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2 CERTIFICAZIONI AB ANALITICA s.r.l. è una società fondata nel 1990, con sede a Padova, nel Nord-Est Italiano, specializzata nello sviluppo e nella vendita di sistemi diagnostici per l utenza professionale e privata. Ricercatori altamente qualificati e la costante collaborazione con Centri di Ricerca Universitari ed Ospedalieri hanno contribuito a consolidare negli anni la conoscenza scientifica e la competenza per lo sviluppo di sistemi diagnostici sempre al passo con le più recenti linee guida del settore, con l obbiettivo di associare qualità, innovazione e sicurezza. AB ANALITICA s.r.l. è un azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008 per progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di breath test, dispositivi medico-diagnostici in vitro e prodotti per ricerca, per biologia molecolare e test di fertilità e certificata UNI EN ISO 13485:2004 per progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di dispositivi medico-diagnostici in vitro () per biologia molecolare e test di fertilità. Particolarmente attenta alle tecnologie emergenti e alle esigenze del mercato diagnostico, AB ANALITICA s.r.l. ha un proprio settore di ricerca e sviluppo. È impegnata in progetti di ricerca nell ambito della diagnostica avanzata nei settori: microbiologico, virologico, emato-oncologico e genetico. Le competenze dell Azienda sono relative alla diagnostica con tecnologie in biologia molecolare per la determinazione sia qualitativa che quantitativa di acidi nucleici, allo sviluppo di sistemi per gestione di biobanche, alla diagnostica in vivo / in vitro con la tecnologia del breath test (test del respiro) e all utilizzo di isotopi stabili. AB ANALITICA s.r.l. può contare su una rete vendita costituita da agenti estesa in tutta Italia e si avvale di distributori locali nei Paesi di esportazione. Certificazioni 2

3 indice catalogo Certificazioni Pag. 02 Indice - Legenda dei Simboli Pag. 03 Papilloma Virus Umano Pag. 04 Ampliquality Pag. 08 Ampliquality - Batteri e Parassiti Pag. 09 Ampliquality - Virus Pag. 12 Genequality Pag. 16 Genequality - HLA Pag. 17 Genequality - Malattie Genetiche Pag. 19 Genequality - Ematologia Pag. 21 Genequality - Oncoematologia Pag. 23 Genequality - Oncologia Pag. 27 Genequality - Polimorfismi Associati a Malattie Pag. 29 LEGENDA DEI SIMBOLI indica che i reagenti per l amplificazione sono forniti in forma premix monodose pronti all uso. indica che il prodotto è conforme alla Direttiva 98/79/CE relativa ai dispositivi medicodiagnostici in vitro (marcatura CE) indica che il prodotto, in quanto incluso nell Annex 2 lista B della Direttiva 98/79/ CE relativa ai dispositivi medico-diagnostici in vitro (), è stato marcato con l ente notificato. 3 Indice catalogo

4 PAPILLOMA Virus Umano Il cancro cervicale rappresenta la seconda neoplasia femminile a livello mondiale (WHO 2008), con nuovi casi e decessi all anno in Europa. E stato chiaramente stabilito che la causa primaria dello sviluppo del cancro cervicale è l infezione persistente da Papilloma Virus Umano (HPV). Le infezioni da HPV sono tra le più comuni infezioni a trasmissione sessuale presenti nella popolazione generale. Nell 80% circa dei casi l infezione risulta transitoria e si risolve spontaneamente entro 2 anni. Tuttavia, nel restante 20% dei casi, l infezione può persistere e portare nel tempo allo sviluppo di lesioni di vario grado. Non tutti i genotipi di HPV coinvolti nell infezione genitale sono associati ad una patologia maligna, per cui vengono distinti i genotipi HPV a basso e ad alto rischio oncogeno. Per i differenti genotipi di HPV ad alto rischio oncogeno è stata inoltre calcolata una diversa probabilità di sviluppare lesioni di tipo CIN 2 e CIN 3 e tale osservazione rende fondamentale l opportunità di genotipizzazione virale. Infatti l identificazione del genotipo rende possibile una migliore valutazione del rischio associato ad un infezione da HPV. Papilloma Virus Umano 4

5 PAPILLOMA Virus Umano End point PCR HPV-HS Bio consente l identificazione del Papilloma Virus Umano mediante PCR nested, con successiva possibilità di genotipizzazione (Reverse Line Blot). Esso permette di identificare i genotipi HPV con tropismo cervico-vaginale Prevede una prima amplificazione nella regione L1 del genoma virale, seguita da una amplificazione nested con primers biotinilati. L amplificazione nested aumenta notevolmente la sensibilità e l efficienza dello screening ed è particolarmente indicata per campioni bioptici fissati in formalina ed inclusi in paraffina o per campioni con un basso numero di genomi virali. L amplificato biotinilato ottenuto dall amplificazione nested può essere utilizzato per la tipizzazione dei genotipi HPV mediante ibridazione inversa su strip, utilizzando i seguenti kit: HPV-TYPE HPV-TYPE HR Questo metodo può essere applicato a DNA estratto da materiale citologico (secreto cervico-vaginale, cellule del cavo orale) e da campioni di tessuto (biopsie fresche, congelate o fissate in formalina neutra tamponata ed incluse in paraffina). HPV-SM consente l identificazione del Papilloma Virus Umano mediante PCR nella regione virale L1. Permette di rilevare la presenza di un elevato numero di genotipi virali. Su richiesta viene fornito il primer per il sequenziamento della regione L1 con cui eseguire la genotipizzazione virale. Identificazione e tipizzazione su strip HPV-TYPE EXPRESS permette la rapida identificazione e tipizzazione del Papilloma Virus Umano mediante PCR single step e Reverse Line Blot. Consente l identificazione dei seguenti genotipi virali: HPV 6, 11, 40, 42, 43, 44, 54, 61, 70, 72, 81, 16, 18, 26, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 53, 56, 58, 59, 66, 68, 73, 82. I tipi non elencati risultano comunque positivi ad una Sequenza Universale HPV. L amplificazione include il sistema dutp/ung per la prevenzione delle contaminazioni da carry-over. Sulla strip è presente inoltre una sonda per la rivelazione dell amplificato del gene TST, utilizzato come controllo di amplificabilità del DNA estratto. HPV-TYPE HS consente l identificazione e la tipizzazione del Papilloma Virus Umano mediante PCR nested e Reverse Line Blot. Permette l identificazione dei seguenti genotipi virali: HPV 6, 11, 40, 42, 43, 44, 54, 61, 70, 72, 81, 16, 18, 26, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 53, 56, 58, 59, 66, 68, 73, 82. I tipi non elencati risultano comunque positivi ad una Sequenza Universale HPV. Sulla strip è presente inoltre una sonda per la rivelazione dell amplificato del gene TST, utilizzato come controllo di amplificabilità del DNA estratto 5 Papilloma Virus Umano

