IL MARKETING RELAZIONALE APPLICATO AI BENI DI LARGO CONSUMO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL MARKETING RELAZIONALE APPLICATO AI BENI DI LARGO CONSUMO"

Transcript

1 IL MARKETING RELAZIONALE APPLICATO AI BENI DI LARGO CONSUMO 1 LE ORIGINI q I primi studi sul marketing relazionale risalgono alla seconda metà degli anni ' 70 e sono riferiti al settore dei beni industriali q negli anni '80 si registra un forte sviluppo del marketing relazionale applicato ai servizi q negli anni '90 forte diffusione delle applicazioni ai beni di consumo 2 STUDI DI MKTG RELAZIONALE Fine anni 70: beni industriali e rapporti di canale condotti dalla Scuola Svedese di MKTG Industriale Anni 80: settore dei servizi condotta dalla Scuola Nordica dei Servizi Anni 90: anche ai beni di largo consumo, dalla transazione alla relazione Di medio e lungo termine profittevoli network 3 1

2 DIFFERENZE TRANSAZIONI / RELAZIONI Transazioni Relazioni Rapporto impersonale Scambi strumentali Flussi inf.: semplici, sequenziali Contratti espliciti Rapporto diretto, personalizzato Scambi anche sociali (fiducia) Flussi inf.: complessi, diversificati, interattivi Importante componente implicita Vantaggi immediati Risultato (merce / denaro) Pol. per attrarre il consumatore Competizione Distribuzione del valore Un soggetto attivo(venditore) Indipendenza Potenziali vantaggi di medio termine Processo Pol. per sviluppare il rapporto, fiducia marca,privilegiare i clienti fedeli(carta fedeltà) Cooperazione Produzione congiunta del valore(know-why e know-how) Entrambi soggetti attivi (potere bilanciato) Interdipendenza e legami 4 Caratteristiche distintive: relazioni tra imprese e consumatori e nei rapporti tra organizzazioni Consumar relationships Focus rapporto fornitore-consumatore individuale Elevato numero di acquirenti Bassa interdipendenza e risorse fungibili Passaggio ad altri fornitore o clienti semplice Ruolo attivo soprattutto del venditore Focus su pochi episodi-raramente su relazioni a lungo termine Enfasi sulle componenti manageriali, economiche e psicologiche dello scambio Interorganizational relationships Focus sui raporti diadici e sui network di relazioni Pochi attori e personaggi chiave Mutua interdipendenza, bassa fungibilita tra le risorse Elevate difficolta a cambiare partners Ruolo attivo di venditori ed acquirenti Transazioni viste come episodi in relazioni di medio termine Enfasi sui collegamenti tra le risorse, sociali e interfunzionali 5 Le relazioni possono assumere gradi di intensità vari. Ad es.: la personalizzazione del rapporto può riguardare: solo la comunicazione anche i servizi e le condizioni di vendita l adattamento del prodotto e comportare flussi informativi e gradi di coinvolgimento differenti: solo scambi di informazioni per: adattare offerta a domanda del singolo aiutare il cliente a scegliere tra molteplici alternative offerte coinvolgimento emotivo del consumatore rapporto di partnership, valorizzando le reciproche conoscenze per la progettazione del prodotto/servizio 6 2

3 Anche Kotler (1992) afferma: Le imprese devono spostare la loro attenzione da obiettivi a breve termine, incentrati sulle transazioni, a obiettivi rivolti alla costruzione di relazioni a lungo termine con i clienti La tendenza investe sia i rapporti con i consumatori che con i fornitori e gli intermediari commerciali. I due aspetti sono fortemente connessi. 7 LE DETERMINANTI 1. I MUTAMENTI NELLA DOMANDA Tendenze diversificate: richiesta di personalizzazione ma disorientamento nella scelta tra molte alternative e banalizzazione di alcuni acquisti. Cresce la varietà e la variabilità Cresce la capacità di valutare il valore - attenzione alla qualità ed ai servizi connessi - banalizzazione di alcuni acquisti Cresce l attenzione verso le condizioni di offerta - ricerca migliori modalità e condizioni di offerta - potere crescente della distribuzione nell orientare gli acquisti 8 segue 2. LO SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE FLESSIBILI possibilità di ampliare varietà e variabilità della produzione possibilità di ampi data base e di comunicazione a distanza 3. IL SUPERAMENTO DEL MODELLO D IMPRESA FORDISTA focalizzazione su risorse chiave e sviluppo di network 9 3

4 GLI OBIETTIVI 1. Sfruttare le nuove opportunità offerte dalla tecnologia 2. Offrire maggiore valore - più approfondita conoscenza aspettative - mobilitazione di nuove risorse 3. Creare nuove basi per la fedeltà alla marca 10 MARKETING RELAZIONALE E BENI DI CONSUMO Riferito ai beni di consumo il termine marketing relazionale : presenta una elevata ambiguità perché è usato con vari significati per approcci diversi. Problema specifico: la numerosità e varietà dei rapporti da gestire Necessità di conciliare standardizzazione e personalizzazione 11 Gli approcci al MKTG relazionale nel settore dei beni di consumo 2. Customer retention Mktg relazionale 1. Data Base marketing partnership Personalizzazione della comunicazione + Ottica di lungo termine:personalizzazione condizioni vendita, servizi, assistenza + Collaborazione coinvolgimento cliente Nella progettazione prodotto 12 4

