Scrittura delle equazioni del moto di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1
|
|
- Renata Corradini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Scrittura dee equazioni de moto di un sistema ineare viscoso a più gradi di ibertà Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 1
2 Matrice di rigidezza Teoricamente, i coefficienti dea matrice di rigidezza associati a un insieme di gradi di ibertà possono essere cacoati determinando e forze che mantengono in equiibrio i sistema in una configurazione deformata assegnata. Tuttavia, a crescere de numero dei gradi di ibertà, questo modo di procedere risuta de tutto inefficiente. Nei casi pratici, i procedimento più conveniente per determinare e proprietà eastiche di un sistema strutturae è basato su metodo degi eementi finiti. La struttura è suddivisa in un insieme discreto di eementi, gi eementi finiti, interconnessi tra di oro in punti, detti punti nodai. Le proprietà eastiche dea struttura si determinano cacoando iniziamente quee dei singoi eementi, che vengono poi sommate in maniera appropriata. Pertanto, i probema dea definizione dea matrice di rigidezza di una struttura si riduce aa vautazione dea matrice di rigidezza di un tipico eemento finito. Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture
3 Eementi finiti di una struttura inteaiata Ne caso dee strutture inteaiate, gi eementi finiti sono costituiti dae aste de teaio. Si consideri a seguente trave piana ad asse rettiineo di unghezza e rigidezza fessionae EI(x), in cui i punti nodai coincidono con e estremità. Se si assume che a trave sia assiamente indeformabie, i gradi di ibertà nodai sono quattro, e due trasazioni e e due rotazioni, indicati rispettivamente in figura con u 1, u, u 3 e u 4. In figura sono anche riportate e corrispondenti forze nodai, indicate con f 1, f, f 3 ed f 4. gradi di ibertà nodai u 3 u 4 u 1 u forze nodai f 3 f 4 f 1 f Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 3
4 Spostamenti e forze nodai Indicando con f e u i vettori dee forze e degi spostamenti nodai si ha f = ku dove k è a matrice di rigidezza de eemento finito considerato. In forma espicita si ha f 1 f f 3 f 4 = k 11 k 1 k 13 k 14 k 1 k k 3 k 4 k 31 k 3 k 33 k 34 k 41 k 4 k 43 k 44 u 1 u u 3 u 4 u 3 gradi di ibertà nodai u 4 u 1 u forze nodai f 3 f 4 f 1 f Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 4
5 Funzioni di forma I termini dee coonne dea matrice k sono e forze nodai corrispondenti ae deformate ψ 1 (x), ψ (x), ψ 3 (x) e ψ 4 (x) associate a spostamenti nodai unitari, dette funzioni di forma. u 1 = 1 u = u 3 = u 4 = 0 u = 1 u 1 = u 3 = u 4 = 0 1 k 31 k 11 k 41 k 3 k 4 k 1 k 1! 1 (x)! (x) k 1 u 4 = 1 u 1 = u = u 3 = 0 k 33 1 u 3 = 1 u 1 = u = u 4 = 0 k 43 k 13! 3 (x) k 3 k 34 1 k 44! 4 (x) k 14 k 4 Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 5
6 Cacoo di k ij I generico coefficiente k ij può essere determinato mediante i principio dei avori virtuai. Come esempio si cacoa i coefficiente k 13. I sistemi dee forze e degi spostamenti sono indicati in figura. I avori virtuai esterno e interno si scrivono rispettivamente L ve = k 13 δu 1 L vi = f M 3 0 ( ) χ 1 (s) ( )dx ( ) x x = = EI ( x) ψ 3 ( x)δu 1 ψ 1 ( x) dx = 0 = δu 1 EI x Uguagiando L ve con L vi, si ha 0 ( ) ( x) ψ 1 ψ 3 ( x)dx k 33 1!u 1 sistema dee forze k 43 k 13 " 3 (x) k 3 sistema degi spostamenti!u 1 " 1 (x) k 13 = 0 EI x ( ) ( x) ψ 1 ψ 3 ( x)dx Questa reazione può essere generaizzata a cacoo di ogni termine, che è quindi dato da k ij = 0 EI x ( ) ( x) ψ i ψ j ( x)dx Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 6
7 Vautazione dee funzioni di forma 1/ Le funzioni di forma ψ 1 (x), ψ (x), ψ 3 (x) e ψ 4 (x) potrebbero essere assunte come forme arbitrarie che soddisfano e condizioni nodai e a continuità interna de asta. In generae, tuttavia, sono cacoate come e forme di spostamento di travi uniformi soggette a spostamenti nodai unitari. Possono essere vautate con i metodo de equazione dea inea eastica, imponendo e opportune condizioni a contorno. Come esempio si cacoa a funzione ψ 1 (x). L equazione dea inea eastica si scrive ψ 1 IV ( x) = 0 i cui integrae generae è i seguente poinomio di terzo grado ψ 1 ( x) = A 0 + A 1 x + A x + A 3 x 3 Le costanti A 1, A, A 3 e A 4 possono essere cacoate attraverso e condizioni nodai ψ 1 0 ψ 1 0 ( ) = 1 ( ) = 0 ; ψ 1 ψ 1 ( ) = 0 ( ) = 0 Dopo sempici passaggi si ottiene Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 7
8 Vautazione dee funzioni di forma / A 0 = 1 ; A 1 = 0 ; A = 3 ; A 3 = 3 Pertanto, a funzione di forma ψ 1 (x) si scrive ψ 1 ( x ) = 1 3 x + x 3 Vautate ao stesso modo, e atre funzioni di forma assumono a forma ψ ( x ) = 3 x x 3 ψ 3 ψ 4 ( x ) = x 1 x ( x ) = x x 1 x Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 8
9 Matrice di rigidezza eementare Assumendo che eemento considerato sia a sezione costante, i coefficienti di rigidezza si cacoano con a reazione k ij = EI ( x) ( x)dx ψ i 0 e a matrice di rigidezza eementare assume a forma k = EI 3 ψ j Si osserva che i coefficienti di rigidezza sono esatti ne caso di una trave uniforme in cui si possono trascurare e deformazioni tagianti, perché e funzioni di interpoazione ψ 1 (x), ψ (x), ψ 3 (x) e ψ 4 (x) sono e vere deformate di questo caso. Tuttavia, anche se a trave non è uniforme, i coefficienti di rigidezza così cacoati costituiscono una buona approssimazione di quei veri, soprattutto se a struttura è suddivisa in un numero sufficiente di eementi finiti. Dopo avere determinato a matrice di rigidezza di tutti gi eementi finiti, a matrice di rigidezza de intera struttura può essere ottenuta sommando in modo appropriato i coefficienti di rigidezza dei singoi eementi. Tae procedimento prende i nome di metodo dea rigidezza diretta. Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 9