6 PAPILLOMA Virus Umano Tipizzazione su strip HPV-TYPE permette l identificazione dei seguenti genotipi virali: HPV 6, 11, 40, 42, 43, 44, 54, 61, 70, 72, 81, 16, 18, 26, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 53, 56, 58, 59, 66, 68, 73, 82. I tipi non elencati risultano comunque positivi ad una Sequenza Universale HPV. Nella strip è presente inoltre una Sequenza Universale HPV a cui risultano positivi anche genotipi sopra non elencati. Il campione di partenza richiesto è costituito dal prodotto di amplificazione, marcato con biotina, ottenuto con i kit: HPV-HS Bio REALQUALITY RI-HPV STAR HPV-TYPE HR permette l identificazione dei seguenti genotipi virali ad alto e probabile rischio oncogeno: HPV 16, 18, 26, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 53, 56, 58, 59, 66, 68, 73, 82, mediante Reverse Line Blot a partire dall amplificato biotinilato ottenuto con i seguenti kit: HPV-HS Bio REALQUALITY RI-HPV STAR Tampone di raccolta HPV-SCK è costituito da una soluzione tampone utilizzabile per la conservazione ed il trasporto di campioni citologici e da un dispositivo per il prelievo degli stessi. La soluzione può essere utilizzata, in particolare, per la raccolta ed il trasporto di prelievi di tipo ginecologico da sottoporre ad analisi diagnostiche. Papilloma Virus Umano 6

7 PAPILLOMA Virus Umano descrizione codice prodotto formato End point PCR (PCR nested) 03-23A HPV-HS Bio 03-23R HPV-HS Bio End point PCR (con primer per sequeziamento) 03-37A HPV-SM 03-37R HPV-SM Identificazione e Tipizzazione su strip (PCR single step) 03-35A-20 HPV-TYPE EXPRESS 20 test Identificazione e Tipizzazione su strip (PCR nested) 03-29A-20 HPV-TYPE HS 20 test Tipizzazione su strip (genotipi alto e basso rischio oncogeno) 03-29R-20 HPV-TYPE 20 test Tipizzazione su strip (genotipi ad alto e probabile rischio oncogeno) 03-30R-20 HPV-TYPE HR 20 test Kit per la raccolta del campione citologico 03-33R-100 HPV-SCK 100 test 7 Papilloma Virus Umano

8 Malattie Infettive I kit della linea sono adibiti all analisi molecolare, mediante amplificazione, di specifiche regioni genomiche. Comprendono, oltre a reagenti di prima qualità pronti all uso forniti in formato premix, i reagenti ed enzimi di restrizione per l analisi RFLP (dove previsto dalla metodica) e per la visualizzazione su gel di agarosio (o di poliacrilammide, se previsto). Nella maggior parte dei kit, inoltre, è prevista l amplificazione di un gene houskeeping come controllo di amplificabilità. La linea comprende kit per analisi di: BATTERI E PARASSITI VIRUS Caratteristiche generali: I prodotti della linea condividono tutti le seguenti caratteristiche: Prodotti conformi alla Direttiva 98/79/CE relativa ai dispositivi medico-diagnostici in vitro (marcatura CE); Flessibilità di formato Sequenza operativa rapida e semplice. Includono: i reagenti per l amplificazione in premix monodose pronte all uso; l enzima TAQ polimerasi; i reagenti per la restrizione dell amplificato (RFLP) dove previsto dalla metodica; i reagenti per la visualizzazione su gel di agarosio dei prodotti amplificati e digeriti; i controlli positivi del kit (DNA plasmidico o genomico); un controllo di amplificabilità (nella maggior parte dei kit). 8