5 GLI APPROCCI Caratteristiche relazioni Approcci al marketing relaz. Personalizzazione rapporto + Ottica di lungo termine + Collaborazione Data base marketing Customer retention Customer Partnership 13 IL CUSTOMER INFORMATION FILE (CIF) I CONTENUTI Indicatori: Basati su: Originati da: contribuire) descrittivi, comportamentali, predittivi fatti, giudizi, notizie esterne fonti esterne ed interne (tutte le funzioni devono Informazioni tipo: - anagrafiche - acquisti (fatturato, trend, quota) - potenzialità - redditività - affinità, disponibilità - costi di gestione - referenziabilità - pressione competitiva - innovatività - fedeltà - specificità esigenze - soddisfazione generata 14 MARKETING RELAZIONALE COME DATA BASE Il DBM è un approccio alla comunicazione di marketing, che usa media di comunicazione indirizzabili individualmente, che poi vanno lette in modo integrato CRM Elementi chiave: - data base dei clienti - comunicazioni personalizzate: MKTG DIRETTO - misurazione risultati (vedi gli strumenti pubblicitari per generare una reazione misurabile) 15 5

6 Due diverse applicazioni del MKTG DIRETTO MKTG DI VENDITA DIRETTA SENZA INTERMEDIARI MKTG DI RELAZIONE DIRETTA PER COMUNICAZIONI DIRETTE, POMOZIONI, AL FINE DI OTTENERE SPECIFICHE RISPOSTE COMPORTAMENTALI 16 FOCUS: personalizzazione della comunicazione OBIETTIVI: ottenere informazioni per strategie di marketing più mirate accrescere efficacia della comunicazione (stimolare domanda) ottenere coinvolgimento emotivo del cliente canale diretto di distribuzione INTENSITA DELLA RELAZIONE: bassa (ma variabile) Infatti: rapporto diretto: - personalizzazione solo della comunicazione - flussi informativi semplici e bassa interattività ottica temporale: gli obiettivi di breve termine prevalgono su quelli di lungo cooperazione: - partecipazione attiva del cliente molto limitata -legami molto flebili (solo psicologici) --AFFINAMENTO PARADIGMA DOMINANTE 17 INNOVATIVITA RISPETTO AL PARADIGMA DOMINANTE Molto bassa Innovazione limitata alle politiche di comunicazione Rapporto ancora incentrato sulla gestione delle singole transazioni Personalizzazione, interattività, legami, coinvolgimento: molto limitati o nulli Tuttavia: - efficace - con potenzialità importanti per le informazioni che consente di acquisire sui clienti MPROPRIO PARLARE DI MARKETING RELAZIONALE 18 6

7 Implicazioni operative: GLI APPROCCI Marketing relazionale come Customer Retention Strategia: instaurare con i clienti relazioni di lunga durata, mediante politiche volte ad accrescerne la fedeltà COSTA MENO CURARE CLIENTI SELEZIONATI CHE RICERCARE NUOVI CLIENTI, STABILITA DI FATTURATO, BONTA DEL PASSAPAROLA, marketing information: - creazione data base con storia di relazione; - sistemi misurazione reddittività e fedeltà clienti IMMAGINE 19 Per impostare una strategia di MKTG relazionale rivolta alla Customer Retention occorre attivare un processo che attivi l ascolto ed il dialogo 20 Il processo per lo sviluppo della fedeltà Analisi e controllo risultati Progettazione E uso del customer information file, CIF Classificazione Della clientela Ascolto e dialogo Segmentazione: Clienti profittevoli Sviluppo delle Attività operative Scelte delle Alternative strategiche Tratto da Iasevoli, Pratesi

8 MISURAZIONE DEL TASSO DI FEDELTA clienti fine anno - nuovi clienti acquisiti nell anno CRR = x 100 clienti a inizio anno dove CRR significa Customer Retention Rate Churn rate, tasso di abbandono della clientela a favore della concorrenza 22 GLI APPROCCI Marketing relazionale come Customer Retention Implicazioni operative: Strategia: instaurare con i clienti relazioni di lunga durata, mediante politiche volte ad accrescerne la fedeltà marketing information:- creazione Data Base con storia relazione; - sistemi misurazione reddittività e fedeltà clienti target group: - segmentazione in base a Customer Equity o Customer's Lifetime Value e a possibilità di fidelizzazione 23 INDICATORI DI REDDITIVITA attraverso il calcolo de valore potenziale del cliente Life Time Value: Valore medio acquisti x Frequenza annua x Ciclo di vita medio del cliente Ciclo di vita medio: ragionevole lasso di tempo in cui il consumatore rimane nella necessità di fruire del prodotto/servizio Customer equity : Ricavi - costi (di erogazione, acquisizione, mantenimento) 24 8

9 Determinazione della Customer Equity( CE) RICHIEDE: Stima dell importo degli acquisti del cliente nell arco di tempo Costi dell impresa per la fornitura e per gestione del rapporto Tasso di interesse per l attualizzazione 25 Customer Equity n CE= Σ(Q t M t ) d t Σ(F t d t ) A 1 t=1 Legenda: CE: Customer Equity Q: valore degli acquisti al tempo t M: % di margine sulle vendite al tempo t d: tasso di attualizzazione al tempo t F: costi di gestione della relazione al tempo t A: costi di acquisizione del cliente, che devono essere sopportati solo al tempo 1 n t=1 26 Il VA del cliente potrebbe essere incrementato con efficaci politiche dell impresa di: up selling, aumento quota di mercato nel cliente cross selling, aumento gamma prodotti venduti Trading up, vendita di modelli di elevata qualità 27 9

10 Il calcolo del valore potenziale del cliente dovrebbe tenere conto di alcune possibilità: -decidere come differenziare condizioni vendita, politiche di comunicazione, promozioni, servizi ai segmenti individuati -Valutare politiche innovazioni prodotti per clienti fedeli -Impostare sistema di misurazione dei risultati v. CRR per collegarli ad eventuali incentivi del personale 28 Si analizza il livello di Fedeltà e il valore dei clienti 1 2 Guidare 3 4 abbandono 29 Dalla fig. 6 precedente si ricavano: Strategie di forte coinvolgimento per clienti con alto valore ed alta fedeltà vedi il quadrante 2 Strategie di rafforzamento dei legami o di cross selling nei confronti dei clienti dei quadranti 1 e 4, Strategie volte a governare il processo di abbandono senza che esso determini pregiudizi per il futuro, O un passaparola negativo nei confronti del segmento