10 I metodo dea rigidezza diretta 1/5 Si consideri i seguente sistema a tre gradi di ibertà di cui si vuoe determinare a matrice di rigidezza con i metodo dea rigidezza diretta. u u 3 u 1 EI EI EI Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 10
11 I metodo dea rigidezza diretta /5 Coefficienti dea prima coonna: u 1 = 1, u = 0, u 3 = 0. u 1 = 1 k 1 u = u 3 = 0 k 31 k 11 1EI 3 k 1 1EI 3 1EI k 31 3 k 11 1EI EI 3 1EI k = EI EI 3 k 11 = 4EI 3 k 1 = k 31 = 1EI 3 Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 11
12 I metodo dea rigidezza diretta 3/5 Coefficienti dea seconda coonna: u 1 = 0, u = 1, u 3 = 0. k u = 1 u 1 = u 3 = 0 k 3 k 1 k 4EI 4EI EI EI k 3 k EI k = EI EI 1 k 1 = k = 8EI k 3 = EI 3 1 Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 1
13 I metodo dea rigidezza diretta 4/5 Coefficienti dea terza coonna: u 1 = 0, u = 0, u 3 = 1. k 3 u 1 = u = 0 u 3 = k 33 k 13 k 3 EI 4EI k 33 k 13 4EI k = EI k 13 = k 3 = EI k 33 = 8EI EI 3 Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 13
14 I metodo dea rigidezza diretta 5/5 La matrice di rigidezza si scrive quindi u u 3 k = EI EI EI EI u 1 Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 14
15 Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 15
16 Matrice di massa Quando intera massa è concentrata nei punti in cui sono definiti i gradi di ibertà trasazionai, a matrice di massa è diagonae e assume a forma M = m m m m i m N in cui i numero dei termini è pari a queo dei gradi di ibertà. I termini fuori diagonae m ij si annuano perché un acceerazione di una massa concentrata produce una forza d inerzia soo in corrispondenza di quea massa. Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 16
17 Matrice di smorzamento Se fosse possibie determinare e varie forze dissipative che agiscono durante i moto di una struttura, i metodo degi eementi finiti potrebbe essere utiizzato anche per definire i termini dea matrice di smorzamento C. I generico coefficiente potrebbe essere cacoato mediante a reazione c ij = c(x) ψ i (x) ψ j (x) dx 0 in cui a funzione c(x) rappresenta e proprietà di smorzamento viscoso distribuito. Dopo aver determinato a matrice di smorzamento di ogni eemento, quea de intera struttura potrebbe essere ottenuta mediante un procedimento di sovrapposizione anaogo a queo de metodo dea rigidezza diretta. In pratica, tuttavia, e funzioni c(x) non sono note. Per questa ragione, o smorzamento è di soito espresso in termini di rapporti di smorzamento, che possono essere stabiiti sperimentamente, piuttosto che per mezzo di una matrice di smorzamento C. Quaora fosse espicitamente richiesta, a matrice di smorzamento può essere cacoata a partire da vaori specificati dei rapporti di smorzamento, come sarà mostrato in seguito. Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 17
18 Vettore dei carichi Se i carico dinamico agente su una struttura è costituito da forze concentrate agenti in corrispondenza dei gradi di ibertà dinamici, i vettore dei carichi può essere scritto direttamente p(t) = In generae, però, i carichi possono essere appicati in punti distinti da quei nodai e possono anche incudere carichi distribuiti. In questo caso e componenti de vettore dei carichi sono forze generaizzate associate con gi spostamenti dei gradi di ibertà. I modo più sempice di definire queste forze consiste ne vautare un insieme di forze concentrate, staticamente equivaenti ai carichi distribuiti effettivamente appicati. A tae scopo si assume che i carichi siano appicati aa struttura attraverso una serie di travi appoggiate in corrispondenza dei punti nodai. Le reazioni agi estremi di queste travi costituiscono e forze nodai generaizzate. Questo modo di procedere conduce a forze appicate soo ai gradi di ibertà trasazionai. Le forze nodai rotazionai saranno nue, a meno che sui nodi agiscano anche coppie esterne concentrate. p 1 p p i p N Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 18
19 Condensazione statica dea matrice di rigidezza 1/4 I gradi di ibertà di una struttura inteaiata sono dati dagi spostamenti dei nodi in cui sono interconnessi due o più eementi finiti. Per esempio, un nodo di un teaio piano ha tre gradi di ibertà, due trasazioni e una rotazione, mentre un nodo di un teaio spaziae ne ha sei, tre trasazioni e tre rotazioni. I numero totae dei gradi di ibertà può essere notevomente ridotto se si trascurano e deformazioni assiai degi eementi strutturai. In genere queste utime possono essere trascurate sempre ne caso dee travi, mentre soo in edifici non troppo ati ne caso dei piastri. Si osserva che, in una medesima struttura, i numero di gradi di ibertà da considerare in un anaisi dinamica può essere moto diverso di queo da considerare in un anaisi statica. Ne caso di un anaisi statica, infatti, a matrice di rigidezza deve essere cacoata mettendo in conto tutti i gradi di ibertà de sistema strutturae. Tuttavia, moti di questi gradi di ibertà sono ininfuenti nea formuazione di un anaisi dinamica, perché a essi non corrisponde acuna massa, come di soito accade per quei rotazionai. Per questa ragione e dimensioni dee matrici di massa e di smorzamento risutano in genere inferiori a quee dea matrice di rigidezza. Per scrivere e equazioni de moto è dunque necessario eiminare questi gradi di ibertà anche daa matrice di rigidezza. I procedimento, denominato condensazione statica dea matrice di rigidezza, è iustrato da seguente esempio. Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 19
