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2 ISBN RCS Libri S.p.A. Miano Ristampe: Stampa: Centro Poigrafico Miano S.p.A., CASARILE (Mi) Copertina Progetto grafico Redazione Impaginazione Foto di copertina Genesi Communication, Miano CD & V, Firenze MiMa Studio Editoriae Datacomp Vaseice, Imoa Shutterstock I diritti di traduzione e riproduzione, totai o parziai anche ad uso interno e didattico con quasiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personae de ettore possono essere effettuate nei imiti de 15% di ciascun voume/fascicoo di periodico dietro pagamento aa SIAE de compenso previsto da art. 68, commi 4 e 5, dea egge 22 aprie 1941 n Le riproduzioni effettuate per finaità di carattere professionae, economico o commerciae o comunque per uso diverso da queo personae possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione riasciata da CLEARedi, Corso di Porta Romana 108, Miano, e-mai autorizzazioni@cearedi.org. La reaizzazione di un ibro presenta aspetti compessi e richiede particoare attenzione nei controi: per questo è moto difficie evitare competamente errori e imprecisioni. L Editore ringrazia sin da ora chi vorrà segnaari ae redazioni. Per segnaazioni o suggerimenti reativi a presente voume scrivere a: Direzione Editoriae RCS Libri S.p.A. - Divisione Education Via Rizzoi, n Miano fax L Editore è presente su Internet a indirizzo: Indicazioni e aggiornamenti reativi a presente voume saranno disponibii su sito. L Editore è a disposizione degi aventi diritto con i quai non gi è stato possibie comunicare per eventuai invoontarie omissioni o inesattezze nea citazione dee fonti dei brani o dee iustrazioni riprodotte ne voume. L Editore si scusa per i possibii errori di attribuzione e dichiara a propria disponibiità a regoarizzare. Le immagini utiizzate in questo ibro non vanno interpretate come una sceta in merito da parte de Editore, né come invito a acquisto di prodotti. Le iustrazioni o riproduzioni sono state riportate a scopo escusivamente didattico. Nomi e marchi citati ne testo sono generamente depositati o registrati dae rispettive case produttrici. I contenuti de tuo ibro non si trovano soo sua carta. Adesso puoi trovare esercizi, espansioni e moto atro su web, a indirizzo Tai strumenti ti consentiranno di integrare o studio su testo cartaceo con a possibiità di ripassare, prepararti ae verifiche orai e scritte, approfondire quanto affrontato in casse, ecc. Su ogni pagina de sito troverai un campo in cui digitare i codice che hai trovato ne voume, così avrai accesso diretto ai materiai digitai ad esso reativi. Potrai scaricare e savare i materiai su tuo computer in modo che tu possa poi ritrovari facimente in quasiasi momento.

3 Presentazione I corso sviuppa una trattazione competa dee tecnoogie meccaniche e, pur affrontando i temi in modo essenziae, i approfondisce con un ampio numero di eementi pratici e appicativi. Riesce in questo modo a conciiare una vaida preparazione de tecnico meccanico, con e effettive possibiità deo sviuppo didattico e e esigenze che emergono dae inee guida dei nuovi programmi, così specificate: individuare e proprietà dei materiai in reazione a impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti; misurare, eaborare e vautare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione; organizzare i processo produttivo contribuendo a definire e modaità di reaizzazione, di controo e coaudo de prodotto; gestire progetti secondo e procedure e gi standard previsti dai sistemi aziendai dea quaità e dea sicurezza; gestire ed innovare processi correati a funzioni aziendai; identificare ed appicare e metodoogie e e tecniche dea gestione per progetti. A questo scopo, opera è strutturata come segue: 1 voume 2 voume 3 voume Ambiti discipinari Competenze Metroogia Materiai Tecnoogia dee avorazioni Trattamenti termici Teoria ed esecuzione de tagio ae macchine utensii Organizzazione de impresa La quaità Controo numerico Sapere scegiere o strumento idoneo ed essere in grado di eseguire misurazioni. Conoscere a teoria degi errori. Eseguire prove per a determinazione dee proprietà meccaniche e tecnoogiche dei materiai secondo normativa ed essere in grado di anaizzarne i risutati. Conoscere i materiai e e oro principai caratteristiche. Saper comprendere e caratteristiche dee principai avorazioni dei materiai. Sapere individuare i processo tecnoogico corretto per a reaizzazione di particoari meccanici. Essere in grado di scegiere e gestire i trattamento termico corretto in reazione aa funzionaità e ae caratteristiche di impiego. Essere in grado di scegiere a avorazione, gi utensii, i parametri di tagio e i cici di avoro in funzione de ritmo produttivo e de economicità de processo. Conoscere i modeo organizzativo di un azienda e e tecniche di organizzazione dea produzione. Sapere identificare e procedure per i controo dea quaità. Sapere effettuare ed interpretare e principai prove distruttive e non distruttive. Eseguire i controi di produzione e di coaudo, appicando e tecniche statistiche. Saper identificare e cause di anomaie, rotture o mafunzionamenti di organi meccanici. Riconoscere, comprendere, anaizzare e funzioni dee macchine utensii a controo numerico ed essere in grado di programmare e avorazioni, utiizzando anche interfacciamento tra sistemi CAD-CAM. Presentazione III

