GUIDA OPERATIVA AL DIVERSITY MANAGEMENT
|
|
- Bernardo Bevilacqua
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 GUIDA OPERATIVA AL DIVERSITY MANAGEMENT (LA GESTIONE DELLE DIVERSITÁ DELLE PERSONE IN AZIENDA) L incremento dell eterogeneità all interno dei mercati del lavoro rappresenta una delle principali caratteristiche dei Paesi a economia sviluppata e rappresenta un fattore che viene rilevato anche in Italia. I dati ISTAT (2010) sull occupazione mostrano infatti che, su una popolazione residente al 31/12/2009 pari a (di cui 38,2% occupati): - i lavoratori stranieri, con un tasso di occupazione pari a 64,5%, rappresentano l 8,2% del totale occupati in Italia; - il tasso di occupazione femminile, pari al 46,4% per le donne fra anni 1, dopo aver fatto registrare per 10 anni continui incrementi (+1,9 nel 2008) nel 2009, anno di crisi internazionale, subisce una riduzione dell 1,1% contro una riduzione del 2% del tasso di occupazione maschile che, nella stessa fascia di età è pari al 68,6%); - i lavoratori/trici fra i anni risultano essere gli unici a far registrare anche in questo periodo di crisi un aumento nei tassi di occupazione (+5,1%); - esiste un eterogeneità di condizioni contrattuali cui i lavoratori/trici dipendenti sono soggetti: 75,5% ha un contratto a tempo indeterminato e pieno, 12,0% ha un contratto a tempo indeterminato e parziale, 9,5% ha un contratto a tempo determinato e pieno, 3,0% ha un contratto a tempo determinato e parziale. Per quanto riguarda le persone con disabilità, il dato più recente rispetto ai tassi di occupazione è reperibile attraverso la IV Relazione al Parlamento sull applicazione della normativa 68/1999. Anno e la ricerca ISFOLPlus 2007 che nel 2006 rilevano un numero stimato di persone fra i 15 e i 64 anni con disabilità pari a di cui il 44,7% occupato contro un tasso nazionale del 66,5%. Elementi quali i cambiamenti socio-anagrafici della forza lavoro (es. genere, età, nazionalità e cultura, religione, disabilità, orientamento sessuale, esperienze educative, esperienze professionali, tipologie contrattuali, sistemi motivazionali), la globalizzazione, l innovazione tecnologica, il grande numero di riorganizzazioni attraverso fusioni o acquisizioni, l espansione dell economia dei servizi, lo sviluppo della normativa antidiscriminatoria a livello internazionale e nazionale e la crescente rilevanza della responsabilità sociale di impresa hanno notevolmente incrementato la diversità delle persone, sia all interno delle aziende (lavoratori/trici) che all esterno di esse (clienti, fornitori). Queste diversità fra le persone producono un incremento di complessità organizzativa che richiede di essere gestita in modo tale da massimizzare i benefici ottenibili da essa e, contestualmente, minimizzarne i costi. Si tratta di passare dal concetto di gestione delle risorse umane al concetto di gestione delle diversità delle persone in azienda: Diversity Management. Dai primi anni 2000 in Italia si parla di Diversity Management, tuttavia, visto che non esiste una definizione condivisa e istituzionalizzata di questo approccio, ad esso vengono attribuiti significati anche molto distanti fra loro andando da posizioni che lo considerano come un 1 Tale tasso di occupazione femminile fra i anni fa registrare forti differenze a livello territoriale: 61,5% in Emilia Romagna e 26,3% in Campania. I
2 approccio diretto a gestire le questioni delle donne nelle aziende, ad altri che lo considerano come un insieme di interventi realizzati per favorire l inserimento di gruppi di lavoratori/trici che sono presenti in misura minoritaria nel mercato del lavoro (le così dette minoranze: disabili, donne, stranieri) e altri ancora che lo considerano come una moda manageriale, dai contorni indefiniti e utile ai fini di immagine, che può essere implementata introducendo in azienda best practices attraverso procedimenti del tipo copia e incolla. Per OD&M Consulting il Diversity Management è un approccio organizzativo strategico che vede nella diversità delle persone e nella loro gestione differenziata, efficace, efficiente ed equa una fondamentale fonte di vantaggio competitivo attraverso la quale posizionarsi nel mercato ottenendo migliori risultati in termini economici, di