Azioni formative previste nelle Misure di Accompagnamento alle Indicazioni Nazionali 2012
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- Giorgio Festa
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1 RETE Annualità: Azioni formative previste nelle Misure di Accompagnamento alle Indicazioni Nazionali 2012
2 LA RETE «Innovare per rinnovare» LA SCUOLA CAPOFILA LE SCUOLE Azioni formative previste nelle Misure di Accompagnamento alle Indicaz.Naz LIVELLO TITOLO I LIVELLO (a.s.2013/2014) Logica mente II LIVELLO (a.s.2013/2014) A scuola di scrittura III LIVELLO (Sett./Dic. 2014) L autobiografia cognitiva IV LIVELLO (a.s.2014/2015) Processi cognitivi in progress
3 Principio ispiratore è stato l IMPLEMENTAZIONE DI UN CURRICOLO verticale generativo di COMPETENZE DI BASE. «I docenti hanno individuato le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all'integrazione fra le discipline». Per tutti i percorsi ci si è avvalsi della collaborazione del Prof. Carlo Petracca, che ha rivestito il ruolo di formatore esterno ed amico critico.
4 Si è proposto ai docenti di lavorare non sulle conoscenze delle discipline, ma sui processi cognitivi sottesi a tali conoscenze, nella consapevolezza che a permettere l apprendimento non sono la proposizione e riproposizione dei medesimi contenuti agli alunni, ma sono proprio i processi cognitivi. A permettere l apprendimento sono i processi cognitivi, che possono essere potenziati attraverso un intervento intenzionale del docente.
5 Il «senso» Costruzione di azioni didattiche ai concetti espressi dal formatore esterno e amico critico
6 Annualità 2013 e 2014 Azioni formative previste nelle Misure di Accompagnamento alle Indicazioni Nazionali 2012 IC D Annunzio Lanciano Percorsi di I e II livello
7 I LIVELLO II LIVELLO Il primo livello ha previsto l elaborazione di percorsi didattici che sviluppassero nei ragazzi la capacità logica, a partire dalla Costruzione del curricolo verticale di Matematica secondo le Nuove Indicazioni. Il secondo ha avuto per oggetto l attuazione delle Nuove Indicazioni con la costruzione di attività di comprensione e produzione di un testo, approfondendo in particolare gli aspetti della didattica per competenze, della valutazione e certificazione e delle competenze digitali.
8 LO SFONDO TEORICO L attività di formazione è iniziata con due seminari del Prof. Petracca, uno di sfondo teorico il 19 Dicembre sull esigenza di ripensare la scuola alla luce delle Nuove Indicazioni... e l altro il 6 Febbraio con suggerimenti di tipo operativo/applicativo sullo sviluppo delle competenze e dei processi cognitivi implicati. Si è scelto di focalizzarsi in particolare su due processi mentali, quelli dialettici, che sono stati illustrati il 19 marzo con esempi di esercitazioni didattiche concrete e quelli induttivi e di astrazione, oggetto di trattazione il 15 aprile, quando sono state socializzate anche le attività didattiche costruite e sperimentate in classe dai docenti ed il formatore ha analizzato la documentazione prodotta.
9 Settembre 2014
10 ATTIVITA DI MICRO-SPERIMENTAZIONE NELLE CLASSI I.C. G. D ANNUNZIO - SAN VITO CHIETINO I processi induttivi La classificazione: Facciamo ordine nei cassetti! (Secondaria) I processi dialettici Storie per pensare (Infanzia) Ogni salto una storia (Primaria) Costellazioni di parole tra cielo e terra (Primaria) Mi muovo in punta di piedi (Primaria) La petrolizzazione delle coste (Secondaria) Problemi a colazione (Secondaria) I.C. G. D ANNUNZIO - LANCIANO I processi dialettici e induttivi Il linguaggio della comunicazione scientifica (Infanzia-Primaria-Secondaria) I. C. UMBERTO I - LANCIANO I processi induttivi A tu per tu con l arte (Infanzia) Le carte (Primaria) Le carte per pensare (Primaria) Le palline colorate (Secondaria) I processi dialettici I triangoli (Secondaria)
11 I.C. 1- LANCIANO I processi induttivi Un cappello supercontento (Infanzia) L acqua (Primaria) I sei cappelli per pensare (Primaria) I processi dialettici I sei cappelli per pensare (Infanzia) I sei cappelli per pensare (Primaria) La siccità (Secondaria) Una piccola fiaba per pensare (Secondaria) I.C. n. 1- CHIETI I processi induttivi Parole problematiche (Primaria) Matematica in gioco (Primaria) La titolazione (Secondaria) Il teorema di Pitagora (Secondaria) I processi dialettici L aria è (Infanzia) Attività motoria (Infanzia) Occhio alla strada (Infanzia) Un salto nell antica Grecia (Primaria) Un problema di convivenza civile (Primaria) A mensa con il cuore (Primaria)