4 Guida aa ettura In queste pagine trovi indicazioni utii per organizzare o studio a megio, attraverso gi strumenti che i corso di Tecnoogie meccaniche di processo e di prodotto ti mette a disposizione: i tuo ibro di testo cartaceo; e espansioni che puoi consutare o scaricare coegandoti a indirizzo I testo, strutturato in parti e unità, e tratta in modo competo e tecnoogie meccaniche affrontando i temi in modo essenziae approfondendo un ampio numero di eementi pratici e appicativi. 2 Ru mento. ura con spaa o nea tornit Fig Effett tura frontae. o nea sfaccia Fig Effett ura conica. o nea tornit Fig Effett PARTE 2 Un ricco e puntuae apporto grafico agevoa a coprensione dei concetti teorici più ostici dea materia. Sintassi de coma ndo: N100 G01 Y i Zi F N110 G18 G03 Xf Zf J- K- Fig Interp piano G19 (Z, oazione circoare antioraria G3 su Y) Programmazio ne diretta con i cen Esempio 12 tro dea fres a Lavorazione atera e di contornatur a con interpoazio materiae 5 ne circoare ( acciaio debo fig. 8.87). mente egato fresa a spiana HB 180; re diametro estern a spaamento retto: R390063Q22-17M; o fresa: D 5 numero di 63; denti quaità de in dea fresa: Z 5 5; serto per fresat veocità di ura media: R390tagio: V PM 1030; c m/min; avanzamen to per dente: fz 5 0,15 mm; profondità di passata: p 5 5 mm; cacoo dea veocità di rotazi one de mand rino: n 5 Vc cacoo dea veocità di avanz p3d 5 p amento di avoro giri/min : Vf 5 fz 3 Z 3 n 5 0, raggio fresa mm/m. in. profio equidis tante spostat o de raggio I vaore de modu < N/mm o di easticità de acciaio è ², è < N/mm mentre queo de aumini o ². A parità di campo easti carico, entro co presenta i una deformazio maggiore: ne [A] auminio [B] acciaio [C] a deform azione sotto carico non dipen da moduo di de easticità [D] i moduo di easticità influisce soo deformazione sua permanente LAVORAZIONI Un getto di spess ore sottie (6 mm) in ghisa EN-G viene coato JL300. Effettu ando un prova trazione su una di provetta ricava ta da getto stesso si ottiene in carico massi mo a rottura Quae dee segue (Rm). nti affermazioni [A] Rm. 300 è corretta? Mpa [B] Rm, 300 Mpa [C] Rm Mpa 13 Unità 2 Proprietà mecc aniche e tecno fresa superficie Y1 X1 6. 1,6. Fig Traiet toria fresa nea 258 con tornatura. La programmaz ione degi spost o zero pezzo amenti de ut ensie viene esegu W ne piano X, Y de asse Z si trova sua super è situato a centro de pezzo ita con comandi in assouto G90;, mentre o zero ficie superiore. pezzo in direzio ne PARTE 2 LAVORAZIONI 16 Si deve determ inare a durez za cementato su un abero in acciai di uno strato o spessore o 18NiCrMo5; di cementazio ne è dea casse Cm4 e si suppo ne che a durez raggiunta sia za superficiae circa HRC65. Doven re a durezza deo strato ceme do controaspensabie ricorre ntato, è indire a una durez essere effettu za HRN o può ata una prova di durezza HRC? Motivare a sceta. In figura è riporta to andamento trazione di un de grafico di materiae tenac e. Indicare i vaore di REH ed R EL. Determinare i diametro minim ciindrica che o di una barra deve di N suppo sopportare un carico assia e nendo di imitar zione massima e a deformaao 0,2% (E N/mm ²). vettore perpen dicoare aa. La trave di figura è incastrata in mo B dista 1 A mm da una parete e i suo estremabie. Caco piana indeforare e tensio ni interne che manifestano nea si damento di 100 trave in seguito a un risca C (coefficiente termica a 5 12 di diatazione C 21). 17 Motepici sono gi strumenti di supporto ao studio: riferimenti ae norme tecniche, schemi, tabee e disegni dettagiati che iustrano gi argomenti trattati.. Indicare quae tra e seguenti non è determ caratteristiche inabie con una prova di comp sione su acciai reso: [A] Rm [B] Rp [C] Rr [D] Ru 3 con i presetting. In figura 8.86 è riportata un in azione circo terpoare antioraria G3 no G19 (Z, Y). G19 è a su piache individua funzione i assi Z e Y, ment piano formato dagi profondità. J re asse X è queo di e K sono e coord incrementai inate de punto di inizio centro de cerchio da de arco. quadro de vertice P Numerosi esempi consentono di fare i punto sui concetti fondamentai esposti ne testo.. Fig Riievo a de inraggio di punt Influenza de e su profio de pezzo serto de utensi azion e occor re tener de utensinea prog ramm che a punta conto de fatto o vivo, ma presenta un e non è a spigo R, e che i presetting sia raggio di punta superfici tangenti a quepunto teorico stato fatto sue minando un sto raggio deter vertice P. Con dato da suo tensie (prede tagiente misure de u e i riievo dee riaizza un punto idea setting) si mate da intersezione dee dato P (fig. 8.58), raggio di punta Z tangenti a due rette X e R. R de utensie u un raccordo u sie presenta a e uten do azion Quan a avor ie), durante i pezzo non (raggio utens a contatto con punta che è ione degi assi più a intersez e P, per cui si corrisponde mina i vertic X e Z che deter effetti su profio reae i degi presentano nno esaminati seguito verra ntare nea de pezzo. Di si possono prese diversi casi che tornitura. rica con tornitura ciind nea to Effet spaamenspaamento ciindrica con Nea tornitura mina, ne inutensie deter de pezzo, to i raggio due superfici tersezione dee e a queo de Ru (fig. ugua un raccordo un errore nea crea non rdo 8.59). I racco pezzo: a condiametrae de te indicazioni e nsion dime save determina nta a resitrario, fatte disegno, aume di interdettagiate su punto sezione ne stenza dea sezione. sfacciatura tornitura di nea Effet to frontae con programdi sfacciatura i Nea tornitura o de pezzo, piotando mazione a centr un appendice con diamee riman P, e o utensie Ru vertic due vote i raggi atura totatro uguae a ottenere a sfacci (fig. 8.60). Per ensare spostando i verticomp R. I raggio e occorre tità uguae a u nsionai ce P dea quan i dime genera error utensie non ne pezzo. fici coniche super di nea tornitura he, pro Effetto di superfici conic Nea tornitura vertice P de utensie, i i non coincigrammando de pezzo PP (fig. 8.61). profio reae PO uto o otten de con i profi nte) dipende da raggio (costa E L errore e è Ru, tanto to più grand utensie: quan errore generato E. In sarà ire una corpiù grande necessario esegu one di Ru. questo caso è funzi traiettoria in dea ne rezio Quae, tra e seguenti prove, non è idone a determinazio a per ne dea durez za di un acciai ricotto? o [A] prova Brine [B] prova Rockw e [C] prova Rockw HRC e HRB [D] prova di durez za HR45N 18 I risuta ti di una prova di durezza Brine [A] sempre vaidi sono: [B] vaidi se i rapporto tra i diametro de im pronta e i diame tro dea sfera è compreso tra 0,24 e 0,6 [C] vaidi se i rapporto pronta e i diame tra i diametro de imtro dea sfera 0,35 è uguae a ogiche dei mater iai 79 ta, tutto automatizza ro non azione non de purché con avor resi gi apprendisti, in nume a 12 a avora in serie, comp e eevato fino dipendenti, impresa che denti può esser massimo di 9. mo dei dipen può avere un da apprendisti i numero massi siano costituite dente, ntive superiore a 5; prece aggiu oria categ e unità rientrano nea e Europea, condizione che quee che non 03/361/CE dea Commission triai, ovvero N. mandazione Le imprese indus secondo a racco sono suddivise, 1.1. nea tabea come indicato riai. imprese indust io dee e bianc cazion Totae Tab. 1.1 Cassifi Fatturato ti Numero addet Categoria da 50 a 249 sa Media impre a da sa Piccoa impre < 10 Microimpresa Per verificare acquisizione dee conoscenze e a capacità di rieaborazione dei concetti, nee pagine finai dee unità si trovano numerosi esercizi. Tabee con dati tecnici riassuntivi agevoano o studio degi argomenti più pratici. 