IL MANAGER PARTECIPATIVO
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- Gianluca Russo
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1 IL MANAGER PARTECIPATIVO Prof. Mario Mazzoleni Forlì, 4 maggio 2007
2 Il manager
3 IL MANAGEMENT La persona o il gruppo o l organo destinati a guidare e gestire l impresa Il management riguarda Il sistema e le modalità attraverso le quali la guida, l organizzazione e la gestione si estrinsecano 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 3
4 IL MANAGER Il manager è colui che coordina e controlla le risorse nelle diverse strutture aziendali indirizzando i dipendenti verso il futuro e aiutando le proprie organizzazioni ad affrontare tutto quello che queste devono governare 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 4
5 GLI OBIETTIVI DEL MANAGER CIRCOLI VIRTUOSI REDDITIVITA COMPETITIVITA CN: CONDIVISIONE DI VISION E MISSION VITA DURATURA DELL AZIENDA BENESSERE DEI DIPENDENTI 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 5
6 I DIVERSI RUOLI DEL MANAGER Capo Ruoli interpersonali Ruoli informativi Investigatore Ruoli decisionali Imprenditore Figura rappresentativa Divulgatore Risolutore Responsabile delle relazioni esterne Punto di riferimento aziendale Smussatore Coordinatore Portavoce Selezionatore Attivatore di analisi Verificatore Ripartitore delle risorse Negoziatore Attivatore di processi 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 6
7 CHI E IL MANAGER PARTECIPATIVO? IL MANAGER PARTECIPATIVO ma cosa significa? COMPETENZE TECNICHE COMPETENZE RELAZIONALI 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 7
8 Le competenze tecniche
9 Nessun lavoro è più vitale per la nostra società di quello del manager. E il manager che determina se le nostre istituzioni sociali ci servono bene o, al contrario, sperperano i nostri talenti e le nostre risorse H. Mintzberg, The Manager s Job: Folklore and Fact, Harvard Business Review, April maggio 2007 Mario Mazzoleni 9
10 LA DIMENSIONE DEL FARE Competenza tecnico-amministrativa Conoscenza del settore Capacità di apprendimento Capacità gestionale Capacità progettuale Capacità imprenditoriale Capacità di coordinamento 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 10
11 LE COMPETENZE RELAZIONALI
12 MARKETING INTERNO&MANAGEMENT Un servizio efficace richiede persone che afferrino l idea J. Heskett* Managing in the Service Economy, Harvard Business School Press (1986) J. Heskett è professore presso la Harvard Business School 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 12
13 MARKETING INTERNO&MANAGEMENT Il marketing interno parte dalla convinzione che il personale rappresenti il primo mercato dell organizzazione Strategia di management Focus: come sviluppare nei dipendenti l attenzione al cliente 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 13
14 MARKETING INTERNO&MANAGEMENT 2 tipi di processi Gestione degli ATTEGGIAMENTI Gestione della COMUNICAZIONE 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 14
15 GESTIONE DEGLI ATTEGGIAMENTI [ ] si sente la necessità di un atteggiamento mentale del management pro-attivo, che le società di servizi creino il futuro piuttosto che adattarsi alle condizioni esistenti L. Edvinsson e H. Nystrom 'Internationalization in service companies', in The Services Industries Journal, Vol. 13, N. 1 (1993) 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 15
16 GESTIONE DEGLI ATTEGGIAMENTI I dirigenti e il personale a contatto con i clienti e il personale ausiliario necessitano di informazioni per poter svolgere le loro mansioni di leader, responsabili, nonché di fornitori di servizi ai clienti interni ed esterni. Essi devono anche poter comunicare le loro necessità ed esigenze, le loro opinioni su come migliorare le prestazioni e su ciò che i clienti vogliono. 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 16
17 + Competenze tecniche MANAGER PROFESSIONAL MANAGR INEFFICACE MANAGER PARTECIPATIVO MANAGER SUPPORTER - - Competenze relazionali 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 17 +
18 RUOLO FONDAMENTALE Il management svolge un ruolo fondamentale nel cambiamento e nell adozione di un modello partecipativo tipico delle aziende cooperative e delle ONP. 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 18
19 IPOTESI GUIDA Le ONP offrono un naturale contesto di sviluppo della leadership partecipativa, che però si adatta ed è efficace anche in contesti aziendali tradizionali. 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 19
20 Il manager partecipativo
21 Percezione di una cultura aziendale effettivamente condivisa dai diversi soggetti che operano nell impresa. Valutazione del management sul collegamento tra partecipazione e potere manageriale. Valutazione del management circa il rapporto esistente tra partecipazione ed efficienza. Stile di direzione partecipativo 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 21
22 IL MANAGER PARTECIPATIVO Elabora strategie innovative coerenti con il sistema di valori condivisi all interno dell azienda cercando di coniugare modelli direttivi dominanti in altri contesti aziendali con le caratteristiche peculiari in modo da garantire istanze gestionali e istanze partecipative. 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 22
