organizzativa nei profili di cura e assistenziali in Valle d Aosta: d imparare dai propri errori
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- Eleonora Zanetti
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2 L appropriatezza organizzativa nei profili di cura e assistenziali in Valle d Aosta: d imparare dai propri errori Dr. Leonardo IANNIZZI 1 - Dr. Corrado ALLEGRI 1 Dr. Silvio GIONO CALVETTO 1 - Dr. Fabio MARTINI 1 Dr Sabina MODESTI 2 - Dr. Carlo POTI 3 e Dr. Clemente PONZETTI 4 1 Direttore di Distretto 2 Dirigente Medico C.I.P.O. 3 Direttore Area Territoriale 4 Direttore Sanitario Aziendale San Marino, settembre 2006
3 Un po di storia Gruppi di lavoro costituiti da rappresentanti medici d assistenza primaria e specialisti ospedalieri Avvio dei Distretti Socio-Sanitari in Valle d Aosta Gruppo di monitoraggio composto dai direttori di Distretto, di Area Terr. e Direzione Sanitaria aziendale Elaborazione 3 profili di cura (clinical pathway): scompenso cardiaco, diabete mellito, ipertensione arteriosa Presentazione dei profili di cura ai professionisti interessati, approvazione e validazione aziendale Verifica del livello di applicazione dei profili di cura, per valutarne la tenuta assistenziale e organizzativa Riprogettazione profilo di cura per ipertensione art Gruppi di lavoro Elaborazione profili assistenziali (disease management) relativi all ictus cerebrale e alle patologie oncologiche
4 Profili di cura (clinical pathways) (Morosini, 1999) Percorsi svolti : dal cittadino all'interno di specifici episodi di diagnosi, di trattamento, di riabilitazione in definite strutture o servizi (ospedale, servizio di assistenza domiciliare ) Il profilo di cura può essere considerato come la declinazione di linee-guida cliniche alle circostanze locali, specificando anche dettagli organizzativi quali luoghi, tempi, moduli da compilare
5 Monitoraggio dei profili di cura Insufficiente adeguamento delle linee-guida di società scientifiche al contesto organizzativo, economico e culturale locale Attenzione centrata sullo specialista ospedaliero Difficoltà nella raccolta e monitoraggio degli indicatori per la molteplicità degli attori in gioco (farmacia, laboratorio, ambulatori, ospedale..) Scarsa riduzione della variabilità nei comportamenti clinici e prescrittivi Insufficiente integrazione tra i servizi e le professionalità Mancata condivisione con il cittadino Insufficiente garanzia di continuità dell assistenza
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7 Riprogettazione del profilo di cura ipertensione arteriosa Obiettivi: Uniformare la presa in carico del soggetto iperteso Razionalizzare la scelta terapeutica Riconoscere le metodiche che migliorano la compliance terapeutica
8 Riprogettazione del profilo di cura ipertensione arteriosa : azioni Formazione dei medici d assistenza primaria (MAP): corso biennale (con esperti SIIA, spec. universitari e ospedalieri) stage presso il Centro Ospedaliero dell Ipertensione Stratificazione per il rischio cardio-cerebro vascolare dei pazienti del Centro dell Ipertensione Adozione di una carta del rischio da comunicare al MAP Revisione del protocollo per la gestione delle ipertese gravide (in collaborazione con i MAP e gli specialisti ginecologi) Centralizzazione presso il CUP delle prenotazioni
9 Riprogettazione del profilo di cura ipertensione arteriosa Definizione Indicatori: Accessi in PS con diagnosi di Crisi Ipertensiva (First Aid) Numero casi di dimissione gestosi gravidica (SDO) Spesa per farmaci antipertensivi (sartani: Accordo Regionale 2006 dei MAP)
10 Riprogettazione del profilo di cura ipertensione arteriosa Primi risultati del Centro Ospedaliero dell' Ipertensione : Riduzione a 20 giorni dei tempi d attesa per prima visita e per monitoraggio dinamico della pressione arteriosa Incremento numero prime visite e riduzione di quelle di controllo Incremento numero delle visite di gravide ipertese e riduzione numero consulenze in urgenza presso il reparto di Ostetricia
11 Un po di storia Gruppi di lavoro costituiti da rappresentanti medici d assistenza primaria e specialisti ospedalieri Avvio dei Distretti Socio-Sanitari in Valle d Aosta Gruppo di monitoraggio composto dai direttori di Distretto, di Area Terr. e Direzione Sanitaria aziendale 2006 Gruppi di lavoro Elaborazione 3 profili di cura (clinical pathway): scompenso cardiaco, diabete mellito, ipertensione arteriosa Presentazione dei profili di cura ai professionisti interessati, approvazione e validazione aziendale Verifica del livello di applicazione dei profili di cura, per valutarne la tenuta assistenziale e organizzativa Riprogettazione profilo di cura per ipertensione art. Elaborazione profili assistenziali (disease management) relativi all fase territoriale dell assistenza all ictus cerebrale e alle patologie oncologiche