20 Condensazione statica dea matrice di rigidezza /4 Si consideri i teaio piano a due campate e tre eevazioni iustrato in figura, costituito da aste assiamente indeformabii, in cui e masse sono concentrate soo in corrispondenza dei traversi. I teaio possiede dodici gradi di ibertà statici, e tre trasazioni dei traversi e e nove rotazioni dei nodi. Però i gradi di ibertà dinamici sono soo tre, perché soo ai tre gradi di ibertà trasazionai sono associate e forze d inerzia che nascono durante i moto. Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 0
21 Condensazione statica dea matrice di rigidezza 3/4 Trascurando o smorzamento e separando i gradi di ibertà trasazionai u t da quei rotazionai, privi di massa, e equazioni de moto in forma partizionata si scrivono u ϕ M t [3x 3] 0 [3x9] 0 [9 x 3] [9 x9] 0 u t [3x1] u ϕ [9 x1] + [3x 3] K tt [9 x 3] K ϕt [3x9] K tϕ [9 x9] K ϕϕ u t [3x1] u ϕ [9 x1] = [3x1] p t [9 x1] 0 Separando e due equazioni partizionate si ha M t u t (t) + K tt u t (t) + K tϕ u ϕ (t) = p t (t) K ϕt u t (t) + K ϕϕ u ϕ (t) = 0 Daa seconda si ha u ϕ (t) = K 1 ϕϕ K ϕt u t (t) che sostituita nea prima fornisce M t u t (t) + ( K tt K tϕ K 1 ϕϕ K ϕt )u t (t) = p t (t) Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 1
22 Condensazione statica dea matrice di rigidezza 4/4 cioè M t u t (t) + ( K tt K tϕ K 1 ϕϕ K ϕt )u t (t) = p t (t) M t u t (t) + K t u t (t) = p t (t) in cui K t = K tt K tϕ K 1 ϕϕ K ϕt è a matrice di rigidezza condensata, che ha e stesse dimensioni dea matrice di massa. In definitiva, equazione M t u t (t) + K t u t (t) = p t (t) consente di cacoare a risposta in termini dei gradi di ibertà trasazionai, mentre equazione u ϕ (t) = K 1 ϕϕ K ϕt u t (t) permette di ottenere a risposta anche in termini dei gradi di ibertà rotazionai. Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture
23 Equazione de moto per moti de suoo 1/4 In anaogia a equazione de moto di un sistema ineare viscoso a un grado di ibertà, si può scrivere M u t (t) + C u(t) + Ku(t) = 0 I vettore degi spostamenti totai dei gradi di ibertà si può esprimere come a somma degi spostamenti rispetto aa base più i contributo aggiuntivo dovuto a moto de suoo. Ne caso piano si ha u t (t) = u(t) + ru g (t) in cui u g (t) è o spostamento de suoo ed r è i cosiddetto vettore pseudo-statico. Le componenti di r sono o pari a uno, quando i corrispondente grado di ibertà è diretto secondo i moto de suoo, o pari a zero quando è ortogonae. Le componenti de vettore pseudostatico, cioè, rappresentano gi spostamenti dei gradi di ibertà conseguenti a uno spostamento statico unitario de suoo. Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 3
24 Equazione de moto per moti de suoo /4 Ne caso di un teaio piano con gradi di ibertà di soa trasazione, e componenti de vettore pseudostatico sono tutte pari ad uno. u 3 = 1 u = 1 r = u 1 = 1 u g = 1 Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 4
25 Equazione de moto per moti de suoo 3/4 Per i seguente sistema a due gradi di ibertà, invece, e componenti di r sono pari a 1 e 0 rispettivamente m u 1 u 1 = 1 u u = 0 r = 1 0 u g = 1 Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 5
26 Equazione de moto per moti de suoo 4/4 Sostituendo a reazione u t (t) = u(t) + ru g (t) nee equazioni de moto M u t (t) + C u(t) + Ku(t) = 0 si ottiene M u(t) + C u(t) + Ku(t) = Mr u g (t) L azione corrispondente a moto de suoo può quindi essere descritta daa forza equivaente p eq (t) = Mr u g (t) Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 6
27 La risposta in termini di soecitazioni 1/ La souzione dee equazioni de moto fornisce a risposta in termini di spostamento, veocità e acceerazione dei gradi di ibertà. Da queste quantità possono essere determinati gi sforzi nei singoi eementi, necessari per i progetto o a verifica dea struttura. Si possono seguire due diversi procedimenti: (a) Per ogni istante di tempo t *, gi spostamenti nodai di ogni eementi finito possono essere ricavati da vettore u(t * ). Se u(t * ) incude soo i gradi di ibertà trasazionai, quei rotazionai possono essere ottenuti attraverso a reazione u ϕ (t * ) = K 1 ϕϕ K ϕt u t (t * ) vautata per t = t *. Dagi spostamenti nodai in termini di trasazioni e di rotazioni si possono poi determinare e corrispondenti forze nodai mediante a reazione f 1 f f 3 f 4 = k 11 k 1 k 13 k 14 k 1 k k 3 k 4 k 31 k 3 k 33 k 34 k 41 k 4 k 43 k 44 u 1 u u 3 u 4 Tai forze consentono i cacoo degi sforzi interni in tutte e sezioni trasversai desiderate. Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 7
28 La risposta in termini di soecitazioni / (b) Per ogni istante di tempo t *, e forze statiche equivaenti f s (t * ) possono essere cacoate mediante a reazione f S (t * ) = Ku(t * ) Gi sforzi negi eementi strutturai possono essere determinati mediante un anaisi statica dea struttura soggetta ae forze f s (t * ). Tuttavia, quaunque sia i metodo seguito, per avere una conoscenza adeguata dea risposta anaisi deve essere ripetuta per un numero eevato di istanti di tempo. Prof. Adofo Santini - Dinamica dee Strutture 8
RISOLUZIONE DI UN TELAIO CON IL METODO MATRICIALE
Università degi Studi di Paermo Facotà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Strutturae e Geotecnica a.a. 5-6 RISOLUZIOE DI U TELAIO CO IL METODO MATRICIALE Si ringrazia Ing. Faio Di Trapani per a coaorazione
DettagliFigura 1.1. La struttura illustrata in figura risulta essere, dall analisi cinematica, una struttura due volte iperstatica a nodi spostabili.