7.2 i mobii ra degi assi ento degi organ via); gi Nomencatu ioni di movim tutte e direz mandrini e così amento utensii,. assi di avanz o, sitte porta rispetto a pezzo (tavoe di avor de utensie dea MU-CN i movimenti controabii e posizioni e a individuare assi servono biabiità dei rcam inte care N viene care e unifi assi dea MU-C Per sempifi degi a a ssi indic a sinta 841, che ne programmi, normativa ISO verso di spostamento definita daa e i a direzione ativa prevedesignazione, are). La norm rotazione ango cartesiano rettangoare (ineare o di a di coordinate quae i programmatore, de un sistem i immagina 7.2) secondo g. (fi ione, orso direz di destr dee coordinate tensie e non è tenuto nea stesura a cavao de u che si sposta rispetto di muoversi sie e pezzo e se è uten destra quindi a saper o viceversa (utensie fermo a dea mano ne Fig. 7.2 Rego a pezzo fermo ione degi assi per individuaz destrorso. mobie). di coordinate N. 03/361/ CE Si definiscono ISO sistema Assi ineari MU-CN e viene tipi: principae dea i sono di tre drino Gi assi inear se de mandrino di tagio (man è paraeo a as rino che eroga a forza positivo (Z1) movimento Z: rici); i senso o a un mand si asse di con riferiment rino portautensie nee fresat in avorazione e uten identificato tornio, mand za tra i pezzo nto di distan portapezzo ne aume un ca provo di è queo che modo che i sensi e e che fa in atri due assi sia1z 1X direzione degi daa terna dea niti 1Y no quei defi mano destra; X: quando è movimento Xè asse di di movimento possibie, asse superparaeo aa è orizzontae e de pezzo ed ggio appo di ficie 1Z a asse Z; 1X perpendicoare Y: è perpenmovimento definito asse di 1Y piano ed è dicoare a sceto assi X e Z; è dagi atri due gi atri formare con inate in modo da coord di a due assi un sistem orso. fresatrice cartesiano destr ineari in una posizione one degi assi è riportata a Fig. 7.3 Posizi rice verin figura 7.3 i in una fresat verticae. degi assi inear ticae tivi, dimension re i propri obiet è riportato in da e dee sue (un esempio Per raggiunge tipo di azien organigramma coordinate e varie attivi funzione de e i nome di che varia in te e a suo struttura prend di come sono raggruppa chici esistenti grafica di tae ea i rapporti gerar a che dà un id presa e che indica fig. 1.1), schem funzioni di un im ato da: tà e e diverse form è anigramma industriae; interno. L org enti de attività si enti. esentano gi chiche tra i diver goi, che rappr o di seguito rettan e reazioni gerar di cui descriviam che indicano in vari settori, inee, quindi suddivisa un impresa è tivi La struttura di fissando obiet gie aziendai i principai. ca e responsache e e strate nisce e poiti definisce e verifi poitiche e gi defi nto; rae: zame gene ne avan otre che e Direzione ne e verificando i personae, e umane a e modaità d azio i rapporti reciproci di tutto cacia dee risors e cienza ed effi biità, autorità assicurare a massima effi ad obiettivi voti tutti i ivei. nistrazione e direzione genera responsabie direzione acquisti direzione commerciae mar eting one e senso di Fig. 7.4 Posizi di rotazione. zione (sicurez one e preven servizio protezi za) responsabie direzione di produzione reparti produttivi manutenzione direzione a amministrativ Unità 1 Organizzazione responsabie atici servizi inform contabiità gestione de personae direzione tecnica progettazione o ricerca e sviupp servizio tecnico di officina ogistica one programmazi ma. io di organigram Fig. 1.1 Esemp assi direzione degi gestione quaità coaudo aboratorio di un impresa 3 ttiva e quaità produ atica. ensazione autom perazione Tab. 8.7 Ð Comp Descrizione deõo ISO programma ie Programmazione numerazione nza cambio utens te punto di parte amm. Vc costan O3000 posizione a rino in progr Z 150 giri/min mand 200 max X n. N10 G00 imitazione zzino UT ie 2 da maga rino antioraria N20 G92 S3000 richiamo utens rotazione mand 250 m/min e e pezzo origin o N30 T0101 programm. Vc ment M04 assoute, sposta erante N40 G96 S250 programm. quote, inserzione refrig rapido a pezzo N50 G90 G54 avvicinamento ie attivata Z2 M08 raggio utens iro di 0,15 mm/g N60 G00 X20 Compensazione avanzamento punto 1 con e N70 G42 in avoro su oazione inear F0.15 G95 interp Z0 con N80 G01 X24 tornitura conica rica N90 X30 Z-3 tornitura ciind raccordo fino a inizio atura raria spian antio di Z-20 are N100 tornitura oazione circo o 4 con interp N110 X36 raccordo raggi Z-25 R5 rica N120 G03 X46 tornitura ciind ne ineare con interpoazio N130 G01 Z-35 tornitura conica atura erante N140 X56 Z-44 tornitura di spian X, stop refrig o da pezzo asse N150 X70 distacco in rapid ie disattivata rino M09 raggio utens o rotazione mand N160 G00 X80 Compensazione utensie, arrest punto cambio in rapido su N170 G40 Z150 M05 amma X200 N180 fine progr N190 M N zione dee MU-C La programma Unità 8 IV automatica de o de particofig Disegn are di tornitura. io di ammi Presidente consig zione Assi di rota 197 Unità 7 da di un azien organizzata anizzativo una struttura azione avvagono di Modeo org i. La rappresent e aziende si rciai uffici comme addetti ae vendite vengono attorno ai quai Sono gi assi CN. rotazioni ne (1) è queeffettuate e ione positivo positiva I verso di rotaz nea direzione o orario visto zione. de asse di trasa ione con compensaz to in figura 8.69 o rappresenta nitura de profi Tornitura di fi raggio utensie. ti quota non si Smus zione: Parametri di avora HB 180 mente egato acciaio debo 0,8 mm materiae 5 su raggio 5 o per a finitura utensie 5 T0101 sovrameta ie e correttore posizione utens K11 PDJNL 2020 utensie tipo: o R 5 0,8 mm raggio insert /min Vc 5 250m iro f 5 0,15 mm/g Esempio 8 Le basi dea CN programmazione