12 Quali sono stati i principali aspetti POSITIVI dei primi due percorsi? Formazione di una comunità di pratica in rete Possibilità concreta di sperimentare le metodologie didattiche in classe Crescita professionale dell insegnante Riflessioni e guida dell amico critico E i principali aspetti NEGATIVI del corso? Tempi non omogenei per la presentazione delle esperienze e non sufficienti per la sperimentazione in classe Non tutti i lavori preparati hanno avuto la possibilità di essere presentati Numero elevato di ore per ciascun incontro ma esiguo nel complesso
13 Gli aspetti organizzativi, comprendenti materiali proposti, sussidi utilizzati, locale o ambiente, monteore complessivo, orario per incontro e passaggio dalla fase teorica a quella pratica, sono stati ritenuti ottimi dal 28% dei partecipanti che hanno compilato il questionario, buoni dal 33%, discreti dal 31% e sufficienti dall 8%. La presentazione dei contenuti da parte del relatore, che comprende la competenza percepita, la strutturazione dell intervento, l interesse suscitato e la chiarezza espositiva, è stata valutata ottima dal 52%, buona dal 37%, discreta dall 8% e sufficiente dal 3%. Infine l efficacia delle attività, basata su comprensione dei contenuti, relazione tra docenti, conduzione da parte del formatore, applicabilità delle strutture suggerite, utilità per l apprendimento dell alunno e utilità per la crescita professionale del docente, è stata valutata in maniera ottima dal 37%, buona dal 34%, discreta dal 21%, sufficiente dal 7% e mediocre dall 1%. Riguardo ai principali aspetti NEGATIVI del corso, sono stati indicati i tempi non omogenei per la presentazione delle esperienze da parte delle varie scuole della Rete e non sufficienti per la sperimentazione in classe, il fatto che non tutti i lavori preparati abbiano avuto la possibilità di essere presentati ed un numero elevato di ore per ciascun incontro ma esiguo nel complesso. I principali aspetti POSITIVI del corso sono invece stati la formazione di una comunità di pratica in rete, la possibilità concreta di sperimentare le metodologie didattiche in classe, la crescita professionale dell insegnante, le riflessioni e la guida dell amico critico. I risultati ottenuti dal corso sono stati per il 32% ricevere nuovi spunti per facilitare la progettazione didattica, per il 26% acquisire i presupposti teorici per migliorare la pratica didattica, per il 24% avere un rinforzo per consolidare esperienze già avviate, per il 9% essere motivati ad approfondire la conoscenza degli argomenti trattati e sempre per il 9% la possibilità di mettere in pratica le conoscenze teoriche. Infine all interno di un corso di formazione, il 25% vorrebbe approfondire la tematica della didattica delle discipline e l uso delle nuove tecnologie, il 22% il Cooperative Learning e le Intelligenze Multiple, il 19% la valutazione e certificazione delle competenze, il 17% la progettazione di apprendimenti significativi con il Cooperative Learning/Teaching e il 9% le metodologie per insegnare a studenti con difficoltà.
14 Settembre Dicembre 2014
15 Il riconoscimento di una competenza in uno studente non è impresa facile, tuttavia la letteratura finora riconosce che tre sono le modalità attraverso cui si può pervenire alla valutazione delle competenze: A. COMPITI DI REALTA B. OSSERVAZIONI SISTEMATICHE C. AUTOBIOGRAFIE COGNITIVE E NARRATIVE
16 A. COMPITI DI REALTA consentono di valutare il prodotto. B. OSSERVAZIONI SISTEMATICHE consentono di valutare il processo di apprendimento attivato. C. AUTOBIOGRAFIE COGNITIVE consentono di valutare non solo il prodotto, ma anche il processo di apprendimento attivato; fanno raccontare le scelte operative compiute o da compiere nell affrontare un compito; fanno descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti.. Lo sfondo teorico è stato presentato in occasione del Convegno di Settembre I docenti hanno poi costruito e sperimentato le unità didattiche, che hanno condiviso con il formatore esterno ed i colleghi il 18 dicembre 2014.
