO
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL COMUNE DI SOLARINO Art. 1 - Istituzione della Consulta Ai sensi dell art. 80 dello Statuto Comunale e deliberazione del C.C. n 55 del 13/11/2008
Dettagli