5 I tuo ibro su web I contenuti de tuo ibro proseguono su web a indirizzo Internet Sue pagine de testo trovi i rimandi ae espansioni: digitando i codice che hai trovato a interno di questo voume, potrai accedervi direttamente e scaricare su tuo computer. La sezione digitae de corso verrà costantemente aggiornata e arricchita con nuovi materiai di supporto ao studio. A partire daa pagina iniziae, che vedi qui riportata, puoi navigare nei contenuti digitai suddivisi per moduo: approfondimenti; tabee e grafici; rassegne fotografiche; fimati. Strumenti sempre disponibii: indicazioni utii per uso de fogio di cacoo; cacoatrice; tavoa periodica; unità di misura; spunti per visitare uoghi di interesse in ambito tecnoogico; inkografia a siti di interesse dedicati ai diversi ambiti tecnoogici. V

6 Indice 1 parte Impresa materiai controi In Auadigitae 1 Organizzazione di un impresa e quaità Unità 1 produttiva L impresa Modeo organizzativo di un azienda La produzione La quaità La certificazione I controo L affidabiità 15 Unità 2 2. Proprietà meccaniche e tecnoogiche dei materiai 2.1 Le proprietà meccaniche dei materiai Prova di trazione statica Macchine per prova materiai Prova di scorrimento viscoso a cado Prova di compressione Prova di fessione Prova di tagio Prova di torsione Prove di durezza Prova di resiienza La fatica Usura 2.2 Le proprietà tecnoogiche dei materiai VI Prova di imbutitura Prova di piegamento Prova di avvogimento Prova di coabiità Test Approfondimenti Prova di trazione Prova di durezza Brine Fatica Rassegne fotografiche A spetti dea frattura derivanti daa prova di trazione Rottura di un provino dopo prova di resiienza Fimati Prova di trazione Prova di resiienza Test

7 3. La corrosione Introduzione Che cos è a corrosione Come si presenta a corrosione Meccanismi dea corrosione Corrosione puramente chimica C orrosione eettrochimica (o corrosione gavanica) Principai processi di corrosione Corrosione sotto sforzo Corrosione per fatica Corrosione intergranuare Corrosione per aerazione differenziae Corrosione per pitting Corrosione per correnti vaganti 3.6 Fattori che influenzano a corrosione ph e corrosione Temperatura e corrosione S oecitazioni, superficiae de metao e corrosione Veocità di corrosione Misura dea corrosione Resistenza dei materiai aa corrosione Ferro e sue eghe Rame Auminio e sue eghe Niche e sue eghe 3.10 Prevenzione dea corrosione Ambiente Materiae Approfondimenti Cromatura Accorgimenti progettuai per prevenire a corrosione Test 91 S tato 4. Le prove non distruttive Unità 3 tensioni interne e corrosione Che cosa sono e prove non distruttive Esame visivo Principio de metodo Strumentazione Settori appicativi Liquidi penetranti Principio de metodo Esecuzione dea prova C aratteristiche de controo con iquidi penetranti Settori appicativi 4.4 Magnetoscopia Principio de metodo Magnetoscopi Esecuzione dea prova C aratteristiche de controo magnetoscopico Unità 4 Approfondimenti Indagine con utrasuoni Norme UNI di riferimento Test VII

8 4.5 Esame con utrasuoni Principio de metodo Sonde Apparecchi a utrasuoni Esecuzione dea prova C aratteristiche de esame con utrasuoni Appicazioni 4.6 Radioogia Generazione dei raggi X I raggi g Esecuzione de esame radioscopico C aratteristiche de indagine radioscopica P recauzioni ne utiizzo dei raggi X e g 4.7 Metodo dee correnti indotte Principio de metodo Strumentazione Sonde Tecniche di prova C aratteristiche de indagine mediante correnti indotte 4.8 Confronto tra e varie tipoogie di controi non distruttivi 5. Controo statistico dea quaità Introduzione Controo statistico Gi strumenti per i controo statistico 5.3 Esecuzione de controo Controo in accettazione Controo in processo 2 parte VIII Lavorazioni 6. L automazione nee macchine utensii Introduzione Cassificazione e memorizzazione dee informazioni Automazione e fessibiità I controo numerico nee macchine utensii Confronto tra una MU tradizionae e una MU-CN Componenti di una macchina utensie a controo numerico C omponenti de gruppo eettronico de CN Componenti meccanici MU-CN Unità 5 Approfondimenti Piani di campionamento Esempi reativi ai piani di campionamento Grafici e tabee Tabee per i campionamento sempice Tabee reative a campionamento doppio In Auadigitae Unità 6 Rassegne fotografiche C omponenti dee macchine a controo numerico Test

9 6.7 Eementi reativi ai servomeccanismi Componenti dei servomeccanismi Trasduttori e sensori Attuatori e motori Controo degi assi La programmazione dee MU-CN Introduzione Nomencatura degi assi Assi ineari Assi di rotazione Assi secondari Sistema di coordinate de pezzo Coordinate cartesiane Coordinate poari Sistemi di quotatura de pezzo Quotatura in assouto Quotatura incrementae Definizione dei piani di avoro Punti di origine e di riferimento M Punto zero macchina W Punto zero pezzo R Punto di riferimento T Punto di riferimento portautensii Presetting Trasferimento da sistema coordinate macchina a sistema coordinate pezzo Le basi dea programmazione CN Introduzione Studio de cico di avorazione I inguaggio di programmazione Codice EIA Codice ISO Sistemi di programmazione La programmazione manuae I programma: struttura e significato Funzioni preparatorie G Funzioni ausiiarie M Indirizzi comuni per a programmazione CN Le informazioni tecnoogiche Funzione di cambio utensie T Veocità di rotazione de mandrino G96 G97 - S Veocità di avanzamento G94 G95 - F Informazioni di percorso Programmazione quote pezzo: G70-G Programmazione assouta o incrementae: G90 G Impostazione dei piani di avoro, G17, G18, G Unità 7 Rassegne fotografiche Ricerca deo zero pezzo in manuae Presetting Fimati Ricerca deo zero pezzo in automatico con sistema di tracciatura 3D Test Unità 8 Fimati Lavorazioni su macchine a controo numerico Test Z Y X IX

10 8.9.4 Impostazione origine pezzo Programmazione dei comandi di movimento I comandi d interpoazione Correzioni de raggio utensie, G40, G41, G Programmazione dea tornitura Fiettatura con passo costante, G Sgrossatura de materiae Programmazione dea fresatura 254 Z W Y MAX L interpoazione circoare nea fresatura 257 X Programmazione diretta con i centro dea fresa Interpoazione eicoidae Cici fissi 262 MIN 9. Programmazione diaogata Cenni generai Intestazione de programma Gestione degi utensii Bocchi de programma Fine programma Programmazioe automatica CAD-CAM Introduzione CAD CAM Integrazione tra CAD e CAM Struttura de processo CAD-CAM Definizione dei inguaggi Descrizione di un sistema CAD-CAM La prototipazione rapida Introduzione Che cos è a prototipazione rapida I processo RP Prototipazione rapida con materiae iquido (fotopoimerizzazione) Tecnica di Stereoitografia SLA (StereoLitographic a Apparatus) Tecnica Poyjet Prototipazione rapida con materiae in povere Tecnica dea sinterizzazione aser seettiva di poveri SLS Prototipazione rapida con materiae soido Tecnica LOM (Laminate Object Manufacturing) Tecnica FDM (Fused Deposition Modeing) 296 Unità 9 Approfondimenti Programmazione conversazionae a bordo macchina Fimati Inerenti aa programmazione conversazionae Test Unità 10 Approfondimenti Programmazione CAD CAM per macchine a controo nuemerico Fimati Simuazione di avorazioni in CAD CAM Test Unità 11 Fimati Prototipizzazione Rassegne fotografiche Prototipizzazione Test X