9 - Batteri e parassiti Batteri e parassiti Borrelia burgdorferi sensu lato BOR SL permette a determinazione di Borrelia burgdorferi sensu lato mediante amplificazione nested del DNA nella regione della proteina p66. Consente di rilevare le tre genospecie di Borrelia presenti in Italia (B. burgdorferi sensu stricto, B. burgdorferi afzelii e B. burgdorferi garinii). L amplificazione nested aumenta notevolmente la sensibilità e l efficienza dello screening ed è particolarmente indicata per campioni inclusi in paraffina. Chlamydia trachomatis CHLAM T permette l identificazione di Chlamydia trachomatis (CHLAM T) mediante amplificazione nested nella regione del plasmide endogeno. CHLAM T è l agente eziologico di numerose malattie di origine batterica sessualmente trasmesse nell uomo. Può provocare uretriti, cerviciti e infiammazioni pelviche femminili; talvolta può essere causa di gravidanze ectopiche o sterilità nella donna e di infertilità maschile; il neonato esposto a tale infezione può sviluppare una congiuntivite da inclusi o una polmonite acuta che può evolvere in forma cronica. Helicobacter pylori HP permette l identificazione di Helicobacter pylori mediante amplificazione multiplex del DNA nelle regioni Ure A, Cag A. L Helicobacter pylori è il batterio che colonizza i distretti gastrici nell uomo; è considerato l agente eziologico principale della gastrite cronica e dell ulcera peptica, patologie che potrebbero evolvere in gastrite atrofica e talvolta anche in cancro gastrico e linfoma. Attualmente per fare una diagnosi da HP esistono diverse tecniche di tipo invasivo e non (sierologia, Breath Test, PCR). La tecnica di PCR è certamente la più sensibile e rapida per una precisa risposta di ricerca dell Helicobacter pylori nei diversi campioni clinici. Mycobacterium tuberculosis MB permette l identificazione Mycobacterium tuberculosis mediante amplificazione del DNA nella regione insertion sequence IS6110 (precedentemente/storicamente denominata IS986). Il M. tuberculosis è l agente eziologico della tubercolosi, una delle malattie infettive più importanti nel mondo. La tubercolosi, nella sua forma più diffusa e conosciuta, è quella polmonare, anche se in realtà possono essere coinvolti quasi tutti gli organi. In soggetti immunocompetenti l interazione micobatterio - macrofago porta ad un attivazione del macrofago stesso con conseguente lisi batterica dovuta a processi di digestione enzimatica ed ossidazione. In soggetti immunocompromessi, al contrario, l incapacità di svolgere un azione battericida è considerata la causa principale della diffusione sistemica del micobatterio. 9 - Batteri e parassiti

10 - Batteri e parassiti Micobatteri MYC-TE permette l identificazione di Micobatteri atipici e tubercolari mediante amplificazione del DNA nella regione del gene 65kDa protein con identificazione di specie mediante RFLP. I Micobatteri non tubercolari (MOTT, Mycobacteria other than tubercolosis), appartenenti a specie diverse, possono essere la causa, nell uomo, di patologie a carattere sporadico (meningite, linfoadenopatie, broncopneumopatie, infezioni genitourinarie, cutanee, dei tessuti molli, ossa e articolazioni). Pneumocystis carinii PCP permette l identificazione di Pneumocystis carinii mediante amplificazione del DNA nella regione rrna 5S. Pneumocystis carinii è il più frequente agente eziologico di polmoniti in soggetti immunodepressi (trapiantati, pazienti oncologici o con AIDS) ed è il responsabile di una particolare e grave forma di polmonite interstiziale che colpisce per lo più soggetti nel primo anno di vita. Toxoplasma gondii TOXO permette l identificazione di Toxoplasma gondii. Regione amplificata (PCR nested): B1 gene. La Toxoplasmosi è una patologia endemica in tutto il mondo causata dal protozoo parassita Toxoplasma gondii. Individui immunocompetenti infettati presentano soltanto sintomi lievi o possono essere totalmente asintomatici; tuttavia, in bambini in cui l infezione è congenita ed in individui immunocompromessi, l infezione da Toxoplasma è causa di elevata morbidità e mortalità. - Batteri e parassiti 10

11 - Batteri e parassiti PATOGENO codice prodotto formato Borrelia burgdorferi sensu lato 03-08A BOR SL 03-08R BOR SL Chlamydia trachomatis 03-10A CHLAM T R CHLAM T Helicobacter pylori 03-11A HP 03-11R HP Mycobacterium tuberculosis 03-17A MB 03-17R MB Micobatteri 03-18A MYC-TE 03-18R MYC-TE Pneumocystis carinii 03-20A PCP 03-20R PCP Toxoplasma gondii 03-13A TOXO RUO 03-13R TOXO 11 - Batteri e parassiti

12 - Virus Parvovirus B19 permette l identificazione del Parvovirus umano (B19) mediante amplificazione del DNA nella regione del genoma di B19. Il Parvovirus umano B19 normalmente causa infezioni asintomatiche o modeste manifestazioni cliniche auto-limitanti in bambini (quinta malattia) e in adulti (transitorie poliatralgie simmetriche, eruzioni cutanee). Manifestazioni a carattere più severo (crisi aplastiche) sono state descritte in pazienti affetti da patologie quali l anemia falciforme o comunque in soggetti con vita eritrocitaria media inferiore alla norma (circa 120 giorni). Inoltre, l esposizione a B19 di individui immunodepressi può essere responsabile di un infezione persistente accompagnata da anemia cronica. Citomegalovirus CMV permette l identificazione di Citomegalovirus (CMV) mediante amplificazione nestea del DNA virale nella regione UL122. La malattia citomegalica, in soggetti immunocompromessi o immunologicamente immaturi, può provocare anche patologie molto gravi quali encefalopatie e rigetto di trapianto fino alla morte del soggetto. Epstein Barr virus EBV permette l identificazione del virus di Epstein Barr (EBV) mediante amplificazione nested della regione genica della glicoproteina gp220. EBV, in particolare in soggetti immunocompromessi, risulta coinvolto nella patogenesi di diverse neoplasie quali il linfoma di Burkitt ed il carcinoma indifferenziato del nasofaringe, linfomi di tipo B (di tipo Hodgkin e non-hodgkin), linfoproliferazioni post-trapianto (PTLD, Post Transplant Lymphoproliferative Disease) e linfomi cellulari di tipo T (come i linfomi nasali a cellule T o a cellule natural killer). Virus dell Epatite B HBV permette l identificazione del virus dell Epatite B (HBV) mediante PCR Nested. L infezione da virus dell epatite B è la causa principale di patologie quali l epatite cronica, la cirrosi ed il carcinoma epatocellulare ed è responsabile nel mondo di un milione di decessi l anno. Virus dell Epatite C HCV-PM Bio permette l identificazione del virus dell Epatite C (HCV) mediante amplificazione (nested RT-PCR) nella regione virale 5 UTR. Il virus dell epatite C (HCV) si è dimostrato essere l agente eziologico del 70-90% dell epatite non-a e non-b (NANBH) e rappresenta la maggior causa di epatite post-trasfusionale. Virus dell Epatite C: genotipizzazione HCV-TS permette la genotipizzazione su strip del virus dell Epatite C mediante ibridazione inversa, partendo da un prodotto di amplificazione della regione 5 UTR. La genotipizzazione virale assume particolare importanza nell ambito del trattamento farmacologico, dando indicazioni sulla durata e il dosaggio. Il kit è da utilizzarsi sull amplificato della regione virale 5 UTR, ottenuto con il sistema COBAS TaqMan HCV Test. Il kit può essere utilizzato su questo tipo di amplificato, non biotinilato, grazie all aggiunta della soluzione HYB ACT durante la fase di denaturazione dell amplificato. Genotipi identificati: 1,1a, 1b, 2, 2a/2c, 2b, 3, 3a, 4, 4a, 5a, 6, 6a o 6b. - Virus 12