TEMI ESAME Esercizio 1 Tema d esame de 1/09/1998 Si consideri a struttura iustrata in figura, con EJ costante. I vaore de azione concentrata F è pari a: Figura 1.1 1 F p 4 La struttura iustrata in figura
DettagliDue incognite ipertstatiche con cedimento elastico lineare sul vincolo
Dott. Ing aoo Serafini Cic per tutti gi appunti (AUTOAZIONE TRATTAENTI TERICI ACCIAIO SCIENZA dee COSTRUZIONI ) e-mai per suggerimenti Due incognite ipertstatiche con cedimento eastico ineare su vincoo
DettagliEsempio di risoluzione di struttura iperstatica col metodo misto. Complemento alla lezione 47/50: Telai a nodi mobili
Esempio di risouzione di struttura iperstatica co metodo misto ompemento aa ezione 47/50: Teai a nodi mobii La struttura in figura è soggetta ad un cedimento verticae dea cerniera. Tutto i teaio ha sezione
DettagliUn metodo di calcolo per le strutture monodimensionali piane
www.carosantagata.it n metodo di cacoo per e strutture monodimensionai piane bstract. Si propone un metodo di cacoo per a determinazione dea configurazione di equiibrio dee strutture monodimensionai piane.
DettagliEsercitazione 4 - Forze distribuite
Università degi Studi di ergamo orso di Laurea in Ingegneria essie orso di Eementi di eccanica Esercitazione 4 - Forze distribuite Esercizio n. acoare e reazioni vincoari e e azioni interne per asta di
DettagliFormulazione delle equazioni del moto per un sistema lineare a tre gradi di libertà. Proprietà delle matrici di rigidezza e di flessibilità
Formulazione delle equazioni del moto per un sistema lineare a tre gradi di libertà Proprietà delle matrici di rigidezza e di flessibilità Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture Introduzione In
DettagliCostruzioni in zona sismica
Costruzioni in zona sismica Lezione 7 Sistemi a più gradi di libertà Il problema dinamico viene formulato con riferimento a strutture con un numero finito di gradi di libertà. Consideriamo le masse concentrate
DettagliScienza delle Costruzioni II Prova scritta del 13/11/01
Prova scritta de //0 P γ P γ > M 0 0 costante Appicando i teorema cinematico de anaisi imite, determinare i carico di coasso P s a variare de parametro positivo γ. p / L Comportamento e. p. Von Mises π
DettagliLe Condizioni per l Equilibrio
Le Condizioni per Equiibrio La Statica studia e condizioni di equiibrio dei corpi ovvero e eggi cui azioni e reazioni devono soddisfare affinché aa struttura sia garantita inamovibiità. Le strutture, soggette
DettagliC è in realtà un quarto sistema, meno utilizzato, che è quello del cavo.
0c - Principi costruttivi degi edifici Sua base di quanto appena detto, e interazioni tra gi eementi costruttivi (o strutturai) degi edifici portano a distinguere tre diversi principi statico-costruttivi,
DettagliROTAZIONI DEGLI ESTREMI DI UNA TRAVE PRISMATICA APPOGGIATA ALLE ESTREMITÁ E SOGGETTA AD UN CARICO VERTICALE
M. G. USTO ROTZIONI DEGLI ESTREMI DI UN TRVE PRISMTIC PPOGGIT LLE ESTREMITÁ E SOGGETT D UN CRICO VERTICLE CSO DEI CRICHI TRINGOLRE, UNIFORME E CONCENTRTO mgbstudio.net PGIN INTENZIONLMENTE VUOT SOMMRIO
DettagliL EQUAZIONE DIFFERENZIALE DELLA LINEA ELASTICA
http://www.itimarconi.ct.it/sezioni/didatticaonine/edie/ostruzioni/linea%0eastic... Pagina di 06/0/006 L EQUAZIONE DIFFERENZIALE DELLA LINEA ELASTIA. BREVI RIHIAMI SULLA TEORIA DELLE TRAVI INFLESSE Si
DettagliMETODO DEGLI SPOSTAMENTI
Corso / MTODO DGLI SPOSTAMNTI.. Introuzione ee conizioni a contorno e souzione Per trovare gi spostamenti incogniti ei noi bisogna introurre nea reazione matriciae i equiibrio e conizioni a contorno, espresse
DettagliPrima esercitazione progettuale Progetto di un capannone industriale in acciaio
Corso di Tecnica dee Costruzioni II Teoria dee Esercitazioni Bozza de 1//11 Prima esercitazione progettuae Progetto di un capannone industriae in acciaio 1 Verifica di stabiità fesso-torsionae dea capriata....
DettagliFormulazione dell equazione del moto. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1
Formulazione dell equazione del moto Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Sistema a un grado di libertà In alcuni sistemi strutturali la massa, lo smorzamento e la rigidezza sono concentrati
DettagliRisoluzione di un telaio iperstatico col metodo degli spostamenti
Risouzione di un teaio iperstatico co etodo degi spostaenti opeento aa ezione 9/50: enni sugi eeenti finiti per 'anaisi strutturae La struttura in figura è soggetta ad una coppia appicata ne nodo. I teaio
DettagliComportamento meccanico dei materiali Unità 4: Cinematica ed equilibrio del corpo rigido
omportamento meccanico dei materiai Unità 4: inematica ed equiibrio de corpo rigido Definizioni Gradi di ibertà Numero minimo di coordinate con e quai è possibie definire in modo non ambiguo a posizione
DettagliRisposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1
Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Vibrazioni libere non smorzate 1/6 Le equazioni del moto di un sistema
DettagliSi supponga ora che, con le stesse condizioni iniziali, l urto avvenga elasticamente. Calcolare in questo caso:
1 Esercizio (tratto da Probema 8.21 de Mazzodi 2) Un asta rigida di sezione trascurabie, unga = 1 m e di massa M = 12 Kg è imperniata ne centro ed è ibera di ruotare in un piano orizzontae xy. Contro un
DettagliRisoluzione di travature reticolari iperstatiche col metodo delle forze. Complemento alla lezione 43/50: Il metodo delle forze II
Risouzione di travature reticoari iperstatiche co metodo dee forze ompemento aa ezione 3/50: I metodo dee forze II sercizio. er a travatura reticoare sotto riportata, determinare gi sforzo nee aste che
DettagliElementi finiti Parte I
progetto didattica in rete Eementi finiti Parte I A. Gugiotta getto Poitecnico di Torino, maggio 2002 Dipartimento di Meccanica didattica in rete otto editore ELEMENTI FINITI Parte I A. GUGLIOTTA POLITECNICO
DettagliELEMENTI COSTRUTTIVI DI MACCHINE BIOMEDICHE
ELEMENTI COSTRUTTIVI DI MACCHINE BIOMEDICHE PROBLEMA DELLA LINEA ELASTICA INSTABILITA DELLA TRAVE A CARICO DI PUNTA (PROBLEMA BUCKLING O DI EULERO) A cura di ing. Andrea Spezzaneve Ph.D. Mechanica Engineer
DettagliEffetto di carichi distribuiti
Effetto di carichi distribuiti In acune appicazioni non si può più considerare carichi appicati mediante forze concentrate per a determinazione dee azioni interne. Si pensi a peso proprio (soai, bracci
DettagliEquilibrio del corpo rigido
Equiibrio de corpo rigido Probema1 Due sbarrette omogenee AB e BC aventi a stessa unghezza e a stessa massa di 6 kg, vengono sadate ne punto B in modo da formare un angoo di 90. Le due sbarrette così unite
DettagliLezione 2 Equazioni famose
Moduo 7 U.D. Lez. Laura Citrini - Matematica de continuo Lezione Equazioni amose Matematica de continuo Moduo 7 - Funzioni di più variabii Unità didattica 4 Equazioni dierenziai Laura Citrini Università
DettagliSfruttando le considerazioni appena fatte come misureresti il coefficiente di attrito statico μ s?