11 FIG. 7 CICLO DI VITA DELLA RELAZIONE Contatti iniziali, azioni Per attirare il cliente ACQUISIZIONE Azioni di Recupero O per il Beatiful exit CHURN RAPPORTI INIZIALI Approfondimento conoscenza., Politiche per la fidelizzazione MATURITÀ NOTA BENE: POLITICHE DIFFERENZIATE IN FUNZIONE DEL CICLO DI VITA DELLA RELAZIONE 31 ELEMENTI CHE POSSONO FAVORIRE UNA RELAZIONE Clienti e mercato alto interesse e coinvolgimento per il bene alta incertezza e difficoltà di valutazione disponibilità a pagare di più per prodotto non commodity bisogno di specifici standard qualitativi esigenze di servizio (es. formazione) esigenze psicologiche (relazione porterà più valore) Prodotto necessità revisioni e riparazioni acquisti o contatti frequenti possibilità di personalizzazione alti costi di switching 32 GLI APPROCCI Marketing relazionale come Customer Retention Strategia: instaurare con i clienti relazioni di lunga durata, mediante politiche volte ad accrescerne la fedeltà Implicazioni operative: marketing information: - creazione data base con storia relazione; - sistemi misurazione reddittività e fedeltà clienti target group: segmentazione in base a customer's lifetime value e a possibilità di fidelizzazione strategia di sviluppo: nuovi prodotti per gli stessi clienti politiche di marketing: - comunicazioni personalizzate; - differenziazione condizioni economiche e negoziali - servizi pre e post vendita 33 11

12 LE POLITICHE Comunicazione: ascoltare il cliente; capirne esigenze; comunicazioni interattive; personalizzazione; coinvolgimento (Mezzi: Internet, CRM, club, riviste, numero verde, ) Distribuzione: operare sul sell-out giudicare agenti non da quantità ma da qualità rapporti valorizzare ruolo informativo bidirezionale forza vendita ruolo di servizio e di creazione di valore della forza vendita 34 IMPLICAZIONI SULLE POLITICHE DI DISTRIBUZIONE Nuovo ruolo delle reti di vendita, sempre più importanti per conoscere le aspettative, stabilire relazioni, creare il valore (servizi), orientare le scelte. Politiche delle imprese Attivazione nel canale di nuove energie e capacità per creare valore (maggiore autonomia, motivazione, valorizzazione degli intermediari) Compiti responsabile commerciale Più strategici. Nuovi ruoli di coordinamento. Necessità di una formazione anche di marketing 35 Servizi variabili su cui si costruiscono le strategie di differenziazione Servizi assistenza pre-vendita - informazioni sulle condizioni di vendita - consulenza Servizi post-vendita - servizi reclami - servizi credito ai clienti - servizi di garanzia - servizi di manutenzione - servizi tecnici di assistenza Il call center: inbound, outbound La carta fedeltà: sconti differenziati, collezioni e concorsi, convenzioni, informazioni, 36 12

13 FOCUS: sviluppo e personalizzazione dei servizi pre e post vendita OBIETTIVI: crescita fedeltà dei consumatori crescita efficienza ed efficacia delle politiche di marketing sviluppo capacità distintive basate su conoscenza del consumatore INTENSITA DELLA RELAZIONE: media Infatti: rapporto diretto: - intenso, personalizzato, talvolta interattivo -utilizzo frequente di canali personali (impegno personale di vendita) ottica temporale: di medio-lungo termine cooperazione: - il prodotto rimane standardizzato - legami fondati su attese vantaggi futuri e su fiducia 37 INNOVATIVITA RISPETTO AL PARADIGMA DOMINANTE Significativa ma non radicale Innovazione nelle strategie di marketing e nelle politiche del marketing mix Le singole transazioni valutate nell ottica della relazione Concetto blando di relazione: - personalizzazione del rapporto, continuità nel tempo - ma coinvolgimento, collaborazione e legami molto bassi Tuttavia: - attenzione molto forte verso questo approccio - in particolare nei rapporti con gli intermediari 38 MARKETING RELAZIONALE COME PARTNERSHIP Strategia: fondata sulla mass customization e sul coinvolgimento dei clienti nella definizione dei prodotti da offrire Implicazioni concettuali: "i clienti non sono obiettivi da colpire con le politiche di marketing, ma partner con cui lavorare per accrescere il valore fornito" (Naumann, Shannon) (collaborare per offrire più valore) le relazioni devono rendere più rapidi ed efficaci i processi di apprendimento dell'impresa (collaborare per apprendere) 39 13

14 DIFFERENZE PERSONALIZZAZIONE / PARTNERSHIP Posso personalizzare il prodotto senza marketing relazionale: interventi di cosmesi politiche di adattamento (flessibilità incorporata nei prodotti) Può esserci collaborazione senza personalizzazione: club, comunità di consumatori 40 DIFFERENZE PARTNERSHIP / APPROCCI PRECEDENTI DB Marketing e Customer Retention: Sviluppano e valorizzano le conoscenze sul consumatore Partnership Valorizza le conoscenze del consumatore, con interazione ed apprendimento 41 INTENSITA DELLA COLLABORAZIONE Forme blande: 1. Modularizzazione del prodotto (customized standardization) 2. Coinvolgimento partendo da un prototipo (tailored customization) IMPRESA MASS CUSTOMIZED ONE-TO-ONE MARKETING 42 14