13 - Virus Herpes virus umano di tipo 6 HHV-6 permette l identificazione di Herpes virus umano di tipo 6 (HHV 6) mediante amplificazione della regione genica U31 open reading frame. HHV 6 è l agente eziologico dell Exanthema subitum (o VI malattia); viene ipotizzato un suo ruolo come cofattore per la progressione verso le manifestazioni conclamate di AIDS, in pazienti HIV-positivi; può essere la causa di polmoniti interstiziali, encefaliti ed epatiti; è stato riscontrato in soggetti con malattie linfoproliferative a carattere maligno e benigno (linfoma cutaneo a cellule T, linfoma immunoblastico e leucemia linfatica acuta) e sclerosi multipla. In soggetti con compromissione delle difese immunitarie, l infezione può avere un decorso grave. Herpes virus umano di tipo 8 HHV-8 permette l identificazione e la valutazione dello stato di replicazione di Herpes virus umano di tipo 8 (HHV 8) mediante amplificazione di DNA e cdna nella regione K8.1 open reading frame. L HHV-8, noto anche col nome di Kaposi s sarcoma associated herpesvirus (KSHV), è generalmente riscontrato in tre neoplasie: il sarcoma di Kaposi, i linfomi associati alle cavità corporee e nella versione multifocale della malattia di Castelman (MCD). Herpes simplex virus di tipo 1 e 2 HSV 1/2 permette l identificazione contemporanea dei virus dell Herpes simplex di tipo 1 e 2 mediante amplificazione del DNA nella regione delle glicoproteine D e G (gpd, gpg). In base all andamento clinico delle infezioni, vengono distinte le 2 varianti immunologiche: HSV 1 è responsabile di lesioni erpetiche recidivanti perilabiali e in generale di infezioni cutanee della regione sopraombelicale e, anche se con minor frequenza, di infezioni genitali. HSV 2 è responsabile di infezioni primarie o ricorrenti localizzate nel tratto genitale maschile e femminile; è spesso anche agente eziologico di infezioni cutanee della regione sotto ombelicale Virus

14 - Virus PATOGENO codice prodotto formato Parvovirus 03-25A B R B19 Citomegalovirus 03-22A CMV R CMV Epstein barr virus 03-65A EBV 03-65R EBV Virus Epatite B 03-16A HBV RUO 03-16R HBV Virus Epatite C 03-06A HCV-PM-Bio RUO 03-06R HCV PM-Bio Virus Epatite C Genotipizzazione 03-07R HCV-TS 20 test Herpes virus umano di tipo A HHV R HHV-6 - Virus 14

15 - Virus PATOGENO codice prodotto formato Herpes virus umano di tipo A HHV R HHV-8 Herpes simplex virus tipo 1/ A HSV 1/ R HSV 1/ Virus

16 Genequality I kit della linea sono adibiti all analisi molecolare, mediante amplificazione, di specifiche regioni genomiche. È appurato che molte patologie sono riconducibili ad alterazioni cromosomiche e genetiche. L approccio molecolare può quindi aiutare nell identificazione e nel monitoraggio di tali patologie. La linea comprende kit per analisi di: HLA MALATTIE GENETICHE EMATOLOGIA ONCOEMATOLOGIA ONCOLOGIA POLIMORFISMI ASSOCIATI A MALATTIE Comprendono, oltre a reagenti di prima qualità pronti all uso forniti in formato premix, i reagenti ed enzimi di restrizione per l analisi RFLP (dove previsto dalla metodica) e per la visualizzazione su gel di agarosio (o di poliacrilammide, se previsto). Nella maggior parte dei kit, inoltre, è prevista l amplificazione di un gene housekeeping come controllo di amplificabilità. Caratteristiche generali: I prodotti della linea condividono tutti le seguenti caratteristiche: Prodotti conformi alla Direttiva 98/79/CE relativa ai dispositivi medico-diagnostici in vitro (marcatura CE); Flessibilità di formato (25/; 12/ nel caso di AZF-MX); Sequenza operativa rapida e semplice. Includono: i reagenti per l amplificazione in premix monodose pronte all uso; l enzima TAQ polimerasi; i reagenti per la restrizione dell amplificato (RFLP) dove previsto dalla metodica; i reagenti per la visualizzazione su gel di agarosio dei prodotti amplificati e digeriti; i controlli positivi del kit (DNA plasmidico o genomico); un controllo di amplificabilità (nella maggior parte dei kit). 16