12 Profili assistenziali (disease management) (Hunter, 1996) La progettazione del percorso che il cittadino svolge nel sistema sanitario, attraverso i servizi messi a disposizione, come il continuum assistenziale per risolvere il suo bisogno di salute Il profilo assistenziale: può essere composto da più profili di cura ha una più forte valenza olistica rispetto ai bisogni del cittadino cui è primariamente orientato ha una importante valenza strategica nella definizione organizzativa dei servizi
13 Obiettivi generali dei profili assistenziali (Russo, 2000) Focalizzare l'attenzione dei professionisti sanitari su un cittadino che esprime una domanda d assistenza e sulla soddisfazione soddisfatta di questa domanda (Tqm) Coordinare e integrare i professionisti e i servizi nella risposta a questa domanda Identificare le risorse necessarie per ottenere specifici risultati Rendere misurabile ciò che si fa Rendere trasparente all'esterno (altri servizi, acquirenti, cittadini stessi) il percorso previsto Ottenere percorsi attuabili in un determinato servizio, alla luce delle risorse umane, tecnologiche, economiche effettivamente disponibili
14 Criteri di priorità per la scelta della patologia oggetto del profilo (Russo, 2000) Impatto economico Impatto sulla salute del cittadino Impatto sulla salute della comunità Impatto sulla rete famigliare Presenza di linee-guida specifiche Disomogeneità delle prestazioni Mortalità e Morbosità Precisa definizione della patologia in esame Semplicità clinica-assistenziale
15 Patologie Oncologiche in Valle d Aosta (Amadori, Musi, 1997) 350 persone in VDA (pari al 90% pz onc.), necessitano di un piano personalizzato di cura ed assistenza in grado di garantire la migliore qualità di vita residua possibile durante gli ultimi mesi di vita La prevalenza di pazienti oncologici in fase palliativa è stimata intorno a 38 casi (per 40 giorni di assistenza /paziente) Il domicilio è sede di intervento privilegiata ed in genere preferita dal malato e dal nucleo famigliare nel 75-85% dei casi Dati locali riportano che nel 1995, in assenza di servizi specifici sulla totalità del territorio regionale, il 64% di questi pazienti decedeva di fatto al domicilio
16 Mortalità tumori maligni in Valle d Aosta (OREPS 2005) 46 Maschi Tassi st. x Valle d'aosta Nord Ovest Italia
17 Mortalità tumori maligni in Valle d Aosta (OREPS 2005) 22 Femmine Tassi st. x Valle d'aosta Nord Ovest Italia
18 ICTUS (Stroke registry 1989, 1996 e 2004 in Valle d Aosta) 12% di tutti i decessi L incidenza dello stroke raddoppia per ogni decade d età a partire dai 55 anni, e circa l 80% degli ictus occorre nei soggetti ultra-sessantacinquenni. Incidenza per anno (x ) ICTUS TIA RECIDIVA
19 ICTUS (Stroke registry 1989, 1996 e 2004 in Valle d Aosta) Mortalità 20% 30% 1 mese 1 anno
20 ICTUS (Stroke registry 1989, 1996 e 2004 in Valle d Aosta) La più importante causa d invalidità nell adulto Non autonomi (29%) Parzialmente autonomi (30%) Non autonomi (20%) Parzialmente autonomi (34%) 1 mese Autonomi (37%) 1 anno Autonomi (50%)
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22 Misurazione degli Outcome Riduzione della Mortalità, della Sofferenza e della Disabilità Miglioramento della qualità della vita Riduzione delle complicazioni e degli effetti iatrogeni...
23 Misurazione degli Outcome (Casati, 2005) Criticità: Difficoltà, tecnica ed economica, nel seguire il paziente per periodi relativamente lunghi dopo l erogazione di prestazioni o servizi Staging delle malattie croniche poco sensibile ai cambiamenti L incidenza di fattori esterni, successivi all erogazione di prestazioni o servizi, non governabili e difficilmente misurabili Soluzioni:
24 Misurazione degli Outcome L individuazione di un sistema d indicatori: integrato con i sistemi di reporting aziendale che descriva l incremento dei processi che interessano sia i decisori sia i professionisti idoneo a misurare l effectiveness
25 Grazie per la vostra attenzione
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