11 1 Aua digitae parte Impresa materiai controi Unità 1 Organizzazione di un impresa e a quaità nea produzione Unità 2 Proprietà meccaniche e tecnoogiche dei materiai Unità 3 La corrosione Unità 4 Controi non distruttivi Unità 5 Controo statistico dea quaità Approfondimenti Grafici e tabee Rassegne fotografiche Fimati Test

12 1. Organizzazione di un impresa e quaità produttiva unità Prerequisiti c Conoscere e basi reative a cico di avorazione di un prodotto industriae. c Conoscere i concetti fondamentai reativi a attività di mercato. Obiettivi c Conoscere e basi de organizzazione di un impresa. c Conoscere i concetti fondamentai de sistema quaità. c Conoscere e inee essenziai dea certificazione. 1.1 L impresa Nei voumi precedenti sono state anaizzate e principai tecniche costruttive e i metodi di avorazione necessari per a fabbricazione corretta di componenti meccanici. L impresa industriae, a struttura a interno dea quae avvengono e operazioni descritte, ha o scopo di ottenere un utie mediante determinati processi quai a produzione, a distribuzione e a trasformazione di materie prime o semiavorati in prodotti finiti. Sebbene i profitto sia i fine principae de attività di un impresa, si considerano fondamentai anche atri obiettivi, tra i quai: investimento in ricerca e innovazione per rendere impresa competitiva e in grado di conquistare nuovi segmenti di mercato, riuscendo quindi a durare ne tempo; a tutea de ambiente mediante a sceta di tecnoogie innovative; a sicurezza dei avoratori. Per i raggiungimento di tai obiettivi, un impresa fa ricorso a personae e a mezzi, finanziari, tecnici ed energetici che permettano di determinare i prodotto finito e di conseguire i più ampio vantaggio possibie tra costi e ricavi ne rispetto dei vincoi previsti dae prescrizioni giuridiche, morai e sociai. Differenze tra impresa artigiana, media e piccoa impresa Se si voesse operare una distinzione tra impresa artigiana e piccoa e media azienda, prima di tutto si potrebbe dire che artigiano è coui che: gestisce personamente, professionamente e in quaità di titoare impresa artigiana; assume a piena responsabiità de impresa; svoge in misura prevaente i proprio avoro a interno de azienda. Un impresa si può definire artigiana quando è condotta da imprenditore artigiano nei imiti dimensionai previsti daa egge e quando ha come scopo prevaente a produzione di beni, anche semiavorati, o a prestazione di servizi, fatta escusione per e attività agricoe e quee reative ai servizi commerciai.a seconda de tipo di produzione che in essa si svoge, un azienda artigiana può avere un numero variabie di dipendenti, e in particoare: impresa che non avora in serie può avere un massimo di 18 dipendenti, compresi gi apprendisti, in numero non superiore a 9; i numero massimo dei dipendenti può essere eevato fino a 22 a condizione che e unità aggiuntive siano costituite da apprendisti; 2 Parte 1 ImPresa materiai controi

13 impresa che avora in serie, purché con avorazione non de tutto automatizzata, può avere un massimo di 9 dipendenti, compresi gi apprendisti, in numero non superiore a 5; i numero massimo dei dipendenti può essere eevato fino a 12 a condizione che e unità aggiuntive siano costituite da apprendisti. N. 03/361/ CE Le imprese industriai, ovvero quee che non rientrano nea categoria precedente, sono suddivise, secondo a raccomandazione N. 03/361/CE dea Commissione Europea, come indicato nea tabea 1.1. Tab. 1.1 Cassificazione dee imprese industriai. Categoria Numero addetti Fatturato Totae biancio Media impresa da 50 a Piccoa impresa da 10 a Microimpresa < Modeo organizzativo di un azienda Per raggiungere i propri obiettivi, e aziende si avvagono di una struttura organizzata che varia in funzione de tipo di azienda e dee sue dimensioni. La rappresentazione grafica di tae struttura prende i nome di organigramma (un esempio è riportato in fig. 1.1), schema che descrive come sono raggruppate e coordinate e varie attività e e diverse funzioni di un impresa e che indica i rapporti gerarchici esistenti a suo interno. L organigramma è formato da: rettangoi, che rappresentano gi enti de attività industriae; inee, che indicano e reazioni gerarchiche tra i diversi enti. La struttura di un impresa è quindi suddivisa in vari settori, di cui descriviamo di seguito i principai. Direzione generae: definisce e poitiche e e strategie aziendai fissando obiettivi e modaità d azione e verificandone avanzamento; definisce e verifica e responsabiità, autorità e i rapporti reciproci di tutto i personae, otre che e poitiche e gi obiettivi voti ad assicurare a massima efficienza ed efficacia dee risorse umane a tutti i ivei. Presidente consigio di amministrazione direzione generae responsabie servizio protezione e prevenzione (sicurezza) responsabie gestione quaità coaudo aboratorio direzione commerciae direzione acquisti direzione di produzione direzione amministrativa responsabie servizi informatici direzione tecnica uffici commerciai addetti ae vendite reparti produttivi contabiità progettazione ricerca e sviuppo marketing manutenzione gestione de personae servizio tecnico di officina ogistica programmazione Fig. 1.1 Esempio di organigramma. Unità 1 Organizzazione di un impresa e quaità produttiva 3