17 - HLA HLA Il Complesso Maggiore di Istocompatibilità (Human leukocyte antigen, HLA, nell uomo) è un gruppo di geni polimorfici è localizzato sul cromosoma 6. La regione HLA è suddivisa in tre classi principali. Le molecole di Classe I vengono espresse pressoché su tutte le cellule nucleate. Le proteine codificate dai geni funzionanti di classe I sono glicoproteine espresse sulla membrana cellulare, altamente polimorfe. Le molecole HLA di Classe II sono presenti solo su alcune cellule immunocompetenti, in grado di effettuare la presentazione dell antigene (APC da antigen presenting cell), quali cellule dentritiche, linfociti B e macrofagi. Nell uomo sono state identificate tre famiglie di geni e proteine della classe II: HLA-DR, HLA-DQ e HLA-DP. La loro principale caratteristica, al pari dei geni di classe I, è l elevato polimorfismo. Le molecole HLA di Classe III comprende diversi geni che codificano proteine secrete con funzioni immunitarie. Alcune geni del HLA vengono utilizzati quali marcatori di predisposizione genetica ad alcune malattie. Celiachia AB CELIACHIA è un indicato per la determinazione della predisposizione genetica verso la celiachia. La tecnica utilizzata è l amplificazione selettiva degli alleli HLA relativi agli aplotipi DQ2 e DQ8. Si tratta di un esame diagnostico in vitro, che permette la determinazione dei gruppi tissutali HLA:DRB, DQA e DQB identificando gli aplotipi che costituiscono gli assetti cromosomici di un tipico paziente celiaco. Gli aplotipi sono: l aplotipo DQ2 (eterodimero in cis): DQB1*0201 o DQB1*0202- DQA1*0501 o DQA1*0505. l aplotipo eterozigote DQ2 (eterodimero in trans o cis/trans): DQA1*0505 o DQA1*0501- DQB1*0201 o DQB1*0202-DQA1*02. l aplotipo DQ8: DQB1*0302- DQA1*03- DRB1*04. Tale esame è raccomandato nei soggetti in cui le valutazioni istologica, morfometrica ed immunoistochimica della mucosa intestinale non hanno consentito di confermare o escludere una enteropatia glutine-dipendente; oppure nel caso di presenza di lesioni mucosali minime o borderline, positività per i marcatori sierologici di celiachia ed infine come screening di primo livello per esludere una celiachia nei gruppi a rischio (familiari di primo grado di celiaci, pazienti con diabete mellito insulinodipendente, soggetti con sindrome di Down e soggetti con deficit di IgA). HLA-B*57:01 HLA-B*57:01 è un sistema di tipizzazione HLA-B*5701 per l identificazione di soggetti a rischio farmacogenetico per l uso di Abacavir. Abacavir è il principio attivo di alcuni farmaci antivirali (Ziagen, Kivexa,Trizivir) utilizzati nella terapia antiretrovirale combinata per il trattamento dell infezione da virus HIV. Il farmaco in alcuni pazienti (nel cui profilo genetico vi sia presenza dell allele HLA-B*5701) può dare ipersensibilità caratterizzata da febbre, rash cutanei ed una combinazione di altri sintomi. Uno studio prospettico randomizzato, PREDICT 1, che ha coinvolto quasi 2000 pazienti, ha dimostrato che se il farmaco non viene somministrato ad individui HLA B*5701, l incidenza delle reazioni avverse viene annullata. FDA ed EMEA obbligano allo screening genetico per HLA B*5701 prima della somministrazione del farmaco HLA

18 - HLA descrizione codice prodotto formato Kit per la determinazione della predisposizione genetica verso la celiachia. Regioni amplificate: alleli relativi agli aplotipi DQ2 (in cis e in trans) e DQ A 02-10R AB CELIACHIA AB CELIACHIA Kit di tipizzazione HLA-B*57:01 per l'identificazione di soggetti a rischio farmacogenomico per l uso di Abacavir 04-76A HLA-B*57: R HLA-B*57:01 - HLA 18

19 - Malattie Genetiche MALATTIE GENETICHE Vengono intese con il termine malattie genetiche le patologie che trovano origine in un alterazione del patrimonio genetico. Tale alterazione può essere di tipo ereditario, ma anche provocata da agenti esterni o da fattori che incorrono durante le varie fasi del ciclo cellulare. Le conoscenze nell ambito della genetica, dovute principalmente agli sviluppi sia tecnici che teorici della biologia molecolare, hanno permesso di sviluppare una consapevolezza sempre maggiore del ruolo dei fattori genetici come causa di patologie. Nella diagnostica delle malattie genetiche, una metodica di pcr qualitativa permette di individuare in modo semplice e rapido l eventuale presenza e il tipo di alterazioni causanti la patologia in questione (ex. Presenza di delezioni, presenza del pattern genetico determinante la predisposizione alla malattia). AZF-MX AZF-MX è un sistema per l identificazione delle microdelezioni al locus AZF. L analisi delle microdelezioni del braccio lungo del cromosoma Y ha assunto negli ultimi anni una grande importanza nella diagnostica del soggetto infertile. Il braccio lungo del cromosoma Y presenta una suddivisione in tre regioni chiamate AZF (Azoospermia Factors), che risultano frequentemente delete in soggetti azoospermici e gravemente oligozoospermici. Il kit AZF-MX permette l amplificazione di brevi tratti di DNA nei loci AZF, è un sistema diagnostico completo per la determinazione di microdelezioni nel locus in oggetto mediante PCR multiplex. Questo sistema è conforme alle Linee Guida Europee: EAA/EQMN best practice guidelines for molecular diagnosis of Y-chromosomal microdeletions. State of the art 2004 Simoni M., Bakker E., Krausz C. Int. J. Andrology, 2004, 27: AZF-MX EXT Dopo un indagine di primo livello, atta ad individuare la presenza o meno di una delezione nel locus AZF (con AZF-MX cod ), con il kit AZF-MXEXT è possibile sottoporre i campioni deleti ad un analisi dell estensione della delezione, come indicato dalle Linee Guida Europee (Simoni et al., 1999; Simoni et al., 2004). In particolare la strategia adottata prevede l amplificazione di alcuni specifici marcatori per ciascuna regione osservata Malattie Genetiche