competitività e di immagine. Questo approccio organizzativo: 1. considera le persone come risorsa fondamentale per il successo aziendale 2. riconosce in esse l esistenza di molteplici diversità a. alcune che fanno parte di un patrimonio innato e difficilmente modificabile dal soggetto (diversità primarie, es. genere, età, razza/etnia, disabilità dalla nascita, orientamento sessuale) b. altre che sono caratteristiche acquisite nel tempo e modificabili nel corso della vita (diversità secondarie, es. situazione famigliare, cultura/nazionalità, lingua, disabilità dovuta a incidenti o malattie, religione) c. altre ancora connesse alla posizione della persona nell azienda (diversità organizzative, es. esperienze lavorative, anzianità lavorativa, competenze, ruolo) 3. ritiene che l adozione di un sistema di gestione delle risorse umane che prevede l imposizione top down di soluzioni uniformi per tutti i lavoratori/trici non rappresenti la scelta strategica più efficiente ed efficace per ottenere il massimo impegno ed effort dalle persone poiché non dà loro voce (non li rende partecipi in modo attivo) e non considera né le criticità connesse alla non gestione delle diversità, nè le opportunità connesse a una loro gestione più mirata. L azienda, una volta scelto il Diversity Management come approccio organizzativo, definisce le dimensioni di diversità che vuole affrontare in modo mirato e stabilisce la logica strategica che ritiene più opportuno utilizzare per gestirle: - Conformarsi - la gestione di una diversità o della risoluzione di una criticità connessa alla gestione di una diversità viene realizzata per rispondere a obblighi di legge o per evitare pubblicità negativa o per evitare, o ridurre al minimo, i costi che possono derivare da una cattiva gestione di quella diversità (es. costi connessi a conflitti, problemi di comunicazione, mancanza di integrazione e collaborazione) - Creare valore - la gestione di una diversità o della risoluzione di una criticità connessa alla gestione di una diversità viene realizzata per aumentare la competitività delle persone, dei gruppi di lavoro e dell azienda nel suo complesso o per evitare di veder ridotta la motivazione, la soddisfazione, il commitment e la produttività dei lavoratori/trici, creando le necessarie condizioni di lavoro per permettere a ciascuno di dare il meglio di sé. A seconda della logica strategica adottata e degli obiettivi strategici di gestione che l azienda si prefigge di raggiungere verranno realizzati interventi diversi che potranno tradursi operativamente in attività di sviluppo della motivazione dei lavoratori, di sviluppo della capacità di apprendimento dell organizzazione (disponibilità al cambiamento), di gestione della sostenibilità dell azienda e della responsabilità sociale, di gestione dell equilibrio fra lavoro e II
3 vita privata (work-life balance WLB-), di gestione dell attrattività dell organizzazione sul mercato, di gestione dei talenti e trattenimento delle persone chiave, di gestione della flessibilità organizzativa, di gestione della globalizzazione/internazionalizzazione nonché in attività per il miglioramento della comunicazione interna e della leadership. Benchè al momento il Diversity Management tenda a essere maggiormente utilizzato da multinazionali, aziende a forte internazionalizzazione, aziende che seguono strategie di differenziazione sul mercato, aziende impegnate nel campo dell innovazione e aziende che vivono fasi di cambiamento (strategico o dovuto a eventi quali fusioni e acquisizioni), ogni azienda può scegliere di adottare questo approccio strategico. Per questo motivo, questa Guida è uno strumento utile non solo alle grandi aziende ma anche: - alle imprese che già adottano il Diversity Management per effettuare un confronto fra il processo da loro seguito e gli strumenti da loro utilizzati con quelli da noi proposti; - alle imprese che sono interessate a occuparsi della gestione delle diversità delle persone e che stanno già realizzando qualche intervento senza tuttavia aver adottato un approccio strategico al tema (realizzando interventi fra loro scollegati, implementati per far fronte a esigenze specifiche e contestuali senza seguire un processo vero e proprio e avere una Politica