CENTRO DI RICERCHE E STUDI IN MANAGEMENT SANITARIO

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1 CENTRO DI RICERCHE E STUDI IN MANAGEMENT SANITARIO 2011

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3 INDICE INTRODUZIONE... 3 GLI ASSOCIATI CE.RI.S.MA.S LE COMPETENZE CE.RI.S.MA.S Lo staff... 6 Le pubblicazioni (2011)... 7 Le pubblicazioni (2010)... 9 LA RICERCA Ricerca istituzionale (2011) Ricerca istituzionale ( ) Ricerca su commessa (2011) Ricerca su commessa ( ) I PROGETTI SUL CAMPO Progetti sul campo (2011) Progetti sul campo ( ) LA FORMAZIONE Corsi ad hoc Corsi di management sanitario Corsi a catalogo Community of practicie professionali Tesi e stage La formazione ( ) GLI EVENTI Workshop (2011) Communities of practicie professionali (2011) Workshop ( ) Communities of practices ( ) LA COMUNICAZIONE ESTERNA

4 Introduzione di Stefano Baraldi Si chiude, con il 2011, un anno particolare nella storia del nostro Centro. Da un lato, anche il Ce.Ri.S.Ma.S. ha risentito della congiuntura negativa che caratterizza il contesto economico generale e delle ripercussioni che questa ha avuto sul nostro sistema sanitario. Le esigenze di efficientamento e di urgente contenimento dei costi hanno inevitabilmente portato ad un ridimensionamento delle attività che, come quelle del Centro, fanno leva sull innovazione e sullo sviluppo delle competenze e rispondono pertanto ad una logica di investimento. Dall altro, proprio in questo periodo di crisi, il Ce.Ri.S.Ma.S. ha saputo togliersi soddisfazioni importanti, centrando tutti gli altri obiettivi previsti dal Piano Strategico Tra questi, meritano di essere segnalati il significativo ampliamento della base associativa (cresciuta di circa il 40%), l ulteriore progressione della produzione scientifica (dove si registra un incremento del 50% delle pubblicazioni internazionali), la buona visibilità acquisita sui media, il consolidamento del gruppo di persone che collaborano alle iniziative poste in essere dal Centro. Proprio questi risultati ci hanno permesso di guardare con fiducia (anche in una situazione contingente che non incoraggia certo ad essere ottimisti ) al prossimo futuro e ad immaginare, nel triennio , un percorso di crescita. Il Piano Strategico , approvato dal Consiglio Direttivo e dall Assemblea degli associati nel mese di dicembre, punta di fatto a recuperare il terreno perso quest anno in termini di attività e a sostenere uno sviluppo stabile del Centro, attraverso una sostanziale rivisitazione della value proposition nei confronti delle aziende associate e l introduzione di nuove tipologie di servizi. È ovviamente prematuro esprimere qualunque giudizio su queste iniziative che, per la maggior parte, stanno vedendo la luce proprio in queste settimane e che, mi auguro, potranno trovare spazio nei prossimi numeri della Newsletter del Centro e soddisfare le aspettative delle aziende che cercheranno in Ce.Ri.S.Ma.S. un compagno di viaggio competente e affidabile. 3

5 Gli Associati Ce.Ri.S.Ma.S. a cura di Chiara Sanvico La partecipazione al Centro, in veste di associati, è riservata ad enti privati e pubblici nonché a persone fisiche che perseguano finalità compatibili con quelle del Centro. Essa può essere formalizzata attraverso l accoglimento della domanda di ammissione da parte del Consiglio Direttivo ed il versamento della quota associativa. Gli enti e le persone associati al Centro sono classificabili nelle seguenti categorie: sono soci fondatori l Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta ; sono soci ordinari coloro che si propongono di partecipare in modo continuativo e sistematico alle attività del Centro; sono soci sostenitori coloro che si propongono di partecipare in modo particolarmente intenso alle attività del Centro. In caso di accoglimento ciascuna tipologia di socio si impegna a versare la quota associativa per un triennio. Entro sei mesi dallo scadere di ciascun triennio, i soci sono invitati a comunicare per iscritto la volontà di rinnovare la propria partecipazione all'associazione, con l'impegno al versamento della quota associativa per un ulteriore triennio, ovvero l intenzione di recedere dalla Associazione. Alle aziende associate il Ce.Ri.S.Ma.S. riserva: un'ampia visibilità nell'ambito delle iniziative promosse dal Centro; l'aggiornamento continuo rispetto all'evoluzione delle discipline legate alla gestione delle aziende sanitarie; l accesso agevolato alle attività di formazione: con riferimento agli interventi formativi ad hoc, è prevista una scontistica pari al: 25% del costo degli interventi formativi, in caso di soci sostenitori; 15% del costo degli interventi formativi, in caso di soci ordinari; analoga scontistica è prevista per la partecipazione ai gruppi interaziendali di formazione-ricerca sul campo quali i Forum tematici, le Community professionali e le iniziative di benchmarking internazionale; con riferimento ai corsi a catalogo, è previsto che le aziende associate possano beneficiare di iscrizioni gratuite ad una selezione di corsi a catalogo fino ad intera compensazione della quota associativa annua. Per iscrizioni superiori alle gratuità, si applica lo sconto del 25% per i soci sostenitori e del 15% per i soci ordinari. la possibilità di confrontarsi con le best practices nazionali e internazionali e di interagire con il network di interlocutori a vario titolo coinvolti nelle attività del Centro attraverso alcune iniziative riservate agli associati; l accesso gratuito ai seguenti servizi: ricerca istituzionale, contatti internazionali, tesi e stage, segnalazione di curricula. Inoltre, a partire dal 2012, sono previsti degli ulteriori vantaggi per le aziende associate: sconti particolari sui progetti sul campo (ovvero per le attività più assimilabili alla consulenza): del 5% come socio ordinario; del 10% come socio sostenitore; la possibilità di vincere, un progetto sul campo che verrà assegnato per sorteggio ad un associato. 4

6 La costituzione del Ce.Ri.S.Ma.S. è avvenuta nel 2001 tramite una convenzione sottoscritta dai due soci fondatori, l Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta. Nel corso di questi anni di attività, ai soci fondatori si sono aggiunte numerose altre aziende, sia sanitarie (aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere, I.R.C.C.S., aziende private) sia vicine al settore sanitario (provider tecnologici, società di consulenza, ecc). Indubbiamente, una base associativa così eterogenea rappresenta un importante punto di forza del Centro, in quanto rende disponibile la costituzione di una rete di stakeholder che condivide esperienze e competenze diversificate e complementari. Nel 2011 i 5 soci sostenitori del Ce.Ri.S.Ma.S. sono stati: Bain & Company; Centro Cardiologico Monzino; Istituto Europeo di Oncologia; Ordine Ospedaliero di S. Giovanni di Dio Fatebenefratelli; Policlinico Universitario "Agostino Gemelli". A queste aziende si sono affiancati 30 soci ordinari: AGEFOR A. USL di Modena; ASL Provincia Lodi; Associazione La Nostra Famiglia I.R.C.C.S. "E. Medea"; AUSL Parma; AUSL Reggio Emilia; Azienda Ospedaliera Guido Salvini ; Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità ; Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco; Azienda Ospedaliera Ospedale di Treviglio-Caravaggio ; Azienda Usl 18 Rovigo; Azienda USL di Cesena; BravoSolution; Casa di cura Mater Domini ; Casa di Cura GE.P.O.S.; Centro Ortopedico di Quadrante; Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero; GE Healthcare; GESI Gestione Sistemi per l'informatica; Honeywell; Istituto Clinico Città Studi Milano; Istituto Clinico Humanitas; ITAL TBS; Johnson & Johnson Medical Holding; Lanzo Hospital; Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza; Ospedale di Sassuolo; Ospedale Regionale di Locarno La Carità; Skills Exeo - Divisione Sanità; UNIAMO - Federazione Italiana Malattie Rare; Zucchetti. 5

7 Le Competenze Ce.Ri.S.Ma.S. a cura di Chiara Sanvico Lo Staff Lo staff del Ce.Ri.S.Ma.S. è composto da persone che condividono i valori di fondo che animano le attività del Centro. Si sottolineano, in particolare, la ricerca continua di innovazione nel management sanitario, la volontà di rapportarsi con uno spirito di partnership con le aziende associate e la capacità di lavorare in gruppo nello svolgimento dei progetti del Centro. In linea con tale visione di fondo, prestano il proprio contributo alle iniziative del Centro esperti di pianificazione strategica, programmazione e controllo, contabilità e bilancio, organizzazione aziendale, gestione del personale, procurement, sistemi di qualità, marketing e comunicazione, etica, diritto, economia sanitaria, epidemiologia, psicologia, sociologia, gestione per progetti, teamworking, leadership... In termini strutturali, le attività del Centro sono guidate dal Consiglio Direttivo e deliberate dall Assemblea degli Associati e realizzate tramite uno staff di persone dedicate, a cui si aggiungono i contributi di collaboratori esterni. Lo staff di Ce.Ri.S.Ma.S. si articola nei seguenti ruoli: Presidente, Alberto Cova; Direttore, Stefano Baraldi; Vicedirettore Vicario, Mario Brambilla; Vicedirettore Operativo, Antonella Cifalinò; Consiglieri: Eugenio Anessi Pessina, Luciano Angelini, Stefano Arlotti, Cesare Catananti, Americo Cicchetti, Cosma Gravina, Giampietro Luzzato, Luca Merlini, Stefano Michelini, Luigi Sala; Responsabili di aree di attività: Eugenio Anessi Pessina, per l area di ricerca; Stefano Baraldi, per l area progetti sul campo; Antonella Cifalinò, per l area formazione; Americo Cicchetti, per l area eventi; Responsabile della segreteria e del sito web: Chiara Sanvico; Responsabile comunicazione: Irene Gabutti. Infine, collaborano in via continuativa alle attività del Centro, prestando il proprio contributo alle diverse aree di attività (ricerca, formazione, progetti sul campo ed eventi), anche Fabrizio Bocci, Filippo Cristoferi, Giacomo Frittoli, Maria Foti, Luca Gazzo, Manuela Macinati, Marco Marchetti, Daniele Mascia, Giuliana Monolo, Federica Morandi, Ilaria Piconi, Marco Rizzo, Luca Rodolfi, Paola Sacco e Stefano Villa. Ce.Ri.S.Ma.S. si avvale, inoltre, della collaborazione di un network qualificato di circa 30 persone, tra ricercatori e professionisti, che affiancano le risorse interne nella realizzazione delle diverse iniziative. 6

8 Le pubblicazioni 2011 Monografie E. ANESSI PESSINA, E. CANTÙ, N. PERSIANI. Armonizzazione contabile e revisione dei bilanci nelle aziende sanitarie pubbliche. In: Cantù E.. Rapporto OASI L'aziendalizzazione della sanità in Italia. p , Milano:EGEA E. ANESSI PESSINA, E. CANTÙ, I. STECCOLINI. L evoluzione dei sistemi contabili pubblici: un modello interpretativo. In: Anessi Pessina E., Sicilia M., Steccolini I.. Bilanci pubblici fra riforme e prassi: quali sfide per il futuro?. p. 3-20, Milano:EGEA E. ANESSI PESSINA, M. SICILIA. Le variazioni di bilancio: entità, determinanti e principali attori. In: Anessi Pessina E., Sicilia M., Steccolini I.. Bilanci pubblici fra riforme e prassi: quali sfide per il futuro?. p , Milano:EGEA E. ANESSI PESSINA, M. SICILIA, I. STECCOLINI (a cura di). Bilanci pubblici fra riforme e prassi: quali sfide per il futuro?. E. ANESSI PESSINA, M. SICILIA, I. STECCOLINI. Conclusioni. In: Anessi Pessina E., Sicilia M., Steccolini I.. Le variazioni di bilancio: entità, determinanti e principali attori. p , Milano:EGEA P. BOSCOLO, I. GIUSEPI, M. MARSILIO, S. VILLA. Innovazione e performance nella gestione della Supply Chain in sanità: esempi nazionali ed internazionali a confronto in Cantù E. L aziendalizzazione della sanità in Italia, Rapporto OASI 2011, Egea, Milano E. CANTÙ, C. CARBONE, E. ANESSI PESSINA. Do Italian Regions effectively use DRG funding to steer provider behaviour?. In: Policy, performance and management in governance and intergovernmental relations: Transatlantic perspectives. CHELTENHAM:Edward Elgar Articoli e Paper E. ANESSI PESSINA, M. G. RIZZO M.G.. Grado di specializzazione delle Aziende Sanitarie, in Rapporto Osservasalute 2011, Milano, Prex, J. BJÖRK, F. DI VINCENZO & M.G. MAGNUSSON, D. MASCIA. The Impact of Social Capital on Ideation. Industry and Innovation, 18(6): G. CAPPELLARO, S. GHISLANDI, E. ANESSI-PESSINA. Diffusion of medical technology:the role of financing. HEALTH POLICY, vol. 100, p , ISSN: D. MASCIA, A. CICCHETTI. Physician Social Capital and the Reported Adoption of EBM: Exploring the role of Structural Holes. Social Science & Medicine, 72: D. MASCIA, A. CICCHETTI, M.P. FANTINI, G. DAMIANI & W. RICCIARDI. Physicians' propensity to collaborate and their attitude towards Evidence-Based Medicine: A cross-sectional study. BMC Health Services Research, 11: 172 D. MASCIA, F. DI VINCENZO. Co-opetition e performance organizzativa: un analisi empirica nel settore sanitario. Studi Organizzativi, 1, D. MASCIA, F. DI VINCENZO. Understanding Hospital Performance: The Role of Network Ties and Patterns of Competition. Health Care Management Review, 36(4): D. MASCIA, M.P. FANTINI, G. PIERONI, A. LONGANESI, M.T. MONTELLA, F. RAGGI, M. ANNICCHIARICO, A. CICCHETTI. Network Professionali e Evidence- Based Medicine: Un Analisi Empirica. Mecosan, 77: D. MASCIA, F. MORANDI, A. CICCHETTI. Looking Good or Doing Better? Patterns of Decoupling in the Implementation of Clinical Directorates. In Leslie A. Toombs (Ed.) Proceedings of the 18th Annual Meeting of the Academy Of Management. F. MORANDI, D. MASCIA, A. CICCHETTI. Il decoupling nelle organizzazioni sanitarie: Il caso dei dipartimenti ospedalieri italiani. Mecosan, 79: M. G. RIZZO. Fenomeni di specializzazione in sanità. I risultati di una ricerca empirica,mecosan, 78: Paper Presentati a Convegni A. CICCHETTI, D. MASCIA, F. MORANDI, I. PICONI. Clinical Directorate Analysis in the Italian NHS. Evidences from the National Monitoring Framework System, EHMA (European Health Management Association) Annual Conference 2011, Porto, Portogallo giugno

9 A. CICCHETTI, I. PICONI. Strategic Management of Human Resources: empirical findings from the Italian NHS. EHMA (European Health Management Association) Annual Conference 2011, Porto, Portogallo giugno A. CICCHETTI, V. IACOPINO, D. MASCIA. Professional networks and the diffusion of medical technologies: an empirical study on robotic surgery. 16th Annual Conference Italian Health Economics Association (AIES), Second University of Naples, Napoli, settembre 2011 I. GABUTTI, F. CRISTOFERI, A. CICCHETTI, Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 nel settore sanitario italiano: facoltativo o obbligatorio? Italian Health Economics Association (AIES - Associazione Italiana di Economia Sanitaria), 16th Annual Conference, Napoli Settembre 2011 F. LEGA, M. MARSILIO, S. VILLA. Does supply chain management in the public healthcare sector keep its promises concerning performance? Evaluation method and evidence from the Italian NHS. Workshop "Operations Management in Public Services" for the Special Issue of Prodcution Planning and Control, University of Warick, UK, marzo, D. MASCIA, R. DANDI. Professional Physicians Networks and the Use of Clinical Guidelines. EGOS Colloquium 2011, Sub-theme 03: (SWG): Professional Service Organizing and Leadership. D. MASCIA, F. DI VINCENZO. Dynamics of Hospital Competitive Relationships: Social Network Analysis in the Italian NHS. Academy of Management Annual Meeting, Health Care Management Division, San Antonio, USA, agosto D. MASCIA, F. MORANDI, A. CICCHETTI. Looking good and/or doing better? Patterns of decoupling in the implementation of clinical directorates among Italian hospitals, 27th EGOS Colloquim, Reassembling Organizations, Gothenburg, Svezia 6-9 luglio D. MASCIA, F. MORANDI, A. CICCHETTI. Looking Good or Doing Better? Patterns of Decoupling in the Implementation of Clinical Directorates. Academy of Management Annual Meeting, Health Care Management Division, San Antonio, USA, agosto D. MASCIA, F. PALLOTTI, A. LOMI, J. IWASHYNA. Do Patients Flow Towards Better Care? A Study on the Network Dynamics of Patient Sharing Between Hospitals. 16th Annual Conference Italian Health Economics Association (AIES), Second University of Naples, Napoli, settembre 2011 D. MASCIA, I. PICONI. Unfolding career boundaries in health care: an empirical study of hospital CEOs career paths in the Italian NHS. EGOS Colloquium 2011, Goteborg, Svezia. 6-9 luglio 2011 D. MASCIA, I. PICONI. Career Histories and managerial performance of hospital CEOs: an empirical study in the Italian National Health Service. Italian Health Economics Association (AIES - Associazione Italiana di Economia Sanitaria), 16th Annual Conference, Napoli Settembre F. MORANDI, D. MASCIA, A. CICCHETTI. Cambiamento organizzativo e miglioramento della soddisfazione lavorativa: l esperienza dei dipartimenti ospedalieri italiani. XII WOA (Workshop di Organizzazione Aziendale), Generazioni e Ri- Generazioni nei processi organizzativi. Napoli giugno F. MORANDI, D. MASCIA, A. CICCHETTI. Cambiamento organizzativo e miglioramento della soddisfazione lavorativa: l esperienza dei dipartimenti ospedalieri italiani. 16th Annual Conference Italian Health Economics Association (AIES), Second University of Naples, Napoli, settembre 2011 F. MORANDI, D. MASCIA, A. CICCHETTI. Cambiamento organizzativo e soddisfazione lavorativa: l esperienza dei dipartimenti ospedalieri in Italia, XXXIV Convegno annuale AIDEA, Aziende di servizi e servizi per le aziende La ricerca di un percorso di sviluppo sostenibile per superare la crisi, Perugia, 13 e 14 ottobre 2011 I. PICONI, D. MASCIA. Career histories and managerial performance of hospital CEOs: an empirical study in the Italian National Health Service. XII XI Workshop of the Group of the Italian Scholars in Organization Studies, Naploli giugno S. VILLA. A framework for the analysis of hospital patient flows: the results of an Italian benchmarking study. Informs (Institute for Operations Research and Management Sciences) Healthcare, Montreal, giugno

10 Le pubblicazioni (2010) Monografie E. ANESSI PESSINA, S. VILLA, La valutazione economico gestionale del percorso del paziente chirurgico, in Il reparto operatorio: progettazione, organizzazione, controllo, a cura di A. Cambieri - F. Girardi - M. D Alfonso - A. Luongo - M. Bock, Il Pensiero Scientifico Editore; G. BENSA I. GIUSEPI, S. VILLA, La gestione delle operations in ospedale, in L ospedale tra presente e futuro, Lega F., Mauri M., Prenestini A. (a cura di) Egea, Milano; G. BENSA, F. LEGA, A. PRENESTINI, S. VILLA, Le determinanti dello stato di salute del sistema ospedaliero Italiano, in L ospedale tra presente e futuro, Lega F., Mauri M., Prenestini A. (a cura di) Egea, Milano; A. CICCHETTI, M. MARCHETTI, Manuale di Health Technology Assessment, Il Pensiero Scientifico Editore. A. CICCHETTI, I. PICONI, Formazione Manageriale nelle Aziende Private Accreditate. In Age.na.s, FIASO. (2010). Formazione Manageriale in Sanità, Competenze e Fabbisogni per lo sviluppo professionale del management nel SSN. (2010). p.p ; A. CICCHETTI, I. PICONI, Assetto della formazione manageriale nei contesti europei. In Age.na.s, FIASO. (2010). Formazione Manageriale in Sanità, Competenze e Fabbisogni per lo sviluppo professionale del management nel SSN. (2010). p.p ; Articoli e Paper E. ANESSI PESSINA, Rilevanza del meccanismo tariffario nell allocazione del Fondo Sanitario Regionale, in Rapporto Osservasalute 2010, Prex, Milano; E. ANESSI PESSINA, Assetto economico-finanziario: Introduzione, in Rapporto Osservasalute 2010, Prex, Milano; E. ANESSI PESSINA, Disavanzo/avanzo sanitario pubblico pro capite, in Rapporto Osservasalute 2010, Prex, Milano; E. ANESSI PESSINA, E. CANTU, I. STECCOLINI, L evoluzione dei sistemi contabili nelle aziende della pubblica amministrazione, in Scritti in onore di Vittorio Coda, EGEA, Milano: ; E. ANESSI PESSINA, G. NASI, I. STECCOLINI, Accounting innovations: A contingent view on Italian LGs, «Journal of Public Budgeting, Accounting and Financial Management»; 22 (2): ; S. BARALDI, L.G. AIDEMARK, E. FUNCK, A. JANSSON, The importance of Balanced Scorecards in hospitals, in Epstein M.J. Manzoni J.F. Davila A., Studies in Managerial and Financial Accounting, vol. 20, (pag ); G. BENSA, M. DA BOVE, I. GIUSEPI, S. VILLA, Misurare la performance della logistica del farmaco: applicazione di una metodologia a due casi studio, Mecosan 74, pp: 9-25; A. CIFALINò, S, CIANCA, In pool per la governance libica, Sole 24 Ore Sanità, 11 maggio; F. CRISTOFERI, Outsourcing in sanità. Un modello in continua evoluzione, Tecnica Ospedaliera, Dicembre 2010; F. CRISTOFERI, Experimentaciones de gestión en Italia, Medical Economic, Spanish Publishers Associates, 19 novembre 2010; M.S. MACINATI, The perception of budget by clinicians. Lesson from two case-studies, Financial Accountability and Management, 26(4): ; M.S. MACINATI, L impiego delle informazioni di contabilità analitica in sanità. I risultati di una ricerca empirca. Mecosan, 76:9-22; D. MASCIA, A.F. MUCCICONI, F. DI VINCENZO, V. DI CANDIA, Collaborazione e Competizione nel Servizio sanitario nazionale: evidenze empiriche nella regione Abruzzo, Politiche Sanitarie, 11(4): ; 9

11 D. MASCIA, F. DI VINCENZO, Understanding Hospital Performance: The Role of Network Ties and Patterns of Competition. In Leslie A. Toombs (Ed.) Proceedings of the 17 th Annual Meeting of the Academy Of Management; I. PICONI, A. CICCHETTI, Percorsi di Carriera dei Direttori Generali nel SSN. Approfondimento in Rapporto Osserva Salute 2010; I. PICONI, D. MASCIA, L analisi delle migrazioni manageriali nel Ssn: il caso dei direttori generali. Mecosan, n73: 41-54; M.G. RIZZO, F. DEGRASSI, A. D URSO, P. LONGO, M. PICCINI, La razionalizzazione del sistema di offerta ospedaliero: Apa e Pac.Il caso dell Asl Roma B. Mecosan, n.75 Paper Presentati a Convegni A. CICCHETTI, A. GHIRADINI, D. MASCIA, F. MORANDI, I. PICONI, R. CARDONE, Creazione di una struttura di monitoraggio per l'analisi organizzativo e gestionale del dipartimento ospedaliero nella prospettiva del governo clinico: evidenze dall'indagine nazionale, Italian Health Economics Association (AIES), 15th Annual Conference, CORIPE Piemonte, Moncalieri (TO) ITALY September 30 October 1, 2010; R. DANDI, A. CICCHETTI, M.P. FANTINI, D. MASCIA, S. MATTIA, Integrating Knowledge in Paediatric Care. Paper presentato alla 6th UK Social Networks Conference, Manchester, April 14-16, 2010; F. FONTANA, A. CICCHETTI, M.P. FANTINI, R. DANDI, D. MASCIA, T. DALL OSSO, Primary Care Integration: the Case of Advice Networks among Pediatricians. Paper presentato alla XXX Sunbelt Social Networks Conference, Riva del Garda, Italy, June 29 - July 04, 2010; V. IACOPINO, D. MASCIA, I. PICONI, F. DI VINCENZO, Exploring the Formation of Professional Communities: an Observational Study, Italian Health Economics Association (AIES), 15th Annual Conference, CORIPE Piemonte, Moncalieri (TO) ITALY September 30 October 1, 2010; F. PALLOTTI, D. MASCIA, A. LOMI, Networks of Collaboration Among Multipoint Competitors: A Direct Test of the Mutual Forbearance Hypothesis. Paper presentato alla XXX Sunbelt Social Networks Conference, Riva del Garda, Italy, June 29 - July 04, 2010; M.G. RIZZO, Does DRG funding encourage hospital specialization? Evidence from the Italian National Health Service. Paper presentato al convegno internazionale EHMA Managing Radical Change in Health: Quality, Efficiency, Equity, Lahti, Finland; M.G. RIZZO, Fenomeni di specializzazione in sanità. I risultati di una ricerca empirica. Paper presentato al convegno annuale AIDEA giovani 2010; S. VILLA, A framework for the analysis of hospital patient flows: the results of an Italian benchmarking study, paper presentato al MSOM (The Manufacturing and Service Operations Management Society) Conference 2010 Technion, Haifa, Israel; S. VILLA, G. BENSA, I. GIUSEPI, Which costs and benefits of innovation in healthcare logistics?, relazione presentata alla conferenza ORAHS Operational Research Applied to Health Services, University of Genova, faculty of economics; S. VILLA A framework for the analysis of hospital patient flows: the results of an Italian benchmarking study, paper presentato all EHMA ANNUAL CONFERENCE 2010, 30 June - 2 July, Lahti, Finland. 10

12 La Ricerca a cura di Eugenio Anessi Pessina L attività di ricerca è finalizzata a produrre nuove conoscenze sui temi del management sanitario. La generazione di know-how consente al Ce.Ri.S.Ma.S. di: differenziarsi e rendersi riconoscibile nel circuito accademico nazionale e internazionale; contribuire allo sviluppo delle aziende del settore; alimentare la qualità delle iniziative intraprese in altre aree (progetti sul campo, eventi, formazione). La ricerca rappresenta pertanto il vero e proprio "motore" di tutte le altre aree di attività del Centro e si sviluppa in termini di: progetti di ricerca istituzionale, finanziati direttamente dal Ce.Ri.S.Ma.S., su temi di management sanitario di ampio respiro; progetti di ricerca su commessa, richiesti e finanziati dagli associati su temi di particolare interesse o rilevanza. Ricerca istituzionale 2011 La diffusione dei sistemi di performance measurement e management dell' assistenza primaria in Italia Di A. Cifalinò Lo sviluppo dei sistemi di misurazione delle performance delle aziende sanitarie è dibattuto tanto in letteratura quanto nella pratica. In particolare, le critiche mosse ai tradizionali sistemi di accounting in sanità aprono nuovi scenari di riflessione, in cui l enfasi viene posta non tanto sugli strumenti, quanto piuttosto sulle finalità e sul processo di produzione ed utilizzo delle informazioni all interno delle aziende sanitarie, in integrazione con i diversi sistemi di governo manageriale. La ricerca si propone di analizzare il grado di diffusione (attuale e prospettico) delle misure di performance del Primary Health Care in Italia, nonché l utilizzo di tali misure da parte del management (direttore dipartimento, distretto, unità operativa). Si assume una concezione allargata di Primary Health Care inclusiva dei seguenti servizi: assistenza medica primaria (MMG, PLS, continuità assistenziale); farmaceutica territoriale; specialistica ambulatoriale; assistenza protesica e integrativa; assistenza domiciliare; assistenza residenziale e semiresidenziale; assistenza consultoriale; assistenza pediatrica di comunità; assistenza integrata (percorsi clinico-assistenziali). La tecnica di ricerca si è avvalsa della predisposizione ed invio di un questionario alle aziende sanitarie locali presenti nel territorio nazionale (complessivamente 146 ASL attive al 31/12/2010). Il questionario è stato indirizzato all esponente del management identificato come riferimento prioritario in tema di governo del Primary Health Care. In particolare, a seconda delle caratteristiche istituzionali ed organizzative delle ASL, sono previste tre possibili figure: direttore del dipartimento assistenza primaria o dipartimento territoriale equivalente; direttore del distretto socio-sanitario principale (con funzioni produttive); responsabile del programma di assistenza primaria. Al fine di censire gli estensori del questionario, si è svolta una analisi dei siti web aziendali e, qualora le informazioni pubblicate fossero insufficienti, una intervista telefonica. Il questionario ha consentito di evidenziare: l attuale grado di diffusione delle misure di performance dei servizi di Primary Health Care (i.e. tipologie di misure e loro scomposizione per aree organizzative e per aree di attività); 11

13 l attuale processo di utilizzo delle misure di performance dei servizi di Primary Health Care, in integrazione con gli altri processi manageriali (i.e. finalità e modalità di utilizzo). All analisi empirica partecipa uno Steering Committee composto da cinque ruoli manageriali apicali che hanno maturato una significativa esperienza sul tema (un direttore generale di ASL, un direttore sanitario di ASL, tre direttori di dipartimento territoriale). Lo Steering Committee contribuisce tanto alla definizione della struttura del questionario quanto all interpretazione dei dati raccolti. Nel corso del 2011 è stata completata la raccolta dei dati da parte di 59 ASL (corrispondenti al 40% dell universo). E attualmente in corso l analisi statistica dei risultati della ricerca. La logistica sul territorio: quali spazi per la razionalizzazione dei costi e il miglioramento dei livelli di performance? Di S. Villa Il progetto La logistica sul territorio: quali spazi per risparmiare e migliorare gli standard di servizio? vuole compiere una analisi della domanda di logistica indotta dalle attività territoriali di una azienda sanitaria individuando le aree di miglioramento e tratteggiando le possibili linee di innovazione tecnologica, gestionale ed organizzativa. Negli ultimissimi anni, le aziende sanitarie italiane più mature si sono rese protagoniste di una serie di innovazioni nella logistica ospedaliera, realizzando importanti risparmi di costo e significativi miglioramenti di performance, in termini di qualità e sicurezza delle cure. Un area invece finora trascurata dalle aziende sanitarie e sicuramente poco studiata è la logistica del territorio, ovvero la logistica al di fuori delle mura dell ospedale. Eppure, negli ultimissimi anni, le aziende sanitarie si sono trovate, per ragioni diverse, a investire importanti risorse nella logistica sul territorio per il trasporto di persone, per il rifornimento delle strutture esterne all azienda, per i progetti di assistenza domiciliare o di erogazione diretta dei farmaci e così via. Al fine di colmare questo gap di conoscenze, la ricerca vuole rispondere a tre distinte domande: Quali sono i nodi e i flussi del sistema logistico territoriale che caratterizzano un Azienda Sanitaria? Quali sono le possibili soluzioni gestionali, organizzative e tecnologiche per innovare la logistica del territorio? Qual è l effettivo impatto in termini di costi e standard di servizio offerti? La ricerca si pone l obiettivo di fornire utili indicazioni a manager e policy-maker sulle possibili strategie di innovazione della logistica territoriale. Al fine di rispondere alle tre domande di ricerca sopra indicate è stata utilizzata la metodologia dei casi studio. In particolare, i ricercatori del Ce.Ri.S.Ma.S. hanno analizzato quattro differenti casi di Aziende Sanitarie Locali: Cesena, Forlì, Roma E e Udine. Il progetto di ricerca si articola in tre distinte fasi: Analisi di ricognizione dello situazione attuale ( as is ) condotta attraverso lo strumento dell intervista semi-strutturata. L obiettivo è quello di ricostruire i vari processi logistici incrociando attività e attori. Analisi quantitativa sulla domanda e sulla strutturazione dell offerta basata sui dati routinariamente raccolti dall azienda. Identificazione di soluzioni innovative e definizione di possibili scenari futuri e analisi impatto sui livelli di performance. 12

14 In particolare lo studio si è focalizzato sull analisi dell organizzazione logistica nei seguenti ambiti: Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) Presidi Ausili e protesica Farmaci (erogazione diretta, distribuzione per conto, primo ciclo di terapia) Campioni di laboratorio. E stata chiusa la prima parte di analisi qualitativa della situazione attuale ( as is ) dei diversi processi logistici nelle quattro aziende. I risultati preliminari dello studio, riferibili alla prima parte di analisi qualitativa della situazione attuale ( as is ) dei diversi processi logistici nelle quattro aziende, evidenziano la presenza di tre principali problematiche: Variabilità; Poca chiarezza nei sistemi di programmazione; Frammentazione e scarsa integrazione. Per quanto concerne il primo punto si registra, per ciascuno dei flussi logistici preso in considerazione, una estrema variabilità nelle modalità di gestione delle richieste e dei sistemi di distribuzione. Ad esempio, nel caso di ausili e protesica, esistono almeno quattro diversi punti di acceso per il ritiro dei materiali: (i) impresa fornitrice; (ii) sanitaria; (iii) magazzino di distretto e (iv) ingegneria clinica. Questa frammentazione dei modelli logistici è fonte di una serie di problemi, quali la difficoltà nella gestione dei flussi logistici, i bassi livelli di appropriatezza, la scarsa chiarezza dei sistemi di responsabilità e lo scarso grado di equità. La disciplina della logistica insegna che una componente rilevante di un sistema logistico è rappresentata dalla programmazione dei flussi. Un elemento comune nella gestione della logistica territoriale nelle quattro aziende analizzate è dato dalla presenza di sistemi di programmazione poco chiari. L esempio dell Assistenza Domiciliare Integrata è, a tal proposito, abbastanza significativo. I pazienti che richiedono un programma di assistenza domiciliare vengono tipicamente classificati in tre livelli che attivano, conseguentemente, tre differenti modelli logistico organizzativi. L assegnazione dei pazienti ai tre livelli mette però assieme logiche e criteri differenti quali: (i) il fabbisogno logistico (la quantità di materiale da consegnare ai pazienti); (ii) la complessità clinica; (iii) il fabbisogno socio assistenziale (la necessità che più figure professionali vedano il paziente). Inoltre risulta poco chiaro il sistema di attribuzione dei pazienti alle varie equipe. Ragioni di governo clinico farebbero propendere ad una assegnazione dei pazienti per appartenenza di MMG, mentre ragionamenti di tipo logistico farebbero propendere per una organizzazione basata sul domicilio del paziente. Questa poca chiarezza nei sistemi di programmazione dell ADI è segno però della mancanza a monte di un reale e chiaro disegno strategico sul ruolo attuale e prospettico dell assistenza domiciliare all interno delle più generali strategie aziendali sull assistenza territoriale e sull integrazione ospedale-territorio. Per quanto riguarda invece la frammentazione dei modelli gestionali è possibile individuare tre diversi tipi di frammentazione: Frammentazione delle responsabilità nella gestione dei vari flussi logistici Frammentazione dei punti di consegna/magazzini Frammentazione di processo Nelle successive fasi del progetto di ricerca si cercherà, dapprima, di quantificare i diversi flussi in termini di volumi, costi di gestione e valori economici e, in secondo luogo, di individuare, con il supporto di esperti, possibili linee di cambiamento. 13

15 La negoziazione del prezzo e l utilizzo dei farmaci in un ottica di HTA: esperienze ed aspettative degli stakeholder Di M. Marchetti Il progetto di ricerca si propone di studiare come, nel processo di determinazione del prezzo di un nuovo farmaco, siano identificati e diversamente percepiti i criteri, seguiti per tale determinazione dai diversi portatori di interessi, o stakeholder, che partecipano a tale negoziazione. Adottando un ottica di HTA si identificheranno le dimensioni che vengono attualmente valutate e che potenzialmente influenzano la determinazione del prezzo del farmaco. L HTA adotta infatti un approccio multidisciplinare basato su: il problema sanitario e le tecnologie correntemente utilizzate; la descrizione e caratteristiche tecniche della tecnologia; l efficacia clinica (effectiveness); la sicurezza; il costo e la valutazione economica; gli aspetti etici; gli aspetti organizzativi; gli aspetti sociali; gli aspetti legali. Dai dati a disposizione, infatti, risulta che l efficacia e la sicurezza sono le dimensioni maggiormente considerate dai decisori e dall industria, anche se gli enti regolatori incominciano a manifestare interesse verso gli approcci comparativi tra farmaci. In letteratura esistono linee guida sulla tipologia degli studi da presentare, dove ad esempio si specifica la necessità di RCT, active comparator trial, studi di superiorità ecc.. Indicazioni vengono fornite anche sulla tipologia e valutazione degli eventi avversi associati ad una data terapia. Mancano però indicazioni operative sull utilizzo delle diverse dimensioni di valutazione dell HTA nel processo di determinazione del prezzo. Infatti rimane irrisolto il passaggio dalla valutazione delle singole dimensioni di HTA alla definizione del prezzo del farmaco. Inoltre, sono in corso vivaci discussioni a livello internazionale su come attuare un processo di value based pricing, processo che ha l obiettivo di identificare un metodo di riallocazione delle risorse che favorisca, in sede di negoziazione del prezzo, le tecnologie considerate migliori. Sulla base di queste premesse, l obiettivo del progetto di ricerca si articola in una serie di domande di ricerca quali: quali sono i punti di vista (aspettative) dei diversi stakeholder sul contributo delle dimensioni dell HTA nel determinare il valore di un nuovo farmaco? come si differenziano le aspettative di enti regolatori, industria farmaceutica, esperti di HTA e pubblico? qual è l esperienza degli stakeholder nel valutare o produrre evidenze rilevanti in sede di negoziazione del prezzo? come le diverse dimensioni dell HTA possono/dovrebbero contribuire a determinare il valore di mercato di un nuovo farmaco? Per rispondere a tali quesiti si ricorrerà all elaborazione di un questionario che verrà somministrato online. Il questionario sarà strutturato, con quesiti in parte differenziati per gruppo di stakeholder. Le domande saranno sia chiuse che aperte. Il questionario si articolerà in sei sezioni (Identificativa, Esperienze in HTA, Esperienza in Pricing&Reimbursement, Status Quo, Situazione ideale, Value Based Pricing). Si prevede di inviare 140 questionari a stakeholder nazionali e 117 questionari a stakeholder europei. La scelta di estendere l indagine a livello europeo è giustificata dall internazionalità del dibattito sul value based pricing, come dimostra l esistenza di diversi progetti europei sul tema come quello dello European Network of Health Technology Assessment che ha, al suo interno, un working package espressamente dedicato al Relative Effectiveness of Pharmaceutical. Al termine della fase di raccolta dei questionari, verrà effettuata un analisi qualitativa delle evidenze raccolte individuando punti di contatto e difformità oggettive esistenti tra i diversi stakeholder. L analisi qualitativa permetterà una sintesi delle posizioni/aspettative dei singoli intervistati. Identificare e confrontare le posizioni di enti regolatori, industria farmaceutica, valutatori dei farmaci e cittadini/pazienti chiarirà quali elementi oggettivi contribuiscono attualmente 14

16 alla definizioni del prezzo di un nuovo farmaco. Mentre identificare le aspettative dei vari stakeholder potrà risultare utile in sede di discussione sui criteri per la definizione dei prezzi ed elaborazione di eventuali nuove linee guida. I risultati verranno presentati a convegni nazionali ed internazionali ed inviati per pubblicazioni su riviste scientifiche quali PharmacoEconomics, Il Giornale Italiano di Health Technology Assessment, l International Journal of Technology Assessment in Health Care, International Journal of Public Health. Performance measurement systems e stili di leadership Di. S. Baraldi Non di rado, l esperienza maturata sul campo conferma che l introduzione di strumenti di misurazione delle performance evoluti (come il Balanced Scorecard) fallisce a causa di un commitment non adeguato da parte degli organi di vertice. Di contro, la letteratura non sembra avere ancora studiato in maniera approfondita il ruolo che la leadership del management aziendale gioca sull efficace implementazione di tali strumenti. Per queste ragioni, il progetto di ricerca intende esplorare i seguenti interrogativi: in quale misura lo stile di leadership condiziona l introduzione, l implementazione e l utilizzo di PMS evoluti? possono diversi stili di leadership influenzare le performance organizzative? l introduzione, l implementazione e l utilizzo di strumenti di misurazione evoluti può a sua volta influenzare lo stile di leadership (sia a livello di senior che di middle management)? Completata la fase di analisi della letteratura e di definizione della più opportuna metodologia di ricerca, il progetto si svilupperà in due step successivi: una survey a livello nazionale indirizzata ai vertici delle più importanti aziende sanitarie italiane (che verrà completata entro il 2012); l analisi in depth di un numero limitato di casi aziendali in Italia e all estero (che verrà completata entro il 2013). Ricerca istituzionale ( ) L introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Aziende Sanitarie: Quali Benefici? (2010) Il Ce.Ri.S.Ma.S. (in collaborazione con il Centro studi, ricerche e formazione sulle politiche, l economia e il management in sanità) ha svolto un indagine sull universo delle circa 270 aziende sanitarie pubbliche, tramite un questionario indirizzato ai responsabili dei loro Servizi economico-finanziari, al fine di fare qualche valutazione sul passaggio delle aziende sanitarie pubbliche dalla tradizionale contabilità finanziaria a quella «generale» o «economicopatrimoniale». La ricerca evidenzia come le difficoltà tecniche poste dall introduzione della contabilità generale siano superabili e come un azienda pubblica possa funzionare bene anche senza le tradizionali garanzie di contenimento della spesa fornite dalla contabilità finanziaria. Evidenzia inoltre come, una volta consolidato, il sistema di contabilità generale sappia fornire informazioni utili sia al management aziendale che alla Regione. Evidenzia anche però come la contabilità generale non sia solo una questione tecnico-contabile o, peggio ancora, meramente informatica. Le aziende, in particolare, sembrano dover lavorare almeno su tre fronti: (i) ricercare la combinazione di autorizzazione ex ante e reporting / responsabilizzazione ex post che meglio si adatta alle proprie specificità, spostando però gradualmente il baricentro dalla prima alla seconda; (ii) affinare il sistema delle procedure di rilevazione e dei controlli interni; (iii) ricercare maggiori sinergie tra contabilità generale, contabilità analitica e altri sottosistemi amministrativi aziendali, purché nel pieno rispetto delle specificità di ciascuno. 15

17 Lo Sviluppo delle Pratiche di Human Resource Management in Sanità in Italia (2010) Per meglio comprendere lo stadio raggiunto dalle aziende sanitarie nell evoluzione dei processi di gestione delle risorse umane (GRU), il Ce.Ri.S.Ma.S ha realizzato una survey a carattere nazionale per cogliere le modalità e le soluzioni attuate dalle aziende sanitarie in risposta alla crescente complessità nella gestione delle competenze professionali, quale leva critica per lo sviluppo strategico aziendale. Dallo studio è emerso uno scenario piuttosto arretrato in termini di gestione delle risorse umane e professionali. Si è trovato, in particolare, che nel 60% dei casi il fabbisogno di personale è determinato in termini quantitativi e non in base alle esigenze di professionalità e competenza. In tutte le tipologie istituzionali, inoltre, le aziende pubbliche selezionano il personale in base ad un concorso pubblico (95% dei casi) e nel 50% delle aziende si prevede anche un colloquio individuale. Tuttavia, solo in pochi casi si è riscontrato l utilizzo di meccanismi di selezione più articolati, quali il test psicoattitudinale e l assessment centre. L Impiego delle Informazioni di Contabilità Analitica e di Performance Economica in Sanità (2010) La ricerca si è proposta di verificare la relazione esistente tra l impiego delle informazioni di contabilità analitica e i risultati economici delle aziende sanitarie pubbliche attraverso la predisposizione e l invio di un questionario ai direttori generali di Asl, AO, AOU e Irccs pubblici. I risultati mostrano la diffusione tra le aziende sanitarie pubbliche di sistemi di contabilità analitica di tipo tradizionale e formale le cui informazioni, limitatamente tempestive e aggiornate, sono ritenute neutrali o moderatamente inutili rispetto alle esigenze della direzione generale. Ciò nonostante, la direzione generale sembrerebbe fare affidamento su queste informazioni e le impiegherebbe, seppur talora moderatamente, a supporto dei processi decisionali e di controllo riguardanti il contenimento dei costi, salvo che nel caso delle decisioni riguardanti il contenimento dei costi di coordinamento interno tra i diversi servizi. Nello specifico, inoltre, i rispondenti delle Asl valutano il contenuto delle informazioni di contabilità analitica e la loro accuratezza meno coerente con i propri fabbisogni informativi rispetto agli altri rispondenti. I rispondenti delle AOU fanno maggiore affidamento sulle informazioni di contabilità analitica rispetto alle altre tipologie aziendali, mentre quelli delle AO le giudicano neutrali. Infine, a differenza di quanto accade nelle imprese, dove è stata provata l esistenza di un nesso di causalità tra disponibilità delle informazioni di contabilità analitica e miglioramento dei risultati aziendali, per le aziende sanitarie pubbliche i risultati della ricerca non confermano l esistenza di tale nesso. The Balanced Scorecard in Healthcare: an International Survey (2009) La ricerca ha coinvolto 474 strutture sanitarie italiane e straniere che hanno risposto ad un questionario on line. E emerso che il BSC è utilizzato per disporre di una visione organica delle performance raggiunte, in grado di superare i limiti dei tradizionali strumenti di controllo di natura economico-finanziaria. A livello internazionale il 63,7% degli operatori denota una conoscenza approfondita del BSC ed 8 strutture su 10 hanno cominciato ad utilizzarlo da alcuni anni. Anche nel contesto italiano il BSC è conosciuto da 8 respondent su 10 ed è utilizzato dal 24% del campione. Esso raggiunge un significativo livello di capillarità nell ambito dei diversi livelli organizzativi ed, inoltre, ha generato dei benefici in linea o superiori alle aspettative nel 79% dei casi. La totalità delle organizzazioni sanitarie coinvolte ha dichiarato di voler continuare nell utilizzo e nell implementazione dello strumento. Le Partnership Pubblico-Privato in Sanità: Logiche di Progettazione e Modelli Manageriali (2007 in Collaborazione con Istituto Neurologico Besta) A fronte dell attenzione sempre più ampia dedicata dalle Istituzioni europee e nazionali alle PPP come strumenti di miglioramento dell efficacia ed efficienza dei servizi sanitari, il progetto realizzato si è posto l obiettivo di individuare gli elementi di criticità di tali integrazioni, di verificarne gli effettivi benefici e di indicare gli strumenti più efficaci per la loro realizzazione ed il loro governo. Il modello di ricerca ha delineato tre fasi del ciclo di vita delle PPP rispetto alle quali l analisi è stata sviluppata: lo start-up, inteso come il momento di genesi del progetto; la fase di building, ossia la messa a punto del framework di riferimento del progetto; la fase di leading & monitoring, cioè l avvio dell operatività della PPP durante la quale mettere a punto i processi e gli strumenti prescelti e monitorare il buon funzionamento del progetto. 16

18 Logiche e Strumenti di Governo dei Servizi Sanitari Territoriali (2004) Il progetto ha avuto l'obiettivo di analizzare le logiche e gli strumenti di governo manageriale dei servizi sanitari territoriali. A fronte del generalizzato riconoscimento della rilevanza dei servizi territoriali, sancito peraltro anche nell'ultimo piano sanitario nazionale, si sta sviluppando un acceso dibattito su quali siano le logiche e gli strumenti che consentano di meglio governare questi servizi. Il progetto ha offerto una analisi che, fondata su una rigorosa metodologia di ricerca empirica, ha consentito di far luce su come progettare e gestire i servizi territoriali, tenuto conto dei fattori contingenti che ne vincolano lo sviluppo tra cui, in particolare, il modello economico di riferimento assunto a livello regionale in virtù del federalismo in corso. Sotto il profilo metodologico, la ricerca si è articolata in tre fasi: a) analisi della letteratura nazionale ed internazionale; b) interviste a 15 opinion leader identificati su base nazionale; c) 11 casi di studio di aziende sanitarie che hanno sviluppato con particolare attenzione il governo dei servizi sanitari territoriali. Il Balanced Scorecard in Sanità: Diffusione e Prospettive di Sviluppo (2003) Il progetto di ricerca traccia una sorta di mappa delle esperienze di impiego del BSC nella sanità italiana, indagando il grado di conoscenza, diffusione ed utilizzo del BSC ed il grado di soddisfazione espresso dalle aziende che lo hanno adottato. L analisi della letteratura disponibile ha fornito le chiavi di lettura migliori per approcciare il tema, che è stato affrontato attraverso due metodologie di ricerca complementari: una survey a livello nazionale effettuata attraverso l erogazione di un questionario e l analisi in profondità delle più significative esperienze aziendali nazionali ed internazionali (benchmark analysis). La survey ha coinvolto un campione di circa 400 strutture sanitarie (sia pubbliche che private) mentre l analisi delle esperienze aziendali è stata condotta su circa una ventina di strutture sanitarie nazionali che stanno sperimentando il BSC. HEALTH.NET: la Sanità on line (2002) Il progetto ha fornito una approfondita mappatura della presenza delle aziende sanitarie italiane sul web, analizzando per ogni sito la complessità ed il grado di personalizzazione dei contenuti, la visibilità e l efficacia della presenza in rete, i destinatari privilegiati. Il lavoro ha considerato l universo delle strutture sanitarie (pubbliche e private) presenti su tutto il territorio nazionale: con riferimento a tali aziende sono stati individuati, analizzati e sottoposti a valutazione 481 siti web. La dimensione internazionale del progetto è stata sviluppata attraverso l analisi di un campione di 121 aziende di sei Paesi Esteri (Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna) ed un benchmark di riferimento internazionale composto da 9 aziende. La Diffusione dei Modelli Dipartimentali e l'impatto sulla Gestione delle Aziende Sanitarie (2001) La ricerca ha indagato il grado di diffusione dei dipartimenti ospedalieri in Italia, le tipologie di modelli dipartimentali sviluppati, il processo di cambiamento organizzativo che ne è derivato ed i risultati conseguiti, con particolare attenzione al divario tra i risultati attesi e quelli effettivamente maturati. Il lavoro è stato articolato in tre macrofasi: analisi della letteratura nazionale ed internazionale, interviste pilota ad opinion leader nazionali ed internazionali, survey ad ampio respiro sull universo delle aziende sanitarie, che ha coinvolto più di 180 aziende. I risultati della ricerca hanno consentito di a formulare precise diagnosi, efficacemente segmentate su molteplici dimensioni quali ad esempio la collocazione geografica e la tipologia aziendale, sulla effettiva portata del processo di introduzione dei dipartimenti nella sanità nazionale e sulla ampiezza e la profondità dei cambiamenti indotti. 17

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