MISURA DEL COEFFICIENTE DI ATTRITO STATICO Materiae occorrente: piano incinato monete Nota a unghezza de piano, qua è a reazione che sussiste fra i coefficiente di attrito statico μ s e a configurazione
Dettagli7. Travi appoggiate: metodo generale
7. Travi aoggiate: metodo generae Se si riesce a trasformare a trave aoggiata in una mensoa, e sue deformazioni si ossono cacoare con gi stessi criteri de aragrafo recedente. Deve trattarsi naturamente
DettagliDETERMINAZIONE DELLE REAZIONI VINCOLARI E DIAGRAMMI DELLE CARATTERISTICHE DELLA SOLLECITAZIONE
DETERMINAZIONE DEE REAZIONI VINCOARI E DIAGRAMMI DEE CARATTERISTICHE DEA SOECITAZIONE ESERCIZIO DATI: = cm F = 8 kn p = kn/m E A G A ) ANAISI CINEMATICA E STATICA DE SISTEMA Il sistema è piano e costituito
DettagliStudio dei vincoli di un solaio
Studio dei vincoi di un soaio ttraverso gi schemi statici per un determinato soaio, vengono definiti i gradi di vincoo per a vautazioni dee caratteristiche dee soecitazioni, agenti sua struttura. Tai vautazioni
DettagliIL PENDOLO REVERSIBILE DI KATER
IL PENDOLO REVERSIBILE DI KATER I periodo dee osciazioni de pendoo sempice è dato daa formua: T 0 = π g Questa reazione è vaida per e piccoe osciazioni, quando, cioè, si può assimiare i seno de'angoo massimo
DettagliAnalisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta
Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Analisi sismica con lo spettro di risposta
DettagliAppunti delle lezioni di Tecnica delle costruzioni
ppunti dee ezioni di Tecnica dee costruzioni Teoria dee strutture La souzione eastica. La trascurabiità dea deformazione tagiante rispetto a uea fessionae: considerazioni e imiti. La trascurabiità dea
DettagliLE POTENZE DEI NUMERI
ARITMETICA LE POTENZE DEI NUMERI PREREQUISITI conoscere e proprietaá dee quattro operazioni svogere cacoi a mente ed in coonna con e quattro operazioni risovere espressioni con e quattro operazioni distinguere
DettagliIl metodo delle linee di rottura
Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 01 013 I metodo dee inee di rottura Dott. Marco VONA Scuoa di Ingegneria, Università di Basiicata marco.vona@unibas.it htt://www.unibas.it/utenti/vona/ Se consideriamo
Dettaglil B 1. la velocità angolare dell asta un istante prima dell urto; 2. la velocità v 0 ; 3. l energia cinetica dissipata nell urto;
1 Esercizio (tratto da Probema 8.29 de Mazzodi 2) Un asta di unghezza 1.2 m e massa M 0.5 Kg è incernierata ne suo estremo A ad un perno fisso e può osciare senza attrito in un piano verticae. A istante
DettagliDefinizione Statico-Cinematica dei vincoli interni
Definizione Statico-Cinematica dei vincoi interni Esempi deo schema strutturae di una struttura in cemento armato e di due strutture in acciaio in cui sono presenti dei vincoi interni cerniera. Vincoo
DettagliCalcolo della risposta di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dell Analisi Modale
Calcolo della risposta di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dell Analisi Modale Lezione 1/ Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Disaccoppiamento delle equazioni
DettagliLa statistica descrittiva
MATEMATICAperTUTTI Dee seguenti indagine statistiche individua a popoazione, i carattere oggetto di studio e e possibii modaità di tae carattere. 1 ESERCIZIO SVOLTO Indagine: utiizzo de tempo ibero da
DettagliNomenclatura e forme degli archi
Università degi Studi di Messina Facotà di Ingegneria A.A. 006/007 Statica e Sismica dee Costruzioni Murarie Docente: Ing. Aessandro Pameri Lezione n. 5: L Arco Funicoare Nomencatura e forme degi archi
DettagliCORSO DI COMPLEMENTI DI MECCANICA. Prof. Vincenzo Niola
CORSO DI COMPLEMENTI DI MECCANICA Prof. Vincenzo Niola SISTEMI A DUE GRADI DI LIBERTÀ Lo studio dei sistemi a più gradi di libertà verrà affrontato facendo riferimento, per semplicità, solo a sistemi conservativi,
DettagliStabilità dell'equilibrio *
Introduzione aa stabiità de equiibrio Stabiità de'equiibrio * I probemi di stabiità de'equiibrio sono di tipo fondamentamente diverso dai probemi di equiibrio, sia in campo eastico, sia in campo easto-pastico.