di intervento chiara); - alle imprese che sono interessate a occuparsi di Diversity management ma che fino ad ora non lo hanno mai concretamente adottato; - alle imprese che non hanno mai sentito parlare di Diversity Management o l hanno sempre considerato un approccio delle aziende di grandi e grandissime dimensioni, per prendere consapevolezza che invece può essere adottato da qualsiasi azienda che voglia e scelga di affrontare in modo strategico la gestione delle risorse umane e sia disposta a intraprendere un processo di cambiamento culturale e organizzativo 2 ; - a tutti coloro che, per vari motivi, sono interessati al tema dal Diversity Management (interessi di studio, formativi, curiosità). Come riconosciuto da practitioners e studiosi non esiste un modo migliore di tutti per gestire le diversità delle persone in azienda (interventi specifici o un numero minimo di interventi da realizzare), al contrario, ogni organizzazione sulla base delle specificità interne (valori, politiche, strategie, risorse economico/finanziarie, temporali, umane-) ed esterne (contesto storico, politico, economico-sociale, normativo, concorrenziale) che la caratterizzano in un dato momento deve sviluppare il "proprio modo di gestire le diversità delle persone (approccio personalizzato). La necessità di affrontare il Diversity Management in modo personalizzato ha spesso rappresentato un ostacolo all adozione di questo approccio organizzativo da parte delle aziende che possono essersi sentite prive di supporti concreti per tradurre i concetti e i principi del Diversity Management in azioni pratiche di intervento. 2 Il cambiamento culturale richiesto dal Diversity Management consiste nell ampliare la visione aziendale rispetto ai lavoratori/trici riconoscendo che sono diversi, che le diversità in generale (non solo quelle organizzative) sono rilevanti ai fini aziendali e quindi è opportuno gestirle impegnandosi a rispettare, valorizzare e integrare queste diversità in azienda. A livello organizzativo il Diversity Management richiede invece alle aziende di ampliare la propria visione rispetto alle modalità attraverso cui raggiungere un vantaggio competitivo sul mercato: gestire le diversità in modo diversificato, efficiente efficace ed equo e creare un ambiente inclusivo. III
4 Questa Guida nasce con l obiettivo di chiarire i concetti chiave del Diversity Management (Capitolo 1) per poi accompagnare i professionisti potenzialmente interessati, o già impegnati nella progettazione, implementazione e gestione della diversità delle persone in azienda (vertici aziendali, management, HR managers e Diversity managers) a concretizzare il delicato passaggio dalla teoria alla pratica, proponendo un possibile processo di implementazione del Diversity Management (Capitolo 2) che viene descritto passo passo fornendo strumenti utili per realizzarlo (Capitolo 3 e Capitolo 4). Il cuore della Guida è rappresentato dal Capitolo 2 che propone un particolare processo di implementazione del Diversity Management (Figura 1); tenendo conto della modalità solitamente seguita dalle aziende per affrontare il Diversity Management, il processo di implementazione della gestione delle diversità nella Guida è descritto facendo riferimento ad alcune dimensioni di diversità delle persone riconducibili a quelle promosse dalla Commissione Europea (genere, età, disabilità, cultura/nazionalità, religione, orientamento sessuale. Figura 1 Processo di implementazione del Diversity Management DEFINIZIONE VISION DM ANALISI ESTERNA E INTERNA STRATEGIA DI GESTIONE DIVERSITÀ PROGETTAZIONE POLITICA E INTERVENTI ATTUAZIONE E COMUNICAZIONE MONITORAGGIO VALUTAZIONE E FOLLOW-UP Valori Motivi D. Esterne D. Interne -Composizione -Normative -Clima Priorità delle diversità Problemi e Opportunità Politica DM Obiettivi Processi Azioni già esistenti Interventi Implementazione Comunicazione -Interna -Esterna Monitoraggio Valutazione Follow-up -Risultati -Tempi -Responsabilità -Risorse Output prodotti dalle varie fasi del processo VISION SU DM DIVERSITÀ DA GESTIRE STRATEGIE DI INTERVENTO POLITICA DM INTERVENTI IMPLEMENTAZIONE COMUNICAZIONE VALUTAZIONE RIPENSAMENTO Per facilitare l utilizzo e l eventuale customizzazione da parte del cliente del materiale fornito, il CD ROM della Guida offre la possibilità di consultare e scaricare sul proprio computer tutti gli strumenti in un formato modificabile. Salvando i documenti inseriti nella Guida, è possibile lavorare direttamente sulle Schede e sugli Allegati personalizzando secondo le proprie esigenze quanto proposto da OD&M. IV