15 INTENSITA DELLA COLLABORAZIONE Forme più intense: 3. Collaborazione con gruppi di consumatori come portatori di conoscenze d uso Occorre selezionare gruppi di utenti che possono svolgere un ruolo guida nei processi innovativi per: esperienze fatte network di relazioni in cui sono inseriti 43 INTENSITA DELLA RELAZIONE Potenzialmente alta Infatti: rapporto diretto: - interattivo - prevalentemente basato su canali personali ottica temporale: di medio - lungo termine cooperazione: - cercata e valorizzata - legami: fondati su conoscenza reciproca e investimenti 44 CREAZIONE DI NETWORK DI RELAZIONI Visione olistica degli attori e dei processi coinvolti nella creazione del valore per il consumatore finale. Sviluppo di relazioni per accrescere la produzione del valore, mediante il coordinamento delle attività dei diversi attori e l integrazione delle rispettive competenze. Sviluppo di partnership: problema critico nei rapporti con intermediari commerciali 45 15

16 Implicazioni operative: 1. per il marketing: ricerche di marketing: mediante relazioni con network di consumatori strategia e organizzazione di marketing: centralità del cliente politiche di marketing: - da pubblicità a comunicazioni bidirezionali - ruolo chiave delle vendite - prodotto adattato al cliente 2. per l'impresa: mutamenti nel sistema informativo mutamenti nei processi produttivi mutamenti nell'organizzazione mutamenti nella cultura mutamenti nei rapporti con i fornitori e gli intermediari 46 FOCUS: personalizzazione del prodotto OBIETTIVI: produrre un valore maggiore utilizzando le conoscenze d uso del cliente sfruttare potenzialità nuove tecnologie sviluppo capacità distintive basate su conoscenza del consumatore INTENSITA DELLA RELAZIONE: potenzialmente alta Infatti: rapporto diretto: - interattivo - prevalentemente basato su canali personali ottica temporale: di medio-lungo termine cooperazione: - cercata e valorizzata - legami: fondati su conoscenza reciproca e investimenti 47 INNOVATIVITA RISPETTO AL PARADIGMA DOMINANTE Implica un cambiamento della strategia competitiva dell'impresa e non solo della strategia di marketing Esprime il tentativo di avviare un'evoluzione nei rapporti tra produzione e consumo per sfruttare le nuove potenzialità dello sviluppo tecnologico Introduce profonde innovazioni rispetto al paradigma dominante (transazioni relazioni; stimolo/risposta rapporto interattivo), anche se non ne mette in discussione i giudizi di valore 48 16

17 CAMBIA RADICALMENTE LO SCENARIO Da "produzione di massa / grande corporation / consumatore massificato" a "produzione flessibile / network / soggettività interattiva del consumatore" 49 17

IL MARKETING RELAZIONALE APPLICATO AI BENI DI CONSUMO

IL MARKETING RELAZIONALE APPLICATO AI BENI DI CONSUMO IL MARKETING RELAZIONALE APPLICATO AI BENI DI CONSUMO 1 LE ORIGINI I primi studi sul marketing relazionale risalgono alla seconda metà degli anni ' 70 e sono riferiti al settore dei beni industriali negli

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Marketing relazionale. Eleonora Ploncher 27 febbraio 2006

Marketing relazionale. Eleonora Ploncher 27 febbraio 2006 Marketing relazionale Eleonora Ploncher 27 febbraio 2006 1. Gli obiettivi Gli obiettivi della presentazione sono volti a definire: 1. I presupposti del marketing relazionale 2. Le caratteristiche principali

Dettagli

Capitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1

Capitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1 Capitolo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Capitolo 1- slide 1 Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere il mercato e i bisogni del consumatore Obiettivi

Dettagli

I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI

I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI Roma, 22 novembre 2011 Direzione Retail Funzione C.A.E. L EVOLUZIONE DEL SETTORE Gli ultimi cinque anni hanno

Dettagli

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino

I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino 2 I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING 1 IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE Finalità del marketing: la creazione di valore per il cliente e per l impresa. Le fasi del processo di creazione del

Dettagli

Marketing Management

Marketing Management Marketing Management Modulo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Modulo 1 - slide 1 Obiettivi di apprendimento Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

Il Marketing Definizione di marketing cinque fasi

Il Marketing Definizione di marketing cinque fasi 1 2 3 Definizione di marketing: il marketing è l arte e la scienza di conquistare, fidelizzare e far crescere clienti che diano profitto. Il processo di marketing può essere sintetizzato in cinque fasi:

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

Concetto e sistema di Marketing

Concetto e sistema di Marketing Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE

Dettagli

Capitolo 2 Comprendere le relazioni. UNIVERSITÀ LUMSA Laurea Specialistica in Comunicazione d impresa, Marketing, New media

Capitolo 2 Comprendere le relazioni. UNIVERSITÀ LUMSA Laurea Specialistica in Comunicazione d impresa, Marketing, New media Capitolo 2 Comprendere le relazioni UNIVERSITÀ LUMSA Laurea Specialistica in Comunicazione d impresa, Marketing, New media IL CONCETTO DI RELAZIONE Le implementazioni di CRM sono concepite nell ottica

Dettagli

Gli strumenti del communication mix. Il Direct Marketing

Gli strumenti del communication mix. Il Direct Marketing Gli strumenti del communication mix Il Direct Marketing Sempre più il marketing si rivolge al singolo cliente come entità individuale. Il Direct Marketing mira a realizzare un rapporto diretto e interattivo

Dettagli

IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006

IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006 IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA Direzione Commerciale Dicembre 2006 Factoring Tour: Firenze, 6 febbraio 2007 Il Factoring: è complementare, non alternativo al credito bancario; rafforza il rapporto

Dettagli

[moduli operativi di formazione] Strategia del prezzo. Il prezzo come leva di marketing: strategie e definizioni.