20 - Malattie Genetiche descrizione codice prodotto formato Kit per l'identificazione di delezioni al locus AZF implicate nell'infertilità maschile. Amplificazione multiplex nelle regioni sy86, DFFRY, DBY, sy95, sy117, sy125, sy127, sy254, sy84, sy134, SRY, ZFX/ZFY A 04-23R AZF-MX AZF-MX 12 test 12 test Kit per la determinazione dell'estensione delle delezioni al locus AZF implicate nell'infertilità maschile mediante PCR multiplex A AZF-MX EXT 12 test 24 test 04-24R AZF-MX EXT 12 test 24 test Kit per l identificazione di delezioni del gene della distrofia muscolare di Duchenne e Becker A DDK/G R DDK/G17 - Malattie Genetiche 20

21 - Ematologia EMATOLOGIA Tra le patologie del sangue la trombofilia e l emocromatosi rivestono un ruolo importante, soprattutto per la loro frequenza nella popolazione. La trombofilia è una condizione di aumentato rischio trombotico che consegue ad un eccessiva coagulabilità del sangue. Essa può avere un origine congenita o può verificarsi come conseguenza di altri stati morbosi. Alterazioni genetiche delle differenti componenti del sangue possono direttamente od indirettamente influenzare la bilancia emostatica ed innescare uno stato protrombotico. Tali alterazioni possono interessare la perdita di funzione degli anticoagulanti naturali (es. Proteina C, Proteina S, Antitrombina), l aumento di attività dei fattori procoagulanti (es. Protrombina, Fattore V, Fattore VII, Fattore IX, Fattore XIII, MTHFR, MTRR) o una diminuita attività fibrinolitica (es PAI-1, TAFI). In entrambi i casi la tecnica del Reverse Line Blot permette l identificazione simultanea su strip di più mutazioni correlate alla malattia. MUTAZIONI CORRELATE ALLA TROMBOSI AB-THROMBO TYPE è un per l identificazione simultanea delle più importanti mutazioni correlate alla trombosi mediante ibridazione inversa allele specifica (Reverse Line Blot). In particolare vengono indagate mediante amplificazione genica e successiva ibridazione inversa allele specifica le mutazioni Fattore V Leiden, G1691A (Arg505Gln), Fattore II, G20210A, MTHFR C677T, MTHFR A1298C. AB-THROMBO TYPE PLUS è un che ha le medesime caratteristiche del kit sopracitato, a cui si aggiunge l indagine per il Fattore V H1299R (aplotipo HR2) e il polimorfismo 4G/5G per PAI-1. Sovrapponendo alla strip ottenuta il lucido interpretativo è possibile determinare in modo semplice e veloce le mutazioni eventualmente presenti e valutarne lo stato (omozigosi, eterozigosi, composto genetico). EMOCROMATOSI HEMO-STRIP è un sistema completo per l identificazione simultanea delle mutazioni nel gene HFE correlate all emocromatosi mediante ibridazione inversa su strip. Permette l identificazione simultanea delle mutazioni C282Y, H63D, S65C e anche l identificazione della doppia eterozigosi H63D e S65C Ematologia

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23 - Oncoematologia ONCOEMATOLOGIA Lo studio di leucemie e linfomi ha aperto la strada alla comprensione dei meccanismi cellulari e molecolari alla base di molte patologie neoplastiche, grazie al facile reperimento e campionamento delle cellule maligne leucemiche che sono presenti nel sangue, a differenza di quelle dei tumori solidi che sono invece a volte difficilmente campionabili senza l utilizzo di prelievi invasivi. È ormai ben noto che le alterazioni cromosomiche e genetiche rappresentano importanti indicatori prognostici nelle patologie oncoematologiche e correlano con la risposta a specifici trattamenti. L identificazione di queste alterazioni può quindi permettere di inserire i pazienti affetti da queste malattie in specifici protocolli terapeutici in base alla loro categoria di rischio e rappresenta il razionale per una terapia mirata. MALATTIE MIELOPROLIFERATIVE CROMOSOMA PHILADELPHIA-NEGATIVE: JAK-2 JAK-2 è un per la determinazione della variante genetica V617F del gene jak2, mediante multiplex PCR ARMS (Amplification Refractory Mutation System). La variante genetica JAK2 V617F si riscontra nella quasi totalità dei casi di Policitemia Vera, nel 60-70% dei pazienti con Trombocitemia Essenziale e nel 50-60% delle Mielofibrosi Primarie. Pertanto, come indicato dai criteri diagnostici del WHO (World Health Organization; Tefferi et al., Blood 2007), la presenza della mutazione V617F ha un importante valore diagnostico per le Malattie Mieloproliferative Croniche (MMPC), soprattutto nei casi in cui non siano sufficientemente chiari i dati clinici e morfologici. DIAGNOSI DI LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: BCR-ABL BCR-ABL p210 e BCR-ABL p190 consentono l identificazione della traslocazione t(9;22) (q34; q11), rispettivamente nella variante p210 (trascritto M-bcr) e p190 (trascritto m-bcr), mediante amplificazione nested del cdna. Il riarrangiamento cromosomico noto come cromosoma Philadelphia (Ph) deriva dalla traslocazione t(9;22)(q34;q11) ed è un marker presente in più del 95% dei casi di Leucemia Mieloide Cronica e riscontrabile anche nel 10-25% dei pazienti affetti da Leucemia Linfoblastica Acuta in cui rappresenta un fattore prognostico negativo, sia nell adulto che nel bambino. LINFOMI MANTELLARI E FOLLICOLARI: BCL-1 E BCL-2 BCL-1 e BCL-2 consentono rispettivamente la determinazione della traslocazione t(11;14) (q13; q32) e t(14;18) (q32; q21), mediante amplificazione nested del DNA preventivamente estratto. La traslocazione t(11;14)(q13;q32) è stata identificata come marcatore specifico e ricorrente del LINFOMA A CEL- LULE MANTELLARI. La presenza della traslocazione cromosomica t(14;18) (q13;q21) è stata riscontrata in oltre l 80% dei casi di LINFOMA FOLLICOLARE Oncoematologia