5 BREVE PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA DELLA GUIDA La Guida Operativa al Diversity Management si compone di 4 Capitoli CONTENUTI METODOLOGICI RISORSE PARTE I CONTENUTI METODOLOGICI Il Capitolo 1. IL DIVERSITY MANAGEMENT: RIFERIMENTI METODOLOGICI: introduce i concetti chiave utili per comprendere l approccio del Diversity Management. Il Capitolo 2. PROCESSO PER L IMPLEMENTAZIONE DEL DIVERSITY MANAGEMENT: propone un processo di implementazione del Diversity Management che può essere seguito da ciascuna azienda per arrivare a stabilire, sulla base delle proprie specificità, la Politica di Diversity Management e gli interventi di gestione delle diversità. Nel capitolo ogni paragrafo è dedicato a descrivere una fase del processo di implementazione del Diversity Management, contiene check lists, schemi, esempi che dovrebbero aiutare il lettore a comprendere come affrontare nella propria realtà quella parte di processo di implementazione del Diversity Management evidenziando le principali criticità che possono essere riscontrate e fornendo utili suggerimenti per superarle. Ciascun paragrafo si conclude con una sintesi degli elementi fondamentali che la compongono e la caratterizzano, nello specifico: - Attori coinvolti - Metodi e strumenti - Elementi di input - Sottofasi - Output prodotti - Esempi/Casi - Audit - Criticità solitamente incontrate. V
6 PARTE II RISORSE Il Capitolo 3. STRUMENTI PER L IMPLEMENTAZIONE DEL DIVERSITY MANAGEMENT: offre una serie di Schede utilizzabili durante la lettura della Guida dall azienda per: - definire la Politica e gli interventi di Diversity Management (paragrafo 3.2) possibili obiettivi di Diversity Management, distinti per dimensione di diversità e Logica strategica (paragrafo 3.2.1) possibili interventi di Diversity Management, distinti per dimensione di diversità, logica strategica e ambito di intervento (paragrafo 3.2.2) - implementare il Diversity Management (paragrafo 3.3) processo di efficace ed efficiente gestione di specifiche diversità (maternità/genitorialità, disabilità) (paragrafo 3.3.1) scheda di supporto alla definizione della Politica di Diversity Management (paragrafo 3.3.2) scheda di intervento di Diversity Management (paragrafo 3.3.3) - valutare gli interventi di Diversity Management (paragrafo 3.4) scheda di valutazione dei risultati degli interventi di Diversity Management (paragrafo 3.4.1) scheda di analisi delle performance dei manager rispetto al Diversity Management (paragrafo 3.4.2) Il Capitolo 4. ALLEGATI: offre un insieme di risorse che possono tornare utili all azienda durante il processo di implementazione del Diversity Management: - Normativa su Pari Opportunità (paragrafo 4.2) - Glossario (paragrafo 4.3) Attenzione: Le risorse presentate in questa Guida rappresentano degli strumenti che possono essere selezionati e adottati dalle aziende sulla base delle diverse caratteristiche ed esigenze organizzative; poichè non esiste una one best diversity strategy ogni organizzazione, a seconda del contesto in cui si trova ad operare (storico, economico, politico, normativo), delle sue caratteristiche (valori, mission, strategie, processi, risorse) e del momento che sta attraversando, potrà trovare più utili alcuni strumenti rispetto ad altri. Ricordiamo poi che all interno della Guida i termini Diversity Management e gestione delle diversità delle persone vengono usati indistintamente come sinonimi, così come organizzazione e azienda, responsabile HR, HR manager e responsabile delle risorse umane. VI
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliProgetto DiversaMente
Progetto DiversaMente Pillole formative sul Diversity Management Aprile 2014 1 Cosa si intende per Diversity Management? Il D.M. è una filosofia di gestione delle risorse umane che si concretizza in strumenti,
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliNOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s.
NOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s. Malavolta Consulting S.A.S. del Dott. Roberto Malavolta & C. 63016 Campofilone (AP) Via Borgo San Patrizio, 112 tel 0734 937058 - fax 0734 935084
DettagliLa Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000
La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento
DettagliLESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE
LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliScende in campo l esperienza
Scende in campo l esperienza I percorsi Coach a 4 mani Sales nascono dall esperienza dei consulenti Opes nel supportare lo sviluppo delle competenze trasversali con la collaborazione di professionisti
DettagliVolontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliQuando la destinazione di un viaggio è la crescita
Quando la destinazione di un viaggio è la crescita destinazione sviluppo Quando la destinazione di un viaggio è la crescita, il cambiamento della propria organizzazione, anche il viaggiatore più avventuroso
DettagliPolicy. Le nostre persone
Policy Le nostre persone Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 28 luglio 2010 LE NOSTRE PERSONE 1. L importanza del fattore umano 3 2. La cultura della pluralità 4 3. La valorizzazione
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliI PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino
2 I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING 1 IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE Finalità del marketing: la creazione di valore per il cliente e per l impresa. Le fasi del processo di creazione del
Dettagli5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni
Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.
DettagliJP analytics il più importante database per la consultazione dei profili retributivi italiani
Randstad Hr Solutions presenta JP analytics il più importante database per la consultazione dei profili retributivi italiani In partnership con Job Pricing Randstad HrUp striving for perfection Per migliorare
DettagliSURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI
ANALISI SURVEY DI itsmf SULLO STATO DELL IT SERVICE MANAGEMENT IN ITALIA Sintesi a cura di Francesco Castellana, consultant HSPI Descrizione dell indagine e del panel utilizzato L associazione itsmf Italia
DettagliRISORSE UMANE. Benchmarking Study. HR Measurement
RISORSE UMANE Benchmarking Study HR Measurement BENCHMARKING STUDY HR Measurement Business International Via Isonzo, 42 C 00198 Roma Tel. 06845411 Fax 0685301046 i Sommario Introduzione 2 Premessa 3 Reclutamento
DettagliCOMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI
DettagliIL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna
IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliIniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano
Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano INTRODUZIONE Il ed economato (acquisti) della Provincia di Milano è impegnato da più di 6 anni per la diffusione
DettagliCarlo Bartolomeo Novaro - Studio di Coaching. Executive Team & Business Coaching NPL Training
Carlo Bartolomeo Novaro - Studio di Coaching Executive Team & Business Coaching NPL Training Il Coaching: allenarsi a vivere meglio Chi è un Coach? Il "coach" un professionista che aiuta le persone a prendere
DettagliMARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista
MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista Bologna 24 novembre 2013 Roberta Arbellia Indagine Nursind e Cergas Bocconi ottobre 2013 Infermieri forte orgoglio
DettagliLa progettazione centrata sull utente nei bandi di gara
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Autore: Maurizio Boscarol Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliOrganizzazione, marketing interno e cultura del servizio
Organizzazione, marketing interno e cultura del servizio Principi organizzativi La piramide rovesciata Il marketing interno La cultura del servizio Roberta Bocconcelli a.a. 2011/2012 DESP Dipartimento
Dettagli*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it
*Perché parliamo di genere e salute augusta.angelucci@alice.it La conferenza di PechIno 1995 ha a introdotto i principi di : EMPOWERMENT E GENDER MAINSTREAMING 28/10/15 La Conferenza ha adottato la Piattaforma
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)
QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliGli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti
Per una migliore qualità della vita Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti Umberto Chiminazzo Direttore Generale Certiquality
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliINNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE
INNOVAZIONE E RICERCA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE E DELLE PERSONE OD&M Consulting è una società di consulenza specializzata nella gestione e valorizzazione delle persone e nella progettazione di sistemi
DettagliNUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI
NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NuMani è una realtà e nasce dall unione d esperienza di persone che da 11 anni si occupano a tempo pieno dell applicazione e decorazione unghie con l ambiziosa idea delle