[moduli operativi di formazione] Strategia del prezzo. Il prezzo come leva di marketing: strategie e definizioni. [moduli operativi di formazione] Strategia del prezzo Il prezzo come leva di marketing: strategie e definizioni. LA STRATEGIA DEL PREZZO Stupisce il fatto che, molti manager ritengano che non si possa

Dettagli

Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing

Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing Corso di Marketing Lezione 1 Concetti base di marketing Prof. Elena Cedrola elena.cedrola@unimc.it http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Elena Cedrola - Marketing - Università degli Studi di Macerata

Dettagli

Marketing relazionale

Marketing relazionale Marketing relazionale Introduzione Nel marketing intelligence assume particolare rilievo l applicazione di modelli predittivi rivolte a personalizzare e rafforzare il legame tra azienda e clienti. Un azienda

Dettagli

CRM E GESTIONE DEL CLIENTE

CRM E GESTIONE DEL CLIENTE CRM E GESTIONE DEL CLIENTE La concorrenza è così forte che la sola fonte di vantaggio competitivo risiede nella creazione di un valore superiore per i clienti, attraverso un investimento elevato di risorse

Dettagli

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004 Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?

Dettagli

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it La scelta dei canali di entrata Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa Individuare il canale che, meglio degli altri può essere efficace per la propria attività nei mercati esteri non è semplice

Dettagli

CRM (CUSTOMER RELATIONSHIP MANAGEMENT) CRM CRM CRM

CRM (CUSTOMER RELATIONSHIP MANAGEMENT) CRM CRM CRM (CUSTOMER RELATIONSHIP MANAGEMENT) Marco Pironti - Università di Torino 1 Executive summary Introduzione Obiettivi Fasi Architettura Tendenze evolutive Piano operativo Considerazioni Marco Pironti - Università

Dettagli

Il marketing dei servizi. Costruire relazioni con i clienti: il marketing relazionale

Il marketing dei servizi. Costruire relazioni con i clienti: il marketing relazionale Il marketing dei servizi Costruire relazioni con i clienti: il marketing relazionale Evoluzione delle relazioni e OBIETTIVI del mkg relazionale L evoluzione delle relazioni con la clientela Clienti come

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Corso di Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it LE LEVE OPERATIVE di MARKETING: il MARKETING MIX, DOMANDA e QUOTA di MERCATO I Mktg-L08

Dettagli

nuove dimensioni della performance aziendale: la Balanced Scorecard

nuove dimensioni della performance aziendale: la Balanced Scorecard nuove dimensioni della performance aziendale: la Balanced Scorecard Prospettiva conoscenza e competenze Prospettiva dei processi Prospettiva dei clienti Prospettiva economico finanziaria le relazioni causa-effetto

Dettagli

LUISA BAJETTA Associazione Bancaria Italiana Settore Ricerche e Analisi l.bajetta@abi.it CRM, CALL CENTER E NUOVI CANALI

LUISA BAJETTA Associazione Bancaria Italiana Settore Ricerche e Analisi l.bajetta@abi.it CRM, CALL CENTER E NUOVI CANALI LUISA BAJETTA Associazione Bancaria Italiana Settore Ricerche e Analisi l.bajetta@abi.it 1 OBIETTIVO Ottimizzare il rapporto fra cliente e banca Massimizzare la soddisfazione e Massimizzare la redditività

Dettagli

IL TRADE MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero - Università di Urbino

IL TRADE MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero - Università di Urbino IL TRADE MARKETING 1 DEFINIZIONE Il trade marketing è l insieme delle attività che puntano a conoscere, pianificare, organizzare e gestire il processo distributivo in modo da massimizzare la redditività

Dettagli

Dalla relazione personale a quella industriale

Dalla relazione personale a quella industriale Dalla relazione personale a quella industriale Nuove strategie per il mass market Carlo Panella Responsabile CRM Banca Popolare di Milano Agenda Strategia di Marketing Politica CRM Esempio 2 La replicabilità

Dettagli

TENDENZE EVOLUTIVE NELLA DISCIPLINA DI MARKETING E RICERCA DI NUOVI PARADIGMI

TENDENZE EVOLUTIVE NELLA DISCIPLINA DI MARKETING E RICERCA DI NUOVI PARADIGMI TENDENZE EVOLUTIVE NELLA DISCIPLINA DI MARKETING E RICERCA DI NUOVI PARADIGMI LO SVILUPPO DELLA DISCIPLINA DI MARKETING 1. Le origini 1920-1940 2. Lo sviluppo 1950-1965 3. La maturità 1965-1980 4. Il riorientamento

Dettagli

Le prestazioni della Supply Chain

Le prestazioni della Supply Chain Le prestazioni della Supply Chain L ottenimento dell adattamento strategico e la sua portata Le prestazioni della Supply Chain 1 Linea guida Le strategie Competitiva e della supply chain L ottenimento

Dettagli

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento

Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Lezione n. 5 Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Verso la strategia aziendale Mission + Vision = Orientamento

Dettagli

Relationship. Customer. Management. Che cos'è CRM? CRM non è un prodotto o un servizio. Tanto meno è un applicativo software.

Relationship. Customer. Management. Che cos'è CRM? CRM non è un prodotto o un servizio. Tanto meno è un applicativo software. Customer Relationship Management Che cos'è CRM? CRM non è un prodotto o un servizio. Tanto meno è un applicativo software. 2 CRM è una strategia competitiva,, basata sulla capacità di mantenersi costantemente

Dettagli

Marketing relazionale e email marketing. Massimo Bosi. Presidente. www.moreco.it

Marketing relazionale e email marketing. Massimo Bosi. Presidente. www.moreco.it Marketing relazionale e email marketing Massimo Bosi Presidente www.moreco.it Il Consumatore Cambia IL CONSUMATORE CAMBIA I consumatori sono always on Esiste un overload di messaggi TO DO conoscere a fondo

Dettagli

Marketing & Sales: le reazioni alla crisi

Marketing & Sales: le reazioni alla crisi Marketing & Sales: le reazioni alla crisi I risultati di un indagine empirica 1 1. IL CAMPIONE ESAMINATO 2 Le imprese intervistate Numero imprese intervistate: 14 Imprese familiari. Ruolo centrale dell

Dettagli

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane. www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione

Dettagli

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS

Dettagli

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari Il marketing dei servizi La gestione degli intermediari Gli intermediari nei servizi: canali diretti Le imprese di servizi distribuiscono la propria offerta in alcuni casi direttamente, in altri casi si

Dettagli

SPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO.

SPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO. SPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO. AZIENDA UNA SOLIDA REALTÀ, AL PASSO CON I TEMPI. Ci sono cose che in OM Group sappiamo fare meglio di chiunque altro. Siamo specialisti in tema di analisi, promozione,

Dettagli

05/03/2009. Sociologia della Comunicazione. Importanza delle relazioni. Definizione di CRM A.A. 2008-2009. Logiche ed applicazioni di CRM

05/03/2009. Sociologia della Comunicazione. Importanza delle relazioni. Definizione di CRM A.A. 2008-2009. Logiche ed applicazioni di CRM Sociologia della Comunicazione A.A. 2008-2009 Logiche ed applicazioni di CRM Fulvio Fortezza Importanza delle relazioni Oggi il successo di un impresa non dipende più solo dalle competenze che si originano

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Business plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA:

Business plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: Business plan (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: 1 Dati progettuali di sintesi Nome impresa Indirizzo (sede legale) Forma giuridica Data di costituzione Numero soci Capitale sociale Attività

Dettagli

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014 Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap

Dettagli

Il CRM operativo. Daniela Buoli. 2 maggio 2006

Il CRM operativo. Daniela Buoli. 2 maggio 2006 Il CRM operativo 2 maggio 2006 1. Il marketing relazionale Il marketing relazionale si fonda su due principi fondamentali che è bene ricordare sempre quando si ha l opportunità di operare a diretto contatto

Dettagli

Information summary: Il marketing

Information summary: Il marketing Information summary: Il marketing - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma

Dettagli

29/01/2015 - Camera di Commercio Macerata

29/01/2015 - Camera di Commercio Macerata 29/01/2015 - Camera di Commercio Macerata Cos è? Il Customer Relationship Management (CRM) è una strategia per la gestione di tutte le interazioni che hanno luogo con i clienti potenziali ed esistenti.

Dettagli

Segmentazione del mercato e scelta del target

Segmentazione del mercato e scelta del target Segmentazione del mercato e scelta del target 1 DEFINIZIONE DEL MERCATO: PROCESSO A PIU STADI LIVELLI DI SEGMENTAZIONE (Lambin): 1. Segmentazione strategica: identifica grandi settori di attività CORPORATE

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

MANTENERE LE RELAZIONI CON I CLIENTI FINALI

MANTENERE LE RELAZIONI CON I CLIENTI FINALI MANTENERE LE RELAZIONI CON I CLIENTI FINALI Il mantenimento delle relazioni con i clienti finali e il processo mediante il quale il fornitore soddisfa nel tempo le esigenze del cliente definite di comune

Dettagli

manifatturiera e per i servizi

manifatturiera e per i servizi CAPITOLO 7 Tecnologie per la produzione manifatturiera e per i servizi Agenda Tecnologia e core technology Processi core ed ausiliari Tecnologia e struttura organizzativa Tecnologia core manifatturiera

Dettagli

Marketing avanzato (Customer Relationship Management) A.A. 2013-2014 Prof. Gennaro Iasevoli

Marketing avanzato (Customer Relationship Management) A.A. 2013-2014 Prof. Gennaro Iasevoli Marketing avanzato (Customer Relationship Management) A.A. 2013-2014 Prof. Gennaro Iasevoli UNIVERSITÀ LUMSA Laurea Specialistica in Comunicazione d impresa, Marketing, New media INFORMAZIONI Materiale

Dettagli

La gestione del cliente in un ottica di marketing

La gestione del cliente in un ottica di marketing La gestione del cliente in un ottica di marketing La soddisfazione del cliente Intuitivamente semplice, ma implica un esatta definizione dei parametri misurabili, in base ai quali un cliente si può definire

Dettagli

Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica

Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica Assessorato allo Sviluppo Economico Direzione Cultura Turismo e Sport Servizio Promozione Economica e Turistica ALLEGATO D.1 BANDO PUBBLICO APERTO RIVOLTO AD IMPRESE OPERANTI NEI SETTORI DELLE TECNOLOGIE

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

Quando conta davvero il FATTORE UMANO. per il successo delle strategie di vendita e di servizio al cliente

Quando conta davvero il FATTORE UMANO. per il successo delle strategie di vendita e di servizio al cliente Quando conta davvero il FATTORE UMANO per il successo delle strategie di vendita e di servizio al cliente Performance delle vendite: di quanto può migliorare? Quali stime possiamo realisticamente fare

Dettagli

Tecniche di Marketing. Parola chiave: Formula imprenditoriale. Formula imprenditoriale coerente

Tecniche di Marketing. Parola chiave: Formula imprenditoriale. Formula imprenditoriale coerente Tecniche di Marketing Progetto F.I.S.I.Agri 7 e 13 dicembre 2007 Luisa Baldeschi Parola chiave: Formula imprenditoriale La formula imprenditoriale è il cuore della pianificazione strategica La coerenza

Dettagli

La pubblicità 1. Le strategie di comunicazione 1. Le strategie di comunicazione 2

La pubblicità 1. Le strategie di comunicazione 1. Le strategie di comunicazione 2 Le strategie di comunicazione 1 Pubblicità Promozione delle vendite Forza vendita Azioni x notorietà marca (advertising) (promotion) (sale force) (publicity) Ricerca del promotion mix per garantire immediata

Dettagli

LA DIMENSIONE TECNOLOGICA DELLA RELAZIONE BANCA CLIENTE. Dott. Paolo Mangione DIREZIONE COMMERCIAL BANKING

LA DIMENSIONE TECNOLOGICA DELLA RELAZIONE BANCA CLIENTE. Dott. Paolo Mangione DIREZIONE COMMERCIAL BANKING 1 LA DIMENSIONE TECNOLOICA DELLA RELAZIONE BANCA CLIENTE Dott. Paolo Mangione DIREZIONE COMMERCIAL BANKIN 2 Numero di Banche (sedi legali) in Italia 1998-2009 3 Numero di sportelli in Italia 1998-2009