14 Settore commerciae: si occupa dee reazioni con i cienti e de marketing; quest utimo consiste ne processo mediante i quae azienda studia i mercato o i mercati che ritiene interessanti, anaizza e tendenze dea domanda e a situazione dea concorrenza, individua esistenza di opportunità economiche, orienta a produzione in funzione dei potenziai acquirenti. Ufficio tecnico: è i uogo in cui risiedono e conoscenze, e esperienze e e abiità de settore specifico in cui opera impresa (know how); si occupa di sviuppare e industriaizzare nuovi progetti e di modificare quei già esistenti a fine di migiorare efficacia e efficienza dei processi. Amministrazione: stabiisce tutte e attività finanziarie, amministrative, di controo dea gestione e di contabiità; verifica equiibrio finanziario dea società, cura e gestisce tutti gi adempimenti amministrativi connessi aa gestione de personae. Produzione: cuore nevragico di ogni azienda produttiva, è i uogo in cui si pianifica e si produce a merce ordinata dai cienti attraverso a trasformazione dee materie prime acquistate dai fornitori. Quaità: assicura i mantenimento e appicazione de sistema di gestione dea quaità a fine di ottenere un migioramento costante e continuo dee prestazioni aziendai. Sicurezza: ha i compito di assicurare a massima sicurezza su uogo di avoro in termini di saute e igiene. Acquisti: si occupa di pianificare gi acquisti a fine di reperire e corrette materie prime per soddisfare e esigenze dea produzione. Si occupa inotre di seezionare e vautare i fornitori La produzione Per produzione si intende insieme dee azioni da compiere per ottenere i prodotto finito. In funzione de tipo di prodotto e de organizzazione interna e operazioni possono avvenire: tutte a interno de azienda; in parte a interno de azienda e in parte commissionate ad aziende esterne (outsourcing); tutte commissionate ad aziende esterne. La produzione può essere organizzata in serie oppure a otti. In serie: in questo caso si reaizzano componenti standardizzate di un prodotto in grandi quantità. Vi si fa ricorso quando i voume produttivo è moto eevato, così che i costi dei macchinari e dee attrezzature necessarie aa fabbricazione si suddividano su un numero moto grande di prodotti, incidendo in maniera non eccessiva su singoo esempare. In base aa quantità da produrre e a impegno di avoro, si dice che a produzione è di piccoa, media o grande serie. Di soito quest utima è ininterrotta, con fusso continuo di pezzi: esempi di produzione in serie sono e auto, gi eettrodomestici, i cuscinetti e atri prodotti, a cui richiesta è così ata da consentire un organizzazione dea produzione basata su utiizzo di macchine automatiche, robot e attrezzature speciai; ne consegue a riduzione dea manodopera necessaria e i contenimento dei costi. A otti: questo tipo di produzione consiste ne fabbricare un numero imitato di pezzi, generamente in seguito a una commessa affidata a impresa da un ciente. L organizzazione interna de azienda, a seconda de quantitativo e dei tempi richiesti per a consegna, dovrà stabiire i cico produttivo e e attrezzature necessarie di commessa in commessa. Esempi di costruzione in pezzi unici o a piccoi otti sono a fabbricazione di navi, di macchine utensii particoari, di turbine e così via. 4 Parte 1 ImPresa materiai controi

15 I ayout A seconda de tipo di produzione, in serie o a otti, cambia anche a disposizione panimetrica dei reparti produttivi, chiamata generamente ayout. La disposizione panimetrica può presentarsi nee seguenti forme: per reparto: e macchine sono fisse in determinate zone de officina (i reparto, appunto), da cui i materiae viene spostato di vota in vota per subire e avorazioni previste da cico di avoro (fig. 1.2). In ogni reparto sono presenti macchine deo stesso tipo, a cui disposizione viene determinata tenendo conto dea successione che si presenta con maggiore frequenza. Una macchina deve essere in grado di eseguire pezzi anche moto diversi tra oro in tempi reativamente brevi, per cui sono necessari macchinari a eevata fessibiità. Questo tipo di ayout è caratteristico di aziende che avorano per commessa, quindi con una produzione a otti; per prodotto: in questo tipo di disposizione (fig. 1.3) i macchinari sono disposti secondo a sequenza dee avorazioni pre- Fig. 1.2 Layout per reparto. La freccia indica i fusso dei materiai attraverso i reparti. viste da cico di avoro de pezzo. Una inea di produzione è formata quindi da una sequenza di stazioni avorative a interno dee quai si svogono e diverse operazioni necessarie per a reaizzazione fisica de prodotto; Fig. 1.3 Layout per prodotto. isoe di avoro: un isoa di avoro (fig. 1.4) è uno spazio organizzato come una piccoa inea di produzione, ne quae si trovano e macchine per eseguire una certa avorazione. Generamente dotate di un robot per a movimentazione dei pezzi (fig. 1.5), e isoe di avoro presentano una buona fessibiità e offrono a possibiità di passare rapidamente da una avorazione a atra. Fig. 1.4 Isoa di avoro. Fig. 1.5 Schema di isoa di avoro. Unità 1 Organizzazione di un impresa e quaità produttiva 5

16 1.1.3 La quaità Per ottenere risutati ottimai, un azienda deve saper coniugare innovazione con e aspettative de mercato, ovvero deve essere in grado di generare prodotti rispondenti ae esigenze dei potenziai cienti. Questa rispondenza ai bisogni de consumatore si definisce oggi quaità e costituisce uno dei punti fondamentai dea produzione industriae. Tae concetto è mutato in maniera profonda ne corso de tempo e, nea società moderna, ha acquisito un importanza sempre maggiore. Per comprenderne a portata e impatto, è necessario anaizzare brevemente a sua evouzione ne ambito de sistema produttivo. L evouzione dea produzione Negi utimi due secoi si sono verificate trasformazioni profonde, sociai ed economiche, che hanno generato notevoi cambiamenti neo stie di vita dee persone e che possono essere riassunte storicamente in tre fasi. Fig. 1.6 L artigianato prevedeva mano d opera speciaizzata e produzione su ordinazione. Per a prima fase, precedente aa Rivouzione industriae, non si può parare di attività industriai vere e proprie, bensì di produzioni di tipo artigianae (fig. 1.6): gi individui reaizzavano prevaentemente ciò che era destinato a proprio escusivo consumo e quindi domanda e offerta erano sostanziamente in equiibrio. Ciò avveniva sia perché, come si è detto, a produzione era in arga parte consumata da produttore stesso sia perché gi artigiani avoravano soprattutto su ordinazione. In questo periodo, agricotura rappresentava attività produttiva per ecceenza e a risorsa più importante era costituita daa terra. Nea seconda fase, con a Rivouzione industriae e introduzione di nuove fonti energetiche (in particoare energia termica proveniente da carbone), si registra i passaggio da una produzione artigianae, basata sue richieste de consumatore, a una produzione di massa; di conseguenza, e quantità prodotte aumentano considerevomente e anche i sistema economico comincia a caratterizzarsi per una significativa differenza tra domanda e offerta. I mercato propone determinati prodotti e i consumatore, essendo assai scarsa a sceta, deve adeguarsi a ciò che gi viene proposto, trovandosi quindi in posizione subaterna rispetto a fabbricante. In questa fase, e risorse più importanti sono costituite dae materie prime e dae fonti di energia in grado di rendere possibie a oro trasformazione. Fig. 1.7 La Rivouzione industriae viene spesso identificata con a macchina a vapore, anche se questa è soo uno tra i fattori che hanno portato a industriaizzazione e soo una tra e innumerevoi innovazioni tecniche de epoca. 6 Parte 1 ImPresa materiai controi