24 - Oncoematologia LINFOMI T: γ-tcr γ-tcr consente l analisi di clonalità delle regioni V-J del gene per la catena γ del recettore dei linfociti T (TCR). Tale indagine consente di valutare se l anomalia linfocitaria è dovuta ad un processo neoplastico, e quindi alla presenza di una proliferazione monoclonale, oppure ad un evento reattivo benigno, cui è associata una proliferazione policlonale. Il riarrangiamento dei geni del TCR avviene in uno stadio precoce della differenziazione T e, in particolare, quello per le catene γ/δ precede quello per le catene α/β. Lo studio del riarrangiamento della regione VJ della subunità γ del TCR, per la quale ogni linfocita T presenta uno specifico assetto, risulta pertanto un ottimo marcatore di clonalità. LINFOMI B: CDR-I, II, III CPIG-CDR-I, CPIG-CDR-II e CPIG-CDR-III consentono l analisi di clonalità della catena pesante delle immunoglobuline rispettivamente nelle regioni CDRI, CDRII e CDRIII. Tale indagine consente di valutare se l anomalia linfocitaria è dovuta ad un processo neoplastico, e quindi alla presenza di una proliferazione monoclonale, oppure ad un evento reattivo benigno, cui è associata una proliferazione policlonale. Si basa sulla valutazione dei riarrangiamenti genici che avvengono fisiologicamente in quei segmenti di DNA che codificano per le regioni variabili (V) delle immunoglobuline. In particolare, la variabilità delle immunoglobuline è legata a tre regioni denominate Complementary Determining Region (CDR) tra loro separate da regioni relativamente conservate, denominate Framework Region (FR). - Oncoematologia 24

25 - Oncoematologia descrizione codice prodotto formato Kit per l identificazione della mutazione V617F nel gene Janus kinase 2 (Jak-2) nei disordini mieloproliferativi A JAK R JAK-2 Kit per l identificazione della traslocazione t(9;22)(q34;q11) che coinvolge il protooncogene abl e parte del gene bcr (p210) A BCR-ABL 04-55R BCR-ABL Kit per l identificazione della traslocazione t(9;22)(q34;q11) che coinvolge il protooncogene abl e parte del gene bcr (p190) A BCR-ABL p R BCR-ABL p190 Kit per la determinazione della traslocazione t(11;14) (q13;q32) del gene bcl A BCL R BCL-1 Kit per la determinazione della traslocazione t(14;18) (q32;q21) del gene bcl A BCL R BCL-2 Kit per l analisi di clonalita delle regioni V-J del gene per la catena γ del recettore dei linfociti T (TCR) A γ-tcr 04-60R γ-tcr Kit per l analisi di clonalità della catena pesante delle Ig (CDR I) 04-31A CPIG-CDR I 04-31R CPIG-CDR I 25 - Oncoematologia

26 - Oncoematologia descrizione codice prodotto formato Kit per l analisi di clonalità della catena pesante delle Ig (CDR II) 04-30A CPIG-CDR II 04-30R CPIG-CDR II Kit per l analisi di clonalità della catena pesante delle Ig (CDR III) 04-39A CPIG-CDR III 04-39R CPIG-CDR III - Oncoematologia 26

27 - Oncologia ONCOLOGIA Lo studio di oncogeni e geni oncosoppressori ha consentito di comprendere meglio i meccanismi attraverso i quali una cellula si trasforma da normale a tumorale. I primi, infatti, sono responsabili di tale trasformazione se mutati o sovraespressi, i secondi sono coinvolti in quanto codificano effettori negativi sulla progressione del ciclo cellulare proteggendo in tal modo la cellula dall accumulo di mutazioni potenzialmente cancerose. Quando tali geni sono assenti o inattivati, ad esempio in seguito all insorgenza di una mutazione, la cellula può progredire verso la trasformazione in cellula cancerosa, solitamente in presenza di altre modificazioni genetiche. Pertanto, la determinazione dello stato mutazionale di vari geni o di aree del genoma predisponenti a determinate neoplasie si rende ormai necessario sia in fase di diagnosi della neoplasia stessa, sia per la formulazione di una prognosi più precisa nonché per la scelta della migliore strategia terapeutica in pazienti selezionati. ONCOGENE K-RAS 12-13K-RAS è un per l identificazione delle mutazioni a livello del codone 12 e 13 dell oncogene k-ras. Tra i geni della famiglia ras, K-ras è quello che si riscontra mutato negli stadi più precoci dello sviluppo di certi tipi di tumore, quindi le mutazioni in oggetto possiedono le caratteristiche per fungere da utili biomarcatori nella diagnosi precoce e nella prevenzione di tali patologie tumorali. Le mutazioni del gene K-ras sono comuni e ben caratterizzate nel carcinoma del pancreas, del colon e del polmone, tumori che provocano il più grande numero di decessi. TUMORI DEL COLON RETTO CC-MSI permette la determinazione dell instabilità microsatellitare nei tumori del colon-retto, mediante amplificazioni multiplex con primer fluorescenti e successiva analisi dei frammenti di DNA su sequenziatore automatico. Con questo sistema, vengono amplificati tutti i marcatori previsti dal pannello di Bethesda (BAT25, BAT26, D2S123, D17S250, D5S346), altri cinque marcatori ritenuti significativi per la diagnosi (BAT40, NR21, NR24, D18S58, TGFβRII) ed infine due marcatori di controllo che permettono di escludere eventuali contaminazioni tra campioni diversi (TPOX e TH01). Il test di instabilità dei microsatelliti costituisce un importante strumento diagnostico di approfondimento della comprensione dei tumori colo-rettali sporadici e inoltre trova oggi importante applicazione nell identificazione di tumori colorettali ereditari Oncologia