DettagliLezione 39 - Le equazioni di congruenza
Lezione 9 - Le equazioni di congruenza ü [.a. 0-0 : ultima revisione 7 agosto 0] Per definizione, in una trave iperstatica non e' possibile calcolare le reazioni vincolari con sole equazioni di equilibrio.
DettagliDinamica delle Strutture
Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Civile e per l Ambiente e il Territorio Dinamica delle Strutture Prof. Adolfo SANTINI Ing. Francesco NUCERA Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Dinamica
DettagliEsercitazione 7 del corso di Statistica 2
Esercitazione 7 de corso di Statistica Prof. Domenico Vistocco Dott.ssa Paoa Costantini 9 Giugno 008 Esercizio La distribuzione dei pesi dei pesi pacchetti per confezionare per confezionare e caramee,
DettagliCompito scritto di Elettricità e Magnetismo ed Elettromagnetismo 24 Giugno 2004
Compito scritto di Eettricità e Magnetismo ed Eettromagnetismo 4 Giugno 4 ecupero I (II) esonero di Eettromagnetismo: esercizio C (D) in due ore Prova scritta di Eettricità e Magnetismo: esercizi A e B
DettagliIl Principio dei Lavori Virtuali e le sue applicazioni
I T O L O 12 I rincipio dei Lavori Virtuai e e sue appicazioni di Giuiano ugusti e aoo Maria Mariano I rincipio dei Lavori Virtuai appassiona da moti secoi gi studiosi di Meccanica. Le figure sopra riportate
DettagliRichiami sull uso del metodo degli elementi finiti per il calcolo del carico critico di aste presso-inflesse
Richiami su uso de metodo degi eementi finiti er i cacoo de carico critico di aste resso-infesse Ci oniamo a seguente domanda: Qua è errore che si commette ne considerare 1 o eementi finiti Hermitiani
Dettagli1.0 I SISTEMI IPERSTATICI
F. Cucco Lezioni di Scienza dee costruzioni. I SISTEMI IPERSTTICI E stato più vote ripetuto che o scopo precipuo dea Scienza dee Costruzioni è queo di poter stabiire se un manufatto, da noi progettato
DettagliMETODO FEM: ASSEMBLAGGIO DEGLI ELEMENTI FINITI
METODO EM: ASSEMBAGGIO DEGI EEMENTI INITI A. Bacchetto Copyright ADEPON Ttti i Diritti iservati - www.adepron.it METODO EM: ASSEMBAGGIO DEGI EEMENTI INITI Andrea BACCHETTO * * Ingegnere Civie Strttre;
DettagliDIDATTICA DI DISEGNO E PROGETTAZIONE DELLE COSTRUZIONI PROF. CARMELO MAJORANA ING. LAURA SGARBOSSA MODULO UNO
ATTCA SEGNO E PROGETTAZONE ELLE COSTRUZON PROF. CARELO AJORANA NG. LAURA SGARBOSSA OULO UNO L PROBLEA ELLA TRAVE E SANT VENANT (PARTE A OULO PER LO SPECALZZANO oduo N QUESTO OULO: L PROBLEA ELLA TRAVE
Dettagli1 Schemi alle differenze finite per funzioni di una variabile
Introduzione In questa dispensa vengono forniti alcuni elementi di base per la soluzione di equazioni alle derivate parziali che governano problemi al contorno. A questo scopo si introducono, in forma
DettagliEsercitazione 7 del corso di Statistica 2
Esercitazione 7 de corso di Statistica Dott.ssa Paoa Costantini 0 Marzo 009 Esercizio a distribuzione dei pesi dei pesi pacchetti per confezionare per confezionare e caramee, in grammi, prodotti da un
Dettaglix -x-2 =3 x 2 x-2 lim
G Limiti G Introduzione Si è visto, cacoando i dominio dee funzioni, che per certi vaori dea non è possibie cacoare i vaore dea Cò che ci si propone in questo capitoo è capire come si comporta a assegnando
DettagliCostruzioni in zona sismica
Costruzioni in zona sismica Lezione 8 Sistemi a più gradi di liberà: Oscillazioni libere in assenza di smorzamento N equazioni differenziali omogenee accoppiate tramite la matrice delle masse, la matrice
DettagliComportamento Meccanico dei Materiali. Calcolo delle caratteristiche di sollecitazione. Calcolo delle caratteristiche di sollecitazione.
. Principio di de Saint Venant Nee precedenti schede abbiamo visto come si ottengono e componenti de tensore dee tensioni per un soido di de Saint Venant. Moto spesso i soidi che devono essere cacoati
DettagliESERCIZI IN PREPARARZIONE ALLA PROVA PER IL SUPERAMENTO DEL DEBITO DI FISICA. CLASSE 1TGC2
ESERCIZI IN PREPARARZIONE ALLA PROVA PER IL SUPERAMENTO DEL DEBITO DI FISICA. 1) Risovere e seguenti equivaenze CLASSE 1TGC2 1 5 m = mm 6 44 km 2 = m 2 2 34,5 dam 2 = dm 2 7 9 cm 3 = m 3 3 5 cm 2 = m 2
DettagliIl metodo di Galerkin Elementi Finiti Lineari
Il metodo di Galerkin Elementi Finiti Lineari Si consideri il problema: u(x) = f(x), x (, ), u() = 0, u() = 0. Se ne fornisca la corrispondente formulazione debole. Si costruiscano inoltre la matrice di
DettagliUniversità degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale
Università degi Studi di Roma La Saienza Facotà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria erosaziae Insegnamento di Scienza dee Costruzioni Comito scritto de 27 gennaio 2001 (4 ore) 1. Meccanica dea
DettagliIl piano cartesiano, la retta e le funzioni di proporzionalità
MATEMATICAperTUTTI I piano cartesiano, a retta e e funzioni di proporzionaità ESERCIZIO SVOLTO I piano cartesiano. Per fissare un sistema di riferimento ne piano si considerano due rette orientate fra
Dettagli5-6. Progetto della capriata: dimensionamento e verifica
5-6. Progetto dea capriata: dimensionamento e verifica I primo passo nea progettazione di una capriata in acciaio è i dimensionamento degi eementi. La progettazione effettuata agi stati imite utimi o ae
DettagliOrgani di collegamento
Organi di coegamento Linguette Ciavette Aeri scanaati Organi di coegamento - Carmine apoi pag. 1 di 10 LIGUETTA Per inguetta si intende un organo meccanico caettato in opportune cave degi aeri ed utiizzato
DettagliLIMITI E CONTINUITA. 1. Sul concetto di limite
LIMITI E CONTINUITA. Su concetto di imite I concetto di imite nasce da esigenza di conoscere i comportamento di una funzione agi estremi de suo insieme di definizione D. Quaora esso sia costituito da unione
Dettagli21 - La scrittura diretta delle equazioni di congruenza - Parte II
21 - a scrittura diretta delle equazioni di congruenza - Parte II ü [.a. 2011-2012 : ultima revisione 15 aprile 2012] Esercizio n.9 Si calcolino le reazioni e si disegni il diagramma delle c.s.i. per il
DettagliReazioni vincolari. Sistemi di corpi rigidi. Resistenza dei materiali. Forme strutturali per il design A.A prof.