17 Nea terza fase, quea attuae, grazie a enorme sviuppo tecnoogico degi utimi anni e aa progressiva diffusione dei sistemi di informazione, i consumatore passa in posizione di superiorità rispetto a produttore, da momento che è in grado di vautare correttamente i prezzi in reazione aa funzionaità de prodotto, a estetica e a affidabiità, potendo quindi scegiere tra più offerte (per esempio, fra i tanti teefoni ceuari dea fig. 1.8) ciò che megio corrisponde ae proprie esigenze. È quindi i produttore che deve adeguare i prodotto ai gusti dea cientea. Inotre, se prima a concorrenza si dispiegava in un ambito nazionae o a massimo mutinazionae, adesso a comparazione de prodotto avviene a iveo mondiae, non imitandosi tra atro aa soa anaisi dei costi, ma ponendo Fig. 1.8 Ceuari di diverse forme e modei. La grande varietà di proposte de mercato offre a consumatore a possibiità di sceta, secondo i propri gusti ed esigenze, tra prodotti simiari. attenzione anche ad atri aspetti, come per esempio i design de prodotto, a rete di assistenza postvendita o a possibiità di smatimento dea merce a fine vita. In questa terza fase a risorsa primaria è rappresentata da informazione, reativa, da una parte, aa conoscenza dee esigenze de consumatore e, da atra, aa pubbicità dei prodotti immessi su mercato. L evouzione de concetto di quaità I concetto di quaità è andato di pari passo con i cambiamenti sociai e tecnoogici: in passato, ne periodo antecedente a Rivouzione industriae, esso era associato a eementi quai i usso, estetica, eccedenza, ovvero a quacosa di non indispensabie. In un secondo tempo, con a nascita dea grande industria e fino a poco dopo a fine dea Seconda guerra mondiae, i concetto di quaità era strettamente connesso a cosiddetto rispetto dee specifiche, ovvero aa rispondenza di un prodotto ae condizioni e ai requisiti previsti da coui che aveva progettato. I progetto, però, veniva stiato senza tenere conto dei gusti de consumatore: non venivano effettuate indagini per capire se un certo prodotto avrebbe soddisfatto e esigenze dea cientea. I beni prodotti erano imitati e a concorrenza scarsa. Fare quaità significava sempicemente controare i pezzo a fine di assicurarsi che esso fosse conforme a quanto previsto in fase progettuae. I controo dea quaità così inteso inizia quando a produzione diventa di grande serie e trova e sue prime appicazioni ne industria automobiistica americana Ford. Ford comprende che, perché automobie possa avere una certa diffusione, e diventi quindi accessibie a un numero eevato di persone, è necessario che i suo prezzo sia reativamente basso; di conseguenza, essa non potrà più essere un prodotto artigianae, ma deve diventare un prodotto di serie. Per raggiungere questo obiettivo viene introdotto un nuovo sistema produttivo: a catena di montaggio. I pezzi che compongono automobie vengono fabbricati in reparti diversi, su macchine che eseguono ognuna a costruzione di un certo particoare, e vengono quindi inviati a montaggio su un nastro trasportatore mobie, attorno a quae ogni singoo operaio compie una avorazione speciaizzata. Mentre artigiano, durante e ore di avoro, compiva operazioni sempre diverse, addetto aa catena di montaggio rimane sempre presso a propria postazione di avoro, montando i pezzi prodotti in atri reparti. Per poter compiere a ricomposizione di macchinari così compessi, è necessario che i singoi particoari siano intercambiabii, siano cioè, entro un certo campo di toeranza, tutti uguai. Da qui nasce esigenza di un controo in grado di rievare a conformità de prodotto e di rendere possibie o scarto di pezzi non conformi. Con questo sistema si è riusciti ad assicurare un prodotto funzionae, ma sono state escuse daa definizione di quaità tutte e considerazioni egate aa durata futura de prodotto (ovvero aa sua affidabiità), a estetica e ae possibii trasformazioni postproduzione. Unità 1 Organizzazione di un impresa e quaità produttiva 7

18 La catena di montaggio L introduzione dea catena di montaggio (fig. 1.9) permise un grande risparmio di tempo nea costruzione dee autovetture. La sperimentazione e introduzione di questo nuovo sistema di avoro, ideato e vouto da Henry Ford, imprenditore e fondatore de omonima industria automobiistica, risae aa fine de 1913 e a famosa Ford modeo T (fig. 1.10) è stata a prima autovettura a essere prodotta in grande serie, tra i 1915 e i Fig. 1.9 Catena di montaggio dea Ford modeo T. Fig Ford modeo T pronte per a vendita. I tempo di fabbricazione di un esempare si ridusse da 12 ore e mezza a meno di 2 ore. Questa grande veocità di produzione consentì aa Ford di reaizzare da soa un numero di vetture superiore a queo di tutti gi atri concorrenti, considerati nea oro totaità. Proprio per merito de abbattimento dei tempi di produzione e dei costi, in meno di dieci anni auto raggiunse abbordabie prezzo di 290 doari. I vantaggi di questo nuovo sistema di produzione erano tamente evidenti che ne giro di quache anno praticamente tutte e industrie adottarono i sistema dea catena di montaggio, spingendo i suo promotore a formuare una serie di teorie che dettero poi origine a cosiddetto fordismo. Per veocizzare a produzione, auto era disponibie in un soo coore: i nero opaco. La famosa frase di Henry Ford: Tutti possono avere una Ford modeo T de coore che preferiscono, purché questo sia i nero, dimostra come fosse i ciente a dover adattarsi ae scete de produttore. I avoro meccanico e atamente ripetitivo richiesto agi operai de epoca, costretti a eseguire per ore sempre gi stessi movimenti, poteva provocare disturbi motori, stress, aienazione; furono pertanto instaati servizi di assistenza medica a interno dea fabbrica. Oggi, diversamente da quanto accadeva aa metà de secoo scorso (fig. 1.11), apporto umano aa catena di montaggio è imitato: nea maggior parte dei casi, e inee di montaggio sono automatizzate e i avori più ripetitivi vengono svoti da robot (fig. 1.12). Fig Catena di montaggio de Afa Romeo Giuia (fine anni 60). Fig Moderna catena di montaggio asservita da robot. 8 Parte 1 ImPresa materiai controi