23 PARTECIPAZIONE COME CONSEGUENZA Valori cooperativi: Mutualità; Democrazia; Solidarietà; PARTECIPAZIONE Cultura condivisa 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 23
24 LA PARTECIPAZIONE Bisogni dell impresa -flessibilità -innovazione -creatività Valorizzazione delle Risorse Umane PARTECIPAZIONE Benessere da lavoro Bisogni dei dipendenti -identificazione -stima -autorealizzazione Partecipazione come risposta simultanea ai bisogni di impresa e dipendenti 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 24
25 I VANTAGGI DELLA PARTECIPAZIONE Rafforzamento della cittadinanza organizzativa ; senso di appartenenza; motivazione; qualità del lavoro; inefficienza organizzativa. 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 25
26 IL MODELLO PARTECIPATIVO Offre l opportunità di superare i limiti del modello gerarchico, passando da un approccio di tipo amministrativo (burocratico) a un approccio manageriale (teleocratico) 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 26
27 IL MANAGER PARTECIPATIVO Fondamentale risulta la capacità del manager di DEFINIRE GLI OBIETTIVI da raggiungere; DELEGARE. (affidare-responsabilizzare) FIDUCIA La delega è un modo per responsabilizzare i propri collaboratori! 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 27
28 UNA DECLINAZIONE MANAGER PARTECIPATIVO MANAGER COOPERATIVO 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 28
29 Il manager cooperativo
30 IL MANAGER COOPERATIVO A.R.C.O. Maieuta 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 30
31 Gestisce la tensione tra spinte valoriali e esigenze gestionali Motore dell innovazione Dirigente del movimento cooperativo Attore del processo partecipativo Supporto al processo partecipativo Guida delle risorse umane Integratore tra spinte diverse 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 31
32 IL MANAGER COOPERATIVO Non può avere un referente istituzionale e organizzativo estraneo all insieme dei valori fondanti il movimento cooperativo; Deve conquistare la propria identità e autonomia mantenendo saldi i valori e i principi della struttura in cui operano. Elabora strategie innovative coerenti con il sistema di valori condivisi all interno dell azienda adattando lo stile direzionale alle caratteristiche peculiari in modo da garantire istanze gestionali e istanze partecipative. 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 32
33 Confronto Alta anzianità Vecchio manager cooperativo Identificazione con i valori espressi dai principi cooperativi Carriera tutta interna alla struttura aziendale o al movimento cooperativo Dirigenza come premio fedeltà Dirigente primo tra pari Modello gestionale conservativo Stile di direzione paternalistico Nuovo manager cooperativo Identificazione nei valori legati all affermazione delle istanze aziendali cooperative Carriera interna o esterna alla struttura aziendale o al movimento Dirigenza come riconoscimento della professionalità Dirigente come leader riconosciuto Anzianità in linea con quella di dirigenti di imprese private Modello gestionale flessibile e legato a spinte di mercato Stile di direzione partecipativo/efficientista Competenze generali Competenze specialistiche/gestionali 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 33
34 CULTURA GESTIONALE FLESSIBILE Coinvolgimento di tutti in tutto! Impiegare team autogestiti! 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 34
35 IL MODELLO A.R.C.O. 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 35
36 IL MODELLO A.R.C.O. Ascolto Atteggiamento Attenzione Responsabilità Coinvolgimento Abilità Orientamento Apprendimento 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 36
37 IL MANAGER MAIEUTA In uno schema logico di tipo maieutico il manager raccoglie i valori forti, li consolida, li indirizza verso obiettivi aziendali coerenti con gli stessi e contemporaneamente garantisce all azienda la sopravvivenza nel tempo. 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 37
38 IL MANAGER MAIEUTA La peculiarità maieutica del manager partecipativo si esplicita nella definizione di modalità di indirizzo della gestione che devono essere coerenti con le culture aziendali attraverso la manifestazione di capacità di leadership che dovrà esprimersi tenendo conto della forte tensione verso la diretta partecipazione dei membri del soggetto economico alla definizione degli indirizzi aziendali. 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 38
39 IL RUOLO DEL MAIEUTA Rafforzamento valori di base Consenso e aggregazione e rafforzamento ruolo MAIEUTA Stabilizzazione Idealizzazione interiorizzazione Diffusione dei risultati Valori di fondo condivisi Successo sociale e aziendale Modalità di indirizzo e di leadership coerente Esplicitazione dei valori emergenti e delle loro rappresentazioni Raccordo dei valori condivisi con le logiche aziendali 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 39
40 Soltanto chi non ha bisogno né di comandare né di ubbidire è davvero grande J. W. Goethe 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 40
41 Per contattarci: Labser srl - GruppoMazzoleni v.le San Michele del Carso, Milano Tel Fax Website: mario.mazzoleni@mariomazzoleni.com info@labser.it 4 maggio 2007 Mario Mazzoleni 41
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