Resistenza dei materiali e Forme strutturali per il design A.A. 2014-2015 prof. Andrea Dall Asta Reazioni vincolari e Sistemi di corpi rigidi Scuola di Architettura e Design, Università di Camerino e-mail:andrea.dallasta@unicam.it
DettagliScopo dell esperienza: verificare le leggi del pendolo e la validità dell approssimazione delle piccole oscillazioni.
Moto di un pendoo, soggetto a smorzamento. Scopo de esperienza: verificare e eggi de pendoo e a vaidità de approssimazione dee piccoe osciazioni. Un pendoo sempice è costituito da una massa puntiforme
DettagliCorso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 3 DIAGRAMMA DELLE SOLLECITAZIONI INTERNE
Istituto Professionae Statae per 'Industria e 'rtigianato "L.. berti" Rimini nno Scoastico 009/010 orso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici PITOLO 3 DIGRMM DELLE SOLLEITZIONI INTERNE Prof. Matteo
DettagliTutti i diritti riservati
Statica - Fondamenti di meccanica strutturale /ed Copright 00 The Companies srl e Corbusier - Progetto per il palazzo dei Soviet a osca 9 Problema. Impostiamo ora il problema deformativo per la trave di
DettagliIl metodo delle forze
Nel campo delle strutture MONODIMENSIONALI, cioè quelle per le quali la lunghezza lungo un asse è di gran lunga prevalente rispetto alle altre dimensioni, i metodi di risoluzione delle strutture staticamente
DettagliLe funzioni goniometriche
CAPITOLO 1 MATEMATICA PER LA FISICA Le funzioni goniometriche Obiettivi definire e funzioni goniometriche fondamentai in riferimento ai triangoi rettangoi e aa circonferenza goniometrica risovere triangoi
DettagliMetodi di riduzione del modello dinamico Dott. Lotti Nevio
1. Metodi di riduzione del modello dinamico Nel mettere insieme modelli dinamici di elementi diversi di una struttura (come avviene nel caso di un velivolo e del suo carico utile, ma anche per i diversi
DettagliFondamenti di Meccanica Teorica e Applicata I prova in itinere 24 aprile 2002
sercizio 1 ondaenti di Meccanica Teorica e ppicata I prova in itinere 24 aprie 2002 p 2 acoare e reazioni vincoari in, ed ne teaio rappresentato in figura, sapendo che =====2 e che p=100 g/. eterinare
Dettagli3. elementi di linee elettriche: LINEE R-L
. eementi di inee eettriche: LINEE R-L cacoo eettrico dee inee R-L cacoo di progetto e verifica criterio dea perdita di potenza ammissibie criterio dea temperatura ammissibie criterio dea caduta di tensione
DettagliRegola dei trapezi. a, b punti fissi a priori. non fissi a priori (indeterminati) errore di integrazione. a, b
INTEGRAZIONE NUMERICA (Quadratura di Gauss) Regola dei trapezi I ( b a) f ( a) + f ( b) f (x) errore di integrazione f (x) f (a) f (b) a b x a a ' b' b x a, b punti fissi a priori a, b non fissi a priori
DettagliMetodo delle Forze nelle strutture a nodi spostabili
Metodo delle Forze nelle strutture a nodi spostabili L inserimento delle cerniere nelle strutture a nodi spostabili rende queste labili ma quest operazione si rende necessaria se vogliamo utilizzare i
DettagliI Grandi Matematici Italiani online. Gino Fano Reti di complessi lineari dello spazio S 5 aventi una rigata assegnata di rette-centri
I Grandi Matematici Itaiani onine GINO FANO Gino Fano Reti di compessi ineari deo spazio S 5 aventi una rigata assegnata di rette-centri Rendiconti Acc. Naz. Lincei, Serie 6, Vo. II (1930), p. 227 232
DettagliI grafici derivati e la periodicità
A I grafici derivati e a periodicità A partire dai grafici dee funzioni goniometriche fondamentai possiamo costruire queo di atre funzioni appicando opportune isometrie. Di seguito vediamo acuni esempi.
DettagliLa nuova norma europea sui blocchi in laterizio da solaio: parte I Vincenzo Bacco
a nuova norma europea sui bocci in aterizio da soaio: parte I Vincenzo Bacco a UNI EN 15037-3 può già essere appicata dao scorso 1 dicembre 2011 e per un intero anno avrà vaenza di norma voontaria. I produttori,
Dettagli1 Limite finito per x che tende a un valore finito.
CONCTTO DI LIMIT ite inito per che tende a un vaore inito. Si consideri a seguente unzione in un intorno de punto = escuso da dominio di esistenza: 6 : R \ R Acuni vaori numerici cacoati negi intorni destro
DettagliFondamenti di Meccanica Esame del
Politecnico di Milano Fondamenti di Meccanica Esame del 0.02.2009. In un piano verticale un asta omogenea AB, di lunghezza l e massa m, ha l estremo A vincolato a scorrere senza attrito su una guida verticale.