19 Attuamente, con avvento de automazione computerizzata ne ambito dei processi di fabbricazione, gi scarti de processo produttivo si sono ridotti drasticamente; ao stesso tempo, a cientea, più informata e consapevoe, e a concorrenza internazionae, hanno fatto sì che attenzione dei produttori si concentrasse anche su aspetti che in passato non venivano considerati, per esempio assistenza postvendita, a faciità di manutenzione e e ricerche di mercato (marketing), indispensabii per individuare e necessità dea potenziae cientea. Questi aspetti, poco rievanti ai fini dea funzionaità de prodotto, possono però determinare, se non considerati, merce che non soddisfa e esigenze dea cientea, fattore che può rivearsi dannoso per immagine de azienda, più di quanto non o sia un difetto di produzione. Di conseguenza, i soo controo de prodotto a fine di garantirne a corrispondenza a uso che se ne intende fare non è più sufficiente; per questa ragione è necessario fare riferimento a un concetto più esteso rispetto a queo precedentemente esposto: assicurazione dea quaità, che consiste ne fare in modo che i prodotto corrisponda effettivamente a quanto richiesto da ciente. La progressiva affermazione de concetto di quaità come soddisfazione de ciente rappresenta un cambiamento radicae e prevede estensione de controo a tutti i campi de organizzazione aziendae, daa progettazione fino a coaudo finae, ao scopo di assicurare che e aspettative de consumatore siano soddisfatte. L attività di mercato L attività di mercato può essere ricondotta a due casi principai: i ciente chiede un determinato prodotto a azienda definendone e caratteristiche (specifiche funzionai o specifiche di costruzione); i ciente acquista un determinato prodotto perché o scegie su mercato tra quei che megio soddisfano e sue esigenze (prodotti di serie o di argo consumo). Ne primo caso (industria che avora su commessa, ossia su ordinativi de ciente), sia e specifiche sia e caratteristiche de prodotto sono determinate da ciente. È quindi indispensabie assicurarsi che i contratto contenga tutti gi eementi per identificare in modo chiaro i requisiti de bene: questo deve essere reaizzabie, verificabie e controabie nee condizioni in cui dovrà operare. Soo se vi è questa precisione iniziae industria può organizzarsi e garantire a conformità de prodotto. Per azienda che avora su commessa fare quaità significa quindi avere specifiche di quaità e garantire a fornitura di un prodotto o servizio conforme a queste specifiche. Per industria di beni di argo consumo, ossia per quee aziende che fabbricano non su ordinazione de ciente, ma direttamente per i mercato (industrie automobiistiche, aimentari, di eettrodomestici ecc.) è necessario invece costruire prodotti che i mercato richiede e, contemporaneamente, mantenere eevato i reddito e a competitività. Individuato, tramite indagini di marketing, i tipo di prodotto da immettere su mercato, i primo probema è queo di tradurre in specifiche e sue caratteristiche, in modo che questo sia chiaramente definito e presenti eementi tai da poterne misurare a conformità. Per industria di argo consumo fare quaità significa eaborare specifiche di quaità e garantire a fornitura di un prodotto o servizio conforme a tai specifiche. Le caratteristiche ottimai di un prodotto da commerciaizzare possono essere reaizzate in due modi (fig. 1.13): 1. immettendo su mercato un prodotto senza curare eccessivamente e fasi di ideazione, progettazione e sperimentazione e procedendo successivamente a esecuzione dee necessarie revisioni in funzione dee risposte de mercato (criterio 1); Fig I due criteri di produzione. Unità 1 Organizzazione di un impresa e quaità produttiva 9

20 2. curando adeguatamente e fasi di ideazione, progettazione e sperimentazione ed eseguendo modifiche prima dea messa in produzione; o scopo è queo di commerciaizzare un prodotto che presenti da subito i iveo di quaità richiesto da mercato e rendere minimo i numero degi interventi o dee correzioni successive (criterio 2). I primo criterio di produzione contraddistingue industria a basso iveo tecnoogico e a bassa affidabiità, mentre i secondo prevede che i prodotto venga adeguatamente vautato e modificato sia nee fasi di ideazione e progettazione sia durante a costruzione de prototipo, tenendo conto dee esigenze di mercato, dea produzione e dee caratteristiche tecniche e organizzative de industria che o produce. Appicando questo criterio è possibie prevenire e criticità, evitando di dover controare eventuai mafunzionamenti successivamente aa produzione; si ha quindi, ne tempo, una diminuzione di errori e di scarti. Tra industria che avora su commessa e quea dei prodotti di argo consumo, quindi, unica differenza consiste ne fatto che, per quanto riguarda a prima, e specifiche vengono fornite da ciente, mentre ne secondo caso è industria stessa che e definisce interpretando e esigenze de mercato. In entrambi i casi, però, fare quaità significa seguire specifiche di quaità e garantire a fornitura di un prodotto o servizio conforme ae specifiche di partenza, ossia i prodotto o i servizio effettivamente richiesti. Costruire un prodotto conforme ae specifiche è, per azienda, una condizione necessaria ma non sufficiente: i bene, infatti, deve avere anche un prezzo competitivo, e in questo deve essere garantito anche utie aziendae. L obiettivo è queo di fare bene e cose fin daa prima vota, seguendo quindi i criterio 2. Raggiungere questo risutato significa anche diminuire i costi: recenti studi hanno evidenziato che i rapporto tra i costo di modifica in fase di progetto e queo in fase di produzione è di 1:50, rapporto che sae a 1:300 se a modifica viene effettuata in fase di assistenza su mercato. Gestione dea quaità Da quanto detto, si capisce come sia necessaria una conduzione de organizzazione non soo rivota aa soddisfazione de ciente, ma anche concentrata su continuo migioramento de attività produttiva. La conduzione idonea a questo scopo è definita gestione dea quaità e si basa sui processi. Per processo si intende ogni attività messa in atto per trasformare gi eementi in ingresso in un reparto in eementi di uscita di maggior vaore e che contribuisce quindi a fornire oro un vaore aggiunto, senza i quae non si può parare di processo. Per vaore aggiunto si intende un quacosa in più che un certo intervento ha fornito a prodotto (per esempio, uteriori avorazioni effettuate su un pezzo, montaggio di acuni particoari su prodotto di base e così via) incrementando in questo modo i suo vaore. ISO 9000 UNI EN ISO 9000:2005 UNI EN ISO 9001:2008 I risutato di un processo rappresenta a base per queo successivo, e quindi a produzione è organizzata in modo che ogni processo è ciente di queo precedente e fornitore di queo successivo. Un sistema di gestione dea quaità può fornire una struttura di supporto essenziae per i migioramento continuo dea produzione e per aumentare a probabiità di accrescere a soddisfazione de ciente. Esiste una inea guida di riferimento che indica come appicare questo concetto: a famigia di norme ISO 9000 è stata predisposta per aiutare organizzazioni di quaunque tipo e dimensione a impementare e condurre sistemi per a quaità. Eenchiamo di seguito e norme dea serie ISO 9000 che riguardano questo approccio. UNI EN ISO 9000:2005, da titoo Sistemi di gestione per a quaità Fondamenti e vocaboario: descrive i fondamenti dei sistemi di gestione per a quaità, su cui si basa a famigia di norme ISO 9000, e ne definisce i reativi termini. UNI EN ISO 9001:2008, da titoo Sistemi di gestione per a quaità Requisiti. Questa norma definisce i requisiti di un sistema di gestione per a quaità per un organizzazione. I requisiti espressi sono di carattere generae e possono essere impementati da ogni tipoogia di organizzazione. 10 Parte 1 ImPresa materiai controi

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