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliUN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE
GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di
DettagliIl progetto ECO LEARNING
APAT e ARPA Lazio Corso laboratorio di educazione ambientale STRATEGIE E INTERVENTI PER LA GOVERNANCE DELL AMBIENTE URBANO Roma 15 e 16 novembre La formazione come supporto alla governance urbana Il progetto
DettagliGUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni
GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3
DettagliLa Metodologia adottata nel Corso
La Metodologia adottata nel Corso 1 Mission Statement + Glossario + Lista Funzionalià 3 Descrizione 6 Funzionalità 2 Schema 4 Schema 5 concettuale Logico EA Relazionale Codice Transazioni In PL/SQL Schema
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliConsulenza e formazione nel Turismo e nella Ristorazione
Consulenza e formazione nel Turismo e nella Ristorazione GP.Studios è attiva nel settore del Turismo e della Ristorazione realizzando soluzioni per i propri clienti. Le soluzioni si raggiungono attraverso
DettagliFORZA VENDITE UNA. In oltre 10 anni di esperienza: oltre 800 aziende soddisfatte della nostra attività
FORZA VENDITE UNA In oltre 10 anni di esperienza: oltre 800 aziende soddisfatte della nostra attività oltre 3000 agenti e quadri commerciali inseriti presso le nostre aziende clienti oltre 20 UNA Consultant
DettagliIl Coaching. Migliorare la performance attraverso la consapevolezza e la responsabilità
Il Coaching Migliorare la performance attraverso la consapevolezza e la responsabilità Il Coaching per Org Value Consulting L obiettivo primario del coaching è, e deve essere, il miglioramento delle performance.
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliAnalisi dati del Personale
Allegato A Analisi dati del Personale L analisi dell attuale situazione del personale dipendente in servizio, presenta il seguente quadro di raffronto tra la situazione di uomini e donne lavoratori: FOTOGRAFIA
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliGuida alla Certificazione ISO 9001 per Piccole Medie Imprese
Guida alla Certificazione ISO 9001 per Piccole Medie Imprese Tutto quello che c è da sapere per non sbagliare. Guida Pratica per Imprenditori e Manager che devono affrontare il processo di certificazione
DettagliMENTORING MENTORING MENTORING FOR SALES & MARKETING B2B
I programmi di Mentoring sono un approccio multidisciplinare allo sviluppo del Leader al fine di aumentare la performance manageriale, acquisire e ampliare competenze di ruolo. MENTORING MENTORING FOR
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliInformation summary: Valutazione prestazioni e potenziale
Information summary: Valutazione prestazioni e potenziale - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE
L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce
DettagliIl Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit
Performance Management Il Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit Da 16 sistemi diversi (in sedici paesi) ad un approccio globale Executive Development and Compensation Milano, 12 Novembre 2010 cfr
DettagliIDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA
IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliIl Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015
Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliPiano delle Performance
Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,
DettagliPRESENTAZIONE AZIENDALE
PRESENTAZIONE AZIENDALE La Cooperativa Sociale Agricola TERRAVIVA è nata ufficialmente il 15 settembre 2011 attraverso il Progetto Per.So.N.A. presentato dalla Cooperativa Sociale Al Plurale e finanziato
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliLa reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione
La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione Dott.ssa Teresa Caltabiano Area della Ricerca Catania, 15 luglio 2011 Agenda Il contesto di riferimento Le organizzazioni I processi Il
DettagliLA STATISTICA AZIENDALE
LA STATISTICA AZIENDALE (Sintesi da Prof.ssa M.R. Ferrante www2.stat.unibo.it/ferrante/stataziendale.htm) Insieme dei metodi statistici utilizzabili per la raccolta, l organizzazione e l analisi dei dati
DettagliPROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN
PROGETTO DI RICERCA Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN MATERIA DI MEDIAZIONE. Ambito: Mediazione civile e commerciale delle controversie. Proponenti: Prof.
DettagliL INSERIMENTO DI GIOVANI RISORSE UMANE IN AZIENDA griglia per la conduzione di gruppi di lavoro con imprenditori e tutor aziendali
La griglia si compone di due livelli: una parte "a testo libero", in cui si chiede di descrivere e rispondere in modo discorsivo; una parte codificata tramite una scala a punteggio (intervallo da 1 a 5)
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliIncentive & La soluzione per informatizzare e gestire il processo di. Performance Management
Incentive & Performance Management La soluzione per informatizzare e gestire il processo di Performance Management Il contesto di riferimento La performance, e di conseguenza la sua gestione, sono elementi
DettagliChi può richiedere il Voucher Formativo?