DettagliAssemblaggio degli Elementi: Soluzione del Problema Strutturale Discreto
Il Metodo degli Elementi Finiti Assemblaggio degli Elementi: Soluzione del Problema Strutturale Discreto Dalle dispense del prof. Dario Amodio e dalle lezioni del prof. Giovanni Santucci Per ottenere la
DettagliLezioni di Scienza delle Costruzioni (Ing_Ed_Arch) Diagrammi delle sollecitazioni. Lezione. Diagrammi delle sollecitazioni
ezioni di Scienza dee ostruzioni (Ing_d_rch) iagrammi dee soecitazioni semio Ricerca graica reazioni iagramma momento iagramma tagio IR2S4 1 ezioni di Scienza dee ostruzioni ezione iagrammi dee soecitazioni
DettagliLEZIONE 12 - RESISTENZA DEI MATERIALI 1 ( acciaio per fili ortodontici, ossa, materiali per protesi)
LEZIONE 12 - ESISTENZA DEI MATEIALI 1 ( acciaio per fii ortodontici, ossa, materiai per protesi) La prova di trazione/compressione consiste ne misurare e deformazioni in un provino di materiae sottoposto
DettagliLe deformazioni nelle travi rettilinee inflesse
2 Le deformazioni nelle travi rettilinee inflesse Tema 2.1 Per la struttura riportata in figura 2.1 determinare l espressione analitica delle funzioni di rotazione ed abbassamento, integrando le equazioni
DettagliTrave isostatica Studio della deformata con il metodo della LINEA ELASTICA
Trave isostatica Studio della deformata con il metodo della LINEA ELASTICA Trave a mensola, di rigidezza flessionale costante pari a EI, soggetta a forza verticale agente all estremo liero. Determinare
DettagliMeccanica dei Manipolatori. Corso di Robotica Prof. Davide Brugali Università degli Studi di Bergamo
Meccanica dei Manipoatori Corso di Robotica Prof. Davide Brugai Università degi Studi di Bergamo Definizione di robot industriae Un robot industriae è un manipoatore mutifunzionae riprogrammabie, comandato
DettagliMODELLI DI PROGETTO DELLA RETE DI TRASPORTO COLLETTIVO
DIPARIMENO INGEGNERIA CIVILE UNIVERSIÀ DI ROMA OR VERGAA corso di RASPORI URBANI E MEROPOLIANI MODELLI DI PROGEO DELLA REE DI RASPORO COLLEIVO 1 PROGEO DELLA REE DI RASPORO COLLEIVO SOMMARIO Introduzione
Dettagli2. Si Discretizzano i carichi in CARICHI CONCENTRATI in modo da riprodurre gli andamenti delle azioni interne. Si opera in pi passi: 2a.
1 Prove Statiche Permettono la verifica del comportamento elastico struttura allo scopo di validare il modello numerico Le prove prevedono: 1. Struttura completa (full-scale) Sottostruttura (Es. solo centina,
DettagliW S. appunti di. ad uso degli studenti dei corsi di laurea triennale in Architettura. con esercizi svolti. Paolo Angelozzi
aoo ngeozzi appunti di W S ad uso degi studenti dei corsi di aurea triennae in rchitettura con esercizi svoti prefazione di ntonea ecchi Edizioni ecnoogos opright 2008 ecnoogos Editore La riproduzione,
DettagliUniversità degli Studi Roma Tre Dipartimento di Ingegneria Corso di Teoria e Progetto di Ponti A/A Dott. Ing.
Definizione La linea di influenza è un grafico che fornisce la risposta della struttura (sollecitazione o spostamento) in un punto in funzione della posizione della forza. I diagrammi delle sollecitazioni
DettagliCenni sulle travi iperstatiche
pprofondimento Cenni sue travi iperstatiche Pidatea, errari ggradi, Pidatea, Corso di meccanica, macchine ed energia Zanichei 01 1 Generaità Ne primo voume de testo abbiamo trattato argomento dee reazioni
DettagliCorso di Economia ed Estimo
UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA ASILICATA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Economia ed Estimo Prof. enedetto Manganei dapit Esercitazione : I vaore di trasformazione impiegato come procedimento I quesito: La
Dettagli( ) ( ) ESEMPI. lim. Attribuendo ad x dei valori minori di x 0 (ad es. 0,999,...,0,5) si nota che la
. Limiti di una funzione LIMITI DI UNA FUNZIONE Per ottenere un informazione competa su di una funzione occorrerebbe cacoare tutti i vaori dea funzione per ogni vaore di, ma ciò è impossibie perché tai
DettagliPROGETTAZIONE DI STRUTTURE MECCANICHE
PROGETTAZIONE DI STRUTTURE MECCANICHE Andrew Ruggiero A.A. 2011/12 Analisi matriciale delle strutture: caratterizzazione degli elementi A. Gugliotta, Elementi finiti Parte I Elementi e strutture Una qualsiasi
DettagliLe acque sotterranee. Tipi di acque nei terreni
Tipi di acque nei terreni L contenuta in un terreno può essere cassificata in modo diverso a seconda de egame esistente con i granui di terreno. Acqua di ritenuta E che aderisce ai grani di terreno, non
Dettagliza Bozza - Appunti di Scienza delle Costruzioni 1, dalle lezioni del prof. P. Podio-Guidugli, a.a. 2007/8 -
11 Calcolo di spostamenti e rotazioni in travature isostatiche 81 11 Calcolo di spostamenti e rotazioni in travature isostatiche Consideriamo d ora in avanti travature linearmente termoelastiche dello
DettagliIl modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:
IL PROBLEM DEL DE SINT-VENNT Il problema del De Saint-Venant è un particolare problema di equilibrio elastico di notevole interesse applicativo, potendosi considerare alla base della teoria tecnica delle
DettagliCompito del 14 giugno 2004
Compito del 14 giugno 004 Un disco omogeneo di raggio R e massa m rotola senza strisciare lungo l asse delle ascisse di un piano verticale. Il centro C del disco è collegato da una molla di costante elastica
DettagliConvegno Nazionale XIV ADM XXXIII AIAS Innovazione nella Progettazione Industriale Bari, 31 Agosto - 2 Settembre 2004
Convegno Nazionae XIV DM XXXIII IS Innovazione nea Progettazione Industriae ari, 3 gosto - Settembre 4 PPLICZIONE DEL METODO CINEMTICO PER L STIM DELL EFFETTO DELLE TOLLERNZE SUGLI ERRORI DI POSIZIONE
Dettagli