28 - Oncologia descrizione codice prodotto formato Kit per l identificazione delle mutazioni nell oncogene k-ras mediante amplificazione del DNA nella regione del codone 12 e del codone 13 e analisi RFLP. Regione amplificata: codoni 12 e A 04-32R K-RAS K-RAS Kit per lo screening di mutazioni del gene p53 mediante amplificazione del DNA e analisi SSCP A P53 Regioni amplificate: esoni 5, 6, 7 e 8. Kit per la determinazione dell instabilità microsatellitare nei tumori del colon-retto mediante amplificazione multiplex con primer fluorescenti e successiva analisi dei frammenti di DNA su sequenziatore automatico 04-61R CC-MSI 24 test 48 test Servizio di analisi dell instabilità microsatellitare nei tumori del colon-retto mediante elettroforesi capillare dei frammenti di DNA su sequenziatore automatico 04-61S-01 CC-MSI SERVICE 1 test - Oncologia 28

29 Polimorfismi associati a malattie POLIMORFISMI ASSOCIATI A MALATTIE Il progetto genoma umano ha consegnato alla comunità scientifica internazionale una sequenza genetica di tre miliardi di paia di basi condivisa al 99,9% da tutti gli individui. Le differenze fra individui sono costituite per la maggior parte da polimorfismi nucleotidici, ovvero cambiamenti di una singola base nel DNA. In campo medico, le nuove conoscenze sul Genoma Umano hanno permesso il consolidarsi di una nuova dimensione molecolare della medicina, che basandosi sulle informazioni ricavabili dalla costituzione genetica di un individuo, possa anticipare una stima del rischio di quest ultimo di sviluppare una determinata patologia durante il corso della vita. L interesse per la componente genetica della suscettibilità a malattie complesse sta assumendo sempre più importanza nella medicina moderna, in quanto si sta mettendo in evidenza il ruolo di alcuni polimorfismi genetici relativamente comuni, ma che se associati tra loro e combinati con specifiche componenti ambientali, possono elevare notevolmente il rischio di sviluppare patologie diffuse nella società industriale Polimorfismi associati a malattie

30 Polimorfismi associati a malattie descrizione codice prodotto formato Kit per l identificazione del polimorfismo del gene della Apolipoproteina E mediante amplificazione del DNA e analisi RFLP. Regione amplificata: nell esone 4 del gene apo E (codoni 112 e 158) A 04-53R APO E APO E Kit per l analisi del polimorfismo SP1 nel gene del Collagene tipo I (col I A1), associato all'osteoporosi, mediante amplificazione del DNA e analisi RFLP. Regione amplificata: gene col I a A 04-51R COL I A1/SP1 COL I A1/SP1 Kit per l identificazione dei polimorfismi associati all'osteoporosi nei geni del recettore della Vitamina D (vdr), del Collagene tipo Ia1 (col I A1) e nel gene del recettore per gli estrogeni (er) mediante amplificazione del DNA e analisi RFLP. Regioni amplificate: nei geni vdr, col I a1, er A 04-50R OP-POL OP-POL Kit per l identificazione dei polimorfismi associati all'osteoporosi nel gene del recettore della Vitamina D (vdr) mediante amplificazione del DNA e analisi RFLP. Regione amplificata: gene vdr 04-49A 04-49R VDR VDR - Polimorfismi associati a malattie 30

31 CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA PER L ITALIA ORDINI Gli ordini devono riportare: l intestazione e la ragione sociale completa dell acquirente comprese la partita IVA o codice fiscale la data e/o il numero d ordine le modalità di pagamento le coordinate bancarie (nel caso di pagamento a mezzo ricevuta bancaria) l indicazione del luogo e dell indirizzo di consegna della merce ed eventualmente degli orari di consegna il riferimento all offerta o preventivo di AB ANALITICA. Gli ordini devono essere inviati direttamente a: AB ANALITICA srl Via Svizzera, PADOVA Tel fax info@abanalitica.it - segreteria@abanalitica.it Per ordini inferiori a 250,00 Euro sarà addebitato in fattura l importo di 20 euro per spese di trasporto. PREZZI I prezzi validi sono quelli del listino in vigore al momento dell ordine. I prezzi si intendono IVA e ogni altro onere escluso. SPEDIZIONI La merce viaggia per conto e a rischio e pericolo del committente. RECLAMI I reclami devono essere presentati entro 8 giorni dal ricevimento della merce, a mezzo raccomandata, allegando la bolla di consegna. Nel caso che il reclamo venga riconosciuto valido, il fornitore è obbligato solamente alla sostituzione della merce con altra ineccepibile, escludendosi ogni altro onere. Non verranno accettate restituzioni anche parziali non preventivamente autorizzate per iscritto. PAGAMENTI I pagamenti delle fatture devono essere effettuati nei termini indicati. In ogni caso saranno validi i termini di legge. In caso di mancato pagamento alla scadenza, la società si riterrà libera da ogni impegno di fornitura precedentemente assunto. È facoltà della società addebitare gli interessi di mora e le spese accessorie. Per ogni controversia legale il foro competente è quello di Padova. AB ANALITICA srl Numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Padova, C.F. e P. IVA N Repertorio Economico Amministrativo (R.E.A.) del 05/06/1990 C.C.I.A.A. di Padova.

32 Rev. Mag 2011 Per informazioni: AB ANALITICA srl Via Svizzera, PADOVA Tel Fax

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