Dettagli

L assicurazione auto come elemento strategico nello sviluppo della bancassicurazione danni

L assicurazione auto come elemento strategico nello sviluppo della bancassicurazione danni L assicurazione auto come elemento strategico nello sviluppo della bancassicurazione danni Forum Bancassicurazione 2015 Roma, 8 ottobre 2015 BNL ha iniziato a vendere prodotti «non vita» nel 2007; nel

Dettagli

Order-to-Cash. Guardiamo avanti

Order-to-Cash. Guardiamo avanti Order-to-Cash Guardiamo avanti Mediacom supporta le aziende in tutte le fasi del Ciclo Attivo con il servizio di Order-to- Cash, che razionalizza ed ottimizza le risorse ed i processi delle aziende, con

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Indice. Autori Prefazione Ringraziamenti dell Editore XIII XV XIX

Indice. Autori Prefazione Ringraziamenti dell Editore XIII XV XIX Autori Prefazione Ringraziamenti dell Editore XIII XV XIX Capitolo 1 Il marketing nell economia e nella gestione d impresa 1 1.1 Il concetto e le caratteristiche del marketing 2 1.2 L evoluzione del pensiero

Dettagli

Nuove soluzioni di Factoring e nuovi rapporti con la Clientela

Nuove soluzioni di Factoring e nuovi rapporti con la Clientela Nuove soluzioni di Factoring e nuovi rapporti con la Clientela Intervento di Antonio De Martini Milano, 16 maggio 2006 Il vantaggio competitivo Principali elementi di soddisfazione: o Velocità e sicurezza

Dettagli

INDICE UN PARTNER LIBERO E AFFIDABILE 4 UN OBIETTIVO BEN CHIARO AL SERVIZIO DELLE VOSTRE ESIGENZE LEVIGAS PER LA CASA LEVIGAS PER IL CONDOMINIO

INDICE UN PARTNER LIBERO E AFFIDABILE 4 UN OBIETTIVO BEN CHIARO AL SERVIZIO DELLE VOSTRE ESIGENZE LEVIGAS PER LA CASA LEVIGAS PER IL CONDOMINIO ENERGIA TRASPARENTE UN PARTNER LIBERO E AFFIDABILE 4 UN OBIETTIVO BEN CHIARO AL SERVIZIO DELLE VOSTRE ESIGENZE LEVIGAS PER LA CASA LEVIGAS PER IL CONDOMINIO LEVIGAS PER PROFESSIONISTI, ARTIGIANI, COMMERCIANTI

Dettagli

Le strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo. STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN

Le strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo. STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN Le strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN Agenda 1. Introduzione 2. Il credito al consumo: alcune riflessioni sull evoluzione

Dettagli

FUSIONI E ACQUISIZIONI

FUSIONI E ACQUISIZIONI FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

Schema per la redazione di un business plan high tech

Schema per la redazione di un business plan high tech Schema per la redazione di un business plan high tech 1. Sintesi dell idea 2. Assessment dei fattori di rischio dell iniziativa 3. Strategia competitiva 3.1 Fonti del vantaggio competitivo 3.2 Posizionamento

Dettagli

Il servizio nel marketing del turismo e il comportamento del consumatore

Il servizio nel marketing del turismo e il comportamento del consumatore Lezione n. 2 Il servizio nel marketing del turismo e il comportamento del consumatore Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Il fine del marketing è di rendere superflua la

Dettagli

Come realizzare un progetto CRM eccellente

Come realizzare un progetto CRM eccellente Come realizzare un progetto CRM eccellente Andrea Farinet World Marketing & Sales Forum 2008 Milano, 18 giugno Come valorizzare strategia di marketing e strategia CRM? Di quale CRM hanno realmente bisogno

Dettagli

Piano di marketing internazionale

Piano di marketing internazionale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI MARKETING INTERNAZIONALE anno accademico 2004/2005 ISSUE 6: Piano di marketing internazionale Prof. Mauro Cavallone Dott.ssa Chiara Zappella Materiale didattico

Dettagli

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE INDICE Direttore di Filiale Imprese... 3 Coordinatore... 4 Gestore Imprese... 5 Addetto Imprese... 6 Specialista Estero Merci... 7 Specialista Credito

Dettagli

Capitolo 13. La distribuzione al dettaglio e all ingrosso. Capitolo 13- slide 1

Capitolo 13. La distribuzione al dettaglio e all ingrosso. Capitolo 13- slide 1 Capitolo 13 La distribuzione al dettaglio e all ingrosso Capitolo 13- slide 1 e all ingrosso Obiettivi di di apprendimento La distribuzione al dettaglio. Le decisioni di marketing dell impresa al dettaglio.

Dettagli

ESSERE O APPARIRE. Le assicurazioni nell immaginario giovanile

ESSERE O APPARIRE. Le assicurazioni nell immaginario giovanile ESSERE O APPARIRE Le assicurazioni nell immaginario giovanile Agenda_ INTRODUZIONE AL SETTORE ASSICURATIVO La Compagnia di Assicurazioni Il ciclo produttivo Chi gestisce tutto questo Le opportunità di

Dettagli

vendite Come organizzare le informazioni Il Customer Relationship Management nelle Istituzioni Finanziarie Europe

vendite Come organizzare le informazioni Il Customer Relationship Management nelle Istituzioni Finanziarie Europe Premessa Analisi dei progetti di Customer Il Customer Il data base per il marketing e per le : Come organizzare le informazioni Più di un terzo delle istituzioni non inserisce ancora in un unico data base

Dettagli

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE

CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI ECONOMIA Corso di Laurea in Economia Aziendale Esame di Laurea CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE Tutore: Prof. Maria Chiarvesio