COS E IL VOUCHER? Il Voucher è un buono che permette al beneficiario di disporre di un finanziamento pubblico, per accedere a corsi di alta formazione indicati e disciplinati nell apposito catalogo interregionale
DettagliDisturbi Specifici dell Apprendimento
Disturbi Specifici dell Apprendimento Nuove norme in materia di segnalazione Intervento al collegio del 07/05/2013 Prima della legge 170 Una serie di circolari che mirano all inclusione scolastica riconoscendo
DettagliFIRESHOP.NET. Gestione della distinta base & della produzione. www.firesoft.it
FIRESHOP.NET Gestione della distinta base & della produzione www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Definire la distinta base di un articolo... 5 Utilizzare la distinta base diretta... 8 Utilizzare
DettagliSegmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento
Lezione n. 5 Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Verso la strategia aziendale Mission + Vision = Orientamento
DettagliGALILEO. [OFR] - Progetto GALILEO - How to contabilità. How To Contabilità G.ALI.LE.O. How To Contabilità. pag. 1 di 23.
[OFR] - - G.ALI.LE.O pag. 1 di 23 [OFR] - - Sommario 1 Contabilità... 3 1.1 Gestione Casse... 4 1.2 Gestione Entrate... 5 1.2.0 Sportello al pubblico (nel sottomenù ORDINE)... 6 1.2.1 Reversali... 8 1.2.1.1
DettagliCERTIFICAZIONE DI QUALITA
CERTIFICAZIONE DI QUALITA Premessa Lo Studio Legale & Commerciale D Arezzo offre servizi di consulenza per la certificazione di qualità secondo gli standard internazionali sulle principali norme. L obiettivo
DettagliLa gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review
La gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review Leopoldo Ferrè Partner Exeo Consulting Ettore Turra Direttore Sistemi di Gestione APSS Trento Impossibile visualizzare
DettagliCentro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus
Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori
DettagliPerché parlare di territorio nella scuola? Importanza della conoscenza del proprio territorio, identità e legame affettivo.
Perché parlare di territorio nella scuola? Importanza della conoscenza del proprio territorio, identità e legame affettivo. Workshop di formazione per insegnanti Progetto LIFE TIB PERCHE VALORIZZARE LA
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliStrategie e Controllo
Strategie e Controllo Consulenza di Direzione e Organizzazione Aziendale La nostra specializzazione: Un esperienza che risale al 1985 Un metodo perfezionato sulle caratteristiche delle piccole e medie
DettagliCentro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA
Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA Lamezia Terme 88046 via Coschi 72/b interno 1 telefono e fax 0968/201908 Codice Fiscale 92003410799 FORMAZIONE SPECIFICA STRUMENTI
DettagliLa gestione dei rapporti con i fornitori è un tema cruciale per le grandi Aziende nello scenario attuale del mercato e delle sue logiche di sviluppo.
La gestione dei rapporti con i fornitori è un tema cruciale per le grandi Aziende nello scenario attuale del mercato e delle sue logiche di sviluppo. Il perfezionamento delle relazioni operative tra grandi
Dettagliairis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting.
Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@.it web: www..it Chi siamo AIRIS CONSULTING è una Società di Consulenza di Direzione nata per rispondere al bisogno delle
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza
DettagliProgetto Atipico. Partners
Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliComune di Forlì Unità sviluppo organizzativo
Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE - 2012 Posizioni organizzative (tipo a) Alte professionalità (tipo b e c) Validato dall OIV il 30/11/2012 Premessa La
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliRisparmiare innovando
GIANLUCA VAGLIO Risparmiare innovando La tecnologia come strumento di risparmio 2011 Gianluca Vaglio www.gianlucavaglio.net Avvertenze legali AVVERTENZE LEGALI Copyright 2011 Gianluca Vaglio. La presente
DettagliLA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:
LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Dettagli