17 ATTIVITA DI MICRO-SPERIMENTAZIONE NELLE CLASSI I.C. «G. D ANNUNZIO» - SAN VITO CHIETINO D Annunzio a San Vito (Secondaria) Il diario di bordo (Secondaria) È più importante la meta o il viaggio? (Primaria) I.C. 1 - LANCIANO My favourite celebration (Secondaria) I. C. UMBERTO I - LANCIANO Nel giardino delle coccinelle (Infanzia) Un esperienza di teatro (Secondaria) IC 1 CHIETI Una lettura a tutti, una lettura per tutti (Primaria) Esplorazione e scoperta di è e dell altro (Secondaria)
18 RETE DI PROGETTO Gli ISTITUTI AFFERENTI alla Rete sono cresciuti fino a 7 Comprensivi: 1. I.C. G. D Annunzio di San Vito Chietino (Capofila) 2. I.C. G. D Annunzio Lanciano 3. I.C. Umberto I Lanciano 4. I.C. n. 1 Lanciano 5. I.C. Don Milani - Lanciano 6. I.C. Fossacesia 7. ITET E. Fermi Lanciano
19 LA RICERCA L attività di formazione è iniziata il 25 Febbraio 2015 con presentazione teorica e suggerimenti di tipo operativo/applicativo sullo sviluppo dei processi cognitivi mnestici e creativi. Il 28 Maggio 2015 i docenti, dopo aver sperimentato in aula le attività didattiche, hanno presentato le esperienze e gli esiti delle sperimentazioni attivate nell ambito della scuola primaria e secondaria 1 in uno scambio costruttivo tra docenti e osservatore esterno in ottica critica e migliorativa. Infine l attività di formazione si è conclusa il 23 Ottobre 2015 con un convegno dedicato in cui, dopo la presentazione dei lavori prodotti dai docenti della scuola dell infanzia e secondaria 2 sui processi analizzati, le sperimentazioni sono state ricostruite su modello standard secondo i suggerimenti forniti, sono state raccolte e pubblicate.
20 LE ATTIVITÀ DI MICROSPERIMENTAZIONE IN CLASSE I.C. G. D ANNUNZIO - SAN VITO CHIETINO L ascesa di Napoleone (I processi mnestici) I.C. UMBERTO I LANCIANO Giocare a inventare con creatività (I processi creativi) I.C. 1 LANCIANO Help! (I processi creativi e mnestici) I.C. G. D ANNUNZIO - LANCIANO Incontro all arte: sviluppare il pensiero creativo nella scuola dell infanzia (I processi creativi)
21 I.C. DON MILANI - LANCIANO Scuola bottega (I processi creativi) I.C. FOSSACESIA Noi inventiamo la fiaba Ulivita (I processi creativi) I.C. N 1 CHIETI La creatività è connessa alla piena realizzazione della persona (I processi creativi) ITET E. Fermi Lanciano Quanta acqua mangiamo? Il Waterfood Print (I processi creativi)
22 Punti di debolezza dei 4 percorsi Il principale punto di debolezza è stato rappresentato dal tempo necessariamente lungo da impiegare oltre il lavoro in aula dal punto di vista degli insegnanti (insegnamento non routinario o improvvisato ma consapevole, cooperativo e metacognitivo) e quindi dalle energie cognitive messe in campo. Inoltre, ogni istituto della rete ha prodotto un ampio numero di esercitazioni articolate ed approfondite, al punto che non è stato possibile presentarle tutte nel pomeriggio destinato alla formazione e quindi non tutte hanno potuto essere oggetto di analisi e commento da parte del formatore. Si mette in risalto che questo è anche un punto di forza, perché ha significato che nelle scuole c è stato fermento a livello di progettazione e sperimentazione intorno a questi due percorsi di ricerca-azione.
23 Punti di forza dei 4 percorsi Il principale punto di forza è stato il miglioramento della didattica con il protagonismo e coinvolgimento emotivo e cognitivo degli alunni. Altri aspetti positivi sono stati la natura di questo progetto, a carattere interdisciplinare, che ha costituito un valore aggiunto in un ottica di integrazione di metodologie diverse di ricerca-azione; la ricerca di linee ed azioni comuni a livello di scuole della Rete; l impiego delle ICT con la comunicazione diffusa all interno dell ampio partenariato attraverso una piattaforma dedicata; la presenza di un amico critico, il professor Petracca, che ha fornito supporto nella fase formativa, sperimentale e di riflessione sul percorso.
24 INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA 1 GRADO SECONDARIA 2 GRADO PROCESSI INDUTTIVI (I livello) IC SAN VITO: Facciamo ordine nei cassetti! LE DOCUMENTAZIONI PROCESSI DIALETTICI (II livello) IC 1 CHIETI: L aria è IC UMBERTO I - LANCIANO: A tu per tu con l arte IC 1 LANCIANO: L acqua PROGETTO INCLUSIONE (III livello) I. C. UMBERTO I LANCIANO: Nel giardino delle coccinelle IC 1 CHIETI: Una lettura a tutti, una lettura per tutti I.C. SAN VITO : D Annunzio a San Vito I.C. 1 LANCIANO: My favourite celebration PROCESSI CREATIVI E MNESTICI (IV livello) IC D ANNUNZIO LANCIANO: Incontro con l arte: sviluppare il pensiero creativo nella scuola dell infanzia IC DON MILANI LANCIANO: Scuola bottega IC FOSSACESIA: Ulivita ITET E. FERMI LANCIANO: Quanta acqua mangiamo? Il Waterfood Print
25 IC D Annunzio Lanciano IC Don Milani Lanciano Le Scuole della Rete
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