Dettagli

L IMPRESA NELL AMBIENTE

L IMPRESA NELL AMBIENTE L IMPRESA NELL AMBIENTE General environment P Settore e mercati del settore (task environment) D O ORGANIZZAZIONI OVUNQUE E SISTEMI OVUNQUE General environment 2 SETTORE, MERCATI E IMPRESA L ambiente viene

Dettagli

IL BUDGET PUBBLICITARIO SILVIA LEGNANI

IL BUDGET PUBBLICITARIO SILVIA LEGNANI SILVIA LEGNANI IL BUDGET! È un programma di spesa, riferito ad un periodo di tempo stabilito.! Le voci che compongono il budget riguardano tutti i settori dell azienda.! IL BUDGET PUBBLICITARIO! È il programma

Dettagli

Capitolo XVII. La gestione del processo innovativo

Capitolo XVII. La gestione del processo innovativo Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della

Dettagli

VENDITORI CHE TELEFONANO BENE

VENDITORI CHE TELEFONANO BENE Miniguida Vendite Business VENDITORI CHE TELEFONANO BENE Dieci comportamenti e tecniche che incidono in modo diretto sui risultati di una attività di contatto della clientela attraverso mezzi «remoti»

Dettagli

Appendice 2 Piano di business preliminare

Appendice 2 Piano di business preliminare Appendice 2 Piano di business preliminare Sistema di valutazione di business idea e/o start-up innovative Piano di business preliminare DOCUMENTO DA RIEMPIRE A CURA DEL PROPONENTE Indice 1 Analisi tecnica

Dettagli

Facoltà di Scienze Politiche e di Scienze della Comunicazione. Corso di laurea in Economia e Metodi Quantitativi per le Aziende

Facoltà di Scienze Politiche e di Scienze della Comunicazione. Corso di laurea in Economia e Metodi Quantitativi per le Aziende Facoltà di Scienze Politiche e di Scienze della Comunicazione Marketing MARKETING DEL Corso di laurea in Economia e Metodi Quantitativi per le Aziende TURISMO II MODULO STATISTICA ECONOMICA E MARKETING

Dettagli

LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG

LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DI MTKG È LA SEQUENZA LOGICA DI ATTIVITÀ CHE CONSENTE DI: Stabilire gli obiettivi di mtkg, Formulare

Dettagli

Supporto all avvio di progetti imprenditoriali. GAL media Valle d Aosta

Supporto all avvio di progetti imprenditoriali. GAL media Valle d Aosta Supporto all avvio di progetti imprenditoriali GAL media Valle d Aosta Questo manuale è parte del progetto LEADER Agir pour l innovation rurale Scopo del manuale Sostenere le neo imprese rurali o le imprese

Dettagli

Communication mix - Advertising

Communication mix - Advertising Economia e Tecnica della Comunicazione Aziendale Communication mix - Advertising Lezione 11 Pubblicità Qualunque forma di presentazione e promozione non personale di idee, beni o servizi svolta dietro

Dettagli

Capitolo 16. La vendita personale e la promozione delle vendite. Capitolo 16 - slide 1

Capitolo 16. La vendita personale e la promozione delle vendite. Capitolo 16 - slide 1 Capitolo 16 La vendita personale e la promozione delle vendite. Capitolo 16 - slide 1 La vendita personale e la promozione delle vendite Obiettivi di apprendimento Vendita personale Il ruolo della forza

Dettagli

Seminario di Formazione Sales & Marketing Alberghiero SALES & MORE CONSULTING FORMAZIONE

Seminario di Formazione Sales & Marketing Alberghiero SALES & MORE CONSULTING FORMAZIONE Seminario di Formazione Sales & Marketing Alberghiero SALES & MORE CONSULTING FORMAZIONE Marketing Strategico L'analisi attenta del mercato di riferimento può aprire nuove prospettive al business alberghiero:

Dettagli

Specializzati in micro, piccole e medie imprese

Specializzati in micro, piccole e medie imprese Specializzati in micro, piccole e medie imprese PRESENTAZIONE Chi siamo Siamo una società di consulenza con una consolidata esperienza in ambito finanziario e gestionale. Siamo professionisti qualificati

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

Costituzione dell azienda

Costituzione dell azienda START UP E PMI INNOVATIVE - DALL IDEA ALL IMPRESA: SVILUPPO E STRUMENTI NORMATIVI I vantaggi, le agevolazioni fiscali, i finanziamenti regionali Costituzione dell azienda Giovedì 26 novembre 2015 Gli Step

Dettagli

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Corso di Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it Il I Mktg-L02 Marketing B2C vs Marketing B2B Business to Consumer (B2C): l acquirente

Dettagli

LA DIFFERENZIAZIONE 1

LA DIFFERENZIAZIONE 1 LA DIFFERENZIAZIONE 1 La differenziazione Condizioni per la differenziazione: -unicità (distintività) -valore per il cliente (meno costi o soddisfazione superiore) -percezione del valore da parte del cliente

Dettagli

Le strategie di marketing

Le strategie di marketing Stampa Le strategie di marketing admin in Professione Consulente Con l analisi di mercato è possibile mettere a punto i prodotti o servizi corrispondenti alle esigenze di ogni segmento di mercato. Essa

Dettagli

Strategie su misura per la tua azienda

Strategie su misura per la tua azienda Strategie su misura per la tua azienda www.topfiidelity.it www.topfidelity.it LA FIDELIZZAZIONE Uno degli obiettivi che ogni azienda dovrebbe porsi è quello di fidelizzare la clientela. Il processo di

Dettagli

Presentazione dell edizione italiana

Presentazione dell edizione italiana GR_00.qxd:GR_00 19-10-2009 11:59 Pagina v Indice IX XIX Presentazione dell edizione italiana Introduzione 3 1 L imperativo dei servizi e dei rapporti: il management nella concorrenza dei servizi Il ruolo

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli