Il settore del noleggio veicoli

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1 Il settore del noleggio veicoli IL NOLEGGIO VEICOLI NEL 2012 In una situazione di perdurante recessione del mercato automobilistico e di forti difficoltà vissute in generale dal contesto economico e turistico del nostro Paese, il settore del noleggio veicoli ha chiuso lo scorso anno mantenendo intatto il proprio giro d affari che nel 2011 per la prima volta aveva superato quota 5 miliardi di euro.

2 Complessivamente anche la flotta circolante di vetture a noleggio si è mantenuta stabile sui 670mila veicoli. In netto calo, invece, risultano le immatricolazioni (-15%), sintomo della necessità da parte delle aziende clienti e degli operatori del settore di produrre saving, rinviando la decisione di rinnovo del parco auto a noleggio o perfezionando ulteriormente (nel caso del rent-a-car) l utilizzazione dei veicoli per generare economie di scala. Nonostante il calo registrato sul fronte delle immatricolazioni per la prima volta in modo così deciso, il settore ha visto crescere la propria incidenza sul mercato nazionale delle auto nuove, arrivando alla quota record del 17%; ovvero su dieci auto nuove di fabbrica, quasi due vengono utilizzate per attività di noleggio a breve e lungo termine. Un trend decisamente interessante che fornisce utili indicazioni anche sull evoluzione dei consumi del bene auto nel nostro Paese e che conferma la capacità del settore di garantire, anche nella fase più acuta della crisi, una stabilità dei costi, funzionando da sostegno finanziario alle aziende in crisi di liquidità e vessate dal cronico ritardo dei pagamenti da parte della PA Var. % Fatturato (mln) ,7% Flotta Circolante ,3% - breve termine % - lungo termine ,5% Immatricolazioni % - breve termine % - lungo termine ,9% Addetti diretti ,6% Il noleggio a breve termine ha risentito indubbiamente dell inasprimento della crisi economica nazionale ed internazionale, che ha portato le aziende a ridurre drasticamente le attività di business travel, e a una ancora maggiore concentrazione dei flussi turistici nel periodo estivo, nonché a minori necessità del segmento replacement (i veicoli in sostituzione) e dei noleggi plurimensili. Per i servizi di noleggio a lungo termine, la riduzione di immatricolazioni ( 11%) è dovuta in particolare al calo generalizzato degli indici di fiducia che ha indotto le aziende del settore e le imprese clienti a concordare l allungamento della durata dei contratti di un periodo in media tra i 6 ed i 12 mesi. Complessivamente il numero dei veicoli in flotta sono aumentati di oltre unità, ulteriore segnale che, come in altre fasi critiche, la clientela del noleggio a lungo termine continua a preferire questa formula di mobilità rispetto a proprietà e leasing finanziario per i consolidati vantaggi economici e finanziari e di saving che comporta.

3 PRIME INDICAZIONI SUL 2013 I primi tre mesi del 2013 confermano l andamento del settore già evidenziato nella seconda parte dello scorso anno. Complessivamente il fatturato delle attività di noleggio a breve e lungo termine tiene il passo (+0,4%); un risultato decisamente positivo, se raffrontato alla profonda crisi attraversata dall intera filiera del settore auto. Gli operatori del settore stanno mettendo in campo strategie sempre più accurate per garantire alle fasce di clientela business e leisure immutata qualità dei servizi e continuità di saving. A farne le spese sono soprattutto le immatricolazioni di veicoli che nel raffronto appaiono in forte contrazione (-18%); il dato risente soprattutto del minore apporto proveniente dal noleggio a lungo termine (-23%), alle prese con proroghe dei contratti e con una maggior anzianità del parco circolante. Resiste all onda d urto della crisi anche la flotta circolante, rimasta stabile nel confronto con i primi tre mesi dell anno scorso, seppure in leggero calo rispetto a quella di fine La sostanziale tenuta del numero dei veicoli in flotta conferma la stabilità del portafoglio clienti: aziende e PA e oltre 4,6 milioni di contratti di short term ogni anno. Il settore, pur sottoposto a crescenti oneri tributari e burocratici, innovando e migliorando ulteriormente i servizi, riesce ancora a offrire stabilità di costi ed esercita una funzione di supporto alle imprese di ogni comparto (specialmente le PMI), contribuendo a ridurne i costi di funzionamento. 1 Trimestre Trimestre 2012 Var. % Fatturato (in mln ) ,4% Flotta circolante % - breve termine % - lungo termine % Immatricolazioni ,8% Addetti diretti % Si riduce il numero degli addetti diretti delle attività di renting, ma il dato non deve trarre in errore, in quanto, soprattutto per il breve termine, la contrazione non sta comportando una effettiva uscita dal mercato del lavoro, ma è frutto della trasformazione di alcuni punti vendita da diretti a indiretti, con conseguente assorbimento del personale impiegato. Tuttavia nei prossimi mesi gli indici del settore del noleggio veicoli potrebbero ulteriormente contrarsi, mostrando in concreto gli effetti della nuova stretta fiscale sull auto aziendale operata dal precedente Governo. E necessario invertire questa tendenza, riconoscendo a pieno la sua valenza di bene strumentale per le attività imprenditoriali e

4 professionali, ponendo un argine alla penalizzazione che colpisce le imprese italiane rispetto ai competitor europei che, grazie a un fisco più amico del nostro, sostengono costi per la mobilità ed i trasporti molto più vantaggiosi. Si spiega principalmente così la differente penetrazione delle auto immatricolate ad uso aziendale nel nostro Paese (36%), rispetto agli altri partner europei come Germania (62%), Spagna (49%), Francia (43%) e Gran Bretagna (55%). In tutti questi Paesi la detraibilità dell IVA è pari al 100% e la deducibilità dei costi di noleggio è ben più elevata di quanto riconosciuto in Italia. I primi quattro mesi dell anno fotografano una situazione del mercato dell auto con indici negativi per ogni segmento ed il perdurante eccesso di pressione fiscale continua ad essere fonte di inibizione per tutti i consumi, sia delle famiglie che delle imprese. Il crollo del mercato sta inoltre comportando una forte riduzione delle stesse entrate erariali, con il conseguente rischio anche di maggiori costi per la collettività causati dalla chiusura di attività e di riduzione degli addetti. Il nuovo Esecutivo sembra prestare maggiore attenzione ai problemi che affliggono il Paese e alla necessità di attivare intelligenti sistemi per la ripresa, ma deve assolutamente considerare la valenza economica e sociale del mercato automobilistico, in primis rivedendone la relativa fiscalità. In assenza di auspicabili misure per alleggerire il peso fiscale sulla mobilità aziendale, nei prossimi mesi la domanda dei servizi di noleggio veicoli potrebbe risentire pesantemente della situazione di incertezza, con una riduzione di immatricolazioni di circa unità tra auto e furgoni, passando a fine anno da 256mila a mila nuovi veicoli immessi in flotta con un incidenza sul mercato nazionale vicina al 20%. Si auspica da parte del nuovo Esecutivo chiarezza ed entusiasmo, con serie misure che consentano il ritorno dell industria e dei servizi automobilistici ad un più equilibrato ciclo economico.

5 IL NOLEGGIO A BREVE TERMINE NEL 2012 Per il settore del noleggio a breve termine il 2012 è stato uno degli anni più difficili, l unico degli ultimi dieci (insieme al 2009) a registrare una decrescita. Tutti i principali indicatori dello scorso anno risultano negativi, su tutti il picco della contrazione di immatricolazioni (-22%) con targhe in meno del In presenza di una recessione accompagnata da un sentiment negativo che spinge alla massima prudenza nelle spese, gli operatori del rent-a-car hanno scelto di valutare attentamente l inserimento in flotta di nuovi veicoli attraverso differenti modalità di acquisizione, utilizzando vetture provenienti dagli operatori del noleggio a lungo termine attraverso il cosiddetto rent-to-rent (+20% del fenomeno vs 2011). Nonostante la difficile congiuntura, nel 2012 in media circa 13mila persone al giorno si sono rivolte ai desk delle società di noleggio a breve termine per soddisfare le proprie esigenze di mobilità, business e leisure. Il giro d affari del comparto è rimasto sopra il miliardo di euro, a fronte di una domanda nazionale in calo, come evidenziano i dati sul fatturato del settore: più consistente la riduzione del segmento business (viaggi d affari: -11%) e replacement (auto sostitutiva: - 15%) rispetto a quello turistico ( 5%) che beneficia anche della domanda proveniente dall estero. Infatti, gli aeroporti, naturale punto di accesso dei flussi dagli altri Paesi, hanno sofferto ( 6%) circa la metà delle stazioni di noleggio collocate nei centri cittadini ( 11%), tanto che i clienti italiani hanno visto diminuire la propria incidenza sul totale dal 61% al 57%. La domanda di low-cost, soprattutto presso le location aeroportuali, si è consolidata definitivamente nelle abitudini dei clienti e gli operatori si sono attrezzati, non tanto abbassando i prezzi (già da anni ridotti al minimo), quanto piuttosto progettando offerte modulate, con contenuti di servizio alternativi rispetto alle classiche promozioni Var. % Fatturato (mln di ) % Giorni di noleggio % Numero di noleggio % Flotta media % Durata media noleggio 6,1 6,4-5% Prezzo medio per noleggio ( ) % Immatricolazioni % Punti vendita % Dipendenti % I clienti del rent-a-car hanno effettuato nel 2012 oltre 4,6 milioni di noleggi (erano 4,8 nel 2011, -4%), riducendo il numero dei giorni di noleggio (-9%) e la durata media degli stessi

6 (-5%). Pur in un contesto di minore domanda, il settore ha garantito la capillarità dell offerta di servizi, mantenendo immutato il numero di punti vendita e la loro distribuzione sul territorio: il 13% delle stazioni presso le location aeroportuali e l 87% presso i centri urbani. Le prime hanno prodotto il 54% del giro d affari, mentre il restante 46% del fatturato è stato generato presso il down-town. La leggera riduzione del numero degli addetti non ha comportato una reale espulsione dal mercato del lavoro, ma esclusivamente la trasformazione del rapporto di lavoro da diretto a indiretto a seguito della equivalente trasformazione di alcuni punti vendita da diretti a indiretti, con conseguente assorbimento del personale impiegato. PRIME INDICAZIONI SUL 2013 I dati relativi ai primi tre mesi dell anno confermano l andamento non positivo del noleggio a breve termine già evidenziato nel corso dell intero Il giro d affari del settore si è ridotto del 3% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno e il comparto mostra, in generale, tutti indici negativi. Si tratta comunque di dati relativi ai soli primi tre mesi dell anno, che generalmente costituiscono il periodo meno intenso per le attività del comparto e che incide in modo non decisivo sulla performance annuale, particolarmente incentrata sulla stagione estiva. Da gennaio a marzo di quest anno la domanda di noleggi si è contratta (numero di noleggi: -3%) e ha dato luogo a contratti di durata più contenuta, ribadendo un trend, quello delle vacanze più brevi (in costante aumento) spesso legate ai cosiddetti ponti o week-end lunghi (giorni di noleggio: -6%). Rallenta l emorragia di immatricolazioni evidenziata nel 2012: la minor richiesta di noleggio ha spinto gli operatori del rent-a-car a immatricolare quasi 2mila veicoli in meno del 1 trimestre 2011, contribuendo alla contrazione della flotta di circa unità. Il calo delle attività si è fatto sentire soprattutto presso le stazioni collocate nei centri cittadini (in cui si concentra un mix di domanda leisure/business/replacement) che hanno subito un calo del giro d affari pari all 8%; in controtendenza, il fatturato proveniente dai desk aeroportuali è cresciuto del 3%, a testimonianza della vitalità della domanda leisure che lascia ben sperare anche per i prossimi mesi. 1 Trimestre 1 Trimestre Var. % Fatturato % Giorni di noleggio % Numero di noleggi % Prezzo medio per giorno 35,9 34,7 3% Durata media 5,6 5,8-3% Flotta media % Immatricolazioni %

7 IL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE NEL 2012 Nel 2012 i principali indicatori del noleggio a lungo termine, immatricolazioni a parte (- 10,9%), hanno tutti esibito valori positivi, in crescita rispetto al precedente anno. In particolare, il fatturato da contratti di noleggio, tornato al segno + già nel 2011 (+2,5% vs 2010), lo scorso anno ha registrato un significativo +1,8% che lo ha portato a un passo dalla soglia dei 4 miliardi di euro (3 miliardi 914 milioni). Sembra lontano quindi l andamento negativo del 2009, anno in cui il settore aveva segnato, per la prima volta nella sua breve storia, una battuta d arresto. Torna a crescere sensibilmente anche il dato sul fatturato da rivendita dell usato (+11,5%), oggi oltre un quinto del business totale del comparto; lo scorso anno sono stati venduti oltre 164mila veicoli usati provenienti dal noleggio, tutti sottoposti a regolare manutenzione e a periodici controlli. Il fatturato complessivo, determinato da contratti di noleggio (incluso prelease) e rivendita dell usato, supera così la soglia record di 5 miliardi 133 milioni e segna un netto +4% nel raffronto con il Si tratta di un risultato mai raggiunto dal settore che pure sta fronteggiando la fase acuta della crisi internazionale. Altro dato utile per determinare lo stato di salute del settore è quello sulla flotta media, che registra un incoraggiante +1,3% (da a veicoli), a conferma che i clienti che si affidano al noleggio difficilmente tornano indietro e che prosegue, anche se a ritmo più lento che in passato, la penetrazione nel tessuto imprenditoriale italiano di questa forma di acquisizione dell auto Var. % Fatturato da contratti di noleggio, incluso prelease (mln ) ,8% Fatturato rivendita usato (mln ) ,5 Fatturato totale (mln ) % Veicoli usati venduti ,1% Flotta circolante ,3% Durata media contratti (mesi) 43,8 43,8 0% Canone medio/mese ( ) ,8% Chilometraggio medio/anno ,1% Immatricolazioni ,9% Si conferma anche il fenomeno della proroga dei contratti e a mostrarlo sono innanzitutto la durata media che si stabilizza sui 43,8 mesi, già raggiunti nel 2011, ed il minor numero di immatricolazioni che registrano un evidente inversione di tendenza rispetto alla crescita di due anni fa, diminuendo di oltre 20mila unità (da circa a circa ). Una

8 riduzione consistente, ma decisamente meno incisiva in termini percentuali, di quella patita dal mercato dei privati. I dati relativi al 2012 confermano anche l orientamento della clientela verso vetture di fascia più economica e con minori spese legate alla gestione e ai consumi di carburante ( down-grading ): le auto premium in noleggio a lungo termine costituiscono oggi il 24% del totale. Il calo del chilometraggio medio ( 1,1%) percorso annualmente dalla flotta in noleggio a lungo termine testimonia le esigenze di riduzione dei consumi e di saving delle aziende clienti, oltre alla capacità degli operatori del long term di fornire strumenti telematici in grado di ottimizzare i percorsi dei veicoli aziendali. PRIME INDICAZIONI SUL 2013 Il raffronto tra i dati del 1 trimestre 2013 e quelli dello stesso periodo del 2012 conferma l andamento delle attività di noleggio a lungo termine, già intravisto soprattutto nelle seconda metà del Gli effetti della crisi continuano a farsi sentire in modo significativo sulle aziende clienti, alle prese con un quadro economico che infonde loro poca fiducia sul prossimo futuro. Sui dati del primo scorcio d anno potrebbero aver inciso, inoltre, le penalizzanti manovre sulle flotte aziendali dello scorso anno ( Legge Fornero e DL Stabilità ), entrate concretamente 1 Trimestre Trimestre 2012 Var. % in vigore a gennaio Fatturato (in mln ) % Nonostante tutto questo, il giro d affari del Flotta % settore long term Addetti % evidenzia una leggera crescita (+1%), pur a fronte di un nuovo consistente calo del dato sulle immatricolazioni (- 23%): in tre mesi si sono perse oltre targhe. In attesa di un migliore scenario economico, il portafoglio clienti resta stabile e le aziende continuano a preferire all ingresso di nuove vetture in flotta una proroga dei contratti, allungando pertanto il 1 Trimestre 1 Trimestre periodo di permanenza Immatricolazioni Var. % dei veicoli nel parco Vetture % auto. Furgoni % Come già avvenuto lo Altro % scorso anno, Totale % nonostante i dati relativi alla flotta circolante sul primo trimestre 2013 vs 2012 siano positivi (+1%), si è tuttavia verificata una leggera contrazione del numero totale di veicoli in flotta rispetto alla fine del 2012 (526mila), fenomeno che necessita di un attenta valutazione nei prossimi mesi. Pressoché stabile, infine, anche il dato sui dipendenti del settore.

9 IL FLEET MANAGEMENT NEL 2012 L andamento della gestione veicoli per conto di terzi ha registrato anche nel 2012 un forte calo del giro d affari (-25%). Il dato conferma il trend degli ultimi anni e ricalca il picco negativo del 2011 (-26% vs 2010). Si è ridotta di 19mila unità la flotta gestita. A penalizzare ulteriormente i dati già non incoraggianti del comparto sono stati i provvedimenti fiscali assunti dal Governo lo scorso anno, nonché il protrarsi della difficile congiuntura economica e il generalizzato aumento dei costi energetici, delle materie prime e di quelli connessi alla mobilità (assicurazione, carburante, minore deducibilità, etc ) Var. % Fatturato da Fleet Management (mln ) 45,5 60,3-25 % Totale dei veicoli gestiti % Fatturato medio per veicolo gestito ( ) % Il settore del Fleet Management è costituito soprattutto da operatori specialisti che svolgono esclusivamente questo tipo di attività (76%), mentre la restante parte (24%) è rappresentata da società di noleggio a lungo termine che offrono anche questa tipologia di servizi. Lo scorso anno per i soggetti specialisti si è registrato un lieve aumento dei ricavi (passati dal 27% al 30% del totale), a conferma che l interesse delle aziende della locazione long term per il fleet management è spesso determinato da situazioni contingenti o da grandi commesse. In generale, questo settore in Italia continua a evidenziare ridotte dimensioni e minor sviluppo rispetto alle altre realtà europee. Tra i fenomeni in ascesa, si registra, soprattutto tra gli operatori specialisti, un forte interesse al potenziamento delle prestazioni di supporto ai fleet manager nella scelta e gestione della car policy aziendale: non più, quindi solo l attività istituzionale di corretta manutenzione del parco veicoli attraverso la rete di officine convenzionate, ma anche la fornitura di servizi di consulenza a 360, a supporto dell azienda cliente. In questa logica di innovazione e ottimizzazione delle risorse interne, gli operatori si stanno orientando verso la completa applicazione della telematica alle flotte, con positive ripercussioni sui servizi di sicurezza, logistica e sull organizzazione aziendale.

10 AUTO A NOLEGGIO - TOP 10 MODELS 2012 Le classifiche che seguono indicano le vetture a noleggio più utilizzate nel 2012 da aziende e turisti che hanno affidato le proprie esigenze di mobilità agli operatori della locazione a lungo e a breve termine. Noleggio a lungo termine Panda regina delle flotte a noleggio L offerta automobilistica di FIAT Gruppo Automobiles si conferma vincente per le flotte aziendali a noleggio. Nel 2012 il gruppo torinese supera la concorrenza, occupando interamente il podio delle auto più noleggiate dalle aziende, con la Panda (11.830) che scavalca la Grande Punto (nel 2011 regina delle flotte con esemplari) e la Giulietta (6.497). La vettura targata Alfa Romeo ribadisce la buona performance del 2011, confermandosi per design e prestazioni apprezzato strumento di mobilità aziendale. Nonostante il primato, Fiat sta vedendo gradualmente diminuire la sua market share sulle flotte a noleggio dal 42,8% (2010) al 40,4% (2011), fino al 37,1% dello scorso anno, complice anche il sensibile calo delle vendite della 500 (da a 3.959) e l uscita dalla top ten della Bravo. In crescita, ma ben distanziate, nella graduatoria dei brand preferiti dalle flotte, seguono Volkswagen (8,3%), Audi (8%) e Ford (6,7%). Nella top ten dei modelli, nonostante il calo, mantengono una posizione di primo piano la Passat e la A4, rispettivamente 4 con immatricolazioni (erano nel 2011) e 5 con unità (5.858 nel 2011), mentre entra con decisione tra le prime dieci la Ford Focus che passa dalle vetture in flotta nel 2011 alle 4.085; un successo, soprattutto se rapportato al generale calo del mercato e a quello delle immatricolazioni registrato anche nel settore del long term (-11%). Chiudono questa speciale classifica la Astra (3.810), la Ypsilon che fa registrare la crescita percentuale più sostanziosa (da 898 del 2011 a del 2012) e la Serie 3 (3.468). Dall analisi dei dati sui modelli più venduti dalle Case ai noleggiatori del long term, appare ormai stabile la tendenza al down-grading, motivata dalla crisi economica che sta spingendo le aziende a prolungare i contratti in essere e, laddove disposte al rinnovo del parco auto, verso modelli contestualmente di dimensioni, cilindrata, costi e consumi più contenuti. La composizione del mercato vede ancora i primi 10 brand giocare la parte del leone con l 85,7% delle immatricolazioni, anche se, sia pure ancora in fase embrionale, sta emergendo un concreto interesse per i veicoli prodotti dalle Case automobilistiche asiatiche e indiane che nei prossimi anni andrà monitorato attentamente

11 Top 10 models nel noleggio veicoli a lungo termine Fonte: Elaborazione ANIASA su dati UNRAE/Fleet&Mobility Noleggio a breve termine Il successo della 500 La top ten delle auto più utilizzate da operatori e clienti del rent-a-car conferma e rende evidente il rapporto privilegiato dell offerta del Gruppo FIAT con il settore: sono ben 5 (lo scorso anno erano addirittura 7, con Musa e Delta) i modelli del costruttore nazionale presenti nelle prime dieci posizioni. In vetta a questa speciale graduatoria primeggia la 500 (pur scendendo da a unità), seguita da Panda (in calo da a 7.395) e dalla Grande Punto che vede più che dimezzate le vetture immatricolate per il noleggio a breve termine: da del 2011 a Completano il quintetto di testa la Lancia Ypsilon che registra una sensibile crescita (da a 4.210) e La Giulietta della Alfa Romeo, sostanzialmente stabile (3.261), pur a fronte di un trend delle immatricolazioni del noleggio a breve termine fortemente negativo (-22%). La seconda parte della top ten vede le francesi Peugeot e Citroen giocare un ruolo da protagonista; la prima piazza al 6 e 7 posto i suoi modelli di punta, 308 (2.718 vetture) e 508 (2.261); la Citroen, pur in leggero calo, riesce a mantenere pressoché intatto il suo appeal per i clienti del rent-a-car con la C3 (2.147 unità) e la Megane (2.138).

12 Scendono nel gradimento del noleggio a breve termine i modelli targati Ford, con la Fiesta, quinta lo scorso anno, che esce dalla top ten; fa eccezione la C-Max che, raddoppiando le vendite (da 911 a 1.963), chiude la graduatoria. La tendenza al down-grading appare evidente anche dall analisi dei dati sulle vetture in flotta alle società di noleggio a breve termine che nel 2012 si concentrano per il 76% nei segmenti A B C: segmento A piccole 17% segmento B utilitarie 33% segmento C medie 26% segmento D medie-superiori 16% segmento E superiori 5% segmento F alto di gamma 3% Top 10 models nel noleggio veicoli a breve termine Fonte: Elaborazione ANIASA su dati UNRAE/Fleet&Mobility Fonte: Elaborazione ANIASA su dati UNRAE/Fleet&Mobility

13 IDENTIKIT DEL CLIENTE TIPO DEL NOLEGGIO A BREVE TERMINE Maschio, di nazionalità italiana e di età compresa tra i 36 e i 55 anni, si rivolge al rent-acar per esigenze di mobilità turistiche e lavorative. E questo l identikit del cliente tipo del noleggio a breve termine; ogni anno oltre 4 milioni e 600 mila contratti vengono sottoscritti per questa modalità di trasporto, oltre al giorno. La componente maschile si conferma predominante per la clientela del settore con una percentuale significativa (87%); solo 13 clienti su 100 appartengono all altra metà del cielo. La fascia di giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni mantiene lo stesso peso del 2011 (26%), mentre cala il dato percentuale degli utenti di età compresa tra i 36 e i 55 anni (56% vs 58% del 2011) e cresce la fascia dei clienti più maturi, che raggiunge il 18%. Se si prende in considerazione la nazionalità di appartenenza della clientela, si riscontra come a noleggiare siano soprattutto italiani (57%), anche se la percentuale è in calo (era il 61% nel 2011). Resta forte la componente europea (29%), così come resiste lo zoccolo duro costituito dagli americani (4%) in visita nel nostro Paese, mentre è in aumento la clientela proveniente da altre parti del mondo (soprattutto dall Oriente). Perché si noleggia? A rivolgersi ai desk dei noleggiatori sono soprattutto turisti che preferiscono spostarsi in auto (54%), mentre un altra fetta importante riguarda i noleggi Distribuzione clienti per sesso - uomini 87% 87% - donne 13% 13% Distribuzione clienti per età - da 18 a 35 anni 26% 26% - da 36 a 55 anni 56% 58% - da oltre i 55 anni 18% 16% Distribuzione per nazionalità - italiana 57% 61% - europea 29% 27% - americana 4% 4% - altra nazionalità 10% 8% Distribuzione per motivi di utilizzo - leisure 54% 54% - business 38% 37% - replacement 8% 9% effettuati dalla clientela business che soddisfa in questo modo le proprie esigenze di mobilità per lavoro. La quota residuale (8%) è rappresentato da quanti salgono sulle vetture del renta-car per sostituire la propria auto, momentaneamente non disponibile. Dei complessivi 4milioni e 600mila noleggi annui, oltre 2 milioni e 500mila avvengono presso i desk aeroportuali, mentre quasi 2 milioni e 100mila sono realizzati presso le stazioni di noleggio in centri cittadini e località turistiche. Un ultima osservazione riguarda la durata e i costi: il cliente medio noleggia una vettura per 6 giorni spendendo 229 euro (circa 37,3 